Lipari e le sue isole riserveranno ai turisti, ed ovviamente anche ai residenti, un ricco calendario di iniziative che si protrarranno per tutta stagione estiva fino a settembre. Tra manifestazioni e feste patronali il calendario dovrebbe essere abbastanza ricco. Questo è quanto emerso stamani dall'incontro tenutosi al comune di Settembre poi - a quanto è stato fatto intendere- coinciderà un grande evento (grazie alla collaborazione con il direttore artistico del festival di Sanremo, Mauro Pagani.
Per il calendario, per le date ufficiali bisognerà attendere ancora un poco ma il fatto che si stia programmando con largo anticipo, rispetto al solito, è già un segno positivo
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martedì 28 maggio 2013
Lo Schiavo di Marevivo torna a sollecitare piena funzionalità del pontile di Ginostra
Associazione Ambientalista MAREVIVO
prof.
Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale Ginostra-Stromboli
sig. Sindaco Comune di Lipari
e p.c Dott. Franco Gabrielli
Capo Dip. Protezione Civile
S.E. Prefetto di Messina
Presidente Circoscrizione Stromboli
Oggetto: pontile di Ginostra
Facendo
seguito alla precedente nota del 08\04\13, di pari oggetto, si ritiene
opportuno rinnovare la viva preoccupazione per lo stato di estrema fatiscenza
del respingente per l’attracco degli aliscafi del pontile di Ginostra.
Lo
stesso respingente presenta molte parti arrugginite e\o dissaldate, nonché una trave
portante piegata, ma soprattutto è da mesi privo di una delle due putrelle di
sostegno alla struttura, divelta dalle recenti mareggiate e presumibilmente
depositata sul fondale circostante.
Considerato che dalla piena efficienza e funzionalità
del pontile dipende la vivibilità e la sicurezza dell’intera comunità (che
sorgendo sulle pendici di un vulcano dalla imprevedibile attività eruttiva necessita
di infrastrutture adeguate e pienamente funzionanti per portare soccorso o
evacuare la popolazione) si auspica un immediato intervento
Cordiali saluti
Come eravamo: Nicola Puleo
Nel giorno che sarebbe stato quello del suo compleanno vogliamo ricordare a tutti il portierone Nicola Puleo, grande sportivo e per tanti anni estremo difensore del glorioso C.S. Lipari
Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)
28 maggio 1035
Avendo
i saracini occupata l’isola di Lipari, scorrevano giornalmente le spiagge de’
Cristiani, dove facevano grosse prede, e molti prigioni. Pervenuti questi
avvisi alle orecchie de’ Pisani, inanimati dall’ottenuta vittoria di Cartagine,
armarono quaranta Galere, ed usciti s’indirizzarono verso la detta Isola per
liberarla dalle mani di quegl’Infedeli.
Ammiraglio
della qual Armata dicono che fosse Sigerio
Matti, il quale entrato all’improvviso nel porto, prese parte de’ Vascelli,
che vi si ritrovavano, e parte affondati, mise l’assedio alla Città, che ben
presto l’ottenne, ed il dì 28 maggio
scorse tutta l’Isola, dove fece un grosso bottino, e dalla Chiesa dedicata al
Glorioso Apost. S. Bartolommeo, levò la di lui Testa, ed una mano, che in detta
Chiesa si conservava, le quali Reliquie, colla dovuta venerazione trasportò a
Pisa, dove onorevolissimamente si conservano nella Chiesa Maggiore.
Che ivi
fosse traslatato il Corpo di detto S. Apostolo, chiaramente lo dice Freg. Turon
della Glor. De’ Mart. Cap. 34, il Card. Bar., ne fa ampia attest. Nelle sue
note al martirol. Cit. molti altri Aut., e se fosse opposto, che il Corpo del
medesimo Santo fù poi traslatato da Lipari a Benevento l’anno 832, come vuol
Sigeb. Nella sua Cron. L’anno 840 secondo Leone Ostien. Lib. Pr. Cap. 26 e che
di lì poi fù portato a Roma da Ottone Imperatore l’anno 983 e che in
conseguenza non potevano in quest’anno aver trovato i Pisani dette S. Reliquie
in Lipari; io risponderei, come ha fatto il molti casi il medesimo Card. Bar.
Ne’ suoi Ann., che non si deve reputare cosa ripugnante, che quando il Corpo
del medesimo Santo, fu traslatato da Lipari, ne fosse ivi restata parte per
buona, fortuna de’ Pisani, de’ quali altri che hanno scritto gl’Annali,
raccontano diversamente questa impresa, asserendo, che quando i Saracini ebbero
sentore che era mossa contro di loro l’armata Pisana, il di cui nome era già
divenuto tremendo, non vollero aspettare per non essere sconfitti, ma presero
risoluzione di spogliar tutta l’isola, e lasciarla vuota di robe e abitatori, e
fuggirsi in luogo sicuro, e così fecero, credendo, che i Pisani non la
dovessero tenere, come paese lontano, e disastroso, ond’eglino sarebbero poi
ritornati a riabitarvi, ma s’ingannaro, perché impadronitisi i Pisani dell’Isola,
la tennero, e la munirono.
Anno 1036
Partiti
i Pisani coll’armata da Lipari si inviarono verso Bona Città dell’Affrica,
quale città fù Patria di S. Agostino, e
la presero con aver tagliati a pezzi molti di quegl’infedeli, ed in particolare
il loro Re, e con ricchissima preda se ne ritornarono vittoriosi alla Patria.
Ritrovatasi
in quel tempo l’Imperator Corrado in Italia per quietare i tumulti di
Lombardia, onde i Pisani per gratificarselo, gli spedirono Ambasciatori, col
mezzo de’ quali donarono a S. M. l’isola di Lipari da loro acquistata,
inviandogli ancora la corona reale del Re di Bona.
Furono
graditissimi i doni all’Imperatore, lodando l’affetto de’ donatori, a’ quali
sempre corrispose con reciproco amore. In quest’anno i Pisani diedero principio
a fabbricare il ponte vecchio, oggi della fortezza, quale era di legno, e fù
finito l’anno 1046.
Fatto
storico realmente avvenuto o leggenda? Questa è stata la prima domanda che ci
siamo posti nel leggere gli annali Pisani. Possiamo affermare che, allo stato
delle ricerche, nessun testo di Storia Pisana nega l'evento. Come abbiamo avuto
modo di dimostrare gli eventi relativi all'attacco nei confronti degli arabi di
Lipari sono ben dettagliati rispetto agli altri avvenimenti narrati nel
periodo, come le spedizioni nei confronti di Bona ed Utica. La data della
spedizione, il numero delle navi, la topografia di Lipari, il passaggio
relativo alla Chiesa dedicata a San Bartolomeo nell'area del presunto luogo
dello sbarco del corpo dell'apostolo, sono precisi particolari che non possono
essere derubricati alla voce “leggenda”. Lo stesso
Due
degli eruditi pisani più noti, Tronci e Roncioni, dedicano ampio spazio e
risalto alla cronaca dell'attacco pisano nei confronti degli arabi di Lipari,
senza alcun tentennamento.
Per
quasi un secolo abbiamo dato per scontato alcune informazioni storiche sul periodo
arabo di Lipari, adesso la scoperta degli Annali del Tronci ci spingono a
cercare altre prove, altre testimonianze, a conferma o smentita di questi
fatti.
Il
racconto del Tronci e degli storici pisani, ci stimola ad immaginare una
comunità liparota consistente ed in grado di avviare una notevole opera di
ricostruzione subito dopo l'arrivo dei Benedettini, quale la costruzione del
monastero, della prima cattedrale e del Chiostro, rafforzando quanto sostenuto
dagli avvocati del Comune di Lipari, e principalmente all'avvocato Emanuele
Carnevale, nella lunghissima controversia legale sui terreni pomiciferi e sulla
interpretazione dei diplomi normanni sostenuta contro la Mensa Vescovile di
Lipari nei periodi 1888-1891 e 1911 – 1926.
Le Isole Eolie, ancora una volta, riescono a
sorprenderci, a non dare per scontato
che tutto sia noto o sia stato scoperto; attraverso la ricerca è possibile
scoprire e riscrivere il passato delle nostre isole e darci indicazioni per il
futuro.
Per approfondimenti: Giuseppe La Greca, Lipari al
tempo degli arabi, edizione del Centro Studi Eoliano, 2009.
Da Partylandia auguri ad Alessandro, Alice e Christian
Lo staff di Partylandia augura Buon Compleanno ad Alessandro che compie 5 anni, ad Alice che ne compie 4 e a Christian che ne compie 14.
E' deceduto Federico Finocchiaro
E' deceduto a Messina, dove da qualche settimana era ricoverato a causa di un malessere che lo aveva colpito, Federico Finocchiaro.
Imprenditore dalle grandi capacità professionali e di grandi doti umane lascia un grande vuoto tra i suoi cari e nella comunità eoliana.
Il funerale si terrà domani alle ore 16 nella Chiesa di San Giuseppe a Lipari.
Eolienews, il suo direttore, nel porgere le più sentite condoglianze, si stringono con grande affetto vicino all'amico Giuseppe e a tutti i componenti la famiglia.
=================================================================
Cristian Ruggiero e la sua famiglia porgono sentite condoglianze ai suoi cari per la prematura scomparsa del caro Federico
=================================================================
Ho l'onere ma anche l'onore di ricordare a nome di tutta la PDl ed i simpatizzanti tutti, che la dipartita del nostro, prima che imprenditore, Amico Federico Finocchiaro, ci addolora e ci rattrista profondamente. Pertanto siamo vicinissimi alle famiglie Finocchiaro - Imbruglia in questo triste giorno di lutto, il ricordo dell'uomo e del padre di famiglia modello, equilibrato, mai polemico, sempre disponibile ed altruista, potranno essere solo di esempio per tutti.
Imprenditore dalle grandi capacità professionali e di grandi doti umane lascia un grande vuoto tra i suoi cari e nella comunità eoliana.
Il funerale si terrà domani alle ore 16 nella Chiesa di San Giuseppe a Lipari.
Eolienews, il suo direttore, nel porgere le più sentite condoglianze, si stringono con grande affetto vicino all'amico Giuseppe e a tutti i componenti la famiglia.
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Cristian Ruggiero e la sua famiglia porgono sentite condoglianze ai suoi cari per la prematura scomparsa del caro Federico
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Ho l'onere ma anche l'onore di ricordare a nome di tutta la PDl ed i simpatizzanti tutti, che la dipartita del nostro, prima che imprenditore, Amico Federico Finocchiaro, ci addolora e ci rattrista profondamente. Pertanto siamo vicinissimi alle famiglie Finocchiaro - Imbruglia in questo triste giorno di lutto, il ricordo dell'uomo e del padre di famiglia modello, equilibrato, mai polemico, sempre disponibile ed altruista, potranno essere solo di esempio per tutti.
Addio Federico lasci un vuoto in tutto noi.
Lettera Firmata a nome PDL
lunedì 27 maggio 2013
INCREDIBILE: 1,2 MILIARDI PER NON COSTRUIRE IL PONTE. E ORA CHE SI FA?
Comunque vada a finire, fra cento anni i nostri pronipoti leggeranno nei libri di storia della vita, morte, resurrezione e ancora morte del Ponte sullo Stretto, ed apprenderanno con sconcertante semplicità a quale livello di superficialità, dilettantismo, balbuzie istituzionale, politica e burocratica si trovasse l’Italia del terzo millennio.
Lo Stato dovrà spendere più di un miliardo di euro per non realizzare il Ponte sullo Stretto. A tanto si è arrivati, a conti fatti, a causa di una serie incredibile di provvedimenti, suicidi che regaleranno al Consorzio Eurolink, general contractor, uno dei risarcimenti più alto di tutti i tempi per un’opera non realizzata.
Per evitare questa jattura ci sarebbe una sola alternativa, realizzare il Ponte sullo Stretto, impercorribile perché oggi, a causa della crisi economica, ritornare sulla decisione “definitiva” di rinunciare all’opera non trova alcuno d’accordo.
Come sia possibile “accettare” l’ineluttabile, tuttavia, è un mistero: rifatti i calcoli, le sanzioni e le spese già sostenute si avvicinano all’investimento pubblico previsto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Due mesi or sono l’Associazione delle grandi imprese di costruzione (Agi) avvertì in una nota che l’investimento a carico dello Stato previsto per costruire il Ponte sarebbe stato di circa 1,5 miliardi e che “la rinuncia espone al pagamento di indennizzi rilevantissimi – dovuti perché previsti dal contratto – elevando le spese e le perdite a una somma vicina al contributo pubblico necessario a realizzare l’opera”.
I costi per progettazioni, studi, sondaggi, ricordava altresì la nota, ammontano a 300 milioni di euro, sostenuti grazie agli aumenti di capitale versati negli anni dai soci pubblici della Stretto di Messina (Anas, Fs, Fintecna). Sommando spese e perdite, i costi salirebbero a una cifra vicina a 1,5 miliardi, a fronte dell’indennizzo richiesto di 1,2 miliardi.
L’idea che si potesse uscire dal ginepraio con 200-300 milioni di euro si è rivelata priva di fondamento, hanno fatto i conti senza l’oste. Scientemente o meno. Gli espedienti più recenti, messi in atto dal governo Monti per ridurre al minimo i danni, sono stati contestati dalle imprese. L’idea del Governo Monti era di offrire una contropartita a Eurolink, attraverso l’esecuzione di opere complementari al Ponte, di pubblica utilità a prescindere dalla realizzazione dell’opera, per circa 300 milioni di euro. La proposta non è stata ritenuta congrua. Del resto, perché mai Eurolink, Impregilo e le imprese, la spagnola e giapponese, avrebbero dovuto eseguire lavori, e sostenere spese, se possono incassare gli indennizzi senza colpo ferire?
Il Consorzio Eurolink si è avvalso di una impresa capofila, la Impregilo, italiana, e due società leader del settore, una spagnola e l’altra giapponese. L’ambasciata spagnola è intervenuta duramente sul governo italiano, richiamandolo al rispetto dei patti stipulati.
Come si è finiti in questo cul de sac?
Il dissenso – aperto, motivato e coerente –, di ambientalisti e parti politiche spaventate dai costi elevati e contrariati dalla inutilità di un’opera sprovvista di infrastrutture di servizio su un territorio carente di trasporti pubblici efficienti; il dissenso di principio di partiti, come la Lega Nord, che ha pubblicamente dichiarato la sua avversione; il consenso ambiguo di coloro che hanno promesso la costruzione dell’opera, facendone una bandiera elettorale, e si sono di fatto tirati indietro (è il caso del governo Berlusconi).
Il progetto prende il via nel 1968 con il bando del concorso internazionale di idee da parte dell’Anas, nell’agosto 2003 viene approvato in via preliminare dal Cipe (una campata unica da 3,3 km, il ponte più lungo al mondo; 6 corsie stradali e due binari). Nel 2006 il Governo Prodi esclude il ponte dalle priorità del programma. Nel 2008 il progetto viene ripescato dal governo Berlusconi e approvato nel 2010, ma arriva l’abiura in aula nel 2011 da parte della e stesso governo Berlusconi in Parlamento. L’atto finale spetterà al governo Monti, che seppellisce l’opera, mettendo in piedi un marchingegno per non uscire con le ossa rotte. Sarà tutto inutile. Uno spreco di denaro enorme.
“Ai 383 milioni spesi per il progetto e il manternimento della Società Stretto di Messina”, ricorda Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, “si deve aggiungere il costo dell’inevitabile contenzioso, che potrebbe avere sviluppi sorprendenti. Il Consorzio Eurolink ha già invocato un risarcimento danni di 700 milioni più gli interessi, senza contare le implicazioni internazionali”.
Gian Antonio Stella, ripercorrendo tutte le fasi della storia, cita due episodi cruciali: “La mazzata”, ricorda, “arriva in ottobre del 2011 con una mozione dei dipietristi che chiede di sopprimere i finanziamenti pubblici. La mozione inspiegabilmente passa con 284 voti favorevoli e uno contrario. Oltre allo scontato sì dei leghisti, c’è anche quello del governo…Votano a favore il coordinatore del Pdl Denis Verdini, i ministri Gelmini, Brambilla e uno stuolo di sottosegretari…”.
La bandiera del Ponte, issata ad ogni vigilia di campagna elettorale, viene così ammainata, definitivamente.
Solo errori, omissioni, furbizie e incompetenza? O c’è qualcos’altro. I soldi finora spesi sono finite nelle tasche di qualcuno, i costi sostenuti sono stati pagati dai contribuenti, le sanzioni “sacrosante” in caso di inadempienza contrattuale sono premi “di consolazione” molto generosi, che fanno venire la vista agli “orbi”.
Ci si è concentrati, forse, troppo sull’assalto mafioso agli appalti nella fase di realizzazione e non si è prestata la necessaria attenzione sui marchingegni messi in atto, consapevolmente o meno, per salvaguardare gli utili delle imprese, qualunque fosse l’esito, e i guadagni di quanti hanno lucrato, in modo spropositato, sulla fattibilità dell’opera fin dal 1968, quando si cominciò a tirare fuori quattrini.
Lo Stato dovrà spendere più di un miliardo di euro per non realizzare il Ponte sullo Stretto. A tanto si è arrivati, a conti fatti, a causa di una serie incredibile di provvedimenti, suicidi che regaleranno al Consorzio Eurolink, general contractor, uno dei risarcimenti più alto di tutti i tempi per un’opera non realizzata.
Per evitare questa jattura ci sarebbe una sola alternativa, realizzare il Ponte sullo Stretto, impercorribile perché oggi, a causa della crisi economica, ritornare sulla decisione “definitiva” di rinunciare all’opera non trova alcuno d’accordo.
Come sia possibile “accettare” l’ineluttabile, tuttavia, è un mistero: rifatti i calcoli, le sanzioni e le spese già sostenute si avvicinano all’investimento pubblico previsto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Due mesi or sono l’Associazione delle grandi imprese di costruzione (Agi) avvertì in una nota che l’investimento a carico dello Stato previsto per costruire il Ponte sarebbe stato di circa 1,5 miliardi e che “la rinuncia espone al pagamento di indennizzi rilevantissimi – dovuti perché previsti dal contratto – elevando le spese e le perdite a una somma vicina al contributo pubblico necessario a realizzare l’opera”.
I costi per progettazioni, studi, sondaggi, ricordava altresì la nota, ammontano a 300 milioni di euro, sostenuti grazie agli aumenti di capitale versati negli anni dai soci pubblici della Stretto di Messina (Anas, Fs, Fintecna). Sommando spese e perdite, i costi salirebbero a una cifra vicina a 1,5 miliardi, a fronte dell’indennizzo richiesto di 1,2 miliardi.
L’idea che si potesse uscire dal ginepraio con 200-300 milioni di euro si è rivelata priva di fondamento, hanno fatto i conti senza l’oste. Scientemente o meno. Gli espedienti più recenti, messi in atto dal governo Monti per ridurre al minimo i danni, sono stati contestati dalle imprese. L’idea del Governo Monti era di offrire una contropartita a Eurolink, attraverso l’esecuzione di opere complementari al Ponte, di pubblica utilità a prescindere dalla realizzazione dell’opera, per circa 300 milioni di euro. La proposta non è stata ritenuta congrua. Del resto, perché mai Eurolink, Impregilo e le imprese, la spagnola e giapponese, avrebbero dovuto eseguire lavori, e sostenere spese, se possono incassare gli indennizzi senza colpo ferire?
Il Consorzio Eurolink si è avvalso di una impresa capofila, la Impregilo, italiana, e due società leader del settore, una spagnola e l’altra giapponese. L’ambasciata spagnola è intervenuta duramente sul governo italiano, richiamandolo al rispetto dei patti stipulati.
Come si è finiti in questo cul de sac?
Il dissenso – aperto, motivato e coerente –, di ambientalisti e parti politiche spaventate dai costi elevati e contrariati dalla inutilità di un’opera sprovvista di infrastrutture di servizio su un territorio carente di trasporti pubblici efficienti; il dissenso di principio di partiti, come la Lega Nord, che ha pubblicamente dichiarato la sua avversione; il consenso ambiguo di coloro che hanno promesso la costruzione dell’opera, facendone una bandiera elettorale, e si sono di fatto tirati indietro (è il caso del governo Berlusconi).
Il progetto prende il via nel 1968 con il bando del concorso internazionale di idee da parte dell’Anas, nell’agosto 2003 viene approvato in via preliminare dal Cipe (una campata unica da 3,3 km, il ponte più lungo al mondo; 6 corsie stradali e due binari). Nel 2006 il Governo Prodi esclude il ponte dalle priorità del programma. Nel 2008 il progetto viene ripescato dal governo Berlusconi e approvato nel 2010, ma arriva l’abiura in aula nel 2011 da parte della e stesso governo Berlusconi in Parlamento. L’atto finale spetterà al governo Monti, che seppellisce l’opera, mettendo in piedi un marchingegno per non uscire con le ossa rotte. Sarà tutto inutile. Uno spreco di denaro enorme.
“Ai 383 milioni spesi per il progetto e il manternimento della Società Stretto di Messina”, ricorda Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, “si deve aggiungere il costo dell’inevitabile contenzioso, che potrebbe avere sviluppi sorprendenti. Il Consorzio Eurolink ha già invocato un risarcimento danni di 700 milioni più gli interessi, senza contare le implicazioni internazionali”.
Gian Antonio Stella, ripercorrendo tutte le fasi della storia, cita due episodi cruciali: “La mazzata”, ricorda, “arriva in ottobre del 2011 con una mozione dei dipietristi che chiede di sopprimere i finanziamenti pubblici. La mozione inspiegabilmente passa con 284 voti favorevoli e uno contrario. Oltre allo scontato sì dei leghisti, c’è anche quello del governo…Votano a favore il coordinatore del Pdl Denis Verdini, i ministri Gelmini, Brambilla e uno stuolo di sottosegretari…”.
La bandiera del Ponte, issata ad ogni vigilia di campagna elettorale, viene così ammainata, definitivamente.
Solo errori, omissioni, furbizie e incompetenza? O c’è qualcos’altro. I soldi finora spesi sono finite nelle tasche di qualcuno, i costi sostenuti sono stati pagati dai contribuenti, le sanzioni “sacrosante” in caso di inadempienza contrattuale sono premi “di consolazione” molto generosi, che fanno venire la vista agli “orbi”.
Ci si è concentrati, forse, troppo sull’assalto mafioso agli appalti nella fase di realizzazione e non si è prestata la necessaria attenzione sui marchingegni messi in atto, consapevolmente o meno, per salvaguardare gli utili delle imprese, qualunque fosse l’esito, e i guadagni di quanti hanno lucrato, in modo spropositato, sulla fattibilità dell’opera fin dal 1968, quando si cominciò a tirare fuori quattrini.
CHIUDETE GLI OMBRELLONI, APRITE GLI OMBRELLI: SICILIA, TORNA IL FREDDO
E’ già tempo di chiudere gli ombrelloni. Estate in anticipo? Neanche per sogno. L’assolato weekend in Sicilia avrà una brevissima coda. Perché già da domani, inizierà un calo termico che riporterà il freddo in settimana, con temperature che tenderanno a rimanere al di sotto delle medie del periodo per molto tempo.
Una situazione che non dovrebbe subire variazioni a lungo.Addirittura fino al 9-10 giugno. Insomma, una mazzata per coloro i quai avevano prenotato le ferie nella prima metà di giugno e per chi aveva pianficato la prova costume nel primo assaggio d’estate.
Dagli ombrelloni agli ombrelli. Il tempo sarà instabile e perturbato, le temperature dondoleranno tra i 15 e i 20 gradi. Cielo spesso coperto con molte nubi, che diventeranno piogge, sopratutto a cavallo tra fine maggio a e inizio giugno. Il prossimo weekend, quello che va da venerdì 31 al 1° e 2° giugno, dovrebbe trascinarsi appresso anche la pioggia. L’ennesima beffa del maggio più freddo degli ultimi 30 anni.
Una situazione che non dovrebbe subire variazioni a lungo.Addirittura fino al 9-10 giugno. Insomma, una mazzata per coloro i quai avevano prenotato le ferie nella prima metà di giugno e per chi aveva pianficato la prova costume nel primo assaggio d’estate.
Dagli ombrelloni agli ombrelli. Il tempo sarà instabile e perturbato, le temperature dondoleranno tra i 15 e i 20 gradi. Cielo spesso coperto con molte nubi, che diventeranno piogge, sopratutto a cavallo tra fine maggio a e inizio giugno. Il prossimo weekend, quello che va da venerdì 31 al 1° e 2° giugno, dovrebbe trascinarsi appresso anche la pioggia. L’ennesima beffa del maggio più freddo degli ultimi 30 anni.
Voi chiedete. L’Amministrazione risponde Il geom. Natoli e il mercato del pesce
Egregio Dottore Giacomantonio La ringrazio per il chiarimento, e mi scuso se mi permetto insistere. Desidero sapere se la progettazione comprendente il fabbricato destinato a mercato del pesce è stata sottoposta all'esame della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina ed ha ottenuto l'autorizzazione paesaggistica, oppure no. E, se è possibile, in caso di un parere negativo, conoscerne le motivazioni. La ringrazio e Le porgo cordiali saluti.
Aldo Natoli
Rispondo
Egregio geometra,
Come lei sa le procedure ed i tempi per ottenere i visti per progetti riguardanti opere precarie come sono la biglietteria e la sala d’aspetto della stazione aliscafi sono diversi da quelli riguardanti opere strutturali permanenti come sarà invece il mercato del pesce per questo, volendo l’Amministrazione procedere nel più breve tempo possibile ai lavori riguardanti il Terminal nella parte relativa all’accoglienza dei viaggiatori e alla copertura del pontile, ha fatto realizzare un progetto unico che rendesse la visione integrale dell’area interessata al riordino ed alla riqualificazione ma ha poi deciso di dividere l’opera in due lotti: quella riguardante le strutture precarie e quella riguardante le strutture permanenti. Solo la prima è stata sottoposta per il momento all’approvazione di Soprintendenza e Genio civile.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Aldo Natoli
Rispondo
Egregio geometra,
Come lei sa le procedure ed i tempi per ottenere i visti per progetti riguardanti opere precarie come sono la biglietteria e la sala d’aspetto della stazione aliscafi sono diversi da quelli riguardanti opere strutturali permanenti come sarà invece il mercato del pesce per questo, volendo l’Amministrazione procedere nel più breve tempo possibile ai lavori riguardanti il Terminal nella parte relativa all’accoglienza dei viaggiatori e alla copertura del pontile, ha fatto realizzare un progetto unico che rendesse la visione integrale dell’area interessata al riordino ed alla riqualificazione ma ha poi deciso di dividere l’opera in due lotti: quella riguardante le strutture precarie e quella riguardante le strutture permanenti. Solo la prima è stata sottoposta per il momento all’approvazione di Soprintendenza e Genio civile.
Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
Stromboli monitorato da Ingv e atenei
(ANSA) - CATANIA, 27 MAG - Sullo Stromboli 15 ricercatori dell'Ingv di Roma e Catania e delle universita' di Palermo, Berlino, Monaco di Baviera e Lancaster stanno studiando l'attivita' esplosiva del vulcano. Microfoni, telecamere termiche e ad alta velocita', sismografi e camere a ultravioletti di stanno registrando tipo di segnale emesso durante le esplosioni. I dati saranno elaborati e confrontati con quelli raccolti su altri vulcani del mondo per migliorare le conoscenze sui meccanismi eruttivi dello Stromboli.
Turismo e dintorni. Comune firma protocollo con due importanti scuole siciliane
Comunicato stampa
In attesa che anche Lipari abbia la sua scuola
alberghiera – la prima classe diventerà una realtà nel prossimo anno scolastico
– il Comune di Lipari nella persona del Sindaco Marco Giorgianni ha firmato un
protocollo di intesa con i rappresentanti
dell’Istituto Superiore “Antonello” di Messina e l’Ipsseoa “Pietro
Piazza” di Palermo. La cerimonia è avvenuta oggi lunedì 27 maggio nella sala
degli incontri del Comune di Lipari alla presenza, per il Comune, oltre al
Sindaco dell’Assessore al Turismo dott. Matteo Cuccia e dell’Assessore
all’Istruzione ed alla cultura dott.ssa Tiziana De Luca. Gli istituti
alberghieri erano rappresentati da delegazioni di docenti ed allievi. La
delegazione dell’Antonello di Messina era presieduta dalla preside prof.ssa
Elvira D’Orazio mentre la quella del Pietro Piazza di Palermo era guidata dal
prof. Pietro Pupillo in rappresentanza del preside Basilino Aricò. Quella
sottoscritta è convenzione aperta alla adesione di altri istituti dello stesso
tipo ed ha lo scopo di promuovere l’attività turistico culturale
dell’Arcipelago incentivando la mobilità
di studenti con l’obiettivo di promuovere esperienze di “stage” nelle isole per
studenti degli Istituti medio-superiori, dei Centri di Formazione Professionali
e dei Centri di specializzazione anche in collaborazione con le Università ed
in genere tutte le attività a supporto
del turismo. Lo scopo è di stimolare le
nostre attività alberghiere e di ristorazione ad una maggiore professionalità
ed i nostri studenti a qualificare sempre più la loro formazione nel settore
del turismo. A questo fine verranno organizzati anche viaggi di studio,
laboratori didattici, work-shop e project work.
Per sostenere questi obiettivi sarà creato un tavolo tecnico per la
promozione del turismo studentesco coordinato dall’Assessore al turismo del
Comune di Lipari di concerto con l’assessore alla pubblica istruzione e la
partecipazione di dirigenti degli istituti scolastici, degli enti di formazione
e degli istituti di specializzazione.
Infine il comune di Lipari creerà un data base per
il monitoraggio degli studenti e docenti interessati a partecipare a progetti
per lo sviluppo del turismo ed in particolare ad esperienze di stage nelle
isole.
Santa Marina Salina: A Lingua "Spiagge e fondali puliti"
Si è svolta domenica 26 maggio a Santa
Marina Salina, nella splendida frazione di Lingua, la Giornata Ecologica
“Spiagge e Fondali Puliti” promossa dal Comune di Santa Marina Salina e
Legambiente.
Numerosi volontari, tra cui tanti
bambini e anche alcuni turisti inglesi, si sono armati di buona volontà e hanno
pulito tutta la spiaggia e zone limitrofe di Lingua, raccogliendo e differenziando
tutto il materiale raccolto.
“Queste iniziative sono molto utili”
spiega il Sindaco Massimo Lo Schiavo presente anch’Egli alla mattinata
ecologica “soprattutto perché si riesce ad educare con esempi pratici a fare
una corretta raccolta differenziata i partecipanti e in particolare i bambini ,
imparando al tempo stesso a salvaguardare l’Ambiente e a prenderci cura di esso
sempre, e non solo in occasione di queste importanti manifestazioni”.
Da sempre la politica ambientale delle
Amministrazioni Lo Schiavo è stata rivolta alla creazione di un sistema di
modello di “Isola Sostenibile”, che riuscisse a coniugare la salvaguardia
dell’Ambiente con le esigenze degli abitanti e con la vocazione turistica del
territorio,e che ha garantito dal 2007 al 2012 al piccolo Comune Eoliano il
conferimento delle 5 Vele di Legambiente e Touring Club Italiano, giungendo ad
essere nel 2012 la Località balneare più bella d’Italia.
Sempre nella giornata di ieri si è
svolta la prima edizione di un importante manifestazione sportiva
“sostenibile”: il giro dell’Isola e della Riserva Naturale di Monte Fossa in
mountain Bike.
Tale evento, promossa dall’Associazione
Vibo Bikers in collaborazione con il Comune di Santa Marina Salina e di Vibo
Valentia, ha visto per due giorni la presenza di un centinaio di bikers
calabresi che si sono spinti fin su la vetta più alta delle Eolie.
Nuova rubrica sul sito del comune di Lipari
Vi informo che da oggi il sito del Comune di Lipari si arricchito di una nuova rubrica intitolata “Attività e problemi dal web” riguardanti informazioni, eventi, problemi apparsi sui blog della nostra comunità nella speranza che questo possa contribuire ad una migliore comunicazione fra cittadini ed amministrazione comunale. Cordiali saluti
Michele Giacomantonio
IN ALTO I COLORI DELLA SICILIA VINTI AD AJACCIO I GIOCHI DELLE ISOLE
La Sicilia ha vinto la XVII edizione dei Giochi delle Isole che si sono svolti ad Ajaccio. Con questa ottenuta in Corsica sono ben 5 le vittorie consecutive della rappresentativa siciliana che si e’ imposta per un totale di 9 edizioni.
La Sicilia ha preceduto la Sardegna rinnovando la sfida con i sardi che e’ diventata un classico di questa manifestazione. Gli atleti siciliani hanno primeggiato in quasi tutte le dieci discipline sportive in gara, ma le soddisfazioni piú grandi sono arrivate dal basket, tennistavolo, atletica, tennis e nuoto dove sono state vinte il maggior numero di medaglie.
Oltre mille atleti, provenienti da 14 isole di ogni angolo del mondo, sono stati impegnati in questa mini olimpiade e ieri sera hanno festeggiato fino a tarda notte.
“Un successo che ci riempie di gioia – dice Giovanni Caramazza presidente del Coni Sicilia – I nostri ragazzi si sono espressi su altissimi livelli confermando la bonta’ di tutto il movimento sportivo regionale”
La Sicilia ha preceduto la Sardegna rinnovando la sfida con i sardi che e’ diventata un classico di questa manifestazione. Gli atleti siciliani hanno primeggiato in quasi tutte le dieci discipline sportive in gara, ma le soddisfazioni piú grandi sono arrivate dal basket, tennistavolo, atletica, tennis e nuoto dove sono state vinte il maggior numero di medaglie.
Oltre mille atleti, provenienti da 14 isole di ogni angolo del mondo, sono stati impegnati in questa mini olimpiade e ieri sera hanno festeggiato fino a tarda notte.
“Un successo che ci riempie di gioia – dice Giovanni Caramazza presidente del Coni Sicilia – I nostri ragazzi si sono espressi su altissimi livelli confermando la bonta’ di tutto il movimento sportivo regionale”
Domani presentazione al comune di Lipari degli eventi della stagione estiva 2013
Domani 28 maggio alle ore 11 nella sala del Consiglio Comunale il Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, e gli assessori al Turismo, dott. Matteo Cuccia e all’Istruzione e Cultura, dott.ssa, Tiziana De Luca incontreranno il Forum del turismo e gli operatori della comunicazione per presentare il calendario degli eventi della stagione estiva 2013
Una tre giorni ricca di emozioni, iniziative e grande significato. Il grazie dei Cantori a chi ha "dato una mano"
Una
tre giorni ricca di emozioni, iniziative
e grande significato, questo hanno vissuto da Venerdì a Domenica scorsi
a Lipari, i 50 diversamente abili del club “Arietta” di Messina insieme ai loro
accompagnatori in terra Eoliana.
Una
iniziativa, fortemente voluta dai “Cantori Popolari delle Isole Eolie”, volta a
giungere ad una sempre più forte integrazione di queste persone meno fortunate
di noi con la società.
E di
questa esperienza Eoliana altamente positivo è stato il riscontro mostrato da
Presidente e Vice Presidente del club “Arietta”, rispettivamente Nino
Alessandro e Mimmo Mantineo
Il
giro dell’isola in barca, il prendere una rinfrescante granita limone in Piazza
Marina Corta, l’incontro con gli amici
dell’Associazione “Frammenti di Sole”, la visita al Museo Archeologico Eoliano
ed alla Cattedrale di S. Bartolomeo, la passeggiata lungo il C.so V. Emanuele,
lo spettacolo dei “Cantori Popolari”, la partecipazione alla S. Messa nella
Chiesa di San Giuseppe, sono stati questi alcuni dei più salienti e toccanti
momenti della permanenza a Lipari dei ragazzi del club “Arietta” che con grande
gioia hanno partecipato agli stessi dando il loro prezioso contributo.
Iniziative
queste resesi possibili grazie alla spontanea disponibilità mostrata da alcuni
amici che in questa sede si intendono pubblicamente ringraziare: Compagnia
delle Isole, Tarnav, Associazione
“Frammenti di Sole”, Hotel “La Zagara”, Ristorante “La Bussola”, Bar “Il
Gabbiano”, Lido “Coral Beach”, Discoteca “Sealight”.
La
partenza di ieri pomeriggio ha visto momenti di grande commozione accumunati ad
altri di consapevole soddisfazione per ciò che si era riusciti a fare e
soprattutto a dare a persone certamente più sfortunate di noi ma, con un animo
ed un cuore costellati da una immensa ricchezza
ed un profondo amore.
Corrado
Giannò
Leni: Due persone denunciate dai carabinieri.
Nell’ambito delle attività svolte nei
giorni scorsi per il contrasto delle violazioni della vigente normativa in
materia edilizia, i militari della Stazione Carabinieri di Santa Marina
Salina, all’esito di una attenta attività di monitoraggio del territorio,
hanno segnalato alla competente Autorità Giudiziaria due persone ritenute responsabili di abuso edilizio.
La particolare attività di controllo,
effettuata dai Carabinieri nel Comune di Leni (ME), ha consentito di
individuare un fabbricato in muratura dove erano in corso di realizzazione
lavori edili di ampliamento, consistenti nella realizzazione alcune stanze, in
completa assenza di autorizzazioni.
Per tal motivo, al termine delle
attività di verifica, i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà i
proprietari dell’immobile.
Scossa di terremoto tra le Eolie e Villafranca
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 è stata registrata, nella notte, alle ore 02:22 tra le Eolie e Villafranca di Tirrena.Il terremoto è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale dell’Ingv nel distretto sismico delle Eolie. L’ipocentro del sisma è stato localizzato a 114.6 chilometri di profondità. Non si segnalano danni a persone o cose.
Tennis: vittoria “scoppiettante” per lo Snoopy club
Pronto riscatto per la formazione eoliana dello Snoopy club “A” che dopo la sconfitta patita a Venetico contro la testa di serie del girone si impone nettamente in casa per 4-0 contro lo Sporting Club di Valdina. Il primo successo in singolare porta la firma del capitano Emilio La Rosa che riesce nell’impresa di battere un avversario di categoria superiore (avrà voluto imitare Giuseppe Famularo) con il punteggio di 7-6 6-4. Combattutissimo il primo set durato oltre un’ora e conclusosi al tie-break a favore del nostro rappresentante per 7-3. Da segnalare i 10 aces del capitano uno proprio sul match-point. Più agevoli gli altri due singolari: Fabrizio Finocchiaro si impone per 6-1 6-2 contro un pari categoria mostrando ancora una volta una splendida condizione atletica e Mario Di Maggio surclassa il proprio avversario per 6-1 6-1. Infine la collaudata coppia La Rosa-Di Maggio fa suo il doppio per 6-4 6-4.
Domenica prossima 2 giugno è prevista una giornata di riposo. Il campionato di Promozione riprenderà domenica 9 giugno. Lo Snoopy Club “A” sarà di scena a Sant’Agata mentre lo Snoopy Club “B” giocherà tra le mura amiche contro il TC Messina.
Si ringraziano gli sponsor che sostengono le squadre eoliane ossia la ditta “Visio-Trade” – the commerce network e RGA SAS MILANO ASSICURAZIONI di Russo Giuseppe.
Domenica prossima 2 giugno è prevista una giornata di riposo. Il campionato di Promozione riprenderà domenica 9 giugno. Lo Snoopy Club “A” sarà di scena a Sant’Agata mentre lo Snoopy Club “B” giocherà tra le mura amiche contro il TC Messina.
Si ringraziano gli sponsor che sostengono le squadre eoliane ossia la ditta “Visio-Trade” – the commerce network e RGA SAS MILANO ASSICURAZIONI di Russo Giuseppe.
ALLA CORTE COSTITUZIONALE IL “CASO” UFFICIO STAMPA DELLA REGIONE
Sara’ la Corte costituzionale a pronunciarsi sul caso dei giornalisti dell’Ufficio stampa della Regione siciliana,licenziati dal presidente Rosario Crocetta.
Il giudice del Tribunale di Palermo, Paola Marino, che si occupa del ricorso presentato da Gregorio Arena e Giancarlo Felice per il reintegro, ha deciso di chiedere un parere alla Consulta per verificare la legittimita’ costituzionale delle procedure con cui i due giornalisti furono assunti.
Secondo quanto reso noto dai due giornalisti, nel corso di una conferenza stampa, nel pomeriggio a Palermo, esisterebbero, infatti, delle possibilita’ di essere assunti nella pubblica amministrazionecon procedimento diverso dal concorso pubblico, come e’ avvenuto per loro
L'INTERVISTA DI ANDY DE SALVI SU RADIO STUDIO 5
Non ha bisogno di ulteriori presentazioni, Andy de Salvi, vincitore di ben due dj contest, votati dal pubblico, presenta ufficialmente il suo singolo Crystals in collaborazione con Jamie D, producer australiano, direttamente da Sydney e Dimix, noto pianista Eoliano.
Su Radio Studio 5, rilascia la sua intervista e il suo progetto musicale della quale l’etichetta discografica Dirty Red Records orgogliosa del lavoro ben svolto promuove in attesa di nuove produzioni in vista della stagione Estiva 2013.
Attivo collaboratore della discoteca “Turmalin” di Lipari, sempre vicino alle tendenze musicali del momento aggiunge ingredienti fondamentali per rendere i suoi dj set non solo graditi al pubblico ma con quel pizzico di professionalità e personalità che lo contraddistingue nella scena dei giovani dj’s rappresentando per le Isole l’orgoglio Eoliano inderogabilmente riuscendo ad esprimere carattere, talento e voglia di dare e fare arte nel mondo.
Su Radio Studio 5, rilascia la sua intervista e il suo progetto musicale della quale l’etichetta discografica Dirty Red Records orgogliosa del lavoro ben svolto promuove in attesa di nuove produzioni in vista della stagione Estiva 2013.
Attivo collaboratore della discoteca “Turmalin” di Lipari, sempre vicino alle tendenze musicali del momento aggiunge ingredienti fondamentali per rendere i suoi dj set non solo graditi al pubblico ma con quel pizzico di professionalità e personalità che lo contraddistingue nella scena dei giovani dj’s rappresentando per le Isole l’orgoglio Eoliano inderogabilmente riuscendo ad esprimere carattere, talento e voglia di dare e fare arte nel mondo.
domenica 26 maggio 2013
L'amore che resta. A tutti quelli che hanno vissuto un amore, a tutti quelli che non smettono mai di amare (Di Daniela Merlo)
Quando ti innamori di qualcuno tutto ti appare luminoso, meraviglioso, ogni cosa ha una luce diversa e tu sei diversa.
Vivi un periodo gioioso, felice e ti sembra che questo durerà per sempre. Ma noi non siamo eterni e ogni cosa è destinata a modificarsi nel tempo, già...perché le cose non finiscono, semplicemente, cambiano.
Spesso durante il nostro percorso di vita, troviamo persone con le quali fare un tratto di strada insieme, si vede che quello è il momento di intraprendere quel viaggio e siete li in quel preciso momento, le persone giuste.
C'è condivisione di un'esperienza che non sappiamo quanto durerà, si procede, a un certo punto si arresta, si giunge a un bivio.
Non ci sono colpe, solo evoluzioni diverse.
Cambiano le esigenze e cambiano le direzioni, non è più possibile procedere insieme, ci si divide ma non ci si lascia mai.
Se amiamo per bisogno e non per amore, ameremo solo una persona. Ma se invece amiamo davvero, ameremo tutti con la persona amata, e tutte le cose che ci circondano. Se non abbracciamo prima il nostro vuoto esistenziale, nessuno potrà farlo per noi né potremo abbracciare qualcun altro.
"L’amore non è un bisogno, ma un traboccare. L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza". Questo dice Osho.
E allora, se anche le strade si dividono, è solo perché ciascuno possa realizzare i propri sogni, certi che l'amore che dai è il solo amore che resta.
Branca: "Aumento canoni balneari: necessario l'intervento delle Istituzioni"
COMUNICATO STAMPA
In un momento così drammatico per l’economia, il Governo Regionale ha proposto l'aumento del 600% dei canoni relativi alle concessioni di beni demaniali marittimi, specchi acquei e pertinenze demaniali marittime.
In un momento così drammatico per l’economia, il Governo Regionale ha proposto l'aumento del 600% dei canoni relativi alle concessioni di beni demaniali marittimi, specchi acquei e pertinenze demaniali marittime.
Tale indiscriminata maggiorazione potrebbe rivelarsi letale per i tanti imprenditori che - a Milazzo, Barcellona, e nel resto della Provincia – operano in un settore di vitale importanza, come quello turistico. Inoltre, l'esponenziale crescita dei canoni, provocherebbe un massiccio rincaro delle tariffe per gli utenti. Con conseguenti ripercussioni per l'intera economia.
Per tali ragioni, invito il Presidente dell'Ente Provinciale, unitamente agli altri responsabili delle Istituzioni, ad attivarsi nelle sedi opportune al fine di tutelare gli interessi degli operatori turistici locali.
Massimiliano Branca
Il porto di Santo Stefano di Camastra e quello di Lipari (di Angelo Sidoti)
Accostando l'interesse della Regione Siciliana per il Porto di Santo Stefano di Camastra al nuovo progetto di Lipari Porto (al momento del tutto sconosciuto nei particolari progettuali) pensiamo di aver trovato soluzione alle nostre esigenze.Domando: ma quali sono le "nostre esigenze"? Qualcuno dei politici che ci hanno amministrato e che ci amministrano attualmente si e' mai posta questa domanda? Oppure l'obiettivo e' sempre lo stesso ricercare business che poi di affari hanno ben poco o forse per soli intimi?
Personalmente non amo le imitazioni ma soltanto le unicità. Ogni territorio e' diverso per conformazione geografica, paesaggistica, culturale, economica etc etc.
Da quello che leggo il progetto di Santo Stefano nasce da una nuova collaborazione tra Fiumara d’Arte di Antonio Presti e il comune di Santo Stefano di Camastra per la realizzazione di un porto turistico che non sia solo un approdo per le barche, e quindi una semplice opera pubblica, ma che sia allo stesso tempo anche un’opera d’arte, in grado di attirare visitatori proprio per la sua unicità. Il progetto è quello di far diventare la zona del porto una sorta di museo a cielo aperto dove si possano unire le particolarità dell’arte moderna con le memorie del passato e con i monumenti del vicino centro storico.
Le differenze:
l'opera di Santo Stefano di Camastra e' gia' inserita nel Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia, ha già ottenuto in fase preliminare i pareri favorevoli di quasi tutti gli Enti interessati (Genio civile Opere marittime, il Genio civile di Messina, la Soprintendenza ai Beni culturali di Messina, la Capitaneria di porto) e si resta solo in attesa del responso del C.R.U (Comitato regionale urbanistica).
la ricerca di una singolarità del progetto (bella la frase opera d'arte)
l'apertura a finanziamenti di privati e non di un singolo privato
Pertanto, l'aver trovato delle similitudini non significa aver fatto bingo ed individuato soluzioni ma solo spunti su cui lavorare seriamente.
Traiamo spunto da tutto ma cerchiamo di realizzare "il nostro porto" che risolva prima di tutto gli aspetti che investono l'area commerciale che impediscono a Noi ed ai Turisti di "arrivare alle Eolie". Successivamente, in modo organico e programmato, si può pensare di riorganizzare e riqualificare le aree dedicate al turismo nautico stanziale che in Italia ormai da anni sta subendo un periodo di profonda crisi, per numero di posti barca occupati e quantità di giorni di ormeggio.
E sopratutto un consiglio.... Defocalizzatevi su quanto e' stato fatto prima e pensate solo al "domani" operando in totale trasparenza e con la massima condivisione delle scelte con la cittadinanza e chi la rappresenta.
Angelo Sidoti
Personalmente non amo le imitazioni ma soltanto le unicità. Ogni territorio e' diverso per conformazione geografica, paesaggistica, culturale, economica etc etc.
Da quello che leggo il progetto di Santo Stefano nasce da una nuova collaborazione tra Fiumara d’Arte di Antonio Presti e il comune di Santo Stefano di Camastra per la realizzazione di un porto turistico che non sia solo un approdo per le barche, e quindi una semplice opera pubblica, ma che sia allo stesso tempo anche un’opera d’arte, in grado di attirare visitatori proprio per la sua unicità. Il progetto è quello di far diventare la zona del porto una sorta di museo a cielo aperto dove si possano unire le particolarità dell’arte moderna con le memorie del passato e con i monumenti del vicino centro storico.
Le differenze:
l'opera di Santo Stefano di Camastra e' gia' inserita nel Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia, ha già ottenuto in fase preliminare i pareri favorevoli di quasi tutti gli Enti interessati (Genio civile Opere marittime, il Genio civile di Messina, la Soprintendenza ai Beni culturali di Messina, la Capitaneria di porto) e si resta solo in attesa del responso del C.R.U (Comitato regionale urbanistica).
la ricerca di una singolarità del progetto (bella la frase opera d'arte)
l'apertura a finanziamenti di privati e non di un singolo privato
Pertanto, l'aver trovato delle similitudini non significa aver fatto bingo ed individuato soluzioni ma solo spunti su cui lavorare seriamente.
Traiamo spunto da tutto ma cerchiamo di realizzare "il nostro porto" che risolva prima di tutto gli aspetti che investono l'area commerciale che impediscono a Noi ed ai Turisti di "arrivare alle Eolie". Successivamente, in modo organico e programmato, si può pensare di riorganizzare e riqualificare le aree dedicate al turismo nautico stanziale che in Italia ormai da anni sta subendo un periodo di profonda crisi, per numero di posti barca occupati e quantità di giorni di ormeggio.
E sopratutto un consiglio.... Defocalizzatevi su quanto e' stato fatto prima e pensate solo al "domani" operando in totale trasparenza e con la massima condivisione delle scelte con la cittadinanza e chi la rappresenta.
Angelo Sidoti
Biviano (PD):"Chiusura della strada Annunziata-Due Vie? Si chieda alla ditta che ha effettuato lavori di ripristinarne l'agibilità"
Al Sindaco del Comune
di Lipari
con delega ai Lavori
Pubblici
Rag. Marco Giorgianni
All’Assessore alla
Viabilità
Al Dirigente del lII
Settore
OGGETTO: Strada Annunziata
– Via due Vie.
Apprendo dagli organi di stampa dell'intenzione dell'Assessore Sardella
di chiudere la strada che dall'Annunziata giunge alla Via Due Vie ha causa
dell'impraticabilità della stessa.
Considerato
che la predetta via è stata interessata da significativi lavori di
taglio del manto stradale per il passaggio di conduttori utili a collegare il
dissalatore a un campo fotovoltaico di Monte Sant'Angelo;
Che la Società o ditta che gestisce i lavori ha l'obbligo di
ripristinare il manto stradale interessato;
Che già in precedenza e per altri tratti si è verificato un'iniziale
inadempienza da parte della suddetta ditta colmata solo dopo un formale e duro
richiamo del Sindaco;
Per tutto quanto sopra
Si chiede di diffidare la ditta che ha eseguito i suddetti lavori a
ripristinare il tratto di strada interessato dal taglio e rendere agibile la
stessa per il passaggio delle autovetture.
Si chiede che vengano applicate le penali previste in caso di
inadempienza e di valutare eventuali azioni legali risarcitorie per i danni
subiti e per il disagio arrecato ai cittadini.
Il Consigliere Comunale
Dott. Giacomo Biviano
Il Consigliere Comunale
"Poeti e Poesia", importante rivista internazionale, ha dedicato cinque pagine al poeta di Lipari, Davide Cortese
“Poeti e Poesia” la rivista internazionale diretta da Elio Pecora, una delle più importanti riviste di poesia esistenti in Italia, nell’ultimo numero ha dedicato cinque pagine alla scrittura del poeta di Lipari Davide Cortese, presentando al pubblico dei lettori molti testi tratti dal suo libro che ha per titolo una parola del dialetto delle Isole Eolie: “ANUDA” (Nudo). “Poeti e Poesia” è una delle più prestigiose riviste di poesia proprio per la cura e il rigore con cui Elio Pecora seleziona gli autori e i testi poetici da pubblicare, e a detta di molti critici è in assoluto la miglior rivista italiana di poesia. Elio Pecora è un noto poeta contemporaneo italiano, biografo e critico ufficiale di Sandro Penna, ha pubblicato con Mondadori e collaborato con la Rai e con “Repubblica”. Davide Cortese scrive da quando era adolescente, è nato a Lipari nel 1974 e vive da molti anni a Roma. Si è laureato in Lettere moderne all'Università degli Studi di Messina con una tesi sulle "Figure meravigliose nelle credenze popolari eoliane". Nel 1998 ha pubblicato la sua prima silloge poetica, titolata "ES" (Edas, Messina), alla quale sono seguite le sillogi: "Babylon Guest House" (Libroitaliano, Ragusa, 2004), "Storie del bimbo ciliegia" (un’autoproduzione del 2008), “ANUDA” (Aletti Editore, Roma, 2011) e “OSSARIO” (Arduino Sacco Editore, Roma, 2012). I suoi versi sono inclusi nelle antologie "200 giovani poeti europei in nove lingue" (Edizioni CIAS, CLUB UNESCO), "Poliantea" (Edizioni Mazzotta), “A cuore aperto” (Accadueo) e in varie riviste cartacee e on line. Le poesie di Davide Cortese nel 2004 sono state protagoniste del "Poetry Arcade" di Post Alley, a Seattle. Davide Cortese è anche autore di una raccolta di racconti, "Ikebana degli attimi" ( L'Autore Libri, Firenze, 2005) e di un cortometraggio, “Mahara” che è stato premiato dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di EOLIE IN VIDEO (2004).
Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe(Pino) La Greca)
Le giornate di
passione di Filicudi prendono l’avvio il 26 maggio 1971; si inizia alle quattro
della notte. Un aliscafo della S.A.S. viene noleggiato dall’amministrazione per
trasportare i consiglieri comunali a Filicudi; è la
prima volta, nella storia politica del Comune di Lipari che si tiene una seduta
fuori dal palazzo di Piazza Mazzini. La circostanza lo richiede come mai
prima. Oggetto della convocazione: «I mafiosi a Filicudi». Qualche
ora dopo da Messina, alle 07.30, partirà e l'aliscafo “Freccia del Peloro” che
conduce i mafiosi a Filicudi.
È la giornata dello
sbarco, delle barricate, della protesta, dell’arrivo dei centinai di eoliani
sull’isola per dimostrare contro l’invio dei mafiosi.
Nel corso del 27
maggio a Filicudi, i due gruppi
contrapposti si fronteggiano, mentre dal resto dall’arcipelago confluiscono
persone e vettovagliamenti; complessivamente arrivano nell’isola circa mille
eoliani.
Si comprende
chiaramente che è una situazione di estrema tensione che non si sa dove potrà
portare. Anche nelle altre isole dell’arcipelago la situazione si fa pesante: i
negozi sono chiusi da tre giorni e nella mattinata solo per due ore è stato
consentito di fare rifornimento di generi alimentari, ma per le altre ore del
giorno quasi tutti i negozi mantengono l’impegno di rimanere chiusi.
A Filicudi i boss, almeno i più anziani, nella
notte tra il 26 ed il 27, hanno avuto una sistemazione tutto sommato decente in
un vecchio bar. I meno fortunati, quelli che non hanno trovato posto nel bar, sono
stati costretti a rimanere fuori nell’albergo in costruzione. Il rapporto fra
poliziotti e abitanti da l’idea dello stato di tensione che vi è nell’isola:
per ognuno dei 400 abitanti dell’isola di Filicudi c’è un poliziotto. La notte,
tra il 27 ed il 28 maggio, la seconda lunga notte, vede ancora una volta da una
parte i 15 boss della mafia protetti dagli agenti di P.S., dall’altra parte gli
eoliani che continuano a darsi cambio per essere il più possibile freschi e
pronti per ogni necessità. Gli eoliani si dividono quel poco che hanno: ai boss
nulla.
Il 28 maggio 1971 è il giorno più lungo
vissuto nell'isola. Da due giorni quasi mille eoliani fanno scudo con il
proprio corpo per impedire che i mafiosi siano sistemati a Filicudi. Di fronte
all'invio massiccio di forze dell'ordine, i responsabili del comitato dovranno prendere
una decisione grave, troveranno quella più intelligente e che alla fine darà i
frutti sperati.
Intorno alle 8 e 30 arrivano quasi
contemporaneamente la “Basiluzzo” da Lipari e la motonave “Nuova Ustica” da
Palermo. Dalla “Nuova Ustica”,
appositamente requisita, quasi contemporaneamente, vengono sbarcati 200
carabinieri. Questo arrivo mette in allarme gli eoliani che continuano a
raccogliersi dietro la barricata.
Sono le 11, un traghetto
entra in rada. Si stenta a credere a ciò che si vede. Sulla chiatta sono
parcheggiati in triplice fila nove automezzi della polizia compresi alcuni
cellulari, camion, cucine da campo, autoblindo del battaglione mobile della PS
di Taranto. Ovviamente questi mezzi non hanno potuto prendere terra dal momento
che Filicudi non ha una sola strada carrozzabile, ma soltanto sentieri di
montagna; eppure hanno fatto arrivare nell’isola autocarri forniti anche di
idranti per cariche impossibili; anche questo spiegamento di forze, che si
aggiungeva al reparto dei carabinieri, ha avuto il suo effetto psicologico su
gran parte della popolazione che si è resa subito conto di non poter difendere
le quattro barricate che erano state innalzate dinanzi all'imbarcadero tra
mercoledì e giovedì scorsi. Il reparto Mobile di polizia di Taranto, circa
duecento agenti, si viene ad aggiungere agli oltre duecento fra poliziotti e
carabinieri già presenti. La gente ride amaramente o piange di rabbia e
continua a rimanersene nelle barricate. Poco dopo dalla lancia dei carabinieri
scende anche il questore di Messina, Ottavio Reggio D’Aci con il capo di
gabinetto dott. Toscano e il commissario De Felice dirigente della squadra
politica della Questura.
Quindi, l’incontro
con i rappresentanti del comitato. “Via i
mafiosi dall’isola”, chiedono quelli del comitato. I componenti tentano di
spiegargli che quello spiegamento di forze è assurdo, che a Filicudi non vi
sono delinquenti ma che i delinquenti ce li ha portato lo Stato e che devono riportarseli
indietro. Il questore dice chiaro e tondo che non può ascoltare le pur giuste
rimostranze degli isolani in quanto aveva ricevuto il tassativo ordine di
mandare in porto tutta l’operazione. Sono momenti altamente drammatici. Il
colloquio si svolge con toni aspri e vivaci.
A questo punto la
situazione precipita, i consiglieri Carnevale e De Pasquale rendono nota la
decisione, liberamente ed autonomamente, presa nella mattinata dagli abitanti
di Filicudi, quella di evacuare l’isola per dar completamente posto alle forze
dell’ordine ed ai quindici presunti mafiosi. Sul breve tratto di molo dove è
stata eretta la barricata inizia un movimento di folla. Gente che va senza
meta, donne anche uomini che piangono, svenimenti. La gente spranga le porte
delle loro case, ammassano nei lenzuoli quel che possono, ne fanno enormi
fagotti ad abbandonano l’isola. Vecchi che non riescono dapprima a rendersi
conto di quel che sta accadendo e che poi inveiscono contro lo Stato traditore
che gli ruba la terra. È inizia l’evacuazione disperata dell’isola. Donne,
bambini, anziani e giovani, quasi cedendo di schianto, si sono avviati alle
barche dei pescatori per trasferirsi sulla “Basiluzzo”. Una fila mesta di
persone piegate dalla fatica e dal dolore di dover lasciare ogni cosa. Alle 12 sulla prima imbarcazione prendono
posto donne, bambini, anziani, che portano vie poche masserizie raccolte in
fretta. È una scena tragica, la scena del naufragio assurdo incredibile di una
intera isola che va a fondo anche se rimane col suo carico di agenti
carabinieri e mafiosi.
Dopo due giorni e
due notti di resistenza Filicudi ammaina la bandiera della rivolta, in maniera
dignitosa, rifiutando qualsiasi accenno alla violenza. Gli eoliani cedono
piangendo di disperazione di fronte ad una manifestazione di forza, 500 uomini
armati di tutto punto, una operazione di pretta marca militare che non ha
precedenti nella storia delle Eolie. Non si era mai visto uno schieramento di
forze così importante, e suggestivo contro una popolazione che da due giorni
andava ripetendo a voce alta che non voleva in modo assoluto provocare
incidenti con le forze dell’ordine, ma solo difendere con la forza della
dignità e del decoro il diritto alla vita. Il diritto a sperare in una vita
migliore che doveva essere garantita proprio da quello Stato che oggi ha
violentato Filicudi. Tutti i corrispondenti della stampa presenti a Filicudi
sono impressionati dall’energia con cui il Governo ha voluto mandare in porto
l’operazione, un’energia spiegata contro una popolazione inerme e pacifica che,
difendeva il proprio diritto ad un’esistenza dignitosa.
Abbiamo voluto qui
ricordare i momenti più drammatici di una vicenda che resterà nella storia
delle nostre isole e nella storia della cronaca nazionale, come pagina di sublime
e civile eroismo di un pugno di eoliani, contro un provvedimento assurdo per la
cui esecuzione sono stati mobilitati mezzi e truppa, sufficienti per affrontare
un nemico armato o per eseguire in guerra una occupazione militare.
Per
approfondimenti: Giuseppe La Greca, Le
Giornate di Filicudi, prefazione di Pietro Grasso, edizioni del Centro Studi
Eoliano, 2011
Lipari. Auto a fuoco in via T. Carnevale (S.Lucia) in pieno giorno
Auto in fiamme nei pressi di una abitazione ubicata in via Tommaso Carnevale (S.Lucia) a Lipari.
E' accaduto stamani in pieno giorno, erano circa le 9 e 30.
Ad assere avvolta dalle fiamme, e praticamente distrutta, nonostante l'intervento dei vigili del fuoco (caposquadra Antonino Summa) una Fiat Punto (color grigio) di proprietà di Salvatore Stramandino.
Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino e i carabinieri della stazione di Lipari. Quest'ultimi hanno provveduto ad avviare le indagini per risalire ad eventuali responsabili.
Il titolare dell'auto ritiene si tratti di un incendio di natura dolosa ed avrebbe indicato agli uomini dell'Arma i responsabili.
Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato che le fiamme potessero estendersi anche all'abitazione dello Stramandino che, come visibile da una foto, risulta annerita dal fumo.
IL VIDEO GIRATO DURANTE L'INTERVENTO:
E' accaduto stamani in pieno giorno, erano circa le 9 e 30.
Ad assere avvolta dalle fiamme, e praticamente distrutta, nonostante l'intervento dei vigili del fuoco (caposquadra Antonino Summa) una Fiat Punto (color grigio) di proprietà di Salvatore Stramandino.
Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori di polizia municipale Franco Cataliotti e Giacomo Marino e i carabinieri della stazione di Lipari. Quest'ultimi hanno provveduto ad avviare le indagini per risalire ad eventuali responsabili.
Il titolare dell'auto ritiene si tratti di un incendio di natura dolosa ed avrebbe indicato agli uomini dell'Arma i responsabili.
Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato che le fiamme potessero estendersi anche all'abitazione dello Stramandino che, come visibile da una foto, risulta annerita dal fumo.
IL VIDEO GIRATO DURANTE L'INTERVENTO:
Da Partylandia auguri a Laura,Martina,Michael,Francesca,Manuel,Nicholas e Sara
sabato 25 maggio 2013
CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA DI MILAZZO: SEQUESTRATI 700 KG. DI TONNO ROSSO
IN
DATA ODIERNA PERSONALE DELLA GUARDIA COSTIERA DI MILAZZO HA EFFETTUATO IL
SEQUESTRO DI 5 CINQUE ESEMPLARI DI TONNO ROSSO, PER UN PESO COMPLESSIVO (CIRCA
700 KG.) NEL CORSO DI CONTROLLI MIRATI ALLA REPRESSIONE DEGLI ILLECITI
IN MATERIA DI PESCA E DI SALVAGUARDIA DEGLI STOCK ITTICI SOTTOPOSTI A TUTELA.
DEL CITATO PRODOTTO ITTICO POSTO SOTTO SEQUESTRO, APPARTENENTE ALLA
SPECIE DENOMINATA TONNO ROSSO N. 4 ESEMPLARI
SONO STATI RINVENUTI DAI MILITARI PRESSO UNO STABILIMENTO DI MILAZZO
PRONTO PER LA COMMERCIALIZZAZIONE IN ASSENZA DI IDONEA DOCUMENTAZIONE
OPPORTUNAMENTE VALIDATA DALLE COMPETENTI AUTORITÀ. UN ULTERIORE ESEMPLARE ERA
STATO CATTURATO DA UN PESCATORE SPORTIVO. A CARICO DEI CONTRAVVENTORI SONO
STATE COMMINATE SANZIONI AMMINISTRATIVE PARI A
EURO 5.000, COME PREVISTO DALLA NORMATIVA NAZIONALE PER LE VIOLAZIONI IN
MATERIA DI PESCA MARITTIMA.
IL
PRODOTTO SEQUESTRATO SUCCESSIVAMENTE È STATO VENDUTO ALL'ASTA ED IL RICAVATO
SARÀ DESTINATO ALL'ERARIO.
IL TONNO ROSSO (THUNNUS
THYNNUS) È UNA SPECIE ITTICA SOTTOPOSTA A PARTICOLARE REGIME DI PROTEZIONE
DALLA COMUNITÀ EUROPEA, LA CUI CATTURA È LIMITATA A QUOTE NAZIONALI CHE CIASCUN
PAESE COMUNITARIO NON PUÒ SUPERARE. LA PESCA DEL TONNO PUÒ QUINDI ESSERE
EFFETTUATA SOLO DA UNITÀ DA PESCA IN POSSESSO DI APPOSITO PERMESSO SPECIALE E
NEI LIMITI DELLA QUOTA ASSEGNATA, AL FINE DI TUTELARE
LA CONSERVAZIONE DELLA SUDDETTA SPECIE ITTICA. INOLTRE GLI ESEMPLARI
APPARTENENTI A QUESTA SPECIE POSSONO ESSERE COMMERCIALIZZATI ESCLUSIVAMENTE SE
ACCOMPAGNATI DA IDONEA DOCUMENTAZIONE CHE NE ASSICURI IN OGNI STADIO DELLA
FILIERA ITTICA LA PROVENIENZA E LA TRACCIABILITÀ.
LA CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA
COSTIERA DI MILAZZO PROSEGUIRÀ NEI PROSSIMI GIORNI LA COSTANTE ATTIVITÀ DI
CONTROLLO DEL TERRITORIO DI COMPETENZA AL FINE DI PREVENIRE E REPRIMERE OGNI
CONDOTTA ILLECITA IN MATERIA DI PESCA E A TUTELA DELL’AMBIENTE MARINO E DEL
PATRIMONIO ITTICO.
Milazzo lì 25 maggio 2013
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