Lipari Insorge anche il sindaco Bruno in vista del blocco di gennaio
Vertenza Siremar Chiesto l'intervento di tutti i deputati regionali e nazionali
Panarello sollecita risposte dal Governo Intanto domani previsto lo sciopero del personale
Salvatore Sarpi Lipari
Domani sarà attuato uno sciopero del personale viaggiante Siremar imbarcato sugli aliscafi impiegati nei collegamenti con le Eolie, le Egadi e nella linea Palermo-Ustica. Lo sciopero sarà attuato dalle 5 alle 22,30 e, ovviamente, inciderà sulla regolare programmazione dei servizi marittimi previsti. Saranno, comunque, garantiti i servizi essenziali. Intanto cresce la tensione e l'attenzione in vista dello stop alla Siremar che dovrebbe avvenire a partire dal 1. gennaio.
«I cittadini delle Eolie, delle isole minori più in generale rischiano, a partire dal prossimo primo gennaio, di vedersi negare sia la continuità territoriale che il diritto alla mobilità. Se la Siremar (gruppo Tirrenia) si fermerà, le nostre comunità subiranno un vero e proprio collasso che sarà anche di ordine economico considerando che l'assenza di questa società influirà in modo determinante anche sulla movimentazione turistica».
Lo ha dichiarato il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, a conclusione dell'incontro tenuto con gli operatori turistici e con esperti del settore per fare il punto di una situazione estremamente delicata e per definire le iniziative da intraprendere.
Scartata l'ipotesi della protesta clamorosa (quale l'occupazione di qualche traghetto) il "conclave" ha maturato la decisione di puntare, per il momento, a fare conoscere il "dramma" a cui andranno incontro le comunità isolane nel caso in cui non si dovesse trovare una soluzione alla problematica Tirrenica e quindi delle sue società regionali. Sarà fatto attraverso due conferenze stampa, allargate ai deputati regionali e ai parlamentari nazionali «che non possono continuare a non sapere o a fare finta di non sapere», da tenersi il 18 e 19 novembre. La prima a Palermo, presumibilmente in una delle sale dell'Ars, ed una a Roma, nella sede dell'Ancim o presso la Sala Stampa estera. «Il primo gennaio, se le cose non cambieranno – ha affermato Bruno – la Siremar si fermerà e non possiamo permetterci di perdere un importante vettore. Da qui la necessità di lottare tutti insieme ma anche l'esigenza di essere propositivi attraverso la predisposizione di un piano chiaro ed esaustivo da presentare al Ministero, affinchè si possa intraprendere la via di una "legge-ponte" che permetta alle isole di non rimanere senza collegamenti».
Sulla delicata tematica interviene anche l'on. Filippo Panarello del Pd con una interrogazione al presidente della Regione e all'assessore al Turismo. «Lombardo e Bufardeci – ha affermato – dicano a che punto è il confronto con il governo nazionale sul futuro della Siremar e, in attesa che si definisca la privatizzazione della Tirrenia, si attivi per garantire continuità nei collegamenti con le Eolie. Il governo dica inoltre se è percorribile l'ipotesi di un'acquisizione della stessa Siremar da parte della Regione siciliana».
«Il ministro dei Trasporti – ha scritto ancora il deputato regionale del Pd – sembrerebbe intenzionato a revocare alla scadenza del 31 dicembre 2008 la concessione alla Tirrenia, e ciò potrebbe provocare la soppressione dei collegamenti attualmente assicurati dalla Siremar, con ripercussioni negative sul diritto alla mobilità degli eoliani e sull'attività di uno dei poli turistici importanti della Sicilia». Panarello chiede dunque al governo regionale di «sollecitare il governo nazionale a garantire la continuità dei servizi attualmente svolti dalla Siremar» e di «definire un programma di interventi volti a potenziare i collegamenti con le isole Eolie per assicurare la piena fruizione ai residenti del diritto alla mobilità e consentire uno sviluppo ulteriore delle attività legate al turismo».
Intanto i sette consiglieri d'opposizione al comune di Lipari hanno fatto affiggere un manifesto murale. Siamo vivamente preoccupati – hanno scritto – dalla poca incisività delle azioni finora intraprese, dall'assenza di un dibattito in seno alla nostra comunità, dalla mancanza di un impegno costante e prioritario dell'amministrazione di Lipari per ottenere dalla Regione e dallo Stato le garanzie per la continuità di tale servizio. Riteniamo indispensabile che tutte le amministrazioni delle Eolie si attivino per una mobilitazione di tutte le parti politiche di maggioranza e di minoranza, ma che anche le associazioni e la cittadinanza diano il loro contributo per manifestazioni di protesta che attirino l'attenzione sul futuro della Siremar».
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giovedì 6 novembre 2008
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (1)
Pumex, gli impegni dell'assessore regionale Incardona
La problematica degli ex lavoratori della Pumex di Lipari è stata al centro ieri di un incontro, tenutosi a Palermo, tra l'assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, una delegazione del consiglio comunale di Lipari, guidata dal presidente Pino Longo, e due ex lavoratori del settore pomicifero.
Come si ricorderà dall'agosto 2007, dopo la chiusura delle cave di pomice, i lavoratori sono stati messi in mobilità, in attesa di una ricollocazione più volte promesssa a livello regionale ma mai mantenuta. Contestualmente alla riunione gli ex operai hanno effettuato un sit-in all'interno dell'aula consiliare in attesa di notizie. Sit-in al quale erano stati invitati a partecipare anche i consiglieri comunali di Lipari che, ad onor del vero, non si sono visti. L'assessore Incardona ha preso l'impegno di incontrare il suo collega Antinoro e ha dichiarato: «Va chiarito subito che la situazione non è semplice e che va affrontata con realismo, tenendo anche conto del piano di riordino delle società partecipate dalla Regione. Verificherò quanto è stato fatto in passato e se è ancora possibile perseguire il percorso con il transito di questi lavoratori nella società Beni culturali spa». (s.s.)
La problematica degli ex lavoratori della Pumex di Lipari è stata al centro ieri di un incontro, tenutosi a Palermo, tra l'assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, una delegazione del consiglio comunale di Lipari, guidata dal presidente Pino Longo, e due ex lavoratori del settore pomicifero.
Come si ricorderà dall'agosto 2007, dopo la chiusura delle cave di pomice, i lavoratori sono stati messi in mobilità, in attesa di una ricollocazione più volte promesssa a livello regionale ma mai mantenuta. Contestualmente alla riunione gli ex operai hanno effettuato un sit-in all'interno dell'aula consiliare in attesa di notizie. Sit-in al quale erano stati invitati a partecipare anche i consiglieri comunali di Lipari che, ad onor del vero, non si sono visti. L'assessore Incardona ha preso l'impegno di incontrare il suo collega Antinoro e ha dichiarato: «Va chiarito subito che la situazione non è semplice e che va affrontata con realismo, tenendo anche conto del piano di riordino delle società partecipate dalla Regione. Verificherò quanto è stato fatto in passato e se è ancora possibile perseguire il percorso con il transito di questi lavoratori nella società Beni culturali spa». (s.s.)
mercoledì 5 novembre 2008
LAVORO. VERTENZA PUMEX, INCARDONA INCONTRA CONSIGLIERI DI LIPARI
COMUNICATO STAMPA
La vertenza Pumex è stata al centro di un incontro, stamattina a Palermo, tra l’assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, e una delegazione del consiglio comunale di Lipari, guidata dal presidente Pino Longo.
Dopo la chiusura delle cave di pomice di Lipari, a seguito della proclamazione dell’isola di Lipari patrimonio dell'umanità dell’Unesco, i lavoratori sono stati messi in mobilità, in attesa di una ricollocazione.
“Va chiarito subito – ha detto Incardona - che la situazione non è semplice e che va affrontata con realismo, tenendo anche conto del piano di riordino delle società partecipate dalla Regione che il governo sta discutendo per razionalizzare le spese. Verificherò quanto è stato fatto in passato e se è ancora possibile perseguire il percorso che era stato individuato con il transito di questi lavoratori nella società Beni culturali spa”.
NDR- All'incontro palermitano hanno partecipato anche Natol e Lo Monaco, due ex dipendenti della Pumex
La vertenza Pumex è stata al centro di un incontro, stamattina a Palermo, tra l’assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, e una delegazione del consiglio comunale di Lipari, guidata dal presidente Pino Longo.
Dopo la chiusura delle cave di pomice di Lipari, a seguito della proclamazione dell’isola di Lipari patrimonio dell'umanità dell’Unesco, i lavoratori sono stati messi in mobilità, in attesa di una ricollocazione.
“Va chiarito subito – ha detto Incardona - che la situazione non è semplice e che va affrontata con realismo, tenendo anche conto del piano di riordino delle società partecipate dalla Regione che il governo sta discutendo per razionalizzare le spese. Verificherò quanto è stato fatto in passato e se è ancora possibile perseguire il percorso che era stato individuato con il transito di questi lavoratori nella società Beni culturali spa”.
NDR- All'incontro palermitano hanno partecipato anche Natol e Lo Monaco, due ex dipendenti della Pumex
Siremar: Si torna al "piano a tre". Novità per la NGI
Aliscafo Masaccio out, come da noi anticipato ieri, ma da stamattina alle undici la Siremar nel settore Eolie è tornata a viaggiare con il piano a tre. Da Trapani è stato infatti giungere il mezzo sostitutivo l'Eraclide.
Intanto vi è da registrare una novità nei collegamenti serali da Milazzo a Lipari con il traghetto della NGI. Dal 15 novembre non sarà effettuata la corsa serale del sabato ma, in compenso, si effettuerà la corsa domenicale in atto non prevista. Viene così accolta la richiesta avanzata dai sindaci eoliani. Il traghetto NGI parte da Milazzo alle 21 per Vulcano-Lipari- Salina e poi compie il viaggio inverso.
Intanto vi è da registrare una novità nei collegamenti serali da Milazzo a Lipari con il traghetto della NGI. Dal 15 novembre non sarà effettuata la corsa serale del sabato ma, in compenso, si effettuerà la corsa domenicale in atto non prevista. Viene così accolta la richiesta avanzata dai sindaci eoliani. Il traghetto NGI parte da Milazzo alle 21 per Vulcano-Lipari- Salina e poi compie il viaggio inverso.
Siremar e trasporti: I consiglieri d'opposizione invitano ad una protesta vibrante e compatta
Questo il testo di un manifesto che oggi i consiglieri comunali d'opposizione faranno affiggere nelle vie del comune e che riguarda la delicata situazione dei trasporti marittimi Siremar ed eventuali iniziative da assumere.
IL TESTO COMPLETO:
Il 31 dicembre la Siremar verrà dismessa mentre lo Stato e la Regione non vogliono trovare un accordo per garantire ai cittadini delle isole minori un servizio essenziale e irrinunciabile.
La cessione gratuita della Siremar alla Regione appare l’unica soluzione, stante le indicazioni della Unione Europea; ma il nostro governo regionale ha più volte espresso la volontà di non farsi carico della società. Il problema è costituito dalla copertura finanziaria per tale operazione, che sarebbe necessaria perché una regione in evidente deficit finanziario come quella siciliana non potrebbe addossarsi il peso di una società che garantisce il diritto alla mobilità e un supporto fondamentale al nostro sviluppo socio-economico, anche attraverso tratte non redditizie ma indispensabili per chi vive nelle isole minori.
Siamo vivamente preoccupati dalla poca incisività delle azioni finora intraprese, dall’assenza di un dibattito vivace in seno alla nostra comunità, dalla mancanza di un impegno costante e prioritario dell’Amministrazione comunale di Lipari per ottenere dalla Regione e dallo Stato le garanzie per la continuità di tale servizio.
Riteniamo indispensabile che tutte le amministrazioni comunali delle Eolie si attivino per una mobilitazione di tutte le parti politiche di maggioranza e di minoranza, ma che anche le associazioni e la cittadinanza diano il loro contributo per dare vita a manifestazioni di protesta che attirino la giusta attenzione sul problema del futuro della Siremar, che poi è il futuro della nostra economia turistica e il futuro della nostra qualità di vita.
L’unica strada da percorrere appare quella di un’attivazione della copertura finanziaria da parte dello Stato, peraltro prevista da norme costituzionali per simili operazioni, e della richiesta reiterata di una moratoria da parte dell’Unione Europea, che non può considerare una società come la Siremar – data la sua importanza sociale ed economica – alla stregua di una qualsiasi società di trasporti marittimi ponendo vincoli sui supporti finanziari del governo nazionale.
E’ VENUTO IL MOMENTO DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE PER NON PERDERE UN DIRITTO FONDAMENTALE PER LE POPOLAZIONI ISOLANE.
I Consiglieri Comunali:
Biviano Giacomo
Lo Cascio Pietro
Sabatini Adolfo
Centorrino Rosario
Nunziata D’Alia
Paino mario
Lauria bartolo
IL TESTO COMPLETO:
Il 31 dicembre la Siremar verrà dismessa mentre lo Stato e la Regione non vogliono trovare un accordo per garantire ai cittadini delle isole minori un servizio essenziale e irrinunciabile.
La cessione gratuita della Siremar alla Regione appare l’unica soluzione, stante le indicazioni della Unione Europea; ma il nostro governo regionale ha più volte espresso la volontà di non farsi carico della società. Il problema è costituito dalla copertura finanziaria per tale operazione, che sarebbe necessaria perché una regione in evidente deficit finanziario come quella siciliana non potrebbe addossarsi il peso di una società che garantisce il diritto alla mobilità e un supporto fondamentale al nostro sviluppo socio-economico, anche attraverso tratte non redditizie ma indispensabili per chi vive nelle isole minori.
Siamo vivamente preoccupati dalla poca incisività delle azioni finora intraprese, dall’assenza di un dibattito vivace in seno alla nostra comunità, dalla mancanza di un impegno costante e prioritario dell’Amministrazione comunale di Lipari per ottenere dalla Regione e dallo Stato le garanzie per la continuità di tale servizio.
Riteniamo indispensabile che tutte le amministrazioni comunali delle Eolie si attivino per una mobilitazione di tutte le parti politiche di maggioranza e di minoranza, ma che anche le associazioni e la cittadinanza diano il loro contributo per dare vita a manifestazioni di protesta che attirino la giusta attenzione sul problema del futuro della Siremar, che poi è il futuro della nostra economia turistica e il futuro della nostra qualità di vita.
L’unica strada da percorrere appare quella di un’attivazione della copertura finanziaria da parte dello Stato, peraltro prevista da norme costituzionali per simili operazioni, e della richiesta reiterata di una moratoria da parte dell’Unione Europea, che non può considerare una società come la Siremar – data la sua importanza sociale ed economica – alla stregua di una qualsiasi società di trasporti marittimi ponendo vincoli sui supporti finanziari del governo nazionale.
E’ VENUTO IL MOMENTO DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE PER NON PERDERE UN DIRITTO FONDAMENTALE PER LE POPOLAZIONI ISOLANE.
I Consiglieri Comunali:
Biviano Giacomo
Lo Cascio Pietro
Sabatini Adolfo
Centorrino Rosario
Nunziata D’Alia
Paino mario
Lauria bartolo
Canneto: Inaugurata la mostra fotografica di Claudio Merlino
Un "viaggio" fotografico lungo un secolo. Questo è la mostra fotografica "100 anni di storia in bianco e nero” di Claudio Merlino inaugurata ieri sera nel salone parrocchiale di San Cristoforo a Canneto(Lipari). Una mostra che resterà aperta sino a domenica prossima e alla quale ha presenziato la signora Gundula Di Perri, moglie del professore Raoul Di Perri, recentemente scomparso e al quale la mostra è dedicata.
Un "viaggio" attraverso fatti, personaggi, eventi e situazioni che hanno caratterizzato la storia di Lipari e delle Eolie. Dai volti imbiancati e scavati dei cavatori della pomice ai calciatori delle squadre locali, dai personaggi di primo piano a quelli più popolari, dai gioiosi fatti di cronaca e di vita quotidiana a quelli più tristi e tragici.
Insomma una vera e propria "carrellata" di emozioni che regaleranno un amarcord a chi quei momenti ha vissuto, un tuffo inebriante nel passato a chi scopre per la prima volta personaggi, situazioni e altro.
Il tutto "condito" dal lavoro, non sempre conosciuto ed apprezzato, degli artisti locali d'oggi che espongono alcune delle loro opere.
E' deceduto Giovanni Ferro, socio onorario del Centro Studi e confinato politico
COMUNICATO STAMPA
Il Centro Studi di Storia e Problemi Eoliani partecipa alla cittadinanza la scomparsa di GIOVANNI FERRO, cittadino onorario nonché socio del Centro Studi, confinato politico ed autore di numerose pubblicazioni tra cui il volume “Noviziato tra le isole: socialisti senza divisa 1929-1945” edito nel 1963.
Il libro è la narrazione avvincente di un continuo pellegrinaggio da un luogo di confino all’altro, contrappuntato dalle soste nelle carceri giudiziarie durante gli interminabili trasferimenti. Ma è importantissima soprattutto la descrizione della vita dei confinati politici, della loro organizzazione comunitaria e della guerra segreta con la polizia fascista allo scopo di salvaguardare autonomia e dignità dei rapporti umani con le popolazioni dei luoghi di deportazione ma anche con gli stessi funzionari del potere.
Ma è anche la storia degli avvenimenti nazionali ed internazionali registrati da un osservatore acuto come Giovanni Ferro che sa avvincere il lettore con le descrizioni e la sensibilità che lo hanno contraddistinto.
Egli, in questo avvincente “racconto” ha saputo sottrarsi alla facile tentazione di antedatare giudizi e convinzioni di più recente acquisizione evitando di tessere il filo del suo racconto su di una trama interpretativa politica e ideologica la cui definizione matura non poteva che essere, come fu difatti, il risultato, lo sbocco e non la premessa della sua esperienza.
Da Ponza fu confinato a Lipari in base alla legge di pubblica sicurezza contenente norme relative al confino politico del 6 novembre 1926 e fino al 1933 fu il più giovane confinato, ciò gli conferì una generale simpatia.
Con i libri lasciati in eredità dai precedenti confinati era stata costituita una biblioteca formata da migliaia di volumi, che rappresentava il patrimonio più prezioso della comunità.
Il periodo trascorso a Lipari fu anche un periodo di studio, di conversazioni, di confronto e di platoniche avventure sentimentali.
Lo studio approfondito della storia e dell’economia lo portò alla convinzione che il partito comunista rappresentasse l’unico strumento politico dotato dei requisiti necessari per la realizzazione del socialismo in tutti i paesi nel minor tempo possibile.
Il Centro Studi di Storia e Problemi Eoliani partecipa alla cittadinanza la scomparsa di GIOVANNI FERRO, cittadino onorario nonché socio del Centro Studi, confinato politico ed autore di numerose pubblicazioni tra cui il volume “Noviziato tra le isole: socialisti senza divisa 1929-1945” edito nel 1963.
Il libro è la narrazione avvincente di un continuo pellegrinaggio da un luogo di confino all’altro, contrappuntato dalle soste nelle carceri giudiziarie durante gli interminabili trasferimenti. Ma è importantissima soprattutto la descrizione della vita dei confinati politici, della loro organizzazione comunitaria e della guerra segreta con la polizia fascista allo scopo di salvaguardare autonomia e dignità dei rapporti umani con le popolazioni dei luoghi di deportazione ma anche con gli stessi funzionari del potere.
Ma è anche la storia degli avvenimenti nazionali ed internazionali registrati da un osservatore acuto come Giovanni Ferro che sa avvincere il lettore con le descrizioni e la sensibilità che lo hanno contraddistinto.
Egli, in questo avvincente “racconto” ha saputo sottrarsi alla facile tentazione di antedatare giudizi e convinzioni di più recente acquisizione evitando di tessere il filo del suo racconto su di una trama interpretativa politica e ideologica la cui definizione matura non poteva che essere, come fu difatti, il risultato, lo sbocco e non la premessa della sua esperienza.
Da Ponza fu confinato a Lipari in base alla legge di pubblica sicurezza contenente norme relative al confino politico del 6 novembre 1926 e fino al 1933 fu il più giovane confinato, ciò gli conferì una generale simpatia.
Con i libri lasciati in eredità dai precedenti confinati era stata costituita una biblioteca formata da migliaia di volumi, che rappresentava il patrimonio più prezioso della comunità.
Il periodo trascorso a Lipari fu anche un periodo di studio, di conversazioni, di confronto e di platoniche avventure sentimentali.
Lo studio approfondito della storia e dell’economia lo portò alla convinzione che il partito comunista rappresentasse l’unico strumento politico dotato dei requisiti necessari per la realizzazione del socialismo in tutti i paesi nel minor tempo possibile.
martedì 4 novembre 2008
Ex lavoratori pomice: Domani sit-in in aula consiliare in attesa delle notizie da Palermo
COMUNICATO STAMPA
Gli ex lavoratori del settore pomicifero di Lipari, essendo stati invitati dal Presidente del Consiglio Comunale di Lipari Pino Longo a partecipare, con una delegazione, all’incontro con l’Assessore al Lavori di Mercoledì 05 c. m., fiduciosi che questo possa essere un incontro determinante per la definizione della problematica, effettueranno un sit in nell’Aula Consiliare in attesa di conoscere l’esito della riunione.
I suddetti lavoratori invitano tutti i Consiglieri Comunali Eoliani ad esprimere la loro solidarietà condividendo l’attesa nei locali del Civico Consesso.
Fiduciosi della sensibilità ché ha caratterizzato l’operato dei consiglieri danno appuntamento alle ore 9,00 presso l’aula consiliare.
Lipari, li 04 Novembre 2008
Gli ex lavoratori del settore pomicifero di Lipari, essendo stati invitati dal Presidente del Consiglio Comunale di Lipari Pino Longo a partecipare, con una delegazione, all’incontro con l’Assessore al Lavori di Mercoledì 05 c. m., fiduciosi che questo possa essere un incontro determinante per la definizione della problematica, effettueranno un sit in nell’Aula Consiliare in attesa di conoscere l’esito della riunione.
I suddetti lavoratori invitano tutti i Consiglieri Comunali Eoliani ad esprimere la loro solidarietà condividendo l’attesa nei locali del Civico Consesso.
Fiduciosi della sensibilità ché ha caratterizzato l’operato dei consiglieri danno appuntamento alle ore 9,00 presso l’aula consiliare.
Lipari, li 04 Novembre 2008
Lo Cascio e i danni alla strada di Capistello. Comunicato stampa
Comunicato stampa (le foto sono alcune di quelle allegate da Lo Cascio all'esposto)
Il sottoscritto Pietro Lo Cascio, nella sua qualità di consigliere comunale, ha presentato un esposto al Comando dei VV. UU. del Comune di Lipari, all’Assessore ai Lavori Pubblici dello stesso, all’Ente Sviluppo Agricolo e, per conoscenza, al Sindaco di Lipari, per denunciare i danni procurati alla strada di Capistello dalla ditta esecutrice dei lavori di installazione dell’impianto di telefonia mobile, l’ormai celebre “pino” di 18 metri di altezza della Siemens Nokia.
Dalla documentazione fotografica allegata si evince l’accumulo di inerti, abbandonati a ridosso del guard-rail e che attualmente occupano in parte la carreggiata (da ormai un più di un mese), depositati durante le fasi di scarico a mezzo camion che sono riportate in fotografia Inoltre, il transito di un mezzo pesante cingolato ha prodotto profonde scarificazioni nel manto stradale in corrispondenza dello scivolo di accesso al terreno che ospita l’impianto; tali scarificazioni, che occupano buona parte della carreggiata per un tratto lineare di almeno 4 m, costituiscono un grave pericolo per la circolazione, soprattutto dei mezzi a due ruote. L’asfalto così divelto, insieme ad altri detriti, stazionano da allora sul bordo della carreggiata e non sono stati smaltiti in alcun modo, nonostante precise disposizioni in materia cantieristica prevedano lo smaltimento del materiale di risulta.
La situazione denunciata conferma, ancora una volta, l’atteggiamento di prepotenza che ha connotato l’intera vicenda, ma aggiunge la grave sfumatura della totale assenza di rispetto verso i luoghi e gli spazi pubblici, nonché la violazione delle norme basilari di gestione di un cantiere edile.
Si auspica che le autorità preposte, nonché l’Ente Sviluppo Agricolo, che risulta proprietario della strada rotabile, decidano di verificare al più presto l’effettiva consistenza dei danni, provvedano al più presto al ripristino dei luoghi e assumano i necessari provvedimenti contro la Ditta esecutrice dei lavori per i danni sopra esposti.
Distinti saluti
il consigliere comunale
Pietro Lo Cascio
Il sottoscritto Pietro Lo Cascio, nella sua qualità di consigliere comunale, ha presentato un esposto al Comando dei VV. UU. del Comune di Lipari, all’Assessore ai Lavori Pubblici dello stesso, all’Ente Sviluppo Agricolo e, per conoscenza, al Sindaco di Lipari, per denunciare i danni procurati alla strada di Capistello dalla ditta esecutrice dei lavori di installazione dell’impianto di telefonia mobile, l’ormai celebre “pino” di 18 metri di altezza della Siemens Nokia.
Dalla documentazione fotografica allegata si evince l’accumulo di inerti, abbandonati a ridosso del guard-rail e che attualmente occupano in parte la carreggiata (da ormai un più di un mese), depositati durante le fasi di scarico a mezzo camion che sono riportate in fotografia Inoltre, il transito di un mezzo pesante cingolato ha prodotto profonde scarificazioni nel manto stradale in corrispondenza dello scivolo di accesso al terreno che ospita l’impianto; tali scarificazioni, che occupano buona parte della carreggiata per un tratto lineare di almeno 4 m, costituiscono un grave pericolo per la circolazione, soprattutto dei mezzi a due ruote. L’asfalto così divelto, insieme ad altri detriti, stazionano da allora sul bordo della carreggiata e non sono stati smaltiti in alcun modo, nonostante precise disposizioni in materia cantieristica prevedano lo smaltimento del materiale di risulta.
La situazione denunciata conferma, ancora una volta, l’atteggiamento di prepotenza che ha connotato l’intera vicenda, ma aggiunge la grave sfumatura della totale assenza di rispetto verso i luoghi e gli spazi pubblici, nonché la violazione delle norme basilari di gestione di un cantiere edile.
Si auspica che le autorità preposte, nonché l’Ente Sviluppo Agricolo, che risulta proprietario della strada rotabile, decidano di verificare al più presto l’effettiva consistenza dei danni, provvedano al più presto al ripristino dei luoghi e assumano i necessari provvedimenti contro la Ditta esecutrice dei lavori per i danni sopra esposti.
Distinti saluti
il consigliere comunale
Pietro Lo Cascio
Federalberghi: Il nuovo direttivo
Oltre a Christian Del Bono, eletto presidente, il nuovo direttivo della Federalberghi delle Eolie risulta così composto: Nastasi per Hotel La Canna - Filicudi, Tesoriero per Hotel Lisca Bianca- Panarea, Di Giovanni per Villaggio Stromboli- Stromboli, Zitelli per Hotel Conti- Vulcano, Oliviero e Caruso per Hotel L'Ariana e Signum- Salina , D’Albora per Hotel Villa Augustus- Tiraboschi per Hotel Tritone, Paino per Hotel Meligunis e Urso per Hotel Arciduca. Gli ultimi quattro tutti di Lipari.
Nei prossimi giorni saranno assegnate le cariche sociali
Nei prossimi giorni saranno assegnate le cariche sociali
Connessione tra mezzi di collegamenti marittimi e quelli a lungo raggio. Maggiore scrive alla Regione
Ha per oggetto "Comitato di indirizzo – Accordo interdipartimentale – APQ Sviluppo locale – IV Atto integrativo – Azione per le Isole Minori – Azione trasversale: Studio per la gestione dei collegamenti con la terraferma delle isole minori della Regione Siciliana – Az.2 dello Studio individuazione formale dello scenario ottimale" la lettera che l'assessore Gioanni Maggiore ha inviato al Dipartimento programmazione- Servizio Sviluppo Locale- Unità O.B. II- Presidenza Regiona Siciliana.
IL TESTO:
Uno dei punti di criticità dei collegamenti tra le isole Eolie con il resto del mondo è dato dall’assenza di una connessione tra i mezzi di collegamento marittimi (Navi e/o aliscafi) con i sistemi di collegamento a lungo raggio (treni e/o aerei).
Per potere raggiungere la stazione ferroviaria di Milazzo, che dista alcuni chilometri ed è ubicata in aperta campagna, o viceversa per raggiungere dalla stessa il porto bisogna affidarsi ad un collegamento a mezzo autobus che transita in prossimità del porto ovvero utilizzare autovetture adibite a noleggio con conducente.
L’utilizzo del servizio autobus non consente una coordinazione delle coincidenze nè in direzione della stazione nè verso il porto in quanto gli orari degli stessi non sono comparati ai trasporti marittimi; inoltre spesso i viaggiatori non riescono a raggiungere gli autobus poiché la sosta viene limitata all’imbarco e/o allo sbarco di quanti già in sosta.
Fra l’altro l’attesa di tale possibile coincidenza è consentita solo ed esclusivamente su un piccolo marciapiede privo dei minimi sistemi di riparo dalle intemperie e comunque dopo avere attraversato i varchi dell’area portuale ed una via di Milazzo ad alta densità di traffico.
L’alternativa è data dall’utilizzo di autoveicoli adibiti al noleggio con conducente con tariffe non predeterminate e lasciate al libero arbitrio dei conduttori; questi determinano appunto le tariffe in relazione all’aumento della domanda forti del fatto che non vi è una alternativa, certa, che consenta di raggiungere la stazione ferroviaria di Milazzo.
Discorso più complesso è quello relativo al raggiungimento degli aeroporti di Catania e/o Palermo nonché la città di Messina.
Non esiste alcun collegamento con l’aeroporto di Palermo se non attraverso il sistema ferroviario o il noleggio di autovetture con conducente; per Catania invece vi è un’alternativa che prevede l’utilizzo di altre due coincidenza, la prima Milazzo<>Messina e la seconda da Messina<> Catania.
Anche sulla tratta Milazzo Catania è possibile l’utilizzo degli autonoleggi con conducente ed anche in questo caso il costo è superiore al prezzo di un biglietto aereo da Catania a Roma o Milano.
L’utilizzo dei collegamenti a mezzo autobus è alquanto disagevole poiché non vi è connessione tra il servizio Milazzo<>Messina e Messina<>Catania ed altresì per il fatto che le stazioni di imbarco e sbarco sono sistanti.
A causa di tale disorganicità, raggiungere o partire dalle isole Eolie comporta spesso notevoli sacrifici, sia di natura fisica che economica, accompagnati dall’incertezza di potere raggiungere i vettori a lungo raggio, o, al contrario, navi ed aliscafi.
E’ quindi necessario pensare e prevedere un collegamento stabile, legato strettamente agli orari di arrivo dei mezzi marittimi, che consenta di potere raggiungere, con certezza, la stazione ferroviaria di Milazzo e gli aeroporti di Catania e/o Palermo nonché la città di Messina.
I collegamenti con la stazione ferroviaria di Milazzo potrebbero essere limitati alle coincidenze con i treni diretti verso il centro nord e viceversa.
I collegamenti giornalieri da e verso gli aeroporti di Catania e Palermo dovrebbero essere frequenti, con i dovuti incrementi durante la stagione estiva.
Infine non va dimenticata la necessità che l’attuale collegamento tra Milazzo e Messina non prevede stabili coincidenze con i collegamenti marittimi; spesso è necessario precipitarsi, dai mezzi veloci o dalle navi, verso il punto di transito degli autobus che regolarmente non attendono lo sbarco dei passeggeri.
Lo stesso avviene allorquando giungendo da Messina con l’autobus gli aliscafi non attendono l’arrivo degli stessi.
Tali discrasie sono causate dalla mancata interconnessione tra i servizi di trasporto marittimi e terrestri, peraltro finanziati dalla Regione Siciliana.
E’ necessario creare un sincronismo tra i diversi vettori al fine di rendere agevoli i collegamenti marittimi e terrestri da e per le Isole Eolie a garanzia sia degli eoliani che dell’intero sistema turistico.
Infine è necessario realizzare all’interno della struttura portuale, dove va individuata la sosta dei mezzi gommati, una struttura che consenta sia l’attesa che l’acquisto dei biglietti.
Lipari li 03/11/2008
Avv. Giovanni Maggiore
- Assessore Turismo e Trasporti -
IL TESTO:
Uno dei punti di criticità dei collegamenti tra le isole Eolie con il resto del mondo è dato dall’assenza di una connessione tra i mezzi di collegamento marittimi (Navi e/o aliscafi) con i sistemi di collegamento a lungo raggio (treni e/o aerei).
Per potere raggiungere la stazione ferroviaria di Milazzo, che dista alcuni chilometri ed è ubicata in aperta campagna, o viceversa per raggiungere dalla stessa il porto bisogna affidarsi ad un collegamento a mezzo autobus che transita in prossimità del porto ovvero utilizzare autovetture adibite a noleggio con conducente.
L’utilizzo del servizio autobus non consente una coordinazione delle coincidenze nè in direzione della stazione nè verso il porto in quanto gli orari degli stessi non sono comparati ai trasporti marittimi; inoltre spesso i viaggiatori non riescono a raggiungere gli autobus poiché la sosta viene limitata all’imbarco e/o allo sbarco di quanti già in sosta.
Fra l’altro l’attesa di tale possibile coincidenza è consentita solo ed esclusivamente su un piccolo marciapiede privo dei minimi sistemi di riparo dalle intemperie e comunque dopo avere attraversato i varchi dell’area portuale ed una via di Milazzo ad alta densità di traffico.
L’alternativa è data dall’utilizzo di autoveicoli adibiti al noleggio con conducente con tariffe non predeterminate e lasciate al libero arbitrio dei conduttori; questi determinano appunto le tariffe in relazione all’aumento della domanda forti del fatto che non vi è una alternativa, certa, che consenta di raggiungere la stazione ferroviaria di Milazzo.
Discorso più complesso è quello relativo al raggiungimento degli aeroporti di Catania e/o Palermo nonché la città di Messina.
Non esiste alcun collegamento con l’aeroporto di Palermo se non attraverso il sistema ferroviario o il noleggio di autovetture con conducente; per Catania invece vi è un’alternativa che prevede l’utilizzo di altre due coincidenza, la prima Milazzo<>Messina e la seconda da Messina<> Catania.
Anche sulla tratta Milazzo Catania è possibile l’utilizzo degli autonoleggi con conducente ed anche in questo caso il costo è superiore al prezzo di un biglietto aereo da Catania a Roma o Milano.
L’utilizzo dei collegamenti a mezzo autobus è alquanto disagevole poiché non vi è connessione tra il servizio Milazzo<>Messina e Messina<>Catania ed altresì per il fatto che le stazioni di imbarco e sbarco sono sistanti.
A causa di tale disorganicità, raggiungere o partire dalle isole Eolie comporta spesso notevoli sacrifici, sia di natura fisica che economica, accompagnati dall’incertezza di potere raggiungere i vettori a lungo raggio, o, al contrario, navi ed aliscafi.
E’ quindi necessario pensare e prevedere un collegamento stabile, legato strettamente agli orari di arrivo dei mezzi marittimi, che consenta di potere raggiungere, con certezza, la stazione ferroviaria di Milazzo e gli aeroporti di Catania e/o Palermo nonché la città di Messina.
I collegamenti con la stazione ferroviaria di Milazzo potrebbero essere limitati alle coincidenze con i treni diretti verso il centro nord e viceversa.
I collegamenti giornalieri da e verso gli aeroporti di Catania e Palermo dovrebbero essere frequenti, con i dovuti incrementi durante la stagione estiva.
Infine non va dimenticata la necessità che l’attuale collegamento tra Milazzo e Messina non prevede stabili coincidenze con i collegamenti marittimi; spesso è necessario precipitarsi, dai mezzi veloci o dalle navi, verso il punto di transito degli autobus che regolarmente non attendono lo sbarco dei passeggeri.
Lo stesso avviene allorquando giungendo da Messina con l’autobus gli aliscafi non attendono l’arrivo degli stessi.
Tali discrasie sono causate dalla mancata interconnessione tra i servizi di trasporto marittimi e terrestri, peraltro finanziati dalla Regione Siciliana.
E’ necessario creare un sincronismo tra i diversi vettori al fine di rendere agevoli i collegamenti marittimi e terrestri da e per le Isole Eolie a garanzia sia degli eoliani che dell’intero sistema turistico.
Infine è necessario realizzare all’interno della struttura portuale, dove va individuata la sosta dei mezzi gommati, una struttura che consenta sia l’attesa che l’acquisto dei biglietti.
Lipari li 03/11/2008
Avv. Giovanni Maggiore
- Assessore Turismo e Trasporti -
Eolie: Videoconfenze e lavagne interattive collegheranno le scuole di 5 isole:
L'Istituto Comprensivo scolastico "Isole Salina", che vanta nonostante l'insularità ben 332 allievi, ha aderito ad un progetto che migliorerà, tramite le più moderne tecnologie, l'interazione tra i ragazzi ed il sistema scolastico. Questa iniziativa, che è stata denominata "Marinando" è nata dal felice incontro tra le esigenze delle isole minori e la società Indire-Ansasas (Azienda Nazionale Sviluppo Autonomia Scolastica) di Firenze. Pochi sanno che le scuole dell'Istituto si trovano disseminate su ben 5 isole dell'arcipelago delle Eolie (Salina, Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea). Mentre a Salina sono presenti due scuole medie (Malfa e S. Marina Salina), nelle altre isole le classi sono riunite in CPE (Centri di Preparazione agli Esami), cioè in pluriclassi che incorporano allievi di tutti e tre gli anni. Allievi che vengono seguiti da due insegnanti, i quali si dividono in altrettanti macro-ambiti disciplinari. Durante l'anno scolastico 2008/2009 vedrà la luce questo progetto di insegnamento a distanza, tramite videoconferenze e lavagne interattive multimediali. Da gennaio i ragazzi di Alicudi e Filicudi saranno collegati con la scuola di Malfa, mentre l'anno prossimo le scuole di Panarea e Stromboli verranno collegate con S. Marina. È bene ricordare che tutto questo, inizialmente, è nato per aiutare Niky, il ragazzo diventato famoso in tutta Italia per una terribile allergia che non gli permetteva di vivere sulla terra ferma. «Questo sistema – ha detto Mirella Fanti, dirigente scolastico di Salina – permetterà ai ragazzi da uscire dall'isolamento scolastico e culturale, confrontandosi così con professori di tutte le materie».
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