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martedì 21 aprile 2009
"Piccoli flash". Carrellata di alcune delle foto realizzate dai ragazzi delle classi IV e V A di Lipari centro
Il video(1) con alcune delle foto e il video(2) che mostra la parete espositiva
1)
2)
"Piccoli flash" all'Istituto comprensivo Lipari 1 sede di Lipari Centro
Chiesta autoconvocazione del consiglio comunale su piano di utilizzo spiagge e del demanio marittimo nel comune di lIpari
Nella giornata odierna è stata depositata presso il protocollo (14903) dell’Ente la richiesta di autoconvocazione urgente del consiglio comunale sulle “Problematiche relative al Piano di utilizzazione delle Spiagge e del Demanio marittimo nelle Isole del Comune di Lipari”, discussioni ed eventuali determinazioni.”
I sottoscritti consiglieri comunali si pervenuti nella decisione di presentare tale autoconvocazione urgente alla luce di tutta una serie di illazioni e voci che attraversano il paese ed in considerazioni che il Piano spiagge avviato come strumento di regolamentazione da parte della precedente amministrazione è divenuto di anno in anno un importante strumento di programmazione e di organizzazione del demanio marittimo.
Ulteriori elementi che hanno motivato la decisione nascono dal fatto che il Piano spiagge:
Può prevedere e garantire il servizio di assistenza e vigilanza sulla spiagge, onere che ricade in parte sui gestori dei lotti per posa sdraio ed ombrelloni e in parte sull’amministrazione comunale;
che le eventuali modifiche e/o integrazioni vanno presentate all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente entro il termine del 30 aprile 2009;
che il consiglio deve discutere tale strumento di programmazione come precedentemente richiesto dal civico consensso.
Ci auguriamo che il presidente del consiglio ed ancor più l’amministrazione decidano di affrontare il dibattito in consiglio per dare a questo strumento di programmazione la giusta pubblicizzazione e la doverosa trasparenza.
I consiglieri comunali
Biviano Giacomo
Rosario Centorrino
Pietro Lo Cascio
Adolfo Sabatini
Lauria Bartolo
D’Alia Nunziata
Lipari: Il consiglio affronta la problematica della riabilitazione
I lavori del consiglio stanno proseguendo con la discussione di interrogazioni ed interpellanze
Carabinieri in azione ad Alicudi e Filicudi
Nell'isola di Alicudi i militari hanno fermato e controllato quattro marocchini. Privi di documenti e di permesso di soggiorno sono stati trasferiti a Milazzo con la motovedetta per essere identificati.
Sempre ad Alicudi i carabinieri, giunti sull'isola con la motovedetta proveniente da Lipari, hanno posto sotto sequestro un manufatto di una trentina di metri quadri realizzato senza le necessarie autorizzazioni dal 51enne milazzese N.C.. L' uomo è stato anche denunciato all'autorità giudiziaria.
A Filicudi, infine, i carabinieri hanno denunciato due isolani e un fiorentino. Dovranno rispondere di lesioni e danneggiamento di reti da pesca. I tre avrebbero preso a sassate G.Z. , propietario di una imbarcazione da pesca liparese, che stava pescando nelle acque limitrofe all'isola. Avrebbero anche danneggiato la rete utilizzata per la pesca. I denunciati sono i filicudari C. M., 51 anni, B.S., 24 anni e il fiorentino P.S., 32 anni.
lunedì 20 aprile 2009
Alicudi: Capretta sgozzata e barca incendiata ad un residente. Ancora un atto tipicamente mafioso nelle Eolie.
Tirrenia: Tra i possibili acquirenti spunta il nome di Aponte
Visto che la compagnia di traghetti di Gianluigi Aponte è accreditata come un possibile acquirente dei traghetti di Stato, la mossa è vista con più di un sospetto da più parti. Coccia stesso è restio a parlare della faccenda: «Dico solo - si lascia scappare - che in visto della privatizzazione di Tirrenia mi ero augurato una discontinuità nella gestione di questa partita, una maggiore trasparenza che evidentemente non c’è». Confitarma aveva deciso di candidare il presidente in una logica di garanzia, sarebbe restato in Comitato finché Tirrenia non fosse passata di mano. A quel punto, i nuovi amministratori della compagnia non più pubblica avrebbero deciso chi nominare nel parlamentino del porto partenopeo al posto del presidente Confitarma. Questo perché è innegabile il peso di Tirrenia a Napoli. Snav ha rotto il fronte, uscendo da Confitarma.
Aiello fornisce una versione un po’ diversa. «Abbiamo rotto con Confitarma - fa sapere - perché voleva nominare in Comitato una personalità non legata alla realtà locale del porto, e questo non va bene. È anche vero che la Confederazione ha fatto poco per il cabotaggio negli ultimi anni. Ora, non so ancora dire se Snav aderirà a Fedarlinea. Certo, ci stiamo pensando, ma la questione Tirrenia non c’entra».
Piano di protezione civile per calamità e mappatura edifici a rischio. L'interrogazione di Biviano
Premesso
Che il terremoto d’Abruzzo ha definitivamente messo in primo piano l’allarme sismico e con esso il rischio crollo di edifici pubblici e privati non sempre costruiti rispettando la normativa in materia;
Che risulta, quindi, necessario dare il via ad una capillare attività di monitoraggio e verifica delle strutture pubbliche e private presenti anche sul nostro territorio;
Che affrontare situazioni di emergenza legate a calamità naturali, come il sisma che ha colpito la provincia dell’Aquila, non è mai un compito semplice;
Che il nostro territorio, per la sua particolare predisposizione e costituzione geo-morfologica, è particolarmente interessato da un possibile rischio sismico e vulcanologico.
Considerata
La necessità di fornire alla cittadinanza un adeguato piano di protezione civile che possa, nel caso di un’improvvisa calamità, permettere di fronteggiare l’emergenza nel miglior modo possibile;
L’esigenza di poter contare su un’organizzazione che, almeno nelle fasi immediatamente successive la tragedia, permetta alla gente di non sentirsi completamente priva di punti di riferimento,
La interrogo per sapere:
Se il nostro Comune è dotato di un piano di emergenza di protezione civile per poter fronteggiare un improvvisa calamità naturale come, ad esempio, quella di un possibile rischio sismico.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se non ritenga opportuno, eventualmente, mettere a conoscenza la cittadinanza del suddetto piano, attraverso un adeguata campagna di comunicazione-informazione che indichi i vari centri di raccolta e le norme comportamentali da seguire, per cercare di fronteggiare l’emergenza nel migliore dei modi, anche dal punto di vista psicologico, evitando, così, che si vengano a creare prevedibili situazioni di panico, come già verificatesi in passato.
Se il nostro Comune ha mai effettuato una mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se ritiene opportuno, inoltre, dare il via, al più presto, ad una vera e propria ristrutturazione dei suddetti edifici.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Caolino, che vergogna!
Purtroppo, come documentato dalla foto scattata e inviataci da Rosita Rijtano, è meta anche di inquinatori e vandali (ovviamente impuniti) che depositano di tutto
La "Lipari porto" e la perdita d'esercizio. Il comune "sotto" di quasi 42.000 euro più i 382.000 euro del decreto ingiuntivo
IL TESTO:
Con atto notarile del 1 Ottobre 2007 è stata costituita la “Lipari Porto spa”, società mista a capitale pubblico minoritario, costituita tra la Società Italiana per Condotte d’Acqua, socio maggioritario con il 70% di capitale interamente versato ed il Comune di Lipari, per una quota minoritaria del 30 % del capitale sociale, con l’obiettivo precipuo della rifunzionalizzazione e gestione dell’intero sistema portuale della rada di Lipari. Nonostante la società Lipari Porto vanti di fatto un’operatività limitatissima, non sia “fisicamente” presente sul territorio, non abbia prodotto le auspicate migliorie né interventi di alcun genere sugli immobili concessi in uso dal Comune di Lipari, non abbia assunto dipendenti e sia ben lontana dall’avviare i lavori per la nuova portualità dell’isola di Lipari, nonostante tutto questo, alla data del 31 Dicembre 2008 il Bilancio della società “LIPARI PORTO SPA”, riporta una perdita d’esercizio pari ad € 138.153. Appare evidente, che pro quota, l’indebitamento del Comune quale socio minoritario, nonostante l’inattività di fatto della società, ammonti già a quasi € 42.000. Se poi consideriamo l’incremento vertiginoso dei costi di costruzione, non appena sarà avviata la fase di realizzazione delle opere, non compensata, almeno nella fase di start-up, da entrate di alcun genere, appare preoccupante l’indebitamento che la società potrebbe generare ed al quale potrebbe essere chiamato a rispondere, pro quota, il Comune di Lipari, quale socio minoritario. Va da sé che lo stato di inerzia attuale, protratto nel tempo, genera comunque costi superiori a quelli preventivati, gravando in modo ancor più consistente sulle scritture contabili della società. Dalla lettura del Bilancio al 31-12-2008 si apprende inoltre che i compensi complessivi spettanti ai Componenti del Consiglio di Amministrazione della società (alcuni dei quali sono di nomina pubblica) ammontano ad € 97.200 annui, mentre gli emolumenti per il Collegio sindacale ammontano ad € 6.821, sempre in ragione annua. Appare evidente che, in mancanza di entrate, le spese per i compensi ai Componenti del Consiglio d’Amministrazione, incidano in misura ancor più rilevante sulla formazione delle perdite.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato notificato al Comune un decreto ingiuntivo per oltre 382 mila euro, da liquidarsi in favore dei dipendenti comunali nominati componenti della Commissione aggiudicatrice che ha scelto il partner privato per la realizzazione della nuova portualità.
La società Italiana per Condotte d’Acqua, unitamente alla controllata Lipari Porto spa ha già ampiamente e formalmente chiarito che tale costo non possa in alcun modo essere imputabile alle suddette società, ma sia attribuibile esclusivamente alla stazione appaltante, pertanto al Comune di Lipari. Se così fosse e fatte salve eventuali future opposizioni, il Comune avrebbe già maturato debiti per oltre 400 mila euro, nonostante fosse stato preliminarmente chiarito che nessun onere a qualsiasi titolo sarebbe gravato sulle casse comunali. Non c’è che dire, un ottimo inizio e “se il buongiorno si vede dal mattino…. “
Pertanto, richiamato quanto esposto in precedenza, interrogano per conoscere:
-qual è il piano strategico all’interno del quale si muove la società e se sono stati rispettati i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi intermedi; qual’è il crono-programma degli interventi che la società intende attuare per la realizzazione dello scopo sociale;
-quale azioni ha posto o intende porre in essere e quali le proposte che si intendono avanzare in sede di assemblea dei soci, per contenere le spese di gestione e limitare l’aumento esponenziale ed incontrollato delle perdite d’esercizio.
I consiglieri scriventi chiedono al Sindaco di interrompere l’assordante silenzio sulla vicenda della nuova portualità dell’isola di Lipari e di riferire in Consiglio Comunale sugli sviluppi recenti e sull’evolversi della tematica.
Al Presidente del Consiglio Comunale, cui la presente interrogazione è inviata per conoscenza, si sollecita l’attivazione della “Commissione speciale sulla portualità nella rada di Lipari”, costituita con Delibera di Consiglio Comunale n. 56 del 23 Settembre 2007. I consiglieri scriventi chiedono altresì quali siano stati gli impedimenti di natura tecnica e/o politica che alla data odierna non hanno permesso l’attivazione della Commissione suddetta, vanificando e disattendendo il Deliberato del Consiglio Comunale n. 56/2007.
Gesuele Fonti
Francesco Megna
La Malvasia di Salina regina al "Vinitaly" di Verona
Proprio Salina risulta essere da sempre il luogo in cui viene prodotta la Malvasia migliore, grazie anche ad una giusta combinazione climatica e territoriale. Al "Vinitaly" erano presenti circa 3.600 campioni suddivisi in diverse categorie, valutati da un centinaio di giurie. L'impressione adesso è che questo non sarà certo l'ultimo importante riconoscimento di cui potrà fregiarsi la Malvasia salinese
"Le sette sorelle" e il Convegno "Le donne di fronte alle patologie oncologiche"
Ha aperto i lavori il Presidente della F.I.D.A.P.A. delle Isole Eolie, la dott.ssa Chiara Giorgianni.
Il convegno è stato organizzato dalla Sezione eoliana della Fidapa delle e dall’associazione SiCura con il patrocinio della Provincia Regionale di Messina - Presidenza del Consiglio. Sono intervenuti L’Avv. Tommaso Calderone, Presidente dell’associazione SiCura; il Dott. Francesco Ferraù, Dirigente Medico Resp.le dell’U.O. di Oncologia Medica del Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina; il Dott. Vincenzo Panebianco, Dirigente Medico Resp.le dell’U.O. Chirurgia Generale Indirizzo Oncologico del Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina; il Dott. Sebastiano Caudullo, Dirigente Medico Resp.le dell’Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina; Don Giuseppe Mirabito , Parroco della Parrocchia di San Giuseppe in Lipari e di Maria SS. della Purità in Quattropani; la Dott.ssa Tiziana Frigione, Dirigente Medico Psichiatra al Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL n. 5 di Messina; Ha moderato i lavori del convegno il dott. Mario Paino, Direttore U.O.C. Medicina Interna del Presidio Ospedaliero di Lipari.
Il Sig. Pino Longo, Presidente del Consiglio Comunale di Lipari e il Dott. Antonino Scirè, Presidente dell’Associazione ANSPI (Associazione Nazionale Sanitaria Piccole Isole) sono intervenuti per porgere un saluto. Presenti all’incontro il Comandante Luca Politi dell’ Ufficio Circondariale Marittimo, e i Presidenti di alcune realtà associative dell’ Isola di Lipari.
I lavori si sono conclusi intorno alle 20.30 con la Chiesa di Sant’Antonio gremita di gente nonostante l’ora tarda.
Sabato 18 Aprile 2009 alle ore 20.00, presso il Ristorante Filippino in Lipari, la neo Sezione Fidapa delle Isole Eolie “Le Sette Sorelle” si è riunita per celebrare alla presenza delle autorità Fidapa la Cerimonia delle Candele. Sono intervenuti la Presidente Nazionale della Fidapa, la Dott.ssa Giuseppina Bombaci;la Vice Presidente Nazionale della Fidapa, la Prof .Giuseppina Seidita; la Presidente del Distretto Sicilia, la Sig.ra Lucia Chisari . La Cerimonia delle Candele rappresenta l’unione simbolica fra tutte le socie della BPW International, che oggi vivono in 84 paesi dei 5 Continenti, Donne di cultura, etnia, lingua, fede religiosa e appartenenza politica diversa che si impegnano per realizzare obiettivi comuni.
La candela del Futuro è stata accesa da Cristina Sardella, la socia più giovane della Sezione eoliana.
Il Presidente Chiara Giorgianni , nel corso della serata, ha ringraziato la socia Roberta Cacace per aver realizzato il logo della Sezione in cui sono raffigurate le sette Isole Eolie . Tra gli ospiti presenti alla Cerimonia l’Assessore alla Cultura della Provincia Regionale di Messina , il Dott. Mario D’Agostino; la Presidente della Sezione di Messina, la Dott.ssa Rosa Maria Petrelli; la Presidente della Sezione di Venetico, la dott.ssa Mimma Mastroieni; la Presidente della Sezione di Furnari, la Sig.ra Rosalba Torre.
domenica 19 aprile 2009
L'amministratore delegato dell'ATO Eolie risponde ai quesiti di Piero Roux di Legambiente
Le domande che mi ha posto riguardo il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ancorchè speciali, mi danno l'occasione, ancora una volta, di informare l'utenza e chiarire alcuni dubbi:
- riguardo lo smaltimento delle pile ho incontrato una certa difficoltà ad affidarla agli stessi rivenditori, cosa invece diversa per i rivenditori di batterie che invece hanno l'obbligo di ritirarsi quelle esauste, esse vanno smaltite tramite il consorsio Cobat che su nostra richiesta (prevalentemente) viene nel nostro territorio ed effettua il prelievo, inoltre nella ns. area di S. Vincenzo, lato opposto al cimitero di Canneto, abbiamo posizionato (all'interno) alcuni contenitori per conferire Batterie e Pile. Il deposito è aperto i giorni lavorativi dalle 09,00 alle ore 12,00;
- Per il materiale di eternit, essendo un rifiuto speciale e pericoloso, lo smaltimento lo possono fare aziende autorizzate sia al prelievo che al trasporto in siti individuati dagli enti pubblici. Noi a richiesta curiamo il tutto, purtroppo il servizio allo stato attuale è a carico del cittadino, potrebbe convenire raggruppare più utenti e fare carichi unici, noi siamo disponibili a coordinare il servizio. - riguardo il conferimento di materiale ferroso, ingombrante, ecc. gli orari sono 09-12,00 il posto è sempre l'area di Canneto S.Vincenzo.
- I materassi sono ancora tra quei rifiuti che anche se inviati e trattati come frazione differenziata, sono un gravissimo onere finanziario che i comuni sono restii a finanziare, comunque fino adesso abbiamo provveduto utilizzando residui di attività di bilancio della ns. società, essi vanno conferiti con le stesse modalità e allo stesso posto degli altri materiali.
- Il materiale di risulta è un servizio che la nostra società non effettua in quanto non è inquadrato come rifiuto solido urbano, esso dovrebbe essere smaltito in centri autorizzati e ci risulta che a Lipari è possibile poterlo fare.
Sono a disposizione per ogni chiarimento.
Cordiali saluti
Mimmo Fonti
La Federalberghi chiede interventi per evitare lo "scippo" di Laurana e Novelli
La fortuna bacia Lipari Mezzo milione di euro col "Gratta e vinci" (GAZZETTA DEL SUD DI OGGI)
Il "miracolo" è avvenuto con un modesto "Gratta e vinci" da cinque euro della serie "Il Miliardario". Così un liparese ha vinto ben 500.000 euro. Sicuramente una vincita importante e di grande respiro in questo momento di crisi economica che investe anche le isole Eolie che scontano già un ponte pasquale da tregenda.
La fortuna – stando a quanto dichiarato dalla titolare – avrebbe "baciato" un uomo, componente di una famiglia non certo agiata. Insomma un padre di famiglia che potrà grazie a questa vincita dare sicuramente un futuro diverso ai propri cari.
Ovviamente, mentre sull'isola è scattata la "caccia" al fortunato vincitore, il titolare della ricevitoria, così come i suoi collaboratori, mantengono il massimo riserbo sulla sua identità. Nornalmente, come spesso accade in questi casi, non appena si è diffusa la notizia della vincita il tabacchi-ricevitoria Scafidi (di per sé già molto frequentato) è diventato meta di un vero e proprio "pellegrinaggio": di semplici curiosi che tendono a sincerarsi se vi è stata davvero questa grossa vincita e cercano di carpire il nome del vincitore. Gratta gratta, alla fine in un'isola nella quale ci si conosce quasi tutti, non è difficile stringere il cerchio dei possibili fortunati. E in tanti dicono che stavolta la fortuna ha bussato alla porta giusta, aiutando la famiglia giusta.
Da evidenziare che alla centralissima ricevitoria Scafidi, spesso baciata dalla buona sorte, non è la prima volta che viene realizzata una vincita di tale portata. Il 28 luglio del 2007 (sempre un sabato e sempre con un biglietto de "Il miliardario") venne realizzata un'altra vincita da 500.000 euro. Anche in quel caso l'identità del vincitore venne tenuta ben celata. Ben tredici, invece, le vincite di importo pari a 10.000 euro. Tantissime quelle di importo superiore ai 1.000 euro.
sabato 18 aprile 2009
CISL: BERNAVA SEGRETARIO PER PROSSIMI QUATTRO ANNI. ELETTO A CONCLUSIONE CONGRESSO CHE RINNOVA PURE SEGRETERIA.
Quanto a Bernava, assunse per la prima volta le redini della Cisl Sicilia esattamente un anno fa, quando subentrò a Mezzio, asceso alla segreteria confederale nazionale. Il riconfermato segretario ha all’attivo un quarto di secolo di lavoro sindacale, buona parte del quale svolto nella Filca, la categoria cislina delle costruzioni. Ama definirsi un “militante sociale”. Incontra la Cisl quand’è ancora studente universitario, a 23 anni, quasi per caso, durante la lotta dei baraccati e dei residenti nelle ex case-albergo. Entra nella Filca, la federazione degli edili Cisl, nel 1982, ed è tra i lavoratori cislini delle costruzioni che si fa strada nel sindacato. È segretario provinciale della categoria, a Messina, fino al ’93. Nel ’94 Bonanni, da numero uno nazionale della Filca, allora, lo coopta nella segreteria della federazione, a Roma. Qui resta fino al ’95 occupandosi di cemento, laterizi e materiali da costruzione. A metà degli anni Novanta torna a Messina per reggere le sorti della Filca provinciale. Nel ’97 è designato commissario della Filca di Torino. Il secondo e ultimo rientro a Messina data gennaio 2000 quando l’allora segretario generale D’Antoni lo nomina “reggente” della Cisl Peloritana. Nel 2001 l’investitura congressuale quale segretario generale della Cisl messinese. Poi la riconferma, nel 2005. Dal 28 aprile dell’anno scorso è il numero uno della Cisl Sicilia.
Il congresso ha chiuso i lavori con l’approvazione di una mozione che chiede tra l’altro a Palazzo d’Orleans “l’attivazione di una unità di crisi e il varo di un piano regionale anti-crisi”. Inoltre l’impiego, attraverso “un’unica regìa regionale”, delle risorse del Fondo sociale europeo “per sostenere famiglie e anziani in condizioni di povertà; creare occupazione e sviluppare politiche attive del lavoro”.
"Incapaci di amministrare il bene pubblico... abili a giocare a scaricabarile". La dura nota di Biviano e Fonti all'indirizzo di China e Russo
Dott. Domenico Russo e per conoscenza al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno
IL TESTO:
Siete, insomma, dei “bravi”, capaci solo di afferrarvi alle vostre traballanti poltrone.
La gente a Pianoconte continua a morire, dirottata da un cimitero ad un altro, mentre voi continuate a promettere e ad accusarvi reciprocamente.
I farisei rispetto a voi sono soltanto delle meteore del vecchio testamento.
Ed è subito spiegato:
Nel mentre i primi come mercanti, venivano schiacciati dal tempio perchè usurosi; voi, invece, oltretutto, bestemmiate.
Pronunciate, insomma, il nome dei defunti invano.
Avete fatto credere ai cittadini di Pianoconte che i loro cari avrebbero avuto degna e cristiana sepoltura nei luoghi dove hanno vissuto per un’intera vita.
Lo stesso Sindaco, di recente, aveva promesso a qualcuno che entro sei mesi, addirittura, sarebbero cominciati i lavori per l’ampliamento del tanto agognato camposanto.
Falsi! e Falso!! Non avevate fatto assolutamente nulla o quasi.
Non avevate espropriato, così come sostiene l’assessore Giulio China, nessun terreno nel quale creare un camposanto e, contestualmente, non avete presentato alcun progetto.
Apertamente, ripeto, questo è quanto dichiara l’assessore China.
Uomo certamente armato di buon senso e di forte credenza cristiana, il quale, dopotutto, attribuisce ogni responsabilità al dirigente Nico Russo, accusando lo stesso di inerzia, scarsa responsabilità ed incapacità programmatica.
Ad onor del vero, l’unico atto prodotto è stato quello di far redigere un mero calcolo computometrico con il quale, evidentemente, a detta di qualcuno, si sarebbe potuto procedere all’esproprio del terreno, anche senza la dovuta progettazione. Niente di più errato. Detta procedura, infatti, non avrebbe mai consentito di poter avviare nessuna azione espropriativa..
Si è perso soltanto tempo. Incapacità?.....o cosa?
L’assessore China, inoltre, non conosce alcuni recenti passaggi, segno evidente di una palese incomunicabilità tra lui, il Dirigente e i responsabili degli uffici del 4° settore.
I sottoscritti, infatti, preoccupati per la situazione di stallo creatasi, si sono recati personalmente presso codesti uffici per conoscere i motivi che hanno determinato, di fatto, il blocco della suddetta procedura.
Risultato: al comune non esiste alcun progetto, ma un semplice calcolo computometrico per il quale, secondo i responsabili degli stessi uffici, non può essere avviata la pratica di esproprio.
Immediatamente, abbiamo sollecitato gli stessi e il Dirigente Nico Russo a rivedere l’intero iter procedurale e a far redigere, nel più breve tempo possibile, un giusto progetto che consenta, finalmente, l’avvio dell’ azione espropriativa.
Personalmente, riteniamo che lo stesso assessore China, alla luce di quanto denunciato, abbia l’obbligo di dimettersi in quanto, dopotutto, ha dimostrato di non essere responsabile effettivo di quel settore, ma, unicamente, un informato in modo alteratamente voluto.
Il dirigente Nico Russo, da parte sua, ha assunto, invece, un atteggiamento malverso ed inspiegabile, così come si evidenzia palesemente nella nota del 19 Marzo 2009 prot. 10132, nella quale nota scriveva che “per l’ampliamentio del cimitero comunale di Pianoconte è stato già predisposto il progetto e si è inattesa di procedere alla gara per appaltare i lavori”......Niente di più falso, anzi, delittuosamente falso. Si è imbrogliato sia l’assessore Giulio China; sia l’intera collettività.
Vi dovreste soltanto vergognare per questo modo di amministrare, soprattutto di fronte ad una questione di tale importanza ed urgenza.
Abbiate il pudore, il coraggio, l’onestà di abbandonare i vostri rispettivi incarichi, certamente ancora tenuti in pugno per rispondere ad una logica intimidatoria in forza della quale chi resta a capo d’una collettività ne può decidere le sorti in vita....ed in morte senza mai essere chiamato ad alcuna responsabilità.
Visti i fatti, ed alla luce delle nostre sensibilità, denunciamo di essere convinti che il camposanto a Pianoconte, finora, non sia stato realizzato esclusivamente perchè, non essendo i sottoscritti schierati dalla parte dell’amministrazione, la stessa voglia penalizzare la gente di Pianoconte per colpire noi, dimostrando, così, che non saremmo in grado di rappresentare quella comunità in seno allo stesso Consiglio Comunale.
Con osservanza.
I Consiglieri Comunali
Giacomo Biviano
Gesuele Fonti
Lipari: Vinti 500 mila euro al "Miliardario"
venerdì 17 aprile 2009
Legambiente Lipari e i quesiti-pro cittadini all'ATO sui rifiuti inquinanti
Gent.mo Signor Fonti,
riceviamo quotidianamente, richieste di ubicazione dei cassonetti speciali per lo smaltimento di pile e modalità di conferimento materiali di eternit (onduline e/o serbatoi).
Abbiamo più volte, verbalmente, chiesto delucidazioni all'Ente da Ella amministrato, senza ottenere risposte.
La preghiamo, tramite lo stesso mezzo, di spiegare ai cittadini interessati ad operare un corretto smaltimento di detti materiali, altamente inquinanti, come comportarsi.
Le saremmo altresi grati volesse specificare luoghi ed orari di apertura degli spazi ove conferire:
- materiali ferrosi ingombranti (lavatrici, frigo, lavastoviglie ecc):
- materassi
- materiale da risulta derivanti da piccoli lavori di muratura.
Sicuri di un pronto riscontro porgiamo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
Tirrenia: ufficializzato a Bruxelles il progetto di privatizzazione. Il portavoce di Tajani smentisce
Questa notizia, ripresa dal SOLE24 ore, contrasta tuttavia con una nota diffusa oggi dall'ANSA che recita:
La Commissione europea non ha ancora ricevuto la lettera con la quale le autorità italiane sottopongono a Bruxelles il progetto di privatizzazione della Tirrenia. Lo ha riferito Fabio Pirotta, portavoce del commissario Ue ai Trasporti Antonio Tajani. "La lettera non è ancora arrivata, ma proseguono i contatti informali" con le autorità italiane, ha detto il portavoce. In occasione di una recente audizione alla Camera, Tajani aveva sottolineato che la privatizzazione di Tirrenia è una scelta italiana, ma che tuttavia appare una scelta "solida e credibile" visto lo stato di crisi della società. Il commissario aveva quindi ribadito che il dossier è oggetto di approfondimento da parte degli uffici competenti della Commissione.
Canneto- Calandra: Qualcosa si muove...dopo le segnalazioni. Ma sarà una coincidenza!
Canneto-Calandra: Di tutto... di più
Canneto "Far west". Operatore turistico evidenzia gravi disfunzioni
Mi rivolgo a Voi, e pubblicamente, in quanto ho già esperito, per le vie formali e informali, ogni richiesta di intervento, evidentemente andata a vuoto.
Segnalo:
grave e pericoloso randagismo, specie in zona Calandra;
incuria totale al cosiddetto arredo pubblico; (dove è finito il progetto dell’allargamento della passeggiata a mare della marina Garibaldi)
totale indisciplina e non controllo del traffico stradale, vedi parcheggi nella piazza s. Cristoforo a doppia e tripla fila, vedi parcheggio sui marciapiedi lato mare, specie vicino supermercato, papisca, ard discount ecc., vedi lato Cesare Battisti zona spesa mia, ecc..
totale indisciplina delle ditte edili, che in tutta la frazione scorazzano con mezzi da cantiere ed utilizzano il suolo pubblico per depositi di detriti, sabbia e cemento, a tal proposito si rimarca l’utilizzo del parcheggio calandra come zona di betonaggio da parte di diverse ditte, a dispregio di ogni buon senso.
E’ sempre tardivo ed inefficace l’intervento in occasione di depositi di detriti alluvionali o da mareggiate nella sede stradale della marina Garibaldi.
Parcheggio nella piazzetta di calandra di vecchie macchine in disuso e di altre in attesa di riparazione, impedendo il parcheggio normale.
Utilizzo del marciapiede per deposito carrelli della spesa e altro materiale da parte dei gestori dell’ard discount, talvolta posizionando in prossimità della curva dei grossi mezzi pieni di merce (camions) rendendo pericoloso il transito.
Ecc. ecc. ecc.
Vi domando e mi domando è possibile che nessuno di voi veda quanto segnalato, nessuno sente il bisogno istituzionale di intervenire, di utilizzare il proprio ruolo e l’autorevolezza che ne deriva per esercitare la debita pressione su chi deve, per lavoro e dovere d’ufficio, eliminare tali gravi inconvenienti??
Non potrei ritenere accettabile la spiegazione che l’inerzia discente da questo o quell’altro settore comunale, o da quel funzionario e quell’agente di polizia municipale, perché se questa dovesse essere la spiegazione, la deduzione ovvia è che ogn’uno di voi non saprebbe esercitare le proprie prerogative o, per il famoso quieto vivere, non le esercita, accontentandosi di un raid improvvisato di tanto in tanto che diventa persino diseducativo (in dialetto si chiama scumazza).
Non riesco a comprendere, come operatore turistico, del perché l’ordinanza di sospensione dei lavori edili, nella frazione di Canneto è sensibilmente ridotta rispetto al centro di Lipari o di altre isole, siamo forse in punizione?? Figli di un Dio minore?? Non abbiamo gli stessi diritti di lavorare degli altri nostri colleghi operatori??
Sono tentato di indicarvi, per lasciarvi senza alibi, una sfilza di nomi, per esempio di chi detiene cani e poi li lascia scorazzare e defegare nelle vie pubbliche o a rovistare insieme ai randagi nei contenitori rr.ss.uu., di chi apre strade abusive per raggiungere i propri lotti in dispregio alle norme urbanistiche e ai vincoli paesaggistici, di chi trasforma aree pubbliche e private in discariche e depositi di vario tipo, di chi rompe ringhiere e muri comunali per crearsi varchi per propri fini e consumo, di chi costruisce capanne e capannoni per ricovero mezzi o animali o chissà cos’altro, di chi recinge i propri terreni in prossimità delle strade pubbliche con lamiere arrugginite, con altro materiale di fortuna, anche con eternit, ecc.. , ma passerei per delatore, e in un contesto piccolo come il nostro, persino per infame.
Tutto ciò perché molti non fanno il proprio dovere, ovvero il lavoro per la quale la comunità li paga, aspettano la fine del mese per percepire la busta paga e magari lamentarsi. Spesso mi sento dire “sono oberato di lavoro, non riesco ad intervenire”, che vergogna.
Tutti abbiamo la certezza che il turismo è diventato, non per nostro merito o responsabilità, l’unica fonte di introito, diretto ed indiretto, mi spiego per i non addetti ai lavori o per chi non vuole capire: diretto per chi rischia con il proprio sedere, investendo ingenti quantità di denaro, che spesso non ha in casa, indiretto perché mette in moto una filiera economica che coinvolge tutti, anche coloro che credono di non essere coinvolti in quanto impiegati nel settore terziario. Faccio un esempio: l’impiegato comunale o quello che lavora in ospedale, il loro lavoro esiste se giustificato da una pianta organica che fa riferimento ad una certa utenza o ad una data quantità di servizi richiesti da quell’utenza, se questi diminuiscono per i mille motivi classici (emigrazione, specie di giovani e laureati, diminuzione di investimenti, chiusure attività, ecc), scompare il lavoro di quel dipendente pubblico. Chi foraggia tutto, in primis, è l’attività produttiva, e alle Eolie l’unica oggi, nostro malgrado, è quella turistica.
Ma, vi domando, come potremo aspirare a fare turismo serio ovvero a sfruttare le nostre prerogative di Isola, bella e ordinata, se non riusciamo nemmeno ad assicurare il minimo ne ai cittadini ne agli imprenditoti, lì dove possiamo determinarlo direttamente, e in tutte le suddette segnalazioni possiamo intervenire!!! Certamente non mi riferisco ai trasporti, che è una partita che si gioca su altri tavoli, ne mi riferisco al palese abbandono da parte della Regione Sicilia riguardo la promozione del nostro territorio, ormai scordato, forse dalla scomparsa dell’ing. Merlino; gli assessori regionali pro tempore guardano solo al loro territorio, ed è persino umano in un contesto politico dove tutto è merce di scambio. Ma intanto noi che facciamo???
Questa triste nota è scritta solo con l’intento di muovere il pantano in cui siamo caduti, lungi da me qualsiasi altra deduzione possibile da parte di chiunque; i napoletani dicono “Acqua cheta fa pantano e feta”
Resto, con scarsa rassegnazione, in attesa di eventi.
Mimmo Fonti
Vulcano, lavori di restauro nella chiesa di Gelso
giovedì 16 aprile 2009
"Cave di pomice e la sorte degli ex dipendenti" nel documento presentato da Bruno all’assemblea dell’Associazione Città e Siti Italiani Unesco
Sin dall’anno 2000, l’UNESCO si era espressa chiaramente in merito al destino delle cave di pomice di Lipari prevedendone la graduale dismissione come condizione necessaria al mantenimento delle Eolie quale sito Patrimonio dell’Umanità.
Il 12.06.2006 il sindaco di Lipari indirizzava la missiva protocollo n° 27351 a tutti i vari Enti interessati evidenziando che, a seguito della dismissione delle attività estrattive, si sarebbe venuta a creare una crisi occupazionale insostenibile in quanto il tessuto socio economico Eoliano, prettamente incentrato sul turismo stagionale, non offre altre opportunità occupazionali per tutto l’arco dell’anno.
Per tali ragioni, andava assicurata una possibilità alternativa di inserimento nel mondo del lavoro delle maestranze coinvolte nelle attività di cava.
Il 21.09.2006 l’allora Ministro per i Beni e le Attività Culturali Onorevole Francesco Rutelli ribadiva, nella missiva protocollo n° 18585, l’assoluta necessità di adempiere allo specifico impegno assunto nei confronti della collettività internazionale attraverso l’iscrizione delle Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
A tale proposito veniva sottolineato che il mancato adempimento di tale obbligo avrebbe posto lo Stato in una spiacevole posizione di inadempienza di un trattato internazionale ed il sito inserito nella condizione di essere cancellato dalla Lista, prospettiva insostenibile per lo Stato Italiano.
In data 10.10.2006, con lettera protocollo n° 32350, il Sindaco di Lipari in risposta alla nota dell’Onorevole Ministro Francesco Rutelli ribadiva la consapevolezza della notevole importanza del prestigio che l’ambito riconoscimento dava al Paese ed in particolare alle Isole Eolie, precisando comunque che a seguito della chiusura delle Cave di Pomice si sarebbe venuta a creare una crisi occupazionale difficilmente sopportabile dal già precario tessuto socio economico delle Isole Eolie, pertanto, sarebbe stato necessario valutare mirati interventi ed adeguate soluzioni.
In data 31.10.2006, l’allora Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Onorevole Alfonso Pecorario Scanio, con nota protocollo GAB/2006/9817/C, evidenziava che le Eolie rappresentano l’unico bene di tipo “naturale” finora iscritto nella prestigiosa lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ribadendo la necessità della chiusura delle cave di pomice al fine di scongiurare la possibile cancellazione delle Isole Eolie dalla lista di Patrimonio dell’Umanità.
In occasione della Missione presieduta dal Professore Hamilton in visita ufficiale a Lipari dal 21 al 28 Marzo 2007 è stato evidenziato chiaramente il problema occupazionale relativo ai circa quaranta lavoratori impiegati nelle cave di pomice.
La Commissione,nel verbale conclusivo,al punto 3.2, dichiarava che il problema principale dei lavoratori di cava era dettato dalla mancanza di una occupazione alternativa chiara ed immediata.
Veniva evidenziato altresi’ che la riassunzione ed il riaddestramento erano stati discussi non solo a livello Comunale ma anche con le Autorità Regionali e veniva raccomandato che un programma comprensivo di ricollocazione doveva essere effettuato immediatamnte.
Le stesse argomentazioni vennero ribadite anche nel documento WHC 07/31 COM-7 badd).
Nella 31° sessione dell’Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07. al 02.07.07 (WHC – 07/31 com/24), veniva ulteriormente ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito Eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di Pomice e che, tra le altre cose, doveva essere messo in atto un programma di riassunzione e/o riqualificazione delle persone interessate.
Nel Novembre 2007, dopo la chiusura delle cave di pomice ed a seguito del licenziamento di tutte le maestranze impiegate, l’Assessore Regionale al Lavoro pro tempore On.le Santi Formica aveva predisposto, uniamente all’Assessore Regionale ai Ben Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione On. Lino Leanza, un progetto che prevedeva la richiesta da parte del Comune di Lipari di utilizzare i suddetti lavoratori in ASU, attivando le procedure previste dall’art.7 comma 2 del dlgs n.468/97, il successivo utilizzo degli stessi presso il Museo di Lipari, delle sezioni staccate del Museo di Panarea e Filicudi e delle aree archelogiche di Lipari, Filicudi e Panarea per arrivare alla stabilizzazione mediante l’assunzione presso la Beni Culturali Spa.
Mentre, l’Assesorato Regionale al Lavoro avrebbe erogato ai suddetti lavoratori, durante la loro utilizzazione diretta in attività socialmente utili, l’importo integrativo di cui all’art. 8, comma 2 del dlgs n.468/97.
Il percorso individuato venne definito e sottoscritto in una conferenza di servizi tenutasi presso l’Assessorato Regionale al Lavoro il 24/01/08.
A seguito di quanto stabilito nella suddetta riunione del 24.01.2008, l’Amm.ne Comunale di Lipari provvide, con delibera di Giunta n.7 del 05/02/08 ad attivare la procedura di utilizzo dei lavoratori ai sensi degli articoli 7 e 8 del Dlgs n.468/97, susseguentemente, il Centro regionale per L’impiego di Lipari assegnò i lavoratori al Comune di Lipari che richiese all’Ass.to al Lavoro l’integrazione salariale prevista.
In data 08/07/08 l’Assesore Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione On. Antinoro, in accordo con l’Ass.re Regionale al Lavoro On. Incardona, convocava una conferenza di servizi per definire l’iter da seguire per la definizione della problematica prevedendo l’utilizzo di tutti i lavoratori presso il proprio Assessorato garantendo, successivamente, la loro stabilizzazione attraverso un percorso che prevedeva l’approvazione di una delibera di giunta interassessoriale appositamente redatta dagli Assessorati al Lavoro ed ai BB. CC. AA. e Pubblica Istruzione.
Il Sindaco di Lipari, nelle more della definizione di quanto concordato nel corso della suddetta conferenza di servizi, in data 23/07/08 con nota prot. 27728 comunicava, la disponibilità del comune di Lipari al trasferimento dei suddetti lavoratori presso l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione.
In data 23.01.2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
In tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, essendo stato già risolto il primo punto (chiusura delle cave di pomice), le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B-24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati.
A tale proposito già il 03.12.2008 in una riunione tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente alla presenza degli Amministratori Regionali si era discusso circa il reimpiego degli ex lavoratori del settore pomicifero presso strutture Museali sia esistenti ché in fase di progettazione (Museo Archeologico Regionale Eoliano “Bernabò Brea” ed Eco - Museo Regionale della Pietra Pomice) come suggerito dall’UNESCO.
In considerazione di quanto sopra al punto 3° (implementazione delle condizioni richieste dalla decisione
31-COM-7B.24 paragrafo “6” lettera “f”) veniva individuato il percorso per la realizzazione, con finanziamenti pubblici, dell’Eco – Museo della Pietra Pomice e, comunque, veniva evidenziato come già il 24.01.2008 la Regione Siciliana aveva attivato una formale procedura di reimpiego dei lavoratori dell’ex comparto pomicifero nelle strutture Museali esistenti a Lipari (Museo Archeologico “Bernabò Brea”).
Ad oggi la delibera interassessoriale, a suo tempo proposta dagli Onorevoli Assessori Regionali Antinoro ed Incardona, non è stata adottata dalla Giunta Regionale disattendendo, immotivatamente, quanto più volte espresso nei vari tavoli istituzionali per la risoluzione della problematica occupazionale conseguente alla chiusura delle cave di pomice.
Si fa presente che la Pumex Spa era una Azienda produttiva con crescente utilizzo di manodopera che è stata chiusa non per fallimento o crisi di mercato ma, unicamente, per il rispetto del titolo “Patrimonio dell’Umanità” assegnato nell’anno 2000 non concedendo il rinnovo delle concessioni di escavazione.
Tutto ciò non doveva comportare perdita di posti di lavoro poichè le competenti autorità avrebbero dovuto provvedere alla ricollocazione delle maestranze in altri settori lavorativi.
A tutt’oggi i circa quaranta lavoratori sopravvivono con poco più di cinquecento euro mensili, modesto contributo di mobilità, molti di loro stanno per perdere anche questo contributo che nella crisi generale sta ad indicare disperazione ed impossibilità di collocazione in altre attività lavorative.
L'unica certezza è che senza una immediata e definitiva soluzione della problematica, questi operai e le loro famiglie saranno le uniche a pagare per consentire il mantenimento delle Isole Eolie nella lista di Patrimonio dell'Umanità.
Così come l’Unesco ha moralmente invitato il Governo Nazionale e quello Regionale ad attivarsi per la chiusura delle cave di pomice di Lipari, siamo certi che l’Associazione Città e siti Italiani Patrimonio mondiale Unesco saprà far valere i diritti di circa quaranta lavoratori che desiderano esclusivamente riavere una opportunità di impiego, suggerendo al Governo Nazionale ed al Governo Regionale Siciliano le strade da seguire per il reimpiego nell’attività lavorativa dei circa quaranta ex lavoratori del settore pomicifero Eoliano.
IL SINDACO DI LIPARI
(Dott. Mariano Bruno)
Tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Possibile solo un aumento massimo del 5%. Megna e Fonti richiamano delibera CIPE
PREMESSO che con Determina Sindacale n. 49/2008, è stata considerevolmente incrementata la tariffa del servizio idrico per l’anno 2008, da € 1,01 ad € 1,74 al metro cubo, con un aumento percentuale del 73 %;
PREMESSO che la predetta Determina n. 49/2008 contestualmente disponeva un pauroso incremento delle tariffe per i servizi di fognatura e depurazione, relativamente alle utenze di Canneto e Lipari, da € 0,42 ad € 0,99 al metro cubo, con un aumento percentuale addirittura superiore al 135 %;
ATTESO che i predetti incrementi disposti dal Sindaco senza alcuna concertazione con la cittadinanza e nonostante il parere unanimemente contrario della Commissione Consiliare ai servizi idrici, traeva fondamento dallo studio della società GFAmbiente di Bologna, fortemente contestato dai Consiglieri scriventi, in quanto colmo di incongruità e madornali contraddizioni, basato inoltre su dati imprecisi, talvolta palesemente infondati;
PREMESSO che con Determina del Dirigente del IV settore n. 565 del 12/11/2008 è stato affidato anche per l’anno 2009, l’incarico alla società GF ambiente di Bologna di rideterminare la tariffa del servizio idrico tenuto conto della gestione unitaria del servizio e che per tale incarico è stata prevista la spesa di € 15.960,00;
APPRESO che con nota prot. 6850 del 02/03/2009 sono stati consegnati al Comune di Lipari, la relazione tecnica e lo studio per la determinazione della tariffa del servizio idrico per l’anno 2009 e che, in allegato alla nota prot. 7419 del 04/03/2009 a firma del Dirigente del IV settore, è stata trasmessa al Sindaco la proposta di Determina Sindacale per l’adozione delle tariffe per l’anno 2009;
PRESO ATTO che le predette note (n. 6850 del 02/03/2009 e 7419 del 04/03/2009) contenenti le risultanze dello studio per la determinazione della tariffa del servizio idrico sono state formalmente richieste dal Consigliere Megna, anche in qualità di Vice Presidente della Commissione Servizi Idrici, al Dirigente del IV settore ed al Sindaco, e nonostante siano trascorsi oltre 30 giorni dalla prima formale richiesta (prot. n. 8819 del 14/03/2009), l’accesso agli atti è stato negato ed i Consiglieri scriventi, ancora una volta, non sono stati messi nelle condizioni di poter espletare il proprio mandato;
I sottoscritti Consiglieri Comunali
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
REITERANO LA RICHIESTA
(sperando che sia l’ultima volta!!!)
di visionare ed estrarre copia urgente della relazione prot. n. 6850 del 02-03-2009, con allegati, a firma della società G.F. Ambiente di Bologna, contenente lo studio per la determinazione della tariffa per l’anno 2009;
di visionare ed estrarre copia urgente della nota prot. n. 7410 del 04/03/2009, con relativi allegati, a firma del Dirigente del IV settore, avente ad oggetto: “Trasmissione proposta determina sindacale rideterminazione tariffe idrico 2009”;
RAPPRESENTANO INOLTRE ALLE SS.LL.
affinchè possano essere adottati gli atti consequenziali
che ai sensi della Deliberazione CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) n. 117/2008 a firma del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del Sottosegretario alla Presidenza On. Gianfranco Miccichè, avente ad oggetto: “Direttiva per l'adeguamento delle tariffe per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 71 del 26-03-2009, “I gestori in regime transitorio dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione possono chiedere un aumento tariffario fino a un massimo del 5%”
Tale incremento può essere concesso sulla base del rispetto dei seguenti requisiti:
presentazione all'ente competente e al CIPE di una relazione sulla gestione per il periodo 2003/2007, redatta secondo il formulario riportato nella direttiva;
certificazione, da parte del rappresentante legale dell' Ente gestore del servizio idrico, del superamento del minimo impegnato, di cui alla delibera CIPE n. 52/2001;
dichiarazione da parte del rappresentante legale del valore assunto dal coefficiente di interruzione del servizio, determinato secondo parametri indicati nel dispositivo.
Lipari lì 16/04/2009
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Francesco MEGNA Gesuele FONTI
Cimitero di Pianoconte: L'assessore China non ci sta e accusa
Salina: Disservizi alle Poste, esposto del sindaco Lo Schiavo
mercoledì 15 aprile 2009
TIRRENIA/SIREMAR. La posizione di USCLAC/UNCDIM
La richiesta trova fondamento nel fatto che le ipotesi di riduzione di attività (tagli di linee) sono sinonimo di penalizzazione dell’utenza, soprattutto degli abitanti delle isole minori per la loro mobilità e le loro economie, oltre che per tutto ciò che costituzionalmente deve essere garantito ad ogni cittadino della Repubblica. Significa forte compressione occupazionale e reddituale per i lavoratori del comparto e dell’indotto allocati soprattutto nelle aree del Mezzogiorno e del Sud Italia, le cui capacità in merito sono state già fortemente compromesse dall’attuale recessione mondiale dell’economia reale.
A seguito richiesta di convocazione del 27 gennaio 2007, indirizzata all’On.le Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso dell’incontro avuto il 23 marzo 2009 presieduto dal dott. Enrico Maria Pujia, USCLAC/UNCDIM hanno avuto modo di esprimere le loro posizioni mirate a scongiurare le preoccupazioni sopra espresse, rappresentando anche alcuni percorsi mirati allo scopo. Si assiste, invece, ad una velocizzazione del processo di privatizzazione con modalità che non leniscono affatto, anzi ne rendono macroscopica la portata, i malesseri individuati ed in controtendenza con l’operare di tutti i Governi dei paesi industrializzati che sorreggono finanziariamente le loro industrie in crisi, in deroga a qualsiasi trattato di cui sono firmatari.
Nel concludere la lettera inviata a Gianni Letta, USCLAC/UNCDIM ribadiscono la richiesta di un tavolo tecnico allo scopo di potere individuare un percorso ragionevole di privatizzazione, avendo quale presupposto il piano industriale del gruppo, già approvato dal CIPE.
Lami: E' emergenza idrica anche a Pomiciazzo
martedì 14 aprile 2009
Acquacalda: Continua a franare il tornante. In pericolo la statua del Cristo
Eolie: Pasqua e Pasquetta sotto tono. Pochi turisti e condizioni meteo incerte
A "remare contro" ci si è messo anche il mare in tempesta che la domenica di Pasqua ha praticamente isolato l'arcipelago. Mezzi di collegamento tradizionali "al palo" con le solite inevitabili polemiche. In particolare per via della sospensione sabato sera della corsa della nave "Isola di Stromboli" che, collegando Milazzo con Vulcano e Lipari, avrebbe dovuto portare in queste isole oltre un centinaio di turisti (che hanno poi optato per altre località) e diversi eoliani, residenti altrove, che avrebbero dovuto ricongiungersi con le proprie famiglie per trascorrere insieme la Santa Pasqua.
Durante la domenica di Pasqua, oltre al mare in tempesta, a rovinare la giornata ci si è messa anche la pioggia che, in mattinata, ha fatto anche temere potesse saltare il tradizionale e commovente incontro tra il Cristo Risorto e la Madre nella piazza liparese di Marina Corta. Per fortuna poi una lunga pausa nelle precipitazioni piovose ha consentito che ciò avvenisse tra le due consuete ali di folla.
Non è andata meglio ieri giorno di Pasquetta con le tradizionali scampagnate in "stand-by" sino all'ultimo momento viste le incertissime condizioni meteo e gli spruzzi di pioggia del mattino. Anche in questo caso una tregua meteo ha consentito, tra un rannuvolamento che faceva temere il peggio e un timido raggio di sole che induceva all'ottimismo, l'organizzazione delle gite e dei pic nic le zone più alte dell'isola. I meno temerari, pur non rinunciando a celebrare la Pasquetta, hanno puntato ad un pranzo nelle case di campagna, sotto una comoda tettoia che potesse in qualche modo fare fronte ad eventuali precipitazioni. I collegamenti marittimi nella giornata del Lunedì dell'Angelo sono tornati quasi alla normalità.
lunedì 13 aprile 2009
Legambiente Lipari solidale con la famiglia Sardella
Si rivolge agli organi preposti al controllo territoriale affinchè intensifichino le indagini rivolte a consegnare alle "patrie galere" gli infami autori di tali atti.
Le Eolie e le genti eoliane hanno l'obbligo di non dare asilo e respingere codesti individui che infiltratosi nel nostro territorio, cercano con atti ed atteggiamenti mafiosi di imporre il proprio "modus vivendi".
Lipari: Alba di Pasqua di fuoco. In fiamme due auto dell'ex consigliere comunale Giovanni Sardella
Alba di Pasqua di fuoco a Lipari. In vico Barone le fiamme hanno distrutto due auto di proprietà della famiglia di Giovanni Sardella, ex consigliere comunale dell'UDC e dipendente dell'Ausl 5. I mezzi, una Fiat Brava 1400 e una Fiat Ritmo decapottabile e d'epoca, erano posteggiati in un'area limitrofa alla sede stradale e all'abitazione del Sardella. A bordo della Ritmo si trovavano diversi libri di valore che il Sardella aveva depositato in attesa di trasferirli altrove. Nel rogo, di probabile natura dolosa, sono rimaste coinvolte anche una vecchia 500 e una Vespa. L'incendio si è sviluppato intorno alle 4,00 di ieri. L' immediato intervento dei vigili del fuoco di Lipari non è servito a salvare i mezzi ma ha evitato che le fiamme si propagassero nell'area circostante. Sull'episodio i carabinieri hanno avviato le indagini ed ascoltato il signor Giovanni Sardella. IL VIDEO:
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domenica 12 aprile 2009
Tradizioni e piccoli egoismi di PIETRO LO CASCIO
Cordialmente
Pietro Lo Cascio
Lipari: Il video del mare in tempesta e il porto di Sottomonastero allagato
Pasqua oggi a Lipari
Eolie isolate. Polemica per la soppressione della corsa serale di ieri dell'Isola di Stromboli
Trincerandosi dietro il bollettino meteo (ma sino a tarda sera era calma piatta e a Sottomonastero si poteva tranquillamente operare) il mezzo non ha mollato gli ormeggi tra le proteste di eoliani e turisti che sono rimasti bloccati nella città del Capo. Fatto ancora più grave si considera che il sabato non vi è il collegamento serale della NGI.
Purtroppo quello di ieri è ...un film già visto
Gli auguri del sindaco di Lipari Mariano Bruno e dell'amministrazione
sabato 11 aprile 2009
Vandalismo a Malfa
Gli auguri della Federalberghi delle Eolie
Il momento non è sicuramente dei migliori.
Internamente, da qualche anno, viviamo un periodo di stagnazione dei flussi turistici, dovuto anche all’assenza di un’attività di marketing strategico della nostra destinazione turistica. Questa, si somma ai pericoli connessi alla paventata riduzione dei collegamenti marittimi, all’assenza di infrastrutture adeguate, alla mancanza di una pianificazione che ci consenta di puntare verso obiettivi operativi di medio-lungo periodo.
Sul versante esterno, risentiamo anche noi delle condizioni congiunturali sfavorevoli che hanno spinto le economie mondiali nella peggiore crisi economica mai verificatasi dall’ultimo dopoguerra.
È dovere di tutti lavorare, ripartire dalla valorizzazione dei punti di forza del nostro territorio (cultura, natura e tradizioni), con l’obiettivo di organizzare ed offrire un’offerta turistica integrata e distintiva in grado di competere stabilmente sui mercati nazionali ed esteri.
Cogliamo pertanto l’occasione per rinnovare, assieme agli auguri di Pasqua, anche quelli per una stagione turistica che ci permetta superare indenni la crisi che attanaglia tutti i settori produttivi, senza per questo cadere nella tentazione di svendere o rinunciare a promuovere con dignità i nostri servizi.
Christian Del Bono (presidente Federalberghi)