(Salvatore Sarpi- Gazzetta del sud) Cittadini della frazione liparese di Acquacalda in agitazione dopo che l'ATI "Ciro Menotti" di Ravenna che, stava eseguendo i lavori di protezione dell'abitato costiero di San Gaetano, li ha fermati portando via anche il mezzo meccanico sino ad ora utilizzato. Forte il malcontento anche del comitato cittadino C.A.S.T.A. che minaccia un ricorso alla Corte dei Conti per il denaro che sarebbe stato "gettato in mare".
Lo "stop", come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, è da ricercare negli alti costi che l'impresa si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda. Una situazione delicata sulla quale già a dicembre il sindaco Mariano Bruno, di concerto con l'assessore Corrado Giannò e con l'architetto Biagio De Vita (responsabile unico del procedimento) era intervenuto, una volta preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero. Un intervento effettuato tramite una dettagliata nota inviata all' assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente. Nella lettera avente per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea" si richiedeva la modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato nel marzo 2007 e che riportava la prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra (così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia).
Bruno, alla luce del dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda, del crollo di importanti tratti della stessa arteria e della chiusura alla viabilità, dell'inadeguatezza della strada provinciale Lipari-Pianoconte- Quattropani- Acquacalda al transito dei mezzi trasportante il pietrame, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette". Una sollecitazione che, nonostante i rischi per la pubblica incolumità dovuti all'assenza di protezione dai marosi e quindi alla necessità di realizzare le opere previste, è rimasta sino ad oggi senza risposta.
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venerdì 23 gennaio 2009
giovedì 22 gennaio 2009
Servizi Marittimi Isole Minori: Interrogazione parlamentare del senatore Lumia(PD)
Riceviamo dal segretario liparese del PD Saverio Merlino una interrogazione presentata dal senatore Giuseppe Lumia sui trasporti nelle isole minori. Il testo:
Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
è in atto una protesta forte e qualificata da parte dei sindaci e delle comunità delle isole minori della Sicilia per via dei tagli che sono stati effettuati ai trasporti marittimi che rischiano di mettere in seria difficoltà i collegamenti e i trasporti marittimi, la vita, l'economia, lo sviluppo turistico e sociale dei comuni che fanno capo a numerose isole minori. La protesta ha assunto toni drammatici al punto tale che è stata ripresa più volte dagli organi di stampa con continue iniziative tese a sollecitare l'intervento del Governo al fine di ripristinare le condizioni finanziarie e organizzative del sistema dei collegamenti senza le quali la mobilitazione fatta di denunce e di proposte circostanziate non sarà sospesa;
le convenzioni delle società con il gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime (Siremar - Caremar - Toremar e Saremar) hanno avuto scadenza naturale il 31 dicembre 2008;
l´articolo 1, commi 998 e 999, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) prevedeva la stipula di nuove convenzioni con scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di completare il processo di liberalizzazione del cabotaggio;
ancora non si è data attuazione al disposto legislativo e peraltro il decreto-legge n. 185 del 2008 all'art. 26, comma 1, prevede in linea con la citata legge finanziaria per il 2007 un incremento di spesa di ulteriori 65 milioni di euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, quali ulteriori stanziamenti per il fabbisogno complessivo delle società del Gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime;
il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 prevedeva, a richiesta, la cessione a titolo gratuito della Siremar e delle altre società marittime alle regioni:
la Regione Sicilia, come del resto anche la Campania, la Sardegna e la Toscana, non ha avanzato una richiesta in tal senso entro i termini previsti dal citato decreto-legge,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar in un´ottica di razionalizzazione dei servizi, tenuto conto del trasferimento di competenze proprie in materia di trasporti. Ciò anche in considerazione della circostanza, da un lato, che la sola Regione Sicilia già eroga sovvenzioni ai privati per "cosiddetti servizi pseudointegrativi" a quelli della Siremar stessa con spreco di denaro pubblico, duplicando da anni servizi non razionalizzati con oneri a carico dei contribuenti (sovvenzioni dallo Stato per i servizi essenziali e sovvenzioni regionali per i servizi integrativi) e, dall'altro, che la proroga recentemente prevista di un anno (2009) delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2008 prevede a carico dello Stato sovvenzioni per un importo globale per il Gruppo Tirrenia di 174 milioni di euro (109 milioni a regime più 65 milioni ai sensi del decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008);
quale sia l'importo per il 2009 destinato ai servizi da espletare da parte della Siremar;
alla luce dei paventati tagli di 50 milioni di euro a valere sullo stanziamento globale del Gruppo Tirrenia, pari a 174 milioni di euro per il 2009, quali tagli siano previsti per la Siremar riguardo le linee, i servizi e il naviglio, tenuto conto, come già ribadito, che la Regione Sicilia eroga sovvenzioni regionali per lo stesso anno ai privati per circa 60 milioni di euro per i già citati "servizi pseudointegrativi", che rendono opportuno, come detto, l'affidamento degli stessi alla Regione Sicilia in funzione anche di un vero federalismo;
come il Governo intenda procedere per l'immediato scorporo delle società regionali dal gruppo Tirrenia ed in particolare se intenda rendere con immediatezza autonoma la Siremar SpA così come richiesto dai sindaci.
Premesso che:
è in atto una protesta forte e qualificata da parte dei sindaci e delle comunità delle isole minori della Sicilia per via dei tagli che sono stati effettuati ai trasporti marittimi che rischiano di mettere in seria difficoltà i collegamenti e i trasporti marittimi, la vita, l'economia, lo sviluppo turistico e sociale dei comuni che fanno capo a numerose isole minori. La protesta ha assunto toni drammatici al punto tale che è stata ripresa più volte dagli organi di stampa con continue iniziative tese a sollecitare l'intervento del Governo al fine di ripristinare le condizioni finanziarie e organizzative del sistema dei collegamenti senza le quali la mobilitazione fatta di denunce e di proposte circostanziate non sarà sospesa;
le convenzioni delle società con il gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime (Siremar - Caremar - Toremar e Saremar) hanno avuto scadenza naturale il 31 dicembre 2008;
l´articolo 1, commi 998 e 999, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) prevedeva la stipula di nuove convenzioni con scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di completare il processo di liberalizzazione del cabotaggio;
ancora non si è data attuazione al disposto legislativo e peraltro il decreto-legge n. 185 del 2008 all'art. 26, comma 1, prevede in linea con la citata legge finanziaria per il 2007 un incremento di spesa di ulteriori 65 milioni di euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, quali ulteriori stanziamenti per il fabbisogno complessivo delle società del Gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime;
il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 prevedeva, a richiesta, la cessione a titolo gratuito della Siremar e delle altre società marittime alle regioni:
la Regione Sicilia, come del resto anche la Campania, la Sardegna e la Toscana, non ha avanzato una richiesta in tal senso entro i termini previsti dal citato decreto-legge,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar in un´ottica di razionalizzazione dei servizi, tenuto conto del trasferimento di competenze proprie in materia di trasporti. Ciò anche in considerazione della circostanza, da un lato, che la sola Regione Sicilia già eroga sovvenzioni ai privati per "cosiddetti servizi pseudointegrativi" a quelli della Siremar stessa con spreco di denaro pubblico, duplicando da anni servizi non razionalizzati con oneri a carico dei contribuenti (sovvenzioni dallo Stato per i servizi essenziali e sovvenzioni regionali per i servizi integrativi) e, dall'altro, che la proroga recentemente prevista di un anno (2009) delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2008 prevede a carico dello Stato sovvenzioni per un importo globale per il Gruppo Tirrenia di 174 milioni di euro (109 milioni a regime più 65 milioni ai sensi del decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008);
quale sia l'importo per il 2009 destinato ai servizi da espletare da parte della Siremar;
alla luce dei paventati tagli di 50 milioni di euro a valere sullo stanziamento globale del Gruppo Tirrenia, pari a 174 milioni di euro per il 2009, quali tagli siano previsti per la Siremar riguardo le linee, i servizi e il naviglio, tenuto conto, come già ribadito, che la Regione Sicilia eroga sovvenzioni regionali per lo stesso anno ai privati per circa 60 milioni di euro per i già citati "servizi pseudointegrativi", che rendono opportuno, come detto, l'affidamento degli stessi alla Regione Sicilia in funzione anche di un vero federalismo;
come il Governo intenda procedere per l'immediato scorporo delle società regionali dal gruppo Tirrenia ed in particolare se intenda rendere con immediatezza autonoma la Siremar SpA così come richiesto dai sindaci.
Piove ed è emergenza. In particolare nell'area pomicifera
Come da noi anticipato in una notizia delle 17 e 45 la pioggia che sta cadendo copiosa sull'arcipelago sta colpendo le zone "storicamente" più vulnerabili. Da Ponte a via Roma da Calandra a Porticello è piena emergenza.
La situazione più delicata nella provinciale che porta verso Acquacalda dove su vari fronti, per grandi, medie e piccole frane e smottamenti, sono impegnati i vigili del fuoco, i vigili urbani, la squadra della Provincia regionale. I punti focali sono Capo Rosso, dove una frana in attesa di essere rimossa occupa larga parte dell'arteria stradale consentendo il transito ad un solo mezzo per volta, e l'area prossima all'ex stabilimento Pumex (nella foto) dove, come ormai diventata consuetudine, sulla strada sono finiti consistenti quantitativi di detriti pomiciferi che hanno reso praticamente impossibile la circolazione. Diverse le auto bloccate in prossimità del fiume di acqua e pomice. Da circa una decina di minuti in zona sta operando una grossa pala meccanica.
La situazione resta di grande allerta anche perchè ha ripreso a piovere.
Garbata risposta di Gugliotta alla vignetta di Roux: "Apprezzo la sana ironia ma nel mio percorso politico non mi sono mai fatto influenzare".
Dopo la vignetta inviataci da Piero Roux riceviamo e pubblichiamo una nota fattaci pervenire dal consigliere comunale Antonio Gugliotta. IL TESTO:
Dal momento in cui ho iniziato il mio percorso all’interno dell’amministrazione del Comune di Lipari nel lontano 1998 mi sono sempre distinto per ideali di libertà ed autonomia; non ho mai votato per partito preso ne tanto meno mi sono lasciato soverchiare da logiche di partito.
Consapevolmente ho sempre manifestato il mio umile ma ponderato punto di vista senza permettere che nessun condizionamento esterno influisse sulle mie scelte personali. Ma a quanto pare ciò non è stato notato oppure è stato dimenticato da parte di persone che lontane per troppo tempo dal nostro paese non ne hanno seguito le vicende con la giusta attenzione.
Una cosa è certa…visto i momenti difficili che stiamo attraversando un po’ di “sana” ironia non guasta!
Si è laureata ieri, alla Facoltà di Economia dell'Università di Messina/Corso di laurea "Economia del turismo e ambiente", la signorina Luana Zaia di Canneto(Lipari).
Ha ottenuto il punteggio di 110 e lode.
Ha discusso brillantemente la tesi "Tour operator-Comunicazione e distribuzione dei servizi turistici". Come ultimo argomento la sua tesi trattava il servizio "Taxi mare Luana".
A Luana le congratulazioni di Eolienews e l'augurio di un futuro radioso e ricco di soddisfazioni.
Acquacalda: Fermi i lavori di protezione dell'abitato.Insorgono i cittadini. Il sindaco:Già a dicembre chiesta l'autorizzazione per i lavori via mare"
Cittadini di Acquacalda in agitazione dopo che l'ATI "Ciro Menotti" di Ravenna che stava eseguendo i lavori di protezione dell'abitato costiero di San Gaetano ad Acquacalda li ha fermati portando via anche il mezzo sino ad ora utilizzato. Forte il malcontento anche del comitato cittadino C.A.S.T.A. che minaccia un ricorso alla Corte dei Conti.
Una "sospensione", così come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, per gli alti costi che l'impresa "Ciro Menotti" si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda.
Come abbiamo avuto modo di appurare stamani già a dicembre il primo cittadino, preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero, aveva immediatamente inviato una comunicazione urgente alla Regione siciliana/ Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente- Servizio 2°-V.A.S. - V.I.A.
La lettera aveva per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea". Richiesta di modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato con D.R.S. n.217 del 09-03-2007
Il sindaco Bruno, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato al giudizio positivo di compatibilità ambientale per l'opera, con prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra(così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia), aveva evidenziato come "negli ultimi mesi, a far data dalla metà di settembre, il susseguirsi di eventi meteorologici notevolmente avversi e lo stato pregresso di dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda" ha portato al crollo di importanti tratti della stessa arteria, impedendo di fatto il transito di qualsiasi mezzo e comportando la chiusura della viabilità. Pertanto allo stato attuale, l'unica strada per raggiungere il centro abitato di Acquacalda è quella "interna", passante dalla frazione di Pianoconte, che viene quinda utilizzata anche dai mezzi d'opera necessari per il trasporto dei materiali per l'intervento in oggetto, pur risultando alquanto inadatta allo scopo, e che appare inoltre interessata anch'essa negli ultimi giorni da fenomeni di dissesto". Il sindaco Bruno, nella stessa lettera, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette".
La lettera, oltre che da Bruno, è stata firmata dall'architetto Biagio De Vita, responsabile unico del procedimento.
Una "sospensione", così come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, per gli alti costi che l'impresa "Ciro Menotti" si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda.
Come abbiamo avuto modo di appurare stamani già a dicembre il primo cittadino, preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero, aveva immediatamente inviato una comunicazione urgente alla Regione siciliana/ Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente- Servizio 2°-V.A.S. - V.I.A.
La lettera aveva per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea". Richiesta di modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato con D.R.S. n.217 del 09-03-2007
Il sindaco Bruno, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato al giudizio positivo di compatibilità ambientale per l'opera, con prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra(così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia), aveva evidenziato come "negli ultimi mesi, a far data dalla metà di settembre, il susseguirsi di eventi meteorologici notevolmente avversi e lo stato pregresso di dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda" ha portato al crollo di importanti tratti della stessa arteria, impedendo di fatto il transito di qualsiasi mezzo e comportando la chiusura della viabilità. Pertanto allo stato attuale, l'unica strada per raggiungere il centro abitato di Acquacalda è quella "interna", passante dalla frazione di Pianoconte, che viene quinda utilizzata anche dai mezzi d'opera necessari per il trasporto dei materiali per l'intervento in oggetto, pur risultando alquanto inadatta allo scopo, e che appare inoltre interessata anch'essa negli ultimi giorni da fenomeni di dissesto". Il sindaco Bruno, nella stessa lettera, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette".
La lettera, oltre che da Bruno, è stata firmata dall'architetto Biagio De Vita, responsabile unico del procedimento.
Richiesto un solo collegamento settimanale Napoli-Eolie-Napoli e l'incremento della Milazzo-Eolie e viceversa. Ma gli strombolani che dicono?
I capi gruppo consiliari Lelio Finocchiaro (Forza Italia-delegato) Antonio Gugliotta(Mpa) Mario Pajno(UDC), Giacomo Biviano (Eolie nel Cuore), Adolfo Sabatini (Nuovo Giorno) e Gesuele Fonti (Il Faro) si sono riuniti per discutere (e poi approvare all'unanimità dei presenti) sulla necessità di chiedere alla Siremar di “annullare” , sino al rientro in linea in C6 della motonave "Isola di Stromboli", uno dei due collegamenti sulla linea C1, Lipari-Napoli-viceversa. Questo “annullamento” dovrebbe fare in modo di incrementare nel frattempo i collegamenti in linea C6 attraverso l'utilizzo del moto-traghetto "Laurana". Dopo la discussione, come anticipato, la proposta, che toccherà al sindaco avanzare alla Siremar, è passata. E' stato anche precisato che, nel caso di accettazione da parte della Siremar, il traghetto “Laurana” debba continuare ad effettuare i collegamenti bisettimanali Lipari-Salina-Panarea-Stromboli e viceversa.
Resta da capire cosa ne pensano i cittadini di Stromboli.
Resta da capire cosa ne pensano i cittadini di Stromboli.
Rinnovato l'incarico al dott. Russo. Poi transiterà all'idrico?
Rinnovato con determina sindacale, sino al 31 marzo 2009, l'incarico di Dirigente Capo Settore e Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Lipari al dottor Domenico Russo. La “proroga” è stata concessa in attesa dell'espletamento del concorso.
Russo poi, secondo indiscrezioni, dovrebbe “transitare”, ottenendo quindi un nuovo incarico, al settore idrico.
Russo poi, secondo indiscrezioni, dovrebbe “transitare”, ottenendo quindi un nuovo incarico, al settore idrico.
Giacomantonio, le osservazioni sulla riunione romana del 20 gennaio
Comunicato stampa
Vorrei avanzare due osservazioni sull'incontro di Roma del 20 gennaio dei sindaci col Ministro dei trasporti e con i tecnici del ministero a proposito dei collegamenti marittimi delle isole.
La prima riguarda l'impegno del Ministro di recarsi a Bruxelles martedì prossimo per ottenere la proroga per il 2009 per la Tirrenia. Da una parte fa piacere apprendere che il Ministro finalmente si mobiliti in prima persona ed accetti di percorrere la strada di Bruxelles, dall'altra preoccupa non solo il ritardo con cui avviene questa iniziativa (quando si fece il decreto di proroga perchè non si consultò allora Bruxelles ?) ma anche il fatto che essa appare come un'azione tampone per guadagnare tempo prima di entrare nel merito della vertenza che dovrebbe essere la deroga per la Siremar scorporata dalla Tirrenia.
A questo proposito, mi si dice, che nell'incontro con i tecnici del Ministero ad una precisa domanda circa il motivo perchè la deroga per l'insularità si è potuta ottenere per Malta e per le isole greche e non per quelle italiane, un funzionario avrebbe risposto che questo è dipeso dagli accordi di associazione alla UE. Malta e la Grecia l'avrebbero previsto alla firma del trattato di entrata dell'Unione, cosa che non fu possibile per l'Italia entrata precedentemente. Se questa fosse stata la risposta direi che non è pertinente. Infatti se essa potrebbe valere per Malta che è entrata nell'Unione recentemente non può valere certo per la Grecia che nell'Unione c'è dal 1981. Il Trattato di Amsterdam che ha modificato il trattato della Comunità Europea è stato varato il 2 ottobre del 1997 ed entrato in vigore l'1 maggio del 1999. La norma riguardante l'insularità è addirittura posteriore ed è la Dichiarazione n. 30 che viene allegata al Trattato ed approvata dal Consiglio europeo di Nizza del dicembre 2000. Essa parte nel 1997 per iniziativa di diversi parlamentari fra cui il siciliano on. Viola, a Trattato già approvato e fu oggetto di molte discussioni e convegni. Io stesso fui chiamato al Parlamento Europeo di Bruxelles, il 20 gennaio 1998, come presidente dell'ANCIM Sicilia, per essere ascoltato sui problemi delle isole nell'ambito di queste discussioni. Quindi non è problema di chi nell'Unione Europea è entrato dopo e di chi è entrato prima. La verità è che dopo che la norma sull'insularità fu varata ci fu una disattenzione colpevole per applicarla all'Italia da parte del Governo nazionale, di quello regionale, dell'ANCIM e dei sindaci delle isole. Ancora nell'ottobre del 2000 io partecipai a Rodi, come presidente dell'ANCIM, ad un Convegno delle Camere di Commercio delle isole per la valorizzazione dell'insularità nell'ambito dell'Unione Europea. Poi che è stato fatto?
Vorrei avanzare due osservazioni sull'incontro di Roma del 20 gennaio dei sindaci col Ministro dei trasporti e con i tecnici del ministero a proposito dei collegamenti marittimi delle isole.
La prima riguarda l'impegno del Ministro di recarsi a Bruxelles martedì prossimo per ottenere la proroga per il 2009 per la Tirrenia. Da una parte fa piacere apprendere che il Ministro finalmente si mobiliti in prima persona ed accetti di percorrere la strada di Bruxelles, dall'altra preoccupa non solo il ritardo con cui avviene questa iniziativa (quando si fece il decreto di proroga perchè non si consultò allora Bruxelles ?) ma anche il fatto che essa appare come un'azione tampone per guadagnare tempo prima di entrare nel merito della vertenza che dovrebbe essere la deroga per la Siremar scorporata dalla Tirrenia.
A questo proposito, mi si dice, che nell'incontro con i tecnici del Ministero ad una precisa domanda circa il motivo perchè la deroga per l'insularità si è potuta ottenere per Malta e per le isole greche e non per quelle italiane, un funzionario avrebbe risposto che questo è dipeso dagli accordi di associazione alla UE. Malta e la Grecia l'avrebbero previsto alla firma del trattato di entrata dell'Unione, cosa che non fu possibile per l'Italia entrata precedentemente. Se questa fosse stata la risposta direi che non è pertinente. Infatti se essa potrebbe valere per Malta che è entrata nell'Unione recentemente non può valere certo per la Grecia che nell'Unione c'è dal 1981. Il Trattato di Amsterdam che ha modificato il trattato della Comunità Europea è stato varato il 2 ottobre del 1997 ed entrato in vigore l'1 maggio del 1999. La norma riguardante l'insularità è addirittura posteriore ed è la Dichiarazione n. 30 che viene allegata al Trattato ed approvata dal Consiglio europeo di Nizza del dicembre 2000. Essa parte nel 1997 per iniziativa di diversi parlamentari fra cui il siciliano on. Viola, a Trattato già approvato e fu oggetto di molte discussioni e convegni. Io stesso fui chiamato al Parlamento Europeo di Bruxelles, il 20 gennaio 1998, come presidente dell'ANCIM Sicilia, per essere ascoltato sui problemi delle isole nell'ambito di queste discussioni. Quindi non è problema di chi nell'Unione Europea è entrato dopo e di chi è entrato prima. La verità è che dopo che la norma sull'insularità fu varata ci fu una disattenzione colpevole per applicarla all'Italia da parte del Governo nazionale, di quello regionale, dell'ANCIM e dei sindaci delle isole. Ancora nell'ottobre del 2000 io partecipai a Rodi, come presidente dell'ANCIM, ad un Convegno delle Camere di Commercio delle isole per la valorizzazione dell'insularità nell'ambito dell'Unione Europea. Poi che è stato fatto?
...E finalmente parlò di PIERO ROUX
(Piero Roux) Circa l'intervento di Gugliotta al consiglio comunale del 19.01.2009
mercoledì 21 gennaio 2009
CONFIDUSTRIA SU CASO SOGESID/COMUNE LIPARI: "AUTHORITY SU SERVIZI INNOVATIVI HA FATTO BUON LAVORO"
(IRIS PRESS) - ROMA, 21 GEN - Confindustria servizi innovativi e tecnologici, la Federazione che rappresenta in Confindustria le imprese che operano nei servizi innovativi e nelle tecnologie, ha preso atto "con soddisfazione" della delibera emessa il 23 dicembre scorso dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, che interrompe la prassi degli affidamenti a societa' in house senza le necessarie garanzie per le imprese private. La deliberazione dell'Autorithy, si legge in una nota di viale dell'Astronomia, "ha origine nell'esposto presentato da Confindustria servizi innovativi e tecnologici e da un raggruppamento di aziende private nel quale si contestava la convenzione con cui nell'ottobre 2007 il commissario per l'emergenza del comune di Lipari affidava a 'Sogesid SpA' i lavori per le opere relative al ciclo integrato delle acque del Comune di Lipari. Nell'esposto si denunciavano la violazione del Testo unico degli appalti e il radicale spregio dei principi di trasparenza, concorrenzialita', economicita' ed efficienza dell'azione amministrativa. In quella circostanza, infatti, il commissario per l'emergenza affido' senza alcuna giustificazione alla societa' pubblica 'Sogesid SpA' un sostanzioso contratto senza gara, e in sovrapposizione a un contratto gia' in essere tra il Comune di Lipari e il raggruppamento delle imprese private". La deliberazione dell’Autorithy – si legge nella nota di Confindustria – è stata netta: gli incarichi alla Sogesid hanno alterato gli equilibri concorrenziali del mercato degli appalti pubblici nei servizi di ingegneria, e pertanto anche nel caso specifico l’Autorità ha chiesto al commissario per l’Emergenza (sostituito nel frattempo dal Prefetto di Messina) di comunicare le sue eventuali valutazioni di competenza". In merito alla conclusione della vicenda, il presidente di Confindustria servizi innovativi e tecnologici, Alberto Tripi ha dichiarato: “Questa importante decisione dell’Autorità rappresenta un oggettivo successo della Federazione che da anni denuncia le anomalie di un mercato in cui le regole sono state stravolte dall’invadenza delle società in house. Per la ripresa dell’economia – conclude Tripi – serve una svolta che consideri la trasparenza e l’efficienza come pilastri fondamentali nei rapporti tra le imprese e la Pubblica amministrazione”.
Mentre il sindaco fà il punto sulla riunione romana, l'on. D'Alia(UDC) parla di "generiche rassicurazioni del Governo"
E' in corso al comune di Lipari la riunione convocata dal sindaco Mariano Bruno con i componenti la giunta municipale e i capigruppo consiliari di maggioranza e opposizione(nelle foto). Il primo cittadino ha appena finito di illustrare tutte le varie tappe che vanno dalla riunione di lunedì all'Ars all'incontro con il ministro Matteoli, con contestuale tavolo tecnico, sino all'incontro di oggi avuto a Palermo con l'amministrativista Gaetano Armao
Intanto l'ufficio stampa dell'UDC al Senato ha diffuso questa nota dell'on. D'Alia.
"Da tempo il Governo si limita a dare generiche rassicurazioni ai sindaci delle isole minori siciliane sul mantenimento dei collegamenti marittimi. Anche nell'ultimo tavolo tecnico non è stato affrontato il nodo centrale della questione: non si tratta solo di garantire, come è ovvio, i collegamenti fino al 2009, ma è necessario avviare la procedura europea per lo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. "Solo in questo modo, e non con altre 'toppe', si potrà tutelare la continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, molti dei quali continuano giustamente e pacificamente le loro proteste. Mi chiedo, infine - conclude D'Alia - chi sarà il destinatario dell'iniziativa legale che vorrebbe promuovere il sindaco di Lipari: forse proprio il Governo che lo sostiene, che con la sciagurata scelta della privatizzazione sta mettendo a rischio i collegamenti e i più elementari diritti degli abitanti delle isole minori?"
Intanto l'ufficio stampa dell'UDC al Senato ha diffuso questa nota dell'on. D'Alia.
"Da tempo il Governo si limita a dare generiche rassicurazioni ai sindaci delle isole minori siciliane sul mantenimento dei collegamenti marittimi. Anche nell'ultimo tavolo tecnico non è stato affrontato il nodo centrale della questione: non si tratta solo di garantire, come è ovvio, i collegamenti fino al 2009, ma è necessario avviare la procedura europea per lo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. "Solo in questo modo, e non con altre 'toppe', si potrà tutelare la continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, molti dei quali continuano giustamente e pacificamente le loro proteste. Mi chiedo, infine - conclude D'Alia - chi sarà il destinatario dell'iniziativa legale che vorrebbe promuovere il sindaco di Lipari: forse proprio il Governo che lo sostiene, che con la sciagurata scelta della privatizzazione sta mettendo a rischio i collegamenti e i più elementari diritti degli abitanti delle isole minori?"
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