da larena.it
Profonda commozione ha destato a Pescantina la scomparsa prematura, a 49 anni, di Giuseppe Bianchi che viveva a Santa Lucia, la frazione agricola del paese, che aveva eletto come suo «buen retiro». Originario dell’isola di Lipari, già direttore dell’Ufficio controllo dell’Agenzia delle entrate di Verona, si era conquistato la simpatia di tutti per il suo carattere aperto e cordiale. Disposto sempre ad aiutare chi si rivolgeva a lui, forniva consigli e suggerimenti con grande competenza e umanità.
Nel 2019, il 30 maggio, nella sala dantesca della Prefettura, aveva ricevuto dal prefetto Donato Cafagna, presente il sindaco di allora Luigi Cadura, la nomina a Cavaliere della Repubblica per i suoi riconosciuti meriti professionali. Nella motivazione del riconoscimento a Bianchi si legge: «Funzionario di notevoli capacità organizzative, di elevata professionalità e competenza, caratterizzato da grande senso di responsabilità, forte tensione ai risultati, capacità motivazionale fuori dal comune dei collaboratori e capacità di ascolto rispetto agli utenti. L’Agenzia delle Entrare gli ha per questo motivo affidato prestigiosi incarichi nel Veneto. Gli è stata conferita la reggenza della Direzione provinciale di Verona quando il titolare si è dovuto assentare per malattia, che ha supportato, assieme ai più stetti collaboratori, con grande umanità. Compatibilmente con le norme comportamentali dell’Agenzia, è promotore, con un gruppo di colleghi, di attività di beneficenza a favore di malati oncologici assistiti all’ospedale di Negrar, nonché di progetti medico-sanitari promossi da Il Ponte, cooperativa sociale onlus di Mantova».
Una grave perdita per le istituzioni e non solo. Amici ed estimatori hanno partecipato al dolore della mamma Anna e della sorella Caterina alla cerimonia dei funerali nella chiesa di Santa Lucia di Pescantina.
NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS - Ai suoi cari le nostre sentite condoglianze.
Questo direttore, prima che Giuseppe "prendesse il volo da Lipari" ha, per un anno, lavorato con lui al Camping "Unci" di Canneto, apprezzandone, oltre alla professionalità e competenza, le doti umane. Qualità che, come si legge nell'articolo dell'Arena, ha trasferito lungo tutto il suo cammino.
Ciao Giuseppe, adesso non pedalerai più per Canneto ma nelle sconfinate praterie del Paradiso.
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