Riceviamo da Tania Raffaele e pubblichiamo:
Buongiorno direttore!
Ho ascoltato con attenzione la presentazione della candidatura al Senato del sindaco Giorgianni e vorrei esprimere ad egli la mia interrogazione. Spiego dal principio per poi arrivare al dunque: mia sorella incinta di 30 settimane il sei dicembre si è recata a Patti per un semplice controllo in ospedale ed invece ad oggi si trova ancora li dopo due mesi perché mia nipote Anthea ha deciso di nascere quel giorno prematuramente al periodo stabilito.
Mia sorella ha dovuto lasciare sua figlia più grande qui perché ha la scuola, il suo compagno lavora e rientra a Patti solo in serata, si è dovuta affittare una casa ed una macchina e noi familiari che vorremmo starle vicino non possiamo, perché dovremmo viaggiare tutti i giorni, ma spesso il mare ce lo vieta e gli orari degli aliscafi non combaciano con le nostre esigenze, lavoriamo e non possiamo di certo licenziarci o prendere di continuo permessi per assentarci tutto il giorno, perché andare li significa perdere un giorno intero!
Non voglio perdermi in polemiche, ma voglio solo chiedere: Lei, visto che con orgoglio rappresenta le nostre isole, se riuscirà ad arrivare al Senato, ha intenzione di occuparsi e risolvere realmente il problema dell’ospedale di Lipari o dobbiamo accontentarci dei 3000 euro promessi e chiuderci la bocca contro ogni nostro interesse e sperando che non succeda mai nulla di grave?
Lei capisce realmente il disagio che si prova in un momento così delicato, come la gravidanza, di doversi allontanare contro la propria volontà, dal proprio paese, casa, parenti e nel caso di mia sorella anche dalla figlia adolescente?
Con gli stessi soldi che paghiamo al servizio di elisoccorso, non potremmo pagare i migliori medici e tutta l’attrezzatura per un ospedale da fare invidia alla terra ferma?
Cosa la trattiene da combattere, rappresentando i suoi cittadini eoliani per la riapertura del punto nascite e la valorizzazione del nostro ospedale? Forse è più facile offrire 3000 euro alle partorienti?
Non voglio che il mio pensiero sia rivolto solo al punto nascite, perché tutti i settori dell’ospedale sono importanti. Ma sono arrabbiata e molto dispiaciuta perché credo che sia colpa di tutti per questo disagio che viviamo, non esistono più gli eoliani come i nostri nonni che scendevano in piazza e rivoluzionavano il sistema e non vorrei che questa sua candidatura la distragga dai reali problemi che abbiamo giornalmente nelle isole e non solo nel periodo estivo.
Starei ore a scrivere ed elencare i disservizi mancanti, ma non voglio rubarle troppo tempo, e spero almeno in una sua risposta, visto che sono una cittadina eoliana non contenta e sicuramente non sto a chiedere un gusto di granita che manca al bar. Buon lavoro.
Tania Raffaele