Nulla di fatto per l’ultima seduta dell’Assemblea regionale prima della pausa elettorale per le amministrative del 9 e 10 giugno.
L’aula, oggi, avrebbe dovuto affrontare, tra le altre cose, la discussione sulla mozione per l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto della Regione, che prevede che la riscossione delle imposte per le imprese che operano in Sicilia venga effettuata dalla Regione stessa. Ma a lavori iniziati i deputati presenti a Sala d’Ercole erano solamente quattro, diventati una ventina dopo un po’.
Tutti assenti perché l’assessore all’Economia regionale, Luca Bianchi, ha fatto sapere con una lettera spedita oggi all’Ars che non sarebbe stato presente per la discussione, e ha chiesto che venisse rimandata. Ma il resto della giunta? Nessuna lettera che informasse dell’assenza di tutti gli altri assessori è arrivata a Palazzo dei Normanni, e l’esito nullo della seduta ha scatenato critiche contro il governo, accusato di essere sempre assente e di avere incrinato i rapporti con l’assemblea.
“Non è giusto – ha detto il capogruppo dei 5 Stelle Giancarlo Cancelleri – che l’assenza del governo pregiudichi la possibilità di discutere le mozioni. All’ordine del giorno di oggi ce n’erano alcune che dovevano essere discusse mesi fa”.
E tra i grillini c’è anche chi ha rincarato la dose. Gianina Ciancio, giovanissima deputata catanese, ha minacciato ripercussioni: “Non è solo un problema di lavori d’aula – ha detto – . Il governo è sempre assenteista, non risponde alle interrogazioni, gli assessori non vengono mai in commissione, quando chiediamo informazioni non ci rispondono o rimangono sempre vaghi. Lavorare così è pazzesco, o le cose cambiano o penseremo a qualcosa di forte”.
Anche se ormai politicamente divisi, i 5 stelle hanno però trovato l’appoggio del vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino, transitato da qualche giorno al Gruppo misto dopo essere stato epurato dal Movimento di Beppe Grillo. “Questo governo e questa assemblea vanno in direzioni opposte dal giorno dell’insediamento – ha detto il vicepresidente vicario – , e così non può andare avanti. Dovrebbe iniziare un rapporto serio e sinergico, oppure si rischia di frenare i lavori che il parlamento cerca quotidianamente di portare avanti”.
Costretti, insomma, a chiudere i lavori, l’Aula è stata rimandata al prossimo 12 giugno, giorno in cui dovrebbe cominciare la discussione sull’articolo 37, se non ci saranno sorprese.
L’aula, oggi, avrebbe dovuto affrontare, tra le altre cose, la discussione sulla mozione per l’attuazione dell’articolo 37 dello Statuto della Regione, che prevede che la riscossione delle imposte per le imprese che operano in Sicilia venga effettuata dalla Regione stessa. Ma a lavori iniziati i deputati presenti a Sala d’Ercole erano solamente quattro, diventati una ventina dopo un po’.
Tutti assenti perché l’assessore all’Economia regionale, Luca Bianchi, ha fatto sapere con una lettera spedita oggi all’Ars che non sarebbe stato presente per la discussione, e ha chiesto che venisse rimandata. Ma il resto della giunta? Nessuna lettera che informasse dell’assenza di tutti gli altri assessori è arrivata a Palazzo dei Normanni, e l’esito nullo della seduta ha scatenato critiche contro il governo, accusato di essere sempre assente e di avere incrinato i rapporti con l’assemblea.
“Non è giusto – ha detto il capogruppo dei 5 Stelle Giancarlo Cancelleri – che l’assenza del governo pregiudichi la possibilità di discutere le mozioni. All’ordine del giorno di oggi ce n’erano alcune che dovevano essere discusse mesi fa”.
E tra i grillini c’è anche chi ha rincarato la dose. Gianina Ciancio, giovanissima deputata catanese, ha minacciato ripercussioni: “Non è solo un problema di lavori d’aula – ha detto – . Il governo è sempre assenteista, non risponde alle interrogazioni, gli assessori non vengono mai in commissione, quando chiediamo informazioni non ci rispondono o rimangono sempre vaghi. Lavorare così è pazzesco, o le cose cambiano o penseremo a qualcosa di forte”.
Anche se ormai politicamente divisi, i 5 stelle hanno però trovato l’appoggio del vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino, transitato da qualche giorno al Gruppo misto dopo essere stato epurato dal Movimento di Beppe Grillo. “Questo governo e questa assemblea vanno in direzioni opposte dal giorno dell’insediamento – ha detto il vicepresidente vicario – , e così non può andare avanti. Dovrebbe iniziare un rapporto serio e sinergico, oppure si rischia di frenare i lavori che il parlamento cerca quotidianamente di portare avanti”.
Costretti, insomma, a chiudere i lavori, l’Aula è stata rimandata al prossimo 12 giugno, giorno in cui dovrebbe cominciare la discussione sull’articolo 37, se non ci saranno sorprese.
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