Cittadini di Acquacalda in agitazione dopo che l'ATI "Ciro Menotti" di Ravenna che stava eseguendo i lavori di protezione dell'abitato costiero di San Gaetano ad Acquacalda li ha fermati portando via anche il mezzo sino ad ora utilizzato. Forte il malcontento anche del comitato cittadino C.A.S.T.A. che minaccia un ricorso alla Corte dei Conti.
Una "sospensione", così come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, per gli alti costi che l'impresa "Ciro Menotti" si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda.
Come abbiamo avuto modo di appurare stamani già a dicembre il primo cittadino, preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero, aveva immediatamente inviato una comunicazione urgente alla Regione siciliana/ Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente- Servizio 2°-V.A.S. - V.I.A.
La lettera aveva per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea". Richiesta di modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato con D.R.S. n.217 del 09-03-2007
Il sindaco Bruno, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato al giudizio positivo di compatibilità ambientale per l'opera, con prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra(così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia), aveva evidenziato come "negli ultimi mesi, a far data dalla metà di settembre, il susseguirsi di eventi meteorologici notevolmente avversi e lo stato pregresso di dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda" ha portato al crollo di importanti tratti della stessa arteria, impedendo di fatto il transito di qualsiasi mezzo e comportando la chiusura della viabilità. Pertanto allo stato attuale, l'unica strada per raggiungere il centro abitato di Acquacalda è quella "interna", passante dalla frazione di Pianoconte, che viene quinda utilizzata anche dai mezzi d'opera necessari per il trasporto dei materiali per l'intervento in oggetto, pur risultando alquanto inadatta allo scopo, e che appare inoltre interessata anch'essa negli ultimi giorni da fenomeni di dissesto". Il sindaco Bruno, nella stessa lettera, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette".
La lettera, oltre che da Bruno, è stata firmata dall'architetto Biagio De Vita, responsabile unico del procedimento.