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venerdì 19 gennaio 2024
Regione, un anno di governo. Schifani: «Aumentano le entrate e si riduce il disavanzo. Ripresa economica in corso in Sicilia»
Santi del Giorno: Mario, Marta, Abaco e Audiface
San Mario è figura leggendaria di un santo martire viene accolto nel Martirologio Romano insieme a Marta la moglie e i suoi due figli Audiface e Abaco.
La tradizione dice che i due coniugi persiani erano andati a Roma con i loro due figli per venerare le reliquie dei martiri, come erano soliti fare i cristiani delle origini. Giunti in città, nel periodo delle grandi persecuzioni ordinate da Diocleziano, si narra che aiutarono il prete Giovanni a seppellire duecentosessantasette martiri decapitati e abbandonati in aperta campagna lungo la via Salaria. Scoperti, furono arrestati, condotti in tribunale e decapitati anch'essi. La matrona romana Felicita ne raccolse i resti, poi conservati in una chiesa di cui restano le rovine a Bocca, presso Roma.
Verso la fine del Settecento, a seguito del graduale aumento degli abitanti delle zone limitrofe, fu presentata all'adunanza Capitolare del 30 agosto 1778 una richiesta di edificare una nuova chiesa capace di ospitare in maniera "decorosa" gli "abitatori" e i pellegrini devoti alla famiglia dei Santi Martiri Mario, Marta, Audiface e Abaco. Nel 1789, per volere di papa Pio VI, fu inaugurata la nuova chiesa progettata dall'insigne Architetto Virginio Bracci. Le loro reliquie ebbero vicende molto complesse: alcune furono traslate a Roma nelle chiese di sant'Adriano e di santa Prassede. Un'altra parte di fu esse fu inviata a Eginardo nell'828. Questi, biografo di Carlo Magno, le donò al monastero di Seligenstadt.
Auguri di...
Ricordando... Venera Greco ved. Costanzo
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
La pubblicazione di foto a vostra richiesta, anche per commemorazioni, ricorrenze ecc., potrà, invece, avvenire previo contributo da erogare ad Eolienews.
Per tale tipo di pubblicazioni contattare il 3395798235 (preferibilmente whatsapp)
giovedì 18 gennaio 2024
Trasporti: Si mobilita il mondo dell'associazionismo
Il mondo dell’associazionismo è, ancora una volta, costretto a mobilitarsi, unito e con determinazione, sul tormentato tema dei collegamenti marittimi con le isole minori della Sicilia, manifestando il suo forte dissenso e una sempre maggiore preoccupazione rispetto ai tagli subiti a danno dei servizi essenziali e agli ingiustificati aumenti tariffari degli ultimi 18 mesi.
Ben 38 tra associazioni e comitati, locali e regionali, hanno scritto al Ministro Salvini, al Presidente della Regione Schifani e agli Assessori Aricò (infrastrutture e mobilità) e Amata (turismo), con in copia tutti i Sindaci delle isole minori, per sollecitare un intervento tempestivo e indifferibile su una questione che rappresenta “per l’ennesima volta un aumento dei fattori di svantaggio a carico degli abitanti e delle imprese che vivono e operano nelle isole minori”.
Le Associazioni non ci stanno più e rivendicano il diritto alla mobilità e al progresso socioeconomico ma anche quello alla salute, allo studio e ai servizi essenziali in generale, così come messi ulteriormente a repentaglio dalla precarietà dei collegamenti con frequenze ridotte e costi insostenibili. Tutto questo - sottolineano nella nota - “avviene in controtendenza e in spregio delle recenti modifiche all’art. 119 della costituzione oltre che dei dettami sanciti dai Trattati di Funzionamento dell’Unione Europea”.
La questione attiene tanto alla convenzione ministeriale, il cui importo fisso in assenza di interventi statali ha di fatto comportato un aumento delle tariffe e una riduzione delle corse, quanto al mancato rinnovo di quella regionale a causa dei bandi andati deserti e dove, al costoso periodo di libero cabotaggio dei mesi estivi, è seguita una carente gestione operata in convenzione statale.
La nota si conclude con delle richieste ben precise: la convocazione urgente di un tavolo permanente di confronto Stato-Regione, che coinvolga i Sindaci delle Isole Minori e una rappresentanza delle Associazioni locali; lo stanziamento delle somme necessarie per garantire tutti i servizi previsti e sterilizzare gli aumenti tariffari subiti; un ampliamento degli abbonamenti per i pendolari; e l’adozione, previa condivisione con gli stakeholder locali, dell’annunciato sistema di monitoraggio della qualità e della quantità dei servizi.
Scuola, nuovi indirizzi in 50 istituti superiori siciliani. Turano: «Risposta ai bisogni dei territori»
«Con l’attivazione di questi nuovi indirizzi di studio – dice l’assessore Turano – abbiamo dato risposta ai bisogni e agli interessi dei territori e offerto ai giovani l’opportunità di frequentare percorsi formativi spendibili in settori in crescita e capaci di fornire nuovi sbocchi lavorativi. Gli indirizzi di studio che saranno attivati nel prossimo anno scolastico sono il frutto del lavoro condotto dall’assessorato all’Istruzione in sinergia con i comuni e l’Ufficio scolastico regionale, che punta a realizzare una distribuzione territoriale dell’offerta didattica razionale e rispondente ai bisogni di istruzione e formazione che la società richiede».
Diversi i nuovi indirizzi attivati, tra cui il liceo scientifico a indirizzo sportivo; il liceo artistico con varie articolazioni; grafica e comunicazione; servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; liceo musicale e coreutico; agraria, agroalimentare e agroindustria; tecnico economico “Amministrazione, finanza e marketing”; meccanica, meccatronica ed energia; telecomunicazioni. Tre corsi di servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera saranno attivati nelle sezioni carcerarie di Gela, Trapani e Castelvetrano.
L’elenco di tutti gli indirizzi attivati e le rispettive scuole è pubblicato sul portale della Regione Siciliana a questo link.
Auguri di...
Ricordando... Vincenza D'Angelo ved. Quadara
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
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Oggi: Santa Margherita d'Ungheria
La madre è in attesa di un erede e allora i genitori fanno un voto: "Se nascerà una bambina la affideranno a un convento per la liberazione del loro Paese".
La condizione si verificò, così la piccola a circa 3 anni venne accompagnata al convento domenicano di santa Caterina a Veszprém. Contemporaneamente venne costruito presso Buda, appositamente per lei, un nuovo convento su un'isoletta del Danubio che più tardi verrà chiamata Isola di Santa Margherita.
A dodici anni si consacrò totalmente a una vita religiosa ascetica, fatta di letture della Bibbia, di preghiere e di divisioni, dividendo una delle grandi mistiche medievali.
Passano gli anni, cambiano le esigenze politiche e il padre, dimenticò del voto desiderandola in sposa al re Ottocaro di Boemia. Ma succede l'imprevisto. Margherita non solo rifiuta il matrimonio concordato ma prende molto sul serio la vocazione religiosa nell'ordine domenicano.
Si scelse come confessore il superiore provinciale dei domenicani e ne seguì fedelmente le direttive. La fama della sua virtù le conferisce autorità anche in campo politico. Il padre Béla associò così al trono il figlio maggiore Stefano il quale, che non esitò a mettersi contro il re, Béla si vide così messo in pericolo il suo diritto di successione. Una disastrosa guerra familiare è in vista ma con le sue penitenze e le sue preghiere Margherita riesce a mettere pace tra il padre e il fratello.
Come religiosa Margherita non si fa sconti. Rispetta la Regola in modo scrupoloso, cerca di imitare ininterrottamente Gesù nella sofferenza fisica e nell'umiliazione. Sente avvicinarsi la morte. Vi si prepara facendosi leggere spesso il racconto della passione del Signore e si priva di cibo e riposo.
Muore il 18 gennaio 1270 a 28 anni e la sua tomba fu subito meta di pellegrinaggi. Con la santità della vita ella fu di sostegno per la monarchia ma soprattutto di aiuto per i cristiani d'Ungheria. Il processo canonico per dichiararla Santa è durato più di seicento anni.
mercoledì 17 gennaio 2024
Messina, fermato agli imbarchi con un chilo di droga "pericolosa": la teneva nascosta tra i fondi del caffè
La cocaina risultava adulterata con un farmaco, nell'eroina era presente il principio attivo “6-MAM”, una molecola derivata dall’oppio che ha effetti molto più rapidi e violenti
I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno sequestrato circa un chilo di sostanze stupefacenti ed arrestato un responsabile.
Durante i consuetudinari controlli ai passeggeri ed ai veicoli in transito sullo Stretto, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a controllo un’autovettura appena sbarcata dalla costa calabra, condotta da un siciliano, il quale dichiarava di fare ritorno nel luogo di origine al termine di un rapporto lavorativo a Bologna. I militari, già insospettiti dalla circostanza che il conducente viaggiasse su un’auto noleggiata e non avesse con sé bagagli, dopo la segnalazione del cane antidroga Ghimly, decidevano di approfondire il controllo: nel vano bagagli dell’utilitaria, erano riposti, all’interno di un’intercapedine del portellone posteriore, due involucri sottovuoto, ricoperti da fondi di caffè per tentare di confondere il fiuto del cane.Le successive analisi speditive rivelavano che dentro un involucro erano contenuti oltre 700 grammi di cocaina e nell’altro plico ben 200 di eroina.
Altresì, nell’eroina era presente il principio attivo “6-MAM”, una molecola derivata dall’oppio che ha effetti molto più rapidi e violenti dell’eroina.
Opere pubbliche, la Regione adotta il prezziario unico per il 2024. Aricò: «Rispettato impegno con imprese e professionisti
«Questo – ha detto l’assessore Aricò - è il primo anno, dopo l’era Covid, che il prezziario è approvato già a gennaio. Ringrazio i professionisti, gli esperti, i rappresentanti delle categorie produttive e i dirigenti del Dipartimento tecnico dell’assessorato membri della commissione consultiva per il grande lavoro svolto, in tempi celeri, che ci ha consentito di conseguire questo importante risultato. Abbiamo rispettato un impegno assunto con le imprese, con le associazioni di settore e con i professionisti che potranno affrontare il 2024 con prospettive di rilancio e di sviluppo delle attività. Infatti, a seguito di una puntuale revisione del vecchio prezziario, adottato nel 2022 e poi prorogato per il 2023, molte delle voci di spesa sono state ritoccate al ribasso avendo il mercato, in alcuni casi, superato le difficoltà di approvvigionamento assestandosi lentamente verso livelli di costo più contenuti».
Il testo del decreto con il prezziario del 2024 e le tabelle relative ai materiali e alla manodopera è reperibile a questo link.
Addio a Gino Vulcano: Per alcune generazioni prezioso punto di riferimento con le mitiche pizzette
Ci lascia all'età di 93 anni, Gino Vulcano. Per la mia generazione, ma anche per diverse altre, prezioso e delizioso punto di riferimento a Sottomonastero con il suo locale "La Sirena", dove le "pizzette di Don Gino" erano un vero e proprio cult. Meta di quello che era un vero e proprio "pellegrinaggio" serale del gusto
Don Gino, tra l'altro, è stato anche uno dei addetti alla prima pompa di benzina (foto in basso).
Ai suoi cari le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews
Trasporti marittimi: Associazioni e comitati isolani lanciano l'ennesimo Sos
Ministro, On.le Matteo Salvini Dipartimento per la Mobilità Sostenibile Dirigente Generale, Maria Teresa Di Matteo REGIONE SICILIANA Presidente, On.le Renato Schifani Assessorato Regionale Infrastrutture e Mobilità Assessore, On.le Alessandro Aricò Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Dirigente Generale, Salvatore Lizzio Assessorato Regionale Turismo Sport e Spettacolo Assessore, On.le Elvira Amata e p.c. COMUNE DI FAVIGNANA Sindaco, Francesco Forgione COMUNE LAMPEDUSA E LINOSA Sindaco, Filippo Mannino COMUNE DI LENI Sindaco, Giacomo Montecristo COMUNE DI LIPARI Sindaco, Riccardo Gullo COMUNE DI MALFA Sindaco, Clara Rametta COMUNE DI PANTELLERIA Sindaco, Fabrizio D’Ancona COMUNE DI SANTA MARINA SALINA Sindaco, Domenico Arabia, COMUNE DI USTICA Sindaco, Salvatore Militello
Nonostante le reiterate e accorate segnalazioni e istanze avanzate dai Sindaci delle isole minori, dal comparto produttivo e sociale, rappresentato dalle Associazioni di categoria e dai Comitati e dalle Associazioni in rappresentanza di porzioni importanti delle comunità locali, si registra per l’ennesima volta un aumento dei fattori di svantaggio a carico degli abitanti e delle imprese che vivono e operano nelle isole minori. Tutto questo avviene in controtendenza e in spregio delle recenti modifiche all’art. 119 della costituzione oltre che dei dettami sanciti dai Trattati di Funzionamento dell’Unione Europea.
Come abbiamo avuto modo di rappresentare più volte, i collegamenti marittimi con le isole minori rimangono inadeguati, anacronisticamente insufficienti e, nell'ultimo anno e mezzo, hanno subito incomprensibili tagli e aumenti tariffari.
Ad oggi, le corse integrative regionali ro pax - adesso effettuate dalla Compagnia SNS quasi esclusivamente con mezzi di cui alla convenzione statale - non sono ancora state del tutto ripristinate e i mezzi impiegati hanno una capacità di garage significativamente ridotta rispetto ai precedenti causando gravi disagi soprattutto nel trasporto merci. Inoltre, le tariffe applicate non risultano ancora in linea con quelle della precedente convenzione regionale.
Allo stesso tempo, la convenzione statale è del tutto inadeguata e carente tanto da non riuscire più a garantire servizi essenziali efficienti e in grado di soddisfare i bisogni primari delle comunità isolane. L’importo fisso alla base della convenzione, non riparametrato ai maggiori costi di gestione del servizio, ha di fatto ribaltato i gravami sull’utenza e quindi sull’economia isolana che ha assistito al progressivo aumento delle tariffe (30% nel giugno 2022 e un ulteriore 20% da dicembre 2023 sia su navi che su mezzi veloci) oltre che ad una riduzione delle corse.
Gli effetti sulla qualità della vita locale e sulle già fragili economie micro-insulari sono, pertanto, evidenti e non più sostenibili. Per tali motivi chiediamo che si proceda con urgenza:
- alla convocazione di un tavolo permanente Stato-Regione, che coinvolga i Sindaci delle Isole Minori e una rappresentanza delle Associazioni locali, nell’ambito del quale poter valutare in modo puntuale e sistematico le diverse criticità (a voi sottoposte a più riprese e sinteticamente riepilogate in calce alla presente), con l’obiettivo di gettare le basi per una strategia nazionale e regionale che possa salvaguardare il “diritto alla mobilità di tutti i cittadini”, la “competitività delle imprese locali”, il “libero scambio e parità di condizioni” e i necessari aumentati spostamenti che si rendono necessari vista la graduale diminuzione dei servizi pubblici presenti sul territorio la cui assenza mette costantemente a repentaglio i diritti alla giustizia, alla salute e allo studio;
- allo stanziamento urgente delle somme necessarie per garantire l’erogazione dell’originario assetto dei collegamenti operati in convenzione statale e la riduzione di tariffe il cui aumento è oggi giunto ormai al 56% rispetto al giugno del 2022;
- di ricevere copia degli atti attraverso i quali, ai sensi degli articoli 8 e 9 della convenzione statale, sono stati autorizzati ben due aumenti tariffari in soli 18 mesi oltre che una riduzione delle corse.
Riepilogo sintetico istanze già trasmesse.
1. Ripristino:
a. di tutti i servizi (corse, frequenze e mezzi) essenziali navi ro-pax e mezzi veloci gestiti con
convenzione statale;
b. di tutti i servizi (corse, frequenze, mezzi e capienza di garage) integrativi regionali navi ro-pax;
c. delle tariffe originarie su tutte le tratte ro-pax e mezzi veloci operati con convenzione statale e con affidamento regionale.
2. Modifica delle agevolazioni previste per i pendolari con rimozione o adeguamento dei tempi minimi di utilizzo o del numero di corse minimo da effettuare ed estensione ad altre categorie di passeggeri (tutti i lavoratori, i professionisti, gli amministratori di attività produttive con unità operative collocate nelle isole minori; gli affittuari di lungo periodo, i nativi e i possessori di casa in regola con il pagamento dei tributi locali. Ampliare, inoltre, il bacino d’utenza dei beneficiari delle gratuità a tutti i residenti che debbano spostarsi sulla terra ferma e rientrare alla propria residenza per sopperire a tutti i servizi civili e sanitari non più disponibili in loco poiché soppressi o sospesi, fintantoché gli stessi non siano ripristinati.
3. Adozione, previa condivisione con gli stakeholder locali, dell’annunciato sistema di monitoraggio della qualità e della quantità dei servizi. In attesa di riscontro, porgiamo distinti saluti
Associazione Albergatori Panarea (Salvatore Tesoriero) Associazione Arcidonna Onlus Palermo (Valeria Ajovalasit) Associazione Balneari Isole Eolie (Luigi Sabatini) Associazione Euterpe (Salvatore Gitto) Associazione Ristoratori Isole Eolie (Angelo Paino) Associazione Tecnici Eoliani (Gaetano Barca) Associazione Unieolie Turismo (Matteo Salin) Associazione Valentino uno di noi Onlus (Eleonora Zagami) AssoImprese Eolie (Maurizio Cipicchia) ATA Isole Egadi (Nino Mazzara) Bio-Distretto Eolie (Danilo Conti) Centro Studi Eoliano (Nino Saltalamacchia) Comitato Amici dell'ospedale (Danilo Conti) Comitato Eolie 20-30 (Danilo Conti) Comitato l'ospedale di Lipari non si tocca Comitato Spontaneo per la difesa di Vulcano (Antonino Messina), Comitato Trasporti Eolie (Sarah Tomasello) Comitato Trasporti Ustica (Francesca Barraco) Condotta Isole Slow Siciliane APS (Daniela Tagliasacchi) Confesercenti Messina (Alberto Palella e Domenica Monte delegata Eolie) Confesercenti Trapani (Giuseppe Mineo) Consorzio Turistico Balneare Isole Pelagie (Fabio Teresa) Coordinamento Eolie Sanità APS (Giovanna Maggiore) Federalberghi Isole Eolie (Christian Del Bono) Federalberghi Isole Minori Sicilia (Christian Del Bono) Federalberghi Isole Pelagie (Giandamiano Lombardo) Fucina di Efesto APS (Gaia Thoni) Insieme per Panarea (Nanni Fadini) Islands of Sicily DMO (Christian Del Bono) Italia Nostra sezione Isole Eolie (Angelo Sidoti) Magazzino di Mutuo Soccorso (Luigi Mazza) NESOS Associazione pro Isole Minori (Pietro lo Cascio) Noi di Panarea (Federica Rosso) Pantelleria Island (Fabio Casano) Piccolo Borgo Antico (Silvia Picone) Pro-Loco Amo Stromboli (Rosa Oliva) Soroptimist International - Club Lipari Isole Eolie
Auguri di...
Oggi: Sant'Antonio Abate
Antonio nacque presso Eraclea (Egitto Superiore) nel 251 da nobili genitori, ricchi e timorati di Dio, i quali si presero grande cura di educarlo cristianamente.
A soli diciotto anni li perdette, rimanendo egli custode di una piccola sorella e possessore di considerevoli ricchezze. Ma la voce di Dio non tardò a farglisi sentire: era orfano da appena sei mesi, quando in chiesa sentì leggere le parole di Gesù al giovane ricco: « Se vuoi essere perfetto, vendi quanto hai, e dallo ai poveri, così avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi ».
Antonio le prese come dette a se medesimo: andò a casa, distribuì le sue sostanze ai poveri, riservandosene solamente una piccola porzione pel mantenimento suo e della sorella. Poco dopo avendo udito le altre parole di Gesù: « Non vi prendete fastidio del domani », diede ai poveri anche il rimanente, pose la sorella in un monastero di vergini, e lui stesso si ritirò a fare vita penitente nel deserto.
Quivi si sforzava di praticare le virtù che vedeva praticate da altri santi penitenti, nelle cui cellette spesso si recava per imparare da essi la via della perfezione. Lavorava inoltre per procacciarsi il cibo, e tutto ciò che guadagnava in più lo donava ai poveri. Ma il demonio non poteva sopportare in un tal giovane tanto ardore di perfezione, e cercò tutte le maniere possibili per distoglierlo dal suo intento; ma Antonio si raccomandava caldamente notte e giorno a Gesù, e accompagnava le preghiere con rigorosissime penitenze.
Mangiava pochissimo e poverissimamente una volta sola al giorno, dormiva sulla nuda terra, e macerava in ogni modo il suo corpo: ottenne così completa vittoria sul demonio.
Dopo un po' di tempo, pregato un amico che ogni settimana gli portasse qualcosa per cibarsi, si volle appartare maggiormente; si inoltrò nel deserto, si pose in una grotta.
Quivi il demonio ricominciò a tendergli le sue insidie, ed una volta venne e lo percosse tanto, che egli fu vicino a morirne; ma benché giacesse per terra sfinito, continuò a pregare e a cantare il versetto del salmo: « Ancorchè eserciti interi siano schierati contro di me, il mio cuore non temerà ».
Al demonio poi ripeteva le parole di S. Paolo: « Nulla mai potrà separarmi dalla carità di Cristo ». Volle poi egli segregarsi ancor più dagli uomini, e si inoltrò nel deserto giungendo ad una grande grotta; ma furono tante le istanze che alcuni gli fecero per essere suoi discepoli, che egli li accettò, ed essi incominciarono ad abitare vicino a lui.
Ai suoi discepoli il Santo raccomandava continuamente la perseveranza, la custodia del cuore, l'esortazione vicendevole, la pratica delle virtù, e il ricordo quotidiano dei Novissimi.
Morì esortando i suoi monaci l'anno 356 al 17 gennaio, in età di 105 anni. Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco vengono posti sotto la protezione di sant'Antonio, in onore del racconto che vedeva il Santo addirittura recarsi all'inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori.
È invocato contro la peste, lo scorbuto, i morbi contagiosi e appunto l'herpes zoster detto anche "fuoco di Sant'Antonio".
I colpiti da questa affezione si recavano in pellegrinaggio presso Arles, dove stavano le reliquie del santo. Fu necessario costruire per loro un ospedale, il quale fu retto da religiosi che avevano come insegna la tradizionale gruccia a forma di "T", attributo del santo.
Costoro, per mantenersi, allevavano maiali che vagavano per le strade nutriti dalla carità pubblica, il grasso di questi maialini, infatti, veniva usato per curare l'ergotismo, chiamato il "fuoco di Sant'Antonio" e il meno invasivo herpes zoster. Quando le ordinanze ecologiche vietarono la libera circolazione delle bestie, fu fatta un'eccezione per questi suini purché distinguibili da una campanella. Per questo il santo è raffigurato con un maialino; da qui la sua protezione su tutti gli animali domestici.
È invocato anche per le attività agricole (pare che negli ultimi anni tenesse un orticello; i diavoli, in forma di fiere, glielo devastavano, ma lui li cacciava in nome di Dio) e per quelle di allevamento.
Guantai, tessitori, tosatori, macellai, salumieri, confettieri e archibugieri lo tengono come protettore. Anche i panierai, perché il santo, per combattere l'ozio, intrecciava canestri. E i becchini, per la parte da lui avuta nella pietosa sepoltura dell'eremita Paolo.
Per certi detti popolari, chi è colpito da sciagura improvvisa "deve aver rubato il porco di sant'Antonio"; gli intriganti e gli scrocconi vanno "di porta in porta come il porco di sant'Antonio".
PRATICA.
Impariamo da S. Antonio a ricorrere prontamente a Dio nelle tentazioni e a mortificare il nostro corpo per poter vincere il demonio.
PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del beato Antonio, affinchè quel che non possiamo coi nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Niella Tebàide sant'Antonio Abate, il quale, padre di molti Monaci, visse celeberrimo per la vita e miracoli; le sue gesta furono descritte da sant'Atanasio in un celebre volume. Il suo sacro corpo però, sotto l'Imperatore Giustiniano, fu ritrovato per divina rivelazione, portato ad Alessandria e sepolto nella chiesa di san Giovanni Battista.
martedì 16 gennaio 2024
Vulcano: Studio INGV e CNR svela importanti dettagli sulla natura dell’attività del cratere e apre nuove strade nella valutazione del rischio
Con un’indagine pionieristica, un team di ricerca dell’Ingv e del Cnr ha svelato importanti dettagli sulla natura dell’attività del vulcano e aperto nuove strade nella valutazione del rischio. Lo studio è pubblicato su Geophysical Research Letters
Analizzando dati satellitari avanzati e segnali sismici, un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irea) ha tracciato la mappa della sorgente vulcanica dell’isola di Vulcano, e delineato chiaramente le implicazioni di questa scoperta per la sicurezza dell'area. Lo studio, pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters, ha fornito risultati che rappresentano un fondamentale punto di partenza per valutazioni future della pericolosità vulcanica dell’isola.
“L'Isola di Vulcano, patria dell'imponente ‘La Fossa’, ha suscitato attenzione a partire da settembre 2021, manifestando segni di riattivazione vulcanica. Il nostro studio, focalizzato su dati InSAR (Interferometria radar satellitare) e GNSS (sistema satellitare globale di navigazione), ha esplorato questa dinamica, localizzando la sorgente, valutandone le caratteristiche e impatto sulla pericolosità vulcanica” spiega Federico Di Traglia, ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (INGV – OV) e primo autore dell’articolo.
Il focus principale dello studio è stato la comprensione della riattivazione vulcanica e la stima della pericolosità associata.
“Analizzando i dati satellitari InSAR e i segnali sismici, abbiamo identificato la sorgente, posizionata a 500 mt sotto l'area craterica di Vulcano, operante tra luglio e dicembre 2021”, aggiunge Valentina Bruno, ricercatrice dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv e coautrice dell’articolo. “Utilizzando serie temporali InSAR e dati Gnss da Sentinel 1 e dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv, abbiamo localizzato e valutato l'evoluzione della sorgente. Gli eventi VLP (Very Long Period, eventi sismici legati alla pressurizzazione dei fluidi nel sistema idrotermale di Vulcano), riscontrati tra luglio e dicembre 2021, hanno supportato l'aumento della dilatazione dell'area vulcanica e sono stati associati al sistema idrotermale sotto il cono de La Fossa".
L'analisi ha ricondotto l'attività del 2021 a manifestazioni vulcaniche legate alla pressione interna del sistema idrotermale, simili a quelle del 1970.
“Il lavoro delinea un quadro periferico di pericolosità, focalizzandosi sulle esplosioni freatiche e limitando le valutazioni attuali a tali scenari. I prossimi passi saranno indirizzati allo studio delle proprietà elastiche delle rocce del cono de La Fossa per valutare i livelli di pressione necessari per esplosioni freatiche, aprendo una nuova frontiera nella comprensione e nella prevenzione di potenziali rischi vulcanici”, conclude Francesco Casu, dirigente di ricerca del Cnr-Irea.
La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile, rappresentando un contributo potenzialmente utile in futuro per affinare gli strumenti di previsione e prevenzione di protezione civile. Al momento i risultati della ricerca non hanno alcuna implicazione diretta su misure che riguardano la sicurezza della popolazione.
Pallavolo: La formazione maschile del Meligunis riparte con una vittoria in trasferta (con breve video)
Riparte la squadra
maschile con la prima giornata del campionato di prima divisione e lo fa nel
modo migliore, battendo la Sicily BVS di Villafranca sul proprio terreno per 3
a 0 22-25 15-25
22-25 il punteggio dei set.
Ottima la prova del
gruppo sceso in campo con determinazione crescendo nell’intesa azione dopo
azione, visto che era la prima gara del campionato non si poteva chiedere di
più, al di là del punteggio la gara è stata sempre ben controllata dai ragazzi
tenendo la pur combattiva squadra del coach Carmelo Mazza sempre a debita
distanza, solo nel primo set si è andati avanti punto a punto ma nelle ultime
battute di gioco sono venuti fuori la maggiore tecnica ed esperienza dei nostri
chiudendo il punto, il secondo set non ha avuto storia giocato in scioltezza
dominando in tutte le fasi di gioco, il terzo set al di là del punteggio che
potrebbe sembrare sia stato molto combattuto i ragazzi hanno giocato molto
tranquilli tenendo sempre a debita distanza gli avversari lasciandosi andare
forse un pò troppo nelle battute finale concedendo ai ragazzi di Villafranca di
farsi sotto nel punteggio ma prontamente rintuzzato dai nostri che chiudono la
gara con un attacco di prima intenzione del nostro palleggiatore Giordano
Portelli che si è ben comportato durante l’arco della gara.
Da segnalare
l’esordio con la nostra squadra dell’esperto atleta Marco Lo Giudice messinese
ma ormai eoliano a tutti gli effetti per matrimonio, tutto fare ma sicuramente
fine palleggiatore che viene a rinforzare il gruppo con la sua esperienza
avendo giocato diversi anni in serie C, contemporanea assenza di altri due
ragazzi, per infortunio Alessandro Casamento e Axel Vilches per motivi
personali Atleta italo argentino ormai a Lipari da alcuni anni molto duttile
tecnicamente ma con spiccate qualità in fase difensiva.
Ora si torna al lavoro in palestra per preparare il prossimo incontro cercando di eliminare le sbavature e errori che sono stati commessi in questa prima gara.
Questa
la formazione scesa in campo: Francesco De Salvo (Cap) Marco Martella, Gabriele
Casamento, Giordano Portelli, Giacinto Cirino, Alfio Gugliotta, Marco Lo
Giudice.
Auguri di...
Ricordando Vincenza Russo ved. Alessi
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
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Oggi: San Marcello I°
L'ultima persecuzione, prima che Costantino accogliesse come insegna la Croce, fu quella del vecchio Diocleziano, e fu la più lunga e cruda. Ebbe inizio nel 303. Distrutte le chiese, bruciati i libri sacri, i Cristiani che si rifiutavano di sacrificare agli dèi erano considerati peggio di schiavi, I nobili, se cristiani, perdevano i loro titoli; gli ufficiali, i loro gradi; i funzionari, i loro uffici; i mercanti, i loro averi.
Dinanzi a questo vero e proprio « terrore », molti Cristiani cedettero: abiurarono e apostatarono. Non tutti furono capaci di reggere, specialmente alla persecuzione civile, e per conservare, non tanto la loro vita, quanto la loro dignità, i loro gradi, i loro uffici, i loro averi, caddero nell'apostasia.
Vennero chiamati lapsi, cioè caduti; e relapsi quando erano ricaduti più di una volta nell'apostasia.
Per questi suoi figli infelici, la Chiesa devastata, smembrata, prese il lutto, e alla morte del Papa Marcellino si ebbe un lungo periodo di vacanza della sede apostolica.
In questo momento difficilissimo, anzi, addirittura tragico, s'alzò la figura di San Marcello, presbitero capo della Chiesa Romana. Nei calendari e negli elenchi dei Pontefici, gli viene dato il titolo di Papa, trentunesimo della serie Apostolica. Ma forse egli non fu Papa, ma soltanto « Presbitero capo », cioè primo tra i sacerdoti romani.
E la durezza di San Marcello era santa e salutare, perché se i deboli possono destare pietà, i traditori compiaciuti e i protervi non possono suscitare che la riprovazione e la condanna.
Con la morte di Diocleziano e la successione di Massenzio, che doveva essere poi l'avversario sconfitto da Costantino, la persecuzione parve placarsi. La Chiesa romana si riorganizzò sotto la guida inflessibile di San Marcello, finché anche l'Imperatore Massenzio, insospettitosi, mandò in esilio il Pontefice, o « Presbitero capo », della Chiesa Romana.
E in esilio morì, nel 309, per quanto le leggende, e anche il Martirologio accennino ad una fine diversa e più colorita.
Nel qual servizio, conclude la Leggenda, dopo molti anni di fatiche e di strapazzi, si riposò in pace », cioè morì. Ecco perché San Marcello, presbitero-capo e Papa, viene venerato come Patrono degli stallieri e protettore delle scuderie, men duro forse verso le bestie che con i relapsi compiaciuti e protervi!
MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria Nuova, deposizione di san Marcellino I, papa, che, come attesta san Damaso, vero pastore, fieramente osteggiato dagli apostati che rifiutavano la penitenza da lui stabilita e disonorevolmente denunciato presso il tiranno, morì esule scacciato dalla patria.
lunedì 15 gennaio 2024
Lipari: disastri ambientali per abusiva estrazione di materiale pomiceo. Avvisi di conclusione indagini preliminari per due persone indagate.
Legione
Carabinieri “Sicilia”
Comando Provinciale di Messina
15 gennaio 2024
Lipari (ME): disastri ambientali cagionati
dall’abusiva estrazione di materiale pomiceo. Avvisi di conclusione indagini
preliminari per due persone indagate.
I Carabinieri della Stazione di Lipari (ME) hanno proceduto alla notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di due indagati, ritenuti responsabili di aver cagionato un disastro ambientale, mediante l’esercizio non autorizzato di attività estrattiva di materiale pomiceo, con l’aggravante di aver commesso il fatto in un’area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
L’attività investigativa dei Carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Verzera, ha documentato le condotte delittuose poste in essere dai due indagati che, dal 2019 sino al luglio 2023, senza alcuna autorizzazione, avrebbero effettuato un’attività estrattiva di materiale pomiceo in un’area di 8.300 mq ricadente in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, sita in località Vallone Bianco di Lipari. Sulla scorta degli elementi raccolti, lo scorso 4 luglio 2023, al fine di scongiurare il potenziale pericolo di crolli che avrebbero potuto arrecare danni irreparabili alla pubblica incolumità, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto opportuno emettere un provvedimento d’urgenza, sottoponendo l’intera area coinvolta dall’illecita attività estrattiva è stata sottoposta a sequestro penale.
A seguito dei fatti accertati, sono scaturiti i provvedimenti odierni, che vedono i due indagati iscritti a vario titolo per reati in materia ambientale ed in particolare “per disastro ambientale”, “abusiva estrazione di materiale pomiceo”, “modifica dello stato dei luoghi sottoposti al vincolo paesaggistico, anche mediante demolizione di costoni”, “deposito incontrollato di materiale inerte”, “ gestione illecita di impianto abusivo di frantumazione di materiale inerte” e “violazione dei sigilli per deposito incontrollato di rifiuti in area sottoposta a sequestro.
Il procedimento si trova nella fase
delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non
colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della
Costituzione.
Auguri di...
Ricordando... Andrea Annibale Gallo
Nella rubrica "Ricordando" sarà pubblicata, in modo casuale, giornalmente, una foto degli Eoliani o amici delle Eolie che non ci sono più. Ovviamente tra quelle presenti nel nostro archivio.
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Oggi: San Mauro
La splendida figura di San Benedetto forma, nella storia del monachesimo occidentale, una specie di mistico sistema planetario, di cui il Patriarca è il sole; sua sorella Scolastica è la luna, e le prime due stelle sono San Mauro e San Placido. La leggenda ci presenta i due primi discepoli di San Benedetto, giovanissimi, nel momento in cui sono condotti al Patriarca dai loro stessi genitori. Mauro apparteneva ad una famiglia senatoriale romana. Il nome del padre, Equizio, e quello della madre, Giulia, dicono chiaramente la loro nobiltà. A soli dodici anni, Mauro, nato a Roma nel 512, fu presentato a San Benedetto. Si legge infatti nei Dialoghi di San Gregorio Magno: « Perseverando lo santissimo Benedetto nella solitudine e crescendo in fama e in virtù... cominciarono eziandio li nobili e onesti uomini di Roma a venire a lui e offrirgli li propri figlioli, acciò che li nutricasse nel servigio di Dio... Et allora, fra gli altri, gli furono offerti due giovani di buon aspetto », cioè Mauro e Placido. San Benedetto accolse con gioia tanto Mauro quanto Placido, che furono, come si suol dire, le pupille dei suoi occhi. Docile come cera vergine, austero già nella sua fanciullezza e praticante la più assoluta astinenza, Mauro fu presto portato da San Benedetto come esempio agli altri monaci più indocili e anche ribelli al morso del grande riformatore. Specialmente la perfetta obbedienza era di consolazione al Patriarca e doveva essere d'esempio agli altri religiosi. Per questo, nei Dialoghi, San Gregorio narra un episodio, del quale sono protagonisti proprio i due allievi prediletti di San Benedetto. Un giorno, infatti, Placido, che era andato ad attinger acqua, cadde in un lago. San Benedetto chiamò San Mauro e gli disse di correre al salvamento del confratello, che l'onda allontanava dalla riva. San Mauro corse fino alla riva, e oltre ancora, sull'acqua. Raggiunse il compagno e lo trasse di pericolo. Solo quando furono a terra, « voltandosi a drieto — dice San Gregorio — conobbe che era andato sopra l'acqua ».
Lo qual miracolo, — conclude San Gregorio = Santo Benedetto imputò non ai suoi meriti, ma all'ubbidienza di Mauro; e d'altra parte Mauro dicea che per solo comandamento e merito di Santo Benedetto era fatto, e non per suo ». Soltanto una volta il giovane Mauro diede un dispiacere al suo maestro. San Benedetto era perseguitato da un pessimo prete di nome Fiorenzo, che lo vessava in mille maniere. L'indegno ministro di Dio morì, e Mauro, non sapendo fingere, corse a darne notizia a San Benedetto, con evidente sollievo e soddisfazione. Il Santo Io rimproverò di quella notizia con un'aspra penitenza, che Mauro accettò, riconoscendo d'aver peccato. Mauro seguì San Benedetto a Montecassino, dove divenne priore e amministratore del monastero che doveva avere una storia tanto gloriosa. Egli veniva ormai considerato il successore di San Benedetto. In assenza del Patriarca, tutti si rivolgevano a lui, anche per ottenere guarigioni.Un giorno venne condotto a Montecassino un bambino muto. Si voleva che lo benedicesse San Benedetto, ma l'Abate non c'era. Ed ecco Mauro che, per quanto Priore, torna dal lavoro dei campi, con la zappa sulle spalle. Presentano a lui il mutolino. Egli da prima si schermisce. Poi, cedendo alle preghiere, lo benedice e lo guarisce. Tutti pensavano ch'egli avrebbe preso il posto di San Benedetto, a Montecassino quando dalla Francia fu richiesta una fondazione benedettina. San Benedetto affidò a Mauro quel delicato e impegnativo incarico. Lo munì della Regola, e lo inviò, con la sua benedizione, nel lontano paese. E il suo prediletto fondò il primo monastero benedettino in terra francese, sulla riva della Loira, a Glanfeuil. Verso i 70 anni, rinunziò al pastorale d'Abate per prepararsi santamente alla morte, che lo colse improvvisa, ma non di sorpresa, il 15 gennaio del 584.
domenica 14 gennaio 2024
Calcio, Prima Categoria: Finalmente il Lipari a punti. Importante pari con la seconda della classe
Un punto che fa morale e ci auguriamo sia da spinta per risalire la classifica. In atto il Lipari è ultimo con 5 punti e a tre dal penultimo posto che consentirebbe, nella peggiore delle ipotesi, l'accesso ai playout per la permanenza
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (79° puntata): deceduti da luglio a dicembre 2023 (Durata 4 m. e 13 sec.)
In questo video: Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Angela Casamento in Manfrè, Angelo Cincotta, Anna Sari in Lo Schiavo, Antonino Biviano, Bartolomeo Peluso, Benita Gugliotta ved. Profilio (Zà Benita), Catena Paino in Casella. Caterina Famularo in Casamento, Domenico Merlino detto Mimì, El Arbi Qadchaoui, Filippo Greco, Francesco Monte, Giovanna Pittari, Giovanni Di Pietro, Giovanni Mandarano, Giovanni Paino, Giuseppe D'Ambra, Giuseppe Lamouchi, Giuseppe Natoli, Giuseppe Sciacchitano detto Pino, Giuseppina Rando ved. Zavone, Giuseppina Vasquez, Marco Del Bono, Maria Aurora Raffaele ved. Saltalamacchia, Maria Rosa Esposito in Paino, Maria Stella Zaia in Cannistrà, Nadia D'Amore, Nunziata Bongiorno ved. Ruggiero, Pina cecchini ved. Barile, Rosanna Lorizio ved. Spadaro, Routine Khadour, Saverio Corrado, Silvano Saltalamacchia, Ugo Tricomi, Vito Chiofalo, Vittorio Cullotta, Angela Cincotta, ved. Baratta; Angela Virgona ved. Divola; Anna Reitano ved. Beninati; Antonino Mandarano detto Giovanni il milanista; Attilio Peluso; Bartolo Cincotta; Bartolo Famularo; Catena Lo Piccolo ved. Scaffidi; Franco Luca; Giordano Gagianesi; Giuseppe Cipicchia; Giuseppe Natoli; Giuseppina Paino ved. Barca; Irene Cacace in Biviano; Maria Concetta Bonino in Cortese; Nello Raffaele; Onofrio D'Ambra detto Nino il nostromo; Rosa Lauricella ved. Merlino.
Calcio a 5: Finisce in parità lo scontro al vertice tra Ludica Lipari e Sporting Olivarella
A conclusione di una bella gara, combattuta e, nello stesso tempo, molto corretta, Ludica Lipari e Sporting Olivarella hanno chiuso in parità (3 a 3). Le reti della Ludica sono state messe a segno da Bucca (2) e Pellegrino.
Lo Sporting Olivarella mantiene la vetta della classifica portando a 22 punti; la Ludica sale a 16 punti ma con due gare da recuperare.
Auguri di...
Ricordando... Carmelo Mezzapica
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto
Santo del giorno: San Felice da Nola
sabato 13 gennaio 2024
Emergenza incendi, Regione sollecita i Comuni. Schifani: «Da nostra Protezione civile massima collaborazione»
È questo il senso della nota che il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, ha inviato a 120 Comuni dell’Isola su disposizione del presidente della Regione, Renato Schifani. Una documentazione - ritenuta necessaria da Roma - che gli enti dovranno far pervenire alla Regione entro il prossimo 19 gennaio, in modo tale da poter chiedere al dipartimento nazionale della Protezione civile il riesame dell’istanza, così come deciso nei giorni scorsi nel corso di una riunione al ministero.
«Continueremo - evidenzia il presidente della Regione - ad assicurare la massima collaborazione istituzionale. La Regione è a disposizione delle amministrazioni comunali che hanno avuto difficoltà nella redazione dei provvedimenti che attestino la vastità del danneggiamento e i gravi disagi indotti al tessuto economico e sociale dei Comuni. I sindaci, che comunque sono autorità di protezione civile sui territori, i dirigenti degli enti o i tecnici comunali non esitino a contattare gli uffici della nostra Protezione civile per tutti i chiarimenti del caso».