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martedì 12 maggio 2009
Chiesta convocazione consiglio comunale su decreto ingiuntivo da 382 mila euro
Nella giornata odierna è stata depositata da 6 consiglieri comunali, primo firmatario Pietro Lo Cascio, una richiesta di autoconvocazione urgente del consiglio con all’oggetto: Decreto ingiuntivo a carico del Comune di Lipari da parte dei membri della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”, discussioni ed eventuali determinazioni.
Questo il testo dell’autoconvocazione:
Premesso
Che da notizie degli organi di stampa locali del via libera del giudice Roberto Gurini della sezione staccata del tribunale di Lipari al decreto ingiuntivo per oltre 382 mila euro presentato dall'avvocato Massimiliano Pantano per conto di sei dipendenti del comune di Lipari nei confronti dell'Ente per ottenere la liquidazione della somma dovutagli in quanto facenti parte della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”;
Preso atto che i sei dipendenti rivendicano il pagamento di tale somma in quanto la giunta municipale, con proprio atto deliberativo, ha determinato il compenso spettante ai componenti la commissione per circa 367 mila euro;
Considerato che più volte ed in diverse occasioni il Sindaco ha affermato che nessun onere doveva essere posto a carico dell’Ente, per le procedure di gara relative alla selezione del socio privato;
Considerato Che l'eventualità spesa straordinaria ed imprevista implicherebbe gravissimi problemi per le finanze del Comune di Lipari con riflessi negativi nei confronti dell’intera comunità eoliana;
Ritenuto
che il consiglio comunale debba essere posto a conoscenza di tutte le problematiche che investono la comunità eoliana anche alla luce del valore della lite pendente a carico del Comune di Lipari;
tutto ciò premesso e considerato richiedono la convocazione urgente (autoconvocazione) del Consiglio Comunale con il seguente Ordine del Giorno:
autoconvocazione urgente del consiglio comunale Decreto ingiuntivo a carico del Comune di Lipari da parte dei membri della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”, discussioni ed eventuali determinazioni.
Lipari: E' il giorno dell'ultimo saluto al comandante Mazza
Nella foto in alto: Il momento dell'ingresso nella Basilica
Nel video: Il transito del corteo funebre sul Corso Vittorio Emanuele
lunedì 11 maggio 2009
La rettifica del portavoce della "maggioranza Bruno". Ma noi non abbiamo nulla da rettificare
Precisiamo subito che Eolienews non ha nulla da rettificare poichè nulla ha scritto sull'argomento MPA e presenza nella riunione di Vulcano.
Nello stesso tempo riteniamo di dover pubblicare la nota poichè contiene notizie di interesse collettivo. Questo per la precisione e per rispetto nei confronti dei nostri lettori.
Il testo della nota della signora Corda "ripulito" dal passaggio che non ci riguarda
......... e per smentire qualsiasi velleità di voci di corridoio su eventuali dissapori, nella riunione della maggioranza che si è svolta a Vulcano sabato 9 maggio, il gruppo del MPA è stato presente nella persona del capogruppo Antonio Gugliotta che ha partecipato ai lavori anche a nome e per conto degli assessori e del consigliere assenti per motivi personali e familiari.
Sono intervenuti anche il dott. Roberto Materia quale responsabile dell'ex partito di AN e i dirigenti Subba e Russo.
Nel corso dell'incontro si è parlato di suolo pubblico, di idrico-fognario, di bilancio.
Per questi argomenti sono in corso iniziative a breve, sopratutto al fine di reperire fondi per la prossima stagione estiva.
Si è parlato anche dei problemi occupazionali, di trasporti, e di altri argomenti che riguardano la gestione del quotidiano.
Per una disamina più articolata si rinvia all'appuntamento di sabato 16 cm.
Grazie
Rosaria Corda
Arrivederco Comandante Stefanino di MARIO PROFILIO
Io sono cresciuto con le figlie Laura e Patrizia, mie coetanee e vicine di casa, nell'epoca in cui non c'erano confini di sorta... la strada era un prolungamento della propria casa, le case erano "aperte", non c'era "il mio" e "il tuo", si usciva da una casa e si entrava in quella dell'amico vicino, e ho avuto modo di conoscere più di qualche altro il "lato umano" di Stefanino Mazza, uomo forte e autoritario, che anche a noi bimbi incuteva un pò di timore, ma era anche papà affettuoso e dal cuore grande, che sul mitico motoscafo "47" accoglieva tutti noi bambini di spiaggia per fare un giro a folle velocità nella baia di canneto....
Le sue doti professionali sono tessute dai ricordi di chi lo ha conosciuto sul lavoro... un incarico che richiede particolari doti umane e professionali, nel mettere d'accordo tutti, nel conciliare decisioni spesso impopolari ma sempre nell'interesse della collettività, e la sua elevatura professionale non può non emergere alla luce adesso che lo ricordiamo, notando che a distanza di svariati anni il suo posto è ancora vacante.
Arrivederci Comandante Stefanino.
TRASPORTI: VERTICE REGIONE ISOLE MINORI PER COLLEGAMENTI MARITTIMI
La dotazione finanziaria complessiva è di oltre 81 milioni di euro, con un incremento di 23 milioni. Per definire un programma operativo che sia condiviso dai comuni interessati, il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, ha convocato per domattina alle ore 9, a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale ai Trasporti, la riunione con i sindaci di tutte le isole minori siciliane. L’obiettivo è aggiornare il programma regionale dei trasporti marittimi, verso le isole minori siciliane, previsto dai Decreti n. 24 del 2008 e n. 14 del 2009, in prospettiva di un aumento delle linee dei collegamenti marittimi, di pubblico interesse, da affidare mediante gara pubblica, stabilendone itinerari ed orari. Dopo l’approvazione dei programmi di esercizio, l’amministrazione regionale pubblicherà i bandi di gara, secondo le regole dell’Unione Europea, e procederà all’affidamento dei servizi, con contratti quinquennali.
Nel corso dell’incontro si discuterà anche del futuro di Siremar, la società del gruppo Tirrenia che assicura i collegamenti marittimi gestiti dallo Stato. Il vicepresidente della Regione Bufardeci parteciperà, mercoledì prossimo, alla riunione dedicata a Tirrenia, convocata dal Ministro dei Trasporti Altero Matteoli.
"Non ho mai cercato di prevaricare il comandante Mazza" di MICHELE GIACOMANTONIO
Apprendo da una intervista dell'assessore Giulio China che durante la mia amministrazione ci sarebbero stati scontri durissimi col comandante Mazza perchè io avrei cercato di prevaricare sulla sua responsabilità di comandante e di dirigente. Niente di più falso. Chi mi conosce può testimoniare dei rapporti di stima e di collaborazione che ci sono stati fra me ed il comandante Mazza continuati anche in questi ultimi anni. Con Stefanino spesso abbiamo discusso e discusso animatamente ma sempre nel rispetto reciproco e nell'ambito delle proprie funzioni.
"Vi racconto Stefanino". Il ricordo di Giulio China del comandante Mazza
Il ricordo del comandante Stefanino Mazza nelle parole dell'attuale assessore del comune di Lipari Giulio China, ex vigile sanitario.
Di Stefanino Mazza l'assessore China ricorda anche gli scontri con gli amministratori locali quando questi tentavano di "interferire" nell'attività della polizia municipale. Ascoltiamolo.
Affidate a Buonfiglio le deleghe alla pesca e all'acquacoltura
Dino Alagna nominato direttore del "118"
Gli auguri di Giacomo Biviano a Gisabella
Sono certo che porterà avanti con dedizione il nuovo incarico, così come sinora ha fatto nella qualità di Presidente dell’Associazione Anziani di Lipari.
Ho avuto modo, infatti, di conoscere il maresciallo Gisabella in diverse occasioni e ne ho potuto apprezzare il grande equilibrio nelle analisi e lo spessore sia umano sia culturale, doti queste che saprà mettere a disposizione del nuovo impegno e, confido, potranno essere apprezzate.
Giacomo Biviano
domenica 10 maggio 2009
Lipari: E' deceduto il comandante Stefanino Mazza
Il comandante Mazza passò inoltre agli onori della cronaca per essersi reso protagonista di un rocombolesco e fruttoso inseguimento di due rapinatori che avevano effettuato una rapina in banca a Lipari.
Era il 4 agosto del 1981 e la Banca Agricola Etnea venne “ ripulita” da due rapinatori palermitani. Rapinatori che, nella stessa giornata, avevano già “ripulito" la “Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele” di Canneto. I due rapinatori furono inseguiti con un motoscafo dal Comandante Mazza e dal suo vice Girolamo Mannello e vennero intercettatati e bloccati al largo di Canneto. Il bottino di 150 milioni di lire venne recuperato.
Ai familiari le condoglianze di Eolienews
Nella foto,tratta dalla mostra di Claudio Merlino "100 anni di storia in bianco e nero" tenutasi lo scorso novembre, Stefanino Mazza(in questa occasione mister del Canneto) è il primo in alto a sinistra.
Stralci storici del secolo XX. L'ultimo lavoro bigliografico di Mons. Adornato
Nel volume vengono riportati i fatti storici dell'ultimo secolo e i personaggi che hanno avuto attinenza con l'arcipelago delle Eolie e con la sua Chiesa.
Il libro è illustrato con tutta una serie di foto che accompagnano e rendono più "forte" la narrazione di Mons. Adornato.
L'ex maresciallo Giuseppe Gisabella, presidente della sezione Eolie dell'Associazione nazionale carabinieri
Porticello: La "montagna" sottostante alla strada frana sempre più. Ed è pericolo!
Auguri alla mia mamma e a tutte le mamme del mondo di SILVIA SARPI
Lipari: Solito, grande riscontro per l'Azalea della Ricerca
IL VIDEO:
Una dedica per tutte le mamme di LUIGI PROFILIO
in occasione della Festa della Mamma, vorrei dedicare a tutte le mamme e, consentimi una dedica speciale a quelle come la mia che continuiamo ad Amare profondamente ed intimamente sebbene per volere Divino ci guardano da lassu', una poesia molto toccante di Zietta Liu' che proprio la mia Mamma era solita fare studiare alle scuole elementari e che magari hai imparato anche tu :
Quando l´ombra
discende sonnolenta,
mamma mi piace
di sentir la mano tua
che carezza i miei capelli, lenta;
sentir la voce tua che parla piano,
posar la testa sopra i tuoi ginocchi!
E quando chini il viso
sul mio viso,
tutta la luce
mamma,
e´ nei tuoi occhi,
nel tuo sereno
e limpido sorriso;
null´altro desiderio
il cor m´infiamma,
e la gioia del mondo
e´ tutta qui :
nella tua mano
che mi sfiora,
mamma!
Un grazie a Luigi per questa splendida poesia che a me personalmente ha riportato alla mente la mia infanzia. Quegli anni in cui la sua mamma, mia indimenticabile ed unica (in tutti i sensi) maestra delle elementari, mi fece (ci fece) appassionare a questa bella ed intensa poesia.
sabato 9 maggio 2009
L'ordinanza del TAR di Catania sul difensore civico al comune di Lipari
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di Catania (Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 743 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da: Emanuele Carnevale, rappresentato e difeso dall'avv. Alessia Giorgianni, con domicilio eletto presso Tar Catania Segreteria in Catania, via Milano 42a;
contro
Comune di Lipari in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. Milena Sindoni, con domicilio eletto presso Milena Sindoni in Lipari, Segreteria;
nei confronti di
Francesco Rizzo, rappresentato e difeso dall'avv. Roberto Rizzo, con domicilio eletto presso Salvatore Romeo in Catania, via Filocomo, 79;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- della deliberazione del Consiglio comunale di Lipari n. 31 del 26.2.09 con la quale è stata revocata in autotutela la deliberazione n. 14 del 06.02.09 con la quale il Consiglio comunale del Comune di Lipari aveva eletto l'avv. Emanuele Carnevale difensore civico del Comune stesso;
- di ogni altro atto presupposto, conseguenziale o, comunque, connesso ivi compresa la seduta del Consiglio Comunale di Lipari del 08.03.2009 di cui non si conosce il numero..
Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Lipari in Persona del Sindaco P.T.;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Francesco Rizzo;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 05/05/2009 il dott. Vincenzo Salamone e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto che allo stato appare fondato il ricorso incidentale proposto da Francesco Rizzo in quanto il ricorrente principale è ineleggibile alla carica di difensore civico, avendo ricoperto la carica di consigliere comunale nel quadriennio precedente ed essendo detta carica qualificabile “amministratore locale”.
P.Q.M.
Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia , Sezione staccata di Catania, Sez. int. 3^, rigetta la domanda cautelare proposta con il ricorso di cui in epigrafe.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Catania nella camera di consiglio del giorno 05/05/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Calogero Ferlisi, Presidente
Vincenzo Salamone, Consigliere, Estensore
Dauno Trebastoni, Primo Referendario
Calcio. Terza Categoria: E' tempo di play off. Domani Filicudi "spareggia"
L'altra semifinale per il girone A è il derby eoliano tra Entes Scirocco Stromboli e Malfa, che si giocherà sempre sul "neutro" di Giammoro domenica 17 (ore 14).
Il Comitato Provinciale ha fissato già la finalissima che si disputerà domenica 24 maggio alle ore 16.30 nel sintetico di Torregrotta.
Salina: Arrestato altro extracomunitario non in regola e già espluso nel 2003
Nel corso degli accertamenti, eseguiti in particolare nel territorio dell’arcipelago eoliano, è stato sottoposto a controllo un cittadino straniero di nazionalità marocchina che a seguito del riscontro AFIS è risultato essere già stato espulso dal territorio nazionale nell’anno 2003.
Ad operare il controllo del cittadino extracomunitario, sono stati i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina che hanno proceduto all’identificazione di LABRINI Brahim, cl. 1982, già noto alle Forze dell’Ordine. Stanti le risultanze emerse dal controllo alla Banca Dati AFIS, i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina hanno trattenuto il cittadino extracomunitario nella camera di sicurezza della locale Stazione, in attesa che lo stesso venisse giudicato, con rito direttissimo, alla sezione distaccata del Tribunale di Lipari.
Il giudice Roberto Gurini lo ha condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa.
Il giudice Gurini, ieri, aveva anche condannato a 6 mesi (pena sospesa) il marocchino Buchaib Marfouri che era stato tratto in arresto a Malfa dai carabinieri di Salina in quanto privo di permesso di soggiorno e con un ordine di espulsione pendente.
Alicudi: Altra antenna "pino". I cittadini protestano
CANYON E VULCANI SOTTOMARINI, AL VIA MAPPATURA ITALIA. SARA' MAPPATA ANCHE L'AREA DI STROMBOLI
TAR DICHIARA INELEGGIBILE ROMANO (MPA), ALL'ARS GLI SUBENTRA CATALANO
S.Calogero,si rischia di perdere anche l'immobile
Politica: Oggi "vertice" a Vulcano. Lunedì sindaci delle isole siciliane a Salina
venerdì 8 maggio 2009
Lami: Da 25 giorni non si consegna la posta. Protesta della locale associazione
Non è possibile che gli abitanti e quindi anche gli anziani, magari che vivono soli, devono recarsi presso l'Ufficio Postale di Canneto per ritirare la propria corrispondenza.
L'Associazione valuterà, in seguito, se esistono i presupposti per presentare una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Dal portavoce dell'amministrazione e della maggioranza consiliare di Lipari
MARINA CORTA:- Parecchi, tra operatori economici e anche qualche rappresentante politico della minoranza, hanno scritto sui problemi di una piazza che da sempre ha simboleggiato il cuore dell’isola soprattutto nel periodo della stagione turistica.
Se da un punto di vista (quello più moderato), l’attenzione viene richiamata sulle attuali condizioni della zona, con toni ancora ancora accettabili, dall’altro, ad accuse rivolte in perfetta malafede nei confronti delle amministrazioni che si sono succedute dal 2004 ad oggi (cito ad onor di cronaca: “…gli aliscafi spostati di punto in bianco,…nessun programma alternativo…ecc.”), vorrei richiamare alla memoria degli operatori le innumerevoli riunioni, che loro tra l’altro citano e ricordano e, uno fra tutti, un progetto per la riqualificazione della piazza, proposto dall’allora Assessore incaricato, geom. Gianfranco Guarino, che tra l’altro prevedeva la chiusura della stessa al traffico e la creazione di strutture idonee alla programmazione (anche in estemporanea laddove si fosse presentata la necessità), di manifestazioni, spettacoli e quanto altro possibile, attraverso la posa di gradinate e la realizzazione di un piccolo teatro aperto.
Questo primo e propedeutico progetto veniva completamente deriso e rigettato dalle stesse persone che oggi accusano una mancanza di volontà che tale non è.
Quelle stesse persone che lamentano il traffico selvaggio, ma che non hanno mai consentito la chiusura della piazza, anche per il passaggio e il posteggio dei residenti.
Allo stesso modo si dovrebbe operare con Via Roma, per la quale, ad onor del vero, si sono attivate tutte le procedure previste per verificare che la realizzazione dei lavori sia stata conforme al progetto e dove sono eventuali responsabilità per la successiva richiesta del risarcimento del danno. Anche se a tutti è noto che solo grazie all’operato di questa maggioranza si è avuto lo spostamento dell’impianto fognario, che giaceva di fronte ad un noto locale della piazza, in una locazione sicuramente più consona.
Nel contempo l’assessore al ramo, attraverso gli uffici di competenza, ha ottemperato in tempi reali agli interventi più urgenti, richiesti di volta in volta dai cittadini residenti nella zona, soprattutto in ordine al problema idrico-fognario.
Per quanto riguarda la programmazione estiva, per volontà e volere della maggioranza, si sta lavorando ad una serie di iniziative, spettacoli e avvenimenti, che si snoderanno, come anche è stato lo scorso anno, e nonostante i problemi legati alle scarse possibilità di bilancio, già a partire dalle prossime settimane e per l’intera stagione turistica.
Sarebbe quasi inutile comunque ricordare che un paese cresce anche e soprattutto grazie alla iniziativa e alla capacità imprenditoriale dei privati, e non solo pretendendo di appoggiarsi all’iniziativa pubblica che, per ovvie ragioni burocratiche e non di volontà, ha certamente limiti, quantomeno di ordine temporale e non può dare risposte immediate alle necessità contingenti. Un consiglio: senza andare lontano, visitate Reggio Calabria. Una amministrazione ha fatto interventi strutturali e di bonifica, commercianti ed esercenti hanno trasformato una zona altamente degradata, quella del lungomare, in una crescente attrattiva turistica, che non conosce crisi.
PORTI E TRASPORTI. È piacevole constatare come il turismo crocieristico viene da ogni parte plaudito, anche con iniziative simpatiche che vanno sicuramente incoraggiate, come l’omaggio creato dall’artigiano orafo Bertè, ma è anche un momento questo per riflettere seriamente su cosa il passaggio programmato, organizzato e costante (le nostre zone consentono la navigazione per tutto l’anno), delle navi da crociera, messe in sicurezza e assistite a dovere attraverso le infrastrutture portuali necessarie all’uopo, potrebbe rappresentare per l’intera economia delle nostre isole. A cominciare dal pagamento della tassa portuale stessa, per continuare con l’organizzazione escursionistica, con eventuali rifornimenti, con l’offerta di itinerari alternativi che porterebbero lavoro e benessere a tanti residenti. Questo è uno dei motivi che spinge la maggioranza a scommettere sul “Porto”. E per consentire anche questo tipo di sviluppo turistico non si può continuare con l’insistere per un ridimensionamento, non si può pensare di giocare la partita con carte taroccate, dipinte solo con facce dannose e gratuite, senza idee progettuali validamente propositive e alternative, che contengono il solo scopo di porre ostacoli e ritardi di ogni genere alla realizzazione dell’opera. Nessuno vuole creare “mostri”. Tutt’altro, è nell’interesse di tutti giocare le strategie vincenti per continuare a crescere e a garantire, ad ogni livello, la qualità e il miglioramento di un tenore di vita al quale, diciamolo chiaramente e onestamente, pochi oggi, avversari politici in testa, saprebbero rinunciare.
Riuscire ad avere una portualità efficiente rappresenterebbe un notevole passo avanti per molteplici aspetti legati all’economia e allo sviluppo socioculturale del nostro territorio.
Quando ogni tanto si torna a parlare del Porto di Ginostra, ad esempio, questo dovrebbe rappresentare quasi un deterrente alle critiche mirate e provenienti da una parte politica che facilmente si lascia condizionare dal “selvaggio” ambientalismo del NO. Infatti, nonostante le indicazioni date nel tempo dalla popolazione, a favore delle secche di Lazzaro (fortemente osteggiata da un gruppetto di ambientalisti-nudisti), alla fine, e pur di dotare la frazione di un approdo quantomeno decente, si è optato per l’attuale sito che presenta i problemi dei quali nessuno ignora l’esistenza, ma che intanto è meglio del nulla che altre amministrazioni e parti politiche, continuavano a proporre. Appena le risorse lo consentiranno, il porto di Ginostra sarà reso di nuovo funzionale al meglio.
Per quanto riguarda il problema dei Trasporti, nonostante le resistenze anche a livello europeo e nazionale, si continua a lavorare per ottenere lo “scorporo” della Siremar dalla privatizzazione di Tirrenia. Inoltre mercoledì 13, l’Assessore Regionale Titti Bufardeci, sarà a Roma, su convocazione del Ministro Mattioli, con il preciso mandato da parte del coordinatore Ancim per i problemi legati ai trasporti, il sindaco di Lipari, al fine di ottenere la assicurazione formale che non saranno effettuati tagli sulle linee attualmente garantite.
A quanti della parte di minoranza continuano a criticare il fatto che ci si è mossi in netto ritardo riguardo alle avvisaglie già avvertite negli scorsi anni, sarebbe bene ricordare che proprio durante il governo Prodi, anzi proprio per volontà di quel governo, si è partiti con il processo di privatizzazione di tutte le compartecipate a livello statale. Una domanda: Voi, interlocutori privilegiati, dove eravate e cosa avete fatto?
TAGLI E RISPARMI SULLA POLITICA. Solo concise precisazioni. Per ciò che attiene il risparmio sui canoni annuali che gravano sul bilancio comunale, non è ignoto, o non dovrebbe esserlo, neanche all’opinionista che lo sottolinea: questi sono resi necessari dall’impossibilità di utilizzare gli immobili di patrimonio comunale citati, in quanto gli stessi hanno bisogno di importanti ristrutturazioni, ovvero sono destinati all’uso originario (come per i locali dell’ex Ufficio di collocamento in fase di trasferimento), ovvero sono fatiscenti. In ogni caso per alcuni di questi locali che il Comune ha in locazione, in particolare quelli dove sono collocati la Biblioteca e l’ufficio Tributi, risalgono a contratti stipulati dall’amministrazione Giacomantonio e, comunque per quasi tutti gli edifici elencati sono stati presentati dei progetti a finanziamento per la straordinaria manutenzione e l’adeguamento che la normativa richiede.
O forse la colpa di questa amministrazione è quella di aver voluto rivalutare il Palacongressi che rischiava di diventare una cattedrale nel deserto?
O quello di poter prevedere che il vecchio Palazzo comunale di Villa Mazzini non dovesse, oltre agli uffici di rappresentanza, divenire un centro di studio e di cultura quale era stato concepito in origine dai nostri antenati?
Per quanto riguarda il VII Assessorato. La Legge prevede la riduzione, ma solo per le Giunte che andranno a formarsi con le prime elezioni e non per quelle già in essere prima dell’entrata della norma, e che si sono formate nel pieno rispetto della stessa. È semplicemente un caso come quasi tutti quelli previsti dall’ordinamento italiano, nel quale la nuova legge non ha valore retroattivo.
Quanto all’utilizzo alternativo delle somme risparmiate è fin troppo facile fare populismo quando non si considera (o lo si vuole volontariamente ignorare), che non sempre il bilancio pubblico, che risponde a criteri determinati dalla legge, ti consente di trasferire a tuo piacimento, da un capitolo ad un altro le risorse disponibili. Qualora fosse stato consentito questa maggioranza avrebbe già trovato una soluzione, per es. ai noti problemi occupazionali che da tempo affliggono la nostra comunità.
BREVI:-
1) A proposito dei lavoratori ex Pumex, mercoledi 13 pv, è stato convocato un Consiglio comunale (preceduto da una conferenza dei capigruppo, nella giornata di martedì 12), nel quale sarà presentato all’approvazione dei consiglieri un documento “forte”, che si spera condiviso all’unanimità. In questo ordine del giorno sarà chiesto che il governo regionale si pronunci in modo definitivo ed inequivocabile sulla sorte dei lavoratori, resi “precari” non da una crisi dell’industria, bensì da decisioni prese in altra sede;
2) Vivo compiacimento esprimono il Sindaco, il Presidente del Consiglio, la Giunta e tutti i consiglieri di maggioranza, per il prossimo insediamento del difensore civico del Comune di Lipari, dott. Francesco Rizzo, visto il rigetto della sospensiva avanzata al TAR all’indomani della regolare elezione dello stesso.
3) Lunedi 11, su convocazione del dott. Mariano Bruno, a Santa Marina Salina, si riuniranno i sindaci delle Isole Minori Siciliane per trattare diversi argomenti riguardanti problemi comuni.
4) Alcuni degli operai a disposizione del Comune sono stati destinati, a partire dai prossimi giorni, alla pulizia dei cimiteri delle isole minori.
5) Un augurio e un arrivederci per il sindaco di Leni Antonio Podetti, giunto alla fine del mandato elettorale. Che possa realizzare quanto desidera e che ci consideri sempre degli amici. Con la speranza di ritrovarlo…ad majora.
6) Grazie anche alla iniziativa di alcuni consiglieri di maggioranza è stato presentato, in sintonia con la Associazione Proloco, un progetto che confluisce in una APQ Giovani provinciale.
Ma quest’ultima è solo una anticipazione….
Alla prossima.
Rosaria Corda
Portavoce della maggioranza del Comune di Lipari
Acquacalda: C.A.S.T.A. sempre più compatto in difesa dei cittadini e della frazione
Ciò, è chiaro, non è da imputare alla bravura del Direttivo bensì alla profonda indignazione e alla saturazione di ogni limite di sopportazione degli abitanti di Acquacalda nei confronti delle innumerevoli mancanze delle Istituzioni.
Brevemente segnaliamo i punti salienti posti in discussione:
1. All'unanimità si conferma il pieno sostegno al Presidente e al Direttivo ritenendo tuttavia necessario avvalersi di consulenze esterne sia tecniche che legali, per una maggiore incisività nei confronti delle Autorità. In una prossima Assemblea verranno scelti i nominativi dei professionisti (un ingegnere ed un legale ) indicati dai Soci.
2. Totale solidarietà al Presidente, oggetto di querela per diffamazione a mezzo stampa da parte dell'Italpomice s.p.a.; approvazione della proposta del Presidente di non intraprendere, al momento, alcuna azione nei riguardi del querelante ( 31 voti favorevoli - 5 voti per una immediata contro-querela – 9 astenuti).
3. All'unanimità si approva la proposta del Vice-Presidente e Tesoriere, Silvia Buttò, per aprire una libera e volontaria sottoscrizione da parte di tutti i Soci per rinsanguare le scarse finanze sociali, messe a dura prova dall'avvenuta affissione dei noti manifesti (iniziativa da tutti pienamente apprezzata) e dalle notevoli spese postali sin qui sostenute.
4. Si approva con 33 voti favorevoli e 12 astenuti la proposta di avviare le procedure per una eventuale iscrizione del Comitato nel Registro delle Libere Associazioni.
5. Si approva con 36 voti favorevoli e 9 astenuti la proposta di aumentare, in un prossimo futuro, il numero dei componenti il Direttivo portandolo da 7 a 9 elementi, potendo contare attualmente su 121 iscritti.
Il Direttivo auspica un sempre più fattivo coinvolgimento di tutti Soci i cui suggerimenti, consigli, opinioni saranno tenuti sempre nella dovuta attenzione e, che, potranno anche essere inviati a mezzo e-mail casta08@alice.it .
UDC E NUOVO GIORNO A SOSTEGNO DELLA GIUNTA BRUNO? "PURA FOLLIA", VIENE AFFERMATO IN UN COMUNICATO STAMPA
In merito alle ricorrenti e vaneggianti voci che circolano negli ambianti politici e nei bar, che ipotizzano la possibilità che i gruppi consiliari dell'UDC e di Nuovo Giorno possano sostenere l'azione amministrativa della Giunta Bruno, crediamo sia utile chiarire a chi si fa portavoce di tale notizia che si tratta di "PURA FOLLIA".
Quanto detto per rassicurare il nostro elettorato che i Consiglieri in questione NON hanno mai condiviso i metodi e l'operato di questa Amministrazionee e che gli stessi nel più doveroso rispetto del risultato elettorale, continueranno a esercitare il ruolo di OPPOSIZIONE che lo stesso gli ha assegnato.
Manterremo una opposizione costruttiva e disponibile sui temi finalizzati al bene collettivo (trasporti marittimi, Pumex, porti, PRG, aree artigianali, suolo pubblico, programmazione economica, idrico, turismo, etcc.). Resteremo intransigenti e determinati nel contrastare una Amministrazione della cosa pubblica NON finalizzata al bene collettivo che allo stato attuale si sta caratterizzando per l'assoluta assenza di iniziative e proposte utili a risolvere ogni probblema che affligge sempre più la collettività Eoliana.
UDC e Nuovo Giorno
Trasport/Uil: Incontro del 13 maggio, primo importante passo
La Uil, conclude, "intende contribuire, come sempre ha fatto, senza alcuna polemica, con equilibrio, concretezza e trasparenza alla possibile soluzione della delicata vertenza, nell'interesse dei lavoratori e per il rilancio del Gruppo".
Malfa: i carabinieri arrestano un cittadino extracomunitario inottemperante all’ordine di espulsione.
Nel caso in specie, i carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina, hanno proceduto al controllo di un cittadino marocchino, identificato in MARFHOURI Bouchaib, cl. 1975, che a seguito degli accertamenti eseguiti con la Banca Dati AFIS è risultato essere destinatario di un ordine di espulsione emesso dalla Questura di Messina nei mesi scorsi. Dopo le formalità di rito, il cittadino extracomunitario è stato rinchiuso nella camera di sicurezza della Stazione di Santa Marina Salina in attesa di essere giudicato con rito direttissimo dal Tribunale di Messina sez. distaccata di Lipari,
TRASPORTI/ LO BUE: "DISSERVIZI SIREMAR, NESSUNA RESPONSABILITA’ SICILIA"
Per Lo Bue “è vero semmai il contrario: la Regione investe ingenti risorse economiche per garantire i livelli di continuità territoriale. Sin dal 2002 è in regole con le procedure comunitarie. Ed è stata la prima regione italiana ad esserlo. Le unite di rete per i collegamenti marittimi vengono assegnate con gara pubbliche aperte agli armatori degli stati membri, con contratti di servizio dalla durata quinquennale”.
“Grazie all’approvazione del Bilancio, quest’anno avremo una dotazione finanziaria per le unità di rete di circa 81 milioni di euro - ha continuato Lo Bue - e potremo espletare quei servizi che originariamente erano previsti come complementari a quanto offerto dallo Stato con Siremar. In realtà, la crisi di Tirrenia, aggravata anche dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea, ha invertito i fattori. Il presunto taglio di 20 milioni al bilancio di Siremar potrebbe avere influenze negative sui servizi offerti dalla società statale”. I sindacati di categoria, nei giorni scorsi, avevano ipotizzato la riduzione degli aliscafi per le Eolie e la cancellazione del traghetto che collega le Eolie con Napoli.
Lo Bue ha anche annunciato che martedì prossimo si terrà un tavolo tecnico al dipartimento regionale dei Trasporti con la presenza dei sindaci delle isole minori. Il giorno successivo, a Roma, il vicepresidente della regione siciliana Titti Bufardeci incontrerà il Ministro dei Trasporti Matteoli per discutere della vicenda Siremar.
Leni: Presentata la lista collegata al candidato a sindaco Gullo. L'intervista al prof. Montecristo
Della lista di Gullo fanno parte: Melania Argentaro, Giancarlo Baldanza, Antonio Bartolone, Filippo Chiofalo, Francesca Cincotta, Alessandro De Fina, Paola Donato, Ireneo Giardinello, Maria La Mancusa, Gaetano Lo Po, Marcello Rando, Massimiliano Zampetti. I quattro assessori indicati da Gullo sono: Agata Pollicino (che dovrebbe ricoprire l'incarico di vice sindaco), Giacomo Montecristo, Claudio Saltalamacchia e Antonio Donato.
Vi proponiamo l'intervista con il professor Giacomo Montecristo realizzata stamani poco prima della sua partenza da Lipari per Salina.
Siremar: Il 12 maggio sindaci a Palermo
"Il richiamo silenzioso del vulcano". Il nuovo libro di Fabio Famularo
In questo romanzo, Fabio Famularo ci narra la storia di Giuliano, sullo sfondo di una Stromboli incantata e ammaliante come sempre. Le battute di pesca, la vita isolana, la scoperta delle altre Isole Eolie, l’amicizia e l’amore. Ma racconta anche le difficoltà e le incertezze, vissute ancora oggi da molti eoliani, di chi si ritrova, una volta adulto, a dover scegliere se partire o restare sull’isola. L’amore e l’attaccamento per la propria terra, si scontrano così con il desiderio di conoscenza e di vivere nel mondo “reale”, da molti ambito e raggiunto, da altri ignorato e rifuggito, in una lotta interiore che spesso non trova vincitore.
La trama del libro è estratto da edizioni strombolibri
Tecnici dell'AGE (Associazione geometri eoliani) in Abruzzo
Al comune di Lipari disservizi nel protocollo in entrata Lo sottolinea l'AGE (Associazione geometri eoliani)
IL TESTO:
Da alcuni mesi, e cioè dall’entrata in funzione del protocollo elettronico dell’Ente, vengono evidenziate da parte degli associati, continui disservizi per la registrazione degli atti di ingresso nel protocollo. Sono stati manifestati ritardi anche di qualche settimana, se non di più. Non si vuole essere fiscali, comprendendo le difficoltà di reperimento di personale, ma tali ritardi possono a volte comportare problemi piuttosto seri. Infatti su molti atti fa fede il protocollo di entrata per attestare il deposito degli stessi e la decorrenza dei termini di legge. Basti pensare alle comunicazioni di lavori interni ex art. 9 della legge 37/85, alla DIA, alle asseverazioni in genere e tanti altri atti, che in certi casi, hanno comportato e comportano responsabilità, per i tecnici e richiedenti, di ordine anche penale.
Supponiamo che il rallentamento nella registrazione degli atti esterni sia dovuto principalmente alla registrazione degli atti interni che, a nostro avviso, porta via molto tempo. Crediamo, ma questa è una nostra opinione, che il protocollo esterno, sia in entrata che in uscita, dovrebbe avere una strutturazione sconnessa con il protocollo interno.
Vi invitiamo pertanto a porre fine a tale disservizio, declinando a far data dalla presente, qualsiasi responsabilità derivante da ritardi nella registrazione degli atti, senza giustificato motivo.
Cordiali saluti.
Il Presidente
(geom Bartolomeo Favaloro)
Pesca: L'audizione al Senato di FRANCESCA BASILE
Roma 06-05-2009
Signor Presidente, illustri Senatori,
gli scriventi sono grati alla IX Commissione per la convocazione di questa audizione.
Il presente documento viene presentato allo scopo di fornire ai componenti della Commissione un quadro quanto più omogeneo e partecipato della problematica.
PREMESSA
E’ ormai noto a tutti che la normativa comunitaria ha bandito le famigerate spadare nei Paesi CE dal lontano 2002. Ora, il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, adottato il 24 maggio 2006 dopo un breve negoziato con l'Unione europea e con il parere favorevole della Commissione consultiva centrale per la pesca e l’acquacoltura, ha rivisto, compatibilmente con la normativa comunitaria, l'utilizzo in Italia dello strumento di pesca "ferrettara", piccola rete derivante e dunque non fissata al fondo marino, concessa come attrezzo sostituivo alla "spadara" nell’ambito del piano di riconversione obbligatorio imposto dalla Commissione europea. Con il predetto decreto, lunghezza della rete e dimensioni della maglia sono state ricondotte ai limiti imposti dalla disciplina comunitaria e precisamente dal regolamento CE 1239/1998.
Tuttavia, la ferrettara, così come disciplinata dallo Stato italiano conformemente alla normativa comunitaria, per la limitata lunghezza per imbarcazione (2,5 km) che tra l'altro si riduce notevolmente in mare dato che trattasi di un sistema che viene calato con una tipica disposizione a "zig-zag", è tale da non consentire alcuna redditività alle imprese di pesca che hanno effettuato la riconversione.
I pescatori, tra l’altro, in seguito alla riconversione, hanno contratto mutui per l’acquisto delle nuove attrezzature, hanno famiglie da mantenere e la loro è esclusivamente un’attività monoreddito, in mancanza della quale viene meno ogni tipo di sostentamento che possa garantire una vita dignitosa per sé ed i loro familiari, ma quel che è peggio che possa sopperire alle esigenze di primaria necessità.
Peraltro, tali limitazioni all’utilizzo dell’attrezzo in parola, più volte denunciate dalla categoria, appaiono ingiustificate in quanto il sistema di pesca di che trattasi è un attrezzo altamente selettivo, la cui utilizzazione è limitata nel tempo e nello spazio ed è effettuata da natanti di modeste dimensioni che formano la cosiddetta "piccola pesca" ed esclusivamente per la cattura delle specie denominate ricciola, occhiata, sgombro, salpa, boga, alaccia, sardina e acciuga, non a rischio di estinzione.
La dimensione della maglia, inoltre, è tale da concentrare la cattura sulle specie target e ridurre a zero quella accidentale su specie protette, come i cetacei.
Relativamente all'utilizzo dell’attrezzo all’interno delle 10 miglia, questo aumenta la pressione sulle risorse della fascia costiera, la più delicata dal punto di vista ambientale, determinando anche una conflittualità accesa tra le unità praticanti questo tipo di pesca: una vera e propria guerra fra poveri.
Ora, la problematica di cui si dibatte investe circa 500 imbarcazioni e 2000 pescatori italiani, specie del Mezzogiorno, con altrettante famiglie ridotte alla fame, che non hanno alternative occupazionali non solo perché spesso operano in un tessuto economico ad alta densità di disoccupazione dove spesso a lavorare è solo il capofamiglia, ma anche perché spesso incontrano insormontabili difficoltà a riconvertire la loro attività.
Vista, dunque, la situazione di forte crisi, non più sostenibile, in cui versa la piccola pesca artigianale e costiera, resa ancora più pesante da altri fattori, quali ad esempio l’aumento del costo del carburante;
Considerato che non esistono nel breve o medio termine condizioni alternative di riconversione delle maestranze praticanti la piccola pesca con l'attrezzo ferrettara in altri settori;
Considerate, peraltro, le condizioni particolarmente svantaggiate, nonché l'estrema fragilità del tessuto socio-economico delle popolazioni residenti nei territori in cui si pratica ancora la pesca tradizionale con attrezzi da posta e con la ferrettara;
Considerato in particolare il carattere artigianale della pesca costiera effettuata con l'attrezzo di cui sopra per la cattura di alcune specie ittiche alla base della cucina mediterranea per i quali non esiste un pericole di estinzione;
Considerato che il carattere di specialità di tale attività si connota per il fatto che la stessa ha carattere temporaneo e limitato;
Considerato che nella stagione estiva la pesca costiera effettuata con ferrettara e attrezzi da posta è resa assai difficile dal vertiginoso incremento del traffico nautico legato alle attività turistiche e del tempo libero in genere, che si registra nelle acque di interesse dei pescatori;
Allo Stato italiano si rivolgono i pescatori delle marinerie qui presenti e le loro famiglie, per ottenere un sostegno nella rivendicazione del sacrosanto diritto al lavoro contro il grave disagio economico ed esistenziale che li ha colpiti a seguito del divieto di origine europea, attraverso gli interventi normativi che si riterranno più opportuni, al fine di tutelare allo stesso tempo le risorse marine e il diritto al lavoro degli operatori del settore.
A poco servono le misure di sostegno di natura patrimoniale e finanziaria al settore ittico per fronteggiare l’aumento del prezzo del gasolio e la crisi che ne è derivata, se poi mentre si costruisce l'Europa, si negano nel nostro Paese ad onesti lavoratori del mare i diritti più elementari contenuti nella Carta Costituzionale, quale il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa, e per di più in un momento di recessione grave e profonda.
Non dando seguito a tali legittime richieste da parte del mondo della pesca, si proseguirà inoltre sulla strada preconcetta della sostanziale chiusura del comparto.
MISURE PROPOSTE
In riferimento all'audizione odierna, si formulano di seguito una serie di proposte tendenti a risolvere le problematiche sopra esposte. Tuttavia, ci si rende disponibili per un confronto serrato e continuativo, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali (comunitari, nazionali, regionali e territoriali), allo scopo di pervenire a soluzioni idonee a porre fine all’attuale situazione di forte crisi delle marinerie praticanti la pesca costiera ed artigianale.
In assenza di interventi tempestivi e risolutivi, tutti i presenti concordano circa la necessità di dichiarare lo stato di agitazione permanente della categoria con la partecipazione delle rispettive comunità territoriali, che hanno dimostrato, in più occasioni, la vicinanza agli operatori del comparto.
In particolare, attraverso il presente documento, si chiede di verificare la percorribilità delle deroghe alla normativa comunitaria per il nostro Stato per quanto riguarda:
1) le specifiche dimensionali della reti da posta derivanti per la piccola pesca artigianale e costiera, per tutte le motivazioni esposte in premessa e soprattutto alla luce del carattere prettamente stagionale ed artigianale di tale attività da pesca praticata nelle acque nazionali;
2) la possibilità di catturare pescespada e tunnidi non a rischio di estinzione (possibilità vietata dall'allegato VIII del regolamento CE 1239/98) anche con le reti da posta derivanti, così come avviene per altri attrezzi, quali i palangari, dato che comunque queste specie vi possono incappare accidentalmente;
3) l’eliminazione, per la pesca del tonno rosso, degli obblighi di procedura di sbarco nei porti designati se tale cattura avviene accidentalemnte con attrezzi da posta, ed in particolare con rete da imbrocco e da posta impigliante di cui alla tabella 3 allegata al Reg. CE 1799/2006;
Verificare la percorribilità delle modifiche alla normativa nazionale per quanto riguarda:
1) la possibilità di modificare le specifiche tecniche dell’attrezzo ferrettara per tutte le motivazioni esposte in premessa, prevedendo che i 2,5 Km vanno intesi calati a mare dato che la rete di che trattasi, per la sua tipica disposizione a zig zag, una volta calata si riduce di oltre la metà, non consentendo agli operatori del settore una pesca moderatamente redditizia. Tale previsione, ad esempio, potrebbe essere concessa in via eccezionale per la situazione di forte crisi in cui versa il comparto della piccola pesca costiera e considerato il non rischio per le specie bersaglio (ricciola, occhiate, sgombri, sardine) così tanto abbondanti nei nostri mari, o in via asperimentale così come previsto dallo stesso Reg. (CE) N. 894/97 e successive modifiche ove in premessa recita "considerando che, per non ostacolare la ricerca scientifica, il presente regolamento non deve applicarsi alle azioni che possono risulatare necessarie, anche accidentalemnte, per lo svolgimento di tale ricerca";
2) l’estensione dell’utilizzo dell’attrezzo ferrettara a seconda del tipo di abilitazione, prevista dalla licenza di pesca: mantenendo il limite delle dieci miglia infatti si produrrebbero disagi con altri tipi di categorie di pesca, ma soprattutto si creerebbero gravi problemi alla navigazione commerciale, diportistica e turistica;
3) la non applicazione degli adempimenti previsti dal regolamento (CE) 1559/2007 ai pescherecci praticanti la piccola pesca costiera ed artigianale con l'attrezzo ferrettara che hanno accidentalmente effettuato catture del tonno rosso; l’abolizione del limite massimo di 750 Kg per unità da pesca, come previsto dall’art. 4 del D.M. 27/07/2000, e dell’8% del pescato giornaliero;
l’ eventuale possibilità di introdurre, per le imbarcazioni abilitate alla pesca con attrezzi da posta, anche per dare seguito alle legittime richieste da parte delle marinerie non abilitate all’utilizzo dell’attrezzo ferrettara, un nuovo attrezzo, in via sperimentale, avente caratteristiche compatibili con la normativa comunitaria, che possa consentire alle imbarcazioni abilitate alla pesca costiera, l’esercizio di un’attività redditizia.
CONCLUSIONI
Auspicando che si pervenga ad una soluzione adeguata alle problematiche discusse in tempi brevi, con la collaborazione di Governo e Parlamento, e che le osservazioni sopra esposte possano trovare accoglimento, si ringraziano il Presidente e la IX Commissione per l’attenzione.
Marina Corta abbandonata. Forse è solo una distrazione. Lettera aperta di Pietro Lo Cascio
Dopo avere letto del degrado che caratterizza in modo “scientifico” l’area di Marina Corta illustrato da Mimmo Ziino in una lettera inviata alla stampa locale, credo non sia supefluo manifestare solidarietà nei confronti di chi si è assunto l’impegno di una denuncia lucida e onesta, dote rara in una cultura personalistica e vendicativa come la nostra, e lo fa con il coraggio della propria firma.
Ma alla dovuta solidarietà vorrei aggiungere qualche breve considerazione. Non credo che Marina Corta sia il bersaglio di una deliberata strategia distruttiva, magari maturata sul rancore di qualche fischio ricevuto in campagna elettorale che, del resto, rappresentava il giudizio popolare sulla politica della amministrazione uscente (e poi rientrante) verso quella piazza, quei luoghi. Forse il suo attuale stato di abbandono rappresenta, semplicemente, il massimo che questa amministrazione comunale può dare. Per questo tralascio l’elenco delle cose mai fatte, anche se più volte promesse, già illustrato puntualmente da Mimmo Ziino. Vorrei parlare, piuttosto, dei metodi ormai divenuti sistema nella gestione della cosa pubblica e nel rapporto con le legittime istanze dei cittadini, dei quali certamente Marina Corta costituisce un esempio eloquente. I principi fondamentali che regolano questo rapporto sembrano divenuti quattro: divisione, sospetto, assenza, assuefazione.
La cultura del dividere porta a una frammentazione fratricida tra potenziali portatori di interessi comuni, che dovrebbero agire uniti a sostegno delle proprie istanze, ma che invece si escludono pregiudizialmente a vicenda. Così accade che se si chiede o si ottiene un incontro, è meglio che qualcuno poco gradito non sia presente, perché potrebbe pregiudicarne l’esito; se un gruppo di esercenti raccoglie firme, altri gruppi si ritirano in buon ordine, come se la cosa non li riguardasse più, sebbene lamentino il medesimo problema; e se per esempio un’iniziativa parte dagli esercenti, è quasi scontato che tra i pescatori circoli subito la voce di una qualche trama ordita a loro danno. Questo non si può ovviamente imputare a chi amministra, poiché è evidente come il difetto stia alla base, ma certamente chi amministra uno scontento generale ne può soltanto beneficiare, perché la divisione aiuta a frammentare e insonorizzare il dissenso.
La cultura del sospetto è spesso funzionale a quella della divisione. Siamo al paradosso che, se un magistrato sequestra dei cassoni per verificare il loro contenuto, il problema non è il rischio del futuro cedimento di una banchina portuale, ma il fatto che in questo paese si aggirino ancora dei pericolosi comunisti e ambientalisti, peraltro amici dei magistrati: una vera jattura per la nostra società contemporanea. Per diffondere il sospetto, basta alterare la realtà dei fatti, magari con due chiacchere informali, senza lasciare tracce.
Poi, la strategia dell’assenza. Assenza fisica dai luoghi direttamente interessati, come lamenta giustamente Ziino, ma anche da quelli deputati alla discussione e alla soluzione dei problemi. Sottrarsi a un confronto è più facile che affrontarlo, e se questo è rappresentato da ottanta firme di cittadini che chiedono di trattare prioritariamente l’argomento Marina Corta, beh, è molto meglio non presentarsi (come è accaduto nel consiglio comunale del 29 aprile). Potrei elencare decine tra appelli, lettere, interrogazioni e autoconvocazioni presentate durante gli ultimi due anni dai colleghi della minoranza e dal sottoscritto sulla questione di Marina Corta; nessuna ha mai ricevuto risposte concrete e, peggio ancora, nessuna è stata seguita da fatti.
Infine, l’assuefazione. Se un “decoro” urbano squalificante, se i cumuli di spazzatura seminascosti sulla banchina, se le migliaia di euro di spurgo pressoché quotidiano spesi per la fogna che zampilla, se la promessa e mancata realizzazione di una qualsiasi struttura di richiamo turistico e sociale a Marina Corta sono costantemente sotto gli occhi di tutti, prima o poi ci si abitua. Finiremo per pensare che non può esserci altro che questo, un paesaggio post-atomico, e attrezzarci di conseguenza. In questo senso, l’interventismo concretizzatosi prima di Pasqua con il pavimento di marmo spazzolato e le fioriere ordinate in fila crea un pericoloso effetto “boomerang”, quasi un segno di bonaria attenzione che rischia di destare speranze sopite. O forse, si tratta solo di un momento di distrazione.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Democratica
gruppo consiliare “Eolie nel Cuore”
giovedì 7 maggio 2009
La raccolta differenziata nelle Eolie dell'ATO ME5
Dopo i buoni risultati ottenuti con il servizio sperimentale estivo, realizzato grazie al lavoro delle ditte, all' Ato Me 5 "Eolie per l'ambiente" si lavora ad un miglioramento. E' in fase di predisposizione l'incarico ad un consulente per l'introduzione della tariffa d'igiene ambientale e la programmazione della raccolta "porta a porta" nelle utenze commerciali. Il documentario che segue è relativo all'avvio della raccolta differenziata sperimentale attuata nel 2008
TIRRENIA/ Matteoli: cerchiamo soluzione condivisa
La questione Tirrenia, a margine del Forum delle guardie costiere del Mediterraneo, è stata oggetto di un colloquio fra il ministro e il presidente della Regione Claudio Burlando. Al termine dei lavori del Forum, Matteoli ha anche incontrato brevemente un gruppo di lavoratori della Tirrenia che manifestavano con striscioni davanti alla stazione marittima.
«Quello della Tirrenia è un problema serio - ha affermato il ministro -. Mercoledì ho convocato i sindacati per trovare una soluzione condivisa e subito dopo vedrò i presidenti delle Regioni Campania, Lazio, Sardegna, Sicilia e Toscana. Soltanto dopo verranno presi i provvedimenti che l'Italia è costretta a prendere per non incorrere in una procedura di infrazione da parte dell'Ue». Rispondendo ad una domanda sul rischio che venga tagliato il collegamento tra Genova e la Sardegna, Matteoli ha affermato: «Stiamo trattando perché è una delle linee che perde le cifre maggiori. Ma nulla è stato ancora deciso».
Intanto, in vista della convocazione dei sindacati da parte del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli sulla privatizzazione del gruppo Tirrenia, il segretario generale della Federmar Cisal, Alessandro Pico auspica "un confronto serio e costruttivo". "Al di là delle parole dette fino a oggi, il dialogo porti certezze ai lavoratori del mare per evitare - sottolinea Pico in una nota - un'ulteriore perdita di posti di lavoro a causa della mancanza di una politica a sostegno dell'occupazione e garantire l'elementare diritto all'eguaglianza fiscale e alla mobilità dei cittadini italiani delle grandi e piccole comunità isolane".
Trasporti Siremar: Siragusa, "Il ministro fornisca chiarimenti su riduzione collegamenti isole e ridimensionamento occupazionale".
Le foto delle Borse di studio "Mimmo Scolarici"
Pontile di Ginostra. A quando i necessari interventi?
Egregio sig. Sindaco,
facendo seguito alle mie precedenti note afferenti l’oggetto, nonché alla Sua ultima del 06/04/09, nel prendere atto della Sua volontà di interessarsi della problematica, mi dispiace evidenziare come ancora oggi non sia stato possibile allo scrivente ed alla popolazione ginostrese in generale, conoscere quali siano nello specifico gli interventi previsti per il ripristino della piena funzionalità del pontile di Ginostra.
Per essere ancora più chiaro si desidera sapere se saranno finalmente eseguiti quegli interventi previsti (ma non ultimati,con le catastrofiche conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti…) nel progetto originario di messa in sicurezza della vitale opera e cioè:
le trivellazioni con conseguenti iniezioni di calcestruzzo finalizzate al riempimento delle “caverne” presenti sotto il cassone principale lato est ed alla base dei due cassoncini su cui poggia il respingente per l’attracco degli aliscafi;
il posizionamento di acropodi a difesa del medesimo angolo della testata del pontile.
Improcrastinabile appare poi la necessità di eseguire con somma urgenza il riempimento e la copertura del grosso squarcio apertosi pure nel cassone principale lato nord ovest.
Auspicando di non doverLa più disturbare con “un’ennesima” lettera una volta avuto adeguato riscontro, Le porgo cordiali saluti.
Il Delegato Generale della sezione di Ginostra-Stromboli
dell’associazione ambientalista Marevivo
Prof. Riccardo Lo Schiavo