Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
è in atto una protesta forte e qualificata da parte dei sindaci e delle comunità delle isole minori della Sicilia per via dei tagli che sono stati effettuati ai trasporti marittimi che rischiano di mettere in seria difficoltà i collegamenti e i trasporti marittimi, la vita, l'economia, lo sviluppo turistico e sociale dei comuni che fanno capo a numerose isole minori. La protesta ha assunto toni drammatici al punto tale che è stata ripresa più volte dagli organi di stampa con continue iniziative tese a sollecitare l'intervento del Governo al fine di ripristinare le condizioni finanziarie e organizzative del sistema dei collegamenti senza le quali la mobilitazione fatta di denunce e di proposte circostanziate non sarà sospesa;
le convenzioni delle società con il gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime (Siremar - Caremar - Toremar e Saremar) hanno avuto scadenza naturale il 31 dicembre 2008;
l´articolo 1, commi 998 e 999, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) prevedeva la stipula di nuove convenzioni con scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di completare il processo di liberalizzazione del cabotaggio;
ancora non si è data attuazione al disposto legislativo e peraltro il decreto-legge n. 185 del 2008 all'art. 26, comma 1, prevede in linea con la citata legge finanziaria per il 2007 un incremento di spesa di ulteriori 65 milioni di euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, quali ulteriori stanziamenti per il fabbisogno complessivo delle società del Gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime;
il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 prevedeva, a richiesta, la cessione a titolo gratuito della Siremar e delle altre società marittime alle regioni:
la Regione Sicilia, come del resto anche la Campania, la Sardegna e la Toscana, non ha avanzato una richiesta in tal senso entro i termini previsti dal citato decreto-legge,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar in un´ottica di razionalizzazione dei servizi, tenuto conto del trasferimento di competenze proprie in materia di trasporti. Ciò anche in considerazione della circostanza, da un lato, che la sola Regione Sicilia già eroga sovvenzioni ai privati per "cosiddetti servizi pseudointegrativi" a quelli della Siremar stessa con spreco di denaro pubblico, duplicando da anni servizi non razionalizzati con oneri a carico dei contribuenti (sovvenzioni dallo Stato per i servizi essenziali e sovvenzioni regionali per i servizi integrativi) e, dall'altro, che la proroga recentemente prevista di un anno (2009) delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2008 prevede a carico dello Stato sovvenzioni per un importo globale per il Gruppo Tirrenia di 174 milioni di euro (109 milioni a regime più 65 milioni ai sensi del decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008);
quale sia l'importo per il 2009 destinato ai servizi da espletare da parte della Siremar;
alla luce dei paventati tagli di 50 milioni di euro a valere sullo stanziamento globale del Gruppo Tirrenia, pari a 174 milioni di euro per il 2009, quali tagli siano previsti per la Siremar riguardo le linee, i servizi e il naviglio, tenuto conto, come già ribadito, che la Regione Sicilia eroga sovvenzioni regionali per lo stesso anno ai privati per circa 60 milioni di euro per i già citati "servizi pseudointegrativi", che rendono opportuno, come detto, l'affidamento degli stessi alla Regione Sicilia in funzione anche di un vero federalismo;
come il Governo intenda procedere per l'immediato scorporo delle società regionali dal gruppo Tirrenia ed in particolare se intenda rendere con immediatezza autonoma la Siremar SpA così come richiesto dai sindaci.
Premesso che:
è in atto una protesta forte e qualificata da parte dei sindaci e delle comunità delle isole minori della Sicilia per via dei tagli che sono stati effettuati ai trasporti marittimi che rischiano di mettere in seria difficoltà i collegamenti e i trasporti marittimi, la vita, l'economia, lo sviluppo turistico e sociale dei comuni che fanno capo a numerose isole minori. La protesta ha assunto toni drammatici al punto tale che è stata ripresa più volte dagli organi di stampa con continue iniziative tese a sollecitare l'intervento del Governo al fine di ripristinare le condizioni finanziarie e organizzative del sistema dei collegamenti senza le quali la mobilitazione fatta di denunce e di proposte circostanziate non sarà sospesa;
le convenzioni delle società con il gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime (Siremar - Caremar - Toremar e Saremar) hanno avuto scadenza naturale il 31 dicembre 2008;
l´articolo 1, commi 998 e 999, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) prevedeva la stipula di nuove convenzioni con scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di completare il processo di liberalizzazione del cabotaggio;
ancora non si è data attuazione al disposto legislativo e peraltro il decreto-legge n. 185 del 2008 all'art. 26, comma 1, prevede in linea con la citata legge finanziaria per il 2007 un incremento di spesa di ulteriori 65 milioni di euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, quali ulteriori stanziamenti per il fabbisogno complessivo delle società del Gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime;
il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 prevedeva, a richiesta, la cessione a titolo gratuito della Siremar e delle altre società marittime alle regioni:
la Regione Sicilia, come del resto anche la Campania, la Sardegna e la Toscana, non ha avanzato una richiesta in tal senso entro i termini previsti dal citato decreto-legge,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar in un´ottica di razionalizzazione dei servizi, tenuto conto del trasferimento di competenze proprie in materia di trasporti. Ciò anche in considerazione della circostanza, da un lato, che la sola Regione Sicilia già eroga sovvenzioni ai privati per "cosiddetti servizi pseudointegrativi" a quelli della Siremar stessa con spreco di denaro pubblico, duplicando da anni servizi non razionalizzati con oneri a carico dei contribuenti (sovvenzioni dallo Stato per i servizi essenziali e sovvenzioni regionali per i servizi integrativi) e, dall'altro, che la proroga recentemente prevista di un anno (2009) delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2008 prevede a carico dello Stato sovvenzioni per un importo globale per il Gruppo Tirrenia di 174 milioni di euro (109 milioni a regime più 65 milioni ai sensi del decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008);
quale sia l'importo per il 2009 destinato ai servizi da espletare da parte della Siremar;
alla luce dei paventati tagli di 50 milioni di euro a valere sullo stanziamento globale del Gruppo Tirrenia, pari a 174 milioni di euro per il 2009, quali tagli siano previsti per la Siremar riguardo le linee, i servizi e il naviglio, tenuto conto, come già ribadito, che la Regione Sicilia eroga sovvenzioni regionali per lo stesso anno ai privati per circa 60 milioni di euro per i già citati "servizi pseudointegrativi", che rendono opportuno, come detto, l'affidamento degli stessi alla Regione Sicilia in funzione anche di un vero federalismo;
come il Governo intenda procedere per l'immediato scorporo delle società regionali dal gruppo Tirrenia ed in particolare se intenda rendere con immediatezza autonoma la Siremar SpA così come richiesto dai sindaci.