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giovedì 28 novembre 2013

ADDIO HOTEL DELLE PALME PERSO UN SIMBOLO DI PALERMO

La crisi non guarda in faccia a nessuno. Lo storico Hotel delle Palme, uno dei simboli della Belle Époque di Palermo, chiude i battenti. L’anno che sta arrivando segnerà la parola fine per l’albergo a quattro stelle di via Roma. Infatti, dal 4 gennaio prossimo, l’Acqua Marcia Turismo, che gestisce l’hotel, avrebbe deciso di licenziare i circa quaranta dipendenti della struttura alberghiera. La decisione sarebbe stata resa nota ai sindacati. Tra i motivi che hanno spinto l’azienda a questa scelta, ci sarebbero gli eccessivi costi di gestione, non garantiti da un numero sempre più scarso di clienti.
Sulla vicenda pesa anche la complessa vicenda del gruppo Acqua Marcia, la società immobiliare di Francesco Caltagirone, finito in galera ad Imperia, sospettato di truffa ai danni dello Stato. 
Così, la storica dimora dove Richard Wagner terminò il suo Parsifal nel 1881, non vedrà il nuovo anno. L’edificio venne costruito per iniziativa della famiglia Ingham – Whitaker nel 1874 ed utilizzato come residenza privata. La casa era collegata da un passaggio segreto all’antistante Chiesa anglicana. Inizialmente l’edificio era composto da un corpo basso di due piani con un giardino d’inverno esotico che arrivava fino al mare.
Sul finire del XIX secolo la casa venne ceduta al cavaliere Enrico Ragusa che, nel 1907, diede incarico di trasformare Palazzo Ingham nel Grande Albergo delle Palme all’architetto Ernesto Basile. Divenne un hotel di lusso simbolo della Belle Époque.
Oltre a Wagner, sono molti altri i personaggi che hanno fatto la storia hanno, soggiornando a lungo nell’albergo, tra cui il poeta Raymond Roussel, che vi visse fino alla morte e il generale Charles Poletti, che lo trasformò in quartier generale americano durante la seconda guerra mondiale.
Nell’albergo si è scritta, inoltre, la storia di Sicilia: lì nel 1882 Francesco Crispi impartiva lezioni di politica, mentre rimane famosa la cena a 12 portate servita all’ex presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando. Infine, nel 1957 vi si tenne l’ultimo summit tra i capi di Cosa nostra siciliana e i boss della mafia americana.

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