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sabato 1 giugno 2013
Mortacci tua...mortacci vostri
Mortacci tua. O mortacci vostri.
Dedicato a chi, nell'amministrazione municipale, è preposto alla gestione dei cimiteri.
Non so degli altri, ma il cimitero di Lipari è divenuto una sorta di discarica. Rifiuti edili, plastiche, lastre e marmi spaccati o penzolanti, ringhiere rugginose, marciume dappertutto, intonaci scrostati, cuccette vuote destinate a ricovero di attrezzi, cani randagi la notte. Degno, appunto, de li mortacci vostri.
La dignità di un popolo si misura da.............Ma che parlo a fare. Gli zotici incalzano, non intendono, non hanno anima.
Alfio Ziino
Pallavolo femminile. Arrivederci a Settembre!
COMUNICATO STAMPA
E’ calato il sipario sul campionato regionale di serie D di pallavolo e mister Massimo Biviano fa un escursione a 360 gradi : “si tirano le somme su una stagione agonistica al quanto positiva se si pensa che si era programmato un campionato provinciale di Prima Divisione da vincere, poi la possibilità di essere ripescati in serie D colta al volo e il quarto posto finale dimostra la bontà del progetto iniziale, anzi ripensando agli episodi negativi a cui siamo andati incontro (infortuni vari ad inizio stagione) che hanno condizionato fortemente la prima fase del campionato forse si poteva ottenere di più, ma nell’insieme non si può che essere che soddisfatti. Dal punto di vista tecnico la crescita della squadra è stata costante, importante anche l’apporto dato dall’atleta bulgara Syana Baleva che con la sua esperienza e qualità tecniche sicuramente di livello superiore ha dato sicurezza sia nelle fasi difensive che in attacco anche se da quattro anni era ferma dall’attività agonistica; ottimo anche l’apporto di Carmela Giunta e Samantha Lo Schiavo rientrate dopo lunga assenza dai campi di gioco ma che tecnicamente hanno dimostrato di essere ancore più che valide così come Alessandra Martella punto di forza in fase di difesa con percentuali altissime, ottime le prestazioni nei momenti difficili di Patrizia Lo Surdo che pur avendo iniziato in ritardo la preparazione atletica nei momenti critici si è fatta trovare sempre pronta facendo valere più l’esperienza tecnica che la forza fisica; preziosa in tutti i fondamentaliRossella Pennisi sempre costante e punto fermo in campo; prestazioni indiscutibili per la palleggiatrice e capitanoFiorenza Raccuia che pur tra mille problemi e scarsi allenamenti ( per motivi di studio vive più a Messina che a Lipari) ha fatto vedere di possedere qualità tecniche superiori da atleta completa in tutti i fondamentali; un ringraziamento particolare lo voglio esprimere ad Aurora Favata, Romina Lazzaro, Giorgia Persiani e Sharon Matarazzo che pur avendo avuto poche o nulle possibilità di andare in campo vista la scarsa esperienza della categoria sono state sempre presenti e preziose negli allenamenti e anche pronte nelle occasioni importanti; sicuramente faranno tesoro di questa esperienza che potranno mettere a frutto la prossima stagione visto che è nostra intenzione far disputare un campionato provinciale oltre ad infoltire la panchina della prima squadra”.
Grande soddisfazione ha espresso anche il presidente Angela Ivaldi, la quale ha dichiarato: “è da evidenziare come non si era mai arrivati così in alto in classifica nelle precedenti esperienze in serie D e ci auguriamo che quanto fatto in questa stagione non sia un singolo episodio ma un trampolino di lancio per obbiettivi più ambiziosi; le indiscutibili qualità tecniche delle nostre atlete ci fanno ben sperare… Bellissima risposta dei nostri tifosi con un crescendo continuo per tutto il campionato sempre calorosi nel sostenere la squadra sia nelle sconfitte che nelle vittorie e quando è stato possibile ci seguivano anche in trasferta; questo dimostra come Lipari senta il bisogno di momenti di aggregazione, di stringersi intorno ad una squadra che rappresenta il proprio territorio e di mostrarsi orgogliosi di essere rappresentati dai nostri giovani!
La ciliegina sulla torta è arrivata con l’organizzazione della Finale Regionale Under 18 Femminile, un evento che ha portato una grossa immagine non solo alla nostra società ma a tutto il territorio. Le dichiarazioni dei Presidenti della FIPAV Regionale Enzo Falzone e Provinciale Antonio Lo Tronto, danno la dimensione dell’alto gradimento per l’organizzazione dell’evento e per la presenza massiccia delle più alte cariche comunali durante la conferenza stampa non riscontata in altre località, con il Sindaco Marco Giorgianni in testa, l’Assessore allo sport Roberto Cuccia, il Presidente del consiglio Comunale Adolfo Sabatini dichiarandosi vicini alla direzione e pronti a sostenere in tutti i modi possibile aventi che esaltano il nostro Comune; molto gradita è stata la presenza del vice sindaco Gaetano Orto emozionatissimo alla premiazione.
Ci fa onore ascoltare ancora il Presidente FIPAV Regionale che dichiara Lipari insieme al Club Meligunis come referente organizzativo, sede per future manifestazioni di Pallavolo e di Beach Volley : tutto ciò per noi è motivo di orgoglio”.
La società da appuntamento a settembre e ricorda che il gruppo “Club Meligunis” su Facebook è sempre in continuo aggiornamento!
W la Pallavolo! W lo sport!
Arrivederci alla prossima stagione!
Lo Schiavo chiede il "ritorno" alle Eolie del Laurana
Spett.le Compagnia delle Isole
PALERMO
OGGETTO:Ripristino
collegamento Eolie – Napoli con M/n Laurana
Pervengono allo scrivente numerose
segnalazioni circa l’inadeguatezza dell’attuale nave “Paolo Veronesi”
attualmente impiegata nella rotta Eolie – Napoli e v.v., la quale da oltre 10
giorni ha sostituito la più confortevole M/n Laurana.
In considerazione del fatto che la
stagione turistica, già iniziata, deve essere affrontata con servizi validi a
soddisfare la richiesta dell’utenza, con la presente si chiede l’immediata
sostituzione della Paolo Veronese con la M/n Laurana ( o di equivalente stazza
e caratteristiche) sulla tratta di cui in oggetto.
Certi di un favorevole accoglimento , si
porgono distinti saluti.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
venerdì 31 maggio 2013
Discarica di Lami...lezzo...fumi e il timore di emergenza sanitaria. Ci scrive Elio Finocchiaro
Nel pomeriggio di oggi camminando verso zona Cavallo Arena, mi assale un lezzo nauseabondo che proveniva dell' alto. Arrivando in alto mi accorgo che dalla discarica usciva una nuvola di fumo, sicuramente autocombustione di spazzatura ( ricordo che i primi cimeli sono stati portati nel lontano 1982! ). Purtroppo non posso dare riscontro fotografico perche' quando passeggio non porto oggetti addosso, telefonino compreso. Qualcosa di simile e forse ancora più' grave, come già' saprete dalle cronache, è successo circa 10 giorni fa e grazie al tempestivo intervento dell' associazione " Borgata Lami " che ringrazio personalmente, dopo alcuni giorni salirono degli esperti a controllare la situazione. Ma come spesso succede a Lipari, a quanto pare non era niente di preoccupante. Io in materia sono un ignorantello, ma secondo me ci troviamo in una vera e propria emergenza sanitaria e tutto ciò' si e' verificato nonostante stanotte c'è' stata un po' di pioggia e le temperature non sono alte, figuriamoci cosa potrebbe succedere in piena estate con temperature alte! Spero con tutto il cuore che non ci sia altro motivo per trattare questo argomento.......me lo auguro con tutto il cuore. Elio Finocchiaro
Aldo Natoli..il portavoce Giacomantonio e il mercato del pesce
In risposta al chiarimento del portavoce del Sindaco Michele Giacomantonio sul fabbricato destinato a mercato del pesce
Egregio Dottore Giacomantonio, proprio perchè sono un tecnico ed un vecchio amministratore conosco bene le procedure per conseguire l'approvazione dei progetti ed eventuale stralcio. Probabilmente Lei non ha visionato bene la documentazione agli atti dell'Ente o non ha consultato direttamente l'ufficio interessato. Infatti il progetto presentato alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina è quello completo che comprende anche il fabbricato da destinare a mercato del pesce. Risulta infatti che l'Istituto messinese per tale realizzazione cosi si abbia espresso: " essendo l'area soggetta a vincolo di inedificabilità emette declaratoria di non luogo a procedere".
Quindi in atto il fabbricato in questione è stato stralciato dalla Soprintendenza e non dal Comune. Quindi non può essere realizzato.
Saluti
Aldo Natoli
Egregio Dottore Giacomantonio, proprio perchè sono un tecnico ed un vecchio amministratore conosco bene le procedure per conseguire l'approvazione dei progetti ed eventuale stralcio. Probabilmente Lei non ha visionato bene la documentazione agli atti dell'Ente o non ha consultato direttamente l'ufficio interessato. Infatti il progetto presentato alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina è quello completo che comprende anche il fabbricato da destinare a mercato del pesce. Risulta infatti che l'Istituto messinese per tale realizzazione cosi si abbia espresso: " essendo l'area soggetta a vincolo di inedificabilità emette declaratoria di non luogo a procedere".
Quindi in atto il fabbricato in questione è stato stralciato dalla Soprintendenza e non dal Comune. Quindi non può essere realizzato.
Saluti
Aldo Natoli
Sidoti in attesa di informazioni
Caro Michele e Portavoce del Sindaco,
sono ancora in attesa di alcune
risposte da parte tua.
In particolare riguardo la
pubblicazione dei curriculum vitae dei componenti della Giunta nominata con
atto/determina n. 43/2013 del 12.04.2013.
Sul tema trasparenza nel nostro
Comune di passi in avanti se ne fanno ben pochi. Insomma andiamo a rilento!!!!
Eppure il nostro Ministro alla PA
e semplificazione Giampiero D'Alia addirittura avrebbe preferito una vera
Authority anziché demandare alla Civit l'attività di Controllo sul tema
anticorruzione.
Quindi ti chiedo di sollecitare
l'amministrazione ad essere in linea con i dettami della legge e magari
mantenere la parola data su temi come:
Inoltre, non ti dimenticare la
Relazione Annuale del Sindaco. Personalmente poco mi importa se si tratta di
ordine perentorio o ordinatorio l'importante che non arriviamo alle calende
greche...
Visto che mi trovo ti chiedo
anche altre due informazioni:
a) la pubblicazione per gli
incarichi elettivi dei costi di missione e spese per viaggi (vedi Dlgs 33/2013) ; b)la pubblicazione per gli
incarichi elettivi delle situazioni patrimoniali (vedi Dlgs 33/2013)
Angelo Sidoti
Cartoline da Vico Gorizia-Marina Garibaldi di Canneto
Apericucciolo, il Cagnolino Eolino SPAKKA!!!! - Radiobau
Per visualizzare un articolo con foto dell'iniziativa di Daniela e Silvia Lazzaroni che ha visto protagonisti i cagnolini delle Eolie cliccare su questo link http://radiobau.it/?p=6655
Nel frattempo vi proponiamoqueste foto:
Nel frattempo vi proponiamoqueste foto:
Daniela e Silvia Lazzaroni : Lettera aperta alla dott.ssa Gullotta
Siamo estremamente sorprese nel leggere lo sfogo della dott.ssa Gulotta nei nostri confronti*, avremmo preferito chiudere i rapporti con lei elegantemente.
Purtroppo quanto da lei scritto ci obbliga ad una puntualizzazione che volevamo evitare:
- In data 11 maggio abbiamo presentato le nostre dimissioni dal consiglio direttivo dell'Associazione Eolo a 4 Zampe a seguito di gravi disaccordi : decisione molto dolorosa, ma indispensabile per non annebbiare il lavoro fatto ed il buon nome dell'associazione.
- Desideriamo sottolineare alla dott.ssa Gulotta che i risultati di cui parla sono stati ottenuti con un lavoro sinergico : il Comune di Lipari con disponibilità ed apertura sul problema randagismo ha accettato e portato a termine le nostre richieste, noi ci siamo dedicate all'organizzazione delle campagne ENPA, alla raccolta fondi, ai contatti, alla divulgazione a mezzo stampa dei nostri progetti, alle catture, (con l'aiuto di straordinari volontari), di cani e gatti vaganti su cui effettuare le sterilizzazioni.
- Abbiamo provveduto ad inoltrare con staffette via aerea in Lombardia 40 cuccioli, 4 cani adulti e 11 gatti, con notevoli costi quasi sempre a nostro carico, per non gravare sul bilancio dell'Associazione.
- Riconosciamo alla dott.ssa Gulotta il suo operato medico, in quanto unico chirurgo veterinario al momento presente sulle Isole Eolie.
- Nei giorni scorsi abbiamo organizzato un evento a Milano in onore dei "cuccioli eoliani" da noi trasferiti : le generose donazioni raccolte sono state equamente divise fra ENPA di Monza, ENPA di Voghera, Mondo Gatto di Milano e F.I.B.A., tutte associazioni onlus che li hanno accolti con amore e competenza fino all'affidamento a famiglie fantastiche.
Tutto questo per evidenziare alla dott.ssa Gulotta che il "vero volontariato" è collaborativo e sinergico con enti e persone che si prefiggono lo stesso fine e scopo.
Restiamo quindi basite dinnanzi al rancore che traspare dalle parole dott.ssa Gulotta nei nostri confronti e vogliamo sottolineare che il nostro impegno di "puro volontariato" continuerà sia alle Isole Eolie che a Milano, in Lombardia e ovunque sia necessario ed utile il nostro intervento, per il bene dei nostri amici animali, indipendentemente dalle sue obiezioni.
Dopo questo chiarimento non risponderemo piu' ad alcuna provocazione per dedicare le nostre energie al volontariato e agli animali in difficolta'.
Daniela e Silvia Lazzaroni
Daniela e Silvia Lazzaroni
* Il riferimento è ad una lettera aperta che la dott.ssa Gullotta non ha inviato a questo sito
"Amico mare": i ragazzi della media S. Lucia di Lipari in canoa sino al White Beach
Carissimo,
con una rappresentanza di ragazzi della scuola media "S. Lucia" abbiamo pulito le calette da Calandra fino al White beach. L'abbiamo fatto con l'unico mezzo che permette di raggiungere la spiaggia e ripartire senza problemi d'ancoraggio, la canoa. Tra l'immancabile marea di plastica di ogni forma e colore trovata, anche un grande frigo, una bombola del gas, galleggianti di tutte le misure, un intero negozio di scarpe e tanto vetro. Abbiamo riportato tutto al Caicco, a Unci, 8 grandi sacchi di immondizia. Alla fine, stanchi per aver remato con il vento contrario, eravamo veramente contenti, sapevamo di aver contribuito a proteggere quest'isola da un terribile nemico che purtroppo alimentiamo ogni giorno con i nostri rifiuti, l'inquinamento.
A presto, per un'altra virtuosa occasione
Enzo Donato
con una rappresentanza di ragazzi della scuola media "S. Lucia" abbiamo pulito le calette da Calandra fino al White beach. L'abbiamo fatto con l'unico mezzo che permette di raggiungere la spiaggia e ripartire senza problemi d'ancoraggio, la canoa. Tra l'immancabile marea di plastica di ogni forma e colore trovata, anche un grande frigo, una bombola del gas, galleggianti di tutte le misure, un intero negozio di scarpe e tanto vetro. Abbiamo riportato tutto al Caicco, a Unci, 8 grandi sacchi di immondizia. Alla fine, stanchi per aver remato con il vento contrario, eravamo veramente contenti, sapevamo di aver contribuito a proteggere quest'isola da un terribile nemico che purtroppo alimentiamo ogni giorno con i nostri rifiuti, l'inquinamento.
A presto, per un'altra virtuosa occasione
Enzo Donato
"La villetta di Saltalamacchia". Dal sito del comune di Lipari
Dalla rubrica " Voi chiedete, l'amministrazione risponde" a cura di Michele Giacomantonio, portavoce del sindaco di Lipari , pubblichiamo quanto scritto dallo stesso Giacomantonio in una lunga nota titolata " Il caso della villetta abusiva di Silvano Saltalamacchia ".
Pubblichiamo solo la parte in cui Giacomantonio descrive l'iter che si è susseguito e non quelle parti che si riferiscono a note o a lettere pubblicate altrove e che non ci interessano
La villetta che il Silvano Saltalamacchia si costruisce è in zona F2 cioè in una zona in cui vige il vincolo cimiteriale e quindi risulta praticamente insanabile. Quando i funzionari accertano l’illecito edilizio lo comunicano al Sindaco ed il Sindaco ordina la demolizione o comunque la rimessa in pristino dei luoghi.
Se il proprietario dell’illecito non ottempera all’ordinanza, dopo 90 giorni si passa all’acquisizione del bene al patrimonio comunale e l’immobile, con l’iscrizione alla Conservatoria, diventa di proprietà del Comune. Certo sia all’ordinanza di demolizione come anche all’ordinanza di acquisizione ci si può opporre facendo ricorso al TAR, il tribunale amministrativo, e questo blocca il procedimento perché bisogna attendere la sentenza per i cui i tempi si allungano. Quando poi arriva il condono, se il proprietario ritiene di essere nelle condizioni di poterlo chiedere ne fa domanda e se questa viene accolta il procedimento è annullato.
Se non condonato l’illegittimità di un fabbricato si estingue con la pronuncia del Consiglio Comunale di pubblica utilità dell’immobile e quindi la destinazione questo a finalità pubbliche o sociali. Di fatto essendo la villetta in questione in zona F2 dovrebbe essere destinata ad attività attinenti il cimitero.
E veniamo alla vicenda della villetta. Al 19.12.1883 risale il verbale n.217 che relaziona sui lavori abusivi ed il 4 gennaio 84 si ha l’ordinanza n.31 di demolizione. Verificato che la demolizione non è avvenuta il 4 aprile 1984 si ha l’ordinanza di apposizione sigilli. A questo punto il sig. Saltalamacchia fa ricorso al TAR di Catania, ricorso che viene respinto il 3 maggio del 1984. Il 22 agosto 1984 vi l’ordinanza n. 344 di acquisizione al patrimonio comunale. Altro ricorso al TAR, altra dichiarazione di abuso da parte del Comune e finalmente il 2 maggio 1986 viene avanzata dal sig. Saltalamacchia istanza di condono edilizio.
Ed è probabilmente in base a questa pratica che il fabbricato viene ritenuto, malgrado fosse abusivo, nel patrimonio del Saltalamacchia quando questo fallisce. E’ bene chiarire che non è stato il Comune a togliere al Saltalamacchia l’uso della villetta ma la procedura fallimentare che viene dichiarata dal Tribunale di Messina il 7 gennaio del 1991. E la villetta viene venduta dal curatore fallimentare al pubblico incanto il 19 gennaio 1994 ( per inciso, vorrei far notare al sig. Saltalamaccia che in quella data io non ero Sindaco di Lipari, lo divenni solo ai primi di luglio del 1994 e quindi non avevo alcun titolo, ammesso che si potesse fare, ad oppormi a questo atto del curatore fallimentare).
Comunque l’immobile viene acquisito dal sig. Scaffidi ed il decreto di trasferimento della proprietà porta la data del 19 luglio 1994. Ancora qualche settimana e l’ufficio condono del Comune esprime parere negativo per la villetta in questione (pratica dell’1 marzo 1995 prot. N. 9754). Ma intanto era arrivata una nuova legge per il condono e puntualmente il sig. Scaffidi l’1 marzo 1995 con protocollo 9754 fa istanza di condono ai sensi della legge n.724/94 azzerando ancora una volta la procedura come aveva fatto il Saltalamacchia nel 1986 ed per questo che il vice Sindaco poté firmare legittimamente il 13 febbraio 1997 quella autorizzazione per opere di pertinenza che tanto scandalizza il Saltalamacchia).
Voglio ricordare che quello del 1994 fu un condono epocale le cui domande misero in ginocchio la capacità del Comune di evaderle e si dovette ricorrere a dei tecnici esterni per smaltire il grosso accumulo. Così solo il 7 luglio del 2001 l’ufficio condono esprime parere negativo confermando quello del 1994. Saltato il condono il 27 giugno 2003 viene emessa ordinanza di demolizione e l’11 dicembre non essendoci stata ottemperanza viene messa ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale, ed il 6 settembre 2004 ordinanza di sgombero dell’immobile. Ma anche qui giunge un nuovo condono ed il 17 settembre 2004 viene avanzata istanza ai sensi della legge n.326 del 2003. Il 15 dicembre 2006 l’ufficio condono esprime nuovamente parere negativo ed il 20 novembre 2007 arriva l’ordinanza di sgombero ma il 18 gennaio 2008 di fatto alla scadenza dei termini vi è un
nuovo ricorso al TAR che ne blocca la procedura esecutiva. Dal 18 gennaio 2008 si è in attesa della sentenza del Tribunale amministrativo di Catania.
Questa è la trafila della villetta abusiva. Un percorso molto travagliato e non ancora concluso. Ci sono stati errori, omissioni, responsabilità? C’è un procedimento in corso e lo accerteranno i giudici.
Non so se la mia risposta è stata esauriente ma indubbiamente la possibilità di entrare in possesso da parte di un Comune di un illecito o di farlo demolire è molto complesso fra ricorsi al TAR e condoni. Certo i ricorsi al TAR ed i condoni sono costosi e non tutti possono permetterseli e il rischio è che alla fine paghino sempre i più deboli ed indifesi. E così può darsi che in quell’elenco di 30 casi di cui parla Silvano Saltalamacchia ci siano coloro che fanno giostrarsi fra TAR e Condoni ma anche povera gente che si è fatta la casa in cui abita con figli e familiari e che effettuare uno sgombero vuol dire anche cercare loro una sistemazione. Mi si dice che comunque presto questo elenco arriverà in Consiglio Comunale e sarà il Consiglio a valutare caso per caso e prendere una decisione.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Pubblichiamo solo la parte in cui Giacomantonio descrive l'iter che si è susseguito e non quelle parti che si riferiscono a note o a lettere pubblicate altrove e che non ci interessano
La villetta che il Silvano Saltalamacchia si costruisce è in zona F2 cioè in una zona in cui vige il vincolo cimiteriale e quindi risulta praticamente insanabile. Quando i funzionari accertano l’illecito edilizio lo comunicano al Sindaco ed il Sindaco ordina la demolizione o comunque la rimessa in pristino dei luoghi.
Se il proprietario dell’illecito non ottempera all’ordinanza, dopo 90 giorni si passa all’acquisizione del bene al patrimonio comunale e l’immobile, con l’iscrizione alla Conservatoria, diventa di proprietà del Comune. Certo sia all’ordinanza di demolizione come anche all’ordinanza di acquisizione ci si può opporre facendo ricorso al TAR, il tribunale amministrativo, e questo blocca il procedimento perché bisogna attendere la sentenza per i cui i tempi si allungano. Quando poi arriva il condono, se il proprietario ritiene di essere nelle condizioni di poterlo chiedere ne fa domanda e se questa viene accolta il procedimento è annullato.
Se non condonato l’illegittimità di un fabbricato si estingue con la pronuncia del Consiglio Comunale di pubblica utilità dell’immobile e quindi la destinazione questo a finalità pubbliche o sociali. Di fatto essendo la villetta in questione in zona F2 dovrebbe essere destinata ad attività attinenti il cimitero.
E veniamo alla vicenda della villetta. Al 19.12.1883 risale il verbale n.217 che relaziona sui lavori abusivi ed il 4 gennaio 84 si ha l’ordinanza n.31 di demolizione. Verificato che la demolizione non è avvenuta il 4 aprile 1984 si ha l’ordinanza di apposizione sigilli. A questo punto il sig. Saltalamacchia fa ricorso al TAR di Catania, ricorso che viene respinto il 3 maggio del 1984. Il 22 agosto 1984 vi l’ordinanza n. 344 di acquisizione al patrimonio comunale. Altro ricorso al TAR, altra dichiarazione di abuso da parte del Comune e finalmente il 2 maggio 1986 viene avanzata dal sig. Saltalamacchia istanza di condono edilizio.
Ed è probabilmente in base a questa pratica che il fabbricato viene ritenuto, malgrado fosse abusivo, nel patrimonio del Saltalamacchia quando questo fallisce. E’ bene chiarire che non è stato il Comune a togliere al Saltalamacchia l’uso della villetta ma la procedura fallimentare che viene dichiarata dal Tribunale di Messina il 7 gennaio del 1991. E la villetta viene venduta dal curatore fallimentare al pubblico incanto il 19 gennaio 1994 ( per inciso, vorrei far notare al sig. Saltalamaccia che in quella data io non ero Sindaco di Lipari, lo divenni solo ai primi di luglio del 1994 e quindi non avevo alcun titolo, ammesso che si potesse fare, ad oppormi a questo atto del curatore fallimentare).
Comunque l’immobile viene acquisito dal sig. Scaffidi ed il decreto di trasferimento della proprietà porta la data del 19 luglio 1994. Ancora qualche settimana e l’ufficio condono del Comune esprime parere negativo per la villetta in questione (pratica dell’1 marzo 1995 prot. N. 9754). Ma intanto era arrivata una nuova legge per il condono e puntualmente il sig. Scaffidi l’1 marzo 1995 con protocollo 9754 fa istanza di condono ai sensi della legge n.724/94 azzerando ancora una volta la procedura come aveva fatto il Saltalamacchia nel 1986 ed per questo che il vice Sindaco poté firmare legittimamente il 13 febbraio 1997 quella autorizzazione per opere di pertinenza che tanto scandalizza il Saltalamacchia).
Voglio ricordare che quello del 1994 fu un condono epocale le cui domande misero in ginocchio la capacità del Comune di evaderle e si dovette ricorrere a dei tecnici esterni per smaltire il grosso accumulo. Così solo il 7 luglio del 2001 l’ufficio condono esprime parere negativo confermando quello del 1994. Saltato il condono il 27 giugno 2003 viene emessa ordinanza di demolizione e l’11 dicembre non essendoci stata ottemperanza viene messa ordinanza di acquisizione al patrimonio comunale, ed il 6 settembre 2004 ordinanza di sgombero dell’immobile. Ma anche qui giunge un nuovo condono ed il 17 settembre 2004 viene avanzata istanza ai sensi della legge n.326 del 2003. Il 15 dicembre 2006 l’ufficio condono esprime nuovamente parere negativo ed il 20 novembre 2007 arriva l’ordinanza di sgombero ma il 18 gennaio 2008 di fatto alla scadenza dei termini vi è un
nuovo ricorso al TAR che ne blocca la procedura esecutiva. Dal 18 gennaio 2008 si è in attesa della sentenza del Tribunale amministrativo di Catania.
Questa è la trafila della villetta abusiva. Un percorso molto travagliato e non ancora concluso. Ci sono stati errori, omissioni, responsabilità? C’è un procedimento in corso e lo accerteranno i giudici.
Non so se la mia risposta è stata esauriente ma indubbiamente la possibilità di entrare in possesso da parte di un Comune di un illecito o di farlo demolire è molto complesso fra ricorsi al TAR e condoni. Certo i ricorsi al TAR ed i condoni sono costosi e non tutti possono permetterseli e il rischio è che alla fine paghino sempre i più deboli ed indifesi. E così può darsi che in quell’elenco di 30 casi di cui parla Silvano Saltalamacchia ci siano coloro che fanno giostrarsi fra TAR e Condoni ma anche povera gente che si è fatta la casa in cui abita con figli e familiari e che effettuare uno sgombero vuol dire anche cercare loro una sistemazione. Mi si dice che comunque presto questo elenco arriverà in Consiglio Comunale e sarà il Consiglio a valutare caso per caso e prendere una decisione.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Amico mare ....ti diamo una ripulita! (con foto)
Riceviamo dall'insegnante Cettina Forestieri e pubblichiamo:
Giornata ecologica all'insegna della pulizia della magnifica spiaggia di Canneto per i bambini della Scuola Primaria di Lipari e Canneto.
Guanti, cappellino e l'immancabile sacchetto "cattura-rifiuti" per ridare un tono dignitoso a uno dei litorali più invidiati del Mediterraneo. Sfidando una mattinata piuttosto incerta, in cui vento e nuvole minacciavano di boicottare l'incontro, i piccoli e impavidi ecologisti, con l'entusiasmo che aria aperta, movimento e mare sanno suscitare, si sono impegnati di buona lena nel loro proposito, vivendo con la naturalezza di un gioco, uno dei compiti che con crescente difficoltà l'homo tecnologicus disattende: la cura dell'ambiente. Dopo aver colmato una decina di sacchetti con rifiuti di ogni sorta rinvenuti nel tratto tra Unci e ufficio postale, scortati dai loro insegnanti (anch'essi rigorosamente agghindati da eco-operators), i bimbi di Canneto, per riaversi dalle fatiche, hanno sostato presso il Coral Beach, dove hanno consumato un ottimo gelato. Una carezza all'ambiente .....grande prova di affetto per L'AMICO MARE. Un prova inconfutabile di come impegno e divertimento possono convivere perfettamente.
Giornata ecologica all'insegna della pulizia della magnifica spiaggia di Canneto per i bambini della Scuola Primaria di Lipari e Canneto.
Guanti, cappellino e l'immancabile sacchetto "cattura-rifiuti" per ridare un tono dignitoso a uno dei litorali più invidiati del Mediterraneo. Sfidando una mattinata piuttosto incerta, in cui vento e nuvole minacciavano di boicottare l'incontro, i piccoli e impavidi ecologisti, con l'entusiasmo che aria aperta, movimento e mare sanno suscitare, si sono impegnati di buona lena nel loro proposito, vivendo con la naturalezza di un gioco, uno dei compiti che con crescente difficoltà l'homo tecnologicus disattende: la cura dell'ambiente. Dopo aver colmato una decina di sacchetti con rifiuti di ogni sorta rinvenuti nel tratto tra Unci e ufficio postale, scortati dai loro insegnanti (anch'essi rigorosamente agghindati da eco-operators), i bimbi di Canneto, per riaversi dalle fatiche, hanno sostato presso il Coral Beach, dove hanno consumato un ottimo gelato. Una carezza all'ambiente .....grande prova di affetto per L'AMICO MARE. Un prova inconfutabile di come impegno e divertimento possono convivere perfettamente.
Canneto: Giovanissimi ecologisti al lavoro a conclusione del progetto "Amico Mare"
Con tutto l'entusiasmo della loro giovanissima età, armati di sacchi gialli e di quanto altro necessario una cinquantina di alunni dell'Istituto Comprensivo Lipari 1 si sono ritrovati stamane sulla spiaggia di Canneto per ripulire, per quanto loro possibile, il litorale. L'iniziativa ha coinvolto gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria.
Il numero degli alunni doveva essere più consistente ma l'infelice giornata, dal punto di vista meteo, ha fatto si che qualche ragazzino restasse a casa.
L'iniziativa rientra in "Una scelta didattica attiva, che vede nell'ambiente circostante una fonte di informazione, uno stimolo a superare la passività, una provocazione a conoscerlo mediante l'esplorazione e la progettazione".
La giornata ecologica ha anche segnato la conclusione del progetto didattico “AMICO MARE” (referente Emanuela Laguardia) , un lungo percorso didattico di scoperta e sensibilizzare dei giovani nei confronti di tutto ciò che riguarda il “nostro”mare.
Il numero degli alunni doveva essere più consistente ma l'infelice giornata, dal punto di vista meteo, ha fatto si che qualche ragazzino restasse a casa.
L'iniziativa rientra in "Una scelta didattica attiva, che vede nell'ambiente circostante una fonte di informazione, uno stimolo a superare la passività, una provocazione a conoscerlo mediante l'esplorazione e la progettazione".
La giornata ecologica ha anche segnato la conclusione del progetto didattico “AMICO MARE” (referente Emanuela Laguardia) , un lungo percorso didattico di scoperta e sensibilizzare dei giovani nei confronti di tutto ciò che riguarda il “nostro”mare.
Al di la di tutto un esempio per molti adulti che sul litorale abbandonano ogni genere di rifiuto e utilizzano la spiaggia come "gabinetto per cani".
Oltre agli alunni erano presenti, ovviamente, le insegnanti. Prezioso il supporto dei volontari della Croce Rossa italiana di Lipari, pronti ad intervenire per ogni evenienza. Presenti anche gli uomini del Circomare Lipari.
FEDERALBERGHI LE ISOLE EOLIE SI PRESENTANO IN SVIZZERA
COMUNICATO STAMPA
Riconosciute Patrimonio
dell’Umanità dall’Unesco nel 2000, le sette isole - Lipari, Salina, Vulcano,
Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea - rappresentano una destinazione
turistica particolarmente idonea alla valorizzazione sul mercato svizzero, che
si distingue per attenzione alla qualità ed all’ambiente, per elevata frequenza
dei viaggi e capacità di spesa.
La ricca offerta di
collegamenti aerei diretti in partenza dalle principali città svizzere quali
Zurigo, Ginevra, Berna e Basilea operati dai vettori Swiss, Air Berlin,
Easyjet, Skywork Airlines e Edelweiss per Catania (aeroporto di riferimento per
le Eolie) nella stagione estiva costituisce un ulteriore volano per
l’affermazione dell’arcipelago tra le mete di viaggio dei turisti elvetici.
Mare, spiagge incontaminate,
vulcani, sentieri naturalistici, storia e antiche tradizioni, enogastronomia e
vivaci eventi culturali rappresentano un ventaglio ampio e diversificato di
esperienze che attendono il turista alle Eolie.
Sono già numerosi gli
operatori svizzeri che propongono le Isole Eolie nell’ambito della propria
offerta dedicata all’Italia e l’attenzione che Federalberghi Eolie pone nella
promozione mirata verso il mercato elvetico rappresenta un ulteriore stimolo al
rafforzamento del brand Isole Eolie
ed all’incremento della commercializzazione.
Consulta giovanile di Lipari. La nota del presidente Giuffrè
Lo scorso 25 maggio, nell’aula consiliare del Comune di Lipari
si è tenuta la prima assemblea della Consulta Giovanile al fine di eleggere il
Consiglio Direttivo. Unanimemente sono stato designato a presiedere la neo
costituita Consulta.
Con
grande emozione mi avvio a questo importante ruolo e con l’impegno di
ricambiare la fiducia riposta nei miei confronti. Il mio primo pensiero va a
tutti i ragazzi presenti quel giorno, ai quali rivolgo la mia più sincera
gratitudine per avermi dato la possibilità di cimentarmi in questa nuova
esperienza.
La Consulta è uno strumento al servizio dei giovani che facilita
la partecipazione democratica alla programmazione delle attività istituzionali
sul territorio. Ma non solo. Personalmente credo sia lo stesso territorio e la
sua comunità a trarre vantaggio dai risultati che dall’utilizzo di questo
strumento scaturiranno. Va da sé l’importanza di rafforzare nei giovani la
consapevolezza del ruolo di ciascuno come cittadino attivo per la crescita ed
il miglioramento della società in cui viviamo, rendendoli responsabili delle
proprie scelte ed artefici del proprio futuro!
L’ideazione, la pianificazione e la realizzazione di tutte le attività da noi
stessi concepite, non prescinderanno mai da questo ideale , né da un altro ambizioso
proposito: annullare quel limite dell’insularità che pretende di confinarci.
Con la
consapevolezza dell’inestimabile valore paesaggistico, naturalistico e
culturale delle nostre isole, culla della civiltà sin dal Neolitico e con lo
sguardo rivolto all’Europa, ci adopereremo infatti, per promuovere un reale
scambio di conoscenze, riflessioni, idee e iniziative fra i giovani eoliani e non, in modo da favorire processi di
aggregazione e di condivisione multiculturale e multietnico.
Sviluppo sostenibile, valorizzazione del territorio,
disoccupazione giovanile, inclusione sociale, saranno solo alcuni degli
argomenti sui quali ci confronteremo cercando, ogni qualvolta si renda
opportuno , il coinvolgimento di esperti e professionisti esterni così come previsto
dal regolamento della Consulta.
Già
dalla prossima seduta verranno nominate le Commissioni di Lavoro le quali
saranno suddivise per aree di interesse: Cultura, Spettacolo, Sport, Turismo,
Ecologia ed Ambiente, etc.. Inoltre, proporremo un concorso di idee per la
realizzazione del logo ufficiale della Consulta Giovanile e valuteremo insieme
l’opportunità di modificare in alcune sue parti lo statuto ed il regolamento
della Consulta, nell’ottica di apportare alcuni significativi miglioramenti.
Detto ciò, mi auguro di avviare un dialogo fertile con
l’Amministrazione e colgo in questa sede l’occasione per ringraziare il Sindaco
Marco Giorgianni anzitutto, il quale si è reso promotore di questo
importantissimo strumento di Democrazia, e l’Assessore alle politiche giovanili
Tiziana De Luca, per la grande disponibilità e sensibilità che sta dimostrando
già dalle prime fasi di lavoro.
Un saluto affettuoso ed un grosso in bocca al lupo anche agli
altri membri del direttivo, Giuseppe Fiorenza, Antonello Cincotta e Carlo Zaia,
i quali, ne sono certo, mi sosterranno con il loro più vivo entusiasmo.
Mi dispiace per quanti non hanno potuto
presenziare a questo primo appuntamento per impegni di lavoro o di studio, li
saluto con l’intento di stilare un calendario dei prossimi incontri il più modo
possibile.Infine,
permettetemi di concludere con le parole di “un uomo che ebbe il coraggio di
immaginare il futuro”
- Non rimanete
intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre
persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra
voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il
vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno, in qualche modo, nel
conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.
[…] Siate affamati,
siate folli !
Presidente Consulta Giovanile di Lipari
Fabrizio Giuffrè
Manifestazioni AIRC nelle Eolie. Ottimo riscontro (di Rosanna Lorizio Spadaro)
Nel celebrare la “festa della mamma” con “l’azalea della ricerca”, il 12
maggio sc., nell’interno della delegazione di Lipari ci si è chiesti se per
una società attiva, moderna ed impegnata quale è quella eoliana, il “servizio”
costituisca anche oggi una modalità di approccio alla vita sociale ritenuta
utile ed in sintonia coi tempi, con questi tempi. La risposta è stata
inequivoca e positiva.
Dunque il problema resta l’individuazione della modalità operativa e della
priorità della scelta.
Anzitutto occorre privilegiare la continuità perché le azioni, per
raggiungere un risultato soddisfacente, necessitano di un certo respiro
temporale e perchè il progetto tanto più
è sostenibile quanto più si possiede una propria capacità di identificazione in
esso.
Dai programmi del presidente AIRC Comitato
Sicilia, abbiamo ricevuto la chiara indicazione a ricavare dalle esperienze
passate i frutti del successo, a sostenere la capacità di comunicazione, ad
elaborare strategie che potenziano sia le risorse individuali che quelli delle
delegazioni attraverso progetti comuni condivisi, a promuovere anche a livello
istituzionale le azioni più significative.
“Conoscerci e farci conoscere”, operando sulle tematiche che meglio ci
distinguono: attività divulgativa per la cultura della salute e alla
prevenzione dei tumori (adesioni ai protocolli di screening e diagnosi precoce
– adozione di uno stile di vita corretto) sensibilizzazione alla raccolta fondi
a sostegno della ricerca, ma anche la difesa dell’ambiente, la sfida all’educazione
che permea tutti questi temi e li sorregge, la diffusione della cultura
rispettosa della persona e delle norme.
Abbiamo anche il dovere di pensare a coloro che vivono in contesti
culturali diversi dal nostro che subiscono pesanti condizionamenti. Inclusione
sociale di soggetti deboli o meno fortunati di noi, AFFERMAZIONE DEI DIRITTI
ALLA SALUTE, cultura alla solidarietà, costituiscono tematiche non facili,
impongono traguardi raggiungibili con tanto impegno, mettono a dura prova le
nostre coscienze, ma sono l’essenza dei nostri valori, rispondono alla nostra
sensibilità di eoliani impegnati, siamo le nostre bandiere.
Già Sofocle nel IV sec. a.C. affermava che l’opera umana più bella è di
essere utili al prossimo.
La
cultura odierna fortemente individualista , la cultura dei diritti,
dell’ individualismo antisociale è fortemente caratterizzante di una società che pare non avere più un
centro di forze etiche capaci di unire i cittadini come una forza di gravità
invisibile: il rispetto per gli altri; la solidarietà, l´eguaglianza di
cittadinanza.
Solidarietà è un sostantivo
che ha intrinseco come significato principale quello
etico-sociologico, proprio perché sta a
indicare uno sforzo attivo e gratuito,
atto a venire incontro alle esigenze e ai disagi di qualcuno che ha bisogno di
un aiuto.
Il primo passo nell’evoluzione
dell’etica è proprio il senso di solidarietà con altri esseri umani perché
il valore di un uomo dovrebbe
essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di
ricevere.
Veramente la
sensibilizzazione e la promozione della cultura della solidarietà, le attività di ricerca e dell’agire volontario come fattore
fondamentale di partecipazione e di cittadinanza attiva deve essere un obiettivo fondamentale e preponderante oggi ad ogni
livello ed in ogni settore della società civile…. perché sono le nostre piccole e grandi opere di
bene, che ci rendono fieri di noi stessi, dando un senso alla nostra esistenza.
Occorre essere fino in fondo
cristiani, musulmani, ebrei e dare un significato concreto alla parola
solidarietà.
Ciò che la solidarietà si propone quindi è un rinnovamento politico e sociale. Gli uomini hanno bisogno della solidarietà universale per lo sviluppo individuale per fare progredire la civiltà. Civiltà intesa nel senso di una forma elevata di organizzazione sociale raggiunta grazie a un adeguato sviluppo di conoscenze materiali e intellettuali e quindi di educazione e rispetto per gli altri, ma soprattutto in primis per se stessi.
Ciò che la solidarietà si propone quindi è un rinnovamento politico e sociale. Gli uomini hanno bisogno della solidarietà universale per lo sviluppo individuale per fare progredire la civiltà. Civiltà intesa nel senso di una forma elevata di organizzazione sociale raggiunta grazie a un adeguato sviluppo di conoscenze materiali e intellettuali e quindi di educazione e rispetto per gli altri, ma soprattutto in primis per se stessi.
La solidarietà
operata attraverso la
raccolta di fondi per promuovere
e favorire la ricerca atta a sconfiggere le malattie è proprio
all’insegna del principio che chi pratica la solidarietà mentre aiuta gli altri, aiuta se stesso.
E in tal senso, in questa scia si incanala il
lavoro di organizzazioni nazionali
come l’AIRC che organizzando la raccolta di finanziamenti
per la ricerca medica, promuove la
solidarietà aiutando e sostenendo gli studi sul cancro che inevitabilmente rappresenta un
problema sanitario e sociale di urgenza primaria per tutti.
Il messaggio che proviene dal
World Oncology Forum, l’assemblea mondiale degli esperti in oncologia, noi lo
abbiamo recepito alla perfezione.
Le manifestazione promosse
dalla delegazione AIRC di Lipari Isole Eolie hanno avuto, come sempre, un buon
riconoscimento da parte della comunità eoliana.
Abbiamo dato vita alle
manifestazioni:
Offerta delle “uova di
cioccolato” per la S. Pasqua; offerta dell’”Azalea della
ricerca” per la festa della mamma, con una raccolta fondi pari a € 19.870,00
Esprimo tutto il mio
compiacimento per il buon esito dei queste iniziative col pensiero rivolto a
coloro che devono affrontare le sofferenze che questa patologia insidiosa
comporta.
Dico pertanto “grazie di
cuore” a tutti coloro che si sono compiaciuti
darci una signorile dimostrazione del loro spirito di collaborazione nel
mettere a disposizione i loro spazi nei giornali on-lines, ai rappresentanti
della stampa e della televisione locale.
Resto affettuosamente grata
alle amiche della delegazione AIRC che rappresento.
Un grazie affettuoso a tutti
coloro che con il loro contributo ci hanno dato un tangibile senso di fraterna
solidarietà, un affettuoso grazie mio personale a tutta la comunità eoliana.
Il poeta inglese John Donne scrive: “ Ogni morte
d'uomo mi diminuisce, perché io partecipo all'umanità. E così non mandare mai a chiedere per chi
suona la campana: essa suona anche per te”.
Rosanna
Lorizio Spadaro
Depuratore. Il sindaco Giorgianni risponde alla nota di Anna Miracula
COMUNICATO STAMPA
Nonostante io non abbia
l’abitudine di rispondere ad ogni intervento che appare sui siti per i motivi
che ho più volte spiegato e che non ripeto, credo di dover comunque chiarire la
mia posizione sulle domande, o meglio sulle illazioni, esposte dalla sig.
Miracula a proposito del depuratore di Canneto Dentro.
Quanto avvenuto il 29 non ha
nulla di segreto o occulto, il Sindaco non “vende” ne tantomeno “gioca”.
Semplicemente ho avuta notizia
che si stavano effettuando dei sopralluoghi da parte della ditta che appare
l’aggiudicatrice di una gara, in cui noi come Comune non abbiamo alcun ruolo o
possibilità di intervento vista la proroga della gestione Commissariale.
Informato dal Consigliere Russo che avutane notizia ha, per fortuna, ritenuto
di informarmi mi sono recato sul posto con lo stesso Consigliere per vedere di
cosa si stesse trattando e per chiedere alla ditta di essere informati di
qualunque azione o possibilità di intervento sull’opera in questione, ricevendo
da questa la massima disponibilità anche ad un successivo incontro dopo che la
stessa, conclusi i rilievi, si sarà resa conto della situazione.
In quanto alla possibilità che il
pontile da destinare alle navi per il rifornimento idrico sia realizzato dal
Commissario per il ciclo delle acque e non con le casse del Comune, si tratta
di un ulteriore successo di questa Amministrazione, e non certamente frutto di
trattative o svendite come si tenta di insinuare, senza aver avuto prima cura
di chiedere legittimamente informazioni, evitando magari di arrivare, prima
della risposta, a conclusioni.
La mia posizione sul depuratore
non è mai cambiata, è evidente la necessità dell’isola di avere un depuratore,
gli ultimi avvenimenti non fanno che confermare questo, ma io non condivido
certamente la realizzazione ne il sito identificato e opererò, come ho fatto
sino ad ora, con il ruolo e la competenza che la legge mi consente per ottenere
il miglior risultato ottenibile in un iter ormai decennale e nel quale
certamente questa Amministrazione, non ha avuto, ne ha ruolo in questo momento,
se non quello di controllare ciò che
avviene sul nostro territorio.
Il Sindaco di Lipari
Il Sindaco di Lipari
Filicudi: Il sindaco ha incontrato i cittadini e la circoscrizione
COMUNICATO STAMPA
Ieri il Sindaco di Lipari ha
partecipato ad una affollata assemblea
cittadina a Filicudi insieme ai Consiglieri di Circoscrizione ed al Vice
Presidente Sig.ra Tagliasacchi. L’incontro è stato molto produttivo ed ha visto il
Sindaco relazionare sulla attività della Amministrazione, ad un anno dal suo
insediamento. Nella stessa occasione si è aperto un dibattito costruttivo anche
sulle necessità dell’isola e sulle future azioni amministrative da condurre.
L’incontro di ieri fa parte di una atto che vede il Sindaco occupato nel
confronto con la cittadinanza anche in vista della relazione annuale che presto
presenterà in Consiglio Comunale. Nei giorni scorsi simili incontri si sono
tenuti nell’isola di Panarea e di
Vulcano e altri ne saranno tenuti, nelle prossime settimane, nelle altre isole
e nelle frazioni. Lo scopo di questi incontri è quello di favorire la
partecipazione e la vicinanza dei nostri concittadini alla azione
amministrativa condotta e recepirne giudizi ed istanze.
L’Amministrazione
Comunale
CONGRESSO REGIONALE PD, GLI SCENARI POSSIBILI
di Chiara Billitteri -
Non si sa ancora la data del congresso regionale del Partito Democratico, né se ce ne sarà uno entro la fine dell’anno, ma in questi giorni non si parla d’altro che delle candidature alla giuda del Pd siciliano: per adesso sono soltanto rumors, eppure qualche nome è già venuto fuori. Quello che molti non dicono, però, è che in realtà tutto, soprattutto i nomi, dipende dalle modalità di elezione del segretario.
E gli scenari possibili, attualmente, sono tre. Si potrebbe decidere di lasciare tutto com’è, quindi il segretario verrebbe scelto attraverso le primarie che sarebbero aperte a tutti: chiunque, cioè, potrebbe votare uno dei candidati, anche chi non milita tra i democratici o, più semplicemente, non è un simpatizzante del Pd. Così è stato eletto l’attuale segretario Giuseppe Lupo e così venne eletto, nel 2007, il primo segretario regionale del Partito Democratico, Francantonio Genovese.
Ma nel partito sono in tanti a pensare che è ora di cambiare le regole. Una soluzione diversa, che però non abolirebbe il meccanismo delle primarie, volute così tanto da chi il Pd lo ha fondato e reclamate a gran voce ancora da molti, prevedrebbe invece una versione ‘ristretta’ di partecipazione al voto.
Come è stato per le primarie parlamentari e per quelle che hanno eletto il candidato premier della coalizione di centrosinistra, cioè, si pensa ad utilizzare l’albo degli elettori istituito qualche mese fa. In questo modo si cercherebbe di evitare che proprio chiunque, anche un elettore di centrodestra, possa scegliere l’uomo o la donna che guiderà il partito, e consentirebbe invece di selezionare i votanti tra i presunti simpatizzanti, iscritti o elettori del Pd.
In questi primi due scenari le ipotesi di candidatura sono tante e cambiano praticamente ogni giorno, ma quelle di cui più si è parlato sono, fondamentalmente, quella di una ricandidatura dell’attuale segretario Lupo e quella di Fabrizio Ferrandelli per l’area Renzi, capeggiata in Sicilia da Davide Faraone. Se il segretario venisse eletto attraverso le primarie, infatti, Ferrandelli, soprattutto a Palermo, sarebbe molto avvantaggiato. D’altro canto, le ha già vinte una volta.
C’è, però, l’incognita della candidatura che verrà espressa dalla nuova forza in campo in casa democratici: RifayPd. All’incontro che venerdì scorso ha, di fatto, battezzato la nuova area, hanno partecipato in tanti. Non solo i politici vicini ad Antonello Cracolici, che ha lanciato l’iniziativa, ma (a parte l’area Lupo) erano presenti esponenti di tutte le anime del Partito. Lo stesso Ferrandelli con Faraone, Beppe Lumia, Tonino Russo (area Crisafulli) e quasi tutti i deputati del gruppo parlamentare del Pd all’Assemblea regionale, compresi quelli che hanno aderito alla corrente “Nuovo corso”.
Che l’incontro di venerdì sia il preludio di una nuova, forte, alleanza che sfidi il segretario uscente? Se così fosse, difficilmente il candidato espresso da questa grande area potrebbe essere il neo iscritto al Pd Ferrandelli. Si potrebbe optare più facilmente, invece, per il giovane sindaco di Pollina e appena eletta alla Camera dei deputati, prima arrivata a Palermo e provincia, Magda Culotta, o per Giuseppe Provenzano, esponente del Pd da poco entrato a far parte della segreteria tecnica dell’assessore all’Economia regionale Luca Bianchi, con il quale ha collaborato alla Svimez, o ancora per il parlamentare agrigentino Tonino Moscatt.
La terza e ultima possibilità, invece, è che gli organi del Pd decidano di abolire le primarie (ipotesi per adesso molto improbabile) e tornare al sistema delle tessere: il segretario verrebbe eletto, cioè, dai tesserati del partito in un’apposita assemblea. Se questo accadesse, allora il candidato potrebbe essere anche una personalità più strutturata nel partito come lo stesso Cracolici, che però ha smentito più volte (l’ultima proprio venerdì pomeriggio) di voler prendere in mano la guida del Pd siciliano.
E soprattutto, di nomi, l’ex capogruppo dei democratici all’Ars, non vuole sentirne parlare: “E’ un depistaggio – ha commentato Cracolici a SiciliaInformazioni – . Fare nomi adesso, senza sapere nemmeno se ci sarà un congresso oppure no, è soltanto un modo per distogliere l’attenzione dai problemi che stiamo cercando di affrontare nel partito e che con i futuri candidati alla segreteria non hanno nulla a che vedere. I partiti non possono vivere solo di congressi”
E gli scenari possibili, attualmente, sono tre. Si potrebbe decidere di lasciare tutto com’è, quindi il segretario verrebbe scelto attraverso le primarie che sarebbero aperte a tutti: chiunque, cioè, potrebbe votare uno dei candidati, anche chi non milita tra i democratici o, più semplicemente, non è un simpatizzante del Pd. Così è stato eletto l’attuale segretario Giuseppe Lupo e così venne eletto, nel 2007, il primo segretario regionale del Partito Democratico, Francantonio Genovese.
Ma nel partito sono in tanti a pensare che è ora di cambiare le regole. Una soluzione diversa, che però non abolirebbe il meccanismo delle primarie, volute così tanto da chi il Pd lo ha fondato e reclamate a gran voce ancora da molti, prevedrebbe invece una versione ‘ristretta’ di partecipazione al voto.
Come è stato per le primarie parlamentari e per quelle che hanno eletto il candidato premier della coalizione di centrosinistra, cioè, si pensa ad utilizzare l’albo degli elettori istituito qualche mese fa. In questo modo si cercherebbe di evitare che proprio chiunque, anche un elettore di centrodestra, possa scegliere l’uomo o la donna che guiderà il partito, e consentirebbe invece di selezionare i votanti tra i presunti simpatizzanti, iscritti o elettori del Pd.
In questi primi due scenari le ipotesi di candidatura sono tante e cambiano praticamente ogni giorno, ma quelle di cui più si è parlato sono, fondamentalmente, quella di una ricandidatura dell’attuale segretario Lupo e quella di Fabrizio Ferrandelli per l’area Renzi, capeggiata in Sicilia da Davide Faraone. Se il segretario venisse eletto attraverso le primarie, infatti, Ferrandelli, soprattutto a Palermo, sarebbe molto avvantaggiato. D’altro canto, le ha già vinte una volta.
C’è, però, l’incognita della candidatura che verrà espressa dalla nuova forza in campo in casa democratici: RifayPd. All’incontro che venerdì scorso ha, di fatto, battezzato la nuova area, hanno partecipato in tanti. Non solo i politici vicini ad Antonello Cracolici, che ha lanciato l’iniziativa, ma (a parte l’area Lupo) erano presenti esponenti di tutte le anime del Partito. Lo stesso Ferrandelli con Faraone, Beppe Lumia, Tonino Russo (area Crisafulli) e quasi tutti i deputati del gruppo parlamentare del Pd all’Assemblea regionale, compresi quelli che hanno aderito alla corrente “Nuovo corso”.
Che l’incontro di venerdì sia il preludio di una nuova, forte, alleanza che sfidi il segretario uscente? Se così fosse, difficilmente il candidato espresso da questa grande area potrebbe essere il neo iscritto al Pd Ferrandelli. Si potrebbe optare più facilmente, invece, per il giovane sindaco di Pollina e appena eletta alla Camera dei deputati, prima arrivata a Palermo e provincia, Magda Culotta, o per Giuseppe Provenzano, esponente del Pd da poco entrato a far parte della segreteria tecnica dell’assessore all’Economia regionale Luca Bianchi, con il quale ha collaborato alla Svimez, o ancora per il parlamentare agrigentino Tonino Moscatt.
La terza e ultima possibilità, invece, è che gli organi del Pd decidano di abolire le primarie (ipotesi per adesso molto improbabile) e tornare al sistema delle tessere: il segretario verrebbe eletto, cioè, dai tesserati del partito in un’apposita assemblea. Se questo accadesse, allora il candidato potrebbe essere anche una personalità più strutturata nel partito come lo stesso Cracolici, che però ha smentito più volte (l’ultima proprio venerdì pomeriggio) di voler prendere in mano la guida del Pd siciliano.
E soprattutto, di nomi, l’ex capogruppo dei democratici all’Ars, non vuole sentirne parlare: “E’ un depistaggio – ha commentato Cracolici a SiciliaInformazioni – . Fare nomi adesso, senza sapere nemmeno se ci sarà un congresso oppure no, è soltanto un modo per distogliere l’attenzione dai problemi che stiamo cercando di affrontare nel partito e che con i futuri candidati alla segreteria non hanno nulla a che vedere. I partiti non possono vivere solo di congressi”
Il 1° Giugno presentazione del docu-film "Ragazzi all'opera"
Sabato 1 Giugno presentazione del
docu-film di Giovanna TAVIANI che illustra i percorsi didattici sviluppati sul
territorio di Lipari, nell’ambito del Progetto P.O.R. Sicilia Legalità
denominato “Ragazzi all’opera” Cod.:
2007.IT.051PO.003/IV/12/F/9.2.5/0688), e realizzato dall' Istituto Comprensivo Lipari 2 "
La proiezione si terrà alle ore 11.00 presso il Palazzo dei Congressi di Lipari in via
Falcone e Borsellino
Il Tar Sicilia ha condannato l'Assemblea regionale siciliana a risarcire 10 mila euro all'ex deputato Antonio D'Aquino (Pdl). Sarebbe stato danneggiato dalla commissione verifica poteri dell'Ars durante il 'caso' del doppio incarico di Giuseppe Buzzanca (Pdl)
Il Tar della Sicilia ha condannato l'Assemblea regionale siciliana a risarcire 10 mila euro all'ex deputato Antonio D'Aquino (Pdl), danneggiato dal modo con cui la commissione verifica poteri dell'Ars ha gestito nella scorsa legislatura il 'caso' Giuseppe Buzzanca (Pdl), che allora ricopriva il doppio incarico di parlamentare e sindaco di Messina. La commissione l'11 gennaio del 2012 'salvo' Buzzanca considerando compatibile il doppio ruolo nonostante la Consulta si fosse già espressa in modo contrario. Il voto spaccò la commissione: 5 i voti a favore dell'incompatibilità (i quattro componenti del Pd e il deputato del Mpa), 4 quelli contrari (Pdl e Pid) e un astenuto, l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio (Pdl) che per regolamento equivale al voto contrario. Accogliendo la tesi dei legali di D'Aquino, i giudici contestano alla Commissione parlamentare di aver perso troppo tempo nell'affrontare il 'caso Buzzanca' (il regolamento prevede un anno da eventuale ricorso) e soprattutto di non avere trasmesso la relazione all'Assemblea, che cinque mesi dopo dichiarerà Buzzanca decaduto dalla carica di deputato. D'Aquino aveva chiesto 11 mila euro di danni (pari all'indennità parlamentare) per ogni mese di mancato esercizio delle sue funzioni di parlamentare, ma i giudici hanno stabilito un risarcimento complessivo di 10 mila euro, compensando le spese processuali. Gli uffici dell'Ars sono in attesa della notifica della sentenza. (ANSA).
giovedì 30 maggio 2013
"Ci resterà solo il Corso?" di Elio Finocchiaro
Grazie a questa testata con cui possiamo esprimere i nostri pensieri.
Solidale con Anna Miracula e tutti gli abitanti di Pirrera, perche' dopo aver distrutto Lami stanno tentando di distruggere un'altra delle borgate verdi di questa martoriata Lipari, che non merita anni di pseudo politici o politicanti inutili buoni solo a svendere parti nobili di questo' isola. Distruggiamo l' habitat degli aborigeni ma anche quello dei turisti ( ? ) che incantati da false cartoline arrivano pieni di speranze e vanno via con una delusione palpabile.
Tra mega aeroporti , alberghi che crescono come funghi ( vuoti ) , ruspe che scavano dappertutto e cemento che riempie tutte le piazze....ecco servita Lipari.
Ci resterà' solo il corso? Grazie.
Un' augurio a tutti quelli che sono impegnati in questa lotta.
Elio Finocchiaro
Solidale con Anna Miracula e tutti gli abitanti di Pirrera, perche' dopo aver distrutto Lami stanno tentando di distruggere un'altra delle borgate verdi di questa martoriata Lipari, che non merita anni di pseudo politici o politicanti inutili buoni solo a svendere parti nobili di questo' isola. Distruggiamo l' habitat degli aborigeni ma anche quello dei turisti ( ? ) che incantati da false cartoline arrivano pieni di speranze e vanno via con una delusione palpabile.
Tra mega aeroporti , alberghi che crescono come funghi ( vuoti ) , ruspe che scavano dappertutto e cemento che riempie tutte le piazze....ecco servita Lipari.
Ci resterà' solo il corso? Grazie.
Un' augurio a tutti quelli che sono impegnati in questa lotta.
Elio Finocchiaro
Ciao Federico! (di Antonio Previti)
Questa piazza non sarà più la stessa senza il tuo passo lento e ponderato mentre attraversavi nel sole o nella pioggia per andare a "prendere"servizio.
Mi piace ricordarti al ritmo del Mambo quando Moretti girò quelle memorabili scene di Caro Diario nel tuo Bar (nella foto una delle scene) o quando ci trovavi improbabili vitelloni a guardare l'alba sorgente mentre il mitico don Ciccio faceva le pulizie invitandoci ad andare a dormire; carissimo Federico con te se ne va una parte essenziale della nostra piazza, ma tu ci sarai sempre !
Grazie di essere esistito uomo di altri tempi!
Auguri a Giuseppe nel raccogliere questa pesante eredità che sono sicuro saprà onorare al meglio!
Antonio Previti
Mi piace ricordarti al ritmo del Mambo quando Moretti girò quelle memorabili scene di Caro Diario nel tuo Bar (nella foto una delle scene) o quando ci trovavi improbabili vitelloni a guardare l'alba sorgente mentre il mitico don Ciccio faceva le pulizie invitandoci ad andare a dormire; carissimo Federico con te se ne va una parte essenziale della nostra piazza, ma tu ci sarai sempre !
Grazie di essere esistito uomo di altri tempi!
Auguri a Giuseppe nel raccogliere questa pesante eredità che sono sicuro saprà onorare al meglio!
Antonio Previti
ALL’ARS SI PRESENTANO IN QUATTRO C’È IL RINVIO: “PAZZESCO LAVORARE COSÌ”
di Chiara Billitteri -
Nulla di fatto per l’ultima seduta dell’Assemblea regionale prima della pausa elettorale per le amministrative del 9 e 10 giugno.
L’aula, oggi, avrebbe dovuto affrontare, tra le altre cose, la discussione sulla mozione per l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto della Regione, che prevede che la riscossione delle imposte per le imprese che operano in Sicilia venga effettuata dalla Regione stessa. Ma a lavori iniziati i deputati presenti a Sala d’Ercole erano solamente quattro, diventati una ventina dopo un po’.
Tutti assenti perché l’assessore all’Economia regionale, Luca Bianchi, ha fatto sapere con una lettera spedita oggi all’Ars che non sarebbe stato presente per la discussione, e ha chiesto che venisse rimandata. Ma il resto della giunta? Nessuna lettera che informasse dell’assenza di tutti gli altri assessori è arrivata a Palazzo dei Normanni, e l’esito nullo della seduta ha scatenato critiche contro il governo, accusato di essere sempre assente e di avere incrinato i rapporti con l’assemblea.
“Non è giusto – ha detto il capogruppo dei 5 Stelle Giancarlo Cancelleri – che l’assenza del governo pregiudichi la possibilità di discutere le mozioni. All’ordine del giorno di oggi ce n’erano alcune che dovevano essere discusse mesi fa”.
E tra i grillini c’è anche chi ha rincarato la dose. Gianina Ciancio, giovanissima deputata catanese, ha minacciato ripercussioni: “Non è solo un problema di lavori d’aula – ha detto – . Il governo è sempre assenteista, non risponde alle interrogazioni, gli assessori non vengono mai in commissione, quando chiediamo informazioni non ci rispondono o rimangono sempre vaghi. Lavorare così è pazzesco, o le cose cambiano o penseremo a qualcosa di forte”.
Anche se ormai politicamente divisi, i 5 stelle hanno però trovato l’appoggio del vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino, transitato da qualche giorno al Gruppo misto dopo essere stato epurato dal Movimento di Beppe Grillo. “Questo governo e questa assemblea vanno in direzioni opposte dal giorno dell’insediamento – ha detto il vicepresidente vicario – , e così non può andare avanti. Dovrebbe iniziare un rapporto serio e sinergico, oppure si rischia di frenare i lavori che il parlamento cerca quotidianamente di portare avanti”.
Costretti, insomma, a chiudere i lavori, l’Aula è stata rimandata al prossimo 12 giugno, giorno in cui dovrebbe cominciare la discussione sull’articolo 37, se non ci saranno sorprese.
L’aula, oggi, avrebbe dovuto affrontare, tra le altre cose, la discussione sulla mozione per l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto della Regione, che prevede che la riscossione delle imposte per le imprese che operano in Sicilia venga effettuata dalla Regione stessa. Ma a lavori iniziati i deputati presenti a Sala d’Ercole erano solamente quattro, diventati una ventina dopo un po’.
Tutti assenti perché l’assessore all’Economia regionale, Luca Bianchi, ha fatto sapere con una lettera spedita oggi all’Ars che non sarebbe stato presente per la discussione, e ha chiesto che venisse rimandata. Ma il resto della giunta? Nessuna lettera che informasse dell’assenza di tutti gli altri assessori è arrivata a Palazzo dei Normanni, e l’esito nullo della seduta ha scatenato critiche contro il governo, accusato di essere sempre assente e di avere incrinato i rapporti con l’assemblea.
“Non è giusto – ha detto il capogruppo dei 5 Stelle Giancarlo Cancelleri – che l’assenza del governo pregiudichi la possibilità di discutere le mozioni. All’ordine del giorno di oggi ce n’erano alcune che dovevano essere discusse mesi fa”.
E tra i grillini c’è anche chi ha rincarato la dose. Gianina Ciancio, giovanissima deputata catanese, ha minacciato ripercussioni: “Non è solo un problema di lavori d’aula – ha detto – . Il governo è sempre assenteista, non risponde alle interrogazioni, gli assessori non vengono mai in commissione, quando chiediamo informazioni non ci rispondono o rimangono sempre vaghi. Lavorare così è pazzesco, o le cose cambiano o penseremo a qualcosa di forte”.
Anche se ormai politicamente divisi, i 5 stelle hanno però trovato l’appoggio del vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino, transitato da qualche giorno al Gruppo misto dopo essere stato epurato dal Movimento di Beppe Grillo. “Questo governo e questa assemblea vanno in direzioni opposte dal giorno dell’insediamento – ha detto il vicepresidente vicario – , e così non può andare avanti. Dovrebbe iniziare un rapporto serio e sinergico, oppure si rischia di frenare i lavori che il parlamento cerca quotidianamente di portare avanti”.
Costretti, insomma, a chiudere i lavori, l’Aula è stata rimandata al prossimo 12 giugno, giorno in cui dovrebbe cominciare la discussione sull’articolo 37, se non ci saranno sorprese.
VENTURINO: “TRADITI ELETTORI E M5S, PER QUESTO NASCE L’ITALIA MIGLIORE”
Nasce “L’Italia migliore”, il movimento che si muove e interpreta la voglia di cambiamento rappresentata da 5 Stelle, rimasta nel cassetto a causa “dell’inerzia politica e programmatica”. L’iniziativa è di Antonio Venturino, vice presidente dell’Assemblea regionale siciliana, messo fuori da Beppe Grillo.
“E’ un soggetto nuovo che corrisponde ad una esigenza forte di dare voce al bisogno di cambiare le cose nel Paese – spiega Venturino -. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, metterci la faccia, proporre e contrattare il da farsi, abbiamo bruciato quattro mesi, avremmo dovuto governare il Paese, invece lo abbiamo riconsegnato a Berlusconi, che l’aveva distrutto”.
Perché nasce “L’Italia migliore”, vice presidente Venturino?
“La risposta è semplice: 5 Stelle non ha fatto il suo mestiere, non è diventato un soggetto politico. Un nonsenso, nella storia della Repubblica non era mai avvenuto che al debutto un partito ricevesse un terzo dei consensi”.
“L’Italia migliore” dovrebbe sostituire il Movimento 5 Stelle?
“No, l’Italia migliore deve fare ciò che il Movimento 5 Stelle non fa, deve interpretare la voglia di cambiamento. Un movimento che sta fermo è un ossimoro…”.
Lei crede fermamente che questa esigenza sia sentita? Sia fra i militanti e i parlamentari del Movimento 5 Stelle, sia nell’elettorato?
“Certo che c’è. M5S ha tradito il mandato dell’elettorato ed è stato punito alle amministrative. Non ha perso, è sprofondato”
Quali errori sono stati commessi?
“Non essere diventati interlocutori politici, di esserci chiusi a riccio. Di avere scelto la rappresentanza parlamentare con metodi sbagliati. La Rete non basta: non si sa come si sceglie e chi si sceglie. La rappresentanza parlamentare si è rivelata debole. Ma non solo: l’azione dei leader nei confronti dei parlamentari è apparsa delegittimante”.
Per quale ragione?
“Viene esercitato un controllo asfissiante sulle persone: tu devi fare questo, tu devi dire questo… Le risorse umane migliori sono state così soffocate”.
Né progetto, né politica, né uomini e donne abilitati a fare la loro parte…
“Più o meno è questo che è accaduto. Io avevo avvertito questi problemi sin dal primo giorno: il successo siciliano non mi ha ubriacato, sapevamo che il consenso guadagnato, quei quindici deputati regionali, non era “nostro” per intero: era protesta, una scelta dettata dal malessere, dal malcontento, dalla voglia di cambiare rotta, partendo dall’Isola. Dapprima abbiamo lavorato bene e abbiamo lanciato un messaggio al Paese alla vigilia delle politiche: su di noi si può contare, non siamo solo protesta ma proposta. Poi, dopo il 25 febbraio, è cambiato tutto”
Che cosa è avvenuto?
“È avvenuto per esempio che i nostri due capigruppo parlamentari, Lombardi e Crimi, incontrano Pierluigi Bersani, e c’è l’ormai celebre battuta su Ballarò. Sarcasmo, rifiuto del dialogo. Avremo dovuto spiegare in streaming ciò che volevamo ed ascoltare le risposte, sono sicuro che sarebbe nato un buon governo ed avremmo fatto quel che dicevamo. Invece abbiamo resuscitato Berlusconi, il nostro vero avversario”.
La sua iniziativa, il nuovo soggetto politico, sarà l’avanguardia della diaspora?
“Non è solo un segnale, è un contenitore politico, una scommessa, uno strumento che permetta di fare ciò che il M5S non ha finora fatto, impegnarsi concretamente per il cambiamento. Per ora c’è lo sbando. Mai una conferenza nazionale, un’assemblea nazionale in cui discutere i grandi temi del Paese per condividerli, stabilire linee d’intervento, strategie e potere così, dialogare con i nostri interlocutori naturali, il centrosinistra, forti di un mandato politico…”
Lei è ottimista, dunque, sul successo de “L’Italia migliore”?
“Confido nella passione politica di coloro che hanno scelto il M5S e che oggi vivono con disagio, frustrazione, delusione i risultati elettorali, e temono che il M5S sia una meteora. Ora, se vogliono continuare a dibattere di scontrini e ricevute facciano pure, ma così non si va da nessuna parte”.
Lei è pessimista?
“Non si tratta di pessimismo, ma di realismo. La botta elettorale è stata pesantissima, ciò che sento è davvero paradossale. Invece che capire dove si è sbagliato, si dà la croce agli italiani che non ci hanno votato, sono rimasti a casa o tornati nel Pd”.
Parte dalla Sicilia la riscossa stellata? Lo spirito di ottobre 2012…
“Il modello siciliano, certo. Fu un approccio utile e intelligente, poi l’hanno seppellito”.
“E’ un soggetto nuovo che corrisponde ad una esigenza forte di dare voce al bisogno di cambiare le cose nel Paese – spiega Venturino -. Dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, metterci la faccia, proporre e contrattare il da farsi, abbiamo bruciato quattro mesi, avremmo dovuto governare il Paese, invece lo abbiamo riconsegnato a Berlusconi, che l’aveva distrutto”.
Perché nasce “L’Italia migliore”, vice presidente Venturino?
“La risposta è semplice: 5 Stelle non ha fatto il suo mestiere, non è diventato un soggetto politico. Un nonsenso, nella storia della Repubblica non era mai avvenuto che al debutto un partito ricevesse un terzo dei consensi”.
“L’Italia migliore” dovrebbe sostituire il Movimento 5 Stelle?
“No, l’Italia migliore deve fare ciò che il Movimento 5 Stelle non fa, deve interpretare la voglia di cambiamento. Un movimento che sta fermo è un ossimoro…”.
Lei crede fermamente che questa esigenza sia sentita? Sia fra i militanti e i parlamentari del Movimento 5 Stelle, sia nell’elettorato?
“Certo che c’è. M5S ha tradito il mandato dell’elettorato ed è stato punito alle amministrative. Non ha perso, è sprofondato”
Quali errori sono stati commessi?
“Non essere diventati interlocutori politici, di esserci chiusi a riccio. Di avere scelto la rappresentanza parlamentare con metodi sbagliati. La Rete non basta: non si sa come si sceglie e chi si sceglie. La rappresentanza parlamentare si è rivelata debole. Ma non solo: l’azione dei leader nei confronti dei parlamentari è apparsa delegittimante”.
Per quale ragione?
“Viene esercitato un controllo asfissiante sulle persone: tu devi fare questo, tu devi dire questo… Le risorse umane migliori sono state così soffocate”.
Né progetto, né politica, né uomini e donne abilitati a fare la loro parte…
“Più o meno è questo che è accaduto. Io avevo avvertito questi problemi sin dal primo giorno: il successo siciliano non mi ha ubriacato, sapevamo che il consenso guadagnato, quei quindici deputati regionali, non era “nostro” per intero: era protesta, una scelta dettata dal malessere, dal malcontento, dalla voglia di cambiare rotta, partendo dall’Isola. Dapprima abbiamo lavorato bene e abbiamo lanciato un messaggio al Paese alla vigilia delle politiche: su di noi si può contare, non siamo solo protesta ma proposta. Poi, dopo il 25 febbraio, è cambiato tutto”
Che cosa è avvenuto?
“È avvenuto per esempio che i nostri due capigruppo parlamentari, Lombardi e Crimi, incontrano Pierluigi Bersani, e c’è l’ormai celebre battuta su Ballarò. Sarcasmo, rifiuto del dialogo. Avremo dovuto spiegare in streaming ciò che volevamo ed ascoltare le risposte, sono sicuro che sarebbe nato un buon governo ed avremmo fatto quel che dicevamo. Invece abbiamo resuscitato Berlusconi, il nostro vero avversario”.
La sua iniziativa, il nuovo soggetto politico, sarà l’avanguardia della diaspora?
“Non è solo un segnale, è un contenitore politico, una scommessa, uno strumento che permetta di fare ciò che il M5S non ha finora fatto, impegnarsi concretamente per il cambiamento. Per ora c’è lo sbando. Mai una conferenza nazionale, un’assemblea nazionale in cui discutere i grandi temi del Paese per condividerli, stabilire linee d’intervento, strategie e potere così, dialogare con i nostri interlocutori naturali, il centrosinistra, forti di un mandato politico…”
Lei è ottimista, dunque, sul successo de “L’Italia migliore”?
“Confido nella passione politica di coloro che hanno scelto il M5S e che oggi vivono con disagio, frustrazione, delusione i risultati elettorali, e temono che il M5S sia una meteora. Ora, se vogliono continuare a dibattere di scontrini e ricevute facciano pure, ma così non si va da nessuna parte”.
Lei è pessimista?
“Non si tratta di pessimismo, ma di realismo. La botta elettorale è stata pesantissima, ciò che sento è davvero paradossale. Invece che capire dove si è sbagliato, si dà la croce agli italiani che non ci hanno votato, sono rimasti a casa o tornati nel Pd”.
Parte dalla Sicilia la riscossa stellata? Lo spirito di ottobre 2012…
“Il modello siciliano, certo. Fu un approccio utile e intelligente, poi l’hanno seppellito”.
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