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venerdì 14 ottobre 2022
Auguri di...
Buon Compleanno a Mirella Clelia Raffaele, Francesca Pace, Luciano Manfrè, Angelo Cassarà, Lucia Ziino, Ivana Bonfante, Odelia Pa, Gaetano Geraci,
giovedì 13 ottobre 2022
Schifani nuovo presidente della Regione, oggi la proclamazione. Le prime dichiarazioni
Renato Schifani è il nuovo presidente della Regione Siciliana.
Lo ha proclamato, durante una cerimonia alla Corte d’appello di Palermo, il presidente dell’Ufficio centrale regionale per l’elezione del presidente della Regione e dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana, Giacomo Montalbano.
Schifani, candidato della coalizione di centrodestra, è risultato il più votato nel corso della consultazione elettorale dello scorso 25 settembre con 894.306 voti e succede a Nello Musumeci.
Settantadue anni, laureato in Giurisprudenza, per anni ha esercitato la professione di avvocato. Entrato in Forza Italia nel 1995, l'anno successivo è stato eletto al Senato e da quel momento ha concentrato il suo impegno nell'attività politica, ricoprendo anche l’incarico di presidente di Palazzo Madama dal 2008 al 2013 e capogruppo di Forza Italia nella quattordicesima e quindicesima legislatura (2001-2008).
È stato componente della Commissione Bicamerale per le riforme costituzionali e firmatario di diversi disegni di legge, tra i quali quello sull'utilizzo delle disponibilità finanziarie per la Conferenza Onu sul crimine organizzato e quello di modifica delle norme sulla gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati per rendere maggiormente efficace questo istituto. Nel 2002 è tra i sostenitori dell'iniziativa parlamentare che ha portato alla stabilizzazione del "41 bis", trasformando il carcere duro per i mafiosi da misura straordinaria a misura definitiva, inserita a regime nell'ordinamento giuridico.
Per domani 14 ottobre alle 18, a Palazzo d'Orléans, in Sala Alessi a Palermo, è in programma l'insediamento del nuovo presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e il conseguente passaggio di consegne con il governatore uscente Nello Musumeci.
Le prime dichiarazioni del nuovo presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine della cerimonia di proclamazione alla Corte d'Appello di Palermo
«Sono consapevole delle mie responsabilità e conosco bene il compito che mi attende. La legge – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - non mi consente di avvalermi immediatamente di una giunta nella pienezza dei poteri. Sopperirò io con i limiti di spazio e di tempo fisico che potrà avere un uomo che si dovrà occupare di dodici deleghe. Mi auguro che questa fase duri il meno possibile, io ce la metterò tutta. Affronteremo in primo luogo le emergenze quotidiane che possono interessare una regione come la Sicilia e tante altre realtà territoriali. Gli interessi dei siciliani vanno privilegiati. Li rappresenterò davanti al governo nazionale, che si formerà tra poco, con fiducia, determinazione e rispetto dei reciproci ruoli».
«Un saluto particolare – aggiunge Schifani - al neo eletto presidente del Senato, Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato, una persona alla quale mi legano grande stima e amicizia. Abbiamo avuto percorsi istituzionali e politici comuni e sono felicissimo per la sua elezione. Devo dire che per la Sicilia oggi è un momento felice».
Riflessioni: TURISMO DI MASSA (come difendersi) di Bartolino Ferlazzo
Questa forma di turismo, pone dei quesiti per la soluzione ad un fenomeno sempre più diffuso, si chiama <turismo di massa distruttivo> e rappresenta la nuova forma di viaggiare spendendo poco, visitando con mordi e fuggi, quanti più luoghi possibili.-
Stromboli, attività stabile: restrizioni per escursionisti. L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi
La foto è di StromboliPhotograper |
Sul versante di Stromboli, sarà vietato l'accesso ai visitatori/escursionisti a partire da quota 290 metri e sino all'area sommitale del vulcano. Sino a quota 290 si potrà accedere, soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate, attraverso il sentiero "Via Salvatore Di Losa - strada vicinale Parroco - Sentiero Naturalistico - Salita al Vulcano". Sul versante di Ginostra, analogo divieto per il sentiero di Punta Corvi, a partire da quota 130 m fino all'area sommitale. Sino a questa quota l'accesso è consentito soltanto se accompagnati da guide autorizzate.
Il provvedimento arriva per garantire la maggiore sicurezza possibile in caso di intensificazione dell'attività vulcanica che coinvolga aree diverse da quelle dei crateri sommitali e della Sciara del fuoco. Al momento - come evidenzia l'Osservatorio etneo dell'Ingv - lo scenario eruttivo è stabile. L'attività effusiva mostra un'alimentazione moderata e a regime variabile con i fronti più avanzati che permangono ad una quota di circa 400 metri sul livello del mare. Continuano ad osservarsi frequenti crolli e distacchi di materiale dal canale lavico eroso dai flussi e dal fronte stesso che arrivano velocemente in mare. (ANSA)
"Incontri del mare" funestato dal maltempo. Il ministro Bianchi in videoconferenza agli studenti: "Mare risorsa preziosa tuteliamo insiene"
Bomba d'acqua su Lipari. Sottomonastero sott'acqua. Intervengono i vigili del fuoco (video)
Una vera e propria "bomba d'acqua" ha investito Lipari, mandando in tilt strade e servizi.
Interrotta a Marina Corta anche l'attività degli "Incontri del mare" (si è spostata al Palasport); Sottomonastero sott'acqua, in difficoltà mezzi, abitazioni e attività commerciali: Stanno intervenendo i vigili del fuoco
Navi ed aliscafi (2° puntata: Basiluzzo, Atanis, Atanis e Eduardo M.)
Auguri di...
Cantori Popolari delle Eolie in viaggio verso l'Ungheria. Parteciperanno al festival del Folklore di Margecianske.
COMUNICATO
E’ cominciata nottetempo la prima uscita internazionale, del dopo pandemia, per i “Cantori Popolari delle Isole Eolie”.
Il gruppo è in viaggio, in queste ore, per raggiungere la Slovacchia prima e l’Ungheria successivamente e partecipare al festival del Folklore di Margecianske.
Anche in questa circostanza le aspettative sono tante e di
particolare interesse, una fra tutte il debutto di giovanissimi ragazzi che,
grazie anche ad un progetto PON con l’Istituto Conti, hanno preso a cuore le
tradizioni popolari, inserendosi in punta di piedi, ma con grande padronanza e
personalità.
A capo della spedizione il Presidente Giuseppe Bianchi,
coadiuvato da un direttivo di tutto rispetto a cominciare dal suo vice, Angelo
Ferlazzo; dal tesoriere, Egidio Cincotta; dal responsabile musicale, Gaetano Di
Giovanni; da quella al settore costumi, Angela D’Ambra; ed ancora dai
consiglieri Francesco Bruno ed Antonio Bianchi.
Per quanto attiene la parte scenografica, la direzione artistica e la regia, immancabile la figura di Nino Alessandro, già Cittadino Onorario del Comune di Lipari.
“E’ come se fosse la prima volta dopo tanto penare, ha
dichiarato il Presidente Bianchi. Sono convinto che anche in questa circostanza
porteremo alto il nome delle Eolie, abbiamo un gruppo seriamente motivato,
convinto, preparato e magistralmente diretto dal nostro Nino Alessandro. Siamo
tutti ben consapevoli dell’importanza di questa nuova esperienza, che ci
porterà a far conoscere al meglio quelle che sono le nostre tradizioni, i
nostri usi, i nostri balli, i nostri canti, i nostri costumi fuori
dall’Arcipelago. Abbiamo grinta e voglia di esternare il nostro calore, di
trasmetterlo a chi vive in luoghi più “freddi” dei nostri. Siamo pronti a far
cantare, ballare, divertire giovani, donne, uomini ed anziani. Questo è sempre
stato l’obiettivo del nostro gruppo, regalare momenti di distensione,
accumunati a cultura, storia e tradizioni della nostra terra.”
Stromboli: Scattano da oggi limitazioni alle escursioni
Lo prevede l'ordinanza, che sarà emessa stamane, dal sindaco Riccardo Gullo dopo un confronto, avvenuto ieri sera, con il Dipartimento della Protezione civile e i Centri di competenza.
Sul versante di Stromboli, sarà vietato l’accesso ai visitatori/escursionisti a partire da quota 290 metri e sino all’area sommitale del vulcano. Sino a quota 290 si potrà accedere, soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate, attraverso il sentiero “Via Salvatore Di Losa - strada vicinale Parroco - Sentiero Naturalistico - Salita al Vulcano”.
Sul versante di Ginostra, analogo divieto per il sentiero di Punta Corvi, a partire da quota 130 metri fino all’area sommitale. Sino a questa quota l’accesso è consentito soltanto se accompagnati da guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate.
Il provvedimento arriva per garantire la maggiore sicurezza possibile in caso di intensificazione dell’attività vulcanica che coinvolga aree diverse da quelle dei crateri sommitali e della Sciara del fuoco.
mercoledì 12 ottobre 2022
Regione, domani la proclamazione del presidente Schifani. Da Palermo si correggono l'insediamento è per venerdì
COMUNICATO
La cerimonia è in programma alle 17.30 nell'Aula magna del Palazzo di giustizia di Palermo.
L'insediamento e il conseguente passaggio di consegne con il governatore uscente Nello Musumeci si svolgeranno sabato, 15 ottobre, alle 10,30 a Palazzo Orléans, in Sala Alessi, a Palermo.
Stromboli, attività stabile, fronti lavici a 400 metri. Considerevole ricaduta di cenere sugli abitati
Cenere su stradella di Ginostra |
Lavori di somma urgenza nel molo di Alicudi
Il piccolo molo dell’isola di Alicudi si rifà il look.
Dal 15 ottobre prenderanno, infatti, il via i lavori di somma urgenza per la realizzazione di bitte di ormeggio e di respingenti per l'attracco dei mezzi veloci. Saranno eseguiti dalla ditta Aveni di Barcellona Pozzo di Gotto e dovrebbero concludersi entro 30 giorni.
Stante l’effettuazione dei lavori, il comandante del Circomare – Guardia Costiera di Lipari, tenente di vascello Mario De Bellis ha emesso apposita ordinanza che disciplina le attività nelle aree oggetto dell’intervento e nell’area marina nelle immediatezze
Navi ed aliscafi. 1° puntata: Palladio, Mantegna e Antonello da Messina
Auguri di...
Le congratulazioni del "Conti" per la laurea di Alessia La Torre
L'Istituto Superiore "Conti" partecipa, con orgogliosa gioia, al brillante traguardo raggiunto da Alessia La Torre, neo dottoressa in Lettere Moderne, ex allieva del nostro Liceo Scientifico e figlia del signor Angelo La Torre, prezioso collaboratore scolastico del nostro Istituto
Santo del giorno: Beato Carlo Acutis
Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un'indole particolarmente devota tanto che tornati in Italia a soli 7 anni chiese di poter ricevere la Prima Comunione.Richiesta insolita ma che venne accolta dopo averla sottoposta a Monsignor Pasquale Macchi il quale diede il suo benestare dopo aver interrogato il ragazzo, ritenendolo idoneo. Carlo ricevette così l'Eucaristia il 16 giugno 1998, giovanissimo, e restò un punto fermo nella sua breve vita assieme alla messa quotidiana alla quale assisteva.
Carlo era anche bravo in informatica tantoche è stato proclamato patrono del web, e così dopo aver assistito ad un incontro di presentazione del Piccolo Catechismo eucaristico decise di dare vita ad una mostra sui miracoli eucaristici, per testimoniare la vera presenza di Gesù nell'ostia. Dopo tre anni di ricerche in giro per l'Europa con in genitori la mostra era pronta e talmente ben fatta da essere richiesta dalle diocesi di tutto il mondo.
Il sogno di Carlo era di farsi sacerdote, ma purtroppo all'età di 15 anni fu stroncato da una leucemia fulminante, e dopo aver dedicato la sua vita “al suo amico Gesù” torna alla casa del Padre il 12 ottobre 2006. Venne sepolto ad Assisi e successivamente dal cimitero viene traslato nel Santuario della Spogliazione: attraverso una speciale procedura di imbalsamazione viene esposto alla visita dei pellegrini.
Dichiarato venerabile nel 2008 è stato beatificato il 10 ottobre 2020 dopo averne accertato almeno un miracolo, ovvero la guarigione di un ragazzo brasiliano avvenuta dopo averne toccato le reliquie.
La madre: «Vi racconto il suo miracolo»
Intervista realizzata da Stefano Lorenzetto alla madre di Carlo, Antonia Salzano, e pubblicata dal CorriereIntercede. Salva. Guarisce. Converte. Appare. I devoti di quello che già viene chiamato il patrono di Internet, almeno 1 milione nei cinque continenti, vedono la sua presenza ovunque. L’ultimo segno, il 15 agosto. Scrivono i fan su Facebook: Questa notte, nella solennità della Santissima Vergine Maria Assunta, Carlo venuto a prendersi la sua cagnolina Briciola di quasi 17 anni. Ora corre e gioca anche lei nei meravigliosi giardini del Paradiso assieme agli altri animali di Carlo che l’hanno preceduta, i cani Poldo, Stellina e Chiara, i gatti Bambi e Cleopatra. Non le pare eccessivo che associno l’Assunzione alla morte di una bestiola? Sorride indulgente Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, stroncato a 15 anni da una leucemia fulminante nel breve volgere di 72 ore.
Ma sono ben altri i segni per cui lo studente milanese, già venerabile dal 2018, verrà proclamato beato dalla Chiesa il 10 ottobre ad Assisi, ultima tappa prima di diventare santo. Quando il 23 gennaio 2019 si eseguì la ricognizione canonica sulle spoglie mortali del giovanissimo servo di Dio, la sua salma fu trovata intatta.
Io stavo lì, mio marito non volle vedere. Era ancora il nostro ragazzone, alto 1,82, solo la pelle un po’ più scura, con tutti i suoi capelli neri e ricci. E lo stesso peso, quello che si era predetto da solo. Pochi giorni dopo il funerale, all’alba fui svegliata da una voce: “Testamento”. Frugai in camera sua, pensavo di trovarvi uno scritto. Nulla. Accesi il pc, lo strumento che preferiva. Sul desktop c’era un filmato brevissimo che si era girato da solo ad Assisi tre mesi prima: “Quando peserò 70 chili, sono destinato a morire”. E guardava spensierato il cielo.
La vita di Carlo durò solo 5.641 giorni.
In realtà 5.640. Entrò in coma alle 14 dell’11 ottobre 2006, con il sorriso sulle labbra. Credevamo che si fosse addormentato. Alle 17 fu dichiarata la morte cerebrale, la mattina del 12 quella legale. Avremmo voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia. Un bel paradosso, perché il cuore, perfetto, ora sarò esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi.
Quand’ stato prelevato?
Durante la ricognizione del 2019. Con atto notarile abbiamo voluto donare il corpo al vescovo di Assisi. Era giusto che appartenesse alla Chiesa universale.
In che modo Carlo scoprì la fede?
Non certo per merito di noi genitori, lo scriva pure. In vita mia ero stata in chiesa solo tre volte: prima comunione, cresima, matrimonio. E quando conobbi il mio futuro marito, mentre studiava economia politica a Ginevra, non che la domenica andasse a messa.
Allora come spiega questa religiosità?
Un ruolo lo ebbe Beata, la bambinaia polacca, devota a papa Wojtyla. Ma c’era in lui una predisposizione naturale al sacro. A 3 anni e mezzo mi chiedeva di entrare nelle chiese per salutare Gesù. Nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna. Volle accostarsi all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10. Lo lasciammo libero. Ci pareva una cosa bella, perciò chiedemmo una deroga. Per me fu una “Dio-incidenza”. Carlo mi salvò. Ero un’analfabeta della fede. Mi riavvicinai grazie a padre Ilio Carrai, il padre Pio di Bologna, altrimenti mi sarei sentita screditata nella mia autorità genitoriale. un percorso che dura tuttora. Spero almeno di finire in purgatorio.
Carlo fu precoce solo nella preghiera?
In tutto. Era un mostro di bravura. A 6 anni già padroneggiava il computer, girava per casa con il camice bianco e il badge “Scienziato informatico”. A 9 scriveva programmi elettronici grazie ai testi acquistati nella libreria del Politecnico.
Non era troppo piccolo per usare il pc?
I promotori della causa di beatificazione hanno analizzato in profondità la memoria del suo computer con le tecniche dell’indagine forense, senza riscontrare la minima traccia di attività sconvenienti. Sognava di adoperare il pc e il web per diffondere il Vangelo. Papa Francesco nella Christus vivit cita Carlo come esempio per i giovani. “Sapeva molto bene”, spiega, “che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati”, ma lui ha saputo uscirne “per comunicare valori e bellezza”. Il suo sguardo spaziava ben oltre Internet. Alle mense dei poveri, quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta a Baggio e dei cappuccini in viale Piave, dove prestava servizio come volontario. La sera partiva da casa con recipienti pieni di cibo e bevande calde. Li portava ai clochard sotto l’Arco della Pace, per i quali con i risparmi delle sue mance comprava anche i sacchi a pelo. Lo accompagnava il nostro cameriere Rajesh Mohur, un bramino della casta sacerdotale indù, che si convertì al cattolicesimo vedendo come Carlo aiutava i diseredati.
Avrebbe mai detto che un giorno sarebbe salito all’onore degli altari?
Ero certa che fosse santo già in vita. Fece guarire una signora da un tumore, supplicando la Madonna di Pompei.
Il miracolo riconosciuto dalla Chiesa?
No, solo uno dei tanti che nemmeno sono entrati nel processo di canonizzazione. Quello che lo far proclamare beato accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013, a Campo Grande. Matheus, 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi. Padre Marcelo Tenrio invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominci a mangiare. La Tac dimostrò che il suo pancreas era divenuto identico a quello degli individui sani, senza che i chirurghi lo avessero operato. Una guarigione istantanea, completa, duratura e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.
Suo figlio come si ammalò?
Sembrava una banale influenza. Dopo alcuni giorni comparvero forte astenia e sangue nelle urine. Lui se ne uscì con una delle sue frasi: “Offro queste sofferenze per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in paradiso senza passare dal purgatorio”, ma in famiglia non vi demmo troppo peso. Chiamai il professor Vittorio Carnelli, che era stato il suo pediatra. Ci consigli l’immediato ricovero nella clinica De Marchi. E l avemmo la diagnosi infausta: leucemia mieloide acuta M3. Carlo ne fu informato dagli ematologi. Reagì con dolcezza e commentò: “Il Signore mi ha dato una bella sveglia”. Fu trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza. Appena giuntovi, scosse la testa: “Da qui non esco vivo”.
Lei invocò un miracolo per suo figlio?
Sì, da Gesù, dalla Madonna e dal venerabile fra Cecilio Maria, al secolo Pietro Cortinovis, il cappuccino fondatore dell’Opera San Francesco per i poveri di Milano. Ma i piani di Dio erano altri. Quelli che avevo proposto a Carlo prima che spirasse: chiedi al Signore di manifestarci un segno della sua presenza.
E suo figlio che cosa le rispose?
“Non preoccuparti, mamma. Ti darò molti segni”. Nove giorni dopo la sua morte, a Tixtla, in Messico, un’ostia si arrossì di sangue. Una commissione composta anche da scienziati non credenti accertò che era del gruppo AB, lo stesso presente nella Sindone e nel miracolo di Lanciano, e che si trattava di cellule del cuore. A distanza di quattro anni, negli strati sottostanti alla coagulazione restava ancora presente del sangue fresco.
Suo figlio aveva allestito Segni, una mostra sui miracoli eucaristici.
Sì, sta girando tutti i santuari del mondo. Negli Stati Uniti l’hanno ospitata 10.000 parrocchie. Sono eventi soprannaturali come quello accaduto il 12 ottobre 2008, nel secondo anniversario della sua morte, a Soklka, in Polonia. Un’ostia caduta a terra durante la comunione, e conservata in cassaforte, una settimana dopo divenne un pezzo di carne di origine miocardica, gruppo sanguigno AB.
Ha avuto solo questi, di segni?
Anche altri. Carlo mi predisse che sarei diventata di nuovo madre, benché stessi per compiere 40 anni. E nel 2010, quando gi ne avevo 43, diedi alla luce due gemelli, Michele e Francesca.
Perché fu sepolto ad Assisi?
Abbiamo una casa in Umbria. Un cartello avvertiva che c’erano in vendita nuovi loculi nel cimitero comunale. Chiesi a Carlo che cosa ne pensasse. “Sarei felicissimo di finire qua”, rispose. Il suo corpo intatto stato poi traslato nel santuario della Spogliazione, dove ora i fedeli potranno venerarlo per sempre.
Che cosa le manca di più di suo figlio?
L’allegria. Appena morì, ricordo d’aver pensato: e ora chi mi far ridere? e chi mi aiuterò con il computer? Mi restano i suoi pensieri, detti e scritti: “Non io, ma Dio!”. “Da qualunque punto di vista la si guardi, la vita sempre fantastica”. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”.
L’ultimo rende bene l’idea dei social.
Così, gli uomini d’oggi sono ripiegati su sè stessi. La loro felicità fatta solo di like. Ma Carlo l’influencer di Dio.
Non vorrebbe che fosse ancora qui con lei, anziché avere un santo in cielo?
Ho fatto mia l’invocazione di Giobbe: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”. I figli non ci appartengono, ci sono affidati. Sento Carlo più presente di quando era in vita. Vedo il bene che fa. Mi basta.
martedì 11 ottobre 2022
Stromboli: Scenario immutato. Flussi lavici a quota 400. Ancora piccoli crolli e spattering dal cratere nord
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica dalle osservazioni su terreno effettuate da personale INGV in tarda mattinata, risulta che lo scenario eruttivo descritto nel precedente comunicato rimane pressoché invariato.
Difatti i flussi lavici continuano ad essere poco alimentati e i fronti non sono avanzati rispetto all’ultimo comunicato. Continuano ad osservarsi frequenti crolli e distacchi di materiale dal canale lavico eroso dai flussi e dal fronte stesso che arrivano velocemente in mare. Infine persiste l’attività di spattering al cratere di N.
Dal punto di vista sismico, nel corso della giornata di oggi l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato modeste fluttuazioni, attestandosi quasi sempre e fino allo stato attuale nel livello medio-basso.
I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull’isola non mostrano variazioni significative