Lipari (Salvatore Sarpi) Recuperati dai carabinieri
i monili in oro che erano stati trafugati dalla chiesa della Madonna del
Carmelo di Alicudi nella immediatezza dei festeggiamenti per il Patrono San
Bartolomeo (21 Agosto). Contestualmente un ventenne liparese, già noto alle
forze dell’ordine, è stato denunciato per ricettazione. Proseguono le indagini
per arrivare all’individuazione degli esecutori materiali del furto.
Le
indagini dei militari della stazione dei Carabinieri di Filicudi, che hanno
competenza anche su Alicudi, sono scattate quando il sacerdote, responsabile
della chiesa, ha denunciato il furto di monili in oro antico dalle statue della
Madonna e di San Bartolomeo. Nello specifico erano state sottratte due collane,
tre anelli e quattro paia di orecchini. L’attività investigativa veniva,
immediatamente, allargata sia a Lipari che alla vicina Milazzo con l’obiettivo
di verificare un eventuale tentativo di vendita del materiale rubato presso i
compra oro di quelle zone. La pista si rivelava quella giusta e il 2 settembre
i carabinieri di Lipari ritrovavano, presso un compra oro dell’isola, una prima
parte della refurtiva: un anello e tre orecchini, deliberatamente ed abilmente
danneggiati al fine di renderne difficoltoso il riconoscimento e per i quali il
venditore-ricettatore aveva incassato circa 30 euro.
Nel proseguo delle
indagini i carabinieri di Filicudi, di concerto con quelli di Milazzo,
accertavano che cinque orecchini e due anelli, provento del furto, era stati
ceduti, in cambio di 200 euro, ad un compra oro della città del capo.
Tutto il
materiale recuperato veniva visionato da Padre Giuseppe La Rosa, che da circa
un anno officia le funzioni presso la chiesa di Alicudi, il quale confermava
che si trattava di quello sottratto.
A questo punto, considerando che le
attività che comprano oro hanno l’obbligo di registrare chi lo cede, è stato
individuato e denunciato per ricettazione il ventenne liparese.
Mentre
proseguono le indagini per individuare i responsabili del furto,gli oggetti
recuperati sono stati sottoposti a sequestro e posti a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della restituzione alla chiesa.
Lipari (Salvatore Sarpi) La disciplina dello sbarco
dei “mordi e fuggi” sull’isola di Stromboli vede su fronti decisamente
contrapposti il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni e il coordinatore del PD di
Stromboli, Claudio Utano.
Oggetto dell’ennesima contrapposizione tra i due l’affermazione
del sindaco che, dopo la nota di Utano con la quale si chiedeva al Prefetto di
Messina di trovare delle soluzioni per l’afflusso di questa tipologia di
turismo in un’isola con un vulcano attivo, individua la soluzione alla
problematica con l’auspicata approvazione da parte del Parlamento di un ddl e
con l’aumento della tassa di sbarco dall’attuale 1 euro e cinquanta a 5 euro.
“Apprendiamo
– scrive Utano in una nota -del le dichiarazioni del sindaco a corredo del nostro
esposto in Prefettura sulla pericolosità ed il danno apportato da un non
regolamentato flusso di turisti occasionali. Invece di entrare nel merito e
prendere posizione, spiegando come intenderebbe risolvere i problemi, per il sindaco
tutto è fermo perché non è stata autorizzata la normativa sull’adozione di una
tassa di sbarco più “pesante”. Certo i soldi sono una cosa importante
nell’amministrazione e non chiediamo certo di aumentare il debito, ma le
questioni si affrontano anche organizzandole”.
Nel proseguo della nota vengono
posti al sindaco tutti una serie di quesiti che vanno da cosa ha concretamente fatto
per sbloccare questa situazione di stallo sull’approvazione della normativa a
cosa farebbe con i 5 euro e quanta parte di questi sarebbero davvero impiegati (quindi quali
iniziative) per migliorare le condizioni ricettive di Stromboli. Ed ancora
altri quesiti riguardano: l’organizzazione della gestione dei flussi turistici;
lo smaltimento dei rifiuti organici dei
turisti occasionali; l’intimazione per i
barconi a rispettare gli orari di approdo degli aliscafi, evitando
sovrapposizioni dannose e pericolose; il mancato intervento per rendere libera
la più importante via di fuga (quella che porta al pontile) occupata
stabilmente da ogni tipologia di ambulanti.
Utano, infine, con riferimento al
piano di protezione civile – che secondo il sindaco Giorgianni tiene conto di
questi flussi – invita il primo cittadino a renderlo pubblico agli strombolani
“attraverso la Circoscrizione, sostenendo, promuovendo e coinvolgendo le
associazioni civiche che già operano sull’isola. Importante sarebbe anche farsi
dire dalla Protezione civile, con la quale speriamo sia in buoni rapporti, qual
‘è, stante le attuali condizioni di sicurezza, il flusso orario massimo che può
sostenere l’isola”.