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giovedì 20 giugno 2024

CULTURA DELLA LEGALITÀ: I CARABINIERI NELLE SCUOLE DI PANAREA E FILICUDI.

Si sono conclusi, almeno per quest’anno scolastico, gli incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri in favore degli istituti scolastici, nell’ambito dell’impegno per diffondere la “Cultura della Legalità” e sensibilizzare i più giovani su tematiche di grande attualità come il bullismo e cyberbullismo e altri fenomeni di devianza giovanile, materie in cui l’Arma dei Carabinieri è da sempre in prima fila per prevenire condotte rischiose.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno incontrato alunne ed alunni delle scuole primarie presenti nelle piccole isole di Panarea e Filicudi. Il Capitano Andrea Maria Ortolani, Comandante della Compagnia, in qualità di relatore delle conferenze, ha illustrato ai ragazzi in modo semplice, ma molto efficace i punti cruciali di quello che non è ormai più solo il manifestarsi di atti di bullismo o di semplice prepotenza su chi è più debole, ma assume contorni più gravi nel momento in cui, passando in rete o sui social, tende a dare un’illusione di impunità. Alcune informazioni molto importanti su un uso consapevole e attento della rete, spesso utilizzata senza adeguata conoscenza dei rischi, nonché l’invito a non restare in silenzio davanti a situazioni vissute o di cui si è a conoscenza.


I giovani studenti, accompagnati da alcuni insegnanti, oltre ad interfacciarsi con l’Ufficiale a cui hanno posto numerose domande sugli argomenti trattati, hanno potuto altresì conoscere le varie articolazioni dell’Arma dei Carabinieri, ed i relativi compiti istituzionali e le funzioni quotidianamente assolte al servizio delle comunità.

Al termine di ogni incontro, per la gioia dei ragazzi, i Carabinieri hanno donato gadget dell’Arma, rinnovando l’appuntamento per in nuovo anno scolastico con ulteriori incontri a favore della “cultura della legalità”.

Pollara, un luogo magico e ideale per la lettura. Dalla Gazzetta del sud del 20 giugno 2024


 

"Eoliani che non ci sono più" - Deceduti da gennaio a giugno 2018 ( 38° video: durata 3 minuti e 55)

Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato. 

Nel video: 1) Angelo Di Giovanni; 2) Gervasia Pollo ved. Maniaci; 3) Iachino Puglisi; 4) Umberto La China; 5) Umberto Re; 6) Onofrio Mirabito; 7) Padre Alfredo Adornato; 8)Angelo Biviano; 9) Angelino Taranto; 10) Antonia Li Donni ved. Pagliaro; 11) Antonino Castelli; 12) Antonino Acquaro; 13) Margherita Battaglini; 14) Bartolo Barile; 15) Bartolo Tesoriero; 16) Bartolo Tomarchio detto Cireneo; 17) Bartolo Ziino; 18) Bartolo Ziino; 19) Santino Basile; 20) Basilia Caruso in Resinaro; 21) Maria Catena Cincotta in Berenati; 22) Cuono Biviano; 23) Ezio Saltalamacchia; 24) Gabriele Allegrino; 25) Giovanna Bonino in Orto; 26) Giovanni Grammauta; 27) Franco Gitto; 28) Grazia Merlino in Famularo; 29) Angelino Gualdi; 30) Guazzino; 31) Iolanda Di Pietro ved. Reitano; 32) Ninetta Li Donni; 33) Emanuele Falconieri; 34) Maria Cafarella: 35) Nunziata Bonen; 36) Pino Furnari; 37) Caterina Provvidenti ved. Cincotta; 38) Antonietta Rando; 39) Rodolfo Taranto; 40) Giuseppe Taranto; 41) Gaetano Tripi; 42) Umberto Amato; 43) Aurora Varvaro ved. Lo Cascio; 44) Rosa Zanca

A Lipari: Hotel Villa Augustus

Cliccando sull'immagine in alto sarete trasferiti al nostro sito per informazioni e/o prenotazioni

La parola ai lettori: E' necessario un cambio totale di mentalità

(Riceviamo da Francesco Coscione e pubblichiamo) Si passa centinaia di volte in un luogo e forse mai, specialmente per gli itinerari conosciuti, ci si sofferma a guardare e a pensare. Non ne abbiamo il tempo. Ma è veramente così? O non vogliamo pensare e ci fa comodo vivere nel nostro piccolo mondo mentale? Ma lasciamo stare le speculazioni filosofiche. La ex stazione di servizio Esso è stata magistralmente trasformata in un angolo molto bello e piacevole con il lavoro dell' Inter Club di Lipari. Questa è la riprova che si può fare e che ci sono idee e buona volontà. Purtroppo queste iniziative rimangono sempre pochi fatti isolati, sia da parte dei privati che da parte delle Amministrazioni del nostro Comune. Tale atteggiamento è trasversale e quindi non riferito solo a chi attualmente ci amministra. Chi mi ha letto nel passato ricorda che ho detto queste cose molti anni orsono. Il fatto di non praticare attività politica attiva, non solo non mi toglie il diritto di critica (costruttiva ed educata!), ma anzi mi libera da ogni legame dandomi quella libertà di parola e opinione che è il nucleo fondamentale della dialettica sociale e politica. Facciamo un esempio: pensate di arrivare in una attività ricettiva qualunque e trovare muri scorticati, erbacce, muffa, spazzatura trabordante, lenzuola ingiallite, bagni inesistenti e via così. Sono certo che scapperemmo tutti a gambe levate e non lo consigleremmo mai agli amici. Il fatto che quella struttura abbia il più bel panorama del mondo non cambierebbe la nostra opinione.

A Lipari abbiamo strutture alberghiere e ricettive bellissime e curate, panorami mozzafiato, un mare cristallino, itinerari da favola, accoglienza calorosa e amichevole ma nel mezzo nulla. A parte le condizioni drammatiche delle strade alle quali ormai ci siamo assuefatti, le erbacce infestano tutto (anche cigli stradali di parti del centro e limitrofi, cestini stracolmi, spazzatura per strada al mattino in attesa della raccolta, traffico da metropoli nell'ora di punta con parcheggi selvaggi ovunque e si potrebbe continuare. E' necessario un cambio totale di mentalità da parte di amministratori e cittadini. Chi arriva vede tutto questo e lo dice e lo scrive nelle recensioni. Non si tratta di trovare colpevoli, attività ultimamente molto in voga in coloro che non avendo pensiero si accodano a quello degli altri, ma di "fare". Ogni amministratore afferma, probabilmente con ragione, che un giorno avremo strutture portuali e viabilità come a Dubai e in Giappone ma... nel frattempo?
Ultimo pensiero. Arrivare a Lipari costa molto in tempo e denaro. Smettiamo di pensare che siamo i migliori del mondo o rimarremo da soli a dircelo. Non mi pare che Narciso abbia fatto una bella fine.
Francesco Coscione

La droga nel frigo, 42enne arrestata dai carabinieri a Lipari

 Legione Carabinieri Sicilia

Comando Provinciale di Messina


Comunicato stampa del 20 giugno 2024

Carabinieri Compagnia di Milazzo

Oltre 25 grammi di cocaina e circa 4 grammi tra hashish e marijuana sono stati sequestrati dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo che, nei giorni scorsi, hanno arrestato, in flagranza di reato, una 42enne con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.


L’arresto ed il sequestro della droga sono stati eseguiti da una pattuglia di militari della Stazione Carabinieri di Lipari, impegnata sull’isola in un servizio di controllo del territorio, mirato anche alla prevenzione e al contrasto di reati in materia di stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la donna è stata fermata in una zona particolarmente isolata, solitamente frequentata da spacciatori e assuntori di droghe. L’atteggiamento insofferente palesato durante le operazioni di controllo, ha indotto i militari dell’Arma ad approfondire le verifiche ed effettuare così una perquisizione domiciliare.

All’interno del frigorifero, tra gli alimenti, i militari hanno trovato e sequestrato la droga e alcune bustine auto sigillanti, utilizzate verosimilmente per il confezionamento dello stupefacente.

I Carabinieri hanno pertanto arrestato la donna e lo stupefacente, sequestrato, è stato inviato al R.I.S. Carabinieri di Messina per le relative analisi di laboratorio.

Eolie: Nascerà rete di volontari per monitoraggio tentativi di nidificazione della Caretta Caretta

COMUNICATO STAMPA

Negli ultimi anni si sono registrati numerosi tentativi di nidificazione da parte della tartaruga Caretta caretta sulle spiagge delle Eolie, in linea con un trend positivo che interessa anche altre aree del Mediterraneo. Spesso questi casi sono stati osservati in spiagge molto frequentate, dove il rischio di disturbare gli animali durante  la delicata fase della riproduzione risulta piuttosto elevato.

Per questo motivo, è nata l’idea di formare una rete di volontari che si occupi del monitoraggio di questi eventi e che collabori con i ricercatori in possesso di autorizzazione in deroga (Caretta caretta è una specie inclusa in allegato alla Direttiva comunitaria 43/92), che sono gli unici abilitati a intervenire per la messa in sicurezza dei nidi.


Venerdì 21 giugno alle 15.00 presso la sala conferenze messa gentilmente a disposizione dal Comune di S. Marina Salina (in via Risorgimento) si terrà il primo incontro informativo aperto ai volontari che intendono prendere parte al monitoraggio. L’incontro è organizzato dalle associazioni Nesos e Filicudi Wildlife Conservation. La partecipazione è libera e gradita.

Grazie alla preziosa collaborazione dell’I.I.S. ”Isa Conti Eller Vainicher”, gli studenti che parteciperanno potranno ottenere crediti formativi ai fini di percorsi di orientamento extracurricolari per l’anno scolastico 2024/2025.

L’evento costituisce una delle iniziative avviate nell’ambito del progetto “Salina Isola Blu”, sostenuto da Blue Marine Foundation e da Sicily Environment Fund, che ha lo scopo di promuovere la sensibilizzazione e l’informazione a livello locale sull’importanza della conservazione delle specie e degli ambienti marini anche nell’ottica di una prossima istituzione della Area Marina Protetta di Salina.

Festeggiano il compleanno...

... Valeria Loricco, Mariano Basile, Daniele Donatini, Simone Belletti, Luciano Profilio, Osman Ruggeri, Martina Biviano, Jillali Fanidi, Mariapia Russo, Cettina Laise, Italo Marino, Bartolomeo Spinella, Maurizio Mondello   



Ricordando Angela Virgona ved. Divola


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Beni culturali, un corso per i restauratori della Regione Siciliana con il responsabile dei Musei Vaticani

Un corso rivolto ai restauratori della Regione Siciliana per apprendere l’uso innovativo degli olii essenziali per la salvaguardia e il restauro di opere in materiale lapideo. La giornata di studio, condotta da Guy Devreux, responsabile del laboratorio di restauro materiali lapidei dei Musei Vaticani, e da Rita Reale, restauratrice presso gli stessi Musei, si terrà il prossimo 21 giugno, dalle 9, nella sede del centro regionale per la Progettazione e il restauro dei Beni Culturali.

«Un'occasione unica – ha detto l’assessore dei Beni Culturali e dell'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – per accrescere le competenze professionali dei nostri restauratori e la conoscenza di nuove metodologie per garantire la preservazione del nostro patrimonio culturale con metodi all’avanguardia».


Il corso è organizzato dal centro regionale per la Progettazione e il restauro, in collaborazione con l’azienda catanese "Exentiae - Authentic Sicilian Essence", specializzata nella produzione di olii essenziali della macchia mediterranea. Il programma prevede una panoramica sull’utilizzo della materia prima, seguita da una dimostrazione pratica delle tecniche per il trattamento delle superfici lapidee.

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: L'arte della saggezza

Oggi, 20 giugno: Beata Vergine Maria Consolatrice

 Beata Vergine Maria Consolatrice

Consolatrice degli Afflitti. Questo il titolo attribuito a Maria, madre di Gesù, sin dai primi tempi del Cristianesimo. Ma da cosa deriva questa "natura consolatrice" di Maria? Il titolo in questione, come dice il nome stesso, vuole mettere in risalto il lato umano della Madonna e quindi la sua capacità di provare dolore quando il Figlio viene crocifisso.


Quello stesso Figlio che in punto di morte le diede la sua consolazione, appunto, facendo nascere l'appellativo di Madonna Consolata. Gesù stesso, infatti, disse "venite a me, affaticati e oppressi" e in un altro passo ribadì il concetto dicendo "beati gli afflitti".


Perché gli afflitti, ieri come oggi, rappresentano una moltitudine di emarginati bisognosi di tutto: di guarigione se ammalati, di considerazione se messi da parte, di sollievo se afflitti dal tormento, di liberazione se oppressi. Questi emarginati possono essere consolati dal Signore, che si è incarnato tramite Maria ed ha potuto annunciare al mondo il regno di Dio.


In questo clima di dolore e afflizione, Gesù è fonte primaria di ogni consolazione. In Matteo 11,28, si legge: "Venite a me voi che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò".


E se c'è una persona che ha accettato di soffrire e che ha accolto l'afflizione tra se e se, quella è proprio Maria, la Maria "Consolata" che viene ricordata il 20 giugno. Non è un caso infatti se una nota preghiera reciti: "A te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime". Perché è lei la rappresentante più autentica degli afflitti che hanno bisogno di essere consolati da Cristo! E' lei la testimonianza di come Gesù possa andare incontro agli afflitti, rincuorandoli e ridando loro la forza di affrontare le tante asperità della vita!


La figura della Madonna Consolatrice viene ricordata in particolar modo dalla città di Torino, in quanto i Savoia hanno dimostrato sempre una certa devozione a Maria e a questa sua specifica declinazione.

Buongiorno...così!


 

mercoledì 19 giugno 2024

Lo stadio di Lipari diventa anche "Scoglio". Dalla Gazzetta del sud del 19 giugno 2024


 

Vittorio Pavone, l'acchiappavip "colpisce ancora": Intercettato Gian Piero Gasperini, mister dell'Atalanta


 

Leni, la squadra del sindaco Giardinello. Dalla Gazzetta del sud del 19 giugno 2024


 

La foto curiosa: Un cane...al volante...calamita l'attenzione di residenti e turisti sul corso V.E.

 
Per la foto grazie a Giuseppe Velardita

Museo di Lipari, "faro" nella storia del Mediterraneo. Articolo dalla Gazzetta del sud del 19 giugno 2024




 

Stasera secondo appuntamento con Racconti d'estate - Cinema in piazza" del MMS. In proiezione "The Old Oak" di Loach

"All’interno di “The Old oak”, l’ultimo film di Ken Loach, c’è tutto il cinema del grande regista inglese che da più di cinquant’anni ci regala opere che fanno riflettere e arrabbiare.
The Old Oak è un film sul bisogno di riempire vuoti. Di case, quartieri e anche di anime che la globalizzazione economica del mercato ha completamente desertificato. Una cittadina mineraria a nord dell’Inghilterra dove, dopo lo sfruttamento selvaggio delle risorse, tutto viene abbandonato.

Ma Ken Loach è maestro nel raccontarci un’umanità che salta sempre fuori in tutti coloro che hanno ancora a cuore il senso di giustizia e dell’uguaglianza tra gli uomini. Un’opera che arriva dritta al cuore e che ci fa, ancora una volta, dire grazie al regista britannico con il solito nodo alla gola che le sue opere ci lasciano".

A stasera, con il cinema di Racconti d'estate nel cortile più bello dell'isola!

Isole minori, sostenibilità ferma al 46%. I dati dal VI rapporto "Isole Sostenibili 2024"

La sostenibilità nelle isole minori è una sfida ancora da vincere. L’indice medio di performance al 46%, che l’Osservatorio Isole Sostenibili di Legambiente e dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA) ha calcolato sulla base dei dati relativi a consumo di suolo, gestione dei rifiuti e della risorsa idrica, sviluppo delle rinnovabili, mobilità e aree naturali protette nelle piccole isole, fotografa il lento progredire della loro transizione ecologica. Il tutto è riassunto nel VI rapporto “Isole Sostenibili 2024”, redatto da Legambiente e CNR-IIA e presentato oggi a Palermo, in cui si offre una panoramica dettagliata sulla performance delle 26 isole minori prese in esame ma anche, novità di quest’anno, una lettura sulla gestione dei rifiuti dal 2019 al 2022 con una produzione salita del 3% nel periodo analizzato.

In termini di indice di sostenibilità, le isole più avanti nel percorso sono Capri e l’isola di Sant’Antioco in Sardegna, rispettivamente al 62% e al 60%. Oltre il 50% si collocano l’isola del Giglio (57%), le isole Tremiti (55%), l’isola sarda di San Pietro (54%) e Ustica al 53%. Al di sotto del 40% le performance di Ischia, isole Eolie e La Maddalena.  L’isola di Salina che, trattata a parte rispetto agli altri territori insulari che formano l’Arcipelago delle Eolie, si presenta con un indice complessivo di sostenibilità sotto al 20%.

Rispetto alla panoramica dei temi ambientali, nel 2022 il valore medio della raccolta differenziata, calcolato sulla base di dati Ispra e relativo ai 33 comuni afferenti alle 26 isole minori analizzate, si attesta al 56%, al di sotto dell’obiettivo europeo del 65%. Secondo i dati Istat relativi al 2018 sul tema della dispersione idrica, la perdita di rete media sulle isole minori è del 40%, mentre per quanto riguarda il tema energetico, i dati GSE del 2021 indicano la necessità di un cambio di passo delle isole minori: le zone insulari non interconnesse raggiungono poco più del target per il solare fotovoltaico indicato nel decreto ministeriale del 2017 sullo sviluppo delle rinnovabili nelle piccole isole. Sul solare termico gli obiettivi fissati dal medesimo DM sono invece molto lontani (la media è il 16,21%). Sul lato della mobilità, i dati ACI 2022 dimostrano che anche nelle isole minori permane una prevalenza di utilizzo dell’auto privata per ogni tipo di spostamento: 63 auto ogni 100 abitanti. 

Per accelerare il passo della sostenibilità nelle isole minori, l’Osservatorio Isole Sostenibili di Legambiente e CNR-IIA propone quattro azioni. 1) Istituzione di una cabina di regia unica presso il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per dare supporto e indirizzo a chi amministra i territori isolani. 2) Realizzazione di una road map che porti le piccole isole a essere 100% rinnovabili entro il 2050. 3) Promozione di politiche di adattamento alla crisi climatica partendo da un piano di azione per la rigenerazione urbana degli spazi e degli edifici senza altro consumo di suolo e per evitare ulteriori sprechi e perdite di acqua. 4) Coordinamento unico sulla gestione dei fondi del PNRR puntando prioritariamente sull’efficientamento e rafforzamento della gestione dei rifiuti per una migliore qualità del servizio e per ridurre a monte la produzione di scarti, partendo dalle attività commerciali e turistiche.

“Il ‘potenziale’ sostenibile delle isole minori messo in evidenza nella VI edizione del rapporto ha bisogno di una nuova narrazione in grado di trasformare le piccole isole da luoghi di bellezza, di mare pulito e di vacanze estive, in centri culturali, di ricerca e di innovazione, anche in campo ambientale. I diversi attori coinvolti in questo necessario processo di cambiamento devono mettere al centro le isole minori per farne cantieri di sostenibilità, come sta avvenendo in diverse parti di Europa – dichiara Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente. La nuova chiave di lettura dell’Osservatorio Isole Sostenibili suggerisce che anche le criticità rilevate e i ritardi accumulati su vari temi ambientali possono diventare concrete opportunità di sviluppo, partendo innanzitutto dalla condivisione di buone pratiche, su cui puntare per costruire sinergie territoriali che siano riferimento e stimolo al miglioramento”.

“Le Isole minori hanno caratteristiche peculiari che non sempre rappresentano un vantaggio nel percorso verso la sostenibilità, come per esempio i picchi turistici stagionali, per cui esistono impianti sovradimensionati per le effettive necessità degli abitanti durante il resto dell’anno. Nonostante ciò – afferma Francesca Battistelli, tecnologa dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr – molte piccole isole stanno dimostrando di essere protagoniste della transizione ecologica, implementando buone pratiche in tutti i settori analizzati dal Report ‘Isole Sostenibili’ (acqua, suolo, turismo, rifiuti, energia, mobilità). Sicuramente occorre partire dai dati per poter fare delle scelte che vadano nella giusta direzione, dati che a volte sono lacunosi o mancanti. Con il lavoro dell’Osservatorio Isole Sostenibili proviamo a raccoglierli e metterli a confronto, ma soprattutto vogliamo dimostrare che le isole minori sono in molti casi laboratori di sostenibilità e rappresentano il territorio (l’humus) ideale per progetti e innovazioni da replicare poi nelle altre isole più grandi e nel continente, anche attraverso strumenti quali fondi e programmi nazionali ed europei di investimento. Le isole potrebbero sembrare ‘piccole’, ma solo da un punto di vista territoriale. Se inserite in un circuito virtuoso di sostenibilità possono dimostrare, anche unendosi per fare massa critica, di essere ‘grandi’ poli di attrattività e innovazione nella strada verso la transizione ecologica”.

“Le isole minori rappresentano uno dei fulcri della biodiversità nel Mediterraneo – aggiunge Francesco Petracchini, Direttore f.f. del Dipartimento sistema Terra e tecnologie per l’ambiente del Cnr – attualmente questi territori sono sotto attacco a causa degli impatti dei cambiamenti climatici e di un utilizzo non virtuoso che ne penalizza le caratteristiche ambientali. Per districarsi nella complessità della transizione ecologica, percorso non semplice ma l’unico in grado di proteggere i contesti isolani, c’è bisogno di una visione a medio e lungo termine che includa tutti gli attori coinvolti: il mondo delle amministrazioni pubbliche, quello della ricerca e delle istituzioni accademiche, il mondo delle imprese e non per ultimo la popolazione che su quei territori vive e lavora tutto l’anno. Un approccio olistico che favorisca uno sviluppo sostenibile mantenendo come faro la tutela di contesti ambientali così particolari, attraverso soluzioni integrate e progetti avanzati anche di ricerca. Per quanto riguarda il mondo della scienza e della ricerca siamo pronti a fare la nostra parte, mettendo a disposizione delle amministrazioni locali le nostre competenze per supportarle e trovare insieme le soluzioni più adatte per governare questa transizione e affrontare tematiche così importanti quali protezione ambientale e sviluppo sostenibile”.

Focus rifiuti

Quest’anno il report “Isole Sostenibili 2024” dedica un approfondimento al tema della gestione dei rifiuti, analizzando i dati Ispra dal 2019 al 2022. Nel 2022 la produzione di rifiuti ha registrato complessivamente, nelle piccole isole, un +3% rispetto al 2019. Un dato che cela una situazione ancora molto disomogenea: infatti, mentre alcune amministrazioni sono riuscite a ridurre la quantità di rifiuti prodotti – come il comune di Santa Maria Salina (isola di Salina, Sicilia) che segna la migliore performance riducendo del 18% la quantità di rifiuti prodotti nel periodo analizzato – altre mostrano un incremento, come le isole Tremiti, che raggiungono un +219% tra il 2019 e il 2022, Ventotene (+39%) o Lampedusa e Linosa (+31%). Tuttavia, le stesse due realtà insulari citate, Salina e Tremiti, mostrano dati ribaltati sul versante dei rifiuti raccolti in maniera differenziata: le isole Tremiti raggiungono il +396% di rifiuti differenziati (passando dalle 135 tonnellate del 2019 alle 668 tonnellate del 2022), mentre il comune Santa Maria Salina registra un –48% di rifiuti raccolti in maniera differenziata nel corso degli stessi anni, passando da 390 a 202 tonnellate. Altro parametro preso in considerazione è quello relativo alla riduzione delle quantità di rifiuto secco prodotto sempre nell’arco del quadriennio 2019-2022. Le isole Tremiti ritornano tra le performance peggiori con un +109% di produzione di secco residuo nel periodo analizzato, mentre il comune di Porto Azzurro (isola d’Elba) registra tra il 2019 e il 2022 la contrazione più significativa con – 61% di secco prodotto.

Dati su singoli parametri

Le isole minori più virtuose riguardo alla mobilità sono le campane Capri (con 31 auto ogni 100 abitanti) e Procida (46/100). Le più trafficate invece sono le siciliane Pelagie (94 auto ogni 100 abitanti) e Pantelleria (90/100 abitanti), insieme alla toscana Capraia (73/100). Per il capitolo acqua, in particolare sulle perdite di rete, i valori più bassi si registrano a Capri, Isola del Giglio, Pelagie, Tremiti, Procida e Ustica sotto al 20%, mentre percentuali più elevate riguardano Ventotene e La Maddalena. Sul fronte del consumo di suolo, i dati Ispra al 2022 mettono in evidenza un’accelerazione del fenomeno nelle Eolie, con +1,35 ettari di terreno coperto artificialmente nel 2022 rispetto al 2021 e La Maddalena, dove nello stesso periodo si è assistito a un incremento di suolo consumato pari a 0,78 ettari. Sul versante dell’energia, le isole Egadi (142,68%) e Ustica (154,51%) superano l’obiettivo di fotovoltaico installato sulla base delle indicazioni contenute nel DM del 2017 sulle rinnovabili nelle isole minori non interconnesse alla rete elettrica nazionale. Le Egadi, inoltre, rimangono sul podio delle realtà insulari virtuose anche relativamente al solare termico (47%). Considerando i kW di solare fotovoltaico per abitante, le isole interconnesse presentano performance leggermente migliori rispetto alle altre, ma con Capri (0,01 kW/ab) e Ischia (0,06 kW/ab) molto al di sotto della media, mentre nella classifica che riguarda l’energia termica, il Comune di Favignana (0,13 mq/ab) e quello di Lampedusa e Linosa (0,10 mq/ab) sono i più̀ virtuosi in termini di mq per abitante di solare termico installato. Oltre l’80% la raccolta differenziata nei comuni isolani di Carloforte (isola di San Pietro, Sardegna), Favignana (isole Egadi, Sicilia), Sant’Antioco (isola di Sant’Antioco, Sardegna) e Pantelleria (isola di Pantelleria, Sicilia).

Gran Galà del Museo del Calcio di Salina: un mare di emozioni con super ospite Giovanni Galli



 

Festeggiano il compleanno ...

 ....Antonio Giovenco, Fabio Picciolo, Sofia Frasca Zisa, Mary Pennisi, Angelo Andrea Cannistrà, Filomena Groppo, Greys Bonica 


Ricordando Angela Quadara in Libro


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Guardare a distanza

Oggi, 19 giugno: San Romualdo

 

S. Romualdo nacque a Ravenna dalla nobile famiglia degli Onesti: i costumi del casato però non corrispondevano al nome. Il duca Sergio, padre del nostro Santo, uomo irascibile e per nulla religioso, venuto in lite con un parente per il possesso di un podere, lo sfidò a duello. Romualdo sebbene aborrisse lo spargimento di sangue, costretto dal padre, dovette assistere a quell'atto irragionevole che terminò coll'uccisione dell'avversario. A quella vista il suo cuore inorridì e corse a nascondersi nel monastero di Classe presso Ravenna, per riparare, con quaranta giorni di penitenza, l'omicidio commesso dal genitore.
Finita quella quaresima, si sentì mutato; le esortazioni di un frate laico e di due visioni di S. Apollinare, lo decisero a vestire l'abito religioso in quel monastero.

Trascorsi tre anni, abbandonò il paese natio e recatosi in una solitudine vicino a Venezia, si pose sotto la direzione di un celebre eremita chiamato Marino. Dopo vent'anni di tirocinio, Romualdo in compagnia del maestro e di alcuni nobili veneziani, passò in Francia. fermandosi nei dintorni di S. Michele di Cusa.

Colà prese a progredire mirabilmente di virtù in virtù, superando lo stesso Marino, e molti, ammirando il suo tenore di vita, venivano a mettersi sotto la sua guida. Ivi pure dovette sostenere terribili lotte col demonio, che gli dipingeva in mille modi le difficoltà della vita religiosa, la fragilità della nostra debole natura e l'enorme fatica che ci vuole per giungere a piacere davvero al Signore. Il Santo tutto vinse con la mortificazione e la preghiera.

Dalla Francia tornò nuovamente in Italia ed ebbe la consolazione di constatare la conversione del duca suo padre.

Avuto intanto notizia che il suo discepolo Brunone di Querfurt era stato coronato del martirio in Russia, bramando anch'egli di versare il suo sangue per la fede, s'incamminò verso quelle regioni. Ma una grave malattia lo arrestò nell'Ungheria ed egli, scorgendovi un segno della volontà divina, fece ritorno in Italia.

Riprese quindi le fondazioni e le visite ai monasteri. Un giorno ad Arezzo s'incontrò con un conte aretino di nome Maldolo, padrone di una casa e di una magnifica selva che dal suo nome si chiamava CaMaldoli. Il conte, conosciuto chi fosse quel venerando pellegrino, gli manifestò una visione avuta e gli donò casa e selva. Romualdo, giudicando quella località adattissima per i suoi, ridusse la casa ad ospizio e vicino costruì un eremo per i religiosi contemplativi. Diede loro, con qualche modificazione, la regola benedettina e dal nome del luogo li denominò Camaldolesi.

Il santo vegliardo fondò ancora un altro cenobio nella valle di Castu, e vicino a questo si costruì una cella romita per passarvi gli ultimi anni. Quivi, affranto, mori il 19 giugno 1027 a 120 anni. La festa odierna ricorda la traslazione delle sue reliquie nella chiesa di Fabriano.

PRATICA. Imitare S. Romualdo in questo suo bel consiglio: «Presto a letto e presto fuor di letto».

PREGHIERA. Dela! Signore, ci renda accetti l'intercessione del beato abate Romualdo, affinchè quel che non possiamo coi nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio.

Buongiorno... così!


 

martedì 18 giugno 2024

Smarriti a Lipari occhiali da sole graduati

"SMARRITI OCCHIALI DA SOLE GRADUATI"
Ieri sera tra Piazza Mazzini ed il Palazzo Vescovile/Padre Pio sono stati smarriti degli occhiali da sole GRADUATI Ana Hickman con tutta la custodia. Se qualcuno li avesse visti o trovati può contattare il 3397008097.

Leni: Nasce la prima giunta Giardinello. Gli assessori e le deleghe


Il neo sindaco di Leni (Salina) Ireneo Giardinello ha ufficializzato i nomi dei quattro componenti la sua giunta procedendo, nel contempo, alla ripartizione delle deleghe. 

Gaetano Lo Po sarà il vice sindaco e si occuperà di Protezione civile, gestione rifiuti, rete idrica e fognaria, viabilità: il padre Giuseppe fu, per diverse legislature, apprezzato primo cittadino del piccolo Comune. Opere pubbliche, patrimonio, sport ed illuminazione sono le deleghe conferite a Michele Pittorino. Per Giuseppe Scafidi, invece, le deleghe assegnategli sono quelle alla cultura e beni culturali, spettacolo, turismo e artigianato. Cettina Lopes, l’unica donna della giunta Giardinello si occuperà di pari opportunità, servizi sociali ed educativi, pubbliche relazioni. 

Nei prossimi giorni sarà convocata la prima seduta del consiglio comunale, nel corso della quale, oltre alla verifica di eventuali incompatibilità e al giuramento dei dieci consiglieri eletti, si procederà alla nomina del presidente e del vice presidente. 

Ricordiamo che nei banchi del civico consesso lenese, per la maggioranza, costituita dagli eletti nella lista “"Ireneo Giardinello sindaco - Siamo Leni", siederanno Sonia Zampetti, Valerio De Fina, Giuseppe Scafidi, Santina Podetti, Piero Podetti, Fabrizio Saltalamacchia, Lucrezia Galletta. Scafidi che è anche assessore potrebbe cedere il posto al primo dei non eletti. 

Per il gruppo di minoranza Claudio Rugolo, in quanto sindaco secondo classificato, Paola Donato e Maria Rosa Zagami.

 

"Eolie a nuoto: sulla rotta dei delfini". La tappa di Panarea arricchita da incontri con 10 tursiopi

Scrive Monica Blasi di Filicudi Wildlife Conservation su fb:

Un'altra grande impresa si è compiuta per la salvaguardia del mare Eoliano nell'ambito del progetto "Eolie a nuoto: sulla rotta del delfini" tra le attività di disseminazione promosse nell'ambito di Life Delfi
Con questo fantastico gruppo di nuotatori professionisti esperti di nuoto in acque libere abbiamo nuotato intorno all'isola di Panarea per circa 7,7km senza mai fermarci!
È stata dura con la corrente a sfavore in alcuni tratti e la temperatura dell'acqua ancora sotto le medie stagionali ma la fatica è stata ripagata dall'avvistamento di un bel gruppo di 10 #tursiopi proprio 
nelle acque della nuotata!!
Meraviglioso...grazie a tutti per aver abbracciato la nostra causa con tanta passione ed entusiasmo!

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Sanità, best practice nelle isole: nasce un protocollo tra Asp Trapani e Asp Messina. Plauso dell’Assessorato

COMUNICATO
SALINA (18 giu) - Bisogni di salute, consolidamento del turismo sanitario, condivisione di best practice sanitarie, emergenziali, cliniche, assistenziali e organizzative, potenziamento di strumenti in materia di prevenzione e screening, telemedicina e teleconsulto, col fine di uniformare quanto più possibile processi gestionali, aumentando quantità e qualità dell’offerta sanitaria e dei servizi erogati agli abitanti delle isole minori: è pronto un protocollo tra Asp Trapani e Asp Messina che hanno in comune la peculiarità di dirigere un ospedale su un’isola, quello di Pantelleria nel trapanese e quello di Lipari nel messinese. Se n’è parlato a Salina in occasione del focus dedicato alla salute, promosso nell’ambito di Marefestival Premio Troisi, che ogni anno dedica uno spazio ai temi più sensibili che interessano la popolazione eoliana. La bozza dell’accordo è stata illustrata dai vertici delle due aziende sanitarie provinciali al direttore generale dell’Assessorato regionale della Salute Salvatore Iacolino che ha presieduto i diversi panel.

“Le rispettive aziende sanitarie provinciali - ha spiegato il commissario Asp Trapani Ferdinando Croce - condividono le stesse criticità che riguardano i comprensori insulari su cui risulta indispensabile disegnare una sanità su misura, alla luce delle prerogative e delle necessità degli assistiti. Questa è la ragione che ci ha portato a voler condividere idee, progettualità e iniziative e rendere utile e sinergico uno scambio di informazioni e strumenti col fine comune di risolvere eventuali problematiche e far fronte in modo più rispondente alle questioni più volte emerse”.

Il protocollo sarà firmato prossimamente a Palermo e diventerà subito operativo e verrà individuato all’interno di ciascuna azienda un responsabile che avrà il compito di guidare quattro fasi: metodo, analisi del dato, esecuzione e promozione della salute.

“I feedback che raccoglieremo dagli utenti rappresenteranno - ha aggiunto il commissario Asp Messina Giuseppe Cuccì - un efficace supporto alla valorizzazione dei livelli di assistenza garantiti sulle isole e contribuiranno a consolidare un’immagine virtuosa della sanità siciliana anche in questi territori che non devono assolutamente essere penalizzati dall’insularità”.

Coscione "Quale rispetto per gli operatori della raccolta rifiuti?"

Riceviamo da Francesco Coscione e pubblichiamo


"Possiamo mettere le foto trappole, le tagliole, le guardie ambientali, l’FBI e i servizi segreti, non servirà a nulla. Quello che manca completamente, in alcuni cittadini, è l’educazione e l’educazione civica. Non è detto che le due condizioni siano fra loro connesse. In una società che ha la necessità di avere un “nemico”, per giustificare i propri comportamenti scorretti, queste scene vergognose vengono addebitate all’amministrazione di turno. Faccio notare che ci siamo lamentati di questo anche con le passate amministrazioni. Dietro questa tastiera ci sono cittadini che pensano, che si firmano con nome e cognome e non persone indottrinate dal pensiero unico.
Più volte ho visto i dipendenti della ditta incaricata per la raccolta dei rifiuti, raccogliere con le mani spazzatura organica e indifferenziata sparsa per metri (vedi piazzetta dell’ Annunziata). Questi Signori (e lo scrivo in maiuscolo per evidenziare il rispetto che nutro per loro) sono costretti a provvedere al nostro comportamento vergognoso per poter portare a casa il pane! Ogni volta che provochiamo questo pensiamo se dovesse essere nostro padre, nostro fratello o nostro figlio a dover raccogliere quelle cose puzzolenti e marce…Lo faremmo lo stesso?
Ma ormai rispetto e dignità verso gli altri sono una merce rarissima.
Buon lavoro e grazie agli operatori della raccolta e una richiesta: abbiate pazienza, le persone civili comprendiamo il vostro lavoro e facciamo di tutto per alleggerirvelo".
P.S. Io sono responsabile di ciò che dico e che scrivo, non di quello che gli altri vogliono capire o vogliono leggervi.

"Eoliani che non ci sono più" ( 37° video: durata 1 minuto e 10)

Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato. 

1) Bartolo Tomarchio ; 2) Umberto Amato ; 3) Angelino Taranto; 4) Giovanna Bonino ; 5) Bartolo Tesoriero ; 6) Bartolo Ziino ; 7) Grazia Merlino ; 8) Guazzino ; 9) Pino Furnari ; 10) Iolanda Di Pietro

Vietati gli ombrelloni delle attività commerciali sul corso?. "Falso " - scrive la giunta Gullo

 COMUNICATO AMMINISTRAZIONE GULLO - Corre veloce la falsa notizia di una nuova regola comunale: “vietati gli ombrelloni delle attività commerciali sul corso”.

Falso!

L’occupazione del suolo pubblico, che tante polemiche continua ancora a suscitare, è disciplinata da una Regolamento approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.43 del 31-5-2021. Nessuna nuova regola. Si tratta infatti delle stesse previste 3 anni fa (poi sospese nel periodo covid) e mai più applicate. 

Secondo il Regolamento gli ombrelloni non sono affatto vietati; sono previsti per le attività commerciali che ne fanno richiesta e ottengono autorizzazione all’uso del suolo pubblico e devono avere le stesse dimensioni dell’area che hanno ottenuto in concessione. Molte attività, purtroppo, con i loro ombrelloni occupano uno spazio più grande di quello per il quale sono autorizzate, rischiando di intralciare la pubblica viabilità (regolata dal codice della strada) anche e soprattutto in caso di emergenze (per esempio il passaggio di un’auto ambulanza). Le attività commerciali sono state invitate ad adeguarsi al Regolamento già all’inizio della scorsa stagione. Ma nessuno ha avuto modo di adeguarsi nonostante le relative norme regolamentari risalgano all'Amministrazione Giorgianni.

Vulcano: Dal 20 al 23 giugno la 15^ edizione del “Summer Slam Minibasket”

Appuntamento dal 20 al 23 giugno nello splendido scenario dell’isola di Vulcano per la 15^ edizione del “Summer Slam Minibasket”, il Torneo Minibasket e Basket più rovente dell’estate
dedicato alle categorie Aquilotti - Esordienti - U13M- U14F
"Un weekend pieno di gioco e vacanza - scrive Annalisa Piazza - accolti dall’organizzazione e dallo Staff della ASD Basket Eolie. Saranno con noi le società Raptors Palermo, Icaro Basket Sciacca e Basket Cefalù".

Lipari: Il campo di calcio sarà co - intitolato a Monteleone e Scoglio

Il campo di calcio di Lipari sarà lo “Stadio comunale Franchino Monteleone e Franco Scoglio”. 
Lo ha deliberato, all’unanimità, l’amministrazione comunale liparese, presieduta dal sindaco Riccardo Gullo ” per tramandare la memoria e i valori dei due personaggi eoliani più popolari nel mondo del calcio”. 
L’intitolazione del campo di calcio a Franchino Monteleone, indimenticato giocatore del Centro sportivo Lipari e di altre squadre locali, risale al quattro maggio del 1997. 
Ora con la delibera dell’amministrazione liparese l’impianto, di proprietà comunale, sarà co - intitolato al professor Franco Scoglio, allenatore, tra le altre, delle formazioni di Messina e Genoa (i suoi due grandi amori calcistici) così come della nazionale tunisina. 
Il sindaco di Lipari, Gullo, quindi, nel giro di pochi giorni, mantiene fede all’impegno preso, pubblicamente, in occasione della manifestazione “I bastardi di … Scoglio”, tenutasi in memoria del tecnico, nativo della frazione liparese di Canneto. Evento che ha visti riuniti a Lipari alcuni ex calciatori del Messina, allenati dal tecnico eoliano, i cosiddetti "Bastardi" che, nel maggio del 1986, regalarono alla città il ritorno in serie B, unitamente ad alcuni calciatori del Messina di oggi. 
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Festeggiano il compleanno...

... Gianluca Saltalamacchia, Nando De Vita, Gaetano Merlino, Nico Lombardo, Nino Ficarra, Jessica Sarpi, Lorenzo Castrucci, Leonardo Natoli, Tomas Favaloro, Patrizia Campo, Jessica Di Giuseppe 

Angela Muleta in Lauricella Cincotta


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: A passo di danza

Oggi, 18 giugno: San Gregorio Giovanni Barbarigo

 I milanesi erano soliti ripetere ai bergamaschi, complimentandosi per il loro vescovo: «Noi abbiamo un santo cardinale morto, san Carlo Borromeo, voi avete un vescovo vivo». Vescovo vivo era Gregorio Barbarigo, il quale, tra l'altro, aveva una stima sconfinata di san Carlo. Lo aveva scelto come modello di vita spirituale e come esempio di impegno pastorale quando tentò di realizzare nella propria diocesi le riforme volute dal concilio di Trento.

Gregorio Barbarigo era nato a Venezia nel 1625 da un'antica e nobile famiglia istriana immigrata nella città lagunare. Educato alla scienza e alle virtù da un papà religiosissimo, a ventitré anni seguì il cugino Pietro Duodo a Miinster, come segretario di Alvise Contarini, che era ambasciatore della Serenissima Repubblica al congresso di pace di Westfalia.
In Germania, dove rimase cinque anni, il Barbarigo strinse amicizia con il nunzio papale Fabio Chigi che lo introdusse nell'ascetica di Francesco di Sales e l'avviò nello studio del latino e delle scienze religiose. Fu ancora il Chigi a consigliare il giovane Barbarigo, una volta tornato a Venezia, a laurearsi in diritto canonico in vista di un suo possibile impiego a Roma. Il Barbarigo lo ascoltò e si iscrisse all'università di Padova, dalla quale uscì dottore il 25 settembre 1655. Nel frattempo aveva maturato la vocazione al sacerdozio. Due mesi dopo l'ordinazione, si stabiliva a Roma, chiamatovi da Alessandro VII, l'amico Chigi diventato papa. Nella capitale Gregorio dimorò in una casa accogliente, stracolma di libri, che egli intendeva trasformare in una «locanda di letterati». Intanto su Roma si abbatteva la peste e il giovane prete Barbarigo venne incaricato di organizzare i soccorsi nel popolare rione di Trastevere. «Avevo una paura al principio, che mi sentivo morire», scriveva al padre. Ma poi si buttò con passione e sprezzo del pericolo a eseguire la sua missione, che era di «dar ordini perché vengano le carrette [...] a levar li morti e li ammalati, portar il sussidio alle case serrate [...] e veder se hanno bisogno di niente».
Cessata la peste, il Barbarigo venne nominato vescovo di Bergamo. Raggiunse la città lombarda portando con sé lo stretto necessario e, dei tanti libri, solo la biografia di san Carlo Borromeo. Prima di prendere possesso della diocesi inviò ai fedeli e al clero una lettera pastorale nella quale diceva: «Il distintivo del buon pastore è la carità». E alla più genuina carità improntò il suo ministero, riordinando la diocesi, eliminando abusi, restaurando la disciplina nel clero e nei monasteri, curando l'educazione catechistica e la preparazione dei futuri sacerdoti. Aveva progettato un grande seminario, ma non poté realizzarlo perché nel frattempo venne eletto cardinale e destinato alla diocesi di Padova. Nella città del Santo giunse in forma privata, osteggiato dal capitolo della cattedrale che temeva il suo rigore morale e la sua decisa volontà di riforma. A Padova Gregorio fu pastore esemplare e infaticabile. Visitò più volte le trecentoventi parrocchie della diocesi, stimolando il processo della riforma del clero e organizzando scuole di catechismo per fanciulli e adulti. Suo fiore all'occhiello, il seminario: lo collocò in un vecchio convento acquistato con la vendita di tutta l'argenteria della curia.
Per l'aggiornamento del clero radunò alcuni importanti sinodi. Il grande vescovo, nei due conclavi ai quali partecipò, rischiò di venire eletto papa, tant'era la stima di cui godeva. Alla sua morte, avvenuta il 18 giugno 1697, durante una visita pastorale, nella sola città di Padova c'erano quarantadue scuole di dottrina cristiana, e trecentoquattordici scuole nell'intera diocesi. Fu incluso nell'albo dei santi, da Giovanni XXIII, nel 1960.

Sicilia ad Assisi, Regione e Chiesa insieme per offrire l'olio sulla tomba di San Francesco

 

La Sicilia è la regione scelta per il 2024 per offrire l’olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte ad Assisi, sulla tomba di San Francesco, patrono d’Italia. L'evento, che si ripete ogni anno con la partecipazione di una diversa regione in occasione della festa del 4 ottobre, coinvolge l'intera popolazione siciliana, con le sue istituzioni civili e religiose. 

I particolari dell'iniziativa sono stati presentati ieri mattina al Palazzo d'Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, dal presidente della Conferenza episcopale siciliana monsignor Antonino Raspanti, dal custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi, fra Marco Moroni OfmConv, dal custode della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola fra Massimo Travascio Ofm, dal sindaco di Assisi Stefania Proietti, dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Presenti anche i referenti delle diciotto diocesi di Sicilia e i rappresentanti degli assessorati regionali dell'Agricoltura (dirigente generale Dario Cartabellotta), dei Beni culturali (assessore Francesco Paolo Scarpinato e dirigente generale Mario La Rocca) e del Turismo (dirigente generale Maria Concetta Antinoro) coinvolti nell'iniziativa, oltre alla Presidenza. Durante la presentazione, è stato proiettato un videomessaggio di saluto del vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino.


Nell'occasione è stato anche svelato il logo che contrassegnerà tutti gli eventi in grado di attirare migliaia di pellegrini, realizzato dalla Regione Siciliana. Le Chiese dell'Isola doneranno mille litri di olio (60 per ogni diocesi) per alimentare la lampada di Assisi; la quantità eccedente rimarrà a disposizione delle Caritas diocesane. Il dono che la Presidenza della Regione Siciliana ha deciso di offrire per l'occasione è la salvaguardia di due importanti opere d'arte di Assisi: 20 mila euro vengono destinati al restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L'apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, nella Basilica di San Francesco, e di un altro olio su tela raffigurante “La Madonna sui luoghi della Passione”, del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti. La Presidenza della Regione sta finanziando anche le 25 lampade in ceramica che stanno attraversando parrocchie e comunità delle diocesi dell'Isola, la stampa di 300 mila immaginette con l'effige di San Francesco e di 4 mila libretti delle celebrazioni del 3 e del 4 ottobre, circa 3 mila kit del pellegrino per tutti coloro che dalla Sicilia raggiungeranno Assisi in quei giorni. Tre di queste lampade, al termine della conferenza stampa, sono state donate dal vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri, in rappresentanza della Cesi, ai tre ospiti provenienti da Assisi.


La manifestazione “Custodi di bellezza accendiamo la speranza” coinvolgerà l'intera Isola ad Assisi, a ventuno anni di distanza dall'ultima partecipazione, nel 2003. Un programma ricchissimo di appuntamenti. Nel pomeriggio del 3 ottobre, previsti alle 16,30 il saluto del sindaco di Assisi e del presidente della Regione Umbria alla delegazione della Regione Siciliana e alle 18 la celebrazione dei primi vespri nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Il 4 ottobre, festa del Patrono d'Italia, incontro tra le autorità al Palazzo municipale di Assisi alle 8,30, poi una processione fino alla Basilica di San Francesco, chiesa superiore, dove il presidente della Cesi, alle 10, presiederà la solenne celebrazione eucaristica, alla presenza di tutte le autorità e dei pellegrini, e dove il sindaco della città capoluogo della Regione invitata, quindi Palermo, accenderà la lampada votiva dei Comuni d'Italia. Alle 11,30, dalla Loggia del Sacro convento, nella piazza inferiore, il saluto del Ministro generale dell'ordine dei Frati minori conventuali, il messaggio del presidente della Regione Siciliana, il messaggio di un membro del governo italiano e di altre autorità. La celebrazione della messa e i messaggi istituzionali saranno trasmessi in diretta televisiva su Rai Uno.


«L'offerta dell'olio è un gesto simbolico che va oltre il dono materiale - afferma il presidente della Regione, Renato Schifani - rappresentando la devozione, l'impegno e la volontà di mantenere vivi i valori di pace, fraternità e solidarietà. La Sicilia ha un profondo legame storico e spirituale con San Francesco, la cui vita dedicata ai più deboli ci ricorda l'importanza di vivere in armonia con gli altri e con la natura, proprio come ha fatto un grande nostro conterraneo guidato da questo spirito francescano, fratel Biagio Conte, fondatore della Missione di Speranza e Carità, scomparso l'anno scorso. L'essenza francescana è radicata nelle nostre tradizioni, note per ospitalità e generosità. L'olio, prodotto della terra siciliana, simboleggia pace e prosperità, frutto del lavoro appassionato della sua gente. Essere presenti alla cerimonia ad Assisi a ottobre è un invito alla collaborazione per un futuro migliore, ispirato dai principi di giustizia, amore e solidarietà che San Francesco ci ha insegnato. Un evento che per la nostra Isola rappresenta anche una “vetrina” nazionale nel segno della pace e della convivenza tra i popoli. Per lasciare un segno indelebile, abbiamo già finanziato il restauro dei due dipinti, dimostrando così il nostro impegno nella tutela del patrimonio artistico e nella promozione dei valori universali di rispetto e collaborazione».


«Le celebrazioni che da tanti anni si svolgono ad Assisi sono di valore squisitamente religioso e spirituale - afferma monsignor Antonino Raspanti, presidente della Cesi - essendo San Francesco, come affermato da numerosi pontefici e da papa Francesco in modo particolare, figura di straordinaria grandezza e santità, persona che, forse più di tanti altri, ci rimanda l'immagine piena e a tutto tondo di Gesù Cristo crocifisso e risorto. Francesco d'Assisi ci rimanda anche l'immagine dell'amore misericordioso di Dio, che abbraccia l'intero creato amandolo fino in fondo, offrendo se stesso per questo grande amore. Questi valori straordinari sono stati riconosciuti da secoli e ancora oggi anche in ambito civile. È per questa ragione che ci si reca ogni anno in pellegrinaggio, e lo facciamo anche quest'anno con grande gioia e con un pizzico di orgoglio insieme al governo della Regione Siciliana, ai sindaci, come atto dell'intera nazione che offre l'olio per la lampada votiva di Francesco, patrono d'Italia».


«La Sicilia, da sempre crocevia - luogo di incontro e di frontiera - di culture e tradizioni, di religioni e fedi, di lingue e nazioni, è terra di accoglienza e di integrazione - sottolinea fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi - Una storia complessa, dai valori condivisi e dagli atteggiamenti radicati nel cuore delle persone che l’hanno plasmata e hanno fatto sì che essa sia ciò che è veramente: un caleidoscopio di differenze convogliate in un’identità che è bellezza. Auspico che questo pellegrinaggio sia davvero un dono reciproco in cui chi arriva e chi accoglie sappia imparare dai doni degli altri, affinché diventiamo e siamo sempre più comunità in cui le differenze non sono ostacoli alla collaborazione, ma al contrario la materia prima del nostro impegno per il bene comune, che deve essere anzitutto un’opportunità di crescita per chi è escluso o in via di esclusione. Questo pellegrinaggio ad Assisi sia un cammino di crescita per tutti noi nella solidarietà, in uno stile di trasparenza, giustizia e custodia della Casa comune».


«Nell’anno in cui si celebrano gli 800 anni dell’impressione delle Stimmate di San Francesco - aggiunge fra Massimo Travascio, custode della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola - è ancora più significativo farsi pellegrini ad Assisi per chiedere che dalle ferite nostre e dell’umanità intera venga una vita nuova di riconciliazione e di pace. Pellegrini ad Assisi nel desiderio di una conversione personale come premessa e condizione per ogni passo di solidarietà, di giustizia e di pace. Pellegrini per affidarsi al Poverello, affinché sostenga la nostra speranza e quella del mondo; per far riecheggiare nei cuori le parole di consolazione e di benedizione di San Francesco e il suo appello alla centralità del santo Vangelo. Pellegrini per affidarsi all’amore paterno di Dio, nel desiderio di recuperare l’armonia con il creato e riconoscere in esso la casa comune. Pellegrini, infine, per cogliere l’appello di Papa Francesco in vista dell’anno giubilare 2025: “Dobbiamo (…) fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto”. Un futuro da accogliere e costruire come pellegrini di speranza».


«Con grande emozione la Città di Assisi accoglie quest’anno la Regione Siciliana alle celebrazioni in onore di San Francesco, patrono d’Italia, e al dono dell’olio che alimenterà la lampada davanti alla tomba del santo – dichiara il sindaco di Assisi, Stefania Proietti - Ogni anno, il 4 ottobre, si ripete un evento straordinario a testimonianza dei profondi messaggi francescani, come la pace e il dialogo, che sono universali e particolarmente sentiti in questo momento storico. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare il sentimento della non violenza, di impegnarci perché le guerre, le troppe guerre che insanguinano il mondo, si fermino. Il legame che unisce la Città Serafica alla terra sicula è robusto, la Sicilia porterà la fierezza della propria storia e delle proprie radici, della propria cultura e delle proprie tradizioni e ad Assisi troverà una “casa” aperta per rinsaldare il patrimonio ineguagliabile di valori che ci accomuna».


«Sarà per me una forte emozione poter accendere, il prossimo 4 ottobre, la lampada votiva sulla tomba di San Francesco, ad Assisi - dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla - In quell’occasione avrò l’onore e la responsabilità di rappresentare tutti i colleghi sindaci d’Italia in un momento solenne e intenso. Sono, inoltre, lieto che questo evento cada anche nell’anno del quattrocentesimo delle celebrazioni di Santa Rosalia, Patrona di Palermo, che con San Francesco condivide idealmente un percorso di vita e spirituale molto simile».


Buongiorno... così!


 

lunedì 17 giugno 2024

Regione, nominato dalla giunta il nuovo dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti

La giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell'assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro, la nomina di Arturo Vallone a dirigente generale del dipartimento regionale dell'Acqua e dei rifiuti.

La scelta è avvenuta al termine di una selezione con avviso pubblico, alla quale hanno partecipato oltre quaranta candidati.

Vallone, originario di Francavilla di Sicilia nel Messinese, commercialista, ha 50 anni e dal 2017 ricopre l'incarico di dirigente a tempo indeterminato settore ambiente della Srr Area Metropolitana di Messina (Società di regolamentazione del servizio di gestione rifiuti). Precedentemente, dal 2003 al 2017, è stato direttore generale settore ambiente dell'Ato Me 4 spa. Tra il 2022 e il 2023, è stato anche componente del tavolo tecnico permanente del settore Ambiente-rifiuti del dipartimento regionale Acqua e rifiuti.

Il museo Bernabò Brea di Lipari festeggia i 70 anni (L'ANSA da Lipari)

Ansa, Lipari 17 giugno -
A luglio il Museo archeologico regionale eoliano "Luigi Bernabò Brea" di Lipari festeggia il settantesimo anniversario dalla sua apertura al pubblico, avvenuta nell’estate del 1954. Per commemorare questo traguardo, il museo, ubicato all'interno dello storico Castello di Lipari, ospiterà eventi e convegni dal 4 al 6 luglio. Il museo fu inaugurato grazie agli sforzi dell'archeologo Luigi Bernabò Brea che, dopo la dismissione del campo di confino situato sul castello, durante il regime fascista, iniziò le ricerche archeologiche che portarono alla creazione di questa istituzione culturale, visitata ogni anno da migliaia di turisti.

L’inaugurazione della mostra “1942-1954 verso il Museo”, prevista per il 4 luglio, offrirà ai visitatori una panoramica delle ricerche e delle scoperte archeologiche che hanno segnato la nascita del museo.

Il convegno di due giorni, che inizierà sempre il 4 luglio, mira a esplorare la trasformazione del Castello di Lipari da luogo di prigionia a fulcro di attività culturali, enfatizzandone l’importanza non solo come custode di tesori archeologici, ma anche come custode della memoria storica dell’area.

Il culmine degli eventi sarà sabato 6 luglio con il "XIII incontro annuale di Preistoria e protostoria", organizzato dall’Istituto Italiano di preistoria e protostoria. Quest’anno, il focus sarà sui “Musei di preistoria. Esperienze a confronto”. (ANSA)

Collegamenti con le Isole minori. Del Bono (Federalberghi): "Nel panel al Marefestival di Salina, l'Assessore Aricò non risponde nel merito"

Nel corso del panel “Trasporti, insularità e portualità” tenutosi al Marefestival di Salina, nel suo racconto su quanto fatto dal governo e in particolare dal suo Assessorato (mobilità e alle infrastrutture), l’Onorevole Alessandro Aricò non risponde purtroppo nel merito delle principali richieste provenienti dal territorio sul tema dei collegamenti marittimi. Sono queste le considerazioni del presidente di Federalberghi Isole Minori Sicilia, Christian Del Bono, a margine dell’incontro al quale ha partecipato e dove ha avuto modo, assieme ai sindaci presenti, di reiterare una serie di istanze ormai da tempo sul tavolo della Regione.

Questa la sua dichiarazione: “Ringrazio gli organizzatori e in particolare Massimiliano Cavaleri per l’importante momento di confronto perché ho avuto l’occasione di ricordare come tanto i sindaci delle isole minori quanto oltre 40 associazioni abbiano a più riprese, formulato precise istanze. Tra queste, possiamo sintetizzare: la convocazione di un tavolo tecnico permanente nell’ambito del quale confrontarsi per migliorare i servizi esistenti; l’istituzione di un sistema attivo di monitoraggio; la revisione dell’attuale impianto degli abbonamenti; la necessità di creare i presupposti - anche in sede nazionale – per compensare l’insufficienza di risorse economiche sulla convenzione ministeriale che ormai da due anni ha portato a un insostenibile aumento delle tariffe e a una riduzione dei collegamenti”.

Rimane, infine, sul tavolo la complicata problematica inerente alla “traballante” convenzione regionale sui servizi integrativi a mezzo navi, sottoscritta a fine maggio tra la Regione e SNS e già in scadenza a settembre 2024.

Progetto PCTO: Gli studenti scoprono la geologia e la vulcanologia delle Eolie

Si è concluso il progetto di formazione “PCTO” (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), rivolto alle classi dell’Istituto di Istruzione Superiore G.B. Impallomeni e curato dal personale della Sede operativa di Milazzo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Sezione di Palermo.
Il progetto, intitolato “Il percorso geo-vulcanologico, tra i vulcani ed i minerali del nostro territorio”, ha avuto inizio a marzo 2024. Durante il percorso formativo, gli studenti hanno esplorato il mondo della geologia e della vulcanologia, con un'attenzione particolare alle attività di monitoraggio e ricerca dell'INGV sui vulcani attivi delle Isole Eolie: Vulcano, Stromboli e Panarea.
Le attività didattiche hanno combinato lezioni frontali con esperienze sul campo. Gli studenti hanno partecipato a escursioni presso l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo e l’Isola di Vulcano, dove hanno potuto osservare direttamente i fenomeni geologici discussi in aula. A Capo Milazzo hanno invece ripercorso la storia geologica del promontorio, caratterizzato da attività tettonica e variazioni del livello del mare, testimoniata dalle rocce e dai resti fossili.
Particolarmente coinvolgente è stata l'escursione all’Isola di Vulcano, che ha incluso la scalata al Cratere de La Fossa. Qui gli studenti hanno potuto osservare da vicino le fumarole ad alta temperatura e le tracce dell’ultima eruzione risalente a oltre un secolo fa. Hanno anche partecipato attivamente a misurazioni delle concentrazioni di gas al suolo nella Baia di Levante e al campionamento dei gas per analisi di laboratorio presso la Sede INGV di Palermo.
Il progetto si è concluso con una presentazione finale nell’Auditorium dell’Istituto. Gli studenti, suddivisi in gruppi, hanno condiviso i report finali delle attività svolte a Capo Milazzo e Vulcano. Ogni gruppo ha presentato ai compagni, ai docenti e al personale INGV le proprie esperienze, sottolineando gli aspetti scientifici più significativi e offrendo riflessioni sull’esperienza formativa.
Questa iniziativa rientra nelle attività di “Terza Missione” dell'INGV, che mirano a diffondere la cultura scientifica e ad aumentare la conoscenza dei fenomeni naturali, contribuendo alla mitigazione e riduzione dei rischi associati.

Un momento dell'escursione al cratere La Fossa di Vulcano