Un cassonetto, nel momento in cui stiamo scrivendo, è in fiamme ad Unci. Sul posto i vigili del fuoco che davvero ben poco possono fare per salvarlo dall'atto vandalico.
Per la notizia e le foto ringraziamo Matteo Mollica
Per la notizia e le foto ringraziamo Matteo Mollica
Perdura lo stop ai collegamenti marittimi da e per le Eolie. Non partità neppure la nave delle 17 e 15 da Milazzo. Di conseguenza salterà il collegamento delle sei e trenta da Lipari per Vulcano - Milazzo
Riceviamo e pubblichiamo: Oggi sono rientrato a Lipari con l’aliscafo Platone partito da Milazzo alle ore 12:15.
Come abbia potuto Dante Alighieri sbagliare cosí grossolanamente, facendo dire a Francesca da Rimini ― personaggio di una delle storie d’amore e di passione piú struggenti e tragiche trattate dalla letteratura ― che chi sia amato non possa non ricambiare l’amore, in quanto l'amore non permette alla persona amata di non riamare (amor, ch’a nullo amato amar perdona - Inferno, V, 103, in cui si palesa in verità la suggestione delle teorie intorno all’amore elaborate dal protostilnovista Guido Guinizelli), è un arcano talmente impenetrabile da far ipotizzare che altra debba essere l’interpretazione del celebre verso ― come talora qualcuno tenta di azzardare ― o addirittura che esso ci sia giunto alterato.
Il sentimento d’amore si risolve il piú delle volte in un sentire unilaterale, accentuabile dalla chimera di una corresponsione esistente esclusivamente nello specchio interiore del patito tormento.
E poi, l’amore è forse altro rispetto all’esacerbazione dell’egoismo? Chi mai asserendo bollentemente di amare una donna o un uomo sopra e piú di qualsiasi altro essere, si dichiarerebbe felice, qualora l’amata/o gli/le comunicasse di essere a sua volta felice tra le braccia di un'altra donna o uomo che prediligesse? Se l’amore fosse per davvero ― secondo la piú mendace delle vulgate ― sentimento di altruismo, ciò dovrebbe provocare balzi di gioia sfrenata. Invece? All’inverso, sconcertantemente, dati ufficiali dell’OMS (la speranza che siano falsi ci viene proprio dal fatto che sono ufficiali) ci informano che tra le maggiori cause di suicidio sono annoverate le delusioni sentimentali. Quale il rimedio? Forse non proprio la totalità dei lettori, ma è plausibile ritenere verosimile che una percentuale tutt'altro che trascurabile di costoro non ignori come il perseguimento e la pratica di un’attività sessuale assidua ― che le manette peraltro ben si prestano a simboleggiare ― possano costituire idoneo succedaneo dell’amore frustrato: un succedaneo però, non certo l’esatto omologo né la soluzione guarente. Ed allora? Nota la causa, scovato il riparo; come primo, non invasivo, approccio, somministrazione di antagonisti della biochimica sopra compendiosamente menzionata: antidopaminergici, serotoninergici e atosiban (maestoso neutralizzatore dell’esiziale oxitocina). Se ciò non si rivelasse risolutivo? L’origine dell’innamoramento ― abbiamo visto ― è stata individuata nel sistema limbico; in particolare, precisiamo, in una porzione di esso denominata ‘corteccia cingolare anteriore’, la quale, si ipotizza, si sia evoluta negli animali superiori, per consentire il legame e le attenzioni della madre verso il neonato, il quale di quelli necessita e da questa è dipendente; pertanto (riporto la parte conclusiva di una mia rubrica di qualche anno fa, la quale trattò l’argomento) è dalla neurochirurgia che va preteso il rimedio: un bisturi che interrompa il pathway (via di comunicazione nervosa) verso quella terrifica area cerebrale, fino a giungere, quando necessario, alla drastica cingolectomia (ablazione della corteccia cingolare anteriore).
Esisterebbe invero una soluzione incruenta, teoricamente di non disagevole implementazione: la persona amata e non ricambiante o corrispondente in maniera inadeguata, in luogo di irridere ed evitare a mo’ d’appestato/a lo/a spasimante, dovrebbe assumere la conoscenza delle seguenti espressioni: empatia, partecipazione emotiva, sentimento di partecipazione, adesione umana, solidarietà; praticamente: «Io non ti amo, tuttavia so bene che non puoi importi di non pensarmi e di non soffrire per me; credimi ti comprendo e farò di tutto per aiutarti, soprattutto non lesinandoti la mia presenza e prodigandomi in parole di conforto affinché tu possa ― lentamente, impercettibilmente, ma inesorabilmente ― disintossicarti dallo squilibrio biochimico che ti affligge a causa del nobile sentimento ― che purtroppo non riesco a ricambiare ― che provi per me. Del resto navighiamo a bordo del medesimo natante, e potrebbe capitare a me di patire le tue pene, ed in quel caso invocherei anch’io sostegno morale e conforto; abbandonarti al tuo dolore sarebbe, alla luce di ciò, davvero poco saggio oltre che abietto e disumano. Sarò tuo/a alleato/a e complice nell’impari lotta contro quello sconquasso biochimico, profanamente appellato innamoramento.
Collaboriamo: insieme riusciremo a restituirti la voglia di esistere.»
Ho contezza di una persona ― la conosco ― che si comporta sistematicamente cosí: pare si tratti dell’unica eccezione nota in seno all’umano consorzio.
C’è grande fermento e malcontento tra gli anestesisti in turnazione presso l’ospedale di Lipari. L’anestesista (al momento unico, rispetto ai due previsti), resta, sempre più spesso, per assenza di cambio, bloccato sull’isola, in servizio permanente, ben oltre i giorni previsti: si sono toccate anche punte di 2 settimane.
Sarebbe bene si prendesse coscienza del fatto che se dovesse “saltare” la presenza anche del solo anestesista in servizio, non potrà essere neppure assicurata l’emergenza - urgenza al Pronto soccorso.
Una soluzione va trovata, tentando, magari, la via della convenzione con strutture private presenti sul territorio, visto che i progetti dell'ASP Messina non sembrano trovare "partecipazione"
Occorre, però, attivarsi, politica in testa, rispondendo, almeno in questo, alla domanda di sanità di una popolazione che non ha visto concretizzarsi nulla di quanto promesso.
COMUNICATO STAMPA
Da lunedì 15 febbraio inizierà la
distribuzione gratuita alla cittadinanza di mascherine di tipo chirurgico,
inviate dalla Protezione Civile Regionale su richiesta della Amministrazione
Comunale.
I dispositivi di protezione saranno
consegnati dai volontari del Gruppo di Protezione Civile Comunale, presso la
sede del Centro Operativo Comunale di Via Falcone e Borsellino (piano terra del
Palazzo dei Congressi), ad un componente per ogni nucleo familiare, previa
esibizione di carta di identità e codice fiscale.
Qui di seguito il calendario con
orari e giorni in cui sarà possibile recarsi a ritirare le mascherine.
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Lunedì 15 febbraio dalle ore 9:00 alle ore
12:00
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Martedì 16 febbraio dalle ore 16:00
alle ore 19:00
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Mercoledì 17 febbraio dalle ore 9:00
alle ore 12:00
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Giovedì 18 febbraio dalle ore 16:00
alle ore 19:00
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Venerdì 19 febbraio dalle ore 9:00
alle ore 12:00
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Sabato 20 febbraio dalle ore 9:00
alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00
E’ prevista la distribuzione nelle
altre isole nella settimana successiva con le modalità che saranno a breve
comunicate.
Si ringraziano l’Ufficio di
Protezione Civile del Comune di Lipari, il Coordinatore e i Volontari del
Gruppo di Protezione Civile Comunale.
L’Amministrazione
Comunale