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venerdì 16 ottobre 2015

Senza acqua da settimane e settimane...la differenziata fallita..l'inutilità del rispetto delle regole. La giusta e condivisibile protesta di Marco e Cinzia Peluso

Incredibile… questa è la parola che sorge spontanea, rispetto al fatto di ritrovarsi senza nemmeno l’acqua per fare una doccia, o per un lavaggio in lavatrice…. Settimane senza che venga erogata acqua, in determinate zone del Centro storico di Lipari… se proprio vogliamo escludere una mezz’ora di elemosina di qualche giorno fa. Ci riferiamo alla zona di Via Maddalena e, riteniamo, anche del circondario (zona S. Anna, Via Franza ecc.). La cosa assurda, è che nessuno sa dare risposte: chiunque abbiamo interpellato e che, ritenevamo, avrebbe dovuto darci delle risposte in merito, non ne è stato invece capace. O, per lo meno, ognuno ha dato una versione differente: “il dissalatore non funziona”, oppure “la nave cisterna arriverà fra qualche giorno”, o meglio ancora: “ma la nave cisterna ha scaricato oggi… ma a voi, non è arrivata l’acqua? …e come mai?”… siamo stufi! ..è una vera vergogna che, nel 2015, dobbiamo lesinare l’acqua… che dobbiamo farci i conti, prima di cucinare, o di fare le pulizie in casa… portare la propria biancheria sporca a casa dei propri genitori, per poterle lavare, è davvero umiliante! 
In questa zona, inoltre, ci sono famiglie con anziani e bambini in casa… ma è possibile che, nonostante i bei calendari formulati (e riformulati) relativi all’erogazione dell’acqua nelle varie zone dell’isola, non vi sia un minimo di rispetto di quanto, forse, sarebbe stato meglio (per decenza) evitare di scrivere??? Non sappiamo di chi sia la colpa di tutto questo, né tanto meno ci permettiamo di puntare il dito su nessuno; sta di fatto che, però, ci ritroviamo in una situazione assurda… una situazione che mai, fino ad ora, si era verificata in questa benedetta isola! …già dallo scorso inverno, e poi per tutta l’estate, abbiamo dovuto fare i conti con questa problematica… e ancora, non si riesce a trovare la benchè minima traccia di una soluzione. Pur pagando regolarmente le bollette e le tasse, dobbiamo rivolgerci al servizio di autobotte, pagando ulteriori costi??? Incredibile… Incredibile….
Vogliamo parlare poi della raccolta “porta a porta”? …premesso che abbiamo assistito impotenti, all’aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti… ma se questo, probabilmente, era qualcosa di inevitabile (essendo che bisognerà conferire i rifiuti in una discarica catanese, con relativo aumento dei costi di trasporto), si sarebbe sicuramente potuto evitare di far partire un servizio fallimentare fin dall’inizio… sempre nella zona di cui sopra, la raccolta è partita a fatica poco prima dell’Estate e, a dispetto del nostro impegno e del nostro scrupolo nel differenziare i rifiuti messi negli appositi sacchetti forniti dalla ditta (entro gli orari previsti), a volte gli stessi restavano fuori per giorni interi… infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, la medesima raccolta è diventata davvero irregolare e/o saltuaria, costringendoci, nonostante tutta la buona volontà, l’impegno e la fiducia, a smetterla con questa illusoria raccolta porta a porta, ritornando ai soliti cassonetti (spesso stracolmi e strabordanti, oltre che dannatamente maleodoranti). Ci è stato fornito un calendario per il periodo che andava dal mese di marzo al mese di giugno… e poi? …abbiamo continuato considerando l’ultima settimana del vecchio calendario, essendo che non ne è stato fatto uno nuovo/successivo… nella speranza di fare la cosa giusta, visto che nessuno è stato in grado di darci spiegazioni.
La nostra buona volontà, non è stata premiata. Il rispetto delle regole, evidentemente, è cosa inutile, in quest’isola.
Anche in questo caso, non stiamo lì ad accusare nessuno… ma dobbiamo prendere atto del fatto che, in questo periodo, le cose vanno davvero male, in quest’isola. Trovare qualcosa che funzioni decentemente, è un’impresa… diciamo questo con estremo rammarico… con l’amaro in bocca che solo chi ama profondamente questi luoghi, può avere. Vedere questa inesorabile deriva, ci fa davvero sentire come degli “ospiti indesiderati”…
Speriamo che qualcosa cambi… perché se i propri fondamentali diritti non vengono in alcun modo rispettati… bisognerà agire nei modi e nelle sedi opportune, affinchè questo avvenga.
Marco e Cinzia Peluso

Aiutaci ad aiutare. Anche questa "missione" è compiuta

Anche questa volta con "Aiutaci ad aiutare" ce l'abbiamo fatta. Avevamo lanciato un appello per dotare di libri della prima media qualcuno che ne aveva bisogno.
Come al solito avete risposto alla grande: passandoci dei libri di seconda così come con un piccolo contributo economico destinato all'acquisto di quanto era necessario/indispensabile. 
Adesso con il buono di una sessantina di euro circa la famiglia potrà acquistare ciò che manca.
Ancora una volta agli amici di Eolienews e di facebook il nostro sentito grazie!

Crocetta punta sugli inceneritori. E' scontro con i 5stelle

A Catania e a Palermo, poi nel Messinese e infine nel comparto Ragusa-Siracusa, Enna-Caltanissetta e Agrigento-Trapani. Il futuro prossimo venturo disegnato da Crocetta "è una cappa di smog che non risparmierà praticamente nessun angolo dell'isola".
A sostenerlo è il M5S, che aggiunge: "al dictat renziano che ha imposto alla Sicilia la realizzazione di due “termovalorizzatori”, il “governo della rivoluzione” ha risposto nei giorni scorsi con la proposta di sei impianti più piccoli, ma che in pratica non risparmieranno nessun angolo della Sicilia".
Da definire la precisa localizzazione “ma – afferma il presidente della commissione Ambiente, il Cinquestelle Giampiero Trizzino - non è peregrina l'idea che possano essere realizzati nei pressi delle discariche, a Bellolampo, per esempio, per quanto riguarda Palermo e a Motta per quanto riguarda Catania. Di certo c'è che corriamo il rischio di veder puntellata l'isola di impianti che guardano al passato e che rischiano di avvelenare il futuro. Crocetta disconosce le parole 'recupero dei materiali'. Dovunque i rifiuti vengono valorizzati con la raccolta differenziata, in Sicilia si segue la strada opposta”.
Dei sei inceneritori, i due più grandi, con potenzialità non superiore a 200.000 tonnellate verrebbero realizzati a Palermo e a Catania, gli altri quattro, con potenzialità compresa tra le 60.000 e le 80.000 tonnellate, negli altri comprensori. “L'intenzione della Regione - continua Trizzino - è chiarissima: costruire inceneritori, mantenere attive le discariche esistenti e fare pagare il conto ai cittadini. Nei documenti del governo viene imputata questa scelta ai i bassi livelli di raccolta differenziata. Ma di chi è la colpa, se non del governo? Perché dobbiamo pagare con la nostra salute e con le nostre tasche una scelta folle di una falsa politica ambientale?”. Per Trizzino gli inceneritori sono una minaccia notevole per la salute.
“Secondo lo scienziato statunitense, Paul Connett, tra i fondatori della strategia Rifiuti Zero- afferma Trizzino - ad oggi non esiste alcuna conferma scientifica che consenta di affermare che gli inceneritori di rifiuti siano in grado di eliminare efficacemente anche le emissioni delle nano particelle, sostanze estremamente pericolose, che essendo molto piccole, risultano terribilmente dannose per la salute umana. Esse sono in grado di sfuggire ai moderni sistemi di controllo di inquinamento, ma, soprattutto, possono facilmente penetrare negli alveoli polmonari ed entrare in circolo nel sangue e in qualsiasi tessuto del corpo, compreso il cervello. Tutte le fonti di combustione producono nano particelle, ma quelle prodotte dagli inceneritori di rifiuti sono le più nocive”.
Per stoppare il pericolo inceneritori il M5S annuncia barricate che cominceranno all'Ars. “Abbiamo depositato – racconta Trizzino - due proposte di legge. La prima, condivisa con l'assessore all'energia Vania Contrafatto, che migliora l'eco-tassa rendendola più aderente ai costi attuali di conferimento dei rifiuti in discarica e, allo stesso tempo, premia i comuni che raggiungono più alti livelli di raccolta differenziata. La seconda proposta di legge, invece, prevede il divieto assoluto di incenerimento in tutto il territorio regionale e una serie di meccanismi per incentivare e spingere il recupero dei materiali, come le procedure semplificate per la costruzione delle piattaforme di raccolta e trasformazione, i centri di riuso, le eco-banche obbligatorie presso i grandi supermercati, le banche alimentari e la tariffa puntuale obbligatoria”. “Se queste misure non dovessero essere sufficienti – conclude Trizzino - il Movimento non disdegnerà di studiare altre forme di resistenza alla scellerate scelte di Crocetta”

NASPI, FISASCAT FILCAMS UILTUCS RICEVUTI IN AUDIZIONE DALL’ON. DAMINANO PRESIDENTE DELLA XI COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Le federazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno sollecitato oggi alla Camera dei Deputati la revisione della normativa sulla Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego In vigore dal 1° maggio 2015.
E’ l’on. Cesare Damiano, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, ad aver raccolto le criticità esposte dalle tre sigle sindacali relative alle modalità di riconoscimento dell’indennità Naspi per i lavoratori stagionali dei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali e per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari. I nodi riguardano in primis il dimezzamento della durata e del valore del sussidio della Naspi a cui sarebbero esposti dal 2016 i lavoratori stagionali del settore turismo e del comparto termale in assenza di correttivo strutturale, lo stesso previsto dal Dlgs. 148, comma 4 art. 43 – approvato nel mese di giugno scorso ed in vigore dal 24 settembre 2015 - che ha salvaguardato il trattamento di integrazione salariale per l’anno 2015 tamponando di fatto la contraddizione legislativa che avrebbe penalizzato i lavoratori stagionali di due comparti cardine della nostra economia. Fortemente penalizzati per i sindacati anche gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare, per i quali la circolare Inps 142 del 29 luglio 2015 stabilisce che il requisito di “trenta giornate di lavoro effettivo” nei dodici mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro “si intende soddisfatto laddove gli assicurati abbiano prestato attività lavorativa per cinque settimane con un minimo di ore lavorate per ciascuna settimana pari a 24 ore”, escludendo dunque di fatto gli operatori che prestano la propria attività sotto le 24 ore settimanali. La proposta sindacale, fermo restando il requisito minimo di 120 ore di lavoro prestato, contempla l’integrazione del requisito lavorativo anche nel caso di prestazione effettiva settimanale inferiore alle 24 ore, in quanto la prestazione lavorativa richiesta è assai modulare ed articolata e può differenziarsi da una settimana ad un’altra.
Il Presidente Damiano ha manifestato interesse per le criticità rappresentategli e ha espresso condivisione per le soluzioni proposte, dichiarando la disponibilità a proseguire gli approfondimenti del caso in occasione delle prossime riunioni della Commissione Lavoro.
“Auspichiamo in un intervento per la revisione della normativa Naspi per gli stagionali del turismo e del comparto termale per i quali crediamo sia urgente il superamento definitivo della riduzione del 50% della durata e del valore sussidio Naspi con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato – ha ribadito il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri. “Come anche sarà essenziale – ha concluso – rivisitare l’interpretazione normativa fornita dall’Inps per gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare che operano con un contratto di lavoro part time inferiore alle 24 ore settimanali che, al pari dei lavoratori di altri settori, hanno diritto a percepire il trattamento Naspi”.
I sindacati hanno infine richiesto al presidente Damiano di voler verificare quante delle risorse impegnate per le annualità 2015 e 2016 saranno effettivamente spese - il Dlgs. 148 ha previsto 32,8 milioni di euro per l'anno 2015 e 64,6 milioni di euro per l'anno 2016 - soprattutto ai fini di una nuova attribuzione di stanziamenti già previsti per lo specifico fine.

Ufficialmente "esentati" dal lavoro, sino al 24 Ottobre, sei maestranze del dissalatore di Lipari

Sono ufficialmente "esentati" dal lavoro sino al prossimo 24 Ottobre (data in cui scade la proroga del contratto) i sei operai del dissalatore di Lipari che, tra ieri pomeriggio e stamattina, erano stati invitati (senza la comunicazione ufficiale giunta in tardissima mattinata) ad astenersi dal lavoro. 
In forza al dissalatore, in questo momento, vi sono quindi solo 4 lavoratori che sono stati assunti dalla So.pes srl subentrata da ieri alla Gedis nella gestione della struttura.
Logico chiedersi se basteranno ad assicurare la piena efficienza della struttura sino a quando non saranno effettuate altre assunzioni. Tra le maestranze serpeggia un certo malcontento anche in considerazione del fatto che si paventa una riduzione del personale da 10 ad 8 unità.
Sui licenziamenti ricordiamo che i 10 ex Ge.dis hanno fatto ricorso al giudice del lavoro chiedendo il passaggio nella nuova società. 
I lavoratori ex Ge.dis hanno ricevuto la visita e solidarietà dei consiglieri comunali Ugo Bertè e Nuccio Russo. 

L’INTERVISTA DI ANTONIO BRUNDU A IDA ABATE NEL 2007 SU ROSARIO LIVATINO

Stralcio intervista di Antonio Brundu alla prof.ssa Ida Abate, docente di latino e greco di Rosario Livatino (Canicattì – Agrigento – ottobre 2007).
-          D. Prof.ssa Abate, lei in questi anni ha partecipato a numerosi incontri sul giovane giudice Rosario Livatino assassinato, nel 1990, dalla mafia agrigentina. Ci può parlare di questa figura così singolare ed importante per trasmettere un messaggio ai giovani?
-          R. Rosario Livatino è diventato un punto di riferimento per i giovani, ma direi per tutti. L’ho conosciuto da studente al Liceo Classico, l’ho seguito quando frequentava l’Università ed anche dopo la laurea. Mi ricordo bene che nelle sue agende c’era sempre un dato: pendenza zero, sia quando lavorava all’Ufficio Registro che nella Magistratura. Ciò vuol dire che faceva esclusivamente il suo dovere con impegno e fedeltà, ben sapendo a quali rischi andava incontro. Penso che, se ognuno nel proprio campo, cercasse di adempiere con senso di responsabilità il proprio dovere sino in fondo al servizio degli altri, io credo che le cose potrebbero cambiare e migliorare. Molto spesso concludo i miei discorsi ai giovani ricordando quello che Robiland (regista del film “Il giudice ragazzino”) disse nel 1994: “Questa nostra Italia, paese dei furbastri, dei pulcinella, dove ha la meglio chi grida più forte, è anche l’Italia dei Livatino e dei Saetta, di quegli eroi sommersi, ignorati, che non fanno notizia, perché si muovono senza retorica e senza fanfàre. Gente che compiono il loro dovere, giorno dopo giorno, con fedeltà, con coraggio ed anche con paura specie nel  campo della magistratura. La salvezza dell’Italia è nelle loro mani”. La salvezza dell’Italia – afferma Ida Abate – è anche nelle nostre mani, dico ai giovani, nella misura in cui ognuno, oggi come studenti, domani in tutti i campi in cui si possa essere inseriti, si faccia veramente, la propria parte, in quel modo così come Rosario Livatino visse quella che per lui era una missione. Certo dispiace molto che abbia perso la vita in quel modo, con quello sparo in bocca, come a dire “ Devi tacere per sempre”; però non hanno fatto i conti con qualcuno, che vede molto più di noi poveri uomini! Oggi, però, Rosario Livatino parla tanto, quanto mai avrebbe parlato in vita.
-          D. In realtà la mafia quando uccide una persona come ha fatto in passato, non fa altro che ampliare il messaggio che la stessa vittima voleva esprimere e ne rafforza il contenuto ed il significato.
-          R. Si, nonostante tutto. Un ragazzo di una Scuola Media, in un concorso, ha scritto che la mafia ha fatto autogoal nel caso specifico. Effettivamente è un messaggio che si diffonde dappertutto e mi arrivano delle lettere molto belle. Ho ricevuto recentemente una del Sindaco di Quarrata, in Provincia di Pistoia. Le ho fatto pervenire il film di Salvatore Presti “Luce Verticale. Rosario Livatino. Il martirio”. Lei mi ha risposto e mi ha inviato uno scritto, dove pone in risalto quel volto giovane, quella serietà, quell’impegno che parlano al cuore dei giovani.
-          D. Quando il Santo Padre Giovanni Paolo II° è venuto in Sicilia, ad Agrigento, si è incontrato nel Palazzo Arcivescovile con i genitori di Rosario Livatino e lì cosa è accaduto?

-          R. Ero presente, presenti i genitori, il Cardinale Pappalardo ed il nostro Vescovo. Il Papa ha detto semplicemente e testualmente così: ”E’ uno dei martiri della giustizia ed indirettamente della fede”: Solo questo. Poi credo che ci sono stati studi, convegni, perché si è pensato che si potesse allargare, da parte di Giovanni Paolo II°, il concetto di martirio, quale martire della fede e martire della carità. 

Dissalatore. Cambia la società che lo gestisce. Sei lavoratori "spediti a casa" ma solo a voce

Si recano sul posto di lavoro per l'effettuazione del previsto turno lavorativo e gli viene comunicato, a voce e da un delegato della ditta, che possono "tornare a casa".
E' accaduto stamattina a tre operai in forza al dissalatore liparese di Canneto Dentro. Identica situazione si è verificata ieri pomeriggio per altri tre lavoratori.
Al momento, in assenza di una comunicazione scritta, gli operai sono rimasti nell'area del dissalatore e, unitamente, agli altri tre colleghi hanno informato dell'accaduto il sindacato e i carabinieri di Lipari che, al comando del maresciallo Francesco Villari, hanno effettuato una ricognizione al dissalatore per avere contezza della situazione. 
Ma cosa è accaduto? Cerchiamo di spiegarlo in attesa dell'evoluzione dei fatti.
Da ieri alla Ge.dis. nella gestione del dissalatore è subentrata la Sopes srl. 
Società che ieri ha provveduto ad assumere, tra i propri dipendenti, quattro ex operai della Ge.dis.
Gli altri sei, invece, restano ancora legati all'ultima proroga contrattuale della Ge.dis. che scade il prossimo 24 Ottobre: di fatto, stante quanto gli è stato comunicato verbalmente, non possono prestare la loro opera. 
In prospettiva futura, al momento non si capisce in quanti transiteranno (saranno assunti) nella nuova società ed è in atto, da parte loro, una istanza al giudice per lavoro affinchè venga revocato il licenziamento e transitino nella  nuova società. Tra di essi vi è, tra l'altro, un appartenente a categoria protetta. 
I sei lavoratori, così come hanno riferito agli stessi carabinieri, contestano le modalità con le quali gli è stato comunicato di "astenersi" dal lavoro.
Certo resta da capire come il dissalatore potrà andare avanti, per un breve o medio periodo, con soli quattro operai. Ed ancora se una struttura - per il cui potenziamento (?) sono stati spesi 16 milioni di denaro pubblico - possa tenere in forza (così come si paventa) un numero di lavoratori (si parla di 8 unità) inferiore alla gestione precedente.
Martedì - da quanto abbiamo appreso - il sindaco Marco Giorgianni incontrerà i responsabili della ditta. 

Lipari, non ci fu una rissa alla festa di S. Bartolo del 2010. Assolti due liparesi e tre barcellonesi

(Leonardo Orlando) Il giudice monocratico del tribunale di Barcellona Fabio Processo, ha assolto dai reati di rissa aggravata e lesioni cinque giovani, tre di Barcellona e due di Lipari. Si tratta di Carmelo Mazzù, 27 anni, attualmente rinchiuso in carcere per mafia a seguito dell’operazione “Gotha”; e dei due suoi amici, Gabriele Fazio, 24 anni; Antonio Domenico Cuce, 29 anni, tutti di Barcellona. Dalle stessa accusa sono stati assolti gli altri due giovani che avrebbero avuto la peggio negli scontri avvenuti a Lipari il 26 agosto del 2010, Roberto Arcano, 41 anni e Santino Coluccio, 28 anni, entrambi di Lipari, quest’ultimo costituitosi anche parte civile per le lesioni subite con l’avv. Andrea Torre. 
I fatti contestati nel processo appena concluso risalgono all’anno 2010 allorquando nelle festività di San Bartolo su l’isola di Lipari, si sarebbe verificata la presunta rissa, che vedeva contrapposti un gruppo di giovani del luogo ed alcuni ragazzi barcellonesi presenti sull’isola perché in vacanza. L’attività di polizia giudiziaria condotta dai carabinieri del posto, attraverso l’acquisizione di immagini di videosorveglianza e l’escussione di numerosi soggetti presenti sul posto, aveva portato i militari ad ipotizzare appunto, il reato di rissa aggravata. 
In realtà invece nel corso del dibattimento la difesa attraverso l’esame di numerosi testi è riuscita a dimostrare come nell’occasione, rissa non fu; è emerso infatti che i giovani barcellonesi non hanno partecipato a nessuna aggressione e/o colluttazione, limitandosi piuttosto a subire passivamente le condotte minacciose, anche perpetrate attraverso l’utilizzo di coltelli da parte di due giovani del posto. 
Il pubblico ministero Agatino Allegra all’esito dell’istruttoria aveva comunque richiesto sentenza di condanna di mesi 8 di reclusione per tutti gli imputati. 
Il giudice Fabio Processo, ritenendo fondate le argomentazioni difensive, ha invece assolto tutti gli imputati con la formula, perché il fatto non sussiste. 
Hanno difeso gli avvocati Tommaso Calderone,Sebastiano Campanella, Alessandro Oliva e Giuseppe Sgrò.

Santo del giorno: Santa Edvige

S. Edvige, figlia di Bertoldo e di Agnese, marchesi della Moravia, illustrò il secolo XM, con un mirabile esempio di madre cristiana. 

Fin dalla sua giovinezza apparve in lei una maturità di senno e una serietà superiore alla sua età, onde fu esente da quelle leggerezze e da quelle vanità che purtroppo sogliono costituire l'occupazione delle fanciulle di nobile stirpe. 

Posta dai suoi genitori in un monastero di Benedettine della Franconia per ricevere una buona educazione, fu da quelle suore istruita nella pietà cristiana ed imparò a conoscere, amare e servire Dio con fedeltà. A 12 anni per volontà del padre fu data in sposa ad Enrico il Barbuto duca di Slesia e di Polonia: ella acconsentì solo per ubbidienza poichè avrebbe voluto consacrare al Signore la sua verginità. Ma così piacque a Dio per far apparire maggiormente la sua eletta virtù. E veramente ammirabile fu la sua pietà, l'aborrimento delle pompe e la diligente cura che pose per allevare cristianamente i suoi sei figli. Il primo, divenuto erede degli stati del padre, fu detto per le sue predare virtù Enrico il Pio. 

Bandì dalla sua corte le bugie, le maldicenze e tutte le azioni che 'potessero violare in qualche modo la purità dei costumi. 

Indusse il marito a erigere un monastero nella città di Treburg per quelle donne che volessero consacrarsi al Signore nell'Ordine Cistercense, mantenendole a proprie spese. Volendo fare con esse vita comune, sovente si ritirava tra quelle monache, dove aveva pure una sua figlia. In età avanzata si ritirò nello stesso monastero, ma non emise i voti per essere più libera nel soccorrere i poveri. Ben presto sorpassò le altre religiose. 

Incredibile fu la costanza e fortezza d'animo che mostrò nelle avversità. Ad una grave ferita che ricevette il marito restando prigioniero del duca Corrado di Kirn ed alla morte del figlio Enrico, avvenuta tre anni dopo la cattività del padre, con cristiano coraggio esclamò: « Sia fatta la volontà di Dio », ed incoraggiava anche gli altri. 

Nella mortificazione, nei digiuni e nell'assiduo lavoro manuale, perseverò fino alla fine della vita. Tutto faceva per piacere a Gesù dàl quale attendeva la meritata ricompensa. E questa venne il 15 ottobre 1243. 

I miracoli accrebbero la sua gloria e Clemente IV l'annoverò nel catalogo dei Santi.

PRATICA. Oggi compiamo bene il nostro dovere. 

PREGHIERA. O Dio, che insegnasti alla beata Edvige a passare con tutto il cuore dalle pompe del secolo all'umile sequela della tua croce, concedi che noi, per i meriti e l'esempio di lei, impariamo a calpestare le caduche delizie del mondo, così da superare, abbracciati alla tua croce, tutte le avversità. 

giovedì 15 ottobre 2015

Deposito allagato a Lipari. Intervengono vigili del fuoco

Intervento dei vigili del fuoco (caposquadra Aurelio Coglitore) in località Mendolita a Lipari per l'allagamento di un deposito. 
E' stata prosciugata, con l'ausilio di una motopompa, tutta l'acqua che vi era all'interno della struttura

Conferenza su Musei e patrimonio dell'Umanità. Dal 16 al 18 ottobre Catania ospita la prima conferenza internazionale dell'Icom in Sicilia

L’evento, dal titolo "Musei e Patrimonio dell'Umanità", che si terrà nelle sedi di Palazzo degli Elefanti, Monastero dei Benedettini e Nicolosi-Parco dell'Etna, è dedicato al ruolo dei musei nella gestione dei siti Unesco, nell'ambito del programma di preparazione della 24a Conferenza generale di Icom Milano 2016 "Musei e paesaggi culturali".
"Una tre giorni - ha sottolineato il sindaco di Catania Enzo Bianco - fortemente voluta a Catania dal segretario del Cunes Paolo Patanè, che si aprirà nel salone Bellini del Municipio con diversi momenti di confronto ma che offrirà anche l'occasione per far conoscere i prestigiosi monumenti della nostra città, dalla chiesa di San Giuliano, con un importante concerto, al Castello Ursino, con l'anticipazione della mostra di Chagall, e la bellezza di altri siti, non solo Unesco, rispetto ai quali Catania si trova in una posizione geografica baricentrica molto apprezzata dai turisti che sempre più numerosi scelgono la nostra città".
“La conferenza Icom - ha detto il rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro - assicurerà alla città tutta una fortissima proiezione internazionale incentrata sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale e sulle leve di attrazione del turismo. Inoltre, l'Università di Catania inaugurerà, nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, il proprio museo di Archeologia, l'unico della città, che finalmente potrà aprire i battenti dopo anni di lavori e ricerche”.
Patanè ha precisato che la conferenza esplorerà la rivoluzione del concetto di museo su una dimensione planetaria" e si articolerà su tre livelli e relative sessioni: regionale, nazionale ed euromediterranea. L'incontro si chiuderà con la stesura di un documento, la Carta internazionale di Catania che, insieme alla Carta di Siena su "Musei e paesaggi culturali", si proporrà come contributo della museologia italiana al dibattito della 24a conferenza generale di Icom di Milano 2016, in programma dal 3 al 9 luglio.

Miriam Ziino, bella come Claudia Cardinale ma gestisce un resort (da corriere.it)

(da corriere.it) Miriam Ziino è siciliana, di Lipari, profondi occhi neri, lineamenti e incarnato che ricordano la Cardinale del Gattopardo.
Ha 30 anni e con molti sforzi è riuscita ad aprire un piccolo resort sull’isola che gestisce da sola: «A segnalarmi il concorso è stata una mia amica, che ha insistito tanto... ma quando ho saputo di essere stata scelta non ho pensato nemmeno per un attimo di prendere la strada delle passerelle. Non lascerei mai Lipari. Certo è stata un’avventura fantastica: a chi non piacerebbe essere coccolata, truccata, pettinata, stare sotto i riflettori? Nello spot porto la mia semplicità, vivere in un’isola non è facile. E soltanto essere qui è stato complicato, con i traghetti che ritardano per il mare mosso o non partono proprio. Quindi a chi ha un sogno o un progetto dico: “Tenete duro, non scoraggiatevi mai”».

Pioggia e disagi. A Calandra "torrente" di pomice...e la vasca continua a monte non si svuota

La pioggia torrenziale che, nelle prime ore di stamane e sino a qualche minuto fa, ha investito Lipari sta creando i soliti consueti disagi.
A Canneto-Calandra le acque torrenziali hanno trasportato un enorme quantitativo di pomice. Dobbiamo, purtroppo, constatare che, sino a quando, non si "libererà" la vasca a monte, il problema continuerà a riproporsi.
Sul posto su input dell'assessore Giovanni Sardella, presente sui luoghi, è intervenuta la pala meccanica del comune (autista Gaetano Iacono) per liberare la strada. Sul posto anche i vigili urbani Guido Natoli e Piero Palazzotto che hanno provveduto a disciplinare il traffico. 

Riunione del consiglio comunale di Lipari - LA DIRETTA

DIRETTA CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI
CLICCARE SUL LINK SOTTOSTANTE
http://www.comunelipari.gov.it/lipari/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20054

Milazzo, pontile Eolie, consolidamento della banchina

Un altro intervento sul pontile Eolie, ma non è quello annunciato che punta all’allargamento per ospitare l’attracco dei mezzi veloci. L’Autorità portuale ha dato il via libera alla spesa di 170 mila euro per opere di manutenzione della banchina, al fine di ripristinare la radice Nord della struttura. Tra qualche giorno sarà bandita la gara. I tempi dovrebbero – assicurano all’Authority – dovrebbero essere brevi. Sarà cosa ben diversa, invece, l’ampiamento vero e proprio di questa parte di molo che è legata al completamento delle altre opere (banchina XX Luglio) che sempre gli uffici messinesi assicurano avverrà entro fine anno e quindi nei tempi.
Per il pontile Eolie i soldi – un milione e mezzo di euro – ci sono, l’opera è inserita nel Piano operativa triennale, ma occorrerà anche attendere le valutazioni della nuova Amministrazione. «Per il momento concentriamoci sui tempi del dragaggio – afferma in una nota il comandante Mario Sciotto, presidente del “Comitato grande porto” –. La storia del limite di sette metri imposto dal ministero ha il sapore di una beffa e viene spontaneo chiedere all’Autorità portuale, che nel lontano 2008 ha presentato il progetto per il dragaggio del porto, se avesse fatto presente a tale ente che era necessario per le esigenze del bacino mamertino effettuare il dragaggio fino a 11 metri e in tal caso se allora è stata presentata la necessaria autorizzazione. Per questo chiediamo al sindaco di Milazzo di intervenire presso le sedi opportune per evitare che venga vanificato il potenziamento delle costruende banchine portuali che a lavori ultimati darebbero la possibilità al porto di acquisire nuovi traffici e quindi nuovi posti di lavoro. Solo così, tra l’altro, potrebbero essere legittimamente occupati le 27 maestranze della coop Garibaldi, attualente disperate».

Santo del giorno: Santa Teresa di Gesù (d'Avila)

Ogni figura di santo o di santa, oltre all'aureola mistica, ha come una cornice dorata, formata dal proprio secolo. Nella cornice dell'Ottocento, ad ottobre, si presenta la figura di Santa Teresa del Bambino Gesù, la Carmelitana dei piccoli grandi sacrifici, la delicatissima Santa Teresina di Lisieux, con le mani piene di rose. 

Nella fastosa cornice del Cinquecento spagnolesco, ecco invece la grande figura di Santa Teresa d'Avila, riformatrice del Carmelo, fondatrice dell'Ordine dei Carmelitani una donna che poteva dire, nel pieno della sua poderosa attività: Non mi ricordo d'essermi mai lagnata. In questo senso, io non sono affatto una donna. Ho il cuore duro". 

Ma il suo cuore non era duro. Era invece grande, e la magnanimità, unita all'umiltà, forma il carattere di questa grande mistica, che sentiva costantemente la presenza di Dio dalla parte destra; grande asceta, che avvertiva continuamente la presenza di Satana dalla parte sinistra. 

E a Dio diceva: "Signore. o morire o patire". E a Satana rispondeva con un segno di croce. Usciva da una grande famiglia spagnola nel tempo in cui la Spagna dominava il mondo. Il fratello del suo padrino fu viceré del Perù. 

Entrata giovanissima nel Carmelo a 40 anni condusse vita religiosa molto mitigata, per non dire mediocre. Bella d'aspetto, debole di salute si poteva dire un pallido fiore del Carmelo, senza profumo di santità.

Santa Teresa D'avilaNel 1555, la carmelitana tiepida cessa di vivere per sé e in essa comincia a vivere Dio. Una famosa statua romana del Bernini raffigura Teresa tramortita e languida sotto il colpo d'un Angiolo che ha in mano una freccia infocata. Giustamente questa statua viene accusata eccessiva sensualità. 

Infatti l'arte del grande scultore secentesco non rende il carattere forte, fiero, indomabile, impavido della carmelitana "transverberata" dal fuoco divino. Ella non conobbe incertezze, non ebbe languori, non temette avversità, persecuzioni, persino condanne da parte dei "Carmelitani calzati", i quali le opposero una durissima resistenza.

Ma ella diceva: "Nostro Signore chiede e ama anime coraggiose, per quanto umili. Nella vita spirituale occorre intraprendere grandi cose". E Santa Teresa d'Avila intraprese la riforma del Carmelo, anzi la fondazione di nuovi conventi, maschili e femminili, dove l'ascetismo non fosse parola vana e retorica. 

Si diede a viaggiare, ella che amava la vita comoda, soppratutto fatiche e disagi, nonostante la sua salute malferma e i suo continui disturbi. Per le gambe ferite, si rivolge a Dio , con schiettezza di donna risoluta: "Signore, dopo tante noie, ci voleva anche questo guaio!" Dio le risponde: "Teresa, io tratto così i miei amici". E Teresa con pronta confidenza: "Ah Dio mio, ora capisco perchè ne avete così pochi!"

Quale fosse la sua attività d'instancabile fondatrice di Carmeli riformati, si può apprendere nella Vita scritta da lei medesima: uno dei libri d'avventura spirituale più coloriti, più sinceri e più impressionanti, dal quale la figura della Santa viene fuori da episodi vivacissimi. 

In una notte di gelo, Teresa e la propria compagna si rifugiano in una casa deserta. La compagna, impaurita, dice tremando nel buio: "Madre mia, mi domando che cosa fareste, se io stanotte morissi in questa casa deserta". E Teresa: "Sorella mia, quando ciò sarà accaduto, vedrò quello che dovrò fare. Per ora, lasciami dormire". 

Santa Teresa D'avilaSoltanto così ella può essere la "mamma" di tutti i carmelitani scalzi, che si lasciano guidare da lei, guidata da Dio per mezzo di visioni e d'intimi colloqui. È maestra di mistici, come il poeta San Giovanni della Croce. È direttrice di coscienze. Scrive al re Filippo II e ai personaggi più autorevoli della Spagna. Si occupa di tutto, e da brava madre, pensa anche alla parte economica delle sue fondazioni. "Teresa senza la grazia di Dio" ella dice "è una povera donna. Con la grazia di Dio, una forza; con la grazia di Dio e molti denari, una potenza".

E Santa Teresa fu veramente una potenza, che trascinò nel vortice della sua passione mistica e ascetica gran numero di anime elette. Fu definita "l'onore della Spagna e della Chiesa". Ma più che di onore, bisognerebbe parlare di amore, perché Santa Teresa fu altissimo esempio di quello che i mistici chiamano uno "sposalizio spirituale".

Morì durante uno dei suoi viaggi, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1582. a 67 anni. Nonostante l'età, gli strapazzi di fondatrice, i dolori di madre, aveva conservato aspetto piacevole e dolcissimo. Sulla guancia sinistra spiccavano tre nèi di bellezza, nel Pallore della morte. 
P. B. 
fonte:Le Grandi Religioni 

NASPI, I SINDACATI DEL TERZIARIO IL 15 OTTOBRE IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA CHIEDERANNO LA REVISIONE STRUTTURALE DELLA NORMATIVA DAL 2016 I NODI PER I 300 MILA LAVORATORI STAGIONALI DEL TURISMO E DEL COMPARTO TERMALE E PER I 300 MILA OPERATORI DEL LAVORO DOMESTICO E DI ASSISTENZA DOMICILIARE PENALIZZATI DALLA CIRCOLARE DI CHIARIMENTO INPS 142/2015

Dal 2016 l’applicazione della normativa sulla Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego, rischia di penalizzare fortemente i lavoratori stagionali del settore turismo e del comparto termale nonché gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare. E’ quanto esporranno i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UIltucs oggi nel corso di un incontro richiesto e concesso dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sollecitando una revisione delle modalità applicative del nuovo regime di assicurazione sociale per inoccupazione. I nodi per le tre sigle riguardano in primis il dimezzamento della durata e del valore del sussidio della Naspi a cui sarebbero esposti dal 2016 i lavoratori stagionali del settore turismo e del comparto termale in assenza di correttivo strutturale, lo stesso previsto dal Dlgs. 148, comma 4 art. 43 – approvato nel mese di giugno scorso ed in vigore dal 24 settembre 2015 - che ha salvaguardato il trattamento di integrazione salariale per l’anno 2015, tamponando di fatto la contraddizione legislativa che avrebbe penalizzato i 300 mila lavoratori stagionali di due comparti cardine dell'economia italiana. Fortemente penalizzati per i sindacati anche i 300 mila operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare, per i quali la circolare Inps 142 del 29 luglio 2015 stabilisce che il requisito di “trenta giornate di lavoro effettivo” nei dodici mesi precedenti la cessazione del rapporto di lavoro “si intende soddisfatto laddove gli assicurati abbiano prestato attività lavorativa per cinque settimane con un minimo di ore lavorate per ciascuna settimana pari a 24 ore”, escludendo dunque di fatto gli operatori che prestano la propria attività lavorativa sotto le 24 ore settimanali.
“Al Parlamento chiederemo di rendere strutturale l’intervento di sostegno al reddito Naspi per i lavoratori stagionali del settore turistico e del comparto termale, entrambi pilastri portanti del nostro Pil, con il superamento definitivo della riduzione del 50% della durata e del valore sussidio Naspi con l'effettiva corrispondenza, ai fini del calcolo della prestazione, delle settimane di lavoro prestato  – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri anticipando la posizione della Fisascat all’audizione del 16 ottobre prossimo. “Come anche sarà essenziale – ha aggiunto - la revisione della evidente interpretazione normativa fornita dall’Inps per gli operatori del lavoro domestico e di assistenza domiciliare che operano con un contratto di lavoro part time sotto le 24 ore settimanali che, al pari dei lavoratori di altri settori, hanno diritto a percepire il trattamento Naspi”.
Per la Fisascat, nell’ambito della discussione sulla riforma previdenziale, sarà anche necessario affrontare anche le criticità connesse all'applicazione della Naspi e prevedere nuove misure finalizzate a garantire la copertura pensionistica ai lavoratori stagionali di interi settori dell’economia italiana, primo fra tutti il turismo, che, in mancanza di un intervento, verrebbero automaticamente esclusi dall’accesso al trattamento pensionistico, pur contribuendo al sistema previdenziale nei periodi di lavoro.“Al Legislatore – ha sottolineato Raineri - chiediamo di adoperarsi affinchè ad ogni settimana di lavoro prestato dai lavoratori stagionali corrisponda il riconoscimento di una settimana di integrazione salariale e di contribuzione previdenziale, altrimenti il rischio reale è che centinaia di migliaia di lavoratori non raggiungeranno mai i requisiti per l’accesso alla pensione”.
Non dimentichiamo comunica il segretario regionale della Fisascat Sicilia Pancrazio Di Leo, che la Fisascat si è attivata da tempo a tutti i livelli per evidenziare il problema Naspi e pensionistico chiedendo di attuare i correttivi necessari per poter evitare un danno economico per i lavoratori stagionali e per l’economia locale delle zone turistiche.
“È diventata un’esigenza imprescindibile” inoltre conclude Pancrazio Di Leo rilanciare la necessità di convocare al più presto un tavolo tecnico che coinvolga tutte le associazioni datoriali, dei lavoratori, dei comuni e degli enti interessati, per attivare tutte quelle azioni sinergiche e necessarie a realizzare iniziative che possano rilanciare il settore del turismo e destagionalizzare l’offerta turistica in quei comuni siciliani dove ciò è fattibile e non gravare su ulteriori costi aggiuntivi della Naspi, offrendo ove fattibile più opportunità lavorative e meno precariato.
Non bisogna dimenticare che i lavoratori aspirano ad un occupazione più lunga, non ad “una stagionalità” ridotta con contratti a termine di due, tre mesi o quattro mesi e successivamente rinnovati  mensilmente  più volte? ciò a fronte di una stagione che precedentemente alla riforma sulla contrattazione a termine prevedeva contratti di sei o sette mesi ed anche oltre.

Che i lavoratori “non siano merce di scambio” per ottenere qualche mese in più di lavoro, zitti e senza limiti di orario….., questo la Fisascat Cisl non lo condivide e ove informata procederà a comunicarlo agli organi ispettivi sperando in un celere intervento prima che le strutture chiudano.    

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Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

Peggioramento delle condizioni meteo per oggi Giovedi 15, con fenomeni in intensificazione a partire dal mattino, con pioggia moderata e isolatamente manifestazioni temporalesche anche grandinigene in spostamento tra il primo pomeriggio e durante l'arco della serata sullo Stretto di Messina.
Tutto cio' causato dal passaggio dapprima di una linea di instabilità e successivamente da un fronte freddo sospinto da venti libecciali in quota, mentre al suolo al mattino i venti soffieranno da scirocco con forti raffiche a nord dello Stretto di Messina, in rotazione a maestrale dal pomeriggio con venti di groppo e possibil locali trombe marine durante al passaggio del fronte temporalesco.
Il movimento del fronte avverrà con direzione di spostamento da SW in direzione a NE e al suo passaggio previsto nelle prime ore pomeridiane, ,si manifesterà con la formazione di nubi convettive che recheranno fulminazioni , causati da indici convettivi elevati ( CAPE 1900 e LI -9 ) ed intensità oraria delle piogge localmente elevata.
Accumuli precipitativi importanti saranno possibili tra i monti peloritani e il versante ionico messinese.
SEGUITE IL PEGGIORAMENTO DEL TEMPO CON L'AUSILIO DEL SATELLITE, DEL RADAR E DELLE WEBCAM PRESENTI SULLA PAGINA FACEBOOK DI METEO EOLIE www.facebook.com/meteoeolie

mercoledì 14 ottobre 2015

Allerta meteo. Criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Sicilia

Una nuova perturbazione porterà nelle prossime ore piogge e temporali su buona parte dell'Italia, interessando prima il nord e poi le regioni meridionali.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso un'allerta meteo.
Gli esperti prevedono precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense e accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia: Dalle prime ore di domani i fenomeni interesseranno Sicilia, Basilicata, Calabria e Puglia. Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha valutato - anche in virtù della perturbazione che ha colpito il territorio la settimana scorsa - una criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Sicilia.(ANSA)

E' allerta meteo. Rinviato a data da destinarsi l'incontro dibattito sulla sanità eoliana e sul punto nascita.

Rinviato a data da destinarsi l'incontro- dibattito, previsto per domani a Lipari ed organizzato dal Coordinamento Provinciale del “Megafono”, sulle condizioni di efficienza ed efficacia della “sanità” eoliana, quindi dell’ospedale e del punto nascita.
Incontro al quale avrebbe preso parte anche il Dott. Gaetano Sirna, dirigente generale dell’ASP di Messina.
L'incontro è stato rinviato - così come ci informa Alessandro La Cava di Art.1 - per via dell'allerta meteo diramato per domani per tutta la provincia di Messina, Eolie comprese

Mestieranti improvvisati e dichiarazioni gratuite. Federmanager replica a Giorgianni. La controreplica di Sabatini

UNA VOLTA PER NAVIGARE SI UTILIZZAVA L’ESPERIENZA E LA BUSSOLA, OGGI WINDFINDER. LA CONTROREPLICA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI, ADOLFO SABATINI

Ho letto la nota a firma della Presidenza della FEDERMANAGER U.S.C.L.A.C./U.N.C.Di.M./S.M.A.C.D. indirizzata al Sindaco di Lipari Marco Giorgianni, ed accetto io l’invito di replicare a detta nota e questo, lo faccio da Cittadino e da Presidente del Consiglio Comunale di Lipari.-
Le dichiarazioni del primo Cittadino non rendono per niente l’idea dello stato di abbandono e dei disservizi che subiscono in particolare le isole di Panarea, Stromboli, Filicudi ed Alicudi, ed oggi 14 ottobre ve ne è la prova con la scellerata iniziale scelta del comandante del battello della Ustica Lines di saltare lo scalo di Panarea.-
Oggi si stava consumando l’ennesimo scippo ai danni di residenti e turisti.-
Oggi, con la sancita “discrezionalità” il comandante ha arbitrariamente cambiato rotta e per raggiungere l’isola di Salina stava navigando alle spalle dell’isola di Panarea.-
Perché ha fatto questo?
Perchè non ha verificato de visu se poteva procedere all’attracco nell’isola di Panarea navigando verso detta isola seguendo la rotta abituale?
La sfera del comandante è assolutamente rispettata da tutti ma l’evidenza dei fatti è visibile e non c’e discrezionalità che tenga.-
Chi vuole istigare al reato?
E quale reato poi?
 Ricordare i diritti e i doveri ad una compagnia ed ai suoi Comandati è reato?
Domani mostrerò in Consiglio Comunale il video che ho registrato oggi a Panarea e chiederò ai Consiglieri di determinarsi.-                   
                                                                  Il Presidente del Consiglio Comunale

                                                                               Adolfo Sabatini

Comune Lipari organizza "Giornata del volontariato"

AVVISO
L’Amministrazione Comunale, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato, indetta più di 25 anni fa dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata il 5 dicembre di ogni anno per ricordare il quotidiano impegno dei volontari di tutto il mondo, intende realizzare una giornata dedicata al tema del Volontariato che veda il coinvolgimento diretto ed attivo di associazioni, scuole e singoli cittadini allo scopo di promuovere e far conoscere questo mondo e le sue opportunità all’intera comunità, in particolare ai giovani.
Si invitano, pertanto, le Organizzazioni e/o Associazioni operanti sul territorio comunale a partecipare ad una riunione organizzativa che si terrà martedì 20 Ottobre 2015 alle ore 17 presso la sede Municipale di Piazza Mazzini al fine di concordare un programma di iniziative da realizzare con il contributo di tutti gli interessati.
“L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo.”
Sofocle

Dalla Residenza Municipale, 14 Ottobre 2015
L’Assessore
(Fabiola Centurrino)

L'occhio di Angelo Sidoti sulle partecipate del comune di Lipari (I°parte)

Un aggiornamento su alcuni dati riferiti alle partecipate al 31.12.2014 in liquidazione:
Sviluppo Eolie S.r.l. in liquidazione:
Risultato di Esercizio Perdita Euro (41.809)
Patrimonio Netto Negativo Euro (311.933)
Attivo Circolante Euro 102.915
Debiti Euro (498.200)
CCN Negativo Euro (332.502)
Commenti
Alcuni contenuti della delibera assembleare:
I)               Questa proposta, va da sé, prevede, di fatto, la chiusura delle società Sviluppo Eolie srl in liquidazione e della Società consortile a. r.l. GAL Leader II Eolie, che stante l’attuale situazione finanziaria necessiterebbe, a ns. avviso, della procedura di dichiarazione dello stato di insolvenza”.
II)             “Specificatamente per quanto attiene alla perdita di esercizio dichiarare lo stato di insolvenza ed avviare la procedura fallimentare”.
Quali azioni sono state intraprese a seguito di quanto dichiarato in assemblea considerate anche le dimissioni del liquidatore?

Eolie per l’Ambiente S.r.l. in liquidazione (ATO):
Risultato di Esercizio Perdita Euro (56.922)
Patrimonio Netto Positivo 102.993
Attivo Circolante Euro 1.767.213
Debiti Euro (1.664.294)
CCN Positivo Euro 102.919
Commenti
Alcuni contenuti della delibera assembleare:
I)               “Prima della chiusura della riunione poiché risulta appostato in bilancio un debito verso la società Green Fleet Srl per IVA relativa all’anno 2012, l’Assemblea da mandato al Liquidatore di tentare di trovare una soluzione transattiva per estinguere tale debito”.
II)             “L’assemblea da altresì mandato al Dott: Gullo Riccardo, Sindaco del Comune di Malfa, di trovare una soluzione per chiudere la vertenza con il Signor Sterio Simone, dipendente della società, considerato che i dipendenti Lo Presti Bartolo e Giuffrè Luca, con una conciliazione, nel mese di febbraio 2015 si è pervenuti ad un accordo”.
A parte che il Dott. Gullo Riccardo è Sindaco di Leni e non di Malfa così come riportato in verbale acquisito tramite Cerved:
Quali azioni sono state intraprese a seguito di quanto dichiarato in assemblea? Quali sono le cause che hanno generato una Perdita di Esercizio 2014 di Euro 56.922? Quali sono le spese che compongono la voce costi per servizi pari ad Euro 71.001? Come verrà o come è stata utilizzata la disponibilità liquida al 31.12.2014 pari ad Euro 179.812?
Riguardo la questione IVA anno 2012 sarebbe utile conoscere il pensiero dell’organo di controllo del Comune di Lipari oltre che del Ragioniere Generale.
Angelo Sidoti

Compie oggi 100 anni Mons. Capovilla, cittadino onorario di Lipari Gli auguri della comunità eoliana

La comunità Eoliana si unisce all'eminentissimo sig. Cardinale Loris Francesco Capovilla che oggi eleva al Signore il "Grazie" per il dono dei 100 anni. 
Nella memoria è ancora vivo il ricordo del suo cinquantesimo di sacerdozio celebrato a Canneto il 23 maggio 1990. 
Per quella occasione il Comune di Lipari gli conferì la Cittadinanza Onoraria.

Mirabilia ed Eolie. L'articolo del direttore sulla Gazzetta del sud di oggi


Alluvione comuni di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. L'attività della Capitaneria di porto - Guardia Costiera di Milazzo

COMUNICATO
La Guardia Costiera di Milazzo, nella giornata di sabato 10 ottobre, è intervenuta con mezzi navali e uomini nei soccorsi scattati immediatamente dopo l’esondazione del torrente Mela che ha interessato i litorali dei comuni di Milazzo e Barcellona P.G.
I mezzi navali intervenuti, la CP 875 e il GC A64, hanno perlustrato lo specchio acqueo adiacente la foce del torrente al fine di verificare l’eventuale presenza di persone in mare. Successivamente hanno monitorato i detriti più pericolosi ai fini della sicurezza della navigazione che erano stati trasportati in mare dalla furia delle acque indicando la loro posizione ai mezzi navali intervenuti per il loro recupero ad opera della società privata Mare Pulito di Milazzo. Successivamente, sino a tarda sera, con l’aiuto dei mezzi terrestri messi a disposizione dai Comuni di Milazzo e Barcellona, personale dipendente ha coordinato le operazioni di recupero dei detriti più grossi, comprese cinque autovetture, in prossimità della foce del torrente Mela. Nel pomeriggio, il 3° Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera proveniente dalla propria base di Messina, ha cercato di immergersi al fine di ispezionare i fondali immediatamente vicini alla foce per verificare l’eventuale presenza di corpi all’interno degli abitacoli e che, comunque, gli stessi non costituissero un immediato pericolo per la tutela dell’ambiente marino. Il personale subacqueo precitato ha, inoltre, effettuato una ricognizione lungo il letto e la foce del torrente fino ad una profondità di 1,5 metri circa con esito negativo. La scarsa visibilità dello specchio acqueo interessato, non ha però consentito lo svolgimento di ulteriore attività subacquea che è stata rimandata ai prossimi giorni quando la minore torbidità delle acque consentirà un adeguato monitoraggio della zona. In tale occasione, verrà effettuata una individuazione di eventuali altri grossi detriti presenti nella zona di mare in questione (comprese ulteriori autovetture che alcuni testimoni hanno dichiarato aver visto finire in mare e non ancora recuperate), detriti che verranno successivamente rimossi da ditte specializzate individuate dai Comuni interessati.

IL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA SUI LUOGHI DELL’EMERGENZA ALLUVIONALE

La presenza di 100 uomini e circa 10 mezzi, sono i numeri che giornalmente sono schierati dal Corpo Forestale della Regione Siciliana nei teatri delle operazioni di soccorso per l'emergenza alle popolazioni di Barcellona P.G. località Caldà, Milazzo località Bastione e Antillo località Canigliari colpite dai recenti eventi alluvionali. 
La struttura che giornalmente viene messa a disposizione coordinata dall’Ispettore Ripartimentale è composta da Personale Militare, Personale Tecnico e dagli operatori dell’A.I.B. (Antincendio Boschivo). 
Il personale militare e tecnico coordina l’attività degli operatori dell’A.I.B. che dislocati su Barcellona P.G. località Caldà, Milazzo località Bastione e Antillo località Canigliari contribuiscono alla rimozione di fango e detriti nelle aree di pertinenza delle strutture colpite dall’evento oltre ad assistere logisticamente la popolazione in difficoltà. 
La presenza operativa del Corpo Forestale della Regione Siciliana ha contribuito inoltre al ripristino della viabilità nel bacino montano "Savoca" località Brignolaro del Comune di Casalvecchio Siculo.

Vulcano, Biviano sollecita creazione rifugi e ripari presso attuale punto attracco aliscafi

Al Sindaco del Comune di Lipari
Marco Giorgianni

OGGETTO: Mancanza di rifugi e ripari nei pressi del nuovo punto di attracco degli aliscafi nell'isola di Vulcano
Egregio Sindaco,
Sono giunte al sottoscritto numerose segnalazioni sulla mancanza di ripari e rifugi nei pressi del nuovo punto di attracco degli aliscafi nell'isola di Vulcano.
L'unico rifugio vicino, infatti, ricavato all'interno del muraglione della banchina, non garantisce più nessun riparo, soprattutto dalla pioggia, in quanto la copertura non è più idonea a tale scopo a causa del suo deterioramento.
Tra l'altro, anche i locali pubblici più vicini distano troppo per permettere ai vari viaggiatori di attendere gli aliscafi al riparo dalle intemperie del tempo.
Pertanto, con l'approssimasi, soprattutto, della stagione invernale, Le chiedo di far predisporre la riparazione o il cambio della copertura ricavata all'interno del muraglione della banchina dove attualmente attraccano gli aliscafi e di valutare l'installazione di due strutture precarie (tendostrutture) fino al ripristino del vecchio pontile di attracco.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano

Si terrà all'hotel "La Filadelfia" l'incontro di domani sulla sanità eoliana, sull'ospedale e sul punto nascita

Cambia la location per l'incontro dibattito di domani, organizzato dal Coordinamento Provinciale del "Megafono", sulle condizioni di efficienza ed efficacia della "sanità" eoliana, quindi dell'ospedale e del punto nascita. Incontro al quale presenzierà, tra gli altri, il dottor Sirna dell'ASP messinese.
L'incontro è stato spostato presso l'Hotel "La Filadelfia" ed avrà inizio alle 11.

Milazzo, l'acqua è tornata potabile. Chiesto lo stato di calamità naturale

Le analisi effettuate dall'Asp di Milazzo hanno dato esito negativo. L'acqua che esce dai rubinetti della città del Capo è tornata potabile.
I responsabili dell'Azienda sanitaria hanno informato il sindaco Giovanni Formica
L'ordinanza che, da sabato, vietava l'uso potabile dell'acqua è stata ritirata.
(ANSA) - MILAZZO (MESSINA) La giunta comunale di Milazzo ha approvato la delibera con la quale chiede al presidente della Regione di dichiarare, alla luce dell'esondazione del torrente Mela del 10 ottobre scorso, lo stato di calamità e di richiedere al presidente del consiglio dei ministri di proporre la dichiarazione dello stato di emergenza. Nella stessa delibera, inoltre, vengono richiesti contributi straordinari affinché si possa far fronte ai primi interventi come il ripristino della condotta idrica e la predisposizione di un piano per la messa in sicurezza del torrente esondato. Permane ancora l'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua proveniente dall'acquedotto comunale a causa della possibile presenza di fanghi e materiali dannosi per la salute. (ANSA).

E c'è per chi l'estate...continua. Live dalla spiaggia di Canneto

Palazzo dei Leoni: 8 milioni e 560 mila euro da versare allo Stato per il contenimento della spesa pubblica per l’anno 2015

Palazzo dei Leoni: 8 milioni e 560 mila euro da versare allo Stato per il contenimento della spesa pubblica per l’anno 2015
Nel 2016 il versamento si aggirerà intorno ai 17 milioni di euro e nel 2017 sarà di 25 milioni di euro

Il Ministero dell’Interno, con circolare n.12/2015 del 13 ottobre 2015, ha comunicato che le Province e le Città Metropolitane dovranno contribuire al contenimento della spesa pubblica per l’anno 2015 attraverso la riduzione della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per l’anno 2015, di 2.000 milioni di euro per l’anno 2016 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017.
Il termine per il versamento degli importi relativi all’anno corrente è fissato al 2 novembre.
In particolare, per quest’anno, la Città Metropolitana di Messina dovrà versare la consistente cifra di 8.562.113,11 euro mentre nel 2016 il versamento si aggirerà intorno ai 17 milioni di euro e nel 2017 sarà addirittura di 25 milioni di euro.
Si tratta di un taglio drastico alla capacità di spesa che coinvolge la maggior parte degli Enti di area vasta, alle prese con una crisi gestionale generalizzata causata dalle eccessive contrazioni dei trasferimenti finanziari registrate in questi ultimi anni.
A breve Palazzo dei Leoni approverà il bilancio in pareggio, grazie alla legge che ha previsto la redazione del documento contabile su base annuale e non triennale, ma se la linea di contenimento, così come prospettata per il 2015 e per i prossimi due anni, sarà attuata nella misura preannunciata, l’Ente andrà incontro inesorabilmente a seri problemi economici con gravi ricadute sui servizi erogati.
Palazzo dei Leoni, già allo stato attuale, non può attuare alcun tipo di intervento sulla rete stradale provinciale, situazione che rischia di diventare drammatica se si considera che è alle porte l’imminente stagione invernale.
L'impossibilità di garantire la sicurezza e l'efficienza delle strade provinciali coincide, tra l'altro, in un momento delicato per la Città Metropolitana di Messina che si trova a dover fronteggiare gravi emergenze in tale settore rischia di lasciare isolati interi Comuni e frazioni.
Sono numerose, infatti, le criticità in atto nell’intero territorio provinciale e, soprattutto, nel comprensorio jonico che registra già la chiusura della strada provinciale 19 di Mancusa, nel Comune di Francavilla di Sicilia, e della strada provinciale n. 23 di Misserio.

Malfa: Incontro il 14 Ottobre sul giudice Rosario Livatino

INCONTRO SU ROSARIO LIVATINO
DI CANICATTI' -AGRIGENTO:
14 ottobre 2015, ore 10,30, nella Sala Congressi del Comune di Malfa.
L'evento, condotto da Antonio Brundu, è compreso nell'ambito delle iniziative culturali della Biblioteca Comunale di Malfa anno 2015 con la collaborazione dell'Istituto Comprensivo Lipari 1.
Saluti introduttivi del Sindaco del Comune di Malfa Salvatore LONGHITANO e del Dirigente Scolastico Mirella FANTI dell'Istituto Comprensivo Lipari 1.
Relatori:
- Salvatore PRESTI
(regista del film documentario "LUCE VERTICALE ROSARIO LIVATINO. IL MARTIRIO";
- P. Giuseppe LIVATINO
(postulatore della causa di canonizzazione di Rosario Livatino);
- Enzo GALLO
(giornalista e componente dell'Associazione "Amici Rosario LIVATINO" di Canicattì -Agrigento).

"Lettura di poeti" a Roma, con l'eoliano Davide Cortese

POETITALY & PREMIO NAZIONALE ELIO PAGLIARANI A SAPORI D'AUTORE, ROMA, SABATO 17 OTTOBRE, ORE 17.00, PRESENTANO: 
"Lettura di Poeti" a cura di Cony Ray, con il poeta eoliano DAVIDE CORTESE E LIDIA RIVIELLO / MELCHIORRE CARRARA / MARCO ORLANDI / ENRICO PIETRANGELI / GIUSEPPE SPINILLO / LAURA PEZZOLA / DONATO D'ANGOLA E CONY RA

Dal nostro archivio: Il Cavaliere Pino Ziino e la signora Angela, scomparsa recentemente

martedì 13 ottobre 2015

La foto "curiosa". Un posto in "prima fila" per godere del mare di Canneto

Una sedia posizionata sull'arenile di Canneto ha attirato oggi la nostra "attenzione giornalistica".
Anche se l'estate è passata da un pezzo c'è qualcuno che gode di un posto "in prima fila" davanti al mare.

Incontro-dibattito con dottor Sirna a Lipari. Megafono invita tutti a partecipare

Comunicato Megafono Messina
Giovedi 15 Ottobre, alle ore 11,00, presso l’Hotel Arciduca di Lipari, si terrà un incontro dibattito, organizzato dal Coordinamento Provinciale del “Megafono”, sulle condizioni di efficienza ed efficacia della “sanità” eoliana, quindi dell’ospedale e del punto nascita.
Ringraziando anticipatamente il Dott. Gaetano Sirna, dirigente generale dell’ASP di Messina, per la disponibilità e per la sensibilità alle problematiche attenzionate, invitiamo i componenti la Commissione Regionale della Sanità, il Presidente On. Di Giacomo, il Sindaco, la deputazione regionale, gli addetti ai lavori e la cittadinanza a partecipare.
Anche nel Comune di Lipari, come in tante altre realtà, la nuova programmazione e le nuove linee guida nazionali e regionali impongono una razionalizzazione della spesa sanitaria e per questo, da tempo, il nostro movimento, con in testa Alessandro La Cava, responsabile territoriale della zona tirrenica e delle Isole Eolie, segue da tempo la delicata situazione venutasi a creare anche per il punto nascita.
Sollecitato infatti dalla comunità eoliana, La Cava, anche in relazione alle dichiarazioni del Presidente delle Regione Siciliana, Rosario Crocetta, di voler istituire, nella massima sicurezza, il punto nascita, ed a seguito dell’incontro avuto con l’Assessore Gucciardi che, subito dopo lo stesso, ha reiterato la richiesta di proroga al Ministero della Salute, ci è sembrato opportuno creare le condizioni per un momento di incontro e di chiarimento con il Dott. Sirna e le autorità preposte, per meglio comprendere l’indirizzo legislativo, politico ed eventualmente quello operativo, che si intende perseguire

SANITA': LISTA MUSUMECI, AZIENDE AD OGGI SENZA ASSICURAZIONE, NESSUNA TUTELA PER I CITTADINI

“Da un anno le Aziende sanitarie regionali sono prive di assicurazione per responsabilità civile . La Regione continua ad essere fuori legge, privando il sistema della salute regionale della indispensabile copertura assicurativa contro i rischi derivanti dall’attività dell’area medico-sanitaria”. Lo dichiarano i deputati regionali della “Lista Musumeci” Gino Ioppolo, Nello Musumeci e Santi Formica.
“Da luglio dell’anno scorso - spiega Ioppolo, componente la Commissione Salute dell’Ars - le aziende sanitarie siciliane non sono più autorizzate a stipulare polizze assicurative in proprio. Ci avrebbe pensato la Regione, diceva il governo Crocetta, quando revocò il servizio precedentemente aggiudicato ad una associazione temporanea di imprese, a centralizzare procedura e copertura assicurative mediante il ricorso ad una gara unica.”
“In atto, il risultato provocato dal governo Crocetta è, come al solito, paradossale: nessuna gara unica è stata predisposta né, tantomeno, espletata; le aziende sanitarie sono impedite a stipulare singoli contratti. Nei giorni scorsi – secondo i deputati della Lista Musumeci -la competente commissione Sanità ha bocciato –ritenendolo del tutto inadeguato- il disegno di legge governativo sulla gestione diretta dei sinistri derivanti da responsabilità civile degli enti del servizio sanitario regionale. Perdura la violazione dell’obbligo di copertura assicurativa e, ciò che è più grave, l’esposizione ai rischi derivanti dall’attività medico-sanitaria dei cittadini siciliani.”