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mercoledì 9 settembre 2015

Da Panarea un grazie al comandante Tesoriero

Un ringraziamento arriva dall'isola di Panarea per il giovane comandante Andrea Tesoriero della CdI, ex Siremar. 
Il plauso, da estendere, ovviamente, a tutto l'equipaggio dell'aliscafo Antioco, arriva per aver consentito, nonostante le condizioni proibitive dell'approdo nell'isola, a diversi isolani di poter tornare a casa e a chi doveva partire di poterlo fare.
L'aliscafo Antioco proveniva da Milazzo-Stromboli

Nel corso del pomeriggio continueremo a seguire sia la vicenda del traghetto "Novelli" ed ancora, con foto e video, i problemi legati alle avverse condizioni meteo. Oltre ad uno spiacevole fatto di cronaca, verificatosi a Lipari

Vulcano. I danni al pontile e al traghetto Novelli. Si attendono tecnici del RINA

Erano circa 30 passeggeri , molti dei quali con auto al seguito, che si trovavano bloccati da stamattina sul traghetto Pietro Novelli di Siremar CdI.
A Vulcano vi sono i comandanti di porto di Lipari e Milazzo, Paolo Margadonna e Matteo Lo Presti che stanno espletando, con i loro uomini, le indagini di rito.
A Vulcano dovrebbero arrivare i tecnici del Rina per stabilire se la nave, danneggiata, potrà lasciare nel pomeriggio l’isola.

Vi proponiamo le foto dei danni causati dall'impatto del traghetto "Pietro Novelli" sul pontile degli aliscafi a Vulcano. Ed ancora i danni che il mezzo ha riportato nella zona di poppa, sotto il portellone. Più tardi vi proporremo un ampio video con le fasi dell'approdo e dello sbarco di passeggeri e mezzi nello scalo vulcanaro, subito dopo che il traghetto è stato messo in sicurezza 

Il traghetto Novelli è approdato in banchina a Vulcano. Sbarcano passeggeri e mezzi

E' cessata, dopo circa tre ore, l'odissea dei passeggeri imbarcati sul traghetto "Pietro Novelli" della CdI - Ex Siremar che, sotto l'incalzare del maltempo, è rimasto imprigionato all'interno del porto a Vulcano, sbattendo ripetutamente contro il molo degli aliscafi (distruggendone una parte) e contro la struttura portuale delle navi.
Il mezzo, infatti, con l'apporto del rimorchiatore giunto da Milazzo e, grazie all'opera di ormeggiatori ed equipaggio che hanno operato sotto il coordinamento degli uomini della Guardia Costiera, è stato fatto attraccare in banchina e si sta procedendo allo sbarco dei passeggeri e degli automezzi.
Passeggeri provati ma, per fortuna, incolumi. Allo sbarco l'ambulanza della Croce Rossa per fornire assistenza
Il traghetto, ovviamente, per via dei ripetuti colpi contro le strutture, ha riportato danni lievi a prua e più consistenti a poppa. 
Ultimate le operazioni a Vulcano dovrebbe fare ritorno, senza passeggeri, a Milazzo. E' in corso l'interrogatorio dell'equipaggio da parte del Circomare - Guardia Costiera di Lipari
A SEGUIRE FOTO E VIDEO DELL'APPRODO

Vulcano. E' arrivato rimorchiatore in soccorso del traghetto "Novelli"



Sta entrando  adesso a Vulcano il rimorchiatore (vedi foto) che dovrà trainare fuori dal porto il traghetto "Pietro Novelli" che da stamattina è "incastrato" all'interno del porto. A bordo vi sono ancora i passeggeri e i mezzi, oltre, ovviamente, all'equipaggio.
Nella zona c'è ancora un forte vento.
Sul posto, come già anticipato, due unità della Guardia Costiera.
Nell'altra foto e nel video quella che è la situazione attuale

Lipari....Sott'acqua. Le foto e il video del disastro a Lipari centro e Canneto

Se a mare la situazione 
più grave è quella di Vulcano, dove la Pietro Novelli, continua a restare bloccata all'interno del porto, dove ha distrutto una buona parte del pontile aliscafi (dando un colpo mortale all'altra), a Lipari è piena emergenza un po dappertutto. Strade trasformate in torrenti (vedi Corso Vittorio Emanuele) e torrenti trasformati in fiumi in piena (vedi Torrente Boccetta a Canneto)
Diverse nell'isola le case e le attività commerciali invase dall'acqua. 
A Sottomonastero la strada si è rialzata e sono saltate le basole.
E' il risultato di venti minuti di pioggia...anche se intensa.
Ma è emergenza dappertutto da Via Roma a Valle, a Monte e nelle varie frazioni

Vi proponiamo un video con immagini del Corso (di Alessia Rubino) e del Torrente Boccetta a Canneto (di Simone Coluzzi)

Traghetto continua a "sbattere" sul molo di Vulcano. Sul posto la Guardia Costiera. In arrivo i rimorchiatori (IN AGGIORNAMENTO)

Il traghetto "Novelli" continua a "sbattere" contro le strutture portuali di Vulcano (banchina e molo aliscafi). Per cercare di limitare i danni in attesa dell'arrivo dei rimorchiatori è stata tesa tra la nave e il porto una cima.
Si sta studiando il modo per fare scendere i passeggeri. Non ci sono feriti. Solo tanta paura. Sul posto due unità della Guardia Costiera e i volontari della Croce Rossa. 
Si sta procedendo a liberare l'area portuale da persone e mezzi. La nave potrebbe fare, non appena arriveranno i rimorchiatori, un tentativo di ripartire
 Il video di Raffaele Granato Corigliano

Traghetto Novelli contro pontile aliscafi. Situazione altamente drammatica

Il traghetto "Novelli" della ex Siremar, che vi avevamo dato in grande difficoltà e messo di traverso nel porto di Vulcano, sta impattando, a più riprese, contro il molo degli aliscafi.
Cresce la preoccupazione a terra e a bordo dove si sta facendo l'impossibile per uscire dalla rischiosa situazione

Imperversa il maltempo. Traghetto "Novelli" di traverso nel porto di Vulcano. Rischio impatto. Grande apprensione

Imperversa il maltempo nelle Eolie. Il mare in tempesta sta costringendo i mezzi veloci a fare operazione a Lipari a Punta Scaliddi e tra non poche difficoltà. Gli stessi mezzi saltano lo scalo di Vulcano. Saltate anche alcune corse da e per le isole minori.
La situazione più a rischio è, in questo momento, a Vulcano. Il traghetto "Pietro Novelli", proveniente da Milazzo, dopo aver tentato di approdare, è messo di traverso in mezzo al porto e il mare lo spinge verso il pontile degli aliscafi.
Grande apprensione a bordo e a terra.
Il comando di bordo sta tentando, tra immense difficoltà, di uscire fuori dalla difficilissima situazione.
IN AGGIORNAMENTO ARTICOLO E FOTO

Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Confermato rischio nubifragi per stamane sulle Eolie

SI CONFERMA IL RISCHIO DI NUBIFRAGI NEL COMPRENSORIO EOLIANO.
LA FASCIA ORARIA DALLE ORE 10 ALLE ORE 17 SARA ' QUELLA PIU' A RISCHIO OVE SARANNO POSSIBILI INTENSE PRECIPITAZIONI TEMPORALESCHE, ACCOMPAGNATE DA LOCALI EVENTI GRANDINIGENI , FORMAZIONE DI LOCALI TROMBE MARINE CON ACCUMULI PRECIPITATIVI ELEVATI.
NON SONO ESCLUSE ALLUVIONI LAMPO.
ALCUNI MODELLI MATEMATICI PROTRAGGONO LE SEVERE CONDIZIONI DI MALTEMPO ANCHE IN SERATA, QUANDO FORTI VENTI, PROVENIENTI DA LEVANTE E GRECALE SFERZERANNO LE EOLIE.
SU QUEST'ULTIMA IPOTESI,NON CONCORDANO TUTTI MODELLI DI PREVISIONE. 

SI SEGNALANO CONDIZIONI DI FORTE MALTEMPO NELLA FASCIA IONICA DEL MESSINESE CON ELEVATI APPORTI PLUVIOMETRICI CHE PERSISTERANNO ININTERROTTAMENTE PER GRAN PARTE DELLA GIORNATA DI DOMANI

NDD - Per l'annunciato maltempo la nave Isola di Stromboli non ha effettuato il collegamento di questa mattina delle 06,30 da Lipari con Vulcano – Milazzo. Il mezzo di Siremar- CdI ieri sera, dopo la corsa delle 18,30 per Vulcano-Lipari, è tornato a Milazzo. 
Nessun problema ci dovrebbe essere per i collegamenti mattutini, specie da e per le isole maggiori. In arrivo la nave da Napoli. 

Il Santo del giorno: San Pietro Claver

Nome: San Pietro Claver
Titolo: Sacerdote
Ricorrenza: 09 settembre
Nato da Pietro ed Anna Claver l'anno 1585 a Verdù in Spagna, il nostro Santo fin dai primi anni fu educato cristianamente. Inviato a Barcellona per gli studi fu ammesso dal Vescovo fra i suoi chierici. Ma un più vivo desiderio nutriva Pietro: essere sacerdote religioso della Compagnia di Gesù. I suoi genitori non sapevano come staccarsi da un sì caro figliuolo, perciò gli negarono il consenso. Pietro, non potendo convincere i genitori con le parole, si rivolse con tutto l'animo alla SS. Vergine. Ottenuta la sospirata grazia, entrò in religione. A Maiorca conobbe il B. Alfonso Rodriguez che lo incitò ad andare in America. Approdato a Cartagena si recò a Santa Fè per compiervi la sua formazione, e l'anno 1616 a Cartagena ricevette l'ordinazione sacerdotale.
Di qui comincia la sua nuova vita feconda d'apostolato e di abnegazione per le anime.
Nel 1622 Pietro emise la professione religiosa solenne aggiungendo la promessa di spendere tutta la sua vita a servizio degli schiavi: lavorò tanto per' essi che se non ebbe la corona del martirio cruento ebbe quella di un martirio diurno, martirio di preghiera, di lotta, di sacrifici, d'un intenso apostolato. Un giorno, dopo aver radunati tanti negri da riempire la chiesa, e mentre questi ascoltavano la parola divina, il demonio destò un sì improvviso e spaventevole turbine che tutti cercarono la salvezza nella fuga e Pietro che stava alla porta, fu travolto. Tutti rimasero illesi: solo Pietro fu trovato più tardi, pesto e ferito, in orazione nella cappella della SS. Vergine.
Nella contagiosa pestilenza che poco dopo infierì in quelle regioni, Pietro mostrò la sua eroica carità. Ai piedi dei malati prestava loro i più umili servizi e assieme al pane materiale dava loro il pane spirituale, il pane della fede cristiana. Ma presto la fibra di questo coraggioso apostolo di Cristo venne a consumarsi.
Il suo corpo più non resse alle fatiche e cadde sfinito contraendo il terribile morbo che sopportò eroicamente per ben quattro anni.
Finalmente la sua corona era pronta: dopo un'agonia di un giorno, circondato dai suoi negri, il Santo Apostolo rendeva la bell'anima a Dio 1'8 settembre 1654.

PRATICA. Preghiamo oggi e facciamo un'offerta per i missionari.

PREGHIERA. O Signore, che hai salvato tante anime per mezzo del beato Pietro, ti chiediamo per la sua intercessione che uniti a te in terra possiamo eternamente godere la tua gloria celeste.
Altri santi e venerazioni del 09 settembre:

- San Ciarano il Giovane
Abate

- Beato Francesco Garate
Professo gesuita

- Santi Giacinto, Alessandro e Tiburzio
Martiri in Sabina

- Beato Giacomo Desiderio Laval
Sacerdote

- Beato Giorgio Douglas
Martire

- San Gorgonio di Roma
Martire

- Beata Maria (Emma) Euthymia Uffing

- Beata Maria Toribia (Maria de la Cabeza)
Moglie di s. Isidoro l'agricoltore



martedì 8 settembre 2015

Il ritrovamento dell'oro della chiesa di Alicudi e lo "scontro" su "mordi e fuggi" tra Utano e Giorgianni sulla Gazzetta del sud di oggi

Lipari (Salvatore Sarpi) Recuperati dai carabinieri i monili in oro che erano stati trafugati dalla chiesa della Madonna del Carmelo di Alicudi nella immediatezza dei festeggiamenti per il Patrono San Bartolomeo (21 Agosto). Contestualmente un ventenne liparese, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato per ricettazione. Proseguono le indagini per arrivare all’individuazione degli esecutori materiali del furto. 
Le indagini dei militari della stazione dei Carabinieri di Filicudi, che hanno competenza anche su Alicudi, sono scattate quando il sacerdote, responsabile della chiesa, ha denunciato il furto di monili in oro antico dalle statue della Madonna e di San Bartolomeo. Nello specifico erano state sottratte due collane, tre anelli e quattro paia di orecchini. L’attività investigativa veniva, immediatamente, allargata sia a Lipari che alla vicina Milazzo con l’obiettivo di verificare un eventuale tentativo di vendita del materiale rubato presso i compra oro di quelle zone. La pista si rivelava quella giusta e il 2 settembre i carabinieri di Lipari ritrovavano, presso un compra oro dell’isola, una prima parte della refurtiva: un anello e tre orecchini, deliberatamente ed abilmente danneggiati al fine di renderne difficoltoso il riconoscimento e per i quali il venditore-ricettatore aveva incassato circa 30 euro. 
Nel proseguo delle indagini i carabinieri di Filicudi, di concerto con quelli di Milazzo, accertavano che cinque orecchini e due anelli, provento del furto, era stati ceduti, in cambio di 200 euro, ad un compra oro della città del capo. 
Tutto il materiale recuperato veniva visionato da Padre Giuseppe La Rosa, che da circa un anno officia le funzioni presso la chiesa di Alicudi, il quale confermava che si trattava di quello sottratto. 
A questo punto, considerando che le attività che comprano oro hanno l’obbligo di registrare chi lo cede, è stato individuato e denunciato per ricettazione il ventenne liparese. 
Mentre proseguono le indagini per individuare i responsabili del furto,gli oggetti recuperati sono stati sottoposti a sequestro e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della restituzione alla chiesa.


Lipari (Salvatore Sarpi) La disciplina dello sbarco dei “mordi e fuggi” sull’isola di Stromboli vede su fronti decisamente contrapposti il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni e il coordinatore del PD di Stromboli, Claudio Utano. 
Oggetto dell’ennesima contrapposizione tra i due l’affermazione del sindaco che, dopo la nota di Utano con la quale si chiedeva al Prefetto di Messina di trovare delle soluzioni per l’afflusso di questa tipologia di turismo in un’isola con un vulcano attivo, individua la soluzione alla problematica con l’auspicata approvazione da parte del Parlamento di un ddl e con l’aumento della tassa di sbarco dall’attuale 1 euro e cinquanta a 5 euro. 
“Apprendiamo – scrive Utano in una nota -del le dichiarazioni del sindaco a corredo del nostro esposto in Prefettura sulla pericolosità ed il danno apportato da un non regolamentato flusso di turisti occasionali. Invece di entrare nel merito e prendere posizione, spiegando come intenderebbe risolvere i problemi, per il sindaco tutto è fermo perché non è stata autorizzata la normativa sull’adozione di una tassa di sbarco più “pesante”. Certo i soldi sono una cosa importante nell’amministrazione e non chiediamo certo di aumentare il debito, ma le questioni si affrontano anche organizzandole”. 
Nel proseguo della nota vengono posti al sindaco tutti una serie di quesiti che vanno da cosa ha concretamente fatto per sbloccare questa situazione di stallo sull’approvazione della normativa a
cosa farebbe con i 5 euro e quanta parte di questi  sarebbero davvero impiegati (quindi quali iniziative) per migliorare le condizioni ricettive di Stromboli. Ed ancora altri quesiti riguardano: l’organizzazione della gestione dei flussi turistici;  lo smaltimento dei rifiuti organici dei turisti occasionali;  l’intimazione per i barconi a rispettare gli orari di approdo degli aliscafi, evitando sovrapposizioni dannose e pericolose; il mancato intervento per rendere libera la più importante via di fuga (quella che porta al pontile) occupata stabilmente da ogni tipologia di ambulanti. 
Utano, infine, con riferimento al piano di protezione civile – che secondo il sindaco Giorgianni tiene conto di questi flussi – invita il primo cittadino a renderlo pubblico agli strombolani “attraverso la Circoscrizione, sostenendo, promuovendo e coinvolgendo le associazioni civiche che già operano sull’isola. Importante sarebbe anche farsi dire dalla Protezione civile, con la quale speriamo sia in buoni rapporti, qual ‘è, stante le attuali condizioni di sicurezza, il flusso orario massimo che può sostenere l’isola”.

Debutta a Malfa (Eolie) il 10 Settembre e poi prosegue a Modica e Catania “Balconi in cornice”

S’intitola “Balconi in cornice” ed è la performance diretta dal regista Guglielmo Ferro per il Festival I ART in programma giovedì 10 settembre a Malfa, nell’isola di Salina, Me (Chiesa dell’Immacolata, ore 21.15). A seguire domenica 13 settembre Modica, Rg (Atrio Comunale, Palazzo San Domenico, ore 21.15 e 22.15), in chiusura Catania con due serate, sabato e domenica, 19 e 20 settembre, nell’atrio di Palazzo degli Elefanti (21.15 e 22.15).
“Balconi in cornice” è un progetto multidisciplinare che ha come tema il futuro e che traduce in un autentico momento di spettacolo il quotidiano gesto di affacciarsi, rituale frequente nelle comunità del Sud, dove le case hanno balconi per godere del sole e del bel tempo. Il balcone, insomma, diventa un pretesto per “guardare oltre”, per guardare al futuro possibile della Sicilia e della sua gente: un futuro fatto di sogni e domande, di desiderio di esplorazione e di conoscenza, di voglia di essere e fare, di condividere il proprio tempo con l’altro, voglia di amare. Un futuro che la regia di Ferro interpreta attraverso diverse discipline artistiche e che, grazie alle proiezioni in videomapping, viene tratteggiato con scenografie digitali ispirate all’arte dei futuristi come Boccioni, Prampolini e Balla. Ogni performance dura circa 40 minuti.
Di scena un cast pluridisciplinare che mette insieme musicisti classici e contemporanei; ballerini, scrittori e drammaturghi: un melting-pot di arti contemporanee che, attraverso il loro linguaggi, risvegliano e assecondano il potere più esaltante in dote a ogni essere umano: la capacità di sognare, il futuro proprio e altrui.
Di scena a Malfa, Modica e Catania, diretti da Guglielmo Ferro, saranno i cantanti Mario Venuti, Simona Di Gregorio, Rita Botto (accompagnata da Giuseppe Finocchiaro); gli attori Franco Oppini, Barbara Giordano; la compagnia di danza Mnai’s; il musicista Massimiliano Pace; i filosofi Giovanni Ventimiglia ed Eugenio Giorgianni; Umberto Guidoni, il primo astronauta europeo a viaggiare nello spazio. Proiezioni in videomapping a cura di Luca Orazio Pulvirenti.
“Balconi in cornice”, a cura dell’associazione Gesti, è inserito nel cartellone del Festival I ART, il grande contenitore di eventi multidisciplinari che fa parte dell’omonimo progetto comunitario ideato e diretto da I World e con il Comune di Catania ente capofila

Punto nascita a Lipari. Art.1 illustra i prossimi passaggi. In primis si punta alla deroga per invertire processo in corso

COMUNICATO
Si è tenuto ieri l'incontro già programmato sulla questione relativa al punto nascita di Lipari con l'assessore Gucciardi alla presenza del dott. Mario Paino, del dott. Salvatore De Gregorio, del dott. Massimo Finocchiaro (referente del presidente Crocetta e promotore dell'incontro ) e dell'ON. Picciolo. 
Ancora una volta l'assessore ha ribadito la ferma volontà del governo regionale e del presidente Crocetta di riattivare il punto nascita nella struttura isolana ed oggi, o al massimo domani, reitererà al ministro Lorenzin la richiesta di deroga già inoltrata dal precedente assessore e rigettata nel maggio 2015. 
Ottenere la deroga sarà già un primo grande successo che ci permetterà di invertire quel processo vizioso che ha portato allo smantellamento del reparto di ginecologia ed ostetricia( oggi stranamente relegati al dipartimento oncologia) 
La deroga, ovviamente, non basta a riaprire il punto nascita ma è certamente propedeutica ad ulteriori passaggi che dovranno essere consumati con il direttore generale dell' Asp dott. Sirna,sensibile alla risoluzione di tali problematiche. 
Anche su questo l'assessore si è preso l'impegno che attiverà subito un tavolo di confronto per verificare se esistono le condizioni di sicurezza per riattivare il servizio o se sarà necessario intervenire(come presumiamo) per garantire tutti gli standard necessari al rilancio del punto nascita. Garantita la sicurezza si procederà alla modifica della pianta organica per attivare definitivamente il servizio. 
Fino a quella data vigileremo e presseremo per consentire agli isolani di continuare a coltivare questa bella speranza. 
Un ringraziamento doveroso al segretario del PD Saverio Merlino,assente ieri per impegni di famiglia, che insieme a noi,da tempo ha avviato un percorso importante di confronto con i medici e con la deputazione regionale e nazionale a difesa del punto nascita. 
Art.1

Forti piogge in arrivo. Livello "giallo" di criticità per rischio idro-geologico

Forti temporali sulla Sicilia a partire da oggi pomeriggio: è quanto prevede un allerta meteo della Protezione civile. Una vasta area di bassa pressione, infatti, determinerà sulle regioni meridionali una fase perturbata che nelle giornate di domani e soprattutto mercoledì apporterà fenomeni temporaleschi, anche intensi.
In particolare, l’avviso di condizioni meteorologiche avverse prevede da oggi pomeriggio precipitazioni a prevalente carattere di rovesci o temporali, sulla Sicilia.
I fenomeni avranno carattere diffuso con quantitativi puntualmente molto elevati nella giornata di mercoledì 9 settembre. I fenomeni saranno inoltre accompagnati da rovescio di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi criticità gialla per rischio idrogeologico su gran parte della Calabria e sulla Sicilia orientale, mentre per domani la criticità sarà gialla sulla punta meridionale della Calabria e su tutta la Sicilia.

Operazione "Riciclo". Arrestato il sindaco di Mazzarrà S. Andrea. Ex senatore ai domiciliari.

E’ stata battezzata “Riciclo”, l’operazione della Guardia di Finanza di Messina che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti – informano le Fiamme gialle – del sindaco di Mazzarra’ Sant’Andrea, Salvatore Bucolo e di tre amministratori, tra cui l'ex senatore Lorenzo Piccioni, della societa’ mista pubblico-privato che gestisce la locale discarica. 
 I reati ipotizzati sono corruzione e peculato.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. 

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso il Comando Provinciale di Messina alla presenza del procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto Emanuele Crescenti.

I ringraziamenti di Alicudi al maresciallo Coroneo e ai suoi uomini per recupero oro trafugato in chiesa

La popolazione di Alicudi ringrazia il Mar. Antonio Coroneo ed i militari della stazione carabinieri di Filicudi da lui comandata per la tempestiva e brillante operazione di ritrovamento dell'oro trafugato nella Chiesa Maria SS. del Carmelo ad Alicudi.

Santa Messa dell'Aurora a Quattropani dopo il pellegrinaggio. Gli altri appuntamenti odierni

Santa  Messa dell'Aurora stamane a Quattropani, a conclusione del pellegrinaggio partito da Lipari, in occasione della festività della Madonna della Catena.
Le foto di Antonio Iacullo per rivivere alcuni dei momenti.
Questo, invece,l'ulteriore programma di oggi
Ore 09,00 S. Messa
Ore 10,30 S. Messa
Ore 18,30 Processione con il Venerato Simulacro nella Contrada
Ore 19.30 S. Messa

Migranti a Lipari? Giorgianni ribadisce: Nessuna richiesta avanzata e mancano anche strutture idonee

Giro podistico delle Eolie. Franzese è già nel futuro, la Cappuccio da applausi. Oggi l'Acquacalda - Canneto

Partiti! L’emiliano Salvatore Franzese e la piemontese Giorgia Cappuccio si sono aggiudicati a Vulcano la prova d’apertura del “XV Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie”. La festa della corsa in uno degli scenari più suggestivi al mondo è dunque cominciata nel segno dei pronostici. Ma naturalmente non è solo l’aspetto squisitamente sportivo a tenere banco. C’è anche quello turistico e del più sano divertimento a muovere decine e decine di atleti, più o meno performanti, per le vie di tre delle sette perle del Tirreno.
Gli oltre 140 partecipanti della manifestazione nazionale FIDAL, che si concluderà sabato, organizzata dalla Polisportiva Europa Messina del presidente Costantino Crisafulli con la collaborazione della Mediterranea Trekking ed il patrocinio dei comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina di Salina, si sono confrontati su un impegnativo circuito di 7,3 km caratterizzato dal periplo di Vulcanello, della lunghezza di 2000 metri e da completare tre volte. I podisti hanno corso immersi in una spettacolare cornice paesaggistica, faticando sia per l’alternanza di salite (con pendenze tra il 6% e l’8%) e discese ripide e tecnicamente insidiose, che per l’elevato tasso d’umidità.
Franzese, portacolori dell’Atletico Reggio Asd e grande favorito della vigilia, ha allungato sui rivali più accreditati già all’inizio della seconda tornata ed ha poi chiuso, controllando la situazione, con l’ottimo tempo di 24’59”. Piazza d’onore per Christian Cenedese dell’Atletica San Rocco, che ha fatto fermare il cronometro dopo 25’49”. Terzo Luigi Guidetti (Corradini Rubiera) in 26’07”. A seguire si sono classificati: Sergio Trinca (Atletica San Rocco), Alberto Manzo (Atletica Fossano), Danilo Santoponte (Podistica Solidarietà), Giovanni Mangiò (Stilelibero), settimo e primo dei peloritani, Roberto La Mattina (Atletica Sicilia), Rodolfo Cusumano (Atletica Vighenzi Padenghe) e Michele Carnevalini (Stamura Ancona).
«Mi sento bene – ha dichiarato all’arrivo Franzese – dopo quasi 3 km assieme a Guidetti ho forzato il ritmo e sono rimasto, così, da solo al comando. Le sensazioni erano buone, ma non ho voluto forzare troppo nel finale, visto che ci sono ancora da affrontare altri quattro duri e ravvicinati impegni. L’obiettivo e naturalmente confermarmi dopo le affermazioni eoliane degli ultimi due anni».
Più combattuta, come previsto, la gara femminile, che ha visto imporsi la cuneese Cappuccio (Podistica Valle Varaita) con il tempo di 33’30”. Alle sue spalle, la combattiva messinese Francesca Colafati della Fidippide, giunta al traguardo distanziata di 34”. Gradino più basso del podio per Roberta Lodesani (Corradini Rubiera), moglie di Guidetti, che ha concluso la prova in 34’22”. Quarta Tiziana Russo (Stilelibero), quinta Manuela Monciatti (Atletica Castello Firenze), sesta Eleonora Mapelli (Runners Bergamo), settima Monica Palladini (Ctl Bagnolo) e ottava Cristina Parravicini (Runners Club Milano).
«La grande soddisfazione degli organizzatori – sottolinea Costantino Crisafulli deus ex machina dell’organizzazione – è che l’ottanta per cento di questi atleti arriva dal centro nord Italia. Non ha scelto la nostra gara per comodità ma perché trova questa terra accogliente e questa competizione una splendida occasione di vacanza attiva. Si creeranno ben presto due macro gruppi. Quello con chi punta alla vittoria di tappa, magari nella sua categoria e che vuole dimostrare al suo avversario di essere più forte dell’anno precedente, e quello di chi invece corre davvero solo per divertirsi senza badare al cronometro. Per entrambi c’è però, dopo le fatiche mattutine, uno splendido mare ed un paesaggio fantastico che dà loro ristoro e serenità».
Oggi trasferimento a Lipari per l’Acquacalda-Canneto (6,5 km); una competizione in linea che prevede, dopo una breve ascesa, il suggestivo passaggio alle cave di pomice ed una picchiata verso il lungomare di Canneto.

lunedì 7 settembre 2015

Firmata convenzione tra comuni eoliani per costituzione “comitato guida” sito Unesco – Isole Eolie

COMUNICATO STAMPA
Firmata la convenzione tra i Comuni eoliani per la costituzione del “comitato guida” sito Unesco – Isole Eolie

Questa mattina, presso la sede comunale di Piazza Mazzini, a Lipari, alla presenza del Segretario generale del Comune di Lipari – Ente Capofila – e dei sindaci dei quattro Comuni eoliani (Marco Giorgianni, Sindaco di Lipari/ Presidente del neonato Comitato Guida – Riccardo Gullo, Sindaco di Leni – Salvatore Longhitano, Sindaco di Malfa – Domenico Arabia, Vicesindaco facente funzioni di Sindaco di Santa Marina Salina) è stata firmata la convenzione per la costituzione del Comitato Guida sito Unesco – Isole Eolie, il cui schema era stato precedentemente approvato dai rispettivi Consigli Comunali.
Le Isole Eolie, Patrimonio Unesco dall’anno 2000, con la costituzione del Comitato Guida dei Comuni eoliani, compiono un ulteriore importante passo verso la concreta attuazione del progetto di valorizzazione e promozione di quell’unicità territoriale in cui questa Amministrazione crede e per cui lavora, insieme alle Amministrazioni di Salina, superando così alcuni ostacoli burocratico -amministrativi che perduravano da anni – dalla redazione del c.d. Piano di Gestione del sito Unesco Isole Eolie, avvenuta nel 2008 – e permettendo in un futuro ormai prossimo un serio sviluppo concorrenziale del territorio eoliano, tra i più suggestivi, ricchi di storia e risorse ambientali a livello mondiale.
L’Amministrazione Comunale
L’Assessore ai Rapporti con la Stampa

Costituito Ufficio Patti Territoriali

COMUNICATO STAMPA
Nella giornata odierna, tra i Sindaci dei Comuni Eoliani è stata sottoscritta una convenzione tra Enti pubblici locali per la costituzione dell'Ufficio denominato “Ufficio Patti Territoriali”, Lo stesso è deputato alla gestione dei progetti ammessi a finanziamento nell'ambito del procedimento di rimodulazione delle risorse del Patto Territoriale Generalista Isole Eolie.
Inizia oggi un nuovo percorso che impegna in prima linea i Comuni eoliani nella programmazione degli interventi del Patto Territoriale e a cui il Comune di Lipari, come precedentemente annunciato, ha dato priorità agli interventi presso i Centri Comunali di Raccolta dei rifiuti (CCR) che con tali risorse potranno essere adeguati alle esigenze del servizio.
Nell'Assemblea tenutasi presso il palazzo municipale di Lipari i Sindaci hanno eletto presidente dell'Assemblea Ufficio Patti Territoriali il Sindaco di Lipari e pertanto il Comune di Lipari sarà Capo-fila.
Un importante passo avanti nella gestione del Patto Territoriale che rappresenta per il nostro territorio un opportunità di valorizzazione dei servizi pubblici resi.
L'Amministrazione comunale.

Vittorio Morace passa le chiavi del regno al figlio Ettore con ricca dote di mezzi (veloci) e linee (nuove)

Il patron di Ustica Lines, piacevolmente distratto dal Trapani Calcio, cede all’ex AD di CIN Tirrenia la guida a tutto campo del gruppo siculo, pronto a potenziare la flotta con aliscafi innovativi, in attesa di fare il colpo oltreoceano

Trapani (di Angelo Scorza - Ship 2 Shore)  Neanche il tempo di ‘mettere’ in rimessa la barca a vela che lo ha portato in agosto a zonzo per il Mediterraneo Occidentale – un meritato ‘riposo del guerriero’ dopo gli intensi 4 anni a capo di CIN Tirrenia – che Ettore Morace ha preso servizio, con un giorno d’anticipo rispetto all’esordio schedulato per il 1° settembre, nel suo nuovo posto di lavoro.
Sempre a capo di una compagnia di navigazione di traghetti e presso una società per lui non inedita.
E non tanto perché Ustica Lines, fondata dal padre Vittorio nel 1993, è l’azienda di famiglia; quanto perché l’ex broker di Unitramp Napoli (altri 4 anni), e prima ancora direttore commerciale dei gloriosi Cantieri Rodriquez di Messina e Pietra Ligure (una decina di anni), aveva già respirato la salutare aria trapanese circa due decadi fa, come racconta il papà in questa intervista che ci concede proprio nei giorni imminenti l’arrivo del figliolo a prendere le redini societarie; un passaggio di consegne per cui il Com. Morace freme, per tutta una serie di motivi, a cominciare dai limiti di età per un’attività sempre più impegnativa.
“Ettore prende il mio posto come amministratore delegato, ma era giù successo circa 20 anni fa quando io ebbi un infarto. E io resto a fare il presidente” afferma Vittorio, che ha sulle spalle anche il piacevole fardello di 8 figli, racchiusi in un intervallo di tempo di quasi 40 anni, avuti da 3 diverse mogli, l’ultima delle quali, olandese, incontrata nelle ‘sue’ isole Canarie (vi ha operato molti anni con i mezzi veloci) è proprio quella cui è dedicata la creatura più recente, il monoscafo nuovo di zecca che ha cominciato a prestare servizio sulle Egadi nelle ultime settimane di agosto.
Senza dimenticare che Ammarì (‘partenopeizzazione’ di Anne Marie) era anche il nome di un precedente catamarano concepito da Ustica Lines per svolgere crociere intorno alla Sicilia, con formula inedita, che lo stesso Morace spiega: “I passeggeri potevano salire in qualunque porto; sarebbe stata un’idea vincente, se non ci fosse stato il problema del costo di gestione eccessivo, con sole 50 cabine”.
Ma presidente a Trapani Morace lo è soprattutto per ragioni slegate dal business marittimo, malgrado l’armatore si sia radicato sotto la collina di Erice ormai dagli anni ’90.
“Mi fermavano per strada per dirmi’ Grazie Presidente’, e all’inizio io non capivo il perché, pensando ai miei mezzi veloci” ricorda facendo un rapido excursus sul Trapani calcio, che milita con baldanza non velleitaria in serie B.
“Il pallone mi ha preso quasi per sbaglio, ma adesso è diventato una passione, seguo la squadra tutte le domeniche in casa, e spero un giorno non lontano di portarla in serie A” afferma con la genuina sincerità dei suoi occhi azzurri come il mare trasparente del Lido Paradiso presso cui è la sede sociale, in una graziosa palazzina moresca, non solo di Ustica Lines ma appunto, al di là della parete, anche del Trapani Calcio. “In questa città sono letteralmente dei fanatici; nel luglio 2005 il sindaco Mimmo Fazio chiamò a Palazzo D’Alì gli imprenditori cittadini più in vista per chiedere chi poteva prendere la squadra, allora in serie D e poi pure retrocessa in Eccellenza. Ma nessuno si fece avanti anche perché la compagine era fallita; dunque, rompendo il silenzio pavido di quella decina di colleghi, mi sentii in dovere di fare qualcosa per la città che mi aveva adottato professionalmente, e quindi rimasi volentieri col cerino in mano. Poi venne la fortuna di trovare l’uomo giusto per risorgere nell’allenatore Boscaglia (solo recentemente rimpiazzato dal più rodato Serse Cosmi) che ci portò in pochi anni a livelli di calcio professionistico; e ora siamo da 3 anni in serie B, con le nostre malcelate ambizioni…”.
Ma se il calcio è solo l’ultimo piacere di un uomo che ha saputo certamente assaporare la vita, il trasporto marittimo rimane il sacro furore di un armatore che per un periodo ha fatto parte della diaspora di armatori partenopei usciti fuori da Confitarma, ma che ora ha fatto marcia indietro da circa un anno.
“Passione, competenza, professionalità, qualità. Su tutto questo nasce e continua la storia dell'Ustica Lines. Sin dal 1993, anno di fondazione, quando, con un aliscafo preso a noleggio, inizia a solcare i mari, sulle prime rotte Napoli – Ustica – Favignana – Trapani e Trapani – Pantelleria – Kelibia” recita la storiografia ufficiale dell’impresa ‘brandizzata’ col caratteristico cavalluccio marino.
Da questa partenza ‘a fari spenti’ la compagnia di navigazione sicula, passata attraverso alterne vicende, che l’hanno vista impegnata anche sul versante dei traghetti ro-pax e di quelli ro-ro, oltre che su linee all’estero e persino nelle crociere, ha oggi ricalibrato l’impegno sul solo core-business dei mezzi veloci. “Per il momento non c’è alcuna intenzione di tornare ad avere mezzi merci; torniamo alla nostra specializzazione storica che è l’alta velocità” conferma il patron.
Oggi, con una trentina di queste unità, Ustica Lines copre i collegamenti con le Isole Egadi, Eolie e Pelagie, e Reggio Calabria dalla Sicilia, oltre a collegare la costa croata attraverso la succursale al 100% Trieste Lines, che effettua la linea da Trieste a Pola, Rovigno, Pirano, con il mezzo Fiammetta Morace, nome dell’altra figlia direttamente impiegata in azienda, oltre a Cristina e ora anche ad a Ettore, il primogenito di un padre prolifico non solo in termini di naviglio realizzato.
L'ultima scommessa - anche su tale versante verterà l’impegno di Ettore Morace, responsabile a tutto campo delle attività dell’intero gruppo - si chiama HSC Shipyard, operativo da un paio di anni. Il Cantiere Navale Unità Veloci ‘di casa’, con sede a Trapani – attiguo alla desolata banchina vuota e semiabbandonata del fu CNT Cantiere Navale di Trapani di Giuseppe d’Angelo, fallito nel 2011 - è diventata la fucina ‘fai da te’ delle nuove imbarcazioni che l’azienda intende realizzare per se ma anche per clienti terzi. In queste officine è stato concepito e prodotto ad inizio 2014 il primo esemplare della classe Admiral, al secolo Carlo Morace, aliscafo prototipo di una serie unica al mondo per capacità, prestazioni, velocità, qualità e dotazione tecnologica.
La realizzazione di un cantiere captive è davvero un’arma vincente, potendo così controllare la produzione in via diretta. “Oggi con i 3 nuovi mezzi in consegna abbiamo 30 mezzi veloci nella flotta. L’ultima tornata di newbuilding erano state le 9 navi veloci monocarena prodotte da Air Naval a Nola (Caserta), tutte consegnate, di cui l’ultima nel 2012. Con le unità home made siamo partiti dapprima col Carlo Morace, completato nel 2014, poi con l’appena arrivato Ammarì, che deve ancora fare il varo, per entrare in linea a settembre. L’intenzione dichiarata è quella di costruire anche per altri, sebbene non abbiamo altre trattative concrete in pista; con gli aliscafi iniziamo a settembre a fare marketing presso altri operatori di mezzi veloci. In HSC Shipyard abbiamo preso anche personale da CNT per arrivare a 86 persone, a regime. Ma puntiamo su una squadra tutta nuova, guidata dal direttore Ing. Gianluca Morra, con 6 ingegneri giovani appassionati alle navi veloci”.
Insomma, per certi versi sembra ripetersi la storia di successo che era stata appannaggio del cantiere Rodriquez. “Ma con alcune differenze essenziali. Le nostre nuove navi, nelle due versioni Admiral 250 e Admiral 350, possono vantare grande velocità (37-38 nodi contro i 31 di un monocarena) e bassi consumi (da 14 a 18 litri per miglio contro i 31 di un catamarano equivalente), grazie a una particolare idrodinamica; hanno ali fatte in maniera diversa, costruite con lavorazioni meccaniche automatizzate, ottenendo un perfetto controllo della geometria alare e una elevata resistenza strutturale che riduce la manutenzione” spiega ancora Morace, prima di tirare fuori l’atout vincente dei suoi innovativi gioiellini. “Prima il limite era una capacità di 210 passeggeri; i primi 2 realizzati trasportano rispettivamente 230 e 250 passeggeri (l’Ammarì presenta altre variazioni rispetto al Carlo Morace), ma il terzo sarà una vera bomba, quando entrerà in servizio fra novembre e dicembre, con i suoi 350 passeggeri, un carico pagante utile del +40% a fronte di costi operativi solo di poco superiori”.
Per questi ritrovati della tecnica, realizzati con materiali speciali più leggeri e scafo in lega di alluminio interamente saldato, che permette anche maggiore silenziosità, l’investimento è di circa 6,8 milioni euro per gli Admiral 250 e attorno agli 8 milioni per i più grandi.
“Approfittando del ribasso del gasolio, per il momento si userà la propulsione tradizionale, ma non escludiamo in futuro di usare anche i moderni eco-combustibili”.
Con questi mezzi innovativi e competitivi, l’armatore programma una mossa davvero a sorpresa.
“Penso che prenderemo delle linee anche all’estero. Una potrebbe essere quella dei collegamenti tra Cuba e gli Stati Uniti; porteremo lì i nostri aliscafi, e faremo cose diverse, non solo sull’Avana. L’isola caraibica ha molti punti per il turismo, con molti porti minori. Ma è prematuro parlarne, visto che ancora non abbiamo fatto nulla con il governo cubano. Comunque il mercato sarà enorme, anche se credo che tutta questa aspettativa si calmerà dopo un poco”.
Note meno allegre riguardano invece gli affari domestici, dove il conto presentato da Ustica Lines deve essere ancora saldato per intero. Infatti sulle questioni locali è ancora aperto il contenzioso con la Regione Siciliana sui collegamenti con Egadi ed Eolie: c’è un tavolo al Ministero col RINA che deve valutare l’entità dei finanziamenti e che dovrebbe pronunciarsi a breve.
“Ma, causa la stasi estiva, la chiusura del tavolo non avverrà prima di settembre; ci devono il 33% di quanto dovutoci secondo gli accordi contrattuali. Noi avevamo fatto un muro come azione. La Regione Siciliana non ha nessuna carta da giocare, avevamo fatto un contratto che devono rispettare, il tutto si riduce a una volontà di non pagare davvero inspiegabile; non credo che non abbiano soldi, è davvero difficile ipotizzarlo…”.
Morace è scuro per gli ultimi esiti dei bandi di affidamento. “In realtà ci hanno tolto 2 linee, l’ultimo contratto era per 4 linee oltre a una nave di riserva, quelli di un mese fa sono solo dei rinnovi attesi”.
Dal 25 luglio è infatti iniziato il collegamento in aliscafo da Porto Empedocle per le isole Pelagie, Linosa e Lampedusa e due giorni dopo quella da Trapani verso Pantelleria, per un ammontare complessivo, sino a fine 2015, pari a 4,7 milioni di euro.
“Ma queste non sono novità, mentre costituiscono una sorpresa assoluta per questo nuovo operatore (SVIM, ndr) abituato a portare turisti alle Eolie, ma non con mezzi HSC come sono i nostri; eppure sono stati pagati come fossero mezzi di qualità, dunque decisamente troppo”.
Angelo Scorza

Centro giovanile di Lipari verso la chiusura? L'intervento di Angelo Sidoti

Caro Direttore,
ho letto stamani il commento di Michele Giacomantonio sul tema “Centro Giovanile” e mi unisco al suo pensiero oltre che condividerlo pienamente.
Molti sanno che io sono fratello di Gianna Sidoti e nipote di Padre Sardella ma questo rapporto di parentela non condiziona minimamente la mia seguente riflessione.
In questo breve articolo parlo da genitore di un ragazzo che è cresciuto all’interno del Centro Giovanile da quando aveva appena 8 di anni e oggi ne ha 16 anni.
Il Centro Giovanile esiste forse anche da più di 20 anni. Sono cresciute all’interno di questa struttura intere generazioni di giovani eoliani e le iniziative promosse dallo stesso Centro sono state tantissime ed ispirate da un puro sentimento cattolico, religioso e sociale.
Pur ritenendo giusto e legittimo il diritto alla ristrutturazione di questi locali mi domando: ma la Curia per quale finalità, uso o destinazione intende utilizzarli?
Spostare il Centro Giovanile dalla attuale location ne potrebbe causare la sua totale chiusura. La sua vicinanza al Corso Vittorio Emanuele (luogo di ritrovo abituale per tutto l’anno dei ragazzi) è strategica in quanto i giovani trovano naturale incontrarsi all’interno della struttura prima o dopo le loro passeggiate.
Chi rappresenta la Curia nell’Arcipelago vuole assumersi questa responsabilità?
Trovo poco adatti i luoghi che circolano come alternative all’attuale ubicazione del Centro ovvero fabbrico utilizzato dalla Banda Musicale (le attività non possono convivere) o il Palazzo Vescovile (luogo adatto per delle mostre o piccoli seminari).
Pertanto, mi auguro che la Curia nella persona di Sua Eccellenza l’Arcivescovo Calogero La Piana, senza passare attraverso alcun portavoce, con tutto il rispetto per quest’ultimi, incontri personalmente le due persone che hanno gestito per conto della Chiesa questi locali ovvero Mons. Gaetano Sardella, che ha dedicato ai giovani tutto il suo sacerdozio, e Gianna Sidoti che ne è stata l’animatrice per 20anni e forse più.
Far continuare questo chiacchiericcio non serve proprio a nulla. Se esistono delle alternative che si ricerchino di comune accordo senza che però si usi a sproposito il dovere di “obbedienza” oppure l’uso di mandanti.
Un caro saluto a tutti voi
Angelo Sidoti

Il portalettere è in ferie. Non si consegna la posta a Filicudi

Riceviamo e pubblichiamo:
Oggi, 7 settembre 2015, il portalettere a Filicudi non è arrivato perchè "in ferie". Sembra uno scherzo...ma non è stata mandata nessuna altra persona in sostituzione.
L'isola sopporta già da anni gravi disagi perchè l'ufficio postale viene aperto solo 2 giorni alla settimana, il Lunedì ed il Giovedì, spesso le bollette vengono consegnate ai destinatari in ritardo e talvolta nemmeno arrivano, Giovedì prossimo è previsto maltempo....e di nuovo passerà anche più di una settimana senza posta consegnata. Sono state raccolte firme, fatte proteste ed esposti ma qui ancora non cambia nulla.
Il consigliere di Circoscrizione
Rosella Rando

Ricordato a Pianoconte il soldato Giovanni Fonti, deceduto al fronte



E' stato ricordato ieri sera a Pianoconte, nella Santa Messa delle ore 19 e 30, celebrata nella chiesa di Santa Croce da Don Lio Raffaele, il soldato Giovanni Fonti, nativo della frazione, deceduto il 26 Agosto 1915, all'età di 22 anni, per le ferite riportate in battaglia.
Durante l'intensa e sentita commemorazione, alla quale hanno preso parte i parenti del soldato, dopo la lettura del dispaccio, è stato suonato il silenzio


Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava. Preallerta meteo. In arrivo mercoledì ciclone afro-mediterraneo

PREALLERTA METEO per l'arrivo di un ciclone afro-mediterraneo, che sarà attivo nelle coste tirreniche messinesi e nel comprensorio eoliano nell'arco della giornata di Mercoledi 9 e nella mattinata di Giovedi 10.
La direttrice di moto delle correnti in quota si disporrà da SW in direzione verso NE e nel tardo pomeriggio di Mercoledi il vortice ciclonico interesserà le Eolie con i fenomeni piu' intensi apportando forti e abbondanti piogge che in nottata potranno manifestarsi localmente a carattere di nubifragio.
Il vortice ciclonico sarà preceduto da forti venti di scirocco che, nel corso del pomeriggio, seguiranno il minimo depressionario. Al mattino spireranno da scirocco e nel pomeriggio da levante-grecale.
Durante la serata e la successiva nottata le intense precipitazioni, accompagnate da forti temporali colpiranno lo Stretto di Messina, mentre le correnti in quota che dapprima erano disposte da SE ruoteranno a occidente. Si segnala che le abbondanti precipitazioni previste per la sera-notte di Mercoledi potranno arrecare ALLUVIONI LAMPO lungo le coste tirreniche messinesi e nel basso versante ionico messinese.
Sono previsti localmente accumuli precipitativi eccezionali che domani cerchero' sia di localizzare che di descriverne l'intensità e la durata.
Per quanto concerne il mare questo sarà molto mosso al largo o localmente agitato tra Alicudi-Filicudi e sarà caratterizzato da onde lunghe a seguito dell'allontanamento del minimo depressionario previsto nella mattinata di Giovedi 10,
Piu' attenuato sarà il moto ondoso nel sottocosta milazzese.
La colonnina di mercurio, che nei primi giorni della settimana sarà in costante diminuzione,subirà un ulteriore discesa attestandosi sui 24 C .Quindi un tonfo verso il basso di ben 10 C rispetto alla temperatura massima registrata nel corso del week-end 5-6 Settembre.
La previsione dei fenomeni intensi previsti Mercoledi dovrà essere confermata 24 ore prima dell'evento, pertanto vi rimando ai prossimi aggiornamenti pubblicati in questa pagina all'indirizzo www.facebook.com/meteoeolie

Carabinieri recuperano oro trafugato in chiesa Alicudi. Una denuncia per ricettazione


 Comando Provinciale di Messina
Comunicato stampa del 07 Settembre 2015
Compagnia di Milazzo
Alicudi (Isole Eolie - ME),furto di monili nella Chiesa Maria SS. del Carmelo di Alicudi : un ventenne denunciato dai Carabinieri per ricettazione.
Nell’ambito delle attività volte alla prevenzione e repressione dei reati, i militari della Stazione Carabinieri di Filicudi, in esito di una intensa attività info-investigativa che ha interessato altresì l’isola di Lipari e la città di Milazzo, hanno denunciato in stato di libertà una persona per il reato di ricettazione.
Le indagini dei militari della Stazione Carabinieri di Filicudi erano scattate all’indomani del 22 Agosto u.s. allorquando il sacerdote, responsabile della Chiesa Maria SS. del Carmelo di quel centro, aveva denunciato il furto di monili in oro antico da alcuni simulacri ivi presenti: nello specifico erano state sottratte due collane, tre anelli e quattro paia di orecchini.
Immediatamente scattavano le indagini del caso, coordinate dai militari della locale Stazione, che interessavano i limitrofi presidi dell’Arma presenti sia nell’arcipelago eoliano che sulla terraferma, al fine di accertare l’eventuale versamento dei predetti monili presso i compro oro presenti nei rispettivi territori di competenza. La prontezza e l’efficacia della strategia d’azione permetteva così di avere un riscontro positivo .Infatti nella mattinata del 2 settembre veniva rinvenuta una prima porzione di refurtiva grazie ai militari della Stazione di Lipari che presso un compro oro ivi presente riuscivano a rinvenire un anello e tre orecchini, provento del predetto furto, che erano stati deliberatamente ed abilmente danneggiati al fine di renderne difficoltoso il riconoscimento e per i quali era stato ricevuto un “corrispettivo” di circa € 30,00. Questo però non sottraeva impegno all’azione di ricerca dei Carabinieri di Filicudi che il 5 settembre successivo, d’intesa con i militari della Stazione di Milazzo, accertavano che il precedente 1 settembre altri monili in oro, nello specifico cinque orecchini e due anelli, perfettamente combacianti con quelli oggetto di ricerca, erano stati versati presso un compro oro di Milazzo, questa volta in perfette condizioni, a fronte di un “corrispettivo” di € 200,00.
Recuperati i predetti beni, gli stessi venivano posti in visione a Padre Giuseppe La Rosa, che da circa un anno officia le funzioni presso la Chiesa di Alicudi, il quale riconosceva tutti i monili senza alcun’ombra di dubbio.
A quel punto è stato semplice per gli operanti identificare gli autori del reato, proprio in merito all’obbligo per i titolari di dette attività di registrare i documenti di coloro che “cedono” oro in cambio di danaro, ed è pertanto scattata una denuncia penale per il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) un ventenne di Lipari, già noto alle Forze dell’Ordine.
Gli oggetti recuperati sono stati quindi sottoposti a sequestro e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della restituzione agli aventi diritto.

Carabinieri recuperano oro rubato in chiesa ad Alicudi

Con una brillante operazione i carabinieri di Filicudi hanno recuperato tutto l'oro che era stato asportato, penetrando da una finestra, dalla chiesa della Madonna del Carmelo ad Alicudi, alla vigilia dei festeggiamenti in onore del Patrono San Bartolomeo. Vi sarebbe un denunciato.
Maggiori particolari saranno resi noti durante una conferenza stampa

Lipari. Da domani la settina in onore della Beata Vergine nella chiesa dell'Addolorata

Domani , alle 19, nella chiesa dell'Addolorata, all'interno del Castello di Lipari, avrà inizio la settina in onore della Beata Vergine. 
Si concluderà giorno 15

Stromboli, il vulcano che erutta per «svuotamento». (da corriere.it)

di Gaetano Cervone
È un modello che potrebbe ribaltare la visione classica della dinamica delle eruzioni vulcaniche, secondo la quale le colate sono alimentate dalla lava in risalita dalla camera magmatica. Nulla di tutto questo, stando almeno a quanto scoperto dai ricercatori dell’Università di Firenze che per sette anni hanno esaminato 24 ore su 24 l’attività dello Stromboli e pubblicato nei giorni scorsi il risultato della ricerca sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications. Il risultato ribalta completamente i modelli attuali, nel vero senso della parola, perché il magma che fuoriesce dalle bocche sarebbe in realtà già presente nella parte alta del vulcano e dunque le colate laviche non sarebbero alimentate dall’aumento della pressione della camera magmatica, bensì dallo svuotamento della parte superficiale del vulcano.
Il ruolo della gravità
Lo Stromboli si comporta esattamente in questo modo, i ricercatori lo hanno dimostrato e tre recenti eruzioni di «Iddu» lo hanno confermato: «Confrontando dati geofisici, che vanno dalla deformazione del suolo al monitoraggio termico e sismico abbiamo concluso che gran parte del magma eruttato è in larga parte già presente nella parte alta del vulcano – spiega Maurizio Ripepe, ricercatore del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e membro della Commissione Grandi rischi della Protezione Civile – Il magma impiega mesi o anni per risalire e quando se ne accumula a sufficienza nelle parti superficiali il vulcano non riesce più a trattenere l’aumento del materiale spaccando così la struttura e avviandone lo svuotamento. Il processo non è dunque primariamente guidato dall’aumento della pressione interna della camera, ma soprattutto dalla gravità, per cui le fasi iniziali saranno quelle più forti, perché il carico del magma al di sopra la bocca effusiva è maggiore».
E nel resto del mondo?
Ciò che resta da capire è se questa dinamica rilevata dai ricercatori fiorentini caratterizzi soltanto lo Stromboli o se davvero tutti i vulcani del mondo si comportano in questo modo. Altre eruzioni sono all’analisi e sembrano confermare così la validità del «modello Stromboli» che potrebbe inoltre segnare un ulteriore (e importante) punto a favore della scienza che mira a capire le dinamiche e prevedere con anticipo le eruzioni dei vulcani. Per ora i ricercatori sono cauti: «Il nostro non è un modello di previsione, spiega piuttosto i meccanismi che controllano l’eruzione – sottolinea Ripepe – Non possiamo ancora prevedere dove si apriranno le bocche laterali da cui uscirà il magma, ma se questo modello elaborato da noi funziona possiamo però prevedere le conseguenze, perché più bassa sarà la quota della bocca, maggiore sarà la velocità con cui la lava uscirà e maggiore sarà la decompressione del sistema profondo e la possibilità di innescare esplosioni violente».
Il rischio frana al massimo prima della colata
Da qui le ricadute importanti in termini di protezione civile: «Alle crisi eruttive si associano talvolta forti deformazioni del vulcano, crolli di versante, che finendo in mare possono creare onde di tsunami che interessano parte delle coste della Sicilia e della Calabria, come avvenuto ad esempio nel 2002 per lo Stromboli – spiega Marco Pistolesi, tra gli autori della ricerca che ha visto la partecipazione anche dell’Istituto Nazionale di Ottica del Cnr - Secondo il modello da noi elaborato il rischio frana è più alto subito prima dell’inizio della colata e immediatamente dopo il suo inizio, quando la pressione del magma è massima». Gli studi che hanno portato alla pubblicazione della ricerca su Nature Communications sono relativi all’eruzione del 2007, quando lo Stromboli riversò all’esterno 8 milioni di metri cubi di lava in 34 giorni. Ma i ricercatori fiorentini «Iddu» lo conoscono da decenni: sono stati di fatto i primi a creare sullo Stromboli un sistema di monitoraggio infrasonico che «ascolta» i vulcani utilizzando i sensori di pressione acustica con tecniche di array. Un’idea pioneristica esportata in tutto il mondo, sulle vette dei vulcani più pericolosi (tra cui quelli in Islanda, Ecuador, Argentina, Giappone e Cile) ed utilizzata anche per lo studio delle valanghe in Svizzera, Austria, Norvegia e Groenlandia.

Intitolare il porto di Alicudi a Pertini

Intitolare il piccolo porto nell’isola di Alicudi all’indimenticato Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. 
La proposta arriva dal docente universitario Enrico Cuccodoro che, al Centro Studi di Lipari , ha presentato il volume “"Il viaggio, Sandro Pertini fra i giovani e il popolo. Ricordi incontri testimonianze per l'Italia di oggi". 
La proposta era stata già lanciata, attraverso il nostro giornale, dallo storico eoliano Giuseppe La Greca e trova una forte motivazione nel legame che unisce Pertini a quella struttura e a quell’isola. L’allora Presidente, infatti, non solo si schierò apertamente a fianco degli arcudari, che gli avevano inviato un “promemoria” sulle tante, troppe problematiche che interessavano l’isola, ma intervenne sulla presidenza della Regione affinchè ci si attivasse per dotare Alicudi di un porto. 
Era il maggio del 1984 e ad Alicudi si scendeva a terra dai mezzi di linea, e si raggiungevano gli stessi per lasciare l’isola, con la barca del rollo. 
Attraverso lo storico La Greca ricostruiamo la vicenda. Tutto inizia il 30 Aprile quando il comitato di protesta di Alicudi invia il dettagliato promemoria al Presidente della Repubblica. Nei giorni che seguono i cittadini optano per un volontario isolamento. Il 10 maggio le ultime provviste vengono razionate, scatolette di carne per gli adulti, pacchi di biscotti per i più piccoli. Consumati gli ultimi viveri viene proclamato lo sciopero della fame. .
All’origine della protesta c’erano le condizioni disagevoli in cui la popolazione era costretta a vivere: mancavano la luce elettrica e l’acqua, erano carenti i servizi sanitari, l’unico piccolo molo di cemento non consentiva nessun tipo di accosto, indipendentemente dalle condizioni meteo, il brevissimo lungomare non era protetto dai marosi e d’inverno si trasformava in un impercorribile acquitrino, due soli i telefoni (uno nell’ufficio postale, l’altro al posto pubblico), la scuola era un vero dramma. 
Gli abitanti protestavano anche per ottenere che venisse riparata la chiesetta e l’edificio della scuola elementare. L’anno prima erano mancati pane e pasta per oltre venti giorni e si erano esaurite le scorte di medicinali. 
“L’elencazione delle carenze – ci ha dichiarato lo storico La Greca - era lunga, come non era breve il conto delle promesse fatte e poi sistematicamente non mantenute a Palermo ed a Roma. “Siamo in pochi, non pensano a noi” si lamentavano i cittadini che, per ben tre volte, avevano disertato le urne per protesta. Tra le promesse non rispettate vi erano anche quelle fatte dai dirigenti del compartimento siciliano dell’Enel che, anche in considerazione di accordi con la Regione, avevano progettato una centrale fotovoltaica che, tuttavia, era stata poi spostata a Vulcano”. 
Le pressioni si concretizzano in una riunione convocata a Palermo dal Presidente, Modesto Sardo. Il 15 maggio, avuta notizia di una riunione operativa convocata a Palermo dal Presidente Modesto Sardo, gli abitanti di Alicudi inviano un ulteriore telegramma a, Sandro Pertini, annunciando la sospensione dello sciopero della fame. Il 19 maggio i cittadini di Alicudi ricevono un telegramma dal Capo dello Stato che scrive: “Sono con voi, alla gente che protesta esprimo tutta la mia solidarietà e mi auguro che i vostri problemi al più presto possano essere risolti”. 
Il Presidente - come anticipato- non si limita alla solidarietà di un telegramma ma interviene, soprattutto, nei confronti del presidente della Regione che delega l’assessore regionale ai Lavori Pubblici per redigere una perizia e stabilire la somma occorrente per la realizzazione del nuovo approdo ed avvia l’iter per approvare con una legge regionale l’elettrificazione sia di Alicudi sia di Filicudi.

Nella notte pellegrinaggio al Santuario di Chiesa Vecchia. Domani la Processione. Il Programma

FESTIVITÀ DI MARIA SS. DELLA CATENA
SANTUARIO DI CHIESA VECCHIA IN QUATTROPANI
8 Settembre 2015

Ore 00,00 partenza del Pellegrinaggio da Lipari nei pressi di San Pietro
Ore 05,00 Chiesa nuova a Quattropani: Preghiera delle Lodi
Proseguimento verso Chiesa Vecchia
Ore 06,00 S. Messa dell'Aurora a Chiesa Vecchia
Ore 07,00 S. Messa
Ore 08,00 S. Messa
Ore 09,00 S. Messa
Ore 10,30 S. Messa
Ore 18,30 Processione con il Venerato Simulacro nella Contrada
Ore 19.30 S. Messa

domenica 6 settembre 2015

Vip alle Eolie. Per Natalie Imbruglia selfie liparoto

E' arrivata a Lipari, terra dei suoi avi, la cantante - attrice, compositrice italo-australiana Natalie Imbruglia. 
Pubblichiamo il selfie scattato con Roberto Greco

E vero che chiude il Centro Giovanile di Lipari? E perché?

(Michele Giacomantonio) Da qualche tempo circola a Lipari con insistenza la voce che il Centro giovanile don Bosco stia per chiudere e pare proprio che la voce abbia qualche fondamento. L’edificio del 700 conosciuto come l’ex Seminario deve essere restaurato con una certa urgenza perché come tutte le cose vecchie ha alcune situazioni di pericolo e il proprietario dell’immobile che è il Seminario di Messina ha deciso di mandare via tutti gli occupanti ( centro giovanile, Caritas, …) per poter procedere.
Si tratta quindi di una iniziativa dovuta e quanto mai opportuna, ma questo non toglie che pone alla Chiesa che è in Lipari ma anche alla comunità civile un problema non di poco conto. Il Centro giovanile don Bosco è stato fondato venti anni fa da un gruppo di giovani volontari con a capo Gianna Sidoti che in questi anni è stata la mente e l’animatrice di questa iniziativa che rappresenta una delle poche e forse l’unica proposta positiva rivolta ai nostri ragazzi con un programma ricco e vario che va dallo sport e dal gioco, ai momenti di incontro e di cultura, alla proposta religiosa vera e propria. In quest’ultimo anno ricordiamo il teatrino nella festa di San Giovanni Bosco, il “Valzer della responsabilità”, la realizzazione del campetto di calcetto, i percorsi di fede per i giovani animati dal parroco Mons. Gaetano Sardella.
Quello che ci sconcerta è che una decisione di questo tipo, che rischia di vanificare il lavoro di vent’anni e lasciare abbandonati a se stessi ed alle compagnie più varie la nostra popolazione più debole che si trova in una fascia di età aperta a tutte le esperienze e quindi a tutti i rischi in una realtà come quella liparese dove sempre più spesso si sente parlare di spaccio di droghe, di sballo, di ragazzi che si ubriacano e schiamazzano per le strade, che rischiano la vita per inutili bravate, possa essere presa senza cercare dei rimedi, senza proporre al centro giovanile locali alternativi, senza vedere se è possibile conciliare i lavori dell’ex Seminario con la permanenza del Centro. C’è un palazzo Vescovile che è chiuso da anni e rischia che si vanifichino i lavori di riparazione che a suo tempo furono fatti, c’è l’edificio vicino all’ex Seminario dove è ospitata la banda musicale, c’è l’ex Filadelfia 2 dove pare debbano andare i Carabinieri lasciando liberi i locali attuali: è possibile organizzare le cose in modo tale di non sacrificare i giovani? Ce lo vogliamo augurare