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domenica 18 agosto 2019

Scossa di terremoto di magnitudo 3.5 alle Eolie.

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata alle 23:35 di ieri al largo delle isole Eolie. Secondo i rilevamenti dell'Ingv, il sisma ha avuto ipocentro a 291 km di profondità ed epicentro a 10 km di distanza da Malfa e Leni.
Non si segnalano danni a persone o cose.

sabato 17 agosto 2019

Filicudi, Disinfestazione da zanzare il 18 e il 19 agosto. Derattizzazione il 18 agosto.

DISINFESTAZIONE
L’Assessore ai Servizi Ambientali
Informa la cittadinanza
Il servizio di derattizzazione da espletarsi nei centri abitati dell’intero territorio comunale continuerà con il centro abitato di Filicudi il domenica 18 agosto 2019.
Al fine di evitare pericolo, per l’uomo e per gli animali domestici, si invita la cittadinanza a non toccare le scatole contenenti le esche topicide e a custodire i propri animali domestici.
Il servizio di disinfestazione da zanzare prosegue con l’isola di Filicudi la notte tra il 18 e il 19 agosto dalle ore 23.00.
Al fine di una buona riuscita degli interventi, si invita la cittadinanza a:
- Chiudere le finestre a partire dall'orario programmato;
- Non intralciare le operazioni con soste su vie/piazze scarsamente accessibili;
- Custodire derrate e contenitori destinati all’alimentazione umana ed animale, evitando il contatto con i prodotti usati per la disinfestazione;
- Non stendere i panni durante il periodo di esecuzione dell’intervento;
- Svuotare qualunque tipo di ristagno d’acqua (es. sottovasi, secchi e contenitori, barche in disuso, ecc..) in quanto risultano fonte e focolai di zanzare.
Gli interventi verranno effettuati solo in condizioni atmosferiche favorevoli (in assenza di pioggia e vento).
Lipari, 12/08/2019
L’Assessore
(Massimo Taranto)

Di "perla in perla". Via Garibaldi (Lipari) e i cori da "educande" alle 3 del mattino... per la gioia dei residenti(video)

Ma di che stiamo a parlare?

Ferragosto col pienone alle Eolie. Ma che notte da incubo a Lipari. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud del 17.08.19



Partecipazione ad un'idea (di Antonio Iacullo)

Riceviamo e pubblichiamo:
Ho letto di un interrogativo posto dal giovane Palamara ai lettori dei giornali on line in questi giorni. Con questa locandina, sintetizzando con immagini, desidero rispondere.
Grazie e cordiali saluti-
Antonio Iacullo

Pomeriggi culturali Eoliani. Oggi 18 Agosto si presenta il libro "Ira funesta" di Alberto Siracusano


Quattro del mattino del 17 Agosto a Lipari centro, c'è un "poco" di tensione "all'asilo" o sbaglio? (video)

Ma la maggior parte di questi "esagitati" avranno quindici anni? . Indipendentemente se tutti o una parte siano "turisti" o di Lipari, è normale che siano in giro a quest'ora?

Un porto romano sommerso a Lipari! (di Marco Anzidei)

Nel 2008 il compianto Sebastiano Tusa †, allora Direttore della Soprintendenza Archeologica del Mare della Regione Siciliana, si trovava a Lipari, una delle sue mete abituali di lavoro. Una draga era impegnata in alcuni sondaggi preliminari nel mare antistante la banchina del porto di Marina Lunga per l’ampliamento del molo aliscafi a Sottomonastero. Ad un tratto, la benna fece emergere dal fondo del mare parti di colonne che depositò con fragore sulla banchina. Stupefatto della “pesca miracolosa” di resti archeologici, nei giorni successivi Sebastiano autorizzò i primi rilievi subacquei che delinearono la presenza di interessantissime strutture sommerse. Queste vennero successivamente attribuite ad un porticato di epoca romana, probabilmente posto all’ingresso di un ampio porto.











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I resti sommersi del porticato, di forma semicircolare. Si nota la base di una colonna (Foto: Marco Anzidei).

Gli scavi e i rilievi subacquei continuarono nei mesi successivi, ma la svolta nelle indagini sulla possibile presenza di strutture portuali nella zona avvenne grazie ad un rilievo idrografico eseguito nell’ambito di un progetto multidisciplinare finanziato dalla Protezione Civile e diretto dall’INGV, in collaborazione con IGAG-CNR (Alessandro Bosman) e Università Sapienza di Roma (Daniele Casalbore). Il rilievo, rivolto allo studio dei rapporti tra attività vulcanica e tettonica, comprendeva una mappatura ad alta risoluzione dei fondali circostanti Lipari. Questo venne eseguito con un sofisticato ecoscandaglio multifascio, montato sulla imbarcazione Big One dell’INGV, appositamente trasportata da La Spezia fino a Lipari.











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Il Big One con il sensore dell’ecoscandaglio multifascio montato a prua che “guarda” il fondale di Lipari (foto: Marco Anzidei)

Il Big One venne trasformato per l’occasione in un piccolo laboratorio galleggiante pieno di costose strumentazioni Hi-Tech, dove si muovevano agilmente un pilota e tre-quattro ricercatori.











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L’interno del Big Blu con la strumentazione. Nella foto Daniele Casalbore (foto: Marco Anzidei).

Mano a mano che il rilievo procedeva, i monitor collegati ai computer che analizzavano i dati da complessi strumenti misero in luce un grande molo lungo 160 m e largo 60 m, parzialmente sepolto da sedimenti.











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Un particolare della pavimentazione del molo. Il subacqueo è Roberto La Rocca (archeologo subacqueo Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana) (foto: Marco Anzidei).

Il molo, con caratteristiche costruttive tipiche dell’epoca romana, si raccordava sulla costa proprio con il porticato individuato da Sebastiano.
Come mai i romani costruirono questo grande molo a Lipari? Perché è stato sommerso dal mare? Perché si è persa la memoria di questa imponente struttura?
Questo è stato il filo conduttore delle discussioni con Sebastiano Tusa e Roberto La Rocca,  della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, a cui abbiamo provato a dare risposta con lo studio multidisciplinare New insights on the subsidence of Lipari island (Aeolian islands, southern Italy) from the submerged Roman age pier at Marina Lunga,pubblicato nel 2016 sulla rivista Quaternary International.
Le mappe tridimensionali ad altissima risoluzione del fondale e la interpretazione archeologica hanno guidato le immersioni sottomarine organizzate da Francesco Spaggiari, subacqueo del Global Underwater Explorers (GUE), che tuttora svolge un ruolo fondamentale nei ritrovamenti, mappatura e recupero di resti archeologici sottomarini per la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Dai rilievi è stato possibile osservare e misurare nel dettaglio le caratteristiche del molo e del porticato e anche individuare gli elementi costruttivi indicatori del livello marino al tempo in cui il molo era in funzione. Il molo presenta ancora i resti dei tipici anelli di ormeggio in pietra e tratti di pavimentazione, ancora in ottimo stato di conservazione. Il porticato è invece costituito di più livelli, su cui sono stati rinvenuti numerosi capitelli di colonne, anche ribaltati. 
Dall’analisi della morfologia del fondale, dalle caratteristiche costruttive del molo e del porticato, è stato possibile individuare la costa di epoca romanaoggi posta alla profondità di circa 13 m da cui è stata desunta una sommersione del molo di 12.3 m. L’analisi stratigrafica dei sedimenti che coprivano il molo ha permesso di indicare l’età della frequentazione attraverso la datazione archeologica di resti ceramici. 
Per calcolare la velocità di subsidenza (cioè la lenta flessione verso il basso della superficie terrestre per cause naturali o antropiche), abbiamo utilizzato particolari elementi costruttivi del molo che erano in relazione con il livello del mare al tempo del funzionamento del porto (ad esempio la pavimentazione della superficie del molo, i possibili punti di ormeggio, ecc.) ma che oggi sono sommersi. Ciò in modo di calcolare l’aumento locale del livello nel tempo. Il risultato è stato che il porto si è inabissato alla velocità media di circa 5.79 mm all’anno durante gli ultimi 2000 anni. Per lo stesso periodo, sappiamo da altri studi che il livello marino nel Mediterraneo nella zona delle Eolie è aumentato di circa 1 m per cause climatiche (aumento eustatico, cioè di acqua proveniente principalmente dallo scioglimento dei ghiacci continentali e movimenti isostatici della terra solida).      
Dalla differenza tra la variazione di livello marino indicata dal molo (quanto è stato sommerso) e l’aumento di livello marino già noto per cause climatiche, abbiamo quindi potuto calcolare i diversi contributi che hanno concorso alla sommersione del molo, stimando l’entità della subsidenza causata dal movimento vulcano-tettonico, principale responsabile “dell’affondamento” del molo, avvenuta alla velocità media di 5.17 mm all’anno durante gli ultimi 2100 anni circa (età del molo). Sono quindi i movimenti vulcano-tettonici la causa principale della sommersione del molo. Infine, a partire dai valori di subsidenza e della ricostruzione nel tempo dell’aumento di livello marino (ultimi 20.000 anni), è stato possibile ipotizzare il momento in cui il molo è diventato inutilizzabile in quanto ormai sommerso: il IV secolo dopo Cristo. Questo periodo sembra essere in accordo con la datazione di alcune ceramiche ritrovate all’interno dei sedimenti che coprono il molo.
L’insieme di questi dati, ha permesso di ipotizzare che il molo cessò di funzionare intorno al IV secolo d.C. con la conseguente perdita di un importante scalo portuale a Lipari. Nei secoli successivi, i movimenti subsidenti (forse intervallati da episodi di sollevamento per attività vulcanica) e il continuo aumento del livello marino indotto dal riscaldamento climatico porteranno il molo e il porticato a sempre maggiori profondità, cancellandone il ricordo.

Canneto :"Pirati" catanesi penetrano, con motoscafo, nel tratto di mare riservato ai bagnanti. Intervengono carabiniere, fuori servizio, e guardia costiera

Minuti di grande apprensione, ieri pomeriggio, nel tratto di mare antistante il lido "Coral beach " di Canneto. 
Intorno alle 17, un motoscafo di circa 5 metri e mezzo, con a bordo (questo si appurerà poi) sette giovani catanesi, è penetrato all'interno dell'area riservata ai bagnanti, girando all'interno di quello spazio, avvicinandosi pericolosamente al bagnasciuga, tra le comprensibili urla e terrore dei presenti, tra i quali tante famiglie con bambini. Allertato dalle urla, che provenivano dal mare e dalla spiaggia, un appuntato dei carabinieri di Lipari, fuori servizio, che si stava concedendo qualche ora di relax con i suoi cari, si è attivato e con un pattino, insieme ad un giovane del luogo*, ha raggiunto l'imbarcazione che, nel frattempo, si era spostata, gettando l'ancora al di fuori dell'area riservata ai bagnanti. Dopo essersi qualificato, ha proceduto all'identificazione dei sette. 
Nel frattempo, una volta allertata, è giunta la guardia costiera che ha proceduto a verbalizzare, elevando una sanzione amministrativa,  i giovani turisti per inosservanza dell'ordinanza sulla sicurezza balneare, per navigazione a motore sotto costa
Il motoscafo ha poi ripreso il largo poichè, in casi del genere, non è previsto il sequestro.

*Apprendiamo  si trattava di un maresciallo della guardia costiera, anch'egli libero  dal servizio.

Oggi a Stromboli incontro su "Le pescatrici delle isole" e conferimento cittadinanza onoraria alla dottoressa Maffei.


Canneto, il 15 agosto si è ripresa una antica tradizione: U viaggiu a Madonna. (secondo gruppo di 6 foto)

Oggi è il 17 Agosto. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il detto/proverbio del giorno.

Veduta sulla baia di Lipari (foto: Maria Castelli)

Detto/proverbio del giorno: Gobba a levante, luna calante, gobba a ponente, luna crescente.

L'augurio della comunità parrocchiale di San Giuseppe a Don Giuseppe Mirabito nel 23° dell'ordinazione sacerdotale.


venerdì 16 agosto 2019

Per Carmelo Riganò "Pesce fresco" maglietta personalizzata. Consegnata direttamente da Aurelio De Laurentiis

Vulcano: i carabinieri denunciano diciotto persone per abusivismo edilizio.

(Comunicato Carabinieri) 
Nei giorni scorsi, sull’isola di Vulcano, appartenente all’arcipelago Eoliano, i Carabinieri della Stazione di Vulcano hanno eseguito diversi controlli finalizzati a contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio.
Nel corso dei servizi, i militari dell’Arma, hanno proceduto nei confronti di:
una 53enne ed un 55enne che sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per aver realizzato, nelle rispettive abitazioni, in località Vulcanello, interventi edilizi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico in assenza dei relativi permessi.
I militari hanno individuato un’abitazione in muratura e una dependance fuori terra in cemento già oggetto di apposita ordinanza di demolizione del Comune di Lipari.
Nella circostanza sono stati denunciati anche il direttore dei lavori, 50enne di origini messinesi, il progettista, 52enne di Barcellona P.G., e il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, 46enne di Barcellona P.G.;
un 77enne, un 49enne, un 46enne, una 45enne che sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per aver realizzato, in contrada Sotto lentia, un manufatto in cemento armato, completamente interrato in area sottoposta a vincolo sismico e paesaggistico in assenza dei relativi permessi. L’opera è stata posta sotto sequestro. Nella circostanza sono stati denunciati anche il direttore dei lavori, 69enne di Barcellona P.G. e il titolare dell’impresa edile che ha eseguito i lavori, 59enne di Barcellona P.G.;
un 68enne ed una 60enne, che in località Sotto lentia hanno realizzato un manufatto in cemento armato già oggetto di apposita ordinanza di demolizione e ripristino dei luoghi da parte del Comune di Lipari;
una 71enne e un 44enne che sempre in contrada Sotto lentia hanno realizzato una cisterna nei pressi della propria abitazione senza alcun permesso e autorizzazione;
un 79enne sul cui fondo in località Piano dell’Arpa è stata costruita un’abitazione in muratura ed un 73enne ed una 51enne quale responsabili della ditta esecutrice dell’opera già oggetto di ordinanza di demolizione.

Ferragosto a Marina Corta. Una bella serata e positivo riscontro. (Secondo gruppo di 4 foto)

Inaugurata la macchina del ghiaccio per i pescatori responsabili di Stromboli


Nell’ambito del progetto sulla pesca responsabile di Blue Marine Foundation e Aeolian Islands Preservation Fund, è stata inaugurata a Stromboli la prima macchina del ghiaccio donata dalle fondazioni ai pescatori dell’isola, veri protagonisti del progetto.

Dal 2017 è stato avviato un progetto che vede coinvolti i pescatori di Salina e Stromboli che, nella fase iniziale e a seguito di una serie di incontri, hanno sviluppato volontariamente un ‘Codice di buona condotta’ centrato sulla pesca responsabile, in collaborazione con i biologi marini, stabilendo insieme quali comportamenti consapevoli adottare, in particolare in merito all’uso degli attrezzi da pesca, per favorire la tutela a lungo termine della risorsa ittica. 
Lo scopo del progetto è quello di incentivare l’aggregazionismo tra i pescatori, sensibilizzare la categoria sulle criticità in cui oggi versa la risorsa ittica, promuovere la pesca a basso impatto ambientale, favorire il recupero degli habitat e dei suoi organismi e creare un modello win-win per la conservazione e la pesca.
Nel primo anno di sviluppo del progetto i pescatori coinvolti si sono riuniti in più occasioni diventanto parte attiva del progetto. In seguito hanno ricevuto delle casse frigo isolanti per migliorare la qualità del pescato del giorno e disincentivare l’uso delle cassette usa e getta in polistirolo. E’ stato inoltre creato un logo che li identifichi così che gli acquirenti locali possano facilmente riconoscere i pescatori che seguono un modello virtuoso, acquistando un prodotto sostenibile, di alta qualità e a chilometro zero.
Le macchine del ghiaccio donate, producono ghiaccio a scaglie fino a 500 kg al giorno. I pescatori di Stromboli, che hanno accolto con entusiasmo l’installazione della macchina, potranno finalmente rifornirsi tutti i giorni di ghiaccio e mantenere il pescato giornaliero al massimo della sua freschezza e qualità. 
E’ prevista a breve l’istallazione delle macchine del ghiaccio a Salina e il coinvolgimento di un gruppo di pescatori di Lipari, con l’obiettivo di continuare a sostenere la categoria tutelando gli ambienti marini. Il progetto ha suscitato l’interesse di altre comunità di pescatori in Italia.
Si ringraziano Claudio Utano dell’agenzia MoloTre per aver concesso uno spazio che ospitare la macchina a Stromboli e Paolo de Rosa, Presidente dell’associazione Attiva Stromboli, per il sostegno sull’isola.

Due interventi di pulizia e lavaggio strade a Lipari centro.

Si informa la cittadinanza che con ordinanza n. 85 del 14 agosto 2019 il Sindaco Marco Giorgianni, di concerto con l’Assessore all’Ecologia Massimo Taranto, ha disposto due interventi straordinari di pulizia e lavaggio strade per il Centro Storico di Lipari, ovvero in zona Corso Vittorio Emanuele e zona Marina Corta, comprensivo dei vicoli limitrofi, a tutela della salute pubblica, dell’ambiente e del decoro urbano.
I due interventi sono stati programmati per la notte tra il 16 e il 17 agosto e per la notte tra il 25 e il 26 agosto.
Si richiede la collaborazione delle attività e dei gestori dei locali nel lasciare le strade e i vicoli interessati sgombri da qualunque impedimento per l’effettuazione del servizio.
Grazie.
L’Assessore all’Ecologia
Massimo Taranto

Accadde alle Eolie: 16 Agosto 2009: A fuoco una tettoia in zona S. Anna - Via Franza


Canneto, il 15 agosto si è ripresa una antica tradizione: U viaggiu a Madonna. (primo gruppo di 5 foto)

Pista ciclabile sulla Lipari - Canneto. La risposta della Città Metropolitana al giovane Domenico Palamara.

Breve video della festa di San Vincenzo Ferreri a Ginostra.

Ferragosto a Marina Corta. Una bella serata e positivo riscontro. (Primo gruppo di 4 foto)

Oggi è il 16 Agosto. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il detto/proverbio del giorno

Marina Corta (Lipari) - Chiesa Madonna della Neve
Detto/proverbio del giorno: A lavar la testa all'asino si perde l'acqua e anche il sapone