E' saltato per mancanza del numero legale il consiglio comunale di Lipari convocato per oggi, in sessione urgente, per la revoca della delibera consiliare n.67 inerente l'aumento dell'Imu sulla prima casa.
In aula alle 17 erano presenti 10 consiglieri, il sindaco Marco Giorgianni e il vice Gaetano Orto. Non c'è numero legale.
Alla seconda chiamata ancora nulla da fare. Erano 4 i consiglieri presenti. Il consiglio, di conseguenza, slitta a domani.
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venerdì 29 novembre 2013
Pulizia straordinaria nei cimiteri di Pianoconte, Quattropani e Acquacalda. Comunicato
COMUNICATO
In seguito alle segnalazioni che sono pervenute da
diversi cittadini rispetto alle condizioni dei cimiteri delle frazioni a
cominciare da quello di Pianoconte l’Assessore Giovanni Sardella informa che in
questi giorni sono state effettuate delle pulizie straordinarie oltre che nel
cimitero di Pianoconte anche in quello di Quattropani e Acquacalda e ad una
ispezione compiuta nella mattinata la situazione attuale è soddisfacente.
Giorgianni incontra una delegazione di Alicudi su raccolta rifiuti ed interventi di emergenza
COMUNICATO
Nella mattinata di oggi il Sindaco di Lipari ha
incontrato una delegazione degli abitanti di Alicudi guidata dal consigliere di
circoscrizione Peppino Taranto. Si è
parlato del nuovo piano d’ambito per la raccolta dei rifiuti che entrerà in
funzione fra breve sia con la raccolta porta a porta, sia con la raccolta
differenziata. Il Sindaco ha promesso che verrà sperimentato, nella raccolta
differenziata, un sistema di prelevamento effettuato con i muli in giorni fissi
della settimana ed in luoghi prefissati. Incentivi economici saranno previsti
per gli abitanti che effettueranno il compost con l’umido e realizzeranno una
differenziazione del vetro, della carta e cartoni, della plastica. Sulla
funzionalità dei servizi e sul rispetto delle condizioni per accedere agli
incentivi vigileranno degli ispettori individuati, tramite evidenza pubblica,
isola per isola.
Si è parlato anche degli interventi di emergenza
riguardo a strade, sentieri, gradinate che a partire dal prossimo anno
renderanno più celeri gli interventi creando una dotazione isola per isola
calcolata in base al territorio ed alla popolazione. Anno per anno si
effettueranno delle gare fra le ditte delle isole che effettueranno gli
interventi secondo necessità sotto il controllo della Circoscrizione.
Infine si è parlato anche del servizio degli
aliscafi e degli orari. E’ stato chiesto che si continuino a garantire le due
corse al giorno, una al mattino ed una al pomeriggio, e quindi che non venga
spostata al lunedì la corsa del mercoledì mattina perché al mercoledì
rimarrebbe solo la corsa del pomeriggio e non si permetterebbe agli abitanti di
raggiungere Lipari e tornare in giornata.
CNR: Dati spaziali e misure terrestri insieme per comprendere meglio i vulcani
L’utilizzo congiunto di dati satellitari e misure al suolo aiuta ad evidenziare le possibili risalite di magma precedenti la ripresa dell'attività eruttiva all’Etna. E’ quanto riporta uno studio nato dalla fruttuosa collaborazione tra il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e l’Agenzia spaziale italiana (Asi) che è stato recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports di Nature.
Capire la struttura interna di un vulcano e il suo funzionamento è uno degli obiettivi principali degli studi vulcanologici. Per fare questo i ricercatori possono basarsi solo su informazioni raccolte sulla superficie del vulcano e sull’analisi dei prodotti emessi (lava, gas, cenere, …). Lo studio, per la prima volta, utilizza sinergicamente le misure della deformazione del suolo, calcolate utilizzando dati raccolti da radar satellitari come Ers/Envisat e Cosmo-SkyMed, e le informazioni sulle piccole variazioni del campo gravitazionale misurate in prossimità della superficie del vulcano.
“Uno degli strumenti più importanti per la comprensione dei fenomeni che avvengono in profondità è lo studio delle deformazioni della superficie terrestre”, spiega Eugenio Sansosti del Cnr. “Deformazioni del suolo anche molto piccole, fino ad un centimetro, possono essere misurate dallo spazio utilizzando sensori radar ad apertura sintetica, chiamati Sar, montati a bordo di satelliti”.
È per questo che l’Etna è costantemente monitorato dai satelliti della costellazione dell’Asi Cosmo-SkyMed che dal 2009 acquisiscono con estrema regolarità, sul vulcano italiano. Piccole variazioni della superficie terrestre sono l’effetto misurabile di vari processi geofisici, spesso complessi e sovrapposti. Tuttavia, nonostante l’estrema precisione delle tecniche Sar satellitari, non sempre fenomeni importanti, quali la risalita di magma in un vulcano, danno luogo a deformazioni del suolo significative.
“È proprio in questi casi che l’integrazione con altri dati fornisce i risultati più interessanti”, prosegue Sansosti. “Nel nostro lavoro, in aggiunta ai dati Sar, abbiamo utilizzato dati gravimetrici raccolti dall’Ingv. Con tali dati, che misurano le variazioni del campo gravitazionale, è possibile avere una stima delle masse magmatiche presenti sotto la superficie del vulcano. Questo permette di individuare fenomeni di risalita del magma anche se non causano deformazioni del suolo misurabili”.
Un lavoro che apre nuove prospettive per la comprensione del funzionamento dei vulcani. La risalita di magma, tuttavia, non è l’unico fenomeno che causa variazioni della superficie terrestre e del campo gravitazionale. “In un sistema vulcanico così complesso come l’Etna, molti sono i fattori che influenzano questi parametri”, spiega Gilda Currenti dell’Ingv “La capacità di creare nuovi modelli numerici che permettano, mediante simulazioni al computer, di separare i diversi fenomeni che avvengono contemporaneamente, permetterà di capire con maggiore precisione quando il vulcano inizierà una nuova fase eruttiva”. Ed è questa la sfida per il futuro.
Questo studio è stato co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana tramite il progetto Sar4Volcanoes che ha anche messo a disposizione i dati Sar acquisiti dai satelliti Cosmo-SkyMed. Per favorire la conoscenza dei fenomeni vulcanici, l’Asi aderisce all'iniziativa internazionale Supersites, mettendo a disposizione della comunità scientifica internazionale i dati della missione Cosmo-Skymed su alcuni vulcani nel mondo come Hawaii e Islanda.
Capire la struttura interna di un vulcano e il suo funzionamento è uno degli obiettivi principali degli studi vulcanologici. Per fare questo i ricercatori possono basarsi solo su informazioni raccolte sulla superficie del vulcano e sull’analisi dei prodotti emessi (lava, gas, cenere, …). Lo studio, per la prima volta, utilizza sinergicamente le misure della deformazione del suolo, calcolate utilizzando dati raccolti da radar satellitari come Ers/Envisat e Cosmo-SkyMed, e le informazioni sulle piccole variazioni del campo gravitazionale misurate in prossimità della superficie del vulcano.
“Uno degli strumenti più importanti per la comprensione dei fenomeni che avvengono in profondità è lo studio delle deformazioni della superficie terrestre”, spiega Eugenio Sansosti del Cnr. “Deformazioni del suolo anche molto piccole, fino ad un centimetro, possono essere misurate dallo spazio utilizzando sensori radar ad apertura sintetica, chiamati Sar, montati a bordo di satelliti”.
È per questo che l’Etna è costantemente monitorato dai satelliti della costellazione dell’Asi Cosmo-SkyMed che dal 2009 acquisiscono con estrema regolarità, sul vulcano italiano. Piccole variazioni della superficie terrestre sono l’effetto misurabile di vari processi geofisici, spesso complessi e sovrapposti. Tuttavia, nonostante l’estrema precisione delle tecniche Sar satellitari, non sempre fenomeni importanti, quali la risalita di magma in un vulcano, danno luogo a deformazioni del suolo significative.
“È proprio in questi casi che l’integrazione con altri dati fornisce i risultati più interessanti”, prosegue Sansosti. “Nel nostro lavoro, in aggiunta ai dati Sar, abbiamo utilizzato dati gravimetrici raccolti dall’Ingv. Con tali dati, che misurano le variazioni del campo gravitazionale, è possibile avere una stima delle masse magmatiche presenti sotto la superficie del vulcano. Questo permette di individuare fenomeni di risalita del magma anche se non causano deformazioni del suolo misurabili”.
Un lavoro che apre nuove prospettive per la comprensione del funzionamento dei vulcani. La risalita di magma, tuttavia, non è l’unico fenomeno che causa variazioni della superficie terrestre e del campo gravitazionale. “In un sistema vulcanico così complesso come l’Etna, molti sono i fattori che influenzano questi parametri”, spiega Gilda Currenti dell’Ingv “La capacità di creare nuovi modelli numerici che permettano, mediante simulazioni al computer, di separare i diversi fenomeni che avvengono contemporaneamente, permetterà di capire con maggiore precisione quando il vulcano inizierà una nuova fase eruttiva”. Ed è questa la sfida per il futuro.
Questo studio è stato co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana tramite il progetto Sar4Volcanoes che ha anche messo a disposizione i dati Sar acquisiti dai satelliti Cosmo-SkyMed. Per favorire la conoscenza dei fenomeni vulcanici, l’Asi aderisce all'iniziativa internazionale Supersites, mettendo a disposizione della comunità scientifica internazionale i dati della missione Cosmo-Skymed su alcuni vulcani nel mondo come Hawaii e Islanda.
IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI NEL CONTRASTO DIRETTO ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE FISCALE. A ROMA, IN CAMPIDOGLIO, IL 5 DICEMBRE, AVVISO PUBBLICO E IL COMUNE DI CORSICO ORGANIZZANO UN CONVEGNO NAZIONALE
Giovedì 5 dicembre 2013, a Roma,
presso la Sala del Carroccio, in Piazza del Campidoglio 1, dalle ore
10,30 alle ore 14,00, Avviso Pubblico e il Comune di Corsico
organizzano un convegno nazionale intitolato “Una nuova sfida per
gli enti locali: il contrasto diretto all’evasione e all’elusione
fiscale”.
Ad aprire l’incontro saranno: Paolo
Masini, Assessore del Comune di Roma e Maria Ferrucci, Sindaco di
Corsico (MI).
Successivamente interverranno: Daniela
Bauduin, avvocato e autrice de “L’economia sommersa e lo scandalo
all’evasione fiscale”, Giuseppe Arbore, Colonnello capo
dell’Ufficio tutela delle entrate della Guardia di Finanza, Mario
Carmelo Piancaldini, Responsabile dell’Ufficio Imprese minori e
lavoratori autonomi della Direzione Centrale Accertamento
dell’Agenzia delle Entrate, Vittorio Bugli, Assessore alla
Presidenza della Regione Toscana, Luciano Silvestri, Responsabile
nazionale del settore “Sicurezza e Legalità” della CGIL e
Antonio Ragonesi, responsabile Anci area Sicurezza,
Infrastrutture e Protezione civile.
I lavori saranno chiusi da Andrea
Campinoti, Sindaco di Certaldo e Presidente di Avviso Pubblico.
Scopo dell’incontro è analizzare e
mettere a confronto esperienze già avviate da alcuni Comuni nel
contrasto all’evasione e all’elusione fiscale e favorire un
impegno di “rete” tra questi e altri enti, come occasione per
cercare di utilizzare le conoscenze in una logica di reciproca
utilità, coinvolgendo tutti gli attori della fiscalità. Uno scambio
di vedute ma anche un'occasione per gli amministratori locali di
individuare quali sono le opportunità offerte dalla lotta
all'evasione e all'elusione fiscale, con un'organizzazione interna
specificatamente preparata e con strumenti operativi di basso costo,
basati soprattutto sulla costruzione di una rete istituzionale
efficace.
Stanno eruttando contemporaneamente 35 vulcani in tutto il mondo!
Attualmente stanno eruttando ben trentacinque vulcani in tutto il mondo, ovviamente non tutti hanno attività esplosive come l’Etna o il Sinabung in Indonesia, molti di essi “fumano” solamente o hanno delle leggere attività effusive. Comunque è un numero veramente elevato se pensiamo che in media eruttano cinquanta o sessanta vulcani all’anno, ed averne trentacinque contemporaneamente è proprio un bel numero.
Ben sette di questi sono in Indonesia, che è la nazione dove c’è il cosiddetto anello di fuoco, The Ring of Fire. Ancora molti altri nel Sud-Est Asiatico, decisamente la zona con la più alta concentrazione di vulcani. Poi altri in Africa Centrale, ben cinque in pochi chilometri di distanza nel remoto est Russo, otto nell’America Centro-Meridionali ed ancora Etna e Vulcano in Italia, infine l’isolato Monte Erebus in Antartide. Dunque la nostra Terra è decisamente attiva!
Ben sette di questi sono in Indonesia, che è la nazione dove c’è il cosiddetto anello di fuoco, The Ring of Fire. Ancora molti altri nel Sud-Est Asiatico, decisamente la zona con la più alta concentrazione di vulcani. Poi altri in Africa Centrale, ben cinque in pochi chilometri di distanza nel remoto est Russo, otto nell’America Centro-Meridionali ed ancora Etna e Vulcano in Italia, infine l’isolato Monte Erebus in Antartide. Dunque la nostra Terra è decisamente attiva!
SÌ ALLE AREE METROPOLITANE: NIENTE CONSORZI, POTERE AI COMUNI
Sulle province non si capisce più niente. Tutti contro tutti, o quasi. Chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, così le cose sono destinate a restare a bagnomaria, come sempre. Un limbo dannosissimo per il normale espletamento dei servizi fin qui offerti dagli enti intermedi e per il personale dipendente, che non sa ancora che sorte gli tocca.
Alla legge che le aboliva avrebbe dovuto seguire una legge che riorganizzava la pubblica amministrazione sul territorio. E qui sono venuti i guai. Mentre sull’abolizione si è registrata una normale querelle fra favorevoli e e contrari, su ciò che avrebbe dovuto sostituire le nove province c’è una grande confusione. Gli abolizionisti e i conservatori non la pensano all’interno tutti allo steso modo. Anzi. In più fra due gruppi della maggioranza di governo, o presunta tale, e cioè Udc e Art.4, c’è una vecchia ruggine, figlia della scissione patita dal partito di Casini, che aumenta, se possibile, ancora di più il caos.
I “conservatori” del vecchio assetto, come Nello Musumeci, hanno scavato nuove trincee e mirano a far tornare indietro il Parlamento regionale se non su tutta la linea, almeno su una cospicua parte del fronte.E manifestano considerazione per le province e ne auspicano il risorgimento su nuove basi.
Nel campo degli abolizionisti, le novità più rilevanti: l’Udc, per il tramite di Giovanni Pistorio, coordinatore del partito in Sicilia, ribadisce la sua propensione all’abolizione, ma dichiara la sua contrarietà verso i consorzi di comuni, che dovrebbero sostituire le province, come pretenderebbe lo Statuto della regione siciliana, la carta più tradita della storia dell’Isola. Pistorio sollecita la costituzione delle aree metropolitane ma suggerisce di lasciar perdere gli enti intermedi.
“L’Udc, pur apprezzando lo sforzo dell’assessore Patrizia Valenti e del presidente della I Commissione dell’Ars Antonello Cracolici ritiene la bozza di riforma delle province non soddisfacente”, scrive in una nota il segretario regionale dell’Udc siciliana dopo una riunione con il gruppo parlamentare dello scudocrociato all’Ars sul tema inderogabile della riforma degli enti locali. “L’Udc – continua la nota di Pistorio – ritiene che vadano attivate con convinzione le Città metropolitane, che rappresentano un fattore di sviluppo e sono ritenute strategiche nei programmi dell’Unione europea”.
I comuni possono fare da sé in tutti i settori, con l’eccezione di quelle funzioni che appartengono alla Regione. Un bel salto, dunque. Se poi i comuni vogliono mettere in piedi sinergie e coordinare i loro interventi ed i servizi possono unirsi, di loro spontanea volontà, fra loro, costituendo le “unioni di comuni”.
“Non ci convince per nulla – precisa il segretario regionale dei centristi – la soluzione relativa ai cosiddetti liberi consorzi, che liberi non sono e che ripropongono solo un surrogato della vecchie province a scartamento ridotto in cui cambia soltanto il meccanismo di elezione degli organi di governo”.
“Aboliamo le province, che non servono a niente e costano molto - sostiene Pistorio – ma passiamo la mano ai comuni”. E se proprio vogliamo lasciare in piedi le province, sia abbia il coraggio di chiamarle con il loro nomem, assegnando ai cittadini il potere di eleggere gli ammi nistratori.
Il capogruppo di Articolo 4 all’Ars Luca Sammartino bacchetta Giovanni Pistorio: “Appare quantomeno singolare che, vestiti i panni di capo della segreteria tecnica dell’assessore regionale agli Enti Locali, Patrizia Valenti, e indossati quelli di segretario dell’Udc, critichi un disegno di legge che lui stesso avrebbe dovuto quantomeno conoscere in fase di predisposizione”.
E gli altri? Il capogruppo Pdl, D’Asero, ribadisce la necessità di lasciare in vita, invece, l’ente intermedio, semmai incrementandone le competenze, mentre il governo mantiene la sua volontà di abolire le province e sostituirle con i consorzi, che – man mano che passa il tempo – assomigliano sempre di più alle province per numero, assetto e competenze.
Alla legge che le aboliva avrebbe dovuto seguire una legge che riorganizzava la pubblica amministrazione sul territorio. E qui sono venuti i guai. Mentre sull’abolizione si è registrata una normale querelle fra favorevoli e e contrari, su ciò che avrebbe dovuto sostituire le nove province c’è una grande confusione. Gli abolizionisti e i conservatori non la pensano all’interno tutti allo steso modo. Anzi. In più fra due gruppi della maggioranza di governo, o presunta tale, e cioè Udc e Art.4, c’è una vecchia ruggine, figlia della scissione patita dal partito di Casini, che aumenta, se possibile, ancora di più il caos.
I “conservatori” del vecchio assetto, come Nello Musumeci, hanno scavato nuove trincee e mirano a far tornare indietro il Parlamento regionale se non su tutta la linea, almeno su una cospicua parte del fronte.E manifestano considerazione per le province e ne auspicano il risorgimento su nuove basi.
Nel campo degli abolizionisti, le novità più rilevanti: l’Udc, per il tramite di Giovanni Pistorio, coordinatore del partito in Sicilia, ribadisce la sua propensione all’abolizione, ma dichiara la sua contrarietà verso i consorzi di comuni, che dovrebbero sostituire le province, come pretenderebbe lo Statuto della regione siciliana, la carta più tradita della storia dell’Isola. Pistorio sollecita la costituzione delle aree metropolitane ma suggerisce di lasciar perdere gli enti intermedi.
“L’Udc, pur apprezzando lo sforzo dell’assessore Patrizia Valenti e del presidente della I Commissione dell’Ars Antonello Cracolici ritiene la bozza di riforma delle province non soddisfacente”, scrive in una nota il segretario regionale dell’Udc siciliana dopo una riunione con il gruppo parlamentare dello scudocrociato all’Ars sul tema inderogabile della riforma degli enti locali. “L’Udc – continua la nota di Pistorio – ritiene che vadano attivate con convinzione le Città metropolitane, che rappresentano un fattore di sviluppo e sono ritenute strategiche nei programmi dell’Unione europea”.
I comuni possono fare da sé in tutti i settori, con l’eccezione di quelle funzioni che appartengono alla Regione. Un bel salto, dunque. Se poi i comuni vogliono mettere in piedi sinergie e coordinare i loro interventi ed i servizi possono unirsi, di loro spontanea volontà, fra loro, costituendo le “unioni di comuni”.
“Non ci convince per nulla – precisa il segretario regionale dei centristi – la soluzione relativa ai cosiddetti liberi consorzi, che liberi non sono e che ripropongono solo un surrogato della vecchie province a scartamento ridotto in cui cambia soltanto il meccanismo di elezione degli organi di governo”.
“Aboliamo le province, che non servono a niente e costano molto - sostiene Pistorio – ma passiamo la mano ai comuni”. E se proprio vogliamo lasciare in piedi le province, sia abbia il coraggio di chiamarle con il loro nomem, assegnando ai cittadini il potere di eleggere gli ammi nistratori.
Il capogruppo di Articolo 4 all’Ars Luca Sammartino bacchetta Giovanni Pistorio: “Appare quantomeno singolare che, vestiti i panni di capo della segreteria tecnica dell’assessore regionale agli Enti Locali, Patrizia Valenti, e indossati quelli di segretario dell’Udc, critichi un disegno di legge che lui stesso avrebbe dovuto quantomeno conoscere in fase di predisposizione”.
E gli altri? Il capogruppo Pdl, D’Asero, ribadisce la necessità di lasciare in vita, invece, l’ente intermedio, semmai incrementandone le competenze, mentre il governo mantiene la sua volontà di abolire le province e sostituirle con i consorzi, che – man mano che passa il tempo – assomigliano sempre di più alle province per numero, assetto e competenze.
E' deceduto Miceli, dirigente del settore archeologico subacqueo della Soprintendenza del mare
E' deceduto Teodoro Di Miceli, dirigente del settore archeologico subacqueo della Soprintendenza del mare. Miceli unitamente, al soprintendente prof. Sebastiano Tusa e allo staff degli archeologi subacquei, aveva coordinato a settembre i lavori nella struttura portuale romana che giace a Sottomonastero (Lipari).
Pagamento da parte dei cittadini di "diritti non dovuti". Il geometra Natoli scrive al portavoce Giacomantonio
Gentile Dottore Giacomantonio,
La disturbo per sottoporLe una problema che riguarda il pagamento di "Diritti", a mio avviso non dovuti dai cttadini.
Infatti l'art.14 del "Regolamento Comunale sul diritto di accesso ai documenti amministrativi" (D.CC. n° 21/2006)sancisce quanto segue:
a) "per visione del documento deve intendersi l'attività diretta a prendere conoscenza, attraverso la lettura e la consultazione, dei documenti cui si accede. L'esame del documento è gratuito". Detta gratuità discende da quanto disposto dall'art. 25 della L. n° 241/90; dall'art. 28 p.3 della L.R. n° 10/91; dall'art. 10 .4 del D.P.R.S. n° 12/98; ed in ultimo dal D.Leg.vo
n°33/2013.
Orbene, l'Amministrazione Comunale con propria deliberazione (n° 109 del 21.12.2012)ha istituito al p. 15 una tassa di €. 25,00 per "diritti ricerca pratica già archiviata". Questa nuova imposizione contrasta con quanto disposto dal Regolamento Comunale e dalle varie normative nazionali e regionali. Ho scritto al Sindaco, ed in particolare al Segretario Comunale, mettendo in evidenza questa contraddizione chiedendo la revoca di quanto disposto al p.15 della citata delibera ritenendola una norma, oltre che vessatoria, illegittima.
Infatti, come tra l'altro chiarito dall'ex Segretario Generale dell'Ente, Dott.ssa De Gregorio, e sicuramente anche di Sua conoscenza come ex Sindaco dell'Ente, non rientra nei compiti dell'Amministrazione Comunale apportare modificare al Regolamento Comunale, essendo questo di esclusiva competenza del Consiglio Comunale.
Ho scritto al Segretario Comunale perchè, se la mia memoria di ex amministratore non mi tradisce, ogni atto deliberativo deve essere dotato della regolarità da parte della Segreteria. Ma la risposta è stata quella che non rientra nei compiti del Segretario proporre la revoca della delibera in questione, anche se limitatamente all'art. 15. Nel mentre i cittadini continuano a pagare il "balzello", e non sempre ne hanno la possibilità.
La prego quindi di volersi occupare del problema, non volendo disturbare il Sindaco oberato da problematiche più rilevanti.
Saluti
ALDO NATOLI
La disturbo per sottoporLe una problema che riguarda il pagamento di "Diritti", a mio avviso non dovuti dai cttadini.
Infatti l'art.14 del "Regolamento Comunale sul diritto di accesso ai documenti amministrativi" (D.CC. n° 21/2006)sancisce quanto segue:
a) "per visione del documento deve intendersi l'attività diretta a prendere conoscenza, attraverso la lettura e la consultazione, dei documenti cui si accede. L'esame del documento è gratuito". Detta gratuità discende da quanto disposto dall'art. 25 della L. n° 241/90; dall'art. 28 p.3 della L.R. n° 10/91; dall'art. 10 .4 del D.P.R.S. n° 12/98; ed in ultimo dal D.Leg.vo
n°33/2013.
Orbene, l'Amministrazione Comunale con propria deliberazione (n° 109 del 21.12.2012)ha istituito al p. 15 una tassa di €. 25,00 per "diritti ricerca pratica già archiviata". Questa nuova imposizione contrasta con quanto disposto dal Regolamento Comunale e dalle varie normative nazionali e regionali. Ho scritto al Sindaco, ed in particolare al Segretario Comunale, mettendo in evidenza questa contraddizione chiedendo la revoca di quanto disposto al p.15 della citata delibera ritenendola una norma, oltre che vessatoria, illegittima.
Infatti, come tra l'altro chiarito dall'ex Segretario Generale dell'Ente, Dott.ssa De Gregorio, e sicuramente anche di Sua conoscenza come ex Sindaco dell'Ente, non rientra nei compiti dell'Amministrazione Comunale apportare modificare al Regolamento Comunale, essendo questo di esclusiva competenza del Consiglio Comunale.
Ho scritto al Segretario Comunale perchè, se la mia memoria di ex amministratore non mi tradisce, ogni atto deliberativo deve essere dotato della regolarità da parte della Segreteria. Ma la risposta è stata quella che non rientra nei compiti del Segretario proporre la revoca della delibera in questione, anche se limitatamente all'art. 15. Nel mentre i cittadini continuano a pagare il "balzello", e non sempre ne hanno la possibilità.
La prego quindi di volersi occupare del problema, non volendo disturbare il Sindaco oberato da problematiche più rilevanti.
Saluti
ALDO NATOLI
SCREENING SUI COSTI DELLE 9 PROVINCE DICIASSETTE MILIONI PER INDENNITÀ
Avremo risparmi con l’abolizione delle Province, spenderemo di più o non cambierà nulla? Il governo e i gruppi parlamentari danno risposte diverse.
Eppure dovrebbe essere semplice detrarre dalle spese i costi degli apparati politici (gettoni, indennità, rimborsi, segreterie ecc), delle consultazioni elettorali e qualcos’altro. A volere essere pignoli, infatti, si lascia fuori “l’indotto”, tutto ciò che gira attorno alle segreterie.
Lasciamo le risposte virtuali delle parti politiche al loro destino e facciamo i conti dell’esistente. I dati più aggiornati risalgono al 2102, né potrebbe essere altrimenti, e provengono dalla Banca dati del Ministero del tesoro, segnatamente dal Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici).
La Regione siciliana spende 600 milioni di euro l’anno per far funzionare le nove province siciliane. Si tratta sia di spesa corrente, rigida, concernente i costi di amministrazione, personale eccetera, quanto di spesa in conto capitale, cioè gli investimenti, che rappresentano il 23 per cento rispetto ai sette miliardi della spesa totale della Regione. In dettaglio, il costo della spesa corrente ammonta a 460 milioni di euro circa, la spesa in conto capitale a 140 milioni di euro circa, per un totale di 601 milioni di euro, pari al 23,32 per cento.
Il personale politico delle nove province costa ad ogni siciliano 3,39 euro l’anno (11,53 euro il personale dei comuni, più numeroso).
I costi della politica, dunque: per indennità e rimborsi agli organi, la Regione siciliana spende 17 milioni di euro (su una popolazione di 5.037.799, ammontano al 3,39).
I dipendenti delle amministrazioni provinciali costano a ciascun cittadino il 39,61 e sono 5.600 (l’1,8 per cento sono dirigenti). Il costo del personale (escluse le collaborazioni e le determine) ammonta a 199.537.116 euro, ed il contratto medio del dipendente è di 35.618 euro (pressocché identico a quello del personale dei comuni, ma molto più basso rispetto al personale della Regione, che invece è di 94.351 euro).
Secondo i dati del Siope nel 2012 la Regione siciliana ha destinato 57 milioni di euro agli enti e alle agenzie di pertinenza provinciale per l’esercizio delle funzioni, e 1 miliardo di euro ai Comuni. I trasferimenti per le spese correnti ammmontano a 36 milioni e 337 mila euro, in conto capitale 20 milioni e 788 mila euro.
Queste le cifre su cui i partiti e il governo si confronteranno nei prossimi giorni.
Eppure dovrebbe essere semplice detrarre dalle spese i costi degli apparati politici (gettoni, indennità, rimborsi, segreterie ecc), delle consultazioni elettorali e qualcos’altro. A volere essere pignoli, infatti, si lascia fuori “l’indotto”, tutto ciò che gira attorno alle segreterie.
Lasciamo le risposte virtuali delle parti politiche al loro destino e facciamo i conti dell’esistente. I dati più aggiornati risalgono al 2102, né potrebbe essere altrimenti, e provengono dalla Banca dati del Ministero del tesoro, segnatamente dal Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici).
La Regione siciliana spende 600 milioni di euro l’anno per far funzionare le nove province siciliane. Si tratta sia di spesa corrente, rigida, concernente i costi di amministrazione, personale eccetera, quanto di spesa in conto capitale, cioè gli investimenti, che rappresentano il 23 per cento rispetto ai sette miliardi della spesa totale della Regione. In dettaglio, il costo della spesa corrente ammonta a 460 milioni di euro circa, la spesa in conto capitale a 140 milioni di euro circa, per un totale di 601 milioni di euro, pari al 23,32 per cento.
Il personale politico delle nove province costa ad ogni siciliano 3,39 euro l’anno (11,53 euro il personale dei comuni, più numeroso).
I costi della politica, dunque: per indennità e rimborsi agli organi, la Regione siciliana spende 17 milioni di euro (su una popolazione di 5.037.799, ammontano al 3,39).
I dipendenti delle amministrazioni provinciali costano a ciascun cittadino il 39,61 e sono 5.600 (l’1,8 per cento sono dirigenti). Il costo del personale (escluse le collaborazioni e le determine) ammonta a 199.537.116 euro, ed il contratto medio del dipendente è di 35.618 euro (pressocché identico a quello del personale dei comuni, ma molto più basso rispetto al personale della Regione, che invece è di 94.351 euro).
Secondo i dati del Siope nel 2012 la Regione siciliana ha destinato 57 milioni di euro agli enti e alle agenzie di pertinenza provinciale per l’esercizio delle funzioni, e 1 miliardo di euro ai Comuni. I trasferimenti per le spese correnti ammmontano a 36 milioni e 337 mila euro, in conto capitale 20 milioni e 788 mila euro.
Queste le cifre su cui i partiti e il governo si confronteranno nei prossimi giorni.
giovedì 28 novembre 2013
ADDIO HOTEL DELLE PALME PERSO UN SIMBOLO DI PALERMO
La crisi non guarda in faccia a nessuno. Lo storico Hotel delle Palme, uno dei simboli della Belle Époque di Palermo, chiude i battenti. L’anno che sta arrivando segnerà la parola fine per l’albergo a quattro stelle di via Roma. Infatti, dal 4 gennaio prossimo, l’Acqua Marcia Turismo, che gestisce l’hotel, avrebbe deciso di licenziare i circa quaranta dipendenti della struttura alberghiera. La decisione sarebbe stata resa nota ai sindacati. Tra i motivi che hanno spinto l’azienda a questa scelta, ci sarebbero gli eccessivi costi di gestione, non garantiti da un numero sempre più scarso di clienti.
Sulla vicenda pesa anche la complessa vicenda del gruppo Acqua Marcia, la società immobiliare di Francesco Caltagirone, finito in galera ad Imperia, sospettato di truffa ai danni dello Stato.
Così, la storica dimora dove Richard Wagner terminò il suo Parsifal nel 1881, non vedrà il nuovo anno. L’edificio venne costruito per iniziativa della famiglia Ingham – Whitaker nel 1874 ed utilizzato come residenza privata. La casa era collegata da un passaggio segreto all’antistante Chiesa anglicana. Inizialmente l’edificio era composto da un corpo basso di due piani con un giardino d’inverno esotico che arrivava fino al mare.
Sul finire del XIX secolo la casa venne ceduta al cavaliere Enrico Ragusa che, nel 1907, diede incarico di trasformare Palazzo Ingham nel Grande Albergo delle Palme all’architetto Ernesto Basile. Divenne un hotel di lusso simbolo della Belle Époque.
Oltre a Wagner, sono molti altri i personaggi che hanno fatto la storia hanno, soggiornando a lungo nell’albergo, tra cui il poeta Raymond Roussel, che vi visse fino alla morte e il generale Charles Poletti, che lo trasformò in quartier generale americano durante la seconda guerra mondiale.
Nell’albergo si è scritta, inoltre, la storia di Sicilia: lì nel 1882 Francesco Crispi impartiva lezioni di politica, mentre rimane famosa la cena a 12 portate servita all’ex presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando. Infine, nel 1957 vi si tenne l’ultimo summit tra i capi di Cosa nostra siciliana e i boss della mafia americana.
Sulla vicenda pesa anche la complessa vicenda del gruppo Acqua Marcia, la società immobiliare di Francesco Caltagirone, finito in galera ad Imperia, sospettato di truffa ai danni dello Stato.
Così, la storica dimora dove Richard Wagner terminò il suo Parsifal nel 1881, non vedrà il nuovo anno. L’edificio venne costruito per iniziativa della famiglia Ingham – Whitaker nel 1874 ed utilizzato come residenza privata. La casa era collegata da un passaggio segreto all’antistante Chiesa anglicana. Inizialmente l’edificio era composto da un corpo basso di due piani con un giardino d’inverno esotico che arrivava fino al mare.
Sul finire del XIX secolo la casa venne ceduta al cavaliere Enrico Ragusa che, nel 1907, diede incarico di trasformare Palazzo Ingham nel Grande Albergo delle Palme all’architetto Ernesto Basile. Divenne un hotel di lusso simbolo della Belle Époque.
Oltre a Wagner, sono molti altri i personaggi che hanno fatto la storia hanno, soggiornando a lungo nell’albergo, tra cui il poeta Raymond Roussel, che vi visse fino alla morte e il generale Charles Poletti, che lo trasformò in quartier generale americano durante la seconda guerra mondiale.
Nell’albergo si è scritta, inoltre, la storia di Sicilia: lì nel 1882 Francesco Crispi impartiva lezioni di politica, mentre rimane famosa la cena a 12 portate servita all’ex presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando. Infine, nel 1957 vi si tenne l’ultimo summit tra i capi di Cosa nostra siciliana e i boss della mafia americana.
Gli eletti nel Consiglio d' Istituto del Comprensivo Lipari 1 - Comunicato
ELEZIONI CONSIGLIO D’ ISTITUTO 2013
Istituto Comprensivo Lipari 1
scuola materna ed elementare di Lipari
scuole di Panarea, Stromboli, Salina, Filicudi ed Alicudi,
triennio 2013.14/2014.15/2015.16;
*
I GENITORI CANDIDATI ALLE ELEZIONI CHE SI SONO APPENA SVOLTE PRESSO L’“I.C. LIPARI 1” DESIDERANO RINGRAZIARE TUTTI I GENITORI DEGLI ALUNNI DI LIPARI, STROMBOLI, PANAREA, FILICUDI E ALICUDI CHE HANNO DATO PROVA DI VERA PARTECIPAZIONE ATTIVA ESERCITANDO IL LORO DIRITTO/DOVERE DI VOTO E RIPONENDO LA LORO FIDUCIA NEI GENITORI ELETTI (Laura Natoli, Roberto Piemonte, Salvatore Naso, Giuseppina (Iosi) Speranza, Arnaldo Lumia, Massimo Taranto)
I QUALI, CON GRANDE RESPONSABILITA’, SI FARANNO PORTAVOCE DELLE ESIGENZE E DEI PROBLEMI DI TUTTI I PICCOLI ALUNNI DI OGGI E DI DOMANI AFFINCHE’ SI POSSA CONTRIBUIRE, TUTTI INSIEME, AL BUON FUNZIONAMENTO ED AL MIGLIORAMENTO DELLA NOSTRA SCUOLA, PARTE ESSENZIALE ED INSOSTITUIBILE DELLA CRESCITA E DELLA FORMAZIONE DEI NOSTRI FIGLI.
Cimitero di Pianoconte "tirato a lucido"
Nei giorni avevamo pubblicato le foto e le considerazioni del consigliere comunale Gesuele Fonti sulla sporcizia che imperava nel cimitero di Pianoconte in occasione di Pianoconte.
Come ci informa lo stesso Fonti il luogo sacro quest'oggi risultava ripulito
Come ci informa lo stesso Fonti il luogo sacro quest'oggi risultava ripulito
LA SICILIA HA PAURA: NEL WEEKEND SI RISCHIA UN “SUPER CICLONE”
Per la Sicilia al peggio non ci sarebbe fine. Il condizionale è d’obbligo, in questi casi. Dopo il crollo nella colonnina di mercurio, che negli ultimi giorni ha portato l’insolito gelo per l’isola, secondo i centri di calcolo meteo nel weekend ci sarebbe anche il rischio di una ancor più violenta perturbazione “dai connotati ciclonici”.
Il meccanismo di “scontro” dei venti – anche se, fortunatamente, non è possibile fare previsioni precise con 3-4 giorni d’anticipo – potrebbe verificarsi nel mar Jonio, proprio sottocosta a Calabria e Sicilia.
Il rischio di ciclone esisterebbe perchè potrebbero verificarsi in contemporanea due effetti: da una parte, un nuovo affondo di freddo proveniente da Nord-est, che piomberà nel Mediterraneo fra venerdì e sabato, e, dall’altra, la risalita di masse d’aria calde dal deserto del Sahara.
Risultato dell’”incontro”, come scrive meteoweb.eu, una “poderosa ciclogenesi” da cui scaturirà una violenta ondata di maltempo che si abbatterà su gran parte del Sud proprio all’inizio di dicembre.
La violenta “perturbazione Afro-Mediterranea dai connotati ciclonici”, viene definita “a tutti gli effetti “super” per l’entità dei venti e soprattutto delle abbondanti precipitazioni che potranno interessare molte regioni del nostro Paese tra sabato, domenica e lunedì 2 dicembre”.
ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE. ‘L’aria depressionaria presente sulla nostra penisola si sta spostando sull’area tirrenica centro-meridionale, dove determinerà una spiccata instabilità, in particolare sulla Sicilia”.
Sulla base delle previsioni disponibili ”e di concerto con tutte la Regione coinvolta, cui spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati”, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede, dalle prime ore di domani, ”precipitazioni anche a carattere temporalesco sulla Sicilia, con possibili rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”.
Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evolversi della situazione ”in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile”. Sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) sono consultabili alcune norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.
Il meccanismo di “scontro” dei venti – anche se, fortunatamente, non è possibile fare previsioni precise con 3-4 giorni d’anticipo – potrebbe verificarsi nel mar Jonio, proprio sottocosta a Calabria e Sicilia.
Il rischio di ciclone esisterebbe perchè potrebbero verificarsi in contemporanea due effetti: da una parte, un nuovo affondo di freddo proveniente da Nord-est, che piomberà nel Mediterraneo fra venerdì e sabato, e, dall’altra, la risalita di masse d’aria calde dal deserto del Sahara.
Risultato dell’”incontro”, come scrive meteoweb.eu, una “poderosa ciclogenesi” da cui scaturirà una violenta ondata di maltempo che si abbatterà su gran parte del Sud proprio all’inizio di dicembre.
La violenta “perturbazione Afro-Mediterranea dai connotati ciclonici”, viene definita “a tutti gli effetti “super” per l’entità dei venti e soprattutto delle abbondanti precipitazioni che potranno interessare molte regioni del nostro Paese tra sabato, domenica e lunedì 2 dicembre”.
ALLERTA DELLA PROTEZIONE CIVILE. ‘L’aria depressionaria presente sulla nostra penisola si sta spostando sull’area tirrenica centro-meridionale, dove determinerà una spiccata instabilità, in particolare sulla Sicilia”.
Sulla base delle previsioni disponibili ”e di concerto con tutte la Regione coinvolta, cui spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati”, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che prevede, dalle prime ore di domani, ”precipitazioni anche a carattere temporalesco sulla Sicilia, con possibili rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”.
Il Dipartimento della Protezione Civile continuerà a seguire l’evolversi della situazione ”in contatto con le prefetture, le regioni e le locali strutture di protezione civile”. Sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) sono consultabili alcune norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.
ELEZIONI RSU AMBIENTE: LA FIT CISL OTTIENE PIU’ VOTI DEGLI ISCRITTI NEL SETTORE. “DATO CHE TESTIMONIA LA MATURITA’ DEI LAVORATORI. RIPAGATA LA COERENZA E LA SERIETA’ DELLA FIT CISL”
“Avere ottenuto, a Messinambiente, più voti di quanti sono i nostri iscritti è un motivo di grande soddisfazione e orgoglio. È la testimonianza della qualità del lavoro di tutti i rappresentanti della Fit Cisl, a cominciare da chi quotidianamente vive i gravi problemi di azienda e lavoratori”. Il segretario provinciale della Fit Cisl Enzo Testa e la segretaria aziendale Rosaria Perrone commentano così il dato delle elezioni Rsu nel settore ambientale che ha visto al voto i lavoratori di Messinambiente, Ato3, Ato 4 e Dusty.
Il dato più significativo è quello di Messinambiente dove la Fit Cisl ha ottenuto 133 voti per la RSU e 128 per il RLS a fronte di 97 iscritti e ben 5seggi compreso il rappresentante della sicurezza, che è stato il più votato in assoluto. Altri due seggi RSU la Fit Cisl li ha ottenuti alla ex Ato 3 e, a Milazzo, alla Dusty.
“L'elezione diretta a scrutinio segreto da parte dei lavoratori – aggiungono Enzo Testa e Rosaria Perrone – consegna un risultato che dimostra come la demagogia alla fine non paga. Non solo a Messinambiente, ma in tutti i contesti il numero dei voti e dei lavoratori eletti nelle nostre liste supera di gran lunga il numero degli iscritti alla Cisl. In questo dato – sottolineano Testa e Perrone – politicamente va letto il grande livello di maturità dei lavoratori che, al di la delle prese di posizione demagogiche che spesso hanno caratterizzato il settore, hanno dimostrato di apprezzare la coerenza e la serietà della Cisl”.
Il Comune di Santa Marina Salina stupito dal comunicato emesso dal responsabile di Piano del Gal "Isole di Sicilia"
COMUNICATO STAMPA
Leggiamo con stupore il comunicato diffuso dall'arch. Roberto Sauerborn, Responsabile di Piano del Gal Isole di Sicilia, che nel presentare al pubblico il lavoro svolto da lui e dal suo staff non dimentica di sottolineare "la moderata soddisfazione a riprova del buon lavoro fatto da questo Ufficio di Piano..." ma non chiarisce, "per dovere d'ufficio e di trasparenza", che alla data del 7 Novembre 2013, scadenza naturale delle misure 3.1.3 e 3.2.3 ed in proroga della misura 3.1.2, vi era certamente una istanza di finanziamento presentata a sistema: quella imputata sulla misura 3.2.3 dal Comune di Santa Marina Salina tramite il portale Sian in data 5 Novembre.
Tanto si riporta per mettere in chiaro come questa amministrazione, nel rispetto delle previsioni dei bandi che concedevano 90 giorni per presentare istanze complete delle documentazioni necessarie a concorrere all'attribuzione dei finanziamenti previsti, fosse riuscita, non senza difficoltà ed impegno, a rispettare i tempi fissati e di per se già molto lunghi.
Va sottolineato infine come il ricorso continuo e non sempre sufficientemente motivato allo strumento della proroga, possa finire per mettere a rischio l’efficacia e l’esistenza stessa degli attuali strumenti di programmazione territoriale che la Comunità Europea mette a disposizione. Allungare i tempi, infatti, non favorisce la corretta e tempestiva attribuzione delle risorse finanziarie previste e non considera in modo dovuto come i continui richiami mossi sull’argomento dai competenti organismi europei mettano a rischio i finanziamenti di oggi e gli investimenti di domani.
Ufficio Stampa Comune di Santa Marina Salina
Leggiamo con stupore il comunicato diffuso dall'arch. Roberto Sauerborn, Responsabile di Piano del Gal Isole di Sicilia, che nel presentare al pubblico il lavoro svolto da lui e dal suo staff non dimentica di sottolineare "la moderata soddisfazione a riprova del buon lavoro fatto da questo Ufficio di Piano..." ma non chiarisce, "per dovere d'ufficio e di trasparenza", che alla data del 7 Novembre 2013, scadenza naturale delle misure 3.1.3 e 3.2.3 ed in proroga della misura 3.1.2, vi era certamente una istanza di finanziamento presentata a sistema: quella imputata sulla misura 3.2.3 dal Comune di Santa Marina Salina tramite il portale Sian in data 5 Novembre.
Tanto si riporta per mettere in chiaro come questa amministrazione, nel rispetto delle previsioni dei bandi che concedevano 90 giorni per presentare istanze complete delle documentazioni necessarie a concorrere all'attribuzione dei finanziamenti previsti, fosse riuscita, non senza difficoltà ed impegno, a rispettare i tempi fissati e di per se già molto lunghi.
Va sottolineato infine come il ricorso continuo e non sempre sufficientemente motivato allo strumento della proroga, possa finire per mettere a rischio l’efficacia e l’esistenza stessa degli attuali strumenti di programmazione territoriale che la Comunità Europea mette a disposizione. Allungare i tempi, infatti, non favorisce la corretta e tempestiva attribuzione delle risorse finanziarie previste e non considera in modo dovuto come i continui richiami mossi sull’argomento dai competenti organismi europei mettano a rischio i finanziamenti di oggi e gli investimenti di domani.
Ufficio Stampa Comune di Santa Marina Salina
Corso di formazione all'autosoccorso. Appuntamento a sabato e domenica al Palacongressi
Comunicato stampa 28 novembre 2013
Si comunica ai partecipanti al corso
che nelle giornate di sabato 30/11 e domenica 01/12 si terrà la II
sessione del corso di formazione all’autosoccorso.
La sede dei lavori è fissata al
Palazzo dei Congressi con inizio alle ore 08,30 per la registrazione
delle Presenze.
L’Ufficio di Protezione Civile
Importante partecipazione degli albergatori eoliani a Mirabilia: European Network of UNESCO SITES
COMUNICATO
Gli albergatori eoliani hanno partecipato a Mirabilia. European Network of UNESCO SITES: la seconda edizione dell’iniziativa promossa dalle Camere di Commercio di Brindisi, Genoa, La Spezia, Matera, Salerno, Udine e il Consorzio di Vicenza alla quale ha aderito anche la Camera di Commercio di Messina.
Per due giorni gli albergatori eoliani - ben 9 rappresentanti di strutture ricettive, oltre al presidente di Federalberghi Eolie, in rappresentanza delle altre 61 strutture associate - hanno avuto modo di confrontarsi con oltre 70 buyers internazionali. “Le Eolie, ha dichiarato Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e isole minori Sicilia, nonostante la perdurante crisi economica, continuano a riscuotere un notevole interesse, soprattutto sul mercato straniero. Diventa, pertanto, quanto mai fondamentale riuscire ad offrire prodotti e servizi integrati in grado di valorizzare l’offerta naturalistica e culturale per potersi indirizzare a target di mercato più specifici che vadano oltre il segmento generico “Mare Italia”. “Siamo da sempre sensibili alle iniziative di valorizzazione del “brand” UNESCO; già a fine settembre avevamo avuto modo di partecipare per la terza volta consecutiva all’Expo delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità”.
Le Eolie sono state, infatti, nel 2000, il primo sito in Italia ad essere iscritto nella prestigiosa World Heritage List per gli aspetti naturalistici, perché rappresentano “un modello storico nell'evoluzione degli studi della vulcanologia mondiale” e occupano “un posto eminente nell'educazione di tutti i geologi da oltre 200 anni”.
Federalberghi Eolie accoglie, inoltre, con grande favore l’iniziativa dell’ente camerale messinese di candidarsi ad ospitare la III edizione della manifestazione da tenersi nel 2014. Manifestiamo sin da ora, dichiara Del Bono, grande interesse e, soprattutto, massima disponibilità ad offrire tutto il nostro supporto in termini di esperienza, ospitalità ed organizzazione logistica per la migliore gestione dell’evento.
Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Federalberghi Isole Eolie
Comune di Lipari organizza mostra-mercato natalizio di artigianato locale
COMUNICATO STAMPA
Si comunica che il Comune di Lipari sta organizzando una
mostra - mercato natalizio di
artigianato locale nei locali dell’ex carcere di Lipari dal 14/12/2013 al
24/12/2013.
L’artigianato locale è una risorsa del nostro territorio che va
assolutamente valorizzata e iniziative
di questo tipo sono funzionali per
chi con amore si dedica alla
realizzazione di prodotti locali, ma anche
la rivisitazione di luoghi come l’ex carcere di Lipari rappresenta un
pezzo di storia importante del nostro paese che certamente va rivalutata.
Tutti coloro che fossero interessati a partecipare possono
richiedere informazioni riguardo all’iniziativa inviando una mail entro il 7
dicembre all’indirizzo : tideluca@alice.it.
L’Amministrazione comunale abbraccia lo spirito natalizio
offrendo alla comunità la possibilità di usufruire di uno spazio per
partecipare alle attività culturali e artigianali eoliane
Lipari,
28/11/2013
L’Assessore alla Cultura
Tiziana De Luca
Interrogazione di Fonti e Biviano sul cimitero di Pianoconte. Articolo sulla G. del sud a firma del nostro direttore
Salvatore Sarpi
“Tutto esaurito”,
ormai da tempo, al cimitero della frazione di liparese di Pianoconte
e, nonostante le varie sollecitazioni e le promesse degli
amministratori che si succedono alla guida del maggior comune
eoliano, non si è ancora proceduto a mettere in atto alle iniziative
per acquisire i terreni limitrofi necessari per procedere
all'ampliamento del luogo sacro. In conseguenza di ciò i cittadini
della frazione che cessano di vivere devono essere tumulati (ad
eccezione di quelli che nel tempo hanno acquistato un loculo o
realizzato una tomba) nel cimitero di Lipari centro o di Canneto. Per
farsi portavoce del malcontento dei loro compaesani sono di nuovo
“scesi in campo” i consiglieri Giacomo Biviano e Gesuele Fonti i
quali in una interrogazione indirizzata al sindaco Marco Giorgianni
hanno evidenziato come sia “acclarata, ormai da anni, l'assoluta
necessità di procedere all'ampliamento del Cimitero di Pianoconte
per saturazione degli spazi esistenti e che il suddetto ampliamento è
stato inserito nel Piano Triennale delle OO.PP. e previsto nel
vigente Piano Regolatore Generale”. I due consiglieri, spesso in
prima linea per la risoluzione di questa delicata problematica, hanno
anche ricordato come l'ex assessore Giulio China e l'ex sindaco
Mariano Bruno avevano disposto che i dirigenti e gli uffici preposti
si attivassero, con la massima urgenza "a provvedere alla nomina
di un tecnico comunale per la relativa progettazione al fine di
procedere all'acquisto o esproprio del terreno confinante e a voler
dar corso a tutte le iniziative espropriative relativamente ai
terreni in prossimità del cimitero di Pianoconte". Fonti e
Biviano hanno sottolineato che “queste disposizioni sono state,
sino ad oggi, in gran parte disattese senza alcuna formale
motivazione. Che esiste una delibera del consiglio comunale
dell'agosto 2010 e una determina sindacale dell'ottobre 2010 con la
quale si è proceduti alla nomina del Responsabile unico del
Procedimento (RUP) e del gruppo di lavoro per il progetto di
ampliamento”. Ed ancora che vi è “uno stanziamento di euro
150.000 previsto nell'ultimo Bilancio di Previsione per l'ampliamento
del suddetto cimitero”. I due, in conseguenza di quanto esposto,
hanno interrogato il sindaco Marco Giorgianni per sapere “quali
sono state le motivazioni per le quali, di fatto, ad oggi, non si è
dato seguito all’avvio del procedimento, nonché agli indirizzi
espressi dal consiglio comunale nella delibera del 2010”. Hanno
chiesto ancora di essere portati a conoscenza “se è stato redatto
un progetto definitivo per l'ampliamento del cimitero di Pianoconte
corredato da tutti i pareri necessari. Se è stato effettuato un
incontro con tutte le parti interessati ai fini di un eventuale
componimento bonario ed, in caso affermativo, di conoscere l’esito
dell’eventuale trattativa. Ciò al fine di giungere eventualmente,
ma non obbligatoriamente, ad un accordo bonario per l'acquisto dei
terreni. In caso contrario- concludono i due consiglieri comunali- di
conoscere se è stata avviata la procedura per l’esproprio dei
terreni interessati e/o relativa immissione in possesso”.
Acqua. Nel 2014, oltre alla produzione del dissalatore, Lipari potrà contare su una dotazione regionale pari a quella del 2013.
COMUNICATO
Mattinata proficua quella di ieri mattina, 27
novembre, del Sindaco Marco Giorgianni al Dipartimento regionale dell’energia.
In discussione la dotazione idrica del Comune per il 2014. Entrando in funzione
il dissalatore ristrutturato e potenziato la posizione di partenza del
Dipartimento era che per il prossimo anno la dotazione di Lipari sarebbe stata
annullata anche in riferimento al fatto che la Regione ha minori disponibilità
su questo capitolo di bilancio e quindi, in ogni caso, si trova costretta a ridurre
in percentuale, per ogni comune, la dotazione del 2013.
Il Sindaco di Lipari ha fatto presente che
l’efficienza e la funzionalità del nuovo dissalatore è tutta da verificare e il
rischio che correvano le isole era di trovarsi si con un dissalatore rinnovato
ma con il rischio di una crisi idrica magari in piena stagione turistica. Il
risultato di questa presa di posizione è stato che per il prossimo anno è stata
confermata la dotazione anche al Comune di Lipari che non saranno però le 900 mila tonnellate
circa del 2013 ma le 840 mila che risultano dopo avere calcolato il taglio
percentuale generalizzato per tutte le isole.
Così per il 2014, se il funzionamento del nuovo
dissalatore non sarà proprio un disastro (evento improbabile), le nostre isole
avranno acqua sufficiente per affrontare con tranquillità non solo le esigenze
quotidiane dei residenti ma anche la stagione turistica senza le difficoltà
riscontrate quest’anno, a conclusione della stagione, all’inizio del periodo autunnale.
Il portavoce
Michele Giacomantonio
Partylandia augura Buon Compleanno a Lina e Samuele
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Lina Saltalamacchia che compie 80 anni e a Samuele Lauricella che ne compie 5.
A Samuele vanno anche gli auguri di Silvia e Salvatore Sarpi
A Samuele vanno anche gli auguri di Silvia e Salvatore Sarpi
mercoledì 27 novembre 2013
Italia al gelo ma il vero allarme è "alluvione al Sud“
Allerta meteo Calabria Sicilia Basilicata Puglia 1 dicembre 2013
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L'Italia al freddo e al gelo. Abruzzo sepolto da oltre un metro di coltre bianca in Appennino; neve abbondante anche su Molise e Marche con tanti disagi soprattutto alla circolazione e locali black out elettrici. "Sono gli effetti dell'irruzione di aria artica che ci ha interessato in questi giorni e che proseguirà fino a giovedì con rovesci di neve sulle adriatiche, a tratti fin sulle spiagge" spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara. "Fiocchi di neve potranno cadere anche su Romagna, Umbria, appennino laziale e campano fino al fondovalle, mentre nuovi rovesci a carattere sparso sono attesi al Sud e sulle Isole per tutto il resto della settimana, con neve anche in collina su Sardegna, Basilicata e Puglia ma in progressivo rialzo".
Sabato è invece attesa un po' di neve al Nordovest per una nuova veloce perturbazione che porterà fiocchi anche in pianura o misti a pioggia tra Lombardia, Piemonte, ovest Emilia ed entroterra ligure, probabili dunque in città come Milano e Torino. Dovrebbe comunque trattarsi di fenomeni in genere di debole intensità, non associati a particolari accumuli, salvo che su basso Piemonte e Appennino ligure, dove invece sono attese nevicate più significative. Qualche spruzzata di neve è infine attesa anche sulle Alpi orientali, sino al fondovalle.
"Tra giovedì e venerdì" sono le previsioni de ilmeteo.it " è atteso un nuovo peggioramento tra la Sardegna e la Sicilia verso la Calabria, mentre il tempo migliorerà altrove, anche se farà freddo. Sabato l’Italia l’Italia sarà attanagliata da due fasi di maltempo: una perturbazione atlantica fredda raggiungerà il Nord con neve tra Piemonte e Lombardia fino a Torino e Milano, copiosa su basso Piemonte, Pavese, qualche ora anche a Piacenza, molto copiosa sulle colline liguri fino a toccare zone tra 50 e 100m di quota tra Savona a Genova. Copiose nevicate su Cuneo, Asti, Alessandria".
Ma il vero allarme è al Sud. "Un piccolo ciclone mediterraneo porterà una nuova a fase di grave maltempo sulla Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, con nubifragi dalla sera e allerta massima su Crotonese e Catanzarese, Basilicata Ionica - materano, sul Salento verso Taranto, Brindisi e resto di Basilicata e Puglia entro domenica con rischio alluvionale".
Ed è sempre ilmeteo.it a tornare sulla polemica delle previsioni. Antonio Sanò, direttore del portale, sottolinea che "tanti altri eventi alluvionali verificatisi negli ultimi anni erano stati previsti con oltre cinque giorni di anticipo grazie ai modelli fisico-matematici che oggi riescono a localizzare con elevata precisione spazio-temporale i fenomeni anche estremi. Sono assolutamente inutili gli avvisi di allerta lanciati 12 ore prima". E l'allerta, ora, è per il Sud nella giornata di domenica.
“Sabato è invece attesa un po' di neve al Nordovest per una nuova veloce perturbazione che porterà fiocchi anche in pianura o misti a pioggia tra Lombardia, Piemonte, ovest Emilia ed entroterra ligure, probabili dunque in città come Milano e Torino. Dovrebbe comunque trattarsi di fenomeni in genere di debole intensità, non associati a particolari accumuli, salvo che su basso Piemonte e Appennino ligure, dove invece sono attese nevicate più significative. Qualche spruzzata di neve è infine attesa anche sulle Alpi orientali, sino al fondovalle.
"Tra giovedì e venerdì" sono le previsioni de ilmeteo.it " è atteso un nuovo peggioramento tra la Sardegna e la Sicilia verso la Calabria, mentre il tempo migliorerà altrove, anche se farà freddo. Sabato l’Italia l’Italia sarà attanagliata da due fasi di maltempo: una perturbazione atlantica fredda raggiungerà il Nord con neve tra Piemonte e Lombardia fino a Torino e Milano, copiosa su basso Piemonte, Pavese, qualche ora anche a Piacenza, molto copiosa sulle colline liguri fino a toccare zone tra 50 e 100m di quota tra Savona a Genova. Copiose nevicate su Cuneo, Asti, Alessandria".
Ma il vero allarme è al Sud. "Un piccolo ciclone mediterraneo porterà una nuova a fase di grave maltempo sulla Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, con nubifragi dalla sera e allerta massima su Crotonese e Catanzarese, Basilicata Ionica - materano, sul Salento verso Taranto, Brindisi e resto di Basilicata e Puglia entro domenica con rischio alluvionale".
Ed è sempre ilmeteo.it a tornare sulla polemica delle previsioni. Antonio Sanò, direttore del portale, sottolinea che "tanti altri eventi alluvionali verificatisi negli ultimi anni erano stati previsti con oltre cinque giorni di anticipo grazie ai modelli fisico-matematici che oggi riescono a localizzare con elevata precisione spazio-temporale i fenomeni anche estremi. Sono assolutamente inutili gli avvisi di allerta lanciati 12 ore prima". E l'allerta, ora, è per il Sud nella giornata di domenica.
Precari EE.LL. Figuccia "Di fronte a inconcludenza di Crocetta, agiscano forze politiche"
Mentre migliaia di precari siciliani attendono una soluzione alla situazione di gravissima incertezza che si è determinata e la scadenza dei contratti al 31 dicembre si avvicina sempre più, il Governo Crocetta brilla ancora per la sua inconcludenza.
Ormai anche i Sindacati hanno capito che le cosiddette trasferte romane sono state fino ad oggi del tutto infruttuose.
Ormai anche i Sindacati hanno capito che le cosiddette trasferte romane sono state fino ad oggi del tutto infruttuose.
Occorre quindi ancora una volta che tutte le forze politiche si uniscano in questi giorni per ribadire al Governo e al Parlamento il senso delle proposte fatte in questi mesi perché la situazione sia sbloccata.
Di fronte all'evidente crisi di credibilità del Governo regionale occorre una forte azione delle forze politiche che devono tornare a sottolineare a Roma come gli interventi richiesti sono del tutto a costo zero per lo Stato e come si deve assolutamente evitare che le scelte del Parlamento appaiano come un accanimento contro la Sicilia e contro i lavoratori precari.
Rifiuti e riciclaggio nel comune di Lipari. Il portavoce Giacomantonio risponde alla signora Berart
Gentile Signora,
innanzitutto voglio ricordarLe che i Comuni stanno vivendo una delicata e
complessa fase di passaggio dalla raccolta dei rifiuti gestiti dagli ATO alle SRR che sono strutture direttamente
dipendenti dai comuni. Questo passaggio ha comportato giornate difficili
praticamente dovunque e in moltissime zone della Sicilia per alcuni giorni i
rifiuti non sono stati ritirati e sono rimasti nei cassonetti stracolmi. Grazie
a Dio questo non è successo a Lipari e la gente non si è praticamente accorta
di questo evento. E’ stato un successo della nostra Amministrazione ma quando
le cose vanno bene non si parla mai e si parla solo quando non funzionano.
Comunque andiamo alle informazioni che
Lei richiede. Nel 2012 si sono raccolte nel nostro Comune 268 t di
vetro, 216 t di carta e cartone, 69 t di plastica per una percentuale di
raccolta che è, purtroppo, ancora molto bassa perché la raccolta differenziata
è del 14,9% della raccolta totale.
I consorzi a cui ci si rivolge per cedere i materiali raccolti sono il
Corepla per la plastica, il Comieco per la carta e il cartone, il Coreve per il
vetro e il Rilegno per il legno. In totale nel 2012 la vendita dei
differenziati a fatto registrare una entrata di 91 mila euro che fa registrare
un netto incremento rispetto al 2011 quando l’entrata fu solo di 40 mila euro.
E’ vero che il nostro Comune non ha ancora avviato la raccolta
differenziata dell’alluminio ma si sta già attrezzando. Salina effettua già la
raccolta ma non la cede ancora al relativo Consorzio, il Cial, perché il
quantitativo accumulato è ancora basso.
Per le scuole il nostro assessorato sta già provvedendo alla distribuzione
dei contenitori perché si possa realizzare una educazione alla differenziazione
fin dalle scuole.
La ringraziamo per l’interessamento e siamo a sua disposizione per altre delucidazioni
visto che proprio in queste settimane sta partendo il nuovo Piano d’Ambito per
la raccolta smaltimento dei rifiuti.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
ARS, VIA LIBERA A DDL SU ACQUISTI DELLE PARTECIPATE
L’Assemblea regionale siciliana ha approvato a maggioranza ilddl sugli acquisti delle societa’ partecipate. Sono stati 37 i deputati che hanno votato a favore, uno si e’ detto contrario ed in 23 si sono astenuti.
Si provvede così alla copertura finanziaria per i dipendenti della Sas, la maxi partecipata della Regione che ingloba i 1.970 dipendenti di Multiservizi, Beni Culturali e Biosphera.
Si provvede così alla copertura finanziaria per i dipendenti della Sas, la maxi partecipata della Regione che ingloba i 1.970 dipendenti di Multiservizi, Beni Culturali e Biosphera.
GAL ISOLE DI SICILIA: COMUNICAZIONE
Venerdì 22 u.s. si sono chiusi i bandi attivi del nostro GAL con la presentazione nella medesima data da parte del Presidente, Marco Giorgianni, sindaco di Lipari, di istanza per ulteriore proroga sulla sola Misura 313 A per altri 15 gg dato che, dalla consultazione effettuata a quella data alle 12,00 al MO.S.I.S-SIN, nessuna domanda risultava presentata, così come nessuna sulla Misura 313 B.
Istanza approvata con nuova scadenza per la singola misura 313 A al 9.12.2013.
Da consultazione effettuata il 25.11.2013, presso gli uffici della Regione, con moderata soddisfazione a riprova del buon lavoro fatto da questo Ufficio di Piano anche grazie ai propri collaboratori innanzitutto gli animatori, è risultato quanto segue:
Misura 312 Azioni C-D: Istanze presentate n. 34 per un totale richiesto di €. 2.235.036,51 - Disponibilità €. 1.272.833,25
Misura 323 Azione B: Istanze presentate n. 17 per un totale richiesto di €. 3.520409,70 - Disponibilità €. 1.160.000,00
Misura 313 Azione A: Istanze presentate n. 6 per un totale richiesto di €. 536.584,31 - Disponibilità €. 360.000,00
Misura 313 Azione B: Istanze presentate n. 0 - Disponibilità - €. 198.000,00
Preme fare presente come ancora alla precedente scadenza del 07.11.2013 non vi erano istanze presentate a sistema ad esclusione delle n. 6 Istanze provenienti dalla precedente scadenza del 05.05.2013 azione poi sospesa il 11.06.2013 e istruite dalla Commissione regionale i cui esiti sono stati pubblicati.
La mancata presentazione, nonostante l'intensa attività di animazione, era certamente dovuta alle coincidenza/provenienza con/dalla stagione estiva periodo in cui i nostri territori sono interessati dalla forte presenza turistica che ne rappresenta l'economia trainante.
Questo Responsabile di Piano ha già provveduto a convocare l'inizio dei lavori della nuova Commissione per il 5 e 6 dicembre per iniziare l'esame delle pratiche presentate i cui esiti saranno resi pubblici nei tempi previsti.
Tanto per dovere d'ufficio e trasparenza.
Arch. Roberto Sauerborn RdP GAL ISOLE DI SICILIA
AVVISO Su www.PSRSicilia.it:
25 novembre 2013 - GAL ISOLE DI SICILIA - Si comunica, che i termini per la presentazione delle domande di aiuto, attraverso il sistema informatico SIAN, relativi alla Misura 313 Azione A - sotto riportata sono prorogati al 09/12/2013:
Misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” - Azione A – “Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali”;
Bando pubblicato nella GURS n. 37 del 09/08/2013 - Parte I. Per maggiori informazioni consultare il sito del Gal: www.galisoledisicilia.it
Istanza approvata con nuova scadenza per la singola misura 313 A al 9.12.2013.
Da consultazione effettuata il 25.11.2013, presso gli uffici della Regione, con moderata soddisfazione a riprova del buon lavoro fatto da questo Ufficio di Piano anche grazie ai propri collaboratori innanzitutto gli animatori, è risultato quanto segue:
Misura 312 Azioni C-D: Istanze presentate n. 34 per un totale richiesto di €. 2.235.036,51 - Disponibilità €. 1.272.833,25
Misura 323 Azione B: Istanze presentate n. 17 per un totale richiesto di €. 3.520409,70 - Disponibilità €. 1.160.000,00
Misura 313 Azione A: Istanze presentate n. 6 per un totale richiesto di €. 536.584,31 - Disponibilità €. 360.000,00
Misura 313 Azione B: Istanze presentate n. 0 - Disponibilità - €. 198.000,00
Preme fare presente come ancora alla precedente scadenza del 07.11.2013 non vi erano istanze presentate a sistema ad esclusione delle n. 6 Istanze provenienti dalla precedente scadenza del 05.05.2013 azione poi sospesa il 11.06.2013 e istruite dalla Commissione regionale i cui esiti sono stati pubblicati.
La mancata presentazione, nonostante l'intensa attività di animazione, era certamente dovuta alle coincidenza/provenienza con/dalla stagione estiva periodo in cui i nostri territori sono interessati dalla forte presenza turistica che ne rappresenta l'economia trainante.
Questo Responsabile di Piano ha già provveduto a convocare l'inizio dei lavori della nuova Commissione per il 5 e 6 dicembre per iniziare l'esame delle pratiche presentate i cui esiti saranno resi pubblici nei tempi previsti.
Tanto per dovere d'ufficio e trasparenza.
Arch. Roberto Sauerborn RdP GAL ISOLE DI SICILIA
AVVISO Su www.PSRSicilia.it:
25 novembre 2013 - GAL ISOLE DI SICILIA - Si comunica, che i termini per la presentazione delle domande di aiuto, attraverso il sistema informatico SIAN, relativi alla Misura 313 Azione A - sotto riportata sono prorogati al 09/12/2013:
Misura 313 “Incentivazione di attività turistiche” - Azione A – “Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo degli itinerari rurali”;
Bando pubblicato nella GURS n. 37 del 09/08/2013 - Parte I. Per maggiori informazioni consultare il sito del Gal: www.galisoledisicilia.it
Innevata la cima dello Stromboli
(Adnkronos) - Isole Eolie non 'esentate' dal freddo invernale. Negli ultimi giorni non sono mancate infatti abbondanti precipitazioni con oltre 50 mm di pioggia a Lipari, dove la temperatura e' scesa sino a 5 gradi, ed anche nevicate sulle vette più alte dell'arcipelago. Lo Stromboli, infatti, è innevato a partire da quota 800 metri. I collegamenti marittimi tra Milazzo e le sette isole eoliane sono comunque tornati regolari.
Partylandia augura Buon Compleanno ad Anna, Giuseppe, Federico e Dominga
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno a Anna Mandarano che compie 1 anno, a Giuseppe Taranto che ne compie 10, a Federico Lo Schiavo che ne compie 8 e a Dominga Monte che ne compie 41
Auguri a...
Eolienews augura Buon Compleanno a Giuseppe Fonti, Margherita D'Ambra, Cinzia Faranda, Francesca Latino e Giansanto Lo Giusto
Ampliamento cimitero di Pianoconte. Biviano e Fonti presentano interrogazione
Al Sindaco del Comune di
Lipari
E, p.c. Al Dirigente del III
Settore
All'Assessore ai servizi
cimiteriali
Al Presidente del
Consiglio Comunale
OGGETTO:
Interrogazione - Ampliamento Cimitero di Pianoconte.
I sottoscritti
Consiglieri Comunali, Giacomo Biviano e Gesuele Fonti, ai sensi
dell’art. 43 del T.U.E.L. n. 267 del 18 agosto 2000,
Acclarata ormai da anni
l'assoluta necessità di procedere all'ampliamento del Cimitero di
Pianoconte per saturazione degli spazi esistenti;
Considerato che il
suddetto ampliamento è stato inserito nel Piano Triennale delle
OO.PP. e previsto nel vigente Piano Regolatore Generale;
Vista la numerosa
corrispondenza intercorsa dal 2008 ad oggi sulla questione tra il
Comune di Lipari e i sottoscritti;
Viste le disposizioni
dell'Assessore pro-tempore ai servizi cimiteriali, sig. Giulio China,
e del Sindaco pro-tempore, Dott. Mariano Bruno, con la quale
invitavano i dirigenti e gli uffici preposti, con la massima urgenza,
il primo, "a provvedere alla nomina di un tecnico comunale
per la relativa progettazione al fine di procedere all'acquisto o
esproprio del terreno confinante", il secondo, con nota del
06/10/2010, prot. N. 33509, "a voler dar corso a tutte le
iniziative espropriative relativamente ai terreni in prossimità del
cimitero di Pianoconte";
Considerato che le
suddette disposizioni, probabilmente, sono state ad oggi in gran
parte disattese senza alcuna formale motivazione;
Vista la Delibera di
Consiglio Comunale n. 68 del 03/08/2010 con all'oggetto: Ampliamento
Cimitero di Pianoconte. Approvazione ordine del giorno;
Vista la Determina
Sindacale n. 120/10 del 22/10/2010 con la quale si è proceduti alla
nomina del
Responsabile unico del
Procedimento (RUP) e del gruppo di lavoro per il progetto di
ampliamento;\
Considerato, infine, lo
stanziamento di euro 150.000 previsto nell'ultimo Bilancio di
Previsione per l'ampliamento del suddetto Cimitero;
La interrogano per
sapere
Quali
sono state le motivazioni per le quali, di fatto, ad oggi, non si è
dato seguito all’avvio del procedimento, nonché agli indirizzi
espressi dal Consiglio Comunale nella Delibera n. 68 del 03/08/2010
Se
è stato redatto un progetto definitivo per l'ampliamento del
Cimitero di Pianoconte corredato da tutti i pareri necessari;
Se
è stato effettuato un incontro con tutte le parti interessati ai
fini di un eventuale componimento bonario, ed in caso affermativo, di
conoscere l’esito dell’eventuale trattativa, e ciò al fine di
giungere eventualmente, ma non obbligatoriamente, ad un accordo
bonario per l'acquisto dei terreni;
in
caso contrario, di conoscere se è stata avviata la procedura per
l’esproprio dei terreni interessati e/o relativa immissione in
possesso;
i
sottoscritti consiglieri nel rimanere a disposizione per ogni
fattiva forma di collaborazione, chiedono di essere costantemente
informati sulle varie fasi del procedimento.
Si richiede risposta scritta.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Giacomo Biviano
Gesuele
Fonti
CONSORZI E CITTÀ METROPOLITANE SFUMA INTESA ALL’ARS: STRADA IN SALITA
Tornerà a riunirsi oggi alle 11 la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Sul tappeto ci sono i disegni di legge sulle città metropolitane e i liberi consorzi di Comuni, che nelle intenzioni del governo dovranno prendere il posto delle ormai ‘commissariate’ province. E nell’Isola è corsa contro il tempo: entro il 31 dicembre, infatti, l’Ars dovrà esitare i ddl, a meno di non dover prorogare il mandato dei commissari provinciali.
Ieri, però, in commissione Affari istituzionali non è stato trovato l’accordo sulla sintesi tra i 18 ddl presentati. Un numero che fa apparire l’iter che porterà alla riforma tutto in salita. Tra i testi depositati tre sono del governo (Liberi consorzi di comuni, Città metropolitane e trasferimenti di funzioni), ma l’esecutivo ha già annunciato che potrebbe presentare un ulteriore testo per modificare o integrare quelli già depositati.
Antonello Cracolici (Pd), presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, ha affermato – "ci riuniremo nuovamente per decidere quale testo prendere come base. Si tratta di una riforma ordinamentale di grande importanza, su cui occorre cercare larga condivisione, a partire dai territori e dagli amministratori”. Il nodo da sciogliere resta l’abolizione o meno delle vecchie province. Così, ad esempio, se il testo presentato dalla lista Musumeci vorrebbe stoppare l’istituzione dei consorzi, quello del parlamentare democratico a capo della commissione prevede invece un’accelerazione. Almeno sul fronte delle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, che, secondo il testo di Cracolici, potrebbero essere istituite già a gennaio, fotografando gli attuali confini geografici ed assegnando ai comuni limitrofi un lasso di tempo per decidere se aderire al nuovo ente o associarsi nei liberi consorzi di comuni.
Gli altri comuni del Palermitano, del Messinese e del Catanese, insieme a quelli delle altre sei province siciliane, invece, adrebbero a costituire nove liberi consorzi di comuni, in cui gli organi di governo sarebbero scelti con elezioni di secondo grado, senza ricorrere, dunque, al voto dei cittadini. Una riforma complessa, che per essere portata a termine, richiederebbe un anno di tempo.
Ma secondo il vice presidente della commissione Affari istituzionali, Vincenzo Figuccia del Pds-Mpa, sul tema della riforma delle province si rischia “un ingorgo a causa della molteplicità di norme depositate”. Per l’autonomista la soluzione più logica è “mantenere le attuali province regionali riducendo il numero dei consiglieri e degli assessori, ed assegnando a questi una indennita’ minima che valga come rimborso spese”.
Quanto alle città metropolitane, per Figuccia, potrebbero crearsi “mostri e vedo già qualcuno abituato a fare il sindaco da tanto tempo, come Leoluca Orlando, che sogna un ruolo da principe in un soggetto istituzionale simile al principato. L’idea del governo Crocetta di ridurre tanti comuni a semplici municipalità, con la figura del solo sindaco, è semplicemente un passo indietro per la democrazia e la rappresentatività”.
Ieri, però, in commissione Affari istituzionali non è stato trovato l’accordo sulla sintesi tra i 18 ddl presentati. Un numero che fa apparire l’iter che porterà alla riforma tutto in salita. Tra i testi depositati tre sono del governo (Liberi consorzi di comuni, Città metropolitane e trasferimenti di funzioni), ma l’esecutivo ha già annunciato che potrebbe presentare un ulteriore testo per modificare o integrare quelli già depositati.
Antonello Cracolici (Pd), presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, ha affermato – "ci riuniremo nuovamente per decidere quale testo prendere come base. Si tratta di una riforma ordinamentale di grande importanza, su cui occorre cercare larga condivisione, a partire dai territori e dagli amministratori”. Il nodo da sciogliere resta l’abolizione o meno delle vecchie province. Così, ad esempio, se il testo presentato dalla lista Musumeci vorrebbe stoppare l’istituzione dei consorzi, quello del parlamentare democratico a capo della commissione prevede invece un’accelerazione. Almeno sul fronte delle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, che, secondo il testo di Cracolici, potrebbero essere istituite già a gennaio, fotografando gli attuali confini geografici ed assegnando ai comuni limitrofi un lasso di tempo per decidere se aderire al nuovo ente o associarsi nei liberi consorzi di comuni.
Gli altri comuni del Palermitano, del Messinese e del Catanese, insieme a quelli delle altre sei province siciliane, invece, adrebbero a costituire nove liberi consorzi di comuni, in cui gli organi di governo sarebbero scelti con elezioni di secondo grado, senza ricorrere, dunque, al voto dei cittadini. Una riforma complessa, che per essere portata a termine, richiederebbe un anno di tempo.
Ma secondo il vice presidente della commissione Affari istituzionali, Vincenzo Figuccia del Pds-Mpa, sul tema della riforma delle province si rischia “un ingorgo a causa della molteplicità di norme depositate”. Per l’autonomista la soluzione più logica è “mantenere le attuali province regionali riducendo il numero dei consiglieri e degli assessori, ed assegnando a questi una indennita’ minima che valga come rimborso spese”.
Quanto alle città metropolitane, per Figuccia, potrebbero crearsi “mostri e vedo già qualcuno abituato a fare il sindaco da tanto tempo, come Leoluca Orlando, che sogna un ruolo da principe in un soggetto istituzionale simile al principato. L’idea del governo Crocetta di ridurre tanti comuni a semplici municipalità, con la figura del solo sindaco, è semplicemente un passo indietro per la democrazia e la rappresentatività”.
martedì 26 novembre 2013
COMUNICATO DELLA CAPITANERIA DI PORTO MILAZZO: Aliscafo ATANIS - Rottura di un finestrino
COMUNICATO
Stamani, alle ore 08.00 circa, il Comandante dell'Aliscafo"Atanis" della Compagnia delle lsole, in viaggio dalle lsole Eolie a Milazzo, avvertiva la Sala Operativa di questa Capitaneria che, a circa un miglio e mezzo da Capo Milazzo, un'improvvisa onda anomala, causata dalle avverse condizioni meteo marine che imperversavano in quel momento, determinava la rottura di uno dei finestrini del mezzo nautico (posizionato sulla parte prodiera della tuga), causando il ferimento di uno dei passeggeri.
Pertanto, anche a causa dello stato di shock che l'incidente aveva determinato nel passeggero (di sesso femminile), si richiedeva l'invio di un' ambulanza del servizio medico "118", che pochi minuti dopo giungeva in porto presso la banchina Luigi Rizzo per prestare le prime cure del caso all'infortunata che, precauzionalmente, veniva trasportata per ulteriori accertamenti presso il nosocomio milazzese.
Giungeva in porto, altresì, personale di questo Comando che all'arrivo dell'aliscafo procedeva ad esperire i primi accertamenti e rilievi fotografici, propedeutici all'avvio dell'inchiesta amministrativa
volta ad accertare le cause dell'incidente.
Si procedeva, inoltre, a richiedere I'intervento del Registro Navale Italiano, Ente di classifica deputato ad effettuare,congiuntamente a questo Comando , le visite ispettive necessarie - a seguito dei lavori di riparazione - a certificare I'idoneità dell'aliscafo a riprendere la navigazione nel pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza della navigazione.
Milazzo lì 26 novembre 2013
Stamani, alle ore 08.00 circa, il Comandante dell'Aliscafo"Atanis" della Compagnia delle lsole, in viaggio dalle lsole Eolie a Milazzo, avvertiva la Sala Operativa di questa Capitaneria che, a circa un miglio e mezzo da Capo Milazzo, un'improvvisa onda anomala, causata dalle avverse condizioni meteo marine che imperversavano in quel momento, determinava la rottura di uno dei finestrini del mezzo nautico (posizionato sulla parte prodiera della tuga), causando il ferimento di uno dei passeggeri.
Pertanto, anche a causa dello stato di shock che l'incidente aveva determinato nel passeggero (di sesso femminile), si richiedeva l'invio di un' ambulanza del servizio medico "118", che pochi minuti dopo giungeva in porto presso la banchina Luigi Rizzo per prestare le prime cure del caso all'infortunata che, precauzionalmente, veniva trasportata per ulteriori accertamenti presso il nosocomio milazzese.
Giungeva in porto, altresì, personale di questo Comando che all'arrivo dell'aliscafo procedeva ad esperire i primi accertamenti e rilievi fotografici, propedeutici all'avvio dell'inchiesta amministrativa
volta ad accertare le cause dell'incidente.
Si procedeva, inoltre, a richiedere I'intervento del Registro Navale Italiano, Ente di classifica deputato ad effettuare,congiuntamente a questo Comando , le visite ispettive necessarie - a seguito dei lavori di riparazione - a certificare I'idoneità dell'aliscafo a riprendere la navigazione nel pieno rispetto della normativa in materia di sicurezza della navigazione.
Milazzo lì 26 novembre 2013
Muoiono donna incinta e la bimba che aveva in grembo. Inutile la corsa verso Patti
(da gazzettadelsud.it) Nella tarda mattinata di oggi una donna incinta di 27 anni, di Brolo, è giunta ormai cadavere all’ospedale Barone Romeo di Patti. Non c’è stato nulla da fare neanche per la piccola che portava in grembo da otto mesi e che i medici hanno fatto di tutto per salvare.
La disgrazia si è consumata nella casa di Tiziana Mirenda, una giovane donna di Brolo, già mamma di un ragazzino di 7 anni. Proprio mentre il padre lo stava accompagnando a scuola, la donna si è sentita male. Il marito appena rientrato a casa l’ha trovata riversa sul pavimento e non dava segni di vita.
Chiamato il 118, l’ambulanza è dovuta intervenire da Capo d’Orlando. I sanitari si accorgevano che ormai non c’era più nulla da fare ma si è tentato di salvare la bimba che la donna avrebbe partorito tra poche settimane. All’ospedale Barone Romeo di Patti, dove pare che la donna sia giunta già senza vita, il disperato tentativo risultava vano. Anche la piccola, di circa un chilo e mezzo, non ce l’ha fatta a sopravvivere. La procura di Patti ha aperto un fascicolo e domani il magistrato di turno deciderà se affidare l’incarico per l’autopsia.
La disgrazia si è consumata nella casa di Tiziana Mirenda, una giovane donna di Brolo, già mamma di un ragazzino di 7 anni. Proprio mentre il padre lo stava accompagnando a scuola, la donna si è sentita male. Il marito appena rientrato a casa l’ha trovata riversa sul pavimento e non dava segni di vita.
Chiamato il 118, l’ambulanza è dovuta intervenire da Capo d’Orlando. I sanitari si accorgevano che ormai non c’era più nulla da fare ma si è tentato di salvare la bimba che la donna avrebbe partorito tra poche settimane. All’ospedale Barone Romeo di Patti, dove pare che la donna sia giunta già senza vita, il disperato tentativo risultava vano. Anche la piccola, di circa un chilo e mezzo, non ce l’ha fatta a sopravvivere. La procura di Patti ha aperto un fascicolo e domani il magistrato di turno deciderà se affidare l’incarico per l’autopsia.
Atanis. Il video del mare che penetra all'interno dell'aliscafo
Come anticipato per i passeggeri solo apprensione. Una donna è stata colta da lieve malore
Emergenze di protezione civile. Ferlazzo propone comunicazione tramite sms
LETTERA APERTA
Mi riallaccio alla richiesta di
informazioni tanto legittima quanto opportuna fatta dal Geom. Natoli
riguardo il piano della protezione civile in caso di emergenza.
Credo che la vera
soluzione, tralasciando le sirene, megafoni, auto che tentano di
diffondere un eventuale allarme che nessuno riuscirebbe a percepire,
così come è avvenuto in passato, potrebbe essere
rappresentata da un SMS inviato dai gestori a tutti gli utenti, così
come avviene normalmente per le offerte che ognuno di noi riceve
giornalmente.
Tutti allo stesso tempo, ed in tempo
reale, sarebbero informati e riceverebbero istruzioni sul da farsi, il
tutto a costo zero visto che tutto è pre registrato nei server, la
protezione civile o chi è deputato all’emergenza dovrebbe dare
solo un imput.
I Sindaci potrebbero farsi carico di
proposte del genere se ancora tale procedura non fosse stata
predisposta.
Buona giornata a tutti
Angelo Ferlazzo
La natura dà spettacolo. L'arcobaleno. Foto Federica Addamo e Carla Casamento
Ancora tre belle foto dell'arcobaleno che oggi, a più riprese, ha "occupato" il cielo dell'isola.
Nelle due foto di Federica Addamo l'arcobaleno visto da Sottomonastero e da S. Vincenzo (Canneto).
Nella foto di Carla Casamento l'arcobaleno sulla sua abitazione a Pianoconte
Nelle due foto di Federica Addamo l'arcobaleno visto da Sottomonastero e da S. Vincenzo (Canneto).
Nella foto di Carla Casamento l'arcobaleno sulla sua abitazione a Pianoconte
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