Cerca nel blog
giovedì 9 aprile 2020
Buon Compleanno!
Auguri a Catena Maria Russo, Maria Catena Furnari, Giovanna Mangano, Emanuele Montegrosso, Miryana Porto, Massimo Scaffidi, Amedeo Sabihi. Marcy Reitano
PERCORSO NASCITA: SERVIZIO SEGNALAZIONI E TESTIMONIANZE
(Comunicato) Il Comitato L'Ospedale di Lipari non si tocca ha pensato di raccogliere testimonianze delle partorienti delle Isole Eolie per dare voce ai bisogni e alle aspettative di queste donne che vivono sulla propria pelle i disagi legati all'insularità e ai problemi connessi alla soppressione del punto nascita dal 2011.
In questo momento drammatico legato alla pandemia, pensiamo sia ancora più urgente preservare le future mamme e non esporle a rischi ulteriori.
Chiediamo a gran voce insieme a loro che si possa tornare a nascere a Lipari senza rinunciare alla qualità dei servizi alla sicurezza delle future mamme. La raccolta delle vostre testimonianze ci aiuterà a sostenere questa battaglia.
Chi lo desidera, può collegarsi su messenger il lunedì e venerdì dalle ore 16:00 alle 18:00 chiedendo l'amicizia a Giovanna Maggiore o al numero 333 572 6464.
In questo momento drammatico legato alla pandemia, pensiamo sia ancora più urgente preservare le future mamme e non esporle a rischi ulteriori.
Chiediamo a gran voce insieme a loro che si possa tornare a nascere a Lipari senza rinunciare alla qualità dei servizi alla sicurezza delle future mamme. La raccolta delle vostre testimonianze ci aiuterà a sostenere questa battaglia.
Chi lo desidera, può collegarsi su messenger il lunedì e venerdì dalle ore 16:00 alle 18:00 chiedendo l'amicizia a Giovanna Maggiore o al numero 333 572 6464.
Coronavirus: aiuto della Regione agli universitari fuori sede
Sette milioni di euro per gli universitari siciliani fuori sede come contributo alloggio. E' il sostegno che il governo Musumeci intende dare alle famiglie degli studenti in situazione di disagio per l’emergenza epidemiologica.
In dettaglio, quattro milioni sono destinati agli studenti iscritti in atenei al di fuori della Sicilia, anche all'estero. Per loro ottocento euro, se hanno mantenuto la permanenza, in quelle sedi, dal 31 gennaio fino a oggi.
Altri tre milioni di euro andranno, invece, agli studenti fuori sede, ma residenti in Sicilia, che abbiano richiesto il contributo alloggio all'Ersu per l’anno accademico in corso e siano risultati idonei, ma non assegnatari del beneficio.
I destinatari del primo contributo dovranno, inoltre, essere regolarmente iscritti all’anno accademico 2019/2020, appartenere a un nucleo familiare con una certificazione Isee non superiore ai 23 mila euro annui e non godere di altri benefici economici erogati per le stesse finalità.
Il sostegno verrà erogato tramite gli Ersu della Regione Siciliana: quello di Palermo provvederà all'istruttoria degli studenti iscritti in Italia, quello di Catania per gli universitari all'estero.
«Crediamo doveroso - evidenzia il presidente della Regione, Nello Musumeci - erogare un concreto e immediato beneficio economico a tanti studenti che, in queste settimane sono comunque obbligati a sostenere i costi relativi ad affitti per alloggi che non possono utilizzare. Abbiamo ritenuto doveroso riservare anche una particolare attenzione a quei giovani che hanno affrontato il sacrificio della lontananza dalle loro famiglie in un momento particolarmente difficile, rinunciando a rientrare in Sicilia».
«Grazie all’impulso fornito dal presidente della Regione - sottolinea l'assessore all'Istruzione Roberto Lagalla - si è stati in grado di rispondere prontamente a una condizione di disagio manifestato da tanti giovani e dalle loro famiglie, ai quali, sin dall’inizio di questa legislatura, abbiamo inteso rivolgere la massima attenzione. Con questo provvedimento, abbiamo guardato tanto agli studenti siciliani fuori regione, quanto a quelli che frequentano gli atenei dell'Isola nell’ottica di assicurare un equo e solidale intervento. Si tratta di un’azione che, soprattutto nella attuale fase emergenziale, fornisce un utile contributo dell’istituzione regionale ai tanti genitori che affrontano con sacrificio le spese necessarie a garantire il percorso accademico dei propri figli».
Gli Ersu, inoltre, potranno emanare un ulteriore bando per l’erogazione di “sussidi straordinari” destinati a studenti, sia pure esclusi dalle graduatorie, ma che, a seguito dell’epidemia da Covid 19, siano venuti a trovarsi in stato di particolare bisogno personale o familiare. Il bando sarà disponibile entro mercoledì 15 aprile sul sito del dipartimento dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana e su quelli degli Ersu regionali.
In dettaglio, quattro milioni sono destinati agli studenti iscritti in atenei al di fuori della Sicilia, anche all'estero. Per loro ottocento euro, se hanno mantenuto la permanenza, in quelle sedi, dal 31 gennaio fino a oggi.
Altri tre milioni di euro andranno, invece, agli studenti fuori sede, ma residenti in Sicilia, che abbiano richiesto il contributo alloggio all'Ersu per l’anno accademico in corso e siano risultati idonei, ma non assegnatari del beneficio.
I destinatari del primo contributo dovranno, inoltre, essere regolarmente iscritti all’anno accademico 2019/2020, appartenere a un nucleo familiare con una certificazione Isee non superiore ai 23 mila euro annui e non godere di altri benefici economici erogati per le stesse finalità.
Il sostegno verrà erogato tramite gli Ersu della Regione Siciliana: quello di Palermo provvederà all'istruttoria degli studenti iscritti in Italia, quello di Catania per gli universitari all'estero.
«Crediamo doveroso - evidenzia il presidente della Regione, Nello Musumeci - erogare un concreto e immediato beneficio economico a tanti studenti che, in queste settimane sono comunque obbligati a sostenere i costi relativi ad affitti per alloggi che non possono utilizzare. Abbiamo ritenuto doveroso riservare anche una particolare attenzione a quei giovani che hanno affrontato il sacrificio della lontananza dalle loro famiglie in un momento particolarmente difficile, rinunciando a rientrare in Sicilia».
«Grazie all’impulso fornito dal presidente della Regione - sottolinea l'assessore all'Istruzione Roberto Lagalla - si è stati in grado di rispondere prontamente a una condizione di disagio manifestato da tanti giovani e dalle loro famiglie, ai quali, sin dall’inizio di questa legislatura, abbiamo inteso rivolgere la massima attenzione. Con questo provvedimento, abbiamo guardato tanto agli studenti siciliani fuori regione, quanto a quelli che frequentano gli atenei dell'Isola nell’ottica di assicurare un equo e solidale intervento. Si tratta di un’azione che, soprattutto nella attuale fase emergenziale, fornisce un utile contributo dell’istituzione regionale ai tanti genitori che affrontano con sacrificio le spese necessarie a garantire il percorso accademico dei propri figli».
Gli Ersu, inoltre, potranno emanare un ulteriore bando per l’erogazione di “sussidi straordinari” destinati a studenti, sia pure esclusi dalle graduatorie, ma che, a seguito dell’epidemia da Covid 19, siano venuti a trovarsi in stato di particolare bisogno personale o familiare. Il bando sarà disponibile entro mercoledì 15 aprile sul sito del dipartimento dell’Istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana e su quelli degli Ersu regionali.
mercoledì 8 aprile 2020
Coronavirus: l’aggiornamento dell'8 aprile in Sicilia, 1.893 positivi, 133 guariti, 133 deceduti
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (mercoledì 8 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 27.438 (+2.581 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.159 (+62), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.893 persone (+34), 133 sono guarite (+20) e 133 decedute (+8).
Degli attuali 1.893 positivi, 628 pazienti (-7) sono ricoverati - di cui 65 in terapia intensiva (-8) - mentre 1.265 (+41) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 110 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 94 (22, 5, 8); Catania, 560 (148, 32, 54); Enna, 279 (171, 1, 16); Messina, 330 (144, 20, 26); Palermo, 286 (70, 31, 12); Ragusa, 49 (9, 4, 3); Siracusa, 84 (44, 29, 9); Trapani, 101 (20, 9, 4).
Lipari, un messinese ed un liparese tratti in arresto dai carabinieri.
Due arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Lipari.
A finire in manette un messinese, 44enne, che era ai domiciliari ed è stato sorpreso fuori dalla sua abitazione.
Ed ancora un 49enne liparese, responsabile di stalking nei confronti dell'ex compagna. E' stato sorpreso mentre cercava di introdursi nella casa della donna.
A finire in manette un messinese, 44enne, che era ai domiciliari ed è stato sorpreso fuori dalla sua abitazione.
Ed ancora un 49enne liparese, responsabile di stalking nei confronti dell'ex compagna. E' stato sorpreso mentre cercava di introdursi nella casa della donna.
ASP Messina, a tutti i dipendenti in servizio verrà misurata la temperatura corporea all'ingresso
Dopo l'introduzione delle misure di lavoro agile (smart working) previste dalle normative vigenti, ai fini di tutelare ulteriormente i dipendenti e gli operatori sanitari che si recano ogni giorno presso le sedi di lavoro, la Direzione Generale dell'ASP di Messina ha disposto che a tutti venga misurata la temperatura corporea al momento in cui fanno il loro ingresso presso gli edifici aziendali.
Da venerdì p.v. si partirà con gli ospedali, i poliambulatori e i distretti sanitari di tutto il territorio provinciale ricadenti nelle competenze dell'Azienda Provinciale.
Dalla prossima settimana non appena arriveranno gli altri thermoscan, già ordinati, si estenderà la misurazione ai restanti presidi territoriali e alle guardie mediche dei 108 comuni.
Qualora un dipendente dovesse avere un rialzo termico sospetto verrà immediatamente allontanato dal servizio in attesa degli ulteriori approfondimenti diagnostici.
Da venerdì p.v. si partirà con gli ospedali, i poliambulatori e i distretti sanitari di tutto il territorio provinciale ricadenti nelle competenze dell'Azienda Provinciale.
Dalla prossima settimana non appena arriveranno gli altri thermoscan, già ordinati, si estenderà la misurazione ai restanti presidi territoriali e alle guardie mediche dei 108 comuni.
Qualora un dipendente dovesse avere un rialzo termico sospetto verrà immediatamente allontanato dal servizio in attesa degli ulteriori approfondimenti diagnostici.
Buon Compleanno!
Auguri a Rosy Alizzo, Francesca Virgona, Graziella Manfrè, Giuseppe Zavone, Bartolo Viola, Davide La Greca, Giuseppe Guadagna, Santino Zaia, Ilenia Costantino, Guy D'Ambra, Tindaro Cafarella.
Liberty Lines #distantimauniti #andràtuttobene
Famiglie, comunità e imprese stanno affrontando un evento globale senza precedenti. In questo momento sappiamo che il nostro ruolo è quello di continuare a lavorare per il paese e di regalare la certezza di un futuro migliore anche attraverso un semplice sorriso.
Restiamo uniti e ce la faremo.
#distantimauniti #andràtuttobene
Restiamo uniti e ce la faremo.
#distantimauniti #andràtuttobene
Vulcano: Depuratore a servizio di due strutture alberghiere è fatiscente. Giorgianni emette ordinanza a tutela salute pubblica
Una ordinanza contingibile ed urgente a tutela della salute pubblica è stata firmata dal sindaco Marco Giorgianni.
Riguarda il divieto di esercizio dell’impianto di depurazione privato, ubicato in località Vulcanello, nell’isola di Vulcano, che serve due strutture alberghiere.
L’ordinanza segue le note trasmesse al Comune di Lipari da parte del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale – Nucleo operativo ecologico di Catania e dall’Azienda Sanitaria Provinciale Messina – Dipartimento di prevenzione area medica. Gli uomini del Noe, come si evince dal documento trasmesso al Comune e sul quale si basa l’ordinanza, durante un sopralluogo hanno appurato che” l’impianto si presenta in cattivo stato di manutenzione e che, a causa dello stato di usura della vasca in ferro, sono state riscontrate evidenti perdite di liquami che hanno trasformato il suolo quale ricettore dello scarico, con il conseguente lagunaggio dei reflui e la presenza di odori nauseabondi”.
Dal suo canto l’ASP ha evidenziato che le due strutture alberghiere “risultano, allo stato attuale, prive dei requisiti urbanistici indispensabili per l’agibilità delle stesse” ed ha invitato il sindaco di Lipari “a mettere in atto gli opportuni provvedimenti amministrativi per sospendere l’utilizzo degli immobili a qualsiasi titolo e qualunque attività in esse svolta sino al ripristino delle condizioni di regolarità urbanistica e gestionale degli scarichi, provvedendo, inoltre, a disporre con sollecitudine, ai fini della tutela della salute pubblica, tutti gli atti necessari alla risoluzione della problematica, facendo si che si proceda alla bonifica dei luoghi”.
Le mie Eolie: video di Salvatore Sarpi sulle note di "Le sette sorelle" di Benito Merlino.
Mentre stiamo (dobbiamo stare) a casa è giusto anche pensare al domani delle nostre isole, alla nostra fonte principale che è il turismo. Nascono così i miei "video di propaganda". Il terzo che vi propongo è " Le mie Eolie: sulle note di "Le sette sorelle" di Benito Merlino.
ASP Messina, la raffineria ENI di MIlazzo dona 45.000 mascherine per la protezione degli operatori
"E' con grande senso di riconoscenza che ringrazio pubblicamente i Responsabili della Raffineria ENI di Milazzo per avere voluto donare all'ASP di Messina 30.000 mascherine chirurgiche, di cui 15.000 per il distretto sanitario di Milazzo, e 15.000 mascherine FFP2 di cui 7.500 saranno utilizzate sempre per il personale di Milazzo.
Con questa nuova disponibilità potremo dotare tutto il personale sanitario, anche convenzionato, dell'importante dispositivo di protezione individuale".
Così il direttore generale dell'ASP di Messina Paolo La Paglia dopo avere appreso del significativo gesto del Management ENI.
Con questa nuova disponibilità potremo dotare tutto il personale sanitario, anche convenzionato, dell'importante dispositivo di protezione individuale".
Così il direttore generale dell'ASP di Messina Paolo La Paglia dopo avere appreso del significativo gesto del Management ENI.
Sopralluogo ok. Riapre approdo aliscafi a Ginostra.
Si è tenuto ieri pomeriggio, a
Ginostra, il sopralluogo tecnico per la verifica della nuova struttura, prima
della messa in funzione del pontile per l’attracco dei mezzi navali, alla
presenza del Capo di Prima Classe, Grasso dell’Ufficio Circondariale Marittimo
di Lipari, comandante della motovedetta CP2203, del Vice Sindaco e Assessore ai
Lavori Pubblici Gaetano Orto, del Capo Area Geom. Carmelo Meduri.
Il sopralluogo ha avuto esito positivo e, già da
oggi, il Comandante del Circomare Lipari T.V. Francesco Principale, ultimati
i necessari atti, autorizzerà formalmente le compagnie di navigazione
all’ormeggio a Ginostra.
In una nota l'amministrazione Giorgianni sottolinea "Desideriamo
ringraziare debitamente la Guardia Costiera di Lipari oltreché per l’intervento
tecnico e l’indiscussa professionalità profusa, anche per la disponibilità e
l’attenzione dimostrate nel mettere a disposizione la propria motovedetta,
facendo sì che il sopralluogo potesse essere immediatamente effettuato e i
tempi per la riapertura dello scalo di Ginostra ulteriormente ridotti".
La Chiesa festeggia San Dionigi di Corinto.
Fu nominato vescovo di Corinto, la sua città. Le poche notizie sulla sua vita sono tramandate da Girolamo e soprattutto da Eusebio di Cesarea, il quale ha conservato frammenti interessanti di otto sue lettere, inviate alle Chiese di Atene, di Lacedemone, di Amastri nel Ponto, di Cnosso in Creta. Tali frammenti non contengono notizie su Dionigi, ma forniscono informazioni sulla religiosità di alcune città e regioni, durante il pontificato di Sotere.
Dal Martiriologo Romano:
«Commemorazione di san Dionigi, vescovo di Corinto, che, dotato di una mirabile conoscenza della parola di Dio, istruì con la predicazione i fedeli della sua città e con lettere anche i vescovi di altre città e province.»
Dal Martiriologo Romano:
«Commemorazione di san Dionigi, vescovo di Corinto, che, dotato di una mirabile conoscenza della parola di Dio, istruì con la predicazione i fedeli della sua città e con lettere anche i vescovi di altre città e province.»
martedì 7 aprile 2020
Coronavirus: l’aggiornamento del 7 aprile in Sicilia: 1.859 positivi , 113 guariti e 125 deceduti
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (martedì 7 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 24.857 (+1.393 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.097 (+51), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.859 persone (+44), 113 sono guarite (+5) e 125 decedute (+2).
Degli attuali 1.859 positivi, 635 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 73 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.224 (+46) sono in isolamento domiciliare.
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 107 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 93 (22, 4, 8); Catania, 551 (155, 28, 51); Enna, 273 (168, 1, 15); Messina, 327 (145, 18, 25); Palermo, 276 (74, 29, 12); Ragusa, 47 (7, 4, 3); Siracusa, 80 (42, 26, 7); Trapani, 105 (22, 1, 3).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 24.857 (+1.393 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.097 (+51), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.859 persone (+44), 113 sono guarite (+5) e 125 decedute (+2).
Degli attuali 1.859 positivi, 635 pazienti (-2) sono ricoverati - di cui 73 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.224 (+46) sono in isolamento domiciliare.
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 107 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 93 (22, 4, 8); Catania, 551 (155, 28, 51); Enna, 273 (168, 1, 15); Messina, 327 (145, 18, 25); Palermo, 276 (74, 29, 12); Ragusa, 47 (7, 4, 3); Siracusa, 80 (42, 26, 7); Trapani, 105 (22, 1, 3).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Turismo e prospettive (di Luca Chiofalo)
COMUNE DI LIPARI
CITTA’ METROPOLITANA DI MESSINA
“Eolie, Patrimonio dell’Umanità”
Assessorato Programmazione -
Sviluppo Economico e Attività Produttive - Trasporti - Turismo – Patrimonio -
Suolo Pubblico e Viabilità
Lipari, 7 aprile 2020
L’emergenza da Covid-19 ha sospeso
le nostre vite da isolani e posticipato a data incerta l’inizio della stagione
turistica per le Eolie e per ogni altra realtà che si sostenta e sostiene
sull’accoglienza.
La protezione sanitaria della
popolazione resta la priorità in questa fase, ma dobbiamo comunque cominciare
ad immaginare la ripartenza.
Sarà un anno molto difficile per il
nostro comparto turistico-commerciale ed a cascata per tutta l’economia delle
isole. Una parte della nostra canonica stagione turistica è già compromessa e
non ci sono certezze su quando potremo riprendere le nostre abituali
occupazioni.
In ogni caso, anche quando le
restrizioni verranno alleggerite, gli spostamenti, almeno in un primo momento,
saranno inevitabilmente condizionati e soggetti a precauzioni inusuali.
Dovremo dunque appellarci alla
nostra notoria resilienza e laboriosità, dovremo essere capaci di resistere ad
una condizione di mercato profondamente mutata e con potenziali volumi ridotti.
Confido nel fatto che ce la faremo,
sostenuto dalla convinzione che il buonsenso guiderà le istituzioni
sovranazionali e nazionali a sostenere le economie e le popolazioni con tutte
le risorse necessarie al superamento di questo straordinario momento di
difficoltà globale.
A noi tocca aggiungere una visione
nuova.
Il coronavirus, probabilmente,
ridisegnerà le regole dell’accoglienza turistica e luoghi con le
caratteristiche peculiari delle Isole Eolie possono intercettare prima di altri
una domanda turistica che si rivolgerà con maggiore attenzione alla ricerca di
natura, cultura, tempi lenti e salubrità.
Potremmo dunque fare di necessità
virtù e rendere questa tragica emergenza l’occasione per costruire un modello
che valorizzi meglio le nostre straordinarie ricchezze ambientali, la nostra
cultura e le nostre tradizioni.
Nell’incertezza del tempo attuale,
sono certo sapremo dimostrare il valore di una comunità e di un tessuto
produttivo che non si sono mai arresi alle avversità. Crederci è un dovere ed
una necessità.
Col contributo di ognuno e uniti nel
perseguire l’obiettivo, ripartiremo.
Forza Eolie!
L’ASSESSORE
Luca Chiofalo
"Dobbiamo ritrovare la forza di essere positivi.. e dovremo esser pronti a ripartire" (di Tiziana Medda)
Riceviamo e pubblichiamo:
Eh si caro Mariano, è
proprio vero quel che asserisci . Appare fin troppo difficile , in questo
momento, pensare positivo, quando
attorno a noi , e quando dico “attorno” intendo appena un po’ più in là, al di là del mare, tantissime
persone sono state letteralmente investite in pieno volto da un nemico così
subdolo , malfido ed insidioso che si chiama Covid-19.
Faccio fatica, seppur di
indole positiva, ad essere ottimista. Ma questo tuo scritto mi ha un po’
risvegliato da quel torpore nel quale tutti noi siamo caduti ormai da oltre due
mesi.
Intanto ringrazio Dio , perchè la mia famiglia, che vive nella zona più
colpita d’Italia, sta bene. Già questa è una gran cosa, considerato il numero
di morti fino ad oggi.
Ed allora eccomi a riflettere su ciò che sarà di noi qui , in queste isole
che abbiamo scelto di vivere , di amare , dove abbiamo gettato basi che ci
sembravano cosi solide, e che oggi purtroppo non lo sono più. Ma dobbiamo
ritrovare la forza di essere positivi, credere che presto la morsa di questo virus
allenterà e allora dovremo esser pronti a ripartire . Più forti di prima, ma
con la consapevolezza che nulla è sicuro nella vita .
Quando avremo la certezza
che finalmente si potrà ripartire, quindi, noi saremo i veri artefici del
nostro futuro.
Prepariamoci, quindi, sin da ora, attraverso fotografie, video,
riprese ad un passaparola incessante e prorompente che arrivi in tutte le parti
d’Italia (del resto i social ce lo consentono già ora) per descrivere il paradiso in cui viviamo.
Fotografiamo
ogni angolo di queste splendide isole, e diffondiamone le immagini , dovrà
essere un tam-tam continuo , la migliore pubblicità per noi stessi. Bisogna
crederci, per forza.
Le isole appartengono anche ai giovani imprenditori che
non se ne sono andati e che ci hanno
creduto: Denis, Salvatore, Giovanni,
Susanna, Roberto , Vanessa, Christian,
Leonardo, Luigi, Sergio, Antonio, Dominga e tanti, tanti altri…. …loro ci hanno
messo il cuore e la fatica e noi , tutti insieme abbiamo il dovere di non
vanificarne gli sforzi , i sacrifici e le speranze.
Grazie Mariano per lo
spunto di riflessione. Oggi voglio e devo essere positiva.
Tiziana Medda
ASP Messina, pronti i contratti con le Case di Cura per i posti letto Covid-19
L'ASP di Messina ha completato il percorso di ricognizione per i posti letto aggiuntivi presso le strutture sanitarie private accreditate, per fronteggiare le necessità di ricoveri di malati da infezione Covid-19 per oltre 100 posti letto.
Presso la casa di cura Cappellani come "Covid Center" e "Covid Hospital" sono stati individuati 43 posti letto con 2 posti di terapia sub-intensiva e 7 di terapia intensiva; presso la COT ci sarà la disponibilità fino a 60 posti letto Covid e due posti letto di terapia intensiva.
Sono stati inoltre individuati 85 posti letto presso Villa Salus + 3 in assistenza intensiva ed inoltre 71 posti letto presso la casa Carmona che sono posti da utilizzare a supporto degli Ospedali Pubblici.
Sarà ora il Dirigente dell'ASP preposto, Dott. Vincenzo Manzi, a contrattualizzare le convenzioni stipulate, dopo i sopralluoghi tecnici del Dipartimento di Prevenzione.
L'ASP di Messina ringrazia AIOP Sicilia nella persona del Dott. Marco Ferlazzo e AIOP Messina nella persona del Dott. Gustavo Barresi per la virtuosa sinergia posta in essere.
Presso la casa di cura Cappellani come "Covid Center" e "Covid Hospital" sono stati individuati 43 posti letto con 2 posti di terapia sub-intensiva e 7 di terapia intensiva; presso la COT ci sarà la disponibilità fino a 60 posti letto Covid e due posti letto di terapia intensiva.
Sono stati inoltre individuati 85 posti letto presso Villa Salus + 3 in assistenza intensiva ed inoltre 71 posti letto presso la casa Carmona che sono posti da utilizzare a supporto degli Ospedali Pubblici.
Sarà ora il Dirigente dell'ASP preposto, Dott. Vincenzo Manzi, a contrattualizzare le convenzioni stipulate, dopo i sopralluoghi tecnici del Dipartimento di Prevenzione.
L'ASP di Messina ringrazia AIOP Sicilia nella persona del Dott. Marco Ferlazzo e AIOP Messina nella persona del Dott. Gustavo Barresi per la virtuosa sinergia posta in essere.
Buon Compleanno!
Auguri a Angela Favata, Marcella Pergolizzi, Angela Capone, Umberto Saltalamacchia, Anna Maria Spanò, Paolina Salamin, Danilo Rifici, Marco Spartà, Donatella Famularo, Nadia Mancuso, Ivan Piemonte, Rita Ziino, Luca Merlino.
Federica Addamo consegue master in gestione a supporto dei processi per la qualità e la sicurezza alimentare. Pubblichiamo introduzione ed estratto della tesi.
La dottoressa Federica Addamo, alla quale vanno le nostre congratulazioni, ha conseguito, quest'oggi (in videoconferenza) il master in gestione a supporto dei processi per la qualità e la sicurezza alimentare
ll titolo della tesi è “Home restaurant: radici eoliane per un trend globale” . Pubblichiamo sia l'introduzione della tesi sia il capitolo sulle nostre isole
Il cibo, da sempre, soprattutto per gli italiani è cultura, condivisione, casa e amore. Nell’ultimo decennio spopolano sul web nuove attività di condivisione legate al cibo: il social eating e l’home restaurant. Questi nuovi trend si configurano sia come un’occasione di guadagno – soprattutto nel caso dell’home restaurant – sia come un nuovo modo per ampliare le proprie conoscenze e cultura.
Sono sempre più coloro che scelgono di ospitare degli sconosciuti per trasmettere la propria passione per la cucina e tramandare le ricette di famiglia e della cultura gastronomica del proprio territorio.
È questo il caso di Silvio che, ad Alicudi, da ben 30 anni organizza cene in casa propria coinvolgendo un gran numero di turisti. Utilizza materie prime a km 0, cambiando il menù in base a ciò che pesca al mattino; inoltre, dà la possibilità ai suoi ospiti di andare a pesca con lui, vivendo un’esperienza davvero particolare.
Ada, a Filicudi, non solo cucina per i propri ospiti ma li coinvolge nella preparazione dei piatti, tra cui quella delle nacatole e spicchitedda, dolci eoliani tradizionali per eccellenza.
Quali sono le norme che devono essere applicate in questi casi?
Ci sono diverse proposte di Legge; alcune sono rimaste arenate in Senato e, nel frattempo, gli home restaurant continuano a moltiplicarsi.
È certo però che chi decide di aprire un home restaurant debba:
- attenersi al Regolamento (CE) n°852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, sull’igiene dei prodotti alimentari;
- comunicare al SUAP del comune competente la Segnalazione Certificata di Inizio Attività;
- stipulare un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi per coprire gli eventuali danni causati dall’attività.
Ci sono dunque diverse lacune in ambito normativo che dovranno essere colmate. Il mondo è in continua evoluzione e con lui il modo di vivere l’esperienza culinaria e, per questo, bisogna aggiornare ed adeguare le norme alle nuove e antiche - nei casi specifici dei cittadini Eoliani sopra citati - tendenze che sono diventate parte della nostra cultura.
La condizione di insularità se da una parte rende unica la vita alle Eolie, dall’altra penalizza la qualità dei servizi offerti a residenti e non.
Per questi motivi, probabilmente, è nato il social eating alle Eolie. Soprattutto nelle isole più piccole come Alicudi e Filicudi, dove è difficile trovare un ristorante aperto, se non durante la stagione turistica.
E, così, con grande spirito di ospitalità alcuni isolani offrono la propria compagnia, del buon cibo e una vasta raccolta di aneddoti e leggende legate alla propria terra.
Ada, ormai da quasi 20 anni, mette a disposizione dei suoi ospiti la propria abitazione e le sue conoscenze culinarie. Vive a Filicudi, un’isola che conta un centinaio di abitanti, dove l’inverno è molto lungo e si ha poca possibilità di confrontarsi con il mondo esterno.
Dunque, avere l’opportunità di passare delle giornate in compagnia di persone nuove dona sempre grande entusiasmo.
E proprio così, quasi per caso Ada ha iniziato a praticare, inconsapevolmente ed anticipando i trend attuali, il social eating.
I primi ospiti che ha avuto erano dei turisti provenienti dal nord Italia che a causa del maltempo erano rimasti bloccati sull’Isola. Ada ha aperto loro le porte di casa sua e così ha continuato a fare nei periodi seguenti.
Adesso, svolge dei veri e propri corsi di cucina casalinga per i suoi ospiti, rivelando loro le ricette tradizionali del territorio Eoliano.
Ci racconta che ai suoi ospiti non solo piace mangiare i piatti tipici di queste zone, ma anche imparare a riprodurli, così da tornare a casa con quel quid che rende unico il soggiorno.
Un’altra storia interessante è quella di Silvio che vive ad Alicudi, la più piccola delle Eolie; è un pescatore che ama cucinare e dunque ha deciso di “far di necessità virtù” portando i propri ospiti a pesca e cucinando loro il pescato del giorno.
Questo tipo di esperienza è davvero suggestiva, basti pensare che è inclusa nel pacchetto un’alba meravigliosa dalla sua barca.
Anche nelle altre Isole vengono svolte queste attività, come home restaurant soprattutto, e hanno tutte dei punti in comune: l’ospitalità sincera dei padroni di casa, l’entusiasmo di trasmettere le ricette tipiche delle Eolie portando a tavola pietanze contenenti prodotti a Km 0.
Durante la stesura di questa tesi ho avuto modo di parlare con una decina di host sparsi nel territorio eoliano; tutti sostenevano la stessa argomentazione con grande passione: ospitare a casa loro dei perfetti sconosciuti, è principalmente un modo per far pesare meno la solitudine che spesso chi vive in questi luoghi è solito provare.
Dunque, quello che è diventato nell’ultimo decennio un trend globale per queste persone, è la normalità da circa 30 anni a questa parte.
Tutti concordano che grazie all’ home restaurant, o come si dice alle Eolie, “cucinari pi’ turista” sia un vero e proprio do ut des: se è vero che rivelando la propria cultura a degli sconosciuti si dona loro qualcosa di antico e prezioso, è anche vero che si riceve altrettanto, trasformando così una fonte di guadagno in un vero e proprio scambio culturale.
Questo ci dimostra che, in fondo, l’home restaurant e il social eating non sono soltanto “una cena con degli sconosciuti” in quanto divengono emblema di un valore sociale che ai giorni d’oggi spesso non viene considerato, anzi, spesso travisato e privato del suo vero significato: la condivisione.
[1] Le Isole Eolie, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago dell'Italia appartenente all'arco Eoliano. L'arcipelago, di origine vulcanica, è situato nel Mar Tirreno, a nord della costa siciliana. Comprende due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano, oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario.
ll titolo della tesi è “Home restaurant: radici eoliane per un trend globale” . Pubblichiamo sia l'introduzione della tesi sia il capitolo sulle nostre isole
INTRODUZIONE
Il cibo, da sempre, soprattutto per gli italiani è cultura, condivisione, casa e amore. Nell’ultimo decennio spopolano sul web nuove attività di condivisione legate al cibo: il social eating e l’home restaurant. Questi nuovi trend si configurano sia come un’occasione di guadagno – soprattutto nel caso dell’home restaurant – sia come un nuovo modo per ampliare le proprie conoscenze e cultura.
Sono sempre più coloro che scelgono di ospitare degli sconosciuti per trasmettere la propria passione per la cucina e tramandare le ricette di famiglia e della cultura gastronomica del proprio territorio.
È questo il caso di Silvio che, ad Alicudi, da ben 30 anni organizza cene in casa propria coinvolgendo un gran numero di turisti. Utilizza materie prime a km 0, cambiando il menù in base a ciò che pesca al mattino; inoltre, dà la possibilità ai suoi ospiti di andare a pesca con lui, vivendo un’esperienza davvero particolare.
Ada, a Filicudi, non solo cucina per i propri ospiti ma li coinvolge nella preparazione dei piatti, tra cui quella delle nacatole e spicchitedda, dolci eoliani tradizionali per eccellenza.
Quali sono le norme che devono essere applicate in questi casi?
Ci sono diverse proposte di Legge; alcune sono rimaste arenate in Senato e, nel frattempo, gli home restaurant continuano a moltiplicarsi.
È certo però che chi decide di aprire un home restaurant debba:
- attenersi al Regolamento (CE) n°852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, sull’igiene dei prodotti alimentari;
- comunicare al SUAP del comune competente la Segnalazione Certificata di Inizio Attività;
- stipulare un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi per coprire gli eventuali danni causati dall’attività.
Ci sono dunque diverse lacune in ambito normativo che dovranno essere colmate. Il mondo è in continua evoluzione e con lui il modo di vivere l’esperienza culinaria e, per questo, bisogna aggiornare ed adeguare le norme alle nuove e antiche - nei casi specifici dei cittadini Eoliani sopra citati - tendenze che sono diventate parte della nostra cultura.
Home restaurant e social eating alle Eolie: una cultura radicata
Nell’arcipelago delle Eolie[1] la pratica del social eating è consolidata ormai da anni. Da sempre il popolo eoliano si vanta di essere ospitale, sia per questioni di tipo pratico che, se vogliamo, per cultura. La condizione di insularità se da una parte rende unica la vita alle Eolie, dall’altra penalizza la qualità dei servizi offerti a residenti e non.
Per questi motivi, probabilmente, è nato il social eating alle Eolie. Soprattutto nelle isole più piccole come Alicudi e Filicudi, dove è difficile trovare un ristorante aperto, se non durante la stagione turistica.
E, così, con grande spirito di ospitalità alcuni isolani offrono la propria compagnia, del buon cibo e una vasta raccolta di aneddoti e leggende legate alla propria terra.
Ada, ormai da quasi 20 anni, mette a disposizione dei suoi ospiti la propria abitazione e le sue conoscenze culinarie. Vive a Filicudi, un’isola che conta un centinaio di abitanti, dove l’inverno è molto lungo e si ha poca possibilità di confrontarsi con il mondo esterno.
Dunque, avere l’opportunità di passare delle giornate in compagnia di persone nuove dona sempre grande entusiasmo.
E proprio così, quasi per caso Ada ha iniziato a praticare, inconsapevolmente ed anticipando i trend attuali, il social eating.
I primi ospiti che ha avuto erano dei turisti provenienti dal nord Italia che a causa del maltempo erano rimasti bloccati sull’Isola. Ada ha aperto loro le porte di casa sua e così ha continuato a fare nei periodi seguenti.
Adesso, svolge dei veri e propri corsi di cucina casalinga per i suoi ospiti, rivelando loro le ricette tradizionali del territorio Eoliano.
Ci racconta che ai suoi ospiti non solo piace mangiare i piatti tipici di queste zone, ma anche imparare a riprodurli, così da tornare a casa con quel quid che rende unico il soggiorno.
Un’altra storia interessante è quella di Silvio che vive ad Alicudi, la più piccola delle Eolie; è un pescatore che ama cucinare e dunque ha deciso di “far di necessità virtù” portando i propri ospiti a pesca e cucinando loro il pescato del giorno.
Questo tipo di esperienza è davvero suggestiva, basti pensare che è inclusa nel pacchetto un’alba meravigliosa dalla sua barca.
Anche nelle altre Isole vengono svolte queste attività, come home restaurant soprattutto, e hanno tutte dei punti in comune: l’ospitalità sincera dei padroni di casa, l’entusiasmo di trasmettere le ricette tipiche delle Eolie portando a tavola pietanze contenenti prodotti a Km 0.
Durante la stesura di questa tesi ho avuto modo di parlare con una decina di host sparsi nel territorio eoliano; tutti sostenevano la stessa argomentazione con grande passione: ospitare a casa loro dei perfetti sconosciuti, è principalmente un modo per far pesare meno la solitudine che spesso chi vive in questi luoghi è solito provare.
Dunque, quello che è diventato nell’ultimo decennio un trend globale per queste persone, è la normalità da circa 30 anni a questa parte.
Tutti concordano che grazie all’ home restaurant, o come si dice alle Eolie, “cucinari pi’ turista” sia un vero e proprio do ut des: se è vero che rivelando la propria cultura a degli sconosciuti si dona loro qualcosa di antico e prezioso, è anche vero che si riceve altrettanto, trasformando così una fonte di guadagno in un vero e proprio scambio culturale.
Questo ci dimostra che, in fondo, l’home restaurant e il social eating non sono soltanto “una cena con degli sconosciuti” in quanto divengono emblema di un valore sociale che ai giorni d’oggi spesso non viene considerato, anzi, spesso travisato e privato del suo vero significato: la condivisione.
[1] Le Isole Eolie, dette anche Isole Lipari, sono un arcipelago dell'Italia appartenente all'arco Eoliano. L'arcipelago, di origine vulcanica, è situato nel Mar Tirreno, a nord della costa siciliana. Comprende due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano, oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario.
- Lezioni di matematica (dalle elementari all'università), Letture di favolette in francese per bambini piccoli (primo approccio della lingua), Conversazione in francese per adulti (Geneviève Tel.: 3391137000);
- Grammatica italiana. Lezione di russo e conversazione (Jacques Tel.: 3398403332);
- Lezione di tedesco e conversazione (Kathrin Tel: 339623073);
- Terminologia turistica e conversazione in francese per adulti (Sylvie Tel: 3398798793).
Se volete mettere a profitto il tempo libero che questo periodo ci impone, per colmare qualche lacuna, chiamateci!
Santo del giorno: San Giovanni Battista de La Salle.
S. Giovanni Battista, primo di dieci fratelli, nacque a Reims il 30 aprile del 1651 e secondo il bell'uso cristiano fu battezzato nello stesso giorno. Il padre, signor Luigi de la Salile, era consigliere del re.
Giambattista non dimostrò nei primi anni nulla di straordinario : godeva dell'affettuosità della madre e cresceva nella bontà e nella pietà. Le sacre funzioni parlavano alla sua fantasia e gli suggerivano l'altarino in casa e l'imitazione infantile delle cerimonie sacre. A sette anni serviva in parrocchia, e a nove frequentava le scuole pubbliche: il tutto in modo diligente, ma ordinario.
Dopo retorica, studiò filosofia e nel 1669, (contava allora diciotto anni) ottenne il diploma per cui si vedeva aperta davanti ogni via. Ma il giovane aveva già scelto la sua strada fin dagli undici anni quando fece la sua prima Comunione: voleva essere religioso. L'll marzo 1662 ricevette la tonsura e gli fu offerto un canonicato dal parente Doret, che egli accettò. Nel 1668 ricevette gli ordini minori ed intanto frequentava il corso di teologia nel Seminario di S. Sulpizio a Parigi ove venne consacrato suddiacono.
Mortagli la madre nel 1671 e l'anno dopo il padre, si trovò ad essere il capo famiglia e quindi dovette lasciare Parigi per tornare a Reims, ov'erano ancora quattro fratelli e due sorelle. Si scelse per confessore e direttore spirituale il canonico Nicola RolIand, e a quel giovane sacerdote, pio, ardente e caritatevole, affidò l'animo suo. Fortificato dai suoi consigli, ricevette il diaconato nel 1676 e il 9 aprile 1678 veniva consacrato sacerdote.
Fu subito assegnato al ministero, ma Iddio lo voleva unicamente dedicato all'educazione della gioventù; e perfezionando l'uso che i chierici del Seminario francese avevano di raccogliere ogni festa i giovani in apposite scuole per insegnare loro le orazioni e la dottrina cristiana, fondò la benemerita Congregazione delle Scuole Cristiane.
Da tanti in Francia si sentiva tale bisogno e tanti aprivano or qua or là scuole, ma il più efficace e benemerito fu questo Santo. Aiutato da una pia signora, aprì le sue prime scuole e trasformò alcuni giovani volenterosi in abili maestri.
Ebbe dure prove: abbandono di fratelli, mancanza di mezzi, ma con aspre penitenze e una illimitata confidenza nella SS. Vergine sotto il cui patrocinio aveva posta la sua Congregazione, superò ogni difficoltà. Nelle avversità passava notte intere chiuso in chiesa da solo, e si flagellava piangendo ai piedi del santo tabernacolo. Però non si esaltava nè si abbatteva mai : sia nelle prosperità come nelle avversità soleva dire: « Dio sia benedetto ». E consapevole che i più grandi disegni di Dio su di un'anima non si compiono che per mezzo della croce, perseverò nel bene e con gran tenacia difese l'opera sua, resistendo alle prove del maligno che lo tormentò in mille modi poiché vedeva che le Scuole operavano un gran bene.
Il Signore premiò largamente il suo fedele servo, poiché il 9 aprile del 1719 quando lo chiamò a sé, la sua istituzione contava già 40 case, 274 fratelli e 9885 allievi.
PRATICA. Facciamo nostra la bella giaculatoria del Santo « Dio sia benedetto », dicendola specialmente quando siamo provati dal Signore.
PREGHIERA. O Dio, che ad istruire cristianamente i poveri e a confermare la gioventù nella via della verità hai suscitato S. Giovanni Battista confessore e hai radunato per suo mezzo nella Chiesa una nuova famiglia, concedi propizio, che accesi per intercessione ed esempio di lui nello zelo di tua gloria per la salvezza delle anime, possiamo essere messi a parte della sua corona in cielo.
Giambattista non dimostrò nei primi anni nulla di straordinario : godeva dell'affettuosità della madre e cresceva nella bontà e nella pietà. Le sacre funzioni parlavano alla sua fantasia e gli suggerivano l'altarino in casa e l'imitazione infantile delle cerimonie sacre. A sette anni serviva in parrocchia, e a nove frequentava le scuole pubbliche: il tutto in modo diligente, ma ordinario.
Dopo retorica, studiò filosofia e nel 1669, (contava allora diciotto anni) ottenne il diploma per cui si vedeva aperta davanti ogni via. Ma il giovane aveva già scelto la sua strada fin dagli undici anni quando fece la sua prima Comunione: voleva essere religioso. L'll marzo 1662 ricevette la tonsura e gli fu offerto un canonicato dal parente Doret, che egli accettò. Nel 1668 ricevette gli ordini minori ed intanto frequentava il corso di teologia nel Seminario di S. Sulpizio a Parigi ove venne consacrato suddiacono.
Mortagli la madre nel 1671 e l'anno dopo il padre, si trovò ad essere il capo famiglia e quindi dovette lasciare Parigi per tornare a Reims, ov'erano ancora quattro fratelli e due sorelle. Si scelse per confessore e direttore spirituale il canonico Nicola RolIand, e a quel giovane sacerdote, pio, ardente e caritatevole, affidò l'animo suo. Fortificato dai suoi consigli, ricevette il diaconato nel 1676 e il 9 aprile 1678 veniva consacrato sacerdote.
Fu subito assegnato al ministero, ma Iddio lo voleva unicamente dedicato all'educazione della gioventù; e perfezionando l'uso che i chierici del Seminario francese avevano di raccogliere ogni festa i giovani in apposite scuole per insegnare loro le orazioni e la dottrina cristiana, fondò la benemerita Congregazione delle Scuole Cristiane.
Da tanti in Francia si sentiva tale bisogno e tanti aprivano or qua or là scuole, ma il più efficace e benemerito fu questo Santo. Aiutato da una pia signora, aprì le sue prime scuole e trasformò alcuni giovani volenterosi in abili maestri.
Ebbe dure prove: abbandono di fratelli, mancanza di mezzi, ma con aspre penitenze e una illimitata confidenza nella SS. Vergine sotto il cui patrocinio aveva posta la sua Congregazione, superò ogni difficoltà. Nelle avversità passava notte intere chiuso in chiesa da solo, e si flagellava piangendo ai piedi del santo tabernacolo. Però non si esaltava nè si abbatteva mai : sia nelle prosperità come nelle avversità soleva dire: « Dio sia benedetto ». E consapevole che i più grandi disegni di Dio su di un'anima non si compiono che per mezzo della croce, perseverò nel bene e con gran tenacia difese l'opera sua, resistendo alle prove del maligno che lo tormentò in mille modi poiché vedeva che le Scuole operavano un gran bene.
Il Signore premiò largamente il suo fedele servo, poiché il 9 aprile del 1719 quando lo chiamò a sé, la sua istituzione contava già 40 case, 274 fratelli e 9885 allievi.
PRATICA. Facciamo nostra la bella giaculatoria del Santo « Dio sia benedetto », dicendola specialmente quando siamo provati dal Signore.
PREGHIERA. O Dio, che ad istruire cristianamente i poveri e a confermare la gioventù nella via della verità hai suscitato S. Giovanni Battista confessore e hai radunato per suo mezzo nella Chiesa una nuova famiglia, concedi propizio, che accesi per intercessione ed esempio di lui nello zelo di tua gloria per la salvezza delle anime, possiamo essere messi a parte della sua corona in cielo.
Lo Schiavo (Marevivo): "Si approfitti della presenza a Ginostra di una ditta attrezzata per effettuare alcuni interventi indispensabili"
Associazione Ambientalista MAREVIVO
prof.
Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale Ginostra-Stromboli
via Portella n. 1 - 98050 Ginostra (ME)
Ginostra, 07/04/2020
Sig.
Sindaco di Lipari
e
p.c. On. Nello Musumeci
Presidente
della Regione Sicilia
Commissario
per l’Emergenza
Ordinanza n. 657 del 28/03/2020
Ing. Calogero Foti
Capo Dip. Protezione Civile
Regione
Sicilia
Ultimati
i lavori di ripristino del respingente (foto
1) per l’attracco degli aliscafi -
distrutto dalla mareggiata della notte di S. Lucia dello scorso dicembre -
appare evidente che per mettere in sicurezza la vitale infrastruttura portuale
è imprescindibile l’inizio dei relativi “lavori
di manutenzione straordinaria e miglioramento tecnico” (di cui all’ordinanza
n. 0094 del 13/06/2013 e relativo finanziamento di € 880.000,00) provvedendo
quantomeno all’immediato riposizionamento dei tetrapodi a protezione della testata della banchina medesima lato
nord ovest: lasciare l’opera “indifesa” significherebbe esporla a ulteriori
fondati rischi di nuovi danneggiamenti.
Nelle
more, considerando che è attualmente presente in loco (cosa “straordinaria”) una ditta fornita di adeguati mezzi
e materiali, Le rivolgo accorata istanza di volere valutare l’opportunità di disporre
l’esecuzione dei seguenti interventi:
1- Consolidamento
dello storico scalo d’alaggio del “Pertuso” per contenere, finché si è in
tempo, la lenta e inesorabile azione di “sgrottamento” dei marosi;
2- Predisposizione
di uno spazio più riparato dalla furia del mare, nonché maggiormente
“mimetizzato”, per la collocazione dei cassonetti dei rifiuti.
Ritengo
sig. Sindaco che agendo ora, con una spesa certamente irrisoria,
si potrebbero risolvere queste due annose questioni, dando inoltre un segnale
di speranza e di disponibilità alla comunità ginostrese.
Nel
porgerLe i più cordiali saluti, colgo l’occasione per rivolgerLe l’augurio di
una Serena e Santa Pasqua.
prof. Riccardo Lo Schiavo
(Delegato
Marevivo)
lunedì 6 aprile 2020
"Disegna il mare eoliano". AIPF indice concorso per bimbi delle scuole elementari eoliane
AIPF invita tutti i bimbi delle scuole elementari delle Isole Eolie a partecipare al concorso "Disegna il Mare Eoliano" sul tema "Proteggiamo il nostro mare", inviando il disegno entro il 30 Aprile. Il vincitore sarà premiato con un set completo da snorkeling!
Coronavirus: l’aggiornamento del 6 aprile in Sicilia, 1.815 positivi, 108 guariti, 123 deceduti.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato ad oggi (lunedì 6 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 23.464 (+1.560 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.046 (+52), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.815 persone (+41), 108 sono guarite (+4) e 123 decedute (+7).
Degli attuali 1.815 positivi, 637 pazienti (+5) sono ricoverati - di cui 74 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.178 (+36) sono in isolamento domiciliare.
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (lunedì 6 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 106 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 92 (22, 4, 8); Catania, 540 (159, 25, 49); Enna, 271 (168, 1, 15); Messina, 320 (139, 17, 25); Palermo, 260 (74, 29, 12); Ragusa, 47 (7, 4, 3); Siracusa, 79 (44, 25, 7); Trapani, 100 (24, 1, 3).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 23.464 (+1.560 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.046 (+52), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.815 persone (+41), 108 sono guarite (+4) e 123 decedute (+7).
Degli attuali 1.815 positivi, 637 pazienti (+5) sono ricoverati - di cui 74 in terapia intensiva (-2) - mentre 1.178 (+36) sono in isolamento domiciliare.
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (lunedì 6 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 106 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 92 (22, 4, 8); Catania, 540 (159, 25, 49); Enna, 271 (168, 1, 15); Messina, 320 (139, 17, 25); Palermo, 260 (74, 29, 12); Ragusa, 47 (7, 4, 3); Siracusa, 79 (44, 25, 7); Trapani, 100 (24, 1, 3).
Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.
Emergenza Covid-19, la mancata comunicazione dei risultati dei tamponi non dipende dall'ASP di Messina
(Comunicato) Pervengono da parte dei Sindaci della provincia numerosi solleciti in merito alla notifica dei risultati dei tamponi rinofaringei, effettuati ai soggetti entrati nel territorio della Regione Sicilia che si trovano a ridosso della conclusione del periodo di quarantena, di cui alla ordinanza contingibile ed urgente n.7 del 20/3/2020.
Si fa presente che le comunicazioni ai Sindaci sono conseguenti all'acquisizione dei risultati ufficiali e i ritardi non dipendono da questa Azienda Sanitaria Provinciale, che ha già effettuato oltre 3500 tamponi; per circa mille tamponi si è ancora in attesa dei referti da parte del Policlinico di Messina.
I ritardi sono anche dovuti alla impossibilità di fare esami a pieno regime presso il Laboratorio di biologia molecolare dell'Ospedale di Barcellona PG.
Nonostante i "sofismi" posti in essere da qualcuno per aumentare gli "audience" mancano gli estrattori per eseguire molti esami rapidamente; il materiale non viene consegnato dalle ditte fornitrici a Barcellona ormai da molti giorni.
Questa è la sola realtà dei fatti!
Si fa presente che le comunicazioni ai Sindaci sono conseguenti all'acquisizione dei risultati ufficiali e i ritardi non dipendono da questa Azienda Sanitaria Provinciale, che ha già effettuato oltre 3500 tamponi; per circa mille tamponi si è ancora in attesa dei referti da parte del Policlinico di Messina.
I ritardi sono anche dovuti alla impossibilità di fare esami a pieno regime presso il Laboratorio di biologia molecolare dell'Ospedale di Barcellona PG.
Nonostante i "sofismi" posti in essere da qualcuno per aumentare gli "audience" mancano gli estrattori per eseguire molti esami rapidamente; il materiale non viene consegnato dalle ditte fornitrici a Barcellona ormai da molti giorni.
Questa è la sola realtà dei fatti!
Percorsi in sicurezza per le pazienti gravide affette da Coronavirus. L’A.O. Papardo sarà centro di riferimento provinciale
Come riportato dalla Direttiva regionale n. di
protocollo 17018 a
modifica e a integrazione della Direttiva regionale n. di protocollo 16146 il
centro di riferimento provinciale per le pazienti gravide affette da
coronavirus è identificato nel Punto Nascita di secondo livello dell’A.O.
Papardo.
Viene quindi garantita la regolare attività del Punto
Nascita, anche per le pazienti affette da covid-19.
“Il nostro Ospedale continua a gestire nel pieno
dell’emergenza - dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino -
le priorità legate alla quotidianità sanitaria. Oggi la struttura si dota
inoltre di un ulteriore servizio dedicato per i pazienti affetti da Covid-19 oltre
a quello di essere HUB e riferimento nella Rete del Trattamento dell’infarto
per soggetti COVID-19 positivi. Tra le prerogative della struttura, inoltre,
l’A.O. Papardo risulta uno dei pochi poli ospedalieri in Sicilia a essere
dotato di degenza per contagiati con locali a pressione negativa.”
Coronavirus: CDM approva decreto scuola, maturità e voti. La deadline per il ritorno a scuola è fissata al 18 maggio
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sulla scuola. Lo rende noto l’Ansa. Le principali direttive riguardano la chiusura dell’anno in corso: se non si tornerà in classe entro il 18 maggio, gli esami di maturità si terranno online con la sola prova orale. Saranno ammessi tutti, la valutazione finale spetterà alla commissione interna. Salterà poi l’esame di terza media, i professori daranno un voto sulla base della prima parte dell’anno scolastico e della tesina che ogni studente dovrà consegnare. Per tutti, promozione assicurata e recupero il prossimo anno.
Scuola, il testo definitivo del decreto: cosa significa “tutti promossi”
Rispetto alla bozza circolata nei giorni scorsi, il testo del decreto definisce meglio l’ipotesi del tutti promossi. Si parla inoltre di recupero delle competenze non acquisite all’inizio del prossimo anno, si valorizza il lavoro svolto a distanza (valutando l’impegno degli alunni in questi mesi) e della possibilità di adattare la valutazione alla situazione emergenziale.
In linea di massima, comunque, non cambia molto: non ci sarà spazio per bocciature o per rimandati visto il rischio di ricorsi e le difficoltà che ancora ci sono con la didattica a distanza. Ma si eviterà l’effetto paradossale di rendere obbligatorie le lezioni online e contemporaneamente far passare il messaggio della promozione assicurata.
Dunque, gli studenti dovranno dimostrare di essere stati attenti e di aver ben lavorato in questi mesi da casa, come già aveva anticipato la ministra Lucia Azzolina su Facebook. Bisognerà aspettare l’ordinanza della ministra per sapere se ci sarà il 6 in pagella oppure se eventuali insufficienze verranno comunque segnalate.
Rispetto alla bozza circolata nei giorni scorsi, il testo del decreto definisce meglio l’ipotesi del tutti promossi. Si parla inoltre di recupero delle competenze non acquisite all’inizio del prossimo anno, si valorizza il lavoro svolto a distanza (valutando l’impegno degli alunni in questi mesi) e della possibilità di adattare la valutazione alla situazione emergenziale.
In linea di massima, comunque, non cambia molto: non ci sarà spazio per bocciature o per rimandati visto il rischio di ricorsi e le difficoltà che ancora ci sono con la didattica a distanza. Ma si eviterà l’effetto paradossale di rendere obbligatorie le lezioni online e contemporaneamente far passare il messaggio della promozione assicurata.
Dunque, gli studenti dovranno dimostrare di essere stati attenti e di aver ben lavorato in questi mesi da casa, come già aveva anticipato la ministra Lucia Azzolina su Facebook. Bisognerà aspettare l’ordinanza della ministra per sapere se ci sarà il 6 in pagella oppure se eventuali insufficienze verranno comunque segnalate.
Scuola, cosa succede se si torna in aula entro il 18 maggio
Questo è lo scenario attualmente più probabile, ma non definitivo. Nel testo del decreto, infatti, resta una piccola speranza che si possa tornare a scuola entro il 18 maggio. In quel caso ci saranno esami di maturità più completi (prova di italiano, seconda prova scelta dalla commissione interna e colloquio).
Anche i ragazzi di terza media avranno una loro prova di esame, decisa dalla scuola.
Una procedura particolare riguarda i privatisti: solo loro faranno l’esame di Stato in presenza, nella sessione straordinaria di settembre, che si torni sui banchi entro il 18 maggio o meno.
Questo è lo scenario attualmente più probabile, ma non definitivo. Nel testo del decreto, infatti, resta una piccola speranza che si possa tornare a scuola entro il 18 maggio. In quel caso ci saranno esami di maturità più completi (prova di italiano, seconda prova scelta dalla commissione interna e colloquio).
Anche i ragazzi di terza media avranno una loro prova di esame, decisa dalla scuola.
Una procedura particolare riguarda i privatisti: solo loro faranno l’esame di Stato in presenza, nella sessione straordinaria di settembre, che si torni sui banchi entro il 18 maggio o meno.
Scuola: il prossimo anno lezioni al via il 1° settembre
Un passaggio sull’inizio del prossimo anno scolastico. In presenza o a distanza, le lezioni riprenderanno il 1° settembre (al massimo il 2).
Anche se l’ok dipenderà dalla questione dei supplenti: dato che sarà molto complicato svolgere in estate i concorsi per i docenti, rischiano di essere oltre 200mila.
Sarà possibile la conferma, per l’anno scolastico 2020/2021, dei libri di testo adottati per l’attuale anno scolastico.
Un passaggio sull’inizio del prossimo anno scolastico. In presenza o a distanza, le lezioni riprenderanno il 1° settembre (al massimo il 2).
Anche se l’ok dipenderà dalla questione dei supplenti: dato che sarà molto complicato svolgere in estate i concorsi per i docenti, rischiano di essere oltre 200mila.
Sarà possibile la conferma, per l’anno scolastico 2020/2021, dei libri di testo adottati per l’attuale anno scolastico.
Decreto scuola: cambiano assunzioni e concorsi
Via libera alle assunzioni chieste dal Miur per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da quota 100: si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
Nella bozza del provvedimento riportata dall’Ansa si legge che le procedure per i concorsi pubblici e privati, “a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari, ovvero in modalità telematica, sono sospese per 60 giorni a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto”.
Per tutte le professioni, per il conseguimento dei requisiti per accedere agli esami di abilitazione, le amministrazioni competente potranno modificare i requisiti, consentendo l’ammissione dei candidati che hanno tardato nel conseguimento della laurea a causa dell’emergenza sanitaria.
Via libera alle assunzioni chieste dal Miur per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da quota 100: si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
Nella bozza del provvedimento riportata dall’Ansa si legge che le procedure per i concorsi pubblici e privati, “a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari, ovvero in modalità telematica, sono sospese per 60 giorni a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto”.
Per tutte le professioni, per il conseguimento dei requisiti per accedere agli esami di abilitazione, le amministrazioni competente potranno modificare i requisiti, consentendo l’ammissione dei candidati che hanno tardato nel conseguimento della laurea a causa dell’emergenza sanitaria.
Chiofalo: "Allo studio misure per razionalizzare le scadenze dei tributi locali".
Come già ampiamente anticipato, in considerazione delle gravi difficoltà della popolazione e delle attività del territorio conseguenti all'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, sono allo studio, in attesa dei decreti del governo che diano copertura normativa e definiscano gli spazi di manovra delle amministrazioni in relazione alla redazione ed agli equlibri dei bilanci comunali, le misure per razionalizzare le scadenze di tutti i tributi locali sui quali sarà possibile intervenire.
L’amministrazione tutta lavora alacremente ed incessantemente sulla protezione sanitaria e sugli interventi di sostegno atti ad alleviare i disagi della comunità in questo difficile momento, consapevole della necessità di garantire la tenuta del comparto produttivo.
Uniti e rigorosi nel rispetto delle disposizioni, ce la faremo.
L’Assessore
Luca Chiofalo
L’amministrazione tutta lavora alacremente ed incessantemente sulla protezione sanitaria e sugli interventi di sostegno atti ad alleviare i disagi della comunità in questo difficile momento, consapevole della necessità di garantire la tenuta del comparto produttivo.
Uniti e rigorosi nel rispetto delle disposizioni, ce la faremo.
L’Assessore
Luca Chiofalo
IL GRUPPO D’ANIERI STANZIA, A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE DELLE EOLIE, 10 MILA EURO CONTRO IL COVID-19.
Lo storico marchio Eoliano , da sempre vicino ai concittadini, definisce il suo piano straordinario di attività a sostegno del proprio territorio:
- Verranno devoluti a titolo gratuito centinaia di buoni spesa atti ad aiutare le Famiglie più in difficoltà.
- Simultaneamente distribuiremo dispositivi di sicurezza alla Rete ospedaliera, al Comune, alle forze dell’ordine e ai Clienti che ne necessitino, per sostenere l’emergenza covid
“A nome delle nostre Società , – afferma Livio Munafo, Amministratore del Gruppo – vogliamo dare un forte messaggio di solidarietà in un periodo come questo, dove è fondamentale per tutti noi Eoliani aiutarci un l’altro e cercare di essere più uniti e solidali che mai.
Gli Eoliani sono eccezionali nel sentirsi parte di un'unica grande famiglia e noi all’interno di essa abbiamo radicato i nostri valori negli ultimi 50 anni, nelle generazioni che si sono susseguite al vertice e alla base delle nostre attività. Il più importante gesto di coraggio e generosità lo stanno facendo infatti tutti i nostri collaboratori che da settimane stanno lavorando incessantemente, con la paura nel cuore ma con il sorriso sul volto, per garantire il servizio di pubblica utilità di cui tutti noi abbiamo bisogno in questo momento.
Conclude Livio Munafo: Voglia essere questa donazione un piccolo gesto per rassicurare i nostri concittadini che all’Eolie nessuno verrà lasciato solo nei momenti di difficoltà e che solo uniti possiamo superare anche questa tragedia, pensate a stare a casa: al resto ci pensiamo noi.
#alleeoliesivincedacasa #aiutiamoci
- Verranno devoluti a titolo gratuito centinaia di buoni spesa atti ad aiutare le Famiglie più in difficoltà.
- Simultaneamente distribuiremo dispositivi di sicurezza alla Rete ospedaliera, al Comune, alle forze dell’ordine e ai Clienti che ne necessitino, per sostenere l’emergenza covid
“A nome delle nostre Società , – afferma Livio Munafo, Amministratore del Gruppo – vogliamo dare un forte messaggio di solidarietà in un periodo come questo, dove è fondamentale per tutti noi Eoliani aiutarci un l’altro e cercare di essere più uniti e solidali che mai.
Gli Eoliani sono eccezionali nel sentirsi parte di un'unica grande famiglia e noi all’interno di essa abbiamo radicato i nostri valori negli ultimi 50 anni, nelle generazioni che si sono susseguite al vertice e alla base delle nostre attività. Il più importante gesto di coraggio e generosità lo stanno facendo infatti tutti i nostri collaboratori che da settimane stanno lavorando incessantemente, con la paura nel cuore ma con il sorriso sul volto, per garantire il servizio di pubblica utilità di cui tutti noi abbiamo bisogno in questo momento.
Conclude Livio Munafo: Voglia essere questa donazione un piccolo gesto per rassicurare i nostri concittadini che all’Eolie nessuno verrà lasciato solo nei momenti di difficoltà e che solo uniti possiamo superare anche questa tragedia, pensate a stare a casa: al resto ci pensiamo noi.
#alleeoliesivincedacasa #aiutiamoci
Pellegrino: "Comune esenti dal pagamento del suolo pubblico per il 2020"
Ritengo necessario che l'Amministrazione prenda in seria considerazione la seguente proposta nell'ottica di profondere elementi di sostegno alle imprese eoliane.
-Ritengo che si possa proporre a tutti i titolari di suolo pubblico l'esenzione del pagamento per l'anno 2020.
In subodine compensare una annualità per l'ipotesi di crediti dell'amministrazione verso il beneficiario cosi lasciando la scelta del beneficio a questo.
Il Consigliere
-Ritengo che si possa proporre a tutti i titolari di suolo pubblico l'esenzione del pagamento per l'anno 2020.
In subodine compensare una annualità per l'ipotesi di crediti dell'amministrazione verso il beneficiario cosi lasciando la scelta del beneficio a questo.
Il Consigliere
Fulvio Pellegrino
Riflessioni: "Ne usciremo migliori" di Maria Fernanda Gervasi.
Riceviamo e pubblichiamo:
Colgo con piacere l’appello dell’ex sindaco di Lipari, Mariano Bruno.Come gran parte dei messinesi, già da piccola trascorrevo le mie vacanze a Vulcano e, crescendo, iniziavo a scoprire la bellezza anche delle altre isole. Sette sorelle che hanno il potere di stregarti e stupirti di continuo.
Oggi, a 31 anni, posso dire di ritenermi eoliana, oltre che messinese, non solo perché possiedo una piccola casetta a Vulcano, ma perché fra queste isole c’è parte del mio cuore, della mia vita, delle mie amicizie e dei miei ricordi.
Penso che questa domenica, in condizioni di “normalità”, l’avrei trascorsa proprio a Vulcano, come anche i fine settimana a seguire e le festività – e come me, tanti altri -, ma questa pandemia ci costringe, giustamente, a rimanere nelle nostre case, evitare spostamenti e contatti per preservare noi stessi e gli altri.
Ad un mese dall’inizio della quarantena, però, mi sembra di poter nutrire la speranza che si sia trovato un equilibrio nell’emergenza, soprattutto dal punto di vista sanitario, ed è evidente quanto la preoccupazione sia rivolta anche all’impatto economico che il virus ha già avuto e continuerà ad avere nel nostro territorio.
Rispetto alle regioni del nord Italia, possiamo ritenerci “fortunati”, sono i numeri a dirlo. Un bilancio che risulta comunque drammatico, fatto da persone che oggi soffrono o non ci sono più, e a cui va il nostro pensiero.
Tuttavia dalle parole di Mariano voglio cogliere la positività che è riuscito a trasmettere, guardando al bicchiere mezzo pieno. Non posso che condividere il suo appello a ritenerci tutti protagonisti di una ripresa che sta a noi determinare, mettendo da parte le critiche e guardando al domani in chiave propositiva.
Un atteggiamento che sarà fondamentale anche per accompagnare il lavoro di chi, essendo nelle istituzioni, già oggi gestisce l’emergenza – con le evidenti difficoltà del caso – e che da domani dovrà pensare a risolvere i tanti problemi che si aggiungono a quelli preesistenti l’emergenza.
La mia speranza è che chi governa oggi non si dimentichi della Sicilia e delle Isole Eolie.
I danni dell’emergenza su settori chiave, come ad esempio il turismo, sono evidenti e non c’è tempo
da perdere. Quando avremo la misura degli interventi predisposti sarà importante consigliare e proporre come sfruttare i fondi che arriveranno e con quale priorità. Mi rivolgo soprattutto a chi le isole le vive 365 giorni l’anno, e a cui, ahimè, è probabile che non basteranno i provvedimenti economici attuati dal Governo, e che quindi dovrà guardare con più attenzione anche al mondo dei fondi europei.
In questo sono fiduciosa, perché conosco la forza dei cittadini delle isole: il carattere, la determinatezza e lo spirito di sacrificio. Non ci si potrà permettere di cullarsi sulle risorse che madre natura ci ha donato, ma dovremo tutti, insieme, dare il meglio per ripartire ancora più forti.
Abbiamo il dovere di reagire, cogliere la lezione che il virus ha impartito a tutti noi e imboccare la strada del miglioramento. Certo, non sarà facile e ci vorrà tanta pazienza.
Anche se, come tutti noi, non nascondo preoccupazione e timore verso un futuro che si è fatto ancora più incerto, voglio essere ottimista e per questo alla domanda dell’amico Mariano rispondo in termini positivi: ne usciremo migliori, caro Mariano, tutti insieme.
Lo dobbiamo alle nostre Isole, al mondo intero, a chi verrà dopo di noi.
Messina, 05.04.2020
Maria Fernanda Gervasi
Oggi, a 31 anni, posso dire di ritenermi eoliana, oltre che messinese, non solo perché possiedo una piccola casetta a Vulcano, ma perché fra queste isole c’è parte del mio cuore, della mia vita, delle mie amicizie e dei miei ricordi.
Penso che questa domenica, in condizioni di “normalità”, l’avrei trascorsa proprio a Vulcano, come anche i fine settimana a seguire e le festività – e come me, tanti altri -, ma questa pandemia ci costringe, giustamente, a rimanere nelle nostre case, evitare spostamenti e contatti per preservare noi stessi e gli altri.
Ad un mese dall’inizio della quarantena, però, mi sembra di poter nutrire la speranza che si sia trovato un equilibrio nell’emergenza, soprattutto dal punto di vista sanitario, ed è evidente quanto la preoccupazione sia rivolta anche all’impatto economico che il virus ha già avuto e continuerà ad avere nel nostro territorio.
Rispetto alle regioni del nord Italia, possiamo ritenerci “fortunati”, sono i numeri a dirlo. Un bilancio che risulta comunque drammatico, fatto da persone che oggi soffrono o non ci sono più, e a cui va il nostro pensiero.
Tuttavia dalle parole di Mariano voglio cogliere la positività che è riuscito a trasmettere, guardando al bicchiere mezzo pieno. Non posso che condividere il suo appello a ritenerci tutti protagonisti di una ripresa che sta a noi determinare, mettendo da parte le critiche e guardando al domani in chiave propositiva.
Un atteggiamento che sarà fondamentale anche per accompagnare il lavoro di chi, essendo nelle istituzioni, già oggi gestisce l’emergenza – con le evidenti difficoltà del caso – e che da domani dovrà pensare a risolvere i tanti problemi che si aggiungono a quelli preesistenti l’emergenza.
La mia speranza è che chi governa oggi non si dimentichi della Sicilia e delle Isole Eolie.
I danni dell’emergenza su settori chiave, come ad esempio il turismo, sono evidenti e non c’è tempo
da perdere. Quando avremo la misura degli interventi predisposti sarà importante consigliare e proporre come sfruttare i fondi che arriveranno e con quale priorità. Mi rivolgo soprattutto a chi le isole le vive 365 giorni l’anno, e a cui, ahimè, è probabile che non basteranno i provvedimenti economici attuati dal Governo, e che quindi dovrà guardare con più attenzione anche al mondo dei fondi europei.
In questo sono fiduciosa, perché conosco la forza dei cittadini delle isole: il carattere, la determinatezza e lo spirito di sacrificio. Non ci si potrà permettere di cullarsi sulle risorse che madre natura ci ha donato, ma dovremo tutti, insieme, dare il meglio per ripartire ancora più forti.
Abbiamo il dovere di reagire, cogliere la lezione che il virus ha impartito a tutti noi e imboccare la strada del miglioramento. Certo, non sarà facile e ci vorrà tanta pazienza.
Anche se, come tutti noi, non nascondo preoccupazione e timore verso un futuro che si è fatto ancora più incerto, voglio essere ottimista e per questo alla domanda dell’amico Mariano rispondo in termini positivi: ne usciremo migliori, caro Mariano, tutti insieme.
Lo dobbiamo alle nostre Isole, al mondo intero, a chi verrà dopo di noi.
Messina, 05.04.2020
Maria Fernanda Gervasi
Iscriviti a:
Post (Atom)