COMUNICATO STAMPA
Il Centro Studi di Storia e Problemi Eoliani partecipa alla cittadinanza la scomparsa di GIOVANNI FERRO, cittadino onorario nonché socio del Centro Studi, confinato politico ed autore di numerose pubblicazioni tra cui il volume “Noviziato tra le isole: socialisti senza divisa 1929-1945” edito nel 1963.
Il libro è la narrazione avvincente di un continuo pellegrinaggio da un luogo di confino all’altro, contrappuntato dalle soste nelle carceri giudiziarie durante gli interminabili trasferimenti. Ma è importantissima soprattutto la descrizione della vita dei confinati politici, della loro organizzazione comunitaria e della guerra segreta con la polizia fascista allo scopo di salvaguardare autonomia e dignità dei rapporti umani con le popolazioni dei luoghi di deportazione ma anche con gli stessi funzionari del potere.
Ma è anche la storia degli avvenimenti nazionali ed internazionali registrati da un osservatore acuto come Giovanni Ferro che sa avvincere il lettore con le descrizioni e la sensibilità che lo hanno contraddistinto.
Egli, in questo avvincente “racconto” ha saputo sottrarsi alla facile tentazione di antedatare giudizi e convinzioni di più recente acquisizione evitando di tessere il filo del suo racconto su di una trama interpretativa politica e ideologica la cui definizione matura non poteva che essere, come fu difatti, il risultato, lo sbocco e non la premessa della sua esperienza.
Da Ponza fu confinato a Lipari in base alla legge di pubblica sicurezza contenente norme relative al confino politico del 6 novembre 1926 e fino al 1933 fu il più giovane confinato, ciò gli conferì una generale simpatia.
Con i libri lasciati in eredità dai precedenti confinati era stata costituita una biblioteca formata da migliaia di volumi, che rappresentava il patrimonio più prezioso della comunità.
Il periodo trascorso a Lipari fu anche un periodo di studio, di conversazioni, di confronto e di platoniche avventure sentimentali.
Lo studio approfondito della storia e dell’economia lo portò alla convinzione che il partito comunista rappresentasse l’unico strumento politico dotato dei requisiti necessari per la realizzazione del socialismo in tutti i paesi nel minor tempo possibile.