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venerdì 4 settembre 2015

Furto sacrilego ad Alicudi ai danni di San Bartolo e dalla Madonna del Carmine

Ladri in azione nella remota isola di Alicudi. 
Hanno preso di mira una delle due chiese: quella della Madonna del Carmine (nella foto), ubicata a 100 metri sul livello del mare. 
Da questa chiesa che, ormai da qualche anno, ospita, oltre alla Madonna del Carmelo, anche San Bartolomeo (in precedenza ospitato nell’altro luogo sacro a quota 400), hanno asportato dalla statua del Patrono una croce d’oro del ‘700 e da quella della Madonna diverse collane in oro.  
A rendersi conto dell’accaduto è stato Padre Godwin Ibe.  
Il sacerdote ha presentato denuncia contro ignoti presso i carabinieri di Filicudi che hanno competenza. 
I ladri sono penetrati all’interno della chiesa dopo aver forzato una finestra posta sul retro. 
Il furto sacrilego ha destato sgomento ed incredulità tra i residenti e i turisti e nell’isola c’è chi pensa che i ladri, più che mirare al valore della refurtiva, volessero lanciare un preciso segnale alla comunità arcudara
A memoria d’uomo è la prima volta che nell’isola viene effettuato un furto sacrilego.
ARTICOLO PIU' AMPIO CON ALTRI DETTAGLI SULLA GAZZETTA DEL SUD DI DOMANI

Diabetica denuncia: "Impossibilitata a rifornirmi della insulina che uso"

Riceviamo dalla signora Miriam Saltalamacchia e pubblichiamo:
Scrivo a tutti, ma in particolare a chi soffre della mia stessa patologia, il Diabete.
Io sono ormai da dieci anni insulinodipendente ( faccio delle punture d'insulina quattro volte al giorno e non solo). Ma già da più un mese l'insulina che utilizzo io nelle farmacie di Lipari non si trova più. In alternativa ci sono delle cartucce per penna ricaricabile ormai fuori commercio perchè adesso si usano delle penne con dentro l'insulina che appena finisce si gettano via. 

Ora io dico a cosa servono queste cartucce se le specifiche penne sono fuori produzione? Oppure l'ospedale di Lipari non può darci l'insulina se non c'è un ricovero. 
L'insulina non si trova nemmeno a Milazzo e non solo io sto finendo quella che mi spetta ogni mese! Io per miracolo sono riuscita a trovare una penna ricaricabile che non arriverà prima di martedì da Reggio per un costo di 50.00 euro! E sono cose che dovrebbero spettarci di diritto e sempre perchè può succedere di tutto! Spero che si trovi una soluzione. 
Grazie per la vostra attenzione. 
Io uso INSUMAN RAPID SOLO STAR
Miriam Saltalamacchia

Raciti, Cascio, D’Alia: grandi manovre per portare Ncd in giunta regionale

L’Udc di Gianpiero D’Alia spinge da tempo il Nuovo Centrodestra siciliano a fare il grande passo, entrando nella maggioranza di governo. Ed ora si trova dalla sua parte, in modo convinto, il segretario regionale del Pd,Fausto Raciti, che probabilmente vede nell’allargamento della maggioranza uno strumento di contenimento dell’attivismo “personale” di Rosario Crocetta. Raciti, insomma, non vuole fare dell’ingresso di Antonio Fiumefreddo in giunta di governo – l’uomo-chiave per il governatore – una questione personale, ma vede questa novità come il fumo negli occhi.
Negli ultimi giorni il vecchio obiettivo di D’Alia potrebbe realizzarsi, ma gli ostacoli non mancano. Più nel Ncd che nel Partito democratico e nello stesso Crocetta, cui non può dispiacere l’allargamento delle alleanze che rende più solido il suo governo e aumenta la possibilità che vada fino in porto, cioè la chiusura naturale della legislatura. A patto, naturalmente, che non venga ostacolato il suo tentativo, vecchio di quasi un anno e mezzo, di avere il suo “pupillo”, cioè Fiumefreddo, in giunta.
Francesco Cascio e Giuseppe Castiglione, i due coordinatori dell’Ncd, si confronteranno presto con Fausto Raciti. Non è semplice per Castiglione e Cascio gettare alle ortiche una opposizione dura a Crocetta ed una costante richiesta di mandare a casa il governatore, considerato un fattore negativo e non di stabilità. Cascio è stato addirittura sospettato di essere in uscita dall’Ncd e di aspirare al “rimpatrio” in Forza Italia a causa della ambiguità delle posizioni politiche del suo partito in Sicilia. Avrebbe voluto maggiore decisione, una chiara e costante opposizione.
Castiglione, invece, sembra più in sintonia con Angelino Alfano, anche su questo tema. Il ministro, in verità, non è affatto dell’avviso di “sbracare”, né di cercare un’alleanza con il Pd ad ogni costo. Mette paletti, sia a Palermo che a Roma, ma la sua visione non può che essere diversa, meno “isolana”, di Cascio e Castiglione, dovendo confrontarsi con un futuro incerto del suo partito e con tanti esponenti che, in dichiarazioni inequivocabili rese alla stampa, ipotizzano un patto di ferro con i dem alle prossime consultazioni politiche e, quindi, in qualunque misura, alle amministrative. In definitiva vuole mettere i seggi in cassaforte. E chi può assicurarglielo se non il Pd?
Renato Schifani in una recente intervista al Corriere della Sera, ha messo le mani avanti. Non vuole “morire” democratico ed è preoccupato per la strada intrapresa, anche a titolo personale, da influenti dirigenti Ncd. “La nostra alleanza con il Pd è tattica, non strategica, né politica”, ricorda Schifani, lasciando intendere che non seguirà l’Ncd “votato” alla causa dem costi quel che costi.
Anche in Sicilia fra partito e parlamentari regionali c’è uno spread, a favore di questi ultimi, in maggioranza favorevoli all’ingresso nel governo. L’eventuale patto siciliano, tuttavia, non sembra minare la strategia dell’Ncd, come paventato da Schifani.

Filicudi. Incendio in località "Le punte". Indagano i carabinieri

Anche l'isola di Filicudi finisce nel "vortice" degli incendi. Un rogo si è sviluppato oggi, intorno alle 11 e 30 nella parte più alta della località "Le Punte. Si sono vissuti momenti di apprensione per la vicinanza di alcune abitazioni. L'incendio, domato dal massiccio intervento dei giovani isolani, dopo circa tre ore, ha bruciato appezzamenti di macchia mediterranea e alcuni alberi di ulivo. 
I carabinieri dell'isola stanno indagando per fare luce sull'accaduto ed accertare eventuali responsabilità. 

Da oggi all'Addolorata "Spartiti per le Eolie"

Nei giorni 4 - 5 e 6 settembre alle ore 19,30 presso la Chiesa Addolorata al Castello di Lipari si terranno tre concerti di musica classica e sinfonica, organizzati dall'Associazione Euterpe.
Da Mendelssohn a Bach, da Mahler a Franck, passando per Bela Bartok fino ad un travolgente Piazzolla, programma vario ed intrigante, musicisti di grande qualità.
Ingresso libero
In data odierna in località Unci (spiaggia) è stata smarrita la chiave di una Toyota con unito telecomando. Chi la ritrovasse può contattare il n. 3388833565

Orari di apertura del museo "Bernabò Brea" di Lipari a Settembre

IL MUSEO E’ APERTO: 
LE MUSEE EST OUVERT: 
THE MUSEUM IS OPEN: 
DAS MUSEUM IST GEOFFNET: 
Orari Settembre 2015 Tutti i giorni: h. 9,00 - 19,30 Ven./Sab./Dom.: h. 9,00 – 22,00 (dalle ore 19,00 alle ore 22 solo Padiglione Classico)
Domenica 6 Settembre: ingresso gratuito
Il Direttore Dirigente Responsabile
Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni

Tg Mazza "Edizione straordinaria": altri due poveri ragazzi vittime del matrimonio

Si tratta di Livio e Carlotta che, sabato 5 settembre, convoleranno a nozze nella splendida cornice dell'isola di Lipari. Gli auguri originali degli amici ai quali ci uniamo noi di Eolienews

Vip alle Eolie. A Filicudi i neo sposi Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo

(gazzettadelsud - p.p.) C'è anche Filicudi nella luna di miele dei freschi sposi Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo. La coppia, dopo essere stati in Costa Azzurra, con i familiari, sul “Pacha III”, yacht dei Grimaldi , si è spostata nella piccola isola eoliana. Ma non con il vaporetto.
Sono, probabilmente, ospiti di amici in una villetta

Malfa. Stasera rappresentazione teatrale "Troiane - Frammenti di guerra"

OGGI ALLE ORE 21,30 NEL PATIO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI MALFA, SI TERRA' LA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE "TROIANE- FRAMMENTI DI GUERRA" A CURA DEL LABORATORIO TEATRI DEL SUD, CON DANIELE CANNISTRA', NORA LIOTTA, EMANUELA MONDIELLO, SILVIA PAJNO, CRISTINA VELARDITA E MARIA VANESSA VITALE. PER LA REGIA DI EMANUELE BOTTARI.
(NELLA FOTO DI ANTONIO BRUNDU: ALCUNI COMPONENTI DEL GRUPPO TEATRALE IN UNA RAPPRESENTAZIONE DELLO SCORSO ANNO NEL PATIO DELLA BIBLIOTECA).

Fiamme nella notte sotto il Santuario di Chiesa Vecchia

Piromani senza tregua a Lipari. 
Nella notte sono state appiccate le fiamme nel costone che sovrasta la provinciale Acquacalda - Quattropani, sotto il Santuario di Chiesa Vecchia. Sul posto i vigili del fuoco.
Un "rituale" questo nell'incendio in questa zona che si ripete, ormai, ogni anno e nello stesso periodo.
Distrutti un paio di ettari di vegetazione.
Per le foto ringraziamo Valentina Agrip

Il Santo del giorno: Santa Rosalia

Nome: Santa Rosalia
Titolo: Vergine, eremita di Palermo
Ricorrenza: 04 settembre
AUGURI A QUANTE PORTANO QUESTO NOME
Nacque da Sinibaldo, signore di Quisquina e discendente del re Carlo Magno. I genitori si preoccuparono di educare la fanciulla nei principi cristiani. E la piccola Rosalia corrispose alle cure dei genitori. Devotamente attendeva alle pratiche di pietà, amava teneramente la Madonna, e per la sua innocenza e bontà di cuore divenne l'idolo dei genitori. 
Conoscendo il pregio della verginità, generosamente si consacrò tutta al suo sposo Gesù, mantenendosi illibata per tutta la sua vita. Crescendo negli anni e venendo a conoscere quanto perfido sia il mondo e quanto difficilmente un giglio possa conservarsi intatto tra il fango, fuggì dalla casa paterna e si ritirò in una grotta nei crepacci del monte Quisquina presso Palermo, per darsi all'unione perfetta col suo Sposo Celeste. 
Solo una pastorella conosceva il luogo del rifugio di Rosalia ed ogni giorno le portava pane e latte. E' difficile esporre a quali aspre penitenze e digiuni si sottopose Rosalia. Si vede ancora la grotta in cui dimorava. Vi si scende per una scala come in un sepolcro: umida, oscura. Si conserva tutt'ora la pietra su cui riposava la Santa e sul muro si vedono scolpite queste parole: a Io, Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore di Quisquina e di Rosa, per amore del Signore mio Gesù Cristo scelsi di abitare in questa grotta ».
Non vi restò però molto tempo perché avvisata dal suo Angelo che se ivi fosse restata presto sarebbe stata trovata dai suoi genitori, si diresse verso il monte Pellegrino. Sulla sommità del monte gli Angeli le indicarono una grotta che aveva un'apertura appena sufficiente per entrarvi. La luce, penetrando in essa, ne rischiarava le nere pareti; il suolo era talmente bagnato che a stento Rosalia trovò un angolo dove riposarsi senza sprofondare nel fango. 
Condusse quel genere di vita per vari anni, finché lo Sposo Divino la chiamò a sò. Una viva luce in quella notte illuminò tutto il monte Pellegrino. A tale improvviso prodigio tutta Palermo si scosse, non conoscendone la ragione. Allora quell'umile pastorella che era stata a parte dei segreti della Santa, corse in città ad annunziare la sua morte. Fu trovata morta dai pellegrini il 4 settembre del 1165. Il giorno seguente si radunò tutto il popolo ed in processione salirono a prendere il prezioso corpo di S. Rosalia, trasportandolo trionfalmente nella cattedrale. 
D'allora in poi il Signore si degnò di glorificare la Santa con ripetuti miracoli e il culto di lei andò sempre più crescendo nella città di Palermo e fuori, tanto che quando la Sicilia nel 1625 fu desolata dalla peste, con voce unanime quel popolo si volse a S. Rosalia, trasse le sue reliquie dalla cattedrale, le portò processionalmente per la città ed il terribile morbo parve. 
PRATICA. Facciamo oggi una mortificazione per amor di Dio. 
PREGHIERA. Esaudiscici o Dio, nostro Salvatore affinché come ci rallegriamo per la festa della beata vergine Rosalia, così veniamo ammaestrati nella vera devozione. 

(LA) « Ego Rosàlia Sinibaldi Quisquinae Et Rosarum Domini Filia Amore D.ni Mei Iesu Christi In Hoc Antro Habitari Decrevi »

(IT) « Io Rosalia di Sinibaldo, figlia del Signore della Quisquina e del Monte delle Rose, per amore del mio Signore Gesù Cristo, ho deciso di abitare in questa grotta »

Altri santi e venerazioni di oggi:

- Traslazione di Santa Rosa da Viterbo

- Beato Bernardo da Lugar Nuevo de Fenollet (José Bleda Grau)
Religioso e martire

- San Bonifacio I
Papa

- San Caletrico di Chartres
Vescovo

- Beata Caterina Mattei da Racconigi
Domenicana

- Beato Francesco Sendra Ivars
Sacerdote e martire

- San Fredardo (fredaldo) di Mende
Vescovo

- Beato Giuseppe Pasquale Carda Saporta
Martire

- Sant' Ida di Herzfeld
Vedova

- Sant' Irmengarda (Irmgarda) di Suchteln

- San Marcello di Chalon-sur-Saone
Martire

- Beata Maria di S. Cecilia Romana (Maria Dina Bélanger)
Vergine

- San Mosè
Profeta

- Beato Scipione Gerolamo Brigeat de Lambert
Martire

- San Marino
Diacono e eremita

giovedì 3 settembre 2015

Le donne eoliane, una lezione dal passato (da vvox.it - di Samantha Pegoraro)

Le donne eoliane, una lezione dal passato- Antropologia e questioni di genere tra le sponde dell’arcipelago siciliano
All’alba, Stromboli ha un colore cenere che sembra fatto apposta per contrastare la luce dolce delle prime ore del giorno. Un gioco in chiaroscuro sul quale zampilla l’acceso fuoco del vulcano. Il rumore che increspa le onde è quello delle barche che, piano, si risvegliano dopo una notte di mare, piatto. Un suono sottile e attutito da una strana pace, quella delle Isole Eolie.
La forma dell’arcipelago è quella di una ipsilon, con al centro Lipari, la più grande e popolosa tra le isole. Vulcano, laboratorio di armi per il Marte dei Romani e residenza di Eolo per i Greci. La Salina del Malvasia e dei capperi, la famosa e raffinata Panarea. Poi, la più antica di tutte, Filicudi, meta che sa un po’ di radical chic, scrive l’autrice Stefania Barzini. E l’estremo braccio eoliano, Alicudi. Sette realtà accomunate da quell’origine vulcanica che tinge di nero la sabbia a riva.
Tra queste terre, le donne di mare sono state oggetto di studi antropologici che dagli anni Ottanta, attraverso il lavoro di Macrina Marilena Maffei, hanno permesso di delineare la figura femminile di chi, inconsapevolmente, ha saputo scrivere la storia di una parte dell’Italia. Un pezzo di Sicilia che, forse perché confinato dal Continente, ha scardinato un’impostazione gerarchica e patriarcale.E’ la storia di una realtà insulare che ormai non esiste più, ma che dona alla donna e al suo ruolo un’importante responsabilità per lo sviluppo produttivo ed economico delle Isole. Donne madri, donne gravide sulla spiaggia che non hanno paura di prendere il mare. Donne allevatrici, contadine e pescatrici. Una complessità sottile che ne disegna una centralità celata dalle impostazioni e dai modelli di genere del tempo. Celata dalle stesse ricostruzioni storiografiche, scrive la Maffei.
Interviste e documenti storici degli anni Venti e Trenta narrano di come la donna, seppur inserita in un contesto culturale che ne limitasse le libertà – i matrimoni spesso erano imposti dall’alto e spazi riservati e ben distanti da occhi maschili erano dedicati alle passeggiate sul bagnasciuga delle isolane – fosse padrona del mare, al pari degli uomini. A pescare da sole, una quotidianità che raccontano con la delicatezza di chi sottende una libertà oggi consapevolmente non scontata.
Donne che non aspettano il ritorno dei patriarchi dal mare, ma che nel mare dominavano tra remi, lenze e sciabiche. Donne che – scrive la Maffei – diversamente da una cultura mediterranea che in Europa e in Italia le relagava alla terra, cedendo il passo alla superiorità maschile nel mare, furono invece compagne e protagoniste nella casa di titani e sirene.
E “se jinnuru e fivraru tartucaru” cita un detto popolare, nei mesi di gennaio e febbraio era proprio la donna a pescare con le mani le tartarughe, per poi venderne la carne nella piazza del paese. Storie di una quotidianità del passato. Oggi ritornati sulle isole, cetacei e tartarughe sono oggetto di curiose visite guidate tra turisti appassionati. Tutto cambia.
Dalla terrazza di Acquacalda, mi siedo per godere il ritmico rumore delle onde. Qualche luce vaga solitaria sul quel mare che non si distingue dal cielo nelle notti rese limpide da un Eolo moderno.E’ la barca di un pescatore, o chissà, qualche gruppo di madri e giovani donne si sta divertendo un po’, come un tempo.

Sacrifici di 40 anni in fumo. Parla a meridionews.it, Magda Ziino, figlia del proprietario della casa distrutta dall'incendio a Lami

( Meridionews.it) «È stato uno spettacolo straziante, a me scendono ancora le lacrime a parlarne». Magda Ziino racconta le proprie emozioni, il proprio scoramento dopo aver visto andare letteralmente in fumo, l’altro ieri, la casa del padre, Luciano, pensionato 66enne, nel corso di uno degli incendi che stanno flagellando Lipari. 
La villetta si trova, o si trovava, nella borgata di Lami. Non è l’unica a essere stata danneggiata. La stessa Magda Ziino dovrà provvedere a ricostruire, a causa di un crollo, la sua proprietà, a Monte Pilato. 
 «Anche noi pensiamo sia doloso – conferma Magda Ziino – qui alle isole, agosto e settembre sono diventati i mesi degli incendi e il bello è che non trovano mai i colpevoli. È uno schifo e quest’anno è stato colpito Monte Pilato dove avevamo noi la proprietà. Ora la nostra casa è da ricostruire, già c’è stato un piccolo crollo».
Oltre al danno la beffa, insomma. Anzi, le beffe. Perché sembra che a distruggere la villetta del padre, più che il rogo, sia stata l’acqua salata lanciata dai canadair. Il 66enne, la moglie e le due figlie, che da tempo non vivono più con i genitori, non erano presenti quando le fiamme hanno iniziato a propagarsi: «Abitiamo a Canneto. Quella era una casa di campagna con tutti i terreni coltivati intorno. Mio padre ha perso il lavoro di 40 anni perché quello che non ha bruciato il fuoco lo seccherà l’acqua di mare portata dai canadair».

Incendi e abusivismo zero. I due articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Lo Cascio: Un ringraziamento ad Art.1...peccato non poter beneficiare del loro contributo in consiglio comunale

Sono lieto di apprendere come l’associazione “Art. 1” sia in grado interpretare la volontà del presidente Crocetta e possa dunque rassicurarci circa le sorti del punto nascita dell’ospedale di Lipari.
Certo, non deve essere facile decifrare i pensieri reconditi del presidente, soprattutto quando una serie di segnali – dagli atteggiamenti ambigui dagli assessori che si sono succeduti nel suo governo fino agli atti aziendali prodotti dalla direzione dell’ASP 5 di Messina – sembrerebbero andare in direzione opposta.
Ma evidentemente gli “articolisti” sono dotati di una capacità di percezione del pensiero presidenziale persino maggiore di quella degli assessori regionali e dei dirigenti dell’ASP, e ciò aumenta esponenzialmente la mia ammirazione nei loro confronti.
Sia chiaro che il diritto alla salute verrà tutelato non a seguito delle battaglie iniziate anni fa con i presidi all’ospedale, delle marce a Palermo davanti alla sede dell’ARS, dei ricorsi al TAR dei cittadini, delle proteste delle mamme, ma grazie all’insistenza degli “articolisti”. Senza di loro saremmo sconfitti in partenza, ed è per questo che voglio ringraziarli sentitamente.
Peccato non poter beneficiare del loro contributo anche in consiglio comunale.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)

Al via il 4 Settembre "Spartiti per le Eolie" dell'Ass. Cuturale Euterpe . Il programma della tre giorni

Art.1. Su Punto Nascita...sinistra eoliana in ritardo

Ci sorprende che la sinistra eoliana predisponga un ordine del giorno che andrebbe votato all'unanimità il 15 settembre il cui contenuto è stato già abbondantemente discusso e chiarito in questi ultimi mesi attraverso incontri interlocutori con le parti in causa. 
È nota da tempo la chiara volontà del presidente Crocetta,su nostra insistenza, di tutelare il punto nascita alle isole si è trasformata in atto concreto con la conferenza stato-regioni del 30 luglio e che diventerà realtà attraverso una modifica al piano aziendale già impostato dal dott. Sirna ma operativo solo dopo il 30 settembre. 
Ci sorprende ancora di più l'atteggiamento di tutto il consiglio comunale rispetto ad una questione da noi più volte sollevata della quale però nessuno ne fa menzione. 
Il problema non è solo il punto nascita ma la qualità del servizio che si intende ricevere in tutti i reparti. 
Noi continuiamo ad essere dell'avviso che una classe politica seria e capace debba chiedere con forza professionalità di spessore e di grande esperienza e non medici di primo pelo o figli di papà in cerca di carriera.
Art.1

Migranti anche a Lipari? Lo Cascio interroga il sindaco. Giorgianni: Non è arrivata alcuna richiesta

Al Signor Sindaco del Comune di Lipari e p.c. agli organi locali di stampa 
Oggetto: interrogazione consiliare su accoglienza a migranti nel territorio comunale di Lipari. 
Gentile Sindaco, 
circolano sempre più insistentemente le notizie relative a una risoluzione prefettizia che destinerebbe 160 migranti nel territorio comunale di Lipari, e in particolare nella maggiore isola del comprensorio. A scanso di equivoci, premetto che chi le scrive è un convinto sostenitore delle politiche di accoglienza a favore coloro che cercano rifugio e scampo da scenari di guerra e di persecuzione; tuttavia, in considerazione del numero certamente non trascurabile di unità previste – anche in rapporto all’esigua superficie territoriale del nostro comune – intendo chiederle: 
se Lei è in condizione di confermare o, in caso contrario, di smentire con certezza tale notizia; 
in caso affermativo, per quale ragione non ha portato a conoscenza di questa novità il consiglio comunale, anche in considerazione del fatto che lo stesso si è riunito per ben due sedute nel corso degli ultimi 15 giorni; 
se Lei ritiene che il nostro Comune sia in condizione di offrire adeguati standard di accoglienza per un contingente cospicuo di migranti e, in caso affermativo, attraverso quali procedure e secondo quali modalità; 
in attesa di una Sua cortese risposta, porgo distinti saluti. 
Pietro Lo Cascio consigliere comunale de La Sinistra

NDD - Il sindaco Marco Giorgianni afferma che  nessuna richiesta, in tal senso, è giunta al comune. Smentita anche dalle forze dell'ordine

Il Santo del giorno: San Gregorio Magno

Nome: San Gregorio I, detto Magno
Titolo: Papa e dottore della Chiesa
Ricorrenza: 03 settembre
Protettore di:cantanti, musicisti, papi
Auguri a chi porta questo nome
La Chiesa con molta ragione ha decorato questo santo Pontefice con il titolo di Grande, titolo che egli ha meritato con lo splendore delle sue azioni, con l'eccellenza delle sue virtù e dei suoi scritti. La sua vita segna una delle più belle pagine della storia sia ecclesiastica che civile.
Nacque in Roma verso la metà del secolo sesto. Ebbe mente vasta e profonda, energia veramente romana, attività instancabile e grande amore per il vero e per il giusto: prerogative che egli affinò e soprannaturalizzò nella meditazione e nell'esercizio di una perfetta vita claustrale.
Nelle Gallie i nuovi stati dei Franchi si andavano formando; nella Spagna il regno dei Goti non era ancora ben fermo; in Italia i Longobardi nel pieno disordine della loro immigrazione; in Inghilterra i valorosi Anglosassoni non ancora guadagnati al Vangelo: insomma la Chiesa vedeva che la Divina Provvidenza k affidava questi popoli perché li educasse alla verità de Vangelo, perché li avviasse sulla via della vera civiltà del vero progresso.
S. Gregorio, uomo tutto di Dio, per mezzo dei suo scritti e dei suoi apostoli conquistò alla fede e alla morale cristiana questi nuovi popoli, mentre la sede d Roma era circondata dalle spade nemiche.
Le ordinazioni, le prescrizioni, i moniti e le sentenze in materia di diritto, e le sue innumerevoli lettera recarono vera luce nella educazione dei popoli e furorn guida sicura anche negli affari più complicati e difficili.
I suoi scritti andavano a ruba tra il popolo, sia per l'argomento sempre di attualità e magistralmente trattato, sia per l'unzione celeste che spirava da ogni pagina, sia per lo stile semplice e confidente, proprio d un padre, che parla ai suoi figli ancora bambini.
Ma l'attività di S. Gregorio si estese anche largamente ai bisogni della Chiesa di Oriente. Prima di tutto combatté il bizantinismo del regime di Costantino poli, poi ne rintuzzò la smoderata vanità dei suoi patriarchi. Con invitta pazienza ed umile carità, ma con pari forza, dileguò le tendenze di separazione dalla Chiesa di Roma, e ritardò cosi per più secoli lo scisma greco.
Per opera di questo Pontefice scomparvero i funesti residui di superstizione e di culto idolatrico, si dileguarono le eresie che, sebbene più volte sconfitte, tentavano tuttavia di infiltrarsi nella nuova vita dei popoli.
Per le esperienze che S. Gregorio aveva delle cose di mondo, intervenne egli stesso alla difesa di Roma assalita dai nemici, protesse le regioni d'Italia minacciate dalla guerra e mandò istruzioni agli ufficiali sprovvisti di direttive e abbandonati a se stessi dal governo centrale.
In questo modo S. Gregorio pose i primi fondamenti dell'autorità temporale dei Papi.
S. Gregorio si addormentò nel Signore, ricco di meriti, il 12 marzo dell'anno 614.

PRATICA. — Il Papa è il dolce Cristo in terra: a lui dobbiamo amore, fedeltà, ubbidienza, preghiera. 

PREGHIERA. — O Dio, che hai concesso i premi del-l'eterna beatitudine al tuo servo Gregorio, concedi pro-pizio a noi, che giacciamo sotto l'incubo delle nostre colpe, la grazia di essere da te sollevati per le sue preghiere.
Altri santi e venerazioni di oggi:

- Sant' Aigulfo (Aigolfo) di Lerins
Abate

- Beati Andrea Abel Alricy e 71 compagni
Martiri della Rivoluzione francese

- Sant' Ausano di Milano
Vescovo

- Beato Bartolomeo Gutierrez e compagni
Martiri

- Santa Basilissa di Nicomedia
Vergine e martire

- Beata Brigida di Gesù Morello
Fondatrice

- San Crodegango di Seez
Vescovo

- Santa Febe (Phoebe)
Coadiutrice di s. Paolo

- Beati Giovanni Battista Bottex, Michele Francesco de la Gardette e Francesco Giacinto le Livec de Tr
Martiri della Rivoluzione francese

- Santi Giovanni Pak Hu-jae e compagni
Martiri

- Beato Guala di Brescia
Vescovo

- San Mac Nisse
Vescovo

- San Mansueto di Toul
Vescovo

- San Remaclo (Rimagilo) di Stavelot
Abate

- San Sandalio di Cordova
Martire

mercoledì 2 settembre 2015

LA SINISTRA EOLIANA ILLUSTRA ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO OGGI SU SANITÀ E PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE DI LIPARI.

COMUNICATO STAMPA DELLA SINISTRA EOLIANA SU ORDINE DEL GIORNO SANITÀ E PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE DI LIPARI.

Nel corso della seduta odierna del consiglio comunale, il consigliere Pietro Lo Cascio ha presentato un ordine del giorno – elaborato da un gruppo di lavoro e grazie a molteplici contributi – sull’argomento “Discussione sullo stato della sanità nelle Isole Eolie”, introdotto durante la scorsa seduta a seguito della presentazione del controverso atto aziendale da parte della direzione dell’ASP 5 di Messina; lo stesso documento è stato ampiamente condiviso e sottoscritto da tutti i rappresentanti di maggioranza e minoranza presenti in aula, che hanno dimostrato un’apprezzabile sensibilità verso il delicato e importante tema che riguarda le nostre comunità. 
Non si è tuttavia proceduto alla votazione, rimandando la stessa a un prossimo aggiornamento dei lavori consiliari (il 15 settembre), alla luce delle prossime interlocuzioni tra l’amministrazione comunale, l’Assessorato regionale competente e il Ministero della Salute e delle eventuali integrazioni che potrebbero conseguentemente rendersi necessarie.
In sintesi, questi sono i punti salienti dell’ordine del giorno: 
in accordo con il D.A. 14/01/2015 “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia” pubblicato sulla G.U.R.S. il 23/01 c.a., l’Ospedale di Lipari deve essere dotato di PUNTO NASCITA; nelle more dell’ottenimento della relativa deroga alle originarie previsioni del Ministero della Salute, l’ASP di Messina deve pertanto garantire concretamente la possibilità di eventi nascita per gravidanze a basso rischio nell’isola di Lipari, analogamente a quanto fatto dall’ASP di Trapani per il Punto Nascita di Pantelleria (l’unico finora “salvato” dalla “riforma” che ha coinvolto i PN su scala regionale);
nei Presidi di continuità Territoriale delle isole di Alicudi, Filicudi, Panarea, Vulcano, Stromboli e di Ginostra nell'isola di Stromboli deve essere garantita la presenza di due medici H24 per almeno i sei mesi della stagione estiva; occorre inoltre programmare corsi di aggiornamento del personale destinato nelle isole alla luce dell’ampia casistica cui lo stesso è chiamato a fare fronte;
negli stessi Presidi, si deve procedere alla revisione e alla sostituzione degli automezzi (anche a trazione elettrica, nei casi di Stromboli e Panarea) a servizio del personale medico; alla revisione e alla sostituzione delle ambulanze presenti all'interno delle singole realtà; all'inventario e all'adeguamento della dotazione di attrezzature mediche che, nella maggior parte dei casi, appare carente, anche alla luce delle segnalazioni che provengono dalle singole isole. 
negli stessi Presidi si deve riattivare il servizio di Telemedicina; 
presso l'ospedale di Lipari deve essere garantita la presenza dell'ortopedico almeno tre volte la settimana durante il periodo invernale e giornalmente durante il periodo estivo; 
presso l’elisuperficie di pronto soccorso di Lipari adiacente l'Ospedale deve essere realizzato un “gate” che dal 1° piano dell'edificio permetta di giungere rapidamente alla pista, mediante un terminale mobile che consenta l'avvicinamento in sicurezza all'elicottero; 
alla luce di quanto sopra proposto, l'atto aziendale prodotto dalla direzione dell’ASP di Messina e fortemente controverso deve essere sostanzialmente rivisto e corretto, anche in considerazione dell’intesa sulla proposta del Ministro della Salute di deliberazione del Cipe relativa all’assegnazione alle Regioni della quota accantonata sulle somme vincolate, ai sensi dell’articolo 1, commi 34 e 34bis, della legge 23 dicembre 1996 n. 622, alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale 2006 – 2008 per la realizzazione di progetti in tema di ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle isole minori e nelle località caratterizzate da eccezionali difficoltà di accesso, a valere sul FSN 2011-2012-2013 approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 30 luglio 2015 (codice sito: 4-10/2015/45) con un fondo complessivo di 26 milioni di euro da ripartire fra Sicilia, Toscana e Veneto;
l'amministrazione comunale e l'ASP di Messina devono predisporre un protocollo perché si possa consentire l'atterraggio in sicurezza all'interno del campo di Calcio “F. Monteleone” di Lipari o individuare un sito alternativo dove consentire l'atterraggio in emergenza nei casi di inoperatività dell'elisuperficie di pronto soccorso.
Nella convinzione di avere operato a tutela del diritto alla salute dei nostri concittadini e nella certezza che non sia ancora troppo tardi per ottenere precise garanzie e una sostanziale revisione del percorso finora affrontato dalla direzione dell’ASP di Messina, la Sinistra ringrazia nuovamente quanti hanno collaborato alla stesura del documento e quanti hanno ritenuto di condividerlo, auspicando che lo stesso venga approvato senza esitazioni nel corso della seduta del prossimo 15 settembre.

 La Sinistra eoliana

Il PD di Stromboli...la tassa di sbarco..e gli otto quesiti al sindaco Giorgianni

Comunicato stampa 
Leggiamo dai media le dichiarazioni del Sindaco a corredo del nostro esposto in Prefettura sulla pericolosità ed il danno apportato da un non regolamentato flusso di turisti occasionali. 
Invece di entrare nel merito e prendere posizione spiegando come intenderebbe risolvere i problemi, per il Sindaco tutto è fermo perché non è stata autorizzata la normativa sull’adozione di una tassa di sbarco. 
Al di là del risibile distinguo tra tassa di sbarco o tassa di soggiorno (trattandosi di isole l’unico modo per soggiornare è sbarcare, indipendentemente dal tempo di permanenza) non riteniamo assolutamente congrua la sua risposta. 
I soldi sono una cosa importante nell’amministrazione e non chiediamo certo di aumentare il debito, ma le questioni si affrontano anche organizzandole. 
Se volesse rispondere concretamente gli rammentiamo alcune cose che andrebbero dette (meglio se scritte): 
• Concretamente, cosa ha fatto per sbloccare questa situazione di stallo sull’approvazione della normativa? 
• Cosa farebbe con quei 5 euro? Quanta parte sarebbe davvero impiegata (quindi quali iniziative) per migliorare le condizioni ricettive di Stromboli? 
• Come intende organizzare l’ordine pubblico (gestione dei flussi) e lo smaltimento dei rifiuti organici dei turisti occasionali che al momento inquinano il territorio di Stromboli mare incluso con importante danno ai residenti ed al turismo stanziale? 
• In quale rapporto è con la Protezione Civile (speriamo buoni) per farsi dire qual è, stante le attuali condizioni di sicurezza, il flusso orario massimo che può sostenere l’isola? 
• Se già lo sa (e lo dovrebbe sapere), perché non chiede alle forze di controllo dei porti di imbarco di farlo rispettare? 
• Perché non obbliga i barconi a rispettare gli orari di attracco dei servizi aliscafo evitando delle sovrapposizioni dannose e pericolose? 
• Perché non si preoccupa di rendere libera la più importante via di fuga (al pontile) occupata stabilmente da ogni tipo di ambulante (oramai fisso)? 
• Perché non rende pubblico ai cittadini, attraverso la Circoscrizione, il piano di sicurezza, da lui citato, a cui ci si dovrebbe adeguare in caso di calamità, sostenendo, promuovendo e coinvolgendo le associazioni civiche che già operano sull’isola? 
Il coordinatore del PD Stromboli 
Claudio Utano

Altro che boom. Con questo tipo di turismo rischiamo di implodere. Il punto di vista di Luca Chiofalo

(di Luca Chiofalo) La parola che più ha risuonato in quest’estate calda e umida come poche altre è “boom”.
Usata per indicare una crescita a due cifre -che i dati ufficiali dovranno confermare- del movimento turistico verso le Eolie, ha coperto e rischia di coprire per il futuro l’irragionevolezza suicida della nostra (non) politica turistica e i nodi sempre più intricati della sostenibilità ambientale del turismo “invadente” a cui strizziamo l’occhio.
Sostengo, senza timore di smentita, che l’incremento di presenze e arrivi non abbia portato incrementi significativi di “ricchezza” per le isole, e ciò perché a crescere di numero sono solo i turisti “mordi e fuggi” e “low badget” -cioè con bassa capacità di spesa- e le attività che si rivolgono a dette tipologie.
Se immaginiamo un futuro in cui souvenir, cartoline, pizza e alcolici la faranno da padroni, con invasione per terra e per mare di turisti da sballo o da “3 isole in un giorno”, siamo sulla strada giusta.
Altrimenti, se vogliamo essere all’altezza del patrimonio immeritatamente ereditato, cominciamo a discutere di come difendere e valorizzare un territorio unico al mondo: perché è possibile, viste la bellezza naturale, la storia e le tradizioni uniche delle Eolie, portare a casa una “pagnotta” più grande senza svenderci, come stiamo facendo, ad un turismo in larga parte “sguaiato” e miserello.
Le isole più piccole come Stromboli e Panarea cominciano a rendersi conto di non poter sostenere queste estive invasioni barbariche, ma anche Lipari non può reggere simili flussi non regolamentati.
Gli strumenti per “difenderci” e qualificare la nostra offerta ce li potrebbero offrire la prestigiosa appartenenza alla “World Heritage list” dell’Unesco, la realizzazione di aree protette per terra e per mare, ecc., ma condizione essenziale è capire la convenienza e la necessità di abbracciare convintamente un processo di valorizzazione e “protezione” delle nostre isole, evitando di considerare, irresponsabilmente, ogni percorso di tutela come un limite imposto dall’alto. 
Questi dovrebbero essere i temi in cima all’agenda politica locale, ma pare, per nostra sventura, siano argomenti da evitare… 
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

Inferno di fuoco a Lipari, distrutta una casa. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

SALVATORE SARPI
LIPARI
Questa volta i piromani che stanno mettendo a “ferro e fuoco” Lipari l’hanno fatta davvero grossa. 
Una casa di campagna di circa 60 metri quadrati, di proprietà della famiglia di Luciano Ziino. letteralmente carbonizzata è il riscontro più evidente al poderoso incendio, sulla cui natura dolosa ci sono pochi dubbi,  sviluppatosi ieri mattino nell’isola e che ha interessato la frazione di Lami. 
Un rogo, questo della casa, sviluppatosi, dopo qualche ora che le squadre a terra e i canadair avevano completato le operazioni. Probabilmente - questa sembra essere l’ipotesi più accreditata - qualche tizzone, sotto la spinta dell’aria smossa dai Canadair, è penetrato all’interno della casa e, dopo aver covato, trovando “terreno fertile” in ciò che si trovava all’interno, ha generato l’incendio. 
Nulla hanno potuto fare i pompieri, ritornati sul posto dopo che è scattato l’allarme. Tra l’altro la stradina alquanto stretta ed impervia non ha consentito l’accesso all’autobotte e i vigili del fuoco hanno dovuto agire a forza di braccia e secchi d’acqua.  
Ma il bilancio poteva essere ancora più pesante considerando che le fiamme, sviluppatesi alle pendici del Monte Pelato, hanno, a più riprese, lambito altre abitazioni, generando apprensione e paura tra gli occupanti. 
C’è voluto tutto l’impegno dei vigili del fuoco, della squadra antincendio della forestale,  degli stessi residenti, per evitare che le fiamme potessero penetrare all’interno anche di queste case. In quei concitati frangenti il caposquadra dei pompieri, Aurelio Coglitore e i suoi uomini, hanno compiuto “mezzi miracoli” rimuovendo all’ultimo istante alcune bombole di gas, copertoni ed altro materiale altamente infiammabile. Materiale che, se investito dalle fiamme, trovandosi praticamente vicino alle abitazioni, avrebbe generato una situazione altamente pericolosa. 
Oltre alla casa della famiglia Ziino vi è da evidenziare però che, nel rogo di Lami, sono andate distrutte alcune strutture precarie a servizio di immobili e terreni. In fumo anche diversi ettari di vegetazione spontanea e alcune colture agricole. Ingenti i danni. 
Come anticipato a supporto delle squadre a terra sono intervenuti i canadair dei vigili del fuoco. I due velivoli hanno “bombardato” con un centinaio di lanci di acqua salmastra il fronte del fuoco, agendo nelle zone più impervie e non raggiungibili da terra. 
Durante l’incendio un operaio della squadra antincendio della Forestale è stato colto da malessere e si è reso necessario l’intervento dell’ambulanza del 118. Non potendo il mezzo di soccorso raggiungere la zona dove si trovava l’uomo si è reso necessario l’intervento, per il trasporto in barella, da parte dei suoi colleghi e dei vigili del fuoco.  Pompieri che, qualche minuto prima, avevano rischiato grosso a loro volta. Un albero, alto una decina di metri,  investito dall’acqua lanciata da uno dei canadair, si è spezzato. Solo la prontezza di riflessi da parte dei vigili del fuoco che si trovavano nei pressi ha evitato che gli finisse addosso. 
A Lipari si tratta del quinto incendio nel giro di soli tre giorni, sicuramente il più vasto e pericoloso. Si ripete, purtroppo, un assurdo “rituale” che vede, ogni anno, di questi tempi, i piromani dare fuoco a “macchia di leopardo” restando, purtroppo, impuniti.

Foto dal nostro ampio archivio: La frazione di Serra e il centro di Lipari visti da Pirrera


IL 5 SETTEMBRE AD ACQUACALDA “PESCEBELLO FISH TOUR”. DEGUSTAZIONE PER PROMUOVERE IL PESCATO DELLE EOLIE

COMUNICATO STAMPA
5 SETTEMBRE 2015 A LIPARI “PESCEBELLO FISH TOUR”, DEGUSTAZIONI CHE PUNTANO A PROMUOVERE IL PESCATO DELLE ISOLE EOLIE
“Pescebello Fish Tour” è un progetto organizzato da “Tempo Reale” di supporto al Gac (Gruppo di azione costiera) “Isole di Sicilia”, che ha come filo conduttore la pesca e la marineria locale associate alla gastronomia ed ha previsto cinque tappe in cinque isole: Ustica, Pantelleria, Lipari, Salina e Favignana.
Sabato prossimo, 05 settembre, sarà la volta di Lipari per “Pesce in Piazza" nella bellissima e suggestiva frazione di Acquacalda alle ore 21,00, con lo “showcooking” e una degustazione a cura degli Chef Eoliani ed il supporto dell’associazione “C.A.S.T.A..
“Pescebello Fish Tour” in ogni isola coinvolgerà lo spettatore con i suoi cinque sensi, nel mare e nel suo meraviglioso mondo. Mare come tradizioni, mare come gente, mare come cultura, mare come gastronomia, mare come divertimento. La promozione del territorio attraverso colori, sapori e profumi, associati alla cultura, che puntano a sviluppare la cultura turistica e dell’accoglienza e ad attrarre il turismo in forme nuove con una diversificazione dell’offerta e il potenziamento della fruizione. Si punta, inoltre, a rafforzare la competitività del territorio come destinazione turistica, attraverso il mare come risorsa, una risorsa unica nelle sue diversità. Unicità nella qualità e nella percezione che non ha eguali al mondo.
“Pescebello” si concretizza in un’attività di preparazione e degustazione, ma l’idea di fondo è quella di coordinare gli sforzi tra le istituzioni locali per definire una politica di promozione e brand unitaria ed efficace del territorio, valorizzando il patrimonio culturale, materiale e immateriale e mettendo in rete le eccellenze e le tipicità.
Tappa dopo tappa, sarà un incontro alla scoperta delle tradizioni gastronomiche dell’isola in cui ci si trova; sapori unici e forti come il tonno o la bottarga, il pesce azzurro o i capperi, accompagnati dalle nuove sfide enologiche che i territori offrono. In prima fila, ci saranno i pescatori delle isole che forniranno la materia prima per organizzare gli “showcooking” e la successiva degustazione utilizzando i prodotti tipici delle rispettive isole e sostenendo tra l’altro i principi della dieta mediterranea, oggi sempre più ricorrenti. “Pescebello” punta a valorizzare il pescato locale per ampliare gli sbocchi di mercato delle produzioni ittiche e diffonderne la conoscenza tra i consumatori, agendo sulla promozione del settore pesca e della sua offerta di prodotti ittici, avviando un’intensa attività di animazione territoriale, affinché tutti gli operatori possano essere coinvolti nelle attività e portare avanti un circolo virtuoso che amplifichi gli effetti delle attività svolte.
Infine, si realizzerà un ricettario, scaricabile in formato elettronico sul sito del GAC Isole di Sicilia, “I sapori delle isole”, con le ricette presentate durante gli showcooking, i protagonisti, la descrizione del piatto e le sue caratteristiche organolettiche.
“Il Gruppo di Azione Costiera “Isole di Sicilia”, di cui sono presidente – afferma Giuseppe Pagoto, sindaco delle Egadi - attua progetti di sviluppo e gestione di finanziamenti rivolti agli operatori della pesca. L’obiettivo principale è di attuare il Piano di Sviluppo Locale in modo da rafforzare la competitività delle zone di pesca, ristrutturare e orientare le attività economiche, promuovendo pesca-turismo ed itti-turismo senza determinare un aumento dello sforzo di pesca. Si mira a realizzare un percorso di sviluppo per trasformare le coste che fanno parte del partenariato in un territorio d’eccellenza, in grado di proporre, ad una sempre più ampia tipologia di utenza, una offerta turistica destagionalizzata e di qualità, capace di integrare nel flusso turistico anche altri prodotti e servizi che caratterizzano i luoghi. Con “Pescebello” diamo il via a una serie di iniziative che punteranno attenzione ed energia a tutto questo”.

"Abusivismo zero" della Guardia Costiera a Lipari. Due deferiti, verbali per 2.000 euro e sequestro di attrezzature

COMUNICATO STAMPA
“Abusivismo zero”. Questa la parola d'ordine dell'Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera – Lipari, che ha portato a termine ulteriori operazioni in contrasto ad abusive occupazioni demaniali marittime, perpetrate da due Ditte nel litorale dell’isola di Lipari.
In particolare l’attività di polizia giudiziaria, si è conclusa con il deferimento all’attività giudiziaria di due soggetti, per abusiva occupazione di aree demaniali marittime, realizzazione di opere non autorizzate, realizzazione di nuove opere nella fascia dei 30 (trenta) metri dal confine demaniale, tutte opere realizzate in assenza dell’autorizzazione paesaggistica.

A seguito di tale attività investigativa, si è proceduto a porre sottosequestro i beni oggetto di tali occupazioni, restituendo le aree alle libere fruizioni dei cittadini.
Nel corso dei citati accertamenti si è altresì proceduto a redigere a carico delle Ditte, verbali amministrativi per l’assenza dell’assistente di salvataggio e per violazione dell’Ordinanza di interdizione di aree demaniali emanate da questo Comando, per un importo complessivo pari a 2.000 euro mentre parallelamente si provvederà a richiedere al competente Ente Regionale il recupero degli indennizzi per tali illecite occupazioni.
Nell’ambito di tali accertamenti è stato altresì constatata, la modifica di un tratto di costa, mediante la realizzazione di un vero e proprio pennello realizzato in sabbia e rocce e per il quale è stata avviata apposita attività d’indagine finalizzata ad individuare il materiale esecutore.
Gli uomini del Comandante MARGADONNA, nell’ambito dei previsti compiti d’istituto, al fine di garantire e preservare l’ecosistema marino, hanno avviato mirati controlli finalizzati ad accertare la presenza di scarichi di acque reflue in mare, da parte di strutture ricettive e private.
F.to IL COMANDANTE
Tenente di Vascello (CP)
Paolo MARGADONNA

Funzionalità del consiglio comunale di Lipari. Il presidente Sabatini replica alla nota di Bertè


Bonus bebè nel comune di Lipari. Come fare per presentare istanza

Il Capo Area
VISTA la L.R. n. 10/2003 , art. 6 comma 5
VISTO il D.A. n. 1907/S6 del 7.08.2015
rende noto
Che si accolgono le domande di concessione del bonus figlio per i bambini nati nell'anno 2015 :
Possono presentare istanza :
- I genitori o gli esercenti la potestà parentale
- i cittadini italiani o comunitari
- i cittadini extracomunitari, in possesso di regolare permesso di soggiorno, residenti nel territorio regionale da almeno dodici mesi al momento della nascita.
Requisiti di ammissione :
- residenza nel territorio regionale al momento del parto (o dell’adozione)
- nascita del bambino nel territorio della regione siciliana
- indicatore I.S.E.E. dell’intero nucleo familiare non superiore ad € 3.000,00
Per i bambini nati nel primo semestre 2015 (dal I gennaio al 30 giugno) le domande redatte su apposito modello disponibile presso l’ufficio servizi sociali, dovranno essere presentate al comune di residenza entro il 30 settembre p.v. .
Per informazioni ed il ritiro dei moduli rivolgersi all’ufficio servizi sociali del Comune di Lipari – Via Maurolico n. 17 tel. 090-9887505 – 506 e-mail servizisociocutural@libero.it 
pec servizisocioculturali@pec.comunelipari.it
Lipari, 2 settembre 2015
f.to
Il Capo Area (dott.ssa Matilde Pajno)

Il Santo del giorno: Sant' Elpidio

Auguri a chi porta questo nome
Sant'Elpidio visse nel IV secolo probabilmente nel Piceno. Le notizie che lo riguardano sono molto confuse: Pietro da Natalibusa narra che fosse un eremita di Gerico e giunto successivamente in Italia dove sarebbe morto, altre fonti lo ritengono originario della Cappadocia, altri ancora lo lo identificano come diacono di San Basilio, ricordato nella vita di S. Carotone.
Di Sant'Elpidio è stata anche redatta una vita intorno al XII secolo, e trovata in un leggendario della Biblioteca Capitolare di Spoleto, ma purtroppo non sono attendibili, ma la devozione così largamente diffusa ne conferma l'esistenza.
Il suo culto è però particolarmente vivo nel Piceno, dove diverse città portano il suo nome, e proprio per questo motivo si ritiene probabile che egli sia vissuto proprio in questa regione a nord di Ascoli Piceno. Alcune cittadine portano il nome del santo, come S. Elpidio a Mare, S. Elpidio Morico, Porto S. Elpidio.
Lo scrittore Palladio, lo ricorda nella sua Storia Lausiaca come un eremita vissuto per molti anni in una spelonca presso Gerico. Sempre lui elogia e tesse le lodi di questo asceta che, allontanatosi dalla comune società e dalla compagnia degli uomini, scelse di ritirarsi in solitudine.
Proprio nell'epoca in cui visse Sant’Elpidio, inoltre, quindi probabilmente nel IV secolo, si stava affermando una nuova forma di monachesimo, il cosiddetto "cenobitismo", cioè della vita comunitaria, il cui iniziatore fu San Pacomio. Fu lui a fondare i primi conventi di uomini e donne nella Tebaide, presso il Nilo, dove a capo di ogni struttura vi era l'abate, il cui compito era quello di fare osservare la regola comune, imporre la castità, il lavoro, il digiuno e la preghiera
Altri Santi e venerazioni di oggi:
- Sant' Abibo di Edessa
Diacono e martire
- Sant' Agricolo di Avignone Vescovo- Sant' Alberto di Pontida
Abate

- Sant' Antonino di Apamea
Martire

- Beato Brocardo

- Beato Gianfrancesco Burtè
Francescano conventuale martire

- Beati Giovanni Maria du Lau d'Alleman, Francesco Giuseppe e Pietro Ludovico de la Rochefoucauld e co
Martiri della Rivoluzione francese

- San Giusto di Lione
Vescovo

- San Guido (Vito) di Pontida
Abate

- Beata Ingrid Elofsdotter di Skanninge (di Svezia)

- San Nonnoso sul Monte Soratte
Priore

- Beati Pietro Giacomo Maria Vitalis e 20 compagni
Martiri della Rivoluzione francese

- San Prospero di Tarragona
Vescovo venerato a Camogli

- San Siagrio di Autun
Vescovo

- Santi Teodota, Evodio, Ermogene e Callista
Martiri

- San Zenone e figli
Martiri a Nicomedia

Lipari. Piromani senza timore e senza ritegno. Nuovo incendio nella notte a Pirrera

Piromani senza timore e senza  ritegno a Lipari. Non "paghi" di quanto causato ieri (nella foto l'ampio articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi) hanno appiccato un nuovo fuoco alle 3 e 30 di stamattina in località Timpone Corvo a Pirrera.
Sul posto per evitare che le fiamme potessero risalire verso Santa Margherita, interessando un'ampia fascia dove sono allocate case e villette, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco  (caposquadra Aurelio Coglitore.
Non è stato un intervento facile (tra l'altro è tutt'ora in corso la bonifica) poichè i piromani hanno appiccato le fiamme all'interno di una zona abbastanza ripida e scoscesa.
Grande paura tra residenti e alcuni turisti che dimorano in quella zona, che sono scesi in strada per paura che le fiamme potessero interessare le abitazioni.
Al di la dei danni causati dall'incendio al patrimonio ambientale vi è da sottolineare come i piromani agiscano senza timore, con arroganza e in spregio non solo all'ambiente ma anche alla pubblica incolumità.

martedì 1 settembre 2015

Incendio a Lami. Si aggrava bilancio. Casa distrutta dalle fiamme

Questa volta i piromani che stanno mettendo a “ferro e fuoco” Lipari l’hanno fatta davvero grossa. 
Una casa di campagna di circa 60 metri quadrati, di proprietà della famiglia di L.Z, letteralmente carbonizzata è il riscontro più evidente al poderoso incendio, sulla cui natura dolosa ci sono pochi dubbi, che ha interessato la frazione di Lami. 
Un rogo, questo della casa, sviluppatosi, dopo qualche ora che le squadre a terra e i canadair avevano completato le operazioni. 
Probabilmente - questa sembra essere l’ipotesi più accreditata - qualche tizzone, sotto la spinta dell’aria smossa dai Canadair, è penetrato all’interno della casa e, dopo aver covato, trovando “terreno fertile” in ciò che si trovava all’interno, ha generato l’incendio. Nulla hanno potuto fare i pompieri, ritornati sul posto. 
Ma il bilancio poteva essere ancora più pesante considerando che le fiamme, sviluppatesi alle pendici del Monte Pelato, hanno, a più riprese, lambito altre abitazioni, generando apprensione e paura tra gli occupanti. C’è voluto tutto l’impegno dei vigili del fuoco, della squadra antincendio della forestale,  degli stessi residenti, per evitare che le fiamme potessero penetrare all’interno anche di queste case. 
Oltre alla casa della famiglia Ziino vi è da evidenziare però che, nel rogo di Lami, sono andate distrutte alcune strutture precarie a servizio di immobili e terreni. In fumo anche diversi ettari di vegetazione spontanea e alcune colture agricole. Ingenti i danni
AMPIO ARTICOLO CON ALTRI DETTAGLI DOMANI SULLA GAZZETTA DEL SUD

Ancora un incidente all'incrocio della stradina per Raviola-Monte. Ce lo segnala il dottor Iacolino

L'ennesimo regalo ( ore 13) dell'incrocio più a rischio del tratto della provinciale Lipari -Pianoconte.
Incrocio privo di qualunque tipo di segnaletica.
Si attendono altre disgrazie perché chi di dovere intervenga?
Nel corso di quest'anno, sempre in questo incrocio , sarà il decimo incidente cui assisto.
Gianni Iacolino

Maggioranza assente ai lavori consiliari. Bertè chiede intervento presidente Sabatini

Consigliere Comunale
Ugo Bertè


Al Presidente del Consiglio Comunale
geom. Adolfo Sabatini

Oggetto: Funzionalità Consiglio Comunale.

            Gentilissimo Presidente le scrivo per farle rilevare che ad oggi nonostante le innumerevoli segnalazioni pervenute da alcuni Consiglieri Comunali, assistiamo a una carente presenza ai lavori di Consiglio da parte di alcuni colleghi.
            Questo oltre a rappresentare un problema nelle sedute di Consiglio Comunale che espone la nostra maggioranza alla critica della minoranza, che puntualmente evidenzia tale carenza, mette in discussione l'impegno dell'intero gruppo politico che sostiene politicamente questa Amministrazione.
            Per tanto con la presente La invito ad adoperarsi affinché quanto rappresentato sia risolto, e lo chiedo poiché è stato lamentato da più parti ma ad oggi non ho riscontrato nessuna iniziativa in tal senso.
            Colgo l'occasione per rappresentarle la mia assoluta disponibilità a collaborare e discutere circa le problematiche riscontrate anche durante la stagione estiva, oltre a rendermi disponibile per una accelerazione e identificazione dei lavori consiliari.

            Distinti saluti.
Ugo Bertè