Non vorrei che sul tema “rilievi della Corte dei Conti” calasse il sipario e di riflesso tutto ritorni alla normalità. Le osservazioni della Corte dei Conti, anche se non inficiano la vericidità del rendiconto del 2012, di fatto evidenziano l’inefficacia delle azioni correttive predisposte dall’amministrazione ed approvate dal Consiglio.
La stessa Corte rimarca: “si fa presente che la maggior parte delle criticità erano già state segnalate in occasione dell’esame del rendiconto 2011 e del bilancio di previsione 2012 (v. deliberazione 110/2013/ PRSE)”.
Ed ancora: “La Sezione osserva che sussistono quasi tutte le criticità che sono state oggetto di deferimento” (ovvero provengono dall’anno precedente vedi deliberazione 110/2014/PRSE).
Quindi anche nel 2013 e nel 2014 il risultato sarà sempre lo stesso? Assisteremo ad ulteriori notifiche di rilievi a cui il Consiglio sarà chiamato ad adottare delle “nuove azioni correttive”? … che poi alla fine di nuovo non hanno proprio nulla!!
La realtà dei fatti in fin dei conti è una sola: L’amministrazione del Comune di Lipari si fissa degli obbiettivi senza mai ottenere risultati significativi.
Non solo. Anziché trovare soluzioni, con l’aiuto dei consiglieri di maggioranza, ricerca potenziali alibi: la crisi finanziaria in corso, i minori fondi statali e regionali e per finire la stessa Corte dei Conti.
Nella prassi “le azioni correttive hanno lo scopo di impedire il ripetersi di non conformità e lo sviluppo di non conformità potenziali” (ovvero rilievi della Corte).
Se interpretiamo il significato in modo corretto alla fine il risultato è: qualcuno non ha operato secondo i dettami del Consiglio stesso.
E domando: chi all’interno del Comune di Lipari è il soggetto deputato a verificare e monitorare l’applicazione di tali azioni?
- L’Organo Amministrativo (Sindaco e Giunta)?
- Gli stessi Consiglieri Comunali?
- I Dirigenti o Posizioni Organizzative?
Mi auguro almeno che i dirigenti e le posizioni organizzative che, nello svolgimento delle loro mansioni, dovrebbero applicare le azioni correttive succitate, nel periodo 2012-2014 non hanno percepito alcuna somma per premio o incentivo di produzione.
Il superamento delle azioni correttive, infatti, dovrebbe costituire un metro di misurazione delle cosiddette performance delle suddette risorse. Scrivere lettere o sollecitare interventi dei vari soggetti (politici o interni) non può costituire “il raggiungimento di un obbiettivo”.
Il Consiglio non può trovarsi sul tavolo una missiva di questo genere a pochi giorni dalla data fissata dall’adunanza (come avviene abitualmente per l’approvazione dei vari rendiconti).
Il provvedimento della Corte è datato il 15.01.2015. Quindi in due mesi (ovvero oltre 60gg) non si è riunita nessuna Commissione Bilancio per discutere di questo delicato tema? Quali giustificazioni hanno rappresentato i soggetti o gli enti coinvolti in questo processo interno?
Personalmente se fossi stato Consigliere di opposizione anziché astenermi avrei espresso voto contrario, ponendo le precedenti domande ma, soprattutto, rimarcando l’inefficacia delle azioni correttive predisposta dall’organo amministrativo peraltro inefficacia conclamata dallo stesso parere della Corte dei Conti (un esempio per tutti partecipate: redazioni relazioni, piani programmatici sugli sviluppi futuri, bilanci economici e di previsione annuale e pluriennale da portare all’approvazione dell’Ente etc etc).
Dopo questa disamina, che a molti può sembrare anche noiosa, vi soppongo una soluzione, in modo da evitare di fare ogni volta a scarica barile:
- Che il Comune di Lipari adotti come modello organizzativo il Dlgs 231/2001 ed applichi un adeguato sistema di controllo interno.
Buon lavoro.
Angelo Sidoti
La stessa Corte rimarca: “si fa presente che la maggior parte delle criticità erano già state segnalate in occasione dell’esame del rendiconto 2011 e del bilancio di previsione 2012 (v. deliberazione 110/2013/ PRSE)”.
Ed ancora: “La Sezione osserva che sussistono quasi tutte le criticità che sono state oggetto di deferimento” (ovvero provengono dall’anno precedente vedi deliberazione 110/2014/PRSE).
Quindi anche nel 2013 e nel 2014 il risultato sarà sempre lo stesso? Assisteremo ad ulteriori notifiche di rilievi a cui il Consiglio sarà chiamato ad adottare delle “nuove azioni correttive”? … che poi alla fine di nuovo non hanno proprio nulla!!
La realtà dei fatti in fin dei conti è una sola: L’amministrazione del Comune di Lipari si fissa degli obbiettivi senza mai ottenere risultati significativi.
Non solo. Anziché trovare soluzioni, con l’aiuto dei consiglieri di maggioranza, ricerca potenziali alibi: la crisi finanziaria in corso, i minori fondi statali e regionali e per finire la stessa Corte dei Conti.
Nella prassi “le azioni correttive hanno lo scopo di impedire il ripetersi di non conformità e lo sviluppo di non conformità potenziali” (ovvero rilievi della Corte).
Se interpretiamo il significato in modo corretto alla fine il risultato è: qualcuno non ha operato secondo i dettami del Consiglio stesso.
E domando: chi all’interno del Comune di Lipari è il soggetto deputato a verificare e monitorare l’applicazione di tali azioni?
- L’Organo Amministrativo (Sindaco e Giunta)?
- Gli stessi Consiglieri Comunali?
- I Dirigenti o Posizioni Organizzative?
Mi auguro almeno che i dirigenti e le posizioni organizzative che, nello svolgimento delle loro mansioni, dovrebbero applicare le azioni correttive succitate, nel periodo 2012-2014 non hanno percepito alcuna somma per premio o incentivo di produzione.
Il superamento delle azioni correttive, infatti, dovrebbe costituire un metro di misurazione delle cosiddette performance delle suddette risorse. Scrivere lettere o sollecitare interventi dei vari soggetti (politici o interni) non può costituire “il raggiungimento di un obbiettivo”.
Il Consiglio non può trovarsi sul tavolo una missiva di questo genere a pochi giorni dalla data fissata dall’adunanza (come avviene abitualmente per l’approvazione dei vari rendiconti).
Il provvedimento della Corte è datato il 15.01.2015. Quindi in due mesi (ovvero oltre 60gg) non si è riunita nessuna Commissione Bilancio per discutere di questo delicato tema? Quali giustificazioni hanno rappresentato i soggetti o gli enti coinvolti in questo processo interno?
Personalmente se fossi stato Consigliere di opposizione anziché astenermi avrei espresso voto contrario, ponendo le precedenti domande ma, soprattutto, rimarcando l’inefficacia delle azioni correttive predisposta dall’organo amministrativo peraltro inefficacia conclamata dallo stesso parere della Corte dei Conti (un esempio per tutti partecipate: redazioni relazioni, piani programmatici sugli sviluppi futuri, bilanci economici e di previsione annuale e pluriennale da portare all’approvazione dell’Ente etc etc).
Dopo questa disamina, che a molti può sembrare anche noiosa, vi soppongo una soluzione, in modo da evitare di fare ogni volta a scarica barile:
- Che il Comune di Lipari adotti come modello organizzativo il Dlgs 231/2001 ed applichi un adeguato sistema di controllo interno.
Buon lavoro.
Angelo Sidoti