Si sono tenuti stamattina a Canneto i funerali del comandante Stefanino Mazza. Le esequie sono state celebrate nella Basilica minore di San Cristoforo da mons. Gennaro Divola. Toccante, tra gli altri, il ricordo della dott.ssa Francesca De Pasquale, collega per 15 anni del comandante Mazza al corpo di Polizia Municipale, la quale ha sottolineato come oggi, senza di lui, il comando non sia più compatto come allora
Vi proponiamo l'ultimo nostro saluto al comandante Stefanino Mazza attraverso un video che ripercorre vari momenti... sino al commiato e all'ultimo viaggio.
Il video è stato realizzato in stretta collaborazione di Peppe Paino. Per le foto d'epoca si ringrazia il signor Claudio Merlino
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martedì 12 maggio 2009
Tre notizie dal "fronte Tirrenia"
Tirrenia: SdL escluso da vertice con Matteoli, 'rischio Alitalia-bis'
Domani a Roma i sindacati incontreranno il Ministro dei Trasporti Altero Matteoli per discutere dei possibili tagli conseguenti alla privatizzazione di Tirrenia. Dal tavolo e' stato escluso il SdL Intercategoriale che per questo ha definito ''grave il comportamento del ministro''. In una nota, il coordinatore Nazionale SdL intercategoriale, Fabrizio Tomaselli. sottolinea inoltre ''la gravita' della situazione che potrebbe portare alle stesse negative conseguenze della vicenda Alitalia-Cai - e aggiunge - ritiene che i lavoratori debbano mantenere ed accentuare lo stato di agitazione in atto''
TIRRENIA: CARONIA, GOVERNO AVVII UNICO TAVOLO DI CONFRONTO
La Uil Trasporti continua “a ritenere inadeguato il metodo scelto dal Governo per affrontare le problematiche relative alla privatizzazione del Gruppo Tirrenia che impongono l’apertura di un unico tavolo di confronto alla Presidenza del Consiglio capace di mettere assieme tutte le parti in causa e che ne assuma la regia e la responsabilita’”. Lo sottolinea in una nota segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, precisando che tuttavia che l’incontro in programma domani alle 11 tra le organizzazioni sindacali di categoria e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli “e’ senza dubbio un appuntamento al quale annettiamo comunque una grande importanza”.
“Credo che convenire tutti su questa necessita’ - aggiunge Caronia - possa essere la migliore delle conclusioni a cui domani si debba ragionevolmente pervenire. Preferisco invece neanche immaginare cosa potrebbe accadere se fossero caparbiamente riproposte posizioni e intendimenti che, speriamo non correttamente alcuni articoli di stampa hanno in questi mesi in materia riportato”
Tirrenia: marittimo su pennone traghetto per protesta
Un marittimo della Tirrenia si e' arrampicato stamani su un pennone del traghetto Bithia, ormeggiato nel porto di Genova per protesta.Il gesto, contro il rischio di chiusura dei collegamenti tra il capoluogo ligure e la Sardegna. L'uomo si e' messo un cappio al collo ed ha srotolato uno striscione contro la privatizzazione dell'unica compagnia di navigazione italiana rimasta con capitale pubblico, di cui l'Unione Europea ha imposto la chiusura entro la fine dell'anno.
Domani a Roma i sindacati incontreranno il Ministro dei Trasporti Altero Matteoli per discutere dei possibili tagli conseguenti alla privatizzazione di Tirrenia. Dal tavolo e' stato escluso il SdL Intercategoriale che per questo ha definito ''grave il comportamento del ministro''. In una nota, il coordinatore Nazionale SdL intercategoriale, Fabrizio Tomaselli. sottolinea inoltre ''la gravita' della situazione che potrebbe portare alle stesse negative conseguenze della vicenda Alitalia-Cai - e aggiunge - ritiene che i lavoratori debbano mantenere ed accentuare lo stato di agitazione in atto''
TIRRENIA: CARONIA, GOVERNO AVVII UNICO TAVOLO DI CONFRONTO
La Uil Trasporti continua “a ritenere inadeguato il metodo scelto dal Governo per affrontare le problematiche relative alla privatizzazione del Gruppo Tirrenia che impongono l’apertura di un unico tavolo di confronto alla Presidenza del Consiglio capace di mettere assieme tutte le parti in causa e che ne assuma la regia e la responsabilita’”. Lo sottolinea in una nota segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, precisando che tuttavia che l’incontro in programma domani alle 11 tra le organizzazioni sindacali di categoria e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli “e’ senza dubbio un appuntamento al quale annettiamo comunque una grande importanza”.
“Credo che convenire tutti su questa necessita’ - aggiunge Caronia - possa essere la migliore delle conclusioni a cui domani si debba ragionevolmente pervenire. Preferisco invece neanche immaginare cosa potrebbe accadere se fossero caparbiamente riproposte posizioni e intendimenti che, speriamo non correttamente alcuni articoli di stampa hanno in questi mesi in materia riportato”
Tirrenia: marittimo su pennone traghetto per protesta
Un marittimo della Tirrenia si e' arrampicato stamani su un pennone del traghetto Bithia, ormeggiato nel porto di Genova per protesta.Il gesto, contro il rischio di chiusura dei collegamenti tra il capoluogo ligure e la Sardegna. L'uomo si e' messo un cappio al collo ed ha srotolato uno striscione contro la privatizzazione dell'unica compagnia di navigazione italiana rimasta con capitale pubblico, di cui l'Unione Europea ha imposto la chiusura entro la fine dell'anno.
Ciao Comandante Mazza!
Alcuni dei momenti delle esequie del comandante Stefano Mazza:
1) Due dei suoi "ragazzi" che lo hanno accompagnato nell'ultimo viaggio
2) L'ingresso in Chiesa
3) La nave "Isola di Stromboli" entra in prossimità della costa di Canneto per l'ultimo triplice saluto
4) L'uscita dalla Chiesa
1) Due dei suoi "ragazzi" che lo hanno accompagnato nell'ultimo viaggio
2) L'ingresso in Chiesa
3) La nave "Isola di Stromboli" entra in prossimità della costa di Canneto per l'ultimo triplice saluto
4) L'uscita dalla Chiesa
Chiesta convocazione consiglio comunale su decreto ingiuntivo da 382 mila euro
Comunicato stampa 12maggio 2009
Nella giornata odierna è stata depositata da 6 consiglieri comunali, primo firmatario Pietro Lo Cascio, una richiesta di autoconvocazione urgente del consiglio con all’oggetto: Decreto ingiuntivo a carico del Comune di Lipari da parte dei membri della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”, discussioni ed eventuali determinazioni.
Questo il testo dell’autoconvocazione:
Premesso
Che da notizie degli organi di stampa locali del via libera del giudice Roberto Gurini della sezione staccata del tribunale di Lipari al decreto ingiuntivo per oltre 382 mila euro presentato dall'avvocato Massimiliano Pantano per conto di sei dipendenti del comune di Lipari nei confronti dell'Ente per ottenere la liquidazione della somma dovutagli in quanto facenti parte della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”;
Preso atto che i sei dipendenti rivendicano il pagamento di tale somma in quanto la giunta municipale, con proprio atto deliberativo, ha determinato il compenso spettante ai componenti la commissione per circa 367 mila euro;
Considerato che più volte ed in diverse occasioni il Sindaco ha affermato che nessun onere doveva essere posto a carico dell’Ente, per le procedure di gara relative alla selezione del socio privato;
Considerato Che l'eventualità spesa straordinaria ed imprevista implicherebbe gravissimi problemi per le finanze del Comune di Lipari con riflessi negativi nei confronti dell’intera comunità eoliana;
Ritenuto
che il consiglio comunale debba essere posto a conoscenza di tutte le problematiche che investono la comunità eoliana anche alla luce del valore della lite pendente a carico del Comune di Lipari;
tutto ciò premesso e considerato richiedono la convocazione urgente (autoconvocazione) del Consiglio Comunale con il seguente Ordine del Giorno:
autoconvocazione urgente del consiglio comunale Decreto ingiuntivo a carico del Comune di Lipari da parte dei membri della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”, discussioni ed eventuali determinazioni.
Nella giornata odierna è stata depositata da 6 consiglieri comunali, primo firmatario Pietro Lo Cascio, una richiesta di autoconvocazione urgente del consiglio con all’oggetto: Decreto ingiuntivo a carico del Comune di Lipari da parte dei membri della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”, discussioni ed eventuali determinazioni.
Questo il testo dell’autoconvocazione:
Premesso
Che da notizie degli organi di stampa locali del via libera del giudice Roberto Gurini della sezione staccata del tribunale di Lipari al decreto ingiuntivo per oltre 382 mila euro presentato dall'avvocato Massimiliano Pantano per conto di sei dipendenti del comune di Lipari nei confronti dell'Ente per ottenere la liquidazione della somma dovutagli in quanto facenti parte della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”;
Preso atto che i sei dipendenti rivendicano il pagamento di tale somma in quanto la giunta municipale, con proprio atto deliberativo, ha determinato il compenso spettante ai componenti la commissione per circa 367 mila euro;
Considerato che più volte ed in diverse occasioni il Sindaco ha affermato che nessun onere doveva essere posto a carico dell’Ente, per le procedure di gara relative alla selezione del socio privato;
Considerato Che l'eventualità spesa straordinaria ed imprevista implicherebbe gravissimi problemi per le finanze del Comune di Lipari con riflessi negativi nei confronti dell’intera comunità eoliana;
Ritenuto
che il consiglio comunale debba essere posto a conoscenza di tutte le problematiche che investono la comunità eoliana anche alla luce del valore della lite pendente a carico del Comune di Lipari;
tutto ciò premesso e considerato richiedono la convocazione urgente (autoconvocazione) del Consiglio Comunale con il seguente Ordine del Giorno:
autoconvocazione urgente del consiglio comunale Decreto ingiuntivo a carico del Comune di Lipari da parte dei membri della commissione per l'individuazione del socio privato di maggioranza per la società per azioni mista – pubblico-privato – “Lipari Porto S.p.A”, discussioni ed eventuali determinazioni.
Lipari: E' il giorno dell'ultimo saluto al comandante Mazza
Sono in corso nella Basilica minore di San Cristoforo le esequie dell'ex comandante dei vigili urbani di Lipari, maggiore Stefanino Mazza. Il corteo funebre si è snodato dalla sua abitazione di Capistello, lungo il Corso Vittorio Emanuele, Marina Lunga, la Marina Garibaldi di Canneto. Il carro funebre era preceduto dall'auto e dalla staffetta dei vigili urbani motociclisti.
Nella foto in alto: Il momento dell'ingresso nella Basilica
Nel video: Il transito del corteo funebre sul Corso Vittorio Emanuele
Nella foto in alto: Il momento dell'ingresso nella Basilica
Nel video: Il transito del corteo funebre sul Corso Vittorio Emanuele
lunedì 11 maggio 2009
La rettifica del portavoce della "maggioranza Bruno". Ma noi non abbiamo nulla da rettificare
Riceviamo dal portavoce della giunta Bruno e della maggioranza consiliare di centro-destra una nota che inizia con il periodo a "A rettifica di quanto pubblicato".
Precisiamo subito che Eolienews non ha nulla da rettificare poichè nulla ha scritto sull'argomento MPA e presenza nella riunione di Vulcano.
Nello stesso tempo riteniamo di dover pubblicare la nota poichè contiene notizie di interesse collettivo. Questo per la precisione e per rispetto nei confronti dei nostri lettori.
Il testo della nota della signora Corda "ripulito" dal passaggio che non ci riguarda
......... e per smentire qualsiasi velleità di voci di corridoio su eventuali dissapori, nella riunione della maggioranza che si è svolta a Vulcano sabato 9 maggio, il gruppo del MPA è stato presente nella persona del capogruppo Antonio Gugliotta che ha partecipato ai lavori anche a nome e per conto degli assessori e del consigliere assenti per motivi personali e familiari.
Sono intervenuti anche il dott. Roberto Materia quale responsabile dell'ex partito di AN e i dirigenti Subba e Russo.
Nel corso dell'incontro si è parlato di suolo pubblico, di idrico-fognario, di bilancio.
Per questi argomenti sono in corso iniziative a breve, sopratutto al fine di reperire fondi per la prossima stagione estiva.
Si è parlato anche dei problemi occupazionali, di trasporti, e di altri argomenti che riguardano la gestione del quotidiano.
Per una disamina più articolata si rinvia all'appuntamento di sabato 16 cm.
Grazie
Rosaria Corda
Precisiamo subito che Eolienews non ha nulla da rettificare poichè nulla ha scritto sull'argomento MPA e presenza nella riunione di Vulcano.
Nello stesso tempo riteniamo di dover pubblicare la nota poichè contiene notizie di interesse collettivo. Questo per la precisione e per rispetto nei confronti dei nostri lettori.
Il testo della nota della signora Corda "ripulito" dal passaggio che non ci riguarda
......... e per smentire qualsiasi velleità di voci di corridoio su eventuali dissapori, nella riunione della maggioranza che si è svolta a Vulcano sabato 9 maggio, il gruppo del MPA è stato presente nella persona del capogruppo Antonio Gugliotta che ha partecipato ai lavori anche a nome e per conto degli assessori e del consigliere assenti per motivi personali e familiari.
Sono intervenuti anche il dott. Roberto Materia quale responsabile dell'ex partito di AN e i dirigenti Subba e Russo.
Nel corso dell'incontro si è parlato di suolo pubblico, di idrico-fognario, di bilancio.
Per questi argomenti sono in corso iniziative a breve, sopratutto al fine di reperire fondi per la prossima stagione estiva.
Si è parlato anche dei problemi occupazionali, di trasporti, e di altri argomenti che riguardano la gestione del quotidiano.
Per una disamina più articolata si rinvia all'appuntamento di sabato 16 cm.
Grazie
Rosaria Corda
Arrivederco Comandante Stefanino di MARIO PROFILIO
(Mario Profilio) Apprendo con tristezza la notizia della scomparsa del comandante Stefanino Mazza.
Io sono cresciuto con le figlie Laura e Patrizia, mie coetanee e vicine di casa, nell'epoca in cui non c'erano confini di sorta... la strada era un prolungamento della propria casa, le case erano "aperte", non c'era "il mio" e "il tuo", si usciva da una casa e si entrava in quella dell'amico vicino, e ho avuto modo di conoscere più di qualche altro il "lato umano" di Stefanino Mazza, uomo forte e autoritario, che anche a noi bimbi incuteva un pò di timore, ma era anche papà affettuoso e dal cuore grande, che sul mitico motoscafo "47" accoglieva tutti noi bambini di spiaggia per fare un giro a folle velocità nella baia di canneto....
Le sue doti professionali sono tessute dai ricordi di chi lo ha conosciuto sul lavoro... un incarico che richiede particolari doti umane e professionali, nel mettere d'accordo tutti, nel conciliare decisioni spesso impopolari ma sempre nell'interesse della collettività, e la sua elevatura professionale non può non emergere alla luce adesso che lo ricordiamo, notando che a distanza di svariati anni il suo posto è ancora vacante.
Arrivederci Comandante Stefanino.
Io sono cresciuto con le figlie Laura e Patrizia, mie coetanee e vicine di casa, nell'epoca in cui non c'erano confini di sorta... la strada era un prolungamento della propria casa, le case erano "aperte", non c'era "il mio" e "il tuo", si usciva da una casa e si entrava in quella dell'amico vicino, e ho avuto modo di conoscere più di qualche altro il "lato umano" di Stefanino Mazza, uomo forte e autoritario, che anche a noi bimbi incuteva un pò di timore, ma era anche papà affettuoso e dal cuore grande, che sul mitico motoscafo "47" accoglieva tutti noi bambini di spiaggia per fare un giro a folle velocità nella baia di canneto....
Le sue doti professionali sono tessute dai ricordi di chi lo ha conosciuto sul lavoro... un incarico che richiede particolari doti umane e professionali, nel mettere d'accordo tutti, nel conciliare decisioni spesso impopolari ma sempre nell'interesse della collettività, e la sua elevatura professionale non può non emergere alla luce adesso che lo ricordiamo, notando che a distanza di svariati anni il suo posto è ancora vacante.
Arrivederci Comandante Stefanino.
TRASPORTI: VERTICE REGIONE ISOLE MINORI PER COLLEGAMENTI MARITTIMI
Grazie ai fondi stanziati dall’Ars con la legge di Bilancio, i collegamenti del trasporto marittimo regionale tra Sicilia e isole minori potranno essere completati a pieno regime, assicurando il rispetto del principio di continuità territoriale.
La dotazione finanziaria complessiva è di oltre 81 milioni di euro, con un incremento di 23 milioni. Per definire un programma operativo che sia condiviso dai comuni interessati, il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, ha convocato per domattina alle ore 9, a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale ai Trasporti, la riunione con i sindaci di tutte le isole minori siciliane. L’obiettivo è aggiornare il programma regionale dei trasporti marittimi, verso le isole minori siciliane, previsto dai Decreti n. 24 del 2008 e n. 14 del 2009, in prospettiva di un aumento delle linee dei collegamenti marittimi, di pubblico interesse, da affidare mediante gara pubblica, stabilendone itinerari ed orari. Dopo l’approvazione dei programmi di esercizio, l’amministrazione regionale pubblicherà i bandi di gara, secondo le regole dell’Unione Europea, e procederà all’affidamento dei servizi, con contratti quinquennali.
Nel corso dell’incontro si discuterà anche del futuro di Siremar, la società del gruppo Tirrenia che assicura i collegamenti marittimi gestiti dallo Stato. Il vicepresidente della Regione Bufardeci parteciperà, mercoledì prossimo, alla riunione dedicata a Tirrenia, convocata dal Ministro dei Trasporti Altero Matteoli.
La dotazione finanziaria complessiva è di oltre 81 milioni di euro, con un incremento di 23 milioni. Per definire un programma operativo che sia condiviso dai comuni interessati, il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, ha convocato per domattina alle ore 9, a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale ai Trasporti, la riunione con i sindaci di tutte le isole minori siciliane. L’obiettivo è aggiornare il programma regionale dei trasporti marittimi, verso le isole minori siciliane, previsto dai Decreti n. 24 del 2008 e n. 14 del 2009, in prospettiva di un aumento delle linee dei collegamenti marittimi, di pubblico interesse, da affidare mediante gara pubblica, stabilendone itinerari ed orari. Dopo l’approvazione dei programmi di esercizio, l’amministrazione regionale pubblicherà i bandi di gara, secondo le regole dell’Unione Europea, e procederà all’affidamento dei servizi, con contratti quinquennali.
Nel corso dell’incontro si discuterà anche del futuro di Siremar, la società del gruppo Tirrenia che assicura i collegamenti marittimi gestiti dallo Stato. Il vicepresidente della Regione Bufardeci parteciperà, mercoledì prossimo, alla riunione dedicata a Tirrenia, convocata dal Ministro dei Trasporti Altero Matteoli.
"Non ho mai cercato di prevaricare il comandante Mazza" di MICHELE GIACOMANTONIO
Riceviamo dal dottor Michele Giacomantonio, ex sindaco di Lipari, e pubblichiamo:
Apprendo da una intervista dell'assessore Giulio China che durante la mia amministrazione ci sarebbero stati scontri durissimi col comandante Mazza perchè io avrei cercato di prevaricare sulla sua responsabilità di comandante e di dirigente. Niente di più falso. Chi mi conosce può testimoniare dei rapporti di stima e di collaborazione che ci sono stati fra me ed il comandante Mazza continuati anche in questi ultimi anni. Con Stefanino spesso abbiamo discusso e discusso animatamente ma sempre nel rispetto reciproco e nell'ambito delle proprie funzioni.
Apprendo da una intervista dell'assessore Giulio China che durante la mia amministrazione ci sarebbero stati scontri durissimi col comandante Mazza perchè io avrei cercato di prevaricare sulla sua responsabilità di comandante e di dirigente. Niente di più falso. Chi mi conosce può testimoniare dei rapporti di stima e di collaborazione che ci sono stati fra me ed il comandante Mazza continuati anche in questi ultimi anni. Con Stefanino spesso abbiamo discusso e discusso animatamente ma sempre nel rispetto reciproco e nell'ambito delle proprie funzioni.
"Vi racconto Stefanino". Il ricordo di Giulio China del comandante Mazza
Il ricordo del comandante Stefanino Mazza nelle parole dell'attuale assessore del comune di Lipari Giulio China, ex vigile sanitario.
Di Stefanino Mazza l'assessore China ricorda anche gli scontri con gli amministratori locali quando questi tentavano di "interferire" nell'attività della polizia municipale. Ascoltiamolo.
Affidate a Buonfiglio le deleghe alla pesca e all'acquacoltura
Il Sottosegretario di Stato Antonio Buonfiglio ha ricevuto le deleghe in materia di pesca ed acquacoltura. Ne da notizia il rappresentante della Consulta Nazionale dell'Agricoltura, Rosario Lopa. Sono delegati a Buonfiglio i rapporti con la Commissione europea, con la Fao e il Consiglio Generale della pesca del Mediterraneo (Cgpm) relativamente alla pesca, all'acquacoltura e alla tutela delle risorse marine viventi, nonché la disciplina della pesca marittima e le funzioni di controllo su di essa.
Dino Alagna nominato direttore del "118"
Dino Alagna, 52 anni, palermitano, residente da 25 anni a Messina, è stato nominato, con decreto dell'assessore regionale alla Sanità, nuovo responsabile della Direzione regionale del servizio di Emergenza-urgenza. Subentra nel prestigioso incarico all'ingegnere Pietro Trenuto, e lascia la direzione del "118" messinese cui ha impresso un marchio di efficienza e alta professionalità. Specializzato in Anestesia e Rianimazione e in Medicina subacquea e iperbarica, Alagna ha diretto anche la Terapia iperbarica e alcune sale operatorie dell'ospedale Papardo. Opererà adesso all'interno del Dipartimento di Pianificazione strategica diretto dal manager bolognese Maurizio Guizzardi e sarà chiamato a rafforzare anche gli obiettivi collegati alla Protezione civile regionale
Gli auguri di Giacomo Biviano a Gisabella
Voglio fare i migliori auguri di buon lavoro al maresciallo maggiore Giuseppe Gisabella per la sua elezione a Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri “Isole Eolie”.
Sono certo che porterà avanti con dedizione il nuovo incarico, così come sinora ha fatto nella qualità di Presidente dell’Associazione Anziani di Lipari.
Ho avuto modo, infatti, di conoscere il maresciallo Gisabella in diverse occasioni e ne ho potuto apprezzare il grande equilibrio nelle analisi e lo spessore sia umano sia culturale, doti queste che saprà mettere a disposizione del nuovo impegno e, confido, potranno essere apprezzate.
Giacomo Biviano
Sono certo che porterà avanti con dedizione il nuovo incarico, così come sinora ha fatto nella qualità di Presidente dell’Associazione Anziani di Lipari.
Ho avuto modo, infatti, di conoscere il maresciallo Gisabella in diverse occasioni e ne ho potuto apprezzare il grande equilibrio nelle analisi e lo spessore sia umano sia culturale, doti queste che saprà mettere a disposizione del nuovo impegno e, confido, potranno essere apprezzate.
Giacomo Biviano
domenica 10 maggio 2009
Lipari: E' deceduto il comandante Stefanino Mazza
E' deceduto stamattina l'ex comandante dei vigili urbani di Lipari, Maggiore Stefanino Mazza. Aveva 73 anni. Per tantissimi anni è stato al comando della polizia municipale liparese riuscendo sempre a distinguersi per l'impegno profuso in favore del suo paese.
Il comandante Mazza passò inoltre agli onori della cronaca per essersi reso protagonista di un rocombolesco e fruttoso inseguimento di due rapinatori che avevano effettuato una rapina in banca a Lipari.
Era il 4 agosto del 1981 e la Banca Agricola Etnea venne “ ripulita” da due rapinatori palermitani. Rapinatori che, nella stessa giornata, avevano già “ripulito" la “Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele” di Canneto. I due rapinatori furono inseguiti con un motoscafo dal Comandante Mazza e dal suo vice Girolamo Mannello e vennero intercettatati e bloccati al largo di Canneto. Il bottino di 150 milioni di lire venne recuperato.
Ai familiari le condoglianze di Eolienews
Nella foto,tratta dalla mostra di Claudio Merlino "100 anni di storia in bianco e nero" tenutasi lo scorso novembre, Stefanino Mazza(in questa occasione mister del Canneto) è il primo in alto a sinistra.
Il comandante Mazza passò inoltre agli onori della cronaca per essersi reso protagonista di un rocombolesco e fruttoso inseguimento di due rapinatori che avevano effettuato una rapina in banca a Lipari.
Era il 4 agosto del 1981 e la Banca Agricola Etnea venne “ ripulita” da due rapinatori palermitani. Rapinatori che, nella stessa giornata, avevano già “ripulito" la “Cassa Centrale di Risparmio Vittorio Emanuele” di Canneto. I due rapinatori furono inseguiti con un motoscafo dal Comandante Mazza e dal suo vice Girolamo Mannello e vennero intercettatati e bloccati al largo di Canneto. Il bottino di 150 milioni di lire venne recuperato.
Ai familiari le condoglianze di Eolienews
Nella foto,tratta dalla mostra di Claudio Merlino "100 anni di storia in bianco e nero" tenutasi lo scorso novembre, Stefanino Mazza(in questa occasione mister del Canneto) è il primo in alto a sinistra.
Stralci storici del secolo XX. L'ultimo lavoro bigliografico di Mons. Adornato
E' stato pubblicato il nono libro di Mons. Alfredo Adornato, memoria storica della Chiesa eoliana, intitolato " Stralci storici del secolo XX. I protagonisti della Diocesi di Lipari".
Nel volume vengono riportati i fatti storici dell'ultimo secolo e i personaggi che hanno avuto attinenza con l'arcipelago delle Eolie e con la sua Chiesa.
Il libro è illustrato con tutta una serie di foto che accompagnano e rendono più "forte" la narrazione di Mons. Adornato.
Nel volume vengono riportati i fatti storici dell'ultimo secolo e i personaggi che hanno avuto attinenza con l'arcipelago delle Eolie e con la sua Chiesa.
Il libro è illustrato con tutta una serie di foto che accompagnano e rendono più "forte" la narrazione di Mons. Adornato.
L'ex maresciallo Giuseppe Gisabella, presidente della sezione Eolie dell'Associazione nazionale carabinieri
Eletto questa mattina, nella sede del Circolo pensionati di Lipari, alla presenza del commissario m.m.a. Mario Carrubba, il direttivo della sede eoliana dell'Associazione Nazionale Carabinieri. Presidente è stato eletto all'unanimità il maresciallo maggiore Giuseppe Gisabella. Consiglieri: Bartolo Ziino, Luciano De Caro, Alberto Bilotta, Raimondo Panno. Segretario: Piero Palazzotto. L'Anc Isole Eolie, è un sodalizio che aggrega personale dell'arma dei Carabinieri in congedo, loro familiari e persone vicine all'Arma. Promuove e tiene vivo il sentimento di devozione alla Patria, il culto delle gloriose tradizioni dell'Arma e la memoria dei loro caduti. Realizza, inoltre, l'assistenza morale, culturale e ricreativa a favore degli iscritti e delle loro famiglie. L'elemento primario- si legge in un comunicato- è ovviamente l'associazionismo che favorisce l'accrescere delle volontà di aggregazione finalizzata a far sentire la condizione dell'anziano più accettabile nel contesto sociale
Porticello: La "montagna" sottostante alla strada frana sempre più. Ed è pericolo!
La montagna sottostante la strada di Porticello frana ogni giorno sempre più. Canyon, insenature a forte rischio si creano nella pomice. Nei giorni scorsi stava per farne le spese una povera cagnetta salvata dai vigili del fuoco a pochi centimetri dal vuoto. Nell'area delimitata in modo approssimativo si avventurano anche diversi turisti. Non sarebbe il caso di segnalare in modo adeguato e in più lingue il pericolo?
Auguri alla mia mamma e a tutte le mamme del mondo di SILVIA SARPI
Lipari: Solito, grande riscontro per l'Azalea della Ricerca
Azalea della Ricerca dell'AIRC per il 18° anno consecutivo in piazza a Lipari. L'iniziativa, fortemente portata avanti da diverse donne eoliane, coordinate dall'infaticabile signora Rosanna Lorizio Spadaro, quest'anno tocca anche le piazze di Vulcano, Panarea, Stromboli e Filicudi. In tutto ben 808 azalee che, c'è da scommetterci, "scompariranno" in brevissimo tempo. Basti pensare che, solo a Lipari, nel momento in cui abbiamo realizzato il sottostante video(ed erano le 8 e 45), ne erano state acquistate oltre 100. Le 808 azalee sono state così suddivise: 528 a Lipari, 120 a Stromboli, 40 a Panarea, 80 a Vulcano e 40 a Filicudi. Altre 200 potranno essere acquistate a Salina.
IL VIDEO:
IL VIDEO:
Una dedica per tutte le mamme di LUIGI PROFILIO
Caro Salvatore,
in occasione della Festa della Mamma, vorrei dedicare a tutte le mamme e, consentimi una dedica speciale a quelle come la mia che continuiamo ad Amare profondamente ed intimamente sebbene per volere Divino ci guardano da lassu', una poesia molto toccante di Zietta Liu' che proprio la mia Mamma era solita fare studiare alle scuole elementari e che magari hai imparato anche tu :
in occasione della Festa della Mamma, vorrei dedicare a tutte le mamme e, consentimi una dedica speciale a quelle come la mia che continuiamo ad Amare profondamente ed intimamente sebbene per volere Divino ci guardano da lassu', una poesia molto toccante di Zietta Liu' che proprio la mia Mamma era solita fare studiare alle scuole elementari e che magari hai imparato anche tu :
La canzone della Mamma
Quando l´ombra
discende sonnolenta,
mamma mi piace
di sentir la mano tua
che carezza i miei capelli, lenta;
sentir la voce tua che parla piano,
posar la testa sopra i tuoi ginocchi!
E quando chini il viso
sul mio viso,
tutta la luce
mamma,
e´ nei tuoi occhi,
nel tuo sereno
e limpido sorriso;
null´altro desiderio
il cor m´infiamma,
e la gioia del mondo
e´ tutta qui :
nella tua mano
che mi sfiora,
mamma!
Un grazie a Luigi per questa splendida poesia che a me personalmente ha riportato alla mente la mia infanzia. Quegli anni in cui la sua mamma, mia indimenticabile ed unica (in tutti i sensi) maestra delle elementari, mi fece (ci fece) appassionare a questa bella ed intensa poesia.
Quando l´ombra
discende sonnolenta,
mamma mi piace
di sentir la mano tua
che carezza i miei capelli, lenta;
sentir la voce tua che parla piano,
posar la testa sopra i tuoi ginocchi!
E quando chini il viso
sul mio viso,
tutta la luce
mamma,
e´ nei tuoi occhi,
nel tuo sereno
e limpido sorriso;
null´altro desiderio
il cor m´infiamma,
e la gioia del mondo
e´ tutta qui :
nella tua mano
che mi sfiora,
mamma!
Un grazie a Luigi per questa splendida poesia che a me personalmente ha riportato alla mente la mia infanzia. Quegli anni in cui la sua mamma, mia indimenticabile ed unica (in tutti i sensi) maestra delle elementari, mi fece (ci fece) appassionare a questa bella ed intensa poesia.
Nel formulare l'augurio più sincero a tutte le mamme dico grazie a Luigi anche a nome di mia figlia Silvia alla quale ho fatto leggere questa poesia e attraverso la quale (parole sue) "sento rivivere quei momenti dolcissimi che mi regalava la mia mamma e che purtroppo non posso avere più"
sabato 9 maggio 2009
L'ordinanza del TAR di Catania sul difensore civico al comune di Lipari
Pubblichiamo l'ordinanza del TAR Catania, n. 729/09, con la quale la III Sezione in data 6 maggio 2009 -in accoglimento del ricorso incidentale svolto dall'Avv. Roberto Rizzo- ha rigettato la sospensiva proposta dall'Avv. Emanuele Carnevale per l'annullamento della delibera di elezione dell'avvocato Francesco Rizzo alla carica di Difensore Civico del Comune di Lipari.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di Catania (Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 743 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da: Emanuele Carnevale, rappresentato e difeso dall'avv. Alessia Giorgianni, con domicilio eletto presso Tar Catania Segreteria in Catania, via Milano 42a;
contro
Comune di Lipari in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. Milena Sindoni, con domicilio eletto presso Milena Sindoni in Lipari, Segreteria;
nei confronti di
Francesco Rizzo, rappresentato e difeso dall'avv. Roberto Rizzo, con domicilio eletto presso Salvatore Romeo in Catania, via Filocomo, 79;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- della deliberazione del Consiglio comunale di Lipari n. 31 del 26.2.09 con la quale è stata revocata in autotutela la deliberazione n. 14 del 06.02.09 con la quale il Consiglio comunale del Comune di Lipari aveva eletto l'avv. Emanuele Carnevale difensore civico del Comune stesso;
- di ogni altro atto presupposto, conseguenziale o, comunque, connesso ivi compresa la seduta del Consiglio Comunale di Lipari del 08.03.2009 di cui non si conosce il numero..
Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Lipari in Persona del Sindaco P.T.;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Francesco Rizzo;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 05/05/2009 il dott. Vincenzo Salamone e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto che allo stato appare fondato il ricorso incidentale proposto da Francesco Rizzo in quanto il ricorrente principale è ineleggibile alla carica di difensore civico, avendo ricoperto la carica di consigliere comunale nel quadriennio precedente ed essendo detta carica qualificabile “amministratore locale”.
P.Q.M.
Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia , Sezione staccata di Catania, Sez. int. 3^, rigetta la domanda cautelare proposta con il ricorso di cui in epigrafe.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Catania nella camera di consiglio del giorno 05/05/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Calogero Ferlisi, Presidente
Vincenzo Salamone, Consigliere, Estensore
Dauno Trebastoni, Primo Referendario
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di Catania (Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 743 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da: Emanuele Carnevale, rappresentato e difeso dall'avv. Alessia Giorgianni, con domicilio eletto presso Tar Catania Segreteria in Catania, via Milano 42a;
contro
Comune di Lipari in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. Milena Sindoni, con domicilio eletto presso Milena Sindoni in Lipari, Segreteria;
nei confronti di
Francesco Rizzo, rappresentato e difeso dall'avv. Roberto Rizzo, con domicilio eletto presso Salvatore Romeo in Catania, via Filocomo, 79;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
- della deliberazione del Consiglio comunale di Lipari n. 31 del 26.2.09 con la quale è stata revocata in autotutela la deliberazione n. 14 del 06.02.09 con la quale il Consiglio comunale del Comune di Lipari aveva eletto l'avv. Emanuele Carnevale difensore civico del Comune stesso;
- di ogni altro atto presupposto, conseguenziale o, comunque, connesso ivi compresa la seduta del Consiglio Comunale di Lipari del 08.03.2009 di cui non si conosce il numero..
Visto il ricorso ed i motivi aggiunti, con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Lipari in Persona del Sindaco P.T.;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Francesco Rizzo;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 05/05/2009 il dott. Vincenzo Salamone e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto che allo stato appare fondato il ricorso incidentale proposto da Francesco Rizzo in quanto il ricorrente principale è ineleggibile alla carica di difensore civico, avendo ricoperto la carica di consigliere comunale nel quadriennio precedente ed essendo detta carica qualificabile “amministratore locale”.
P.Q.M.
Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia , Sezione staccata di Catania, Sez. int. 3^, rigetta la domanda cautelare proposta con il ricorso di cui in epigrafe.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Catania nella camera di consiglio del giorno 05/05/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Calogero Ferlisi, Presidente
Vincenzo Salamone, Consigliere, Estensore
Dauno Trebastoni, Primo Referendario
Calcio. Terza Categoria: E' tempo di play off. Domani Filicudi "spareggia"
E' tempo di playoff per il campionato di Terza categoria, organizzato dal Comitato Provinciale Figc Messina. Al termine della stagione regolare, che ha visto le "corazzate" Monforte e Furci dominare i due gironi, adesso sarà necessario attendere gli spareggi per conoscere le altre due società che il prossimo anno giocheranno in Seconda categoria. Nel girone A, si è reso necessario un ulteriore spareggio per determinare il quarto posto poiché c'è stato un arrivo a pari-merito. Al campo della frazione di S. Pietro a Milazzo, domani se la vedranno alle ore 14,00 Filicudi ed Usclo Pace. La vincente disputerà la semifinale playoff con il Real Gabbiano, in calendario sabato 16 maggio alle ore 15 a Giammoro.
L'altra semifinale per il girone A è il derby eoliano tra Entes Scirocco Stromboli e Malfa, che si giocherà sempre sul "neutro" di Giammoro domenica 17 (ore 14).
Il Comitato Provinciale ha fissato già la finalissima che si disputerà domenica 24 maggio alle ore 16.30 nel sintetico di Torregrotta.
L'altra semifinale per il girone A è il derby eoliano tra Entes Scirocco Stromboli e Malfa, che si giocherà sempre sul "neutro" di Giammoro domenica 17 (ore 14).
Il Comitato Provinciale ha fissato già la finalissima che si disputerà domenica 24 maggio alle ore 16.30 nel sintetico di Torregrotta.
Salina: Arrestato altro extracomunitario non in regola e già espluso nel 2003
Proseguono con incisività i controlli per la prevenzione dei reati in materia di immigrazione clandestina a cura dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo che, nel pomeriggio di ieri, avvalendosi anche della collaborazione in mare della Motovedetta dei Carabinieri classe 800 di stanza a Lipari (ME), hanno effettuato un servizio di controllo del territorio finalizzato alla ricerca di cittadini irregolari o inottemperanti all’ordine di espulsione emesso dalle competenti Autorità di pubblica sicurezza.
Nel corso degli accertamenti, eseguiti in particolare nel territorio dell’arcipelago eoliano, è stato sottoposto a controllo un cittadino straniero di nazionalità marocchina che a seguito del riscontro AFIS è risultato essere già stato espulso dal territorio nazionale nell’anno 2003.
Ad operare il controllo del cittadino extracomunitario, sono stati i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina che hanno proceduto all’identificazione di LABRINI Brahim, cl. 1982, già noto alle Forze dell’Ordine. Stanti le risultanze emerse dal controllo alla Banca Dati AFIS, i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina hanno trattenuto il cittadino extracomunitario nella camera di sicurezza della locale Stazione, in attesa che lo stesso venisse giudicato, con rito direttissimo, alla sezione distaccata del Tribunale di Lipari.
Il giudice Roberto Gurini lo ha condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa.
Il giudice Gurini, ieri, aveva anche condannato a 6 mesi (pena sospesa) il marocchino Buchaib Marfouri che era stato tratto in arresto a Malfa dai carabinieri di Salina in quanto privo di permesso di soggiorno e con un ordine di espulsione pendente.
Nel corso degli accertamenti, eseguiti in particolare nel territorio dell’arcipelago eoliano, è stato sottoposto a controllo un cittadino straniero di nazionalità marocchina che a seguito del riscontro AFIS è risultato essere già stato espulso dal territorio nazionale nell’anno 2003.
Ad operare il controllo del cittadino extracomunitario, sono stati i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina che hanno proceduto all’identificazione di LABRINI Brahim, cl. 1982, già noto alle Forze dell’Ordine. Stanti le risultanze emerse dal controllo alla Banca Dati AFIS, i Carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina hanno trattenuto il cittadino extracomunitario nella camera di sicurezza della locale Stazione, in attesa che lo stesso venisse giudicato, con rito direttissimo, alla sezione distaccata del Tribunale di Lipari.
Il giudice Roberto Gurini lo ha condannato a 8 mesi di reclusione, pena sospesa.
Il giudice Gurini, ieri, aveva anche condannato a 6 mesi (pena sospesa) il marocchino Buchaib Marfouri che era stato tratto in arresto a Malfa dai carabinieri di Salina in quanto privo di permesso di soggiorno e con un ordine di espulsione pendente.
Alicudi: Altra antenna "pino". I cittadini protestano
(lipari biz) La Wind deve montare nell'isola un'antenna pino per i cellulari nella zona alta e divampa la protesta. Un gruppo di giovani ha preannunciato che impedirà l'atterraggio dell'elicottero noleggiato dalla compagnia telefonica nell'elipista per i soccorsi. Si contesta tra l'altro, la parziale occupazione della stessa elisuperficie e della piccola banchina del porto a causa del deposito delle attrezzature e degli impianti necessari. Ancora una protesta , quindi, per la collocazione di un'altra antenna per la telefonia mobile. Ma dal Comune di Lipari nessuna novità in merito alla predisposizione di un piano regolatore specifico che preveda i luoghi della collocazione di questi impianti in tutte le isole
CANYON E VULCANI SOTTOMARINI, AL VIA MAPPATURA ITALIA. SARA' MAPPATA ANCHE L'AREA DI STROMBOLI
Una mappa dei fondali marini per identificare le zone a rischio geologico che potrebbero causare terremoti e tsunami. Si comincia dal sud Italia, Calabria e Pulia, su un'area di 7.500 chilometri quadrati, a realizzare, le prime 5 carte preliminari che costituiranno insieme con le altre (per un totale di 72), la Carta di pericolosità dei fondali marinì, uno strumento di gestione e monitoraggio per la Protezione civile che finanzia il progetto. Dalle prime analisi, effettuate nel mar Jonio e golfo di Taranto, la Calabria è esposta al rischio di 'terremoti potenzialmente devastanti'' per i 'giganteschi canyon sottomarini'' di fronte al golfo di Squillace e per i 'vulcani di fango attivi'' proprio di fronte Crotone. La campagna oceanografica Magic (Marine Geohazards Along The Italian Coasts) dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste, insieme al Cnr, indica il grado di rischio delle coste italiane da frane, sismicità e tsunami. Un progetto quinquennale che ha appena concluso, il 20 aprile, il primo anno con la nave 'Ogs Explora' che ha analizzato l'area che va da Torre Pali fino a Taranto sul versante pugliese, e da Scanzano Jonico fino al golfo di Squillace sul versante calabro. I canyon del Golfo di Squillace, spiega la responsabile scientifica Silvia Ceramicola, "stanno arretrando e si fratturano: un comportamento da tenere sotto controllo", così come quello dei vulcani di fango che sbuffano gas. Per quanto riguarda la costa pugliese sono stati identificati banchi carbonatici molto probabilmente costituiti da coralli bianchi: "ecosistemi delicati, preziosi per la biodiversità" e su cui sarebbe meglio evitare di posare, per la loro fragilità, gasdotti o altre opere. Sull'altro versante pugliese si è registrata una grossa frana con depositi sedimentari tipici di correnti di fondo. In generale, tutta la parte nord è interessata da frane consistenti, mentre sono state identificate 'frane a vari stadi di attivita', strati piegati con inclinazioni improbabili, troncati, erosi, e faglie da cui esce gas". La qualità dei dati raccolti, rileva Ceramicola, è stata 'ottima e le informazioni geofisiche registrate sono state elaborate a bordo da speciali software che permettono di osservare in tempo reale la batimetria e le sezioni acustiche del fondale marino su cui si naviga''. L'Italia, osserva, è 'un paese giovane e dinamico e particolarmente attivo con molte zone con potenziali rischi'', come le aree, che saranno analizzate, di Stromboli e Pantelleria.
TAR DICHIARA INELEGGIBILE ROMANO (MPA), ALL'ARS GLI SUBENTRA CATALANO
Il Tar di Catania ha dichiarato ineleggibile il deputato regionale siciliano del Movimento per l'Autonomia Fortunato Romano, eletto nella provincia di Messina alle scorse elezioni regionali del 2008, accogliendo il ricorso del primo dei non eletti Santo Catalano che subentra cosi' all'Assemblea regionale siciliana. Romano avrebbe mantenuto la presidenza regionale del Movimento Cristiano Lavoratori e la presidenza dell'Ente di Formazione Addestramento Lavoratori. Tutti e due gli enti, secondo il ricorrente, sarebbero riconducibili al novero degli enti sottoposti a tutela e vigilanza da parte della Regione che, negli ultimi anni, avrebbe finanziato con oltre 10 milioni di euro l'organizzazione di corsi di formazione professionale da parte dei Mcl ed Efal. L'attuale deputato dell'Mpa avrebbe dovuto dimettersi dalle cariche entro il febbraio 2008, dato che le elezioni regionali si svolsero nell'aprile 2008. Non avendolo fatto, Catalano ne ha chiesto la decadenza da deputato regionale per ineleggibilita'. Ricorso accolto dal Tar.
S.Calogero,si rischia di perdere anche l'immobile
(Peppe Paino- Gazzetta del sud) Terme di San Calogero: "no" alla cessazione del vincolo minerario per la presenza dell'acqua termominerale, "sì" allo svincolo delle strutture edilizie nell'area interessata. Ma solo se non si mette a rischio l'eventuale ripresa dello sfruttamento della risorsa. Questa, in sintesi, la risposta dell'ingegnere capo del Distretto minerario regionale di Catania, Angelo Trupia, al dirigente del comune di Lipari, Nico Russo. Il Comune, a seguito della scadenza, lo scorso 31/12/2008 della concessione mineraria, pagata annualmente circa 8 mila euro, per lo sfruttamento delle acque termominerali aveva richiesto che l'Assessorato all'Industria decretasse la cessazione del giacimento minerario. Pochi mesi prima, sempre il Comune, si era opposto alla proposta di decadenza della concessione «che – ha puntualizzato Trupia – non era mirata alla cancellazione del vincolo minerario ma all'acquisizione del bene al patrimonio indisponibile della Regione, perché la stessa potesse eventualmente concederlo ad altro soggetto, che lo rendesse produttivo». L'ing. Trupia ha, quindi, specificato che fin quando la risorsa mineraria contiene il bene da sfruttare non si può "tout court" dichiarare decaduto il vincolo minerario e che si può invece considerare lo svincolo degli immobili presenti nell'area, a condizione. Sul futuro dell'ex stabilimento termale, per il quale riapertura e sviluppo sono stati tra i punti fermi delle campagne elettorali degli ultimi trent'anni, possono dunque aprirsi nuovi scenari,lontani dallo sfruttamento di quelle acque per le quali i sondaggi effettuati negli ultimi anni hanno dato risultati poco confortanti. Eloquente, inoltre, a livello politico amministrativo quanto avvenuto nell'ultimo anno e mezzo. La struttura è stata, infatti, affidata in convenzione dal Comune alla cooperativa Fsc presieduta da Davide Starvaggi per dei progetti di reinserimento al lavoro dei soggetti svantaggiati. «Ma – ha dichiarato lo stesso presidente – attendiamo ancora la consegna dell'immobile». L'assessore al patrimonio, Giulio China, ha invece fatto presente di recente al sindaco che gli immobili dell'area dovranno essere dati in concessione ma a pagamento.
Politica: Oggi "vertice" a Vulcano. Lunedì sindaci delle isole siciliane a Salina
Vertice di maggioranza quest'oggi nell'isola di Vulcano. E' stato convocato dal sindaco di Lipari Mariano Bruno per fare il punto della situazione e per programmare l'imminente stagione estiva. Lunedi, invece, a Salina si incontreranno i sindaci delle isole minori siciliane per affrontare le varie problematiche comuni ed in particolare la questione dei collegamenti Siremar.
venerdì 8 maggio 2009
Lami: Da 25 giorni non si consegna la posta. Protesta della locale associazione
Il Direttivo dell'Associazione Borgata Lami intende protestare vibratamente, rivolgendosi alla Direzione Provinciale, Regionale e Nazionale di Poste Italiane, per la mancanza della consegna della posta nella Borgata da oltre 25 giorni.
Non è possibile che gli abitanti e quindi anche gli anziani, magari che vivono soli, devono recarsi presso l'Ufficio Postale di Canneto per ritirare la propria corrispondenza.
L'Associazione valuterà, in seguito, se esistono i presupposti per presentare una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Non è possibile che gli abitanti e quindi anche gli anziani, magari che vivono soli, devono recarsi presso l'Ufficio Postale di Canneto per ritirare la propria corrispondenza.
L'Associazione valuterà, in seguito, se esistono i presupposti per presentare una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Dal portavoce dell'amministrazione e della maggioranza consiliare di Lipari
(Rosaria Corda) Siamo alla settimana n. 2 delle notizie e delle risposte dell’Amministrazione e del gruppo consigliare di maggioranza del Comune di Lipari.
MARINA CORTA:- Parecchi, tra operatori economici e anche qualche rappresentante politico della minoranza, hanno scritto sui problemi di una piazza che da sempre ha simboleggiato il cuore dell’isola soprattutto nel periodo della stagione turistica.
Se da un punto di vista (quello più moderato), l’attenzione viene richiamata sulle attuali condizioni della zona, con toni ancora ancora accettabili, dall’altro, ad accuse rivolte in perfetta malafede nei confronti delle amministrazioni che si sono succedute dal 2004 ad oggi (cito ad onor di cronaca: “…gli aliscafi spostati di punto in bianco,…nessun programma alternativo…ecc.”), vorrei richiamare alla memoria degli operatori le innumerevoli riunioni, che loro tra l’altro citano e ricordano e, uno fra tutti, un progetto per la riqualificazione della piazza, proposto dall’allora Assessore incaricato, geom. Gianfranco Guarino, che tra l’altro prevedeva la chiusura della stessa al traffico e la creazione di strutture idonee alla programmazione (anche in estemporanea laddove si fosse presentata la necessità), di manifestazioni, spettacoli e quanto altro possibile, attraverso la posa di gradinate e la realizzazione di un piccolo teatro aperto.
Questo primo e propedeutico progetto veniva completamente deriso e rigettato dalle stesse persone che oggi accusano una mancanza di volontà che tale non è.
Quelle stesse persone che lamentano il traffico selvaggio, ma che non hanno mai consentito la chiusura della piazza, anche per il passaggio e il posteggio dei residenti.
Allo stesso modo si dovrebbe operare con Via Roma, per la quale, ad onor del vero, si sono attivate tutte le procedure previste per verificare che la realizzazione dei lavori sia stata conforme al progetto e dove sono eventuali responsabilità per la successiva richiesta del risarcimento del danno. Anche se a tutti è noto che solo grazie all’operato di questa maggioranza si è avuto lo spostamento dell’impianto fognario, che giaceva di fronte ad un noto locale della piazza, in una locazione sicuramente più consona.
Nel contempo l’assessore al ramo, attraverso gli uffici di competenza, ha ottemperato in tempi reali agli interventi più urgenti, richiesti di volta in volta dai cittadini residenti nella zona, soprattutto in ordine al problema idrico-fognario.
Per quanto riguarda la programmazione estiva, per volontà e volere della maggioranza, si sta lavorando ad una serie di iniziative, spettacoli e avvenimenti, che si snoderanno, come anche è stato lo scorso anno, e nonostante i problemi legati alle scarse possibilità di bilancio, già a partire dalle prossime settimane e per l’intera stagione turistica.
Sarebbe quasi inutile comunque ricordare che un paese cresce anche e soprattutto grazie alla iniziativa e alla capacità imprenditoriale dei privati, e non solo pretendendo di appoggiarsi all’iniziativa pubblica che, per ovvie ragioni burocratiche e non di volontà, ha certamente limiti, quantomeno di ordine temporale e non può dare risposte immediate alle necessità contingenti. Un consiglio: senza andare lontano, visitate Reggio Calabria. Una amministrazione ha fatto interventi strutturali e di bonifica, commercianti ed esercenti hanno trasformato una zona altamente degradata, quella del lungomare, in una crescente attrattiva turistica, che non conosce crisi.
PORTI E TRASPORTI. È piacevole constatare come il turismo crocieristico viene da ogni parte plaudito, anche con iniziative simpatiche che vanno sicuramente incoraggiate, come l’omaggio creato dall’artigiano orafo Bertè, ma è anche un momento questo per riflettere seriamente su cosa il passaggio programmato, organizzato e costante (le nostre zone consentono la navigazione per tutto l’anno), delle navi da crociera, messe in sicurezza e assistite a dovere attraverso le infrastrutture portuali necessarie all’uopo, potrebbe rappresentare per l’intera economia delle nostre isole. A cominciare dal pagamento della tassa portuale stessa, per continuare con l’organizzazione escursionistica, con eventuali rifornimenti, con l’offerta di itinerari alternativi che porterebbero lavoro e benessere a tanti residenti. Questo è uno dei motivi che spinge la maggioranza a scommettere sul “Porto”. E per consentire anche questo tipo di sviluppo turistico non si può continuare con l’insistere per un ridimensionamento, non si può pensare di giocare la partita con carte taroccate, dipinte solo con facce dannose e gratuite, senza idee progettuali validamente propositive e alternative, che contengono il solo scopo di porre ostacoli e ritardi di ogni genere alla realizzazione dell’opera. Nessuno vuole creare “mostri”. Tutt’altro, è nell’interesse di tutti giocare le strategie vincenti per continuare a crescere e a garantire, ad ogni livello, la qualità e il miglioramento di un tenore di vita al quale, diciamolo chiaramente e onestamente, pochi oggi, avversari politici in testa, saprebbero rinunciare.
Riuscire ad avere una portualità efficiente rappresenterebbe un notevole passo avanti per molteplici aspetti legati all’economia e allo sviluppo socioculturale del nostro territorio.
Quando ogni tanto si torna a parlare del Porto di Ginostra, ad esempio, questo dovrebbe rappresentare quasi un deterrente alle critiche mirate e provenienti da una parte politica che facilmente si lascia condizionare dal “selvaggio” ambientalismo del NO. Infatti, nonostante le indicazioni date nel tempo dalla popolazione, a favore delle secche di Lazzaro (fortemente osteggiata da un gruppetto di ambientalisti-nudisti), alla fine, e pur di dotare la frazione di un approdo quantomeno decente, si è optato per l’attuale sito che presenta i problemi dei quali nessuno ignora l’esistenza, ma che intanto è meglio del nulla che altre amministrazioni e parti politiche, continuavano a proporre. Appena le risorse lo consentiranno, il porto di Ginostra sarà reso di nuovo funzionale al meglio.
Per quanto riguarda il problema dei Trasporti, nonostante le resistenze anche a livello europeo e nazionale, si continua a lavorare per ottenere lo “scorporo” della Siremar dalla privatizzazione di Tirrenia. Inoltre mercoledì 13, l’Assessore Regionale Titti Bufardeci, sarà a Roma, su convocazione del Ministro Mattioli, con il preciso mandato da parte del coordinatore Ancim per i problemi legati ai trasporti, il sindaco di Lipari, al fine di ottenere la assicurazione formale che non saranno effettuati tagli sulle linee attualmente garantite.
A quanti della parte di minoranza continuano a criticare il fatto che ci si è mossi in netto ritardo riguardo alle avvisaglie già avvertite negli scorsi anni, sarebbe bene ricordare che proprio durante il governo Prodi, anzi proprio per volontà di quel governo, si è partiti con il processo di privatizzazione di tutte le compartecipate a livello statale. Una domanda: Voi, interlocutori privilegiati, dove eravate e cosa avete fatto?
TAGLI E RISPARMI SULLA POLITICA. Solo concise precisazioni. Per ciò che attiene il risparmio sui canoni annuali che gravano sul bilancio comunale, non è ignoto, o non dovrebbe esserlo, neanche all’opinionista che lo sottolinea: questi sono resi necessari dall’impossibilità di utilizzare gli immobili di patrimonio comunale citati, in quanto gli stessi hanno bisogno di importanti ristrutturazioni, ovvero sono destinati all’uso originario (come per i locali dell’ex Ufficio di collocamento in fase di trasferimento), ovvero sono fatiscenti. In ogni caso per alcuni di questi locali che il Comune ha in locazione, in particolare quelli dove sono collocati la Biblioteca e l’ufficio Tributi, risalgono a contratti stipulati dall’amministrazione Giacomantonio e, comunque per quasi tutti gli edifici elencati sono stati presentati dei progetti a finanziamento per la straordinaria manutenzione e l’adeguamento che la normativa richiede.
O forse la colpa di questa amministrazione è quella di aver voluto rivalutare il Palacongressi che rischiava di diventare una cattedrale nel deserto?
O quello di poter prevedere che il vecchio Palazzo comunale di Villa Mazzini non dovesse, oltre agli uffici di rappresentanza, divenire un centro di studio e di cultura quale era stato concepito in origine dai nostri antenati?
Per quanto riguarda il VII Assessorato. La Legge prevede la riduzione, ma solo per le Giunte che andranno a formarsi con le prime elezioni e non per quelle già in essere prima dell’entrata della norma, e che si sono formate nel pieno rispetto della stessa. È semplicemente un caso come quasi tutti quelli previsti dall’ordinamento italiano, nel quale la nuova legge non ha valore retroattivo.
Quanto all’utilizzo alternativo delle somme risparmiate è fin troppo facile fare populismo quando non si considera (o lo si vuole volontariamente ignorare), che non sempre il bilancio pubblico, che risponde a criteri determinati dalla legge, ti consente di trasferire a tuo piacimento, da un capitolo ad un altro le risorse disponibili. Qualora fosse stato consentito questa maggioranza avrebbe già trovato una soluzione, per es. ai noti problemi occupazionali che da tempo affliggono la nostra comunità.
BREVI:-
1) A proposito dei lavoratori ex Pumex, mercoledi 13 pv, è stato convocato un Consiglio comunale (preceduto da una conferenza dei capigruppo, nella giornata di martedì 12), nel quale sarà presentato all’approvazione dei consiglieri un documento “forte”, che si spera condiviso all’unanimità. In questo ordine del giorno sarà chiesto che il governo regionale si pronunci in modo definitivo ed inequivocabile sulla sorte dei lavoratori, resi “precari” non da una crisi dell’industria, bensì da decisioni prese in altra sede;
2) Vivo compiacimento esprimono il Sindaco, il Presidente del Consiglio, la Giunta e tutti i consiglieri di maggioranza, per il prossimo insediamento del difensore civico del Comune di Lipari, dott. Francesco Rizzo, visto il rigetto della sospensiva avanzata al TAR all’indomani della regolare elezione dello stesso.
3) Lunedi 11, su convocazione del dott. Mariano Bruno, a Santa Marina Salina, si riuniranno i sindaci delle Isole Minori Siciliane per trattare diversi argomenti riguardanti problemi comuni.
4) Alcuni degli operai a disposizione del Comune sono stati destinati, a partire dai prossimi giorni, alla pulizia dei cimiteri delle isole minori.
5) Un augurio e un arrivederci per il sindaco di Leni Antonio Podetti, giunto alla fine del mandato elettorale. Che possa realizzare quanto desidera e che ci consideri sempre degli amici. Con la speranza di ritrovarlo…ad majora.
6) Grazie anche alla iniziativa di alcuni consiglieri di maggioranza è stato presentato, in sintonia con la Associazione Proloco, un progetto che confluisce in una APQ Giovani provinciale.
Ma quest’ultima è solo una anticipazione….
Alla prossima.
Rosaria Corda
Portavoce della maggioranza del Comune di Lipari
MARINA CORTA:- Parecchi, tra operatori economici e anche qualche rappresentante politico della minoranza, hanno scritto sui problemi di una piazza che da sempre ha simboleggiato il cuore dell’isola soprattutto nel periodo della stagione turistica.
Se da un punto di vista (quello più moderato), l’attenzione viene richiamata sulle attuali condizioni della zona, con toni ancora ancora accettabili, dall’altro, ad accuse rivolte in perfetta malafede nei confronti delle amministrazioni che si sono succedute dal 2004 ad oggi (cito ad onor di cronaca: “…gli aliscafi spostati di punto in bianco,…nessun programma alternativo…ecc.”), vorrei richiamare alla memoria degli operatori le innumerevoli riunioni, che loro tra l’altro citano e ricordano e, uno fra tutti, un progetto per la riqualificazione della piazza, proposto dall’allora Assessore incaricato, geom. Gianfranco Guarino, che tra l’altro prevedeva la chiusura della stessa al traffico e la creazione di strutture idonee alla programmazione (anche in estemporanea laddove si fosse presentata la necessità), di manifestazioni, spettacoli e quanto altro possibile, attraverso la posa di gradinate e la realizzazione di un piccolo teatro aperto.
Questo primo e propedeutico progetto veniva completamente deriso e rigettato dalle stesse persone che oggi accusano una mancanza di volontà che tale non è.
Quelle stesse persone che lamentano il traffico selvaggio, ma che non hanno mai consentito la chiusura della piazza, anche per il passaggio e il posteggio dei residenti.
Allo stesso modo si dovrebbe operare con Via Roma, per la quale, ad onor del vero, si sono attivate tutte le procedure previste per verificare che la realizzazione dei lavori sia stata conforme al progetto e dove sono eventuali responsabilità per la successiva richiesta del risarcimento del danno. Anche se a tutti è noto che solo grazie all’operato di questa maggioranza si è avuto lo spostamento dell’impianto fognario, che giaceva di fronte ad un noto locale della piazza, in una locazione sicuramente più consona.
Nel contempo l’assessore al ramo, attraverso gli uffici di competenza, ha ottemperato in tempi reali agli interventi più urgenti, richiesti di volta in volta dai cittadini residenti nella zona, soprattutto in ordine al problema idrico-fognario.
Per quanto riguarda la programmazione estiva, per volontà e volere della maggioranza, si sta lavorando ad una serie di iniziative, spettacoli e avvenimenti, che si snoderanno, come anche è stato lo scorso anno, e nonostante i problemi legati alle scarse possibilità di bilancio, già a partire dalle prossime settimane e per l’intera stagione turistica.
Sarebbe quasi inutile comunque ricordare che un paese cresce anche e soprattutto grazie alla iniziativa e alla capacità imprenditoriale dei privati, e non solo pretendendo di appoggiarsi all’iniziativa pubblica che, per ovvie ragioni burocratiche e non di volontà, ha certamente limiti, quantomeno di ordine temporale e non può dare risposte immediate alle necessità contingenti. Un consiglio: senza andare lontano, visitate Reggio Calabria. Una amministrazione ha fatto interventi strutturali e di bonifica, commercianti ed esercenti hanno trasformato una zona altamente degradata, quella del lungomare, in una crescente attrattiva turistica, che non conosce crisi.
PORTI E TRASPORTI. È piacevole constatare come il turismo crocieristico viene da ogni parte plaudito, anche con iniziative simpatiche che vanno sicuramente incoraggiate, come l’omaggio creato dall’artigiano orafo Bertè, ma è anche un momento questo per riflettere seriamente su cosa il passaggio programmato, organizzato e costante (le nostre zone consentono la navigazione per tutto l’anno), delle navi da crociera, messe in sicurezza e assistite a dovere attraverso le infrastrutture portuali necessarie all’uopo, potrebbe rappresentare per l’intera economia delle nostre isole. A cominciare dal pagamento della tassa portuale stessa, per continuare con l’organizzazione escursionistica, con eventuali rifornimenti, con l’offerta di itinerari alternativi che porterebbero lavoro e benessere a tanti residenti. Questo è uno dei motivi che spinge la maggioranza a scommettere sul “Porto”. E per consentire anche questo tipo di sviluppo turistico non si può continuare con l’insistere per un ridimensionamento, non si può pensare di giocare la partita con carte taroccate, dipinte solo con facce dannose e gratuite, senza idee progettuali validamente propositive e alternative, che contengono il solo scopo di porre ostacoli e ritardi di ogni genere alla realizzazione dell’opera. Nessuno vuole creare “mostri”. Tutt’altro, è nell’interesse di tutti giocare le strategie vincenti per continuare a crescere e a garantire, ad ogni livello, la qualità e il miglioramento di un tenore di vita al quale, diciamolo chiaramente e onestamente, pochi oggi, avversari politici in testa, saprebbero rinunciare.
Riuscire ad avere una portualità efficiente rappresenterebbe un notevole passo avanti per molteplici aspetti legati all’economia e allo sviluppo socioculturale del nostro territorio.
Quando ogni tanto si torna a parlare del Porto di Ginostra, ad esempio, questo dovrebbe rappresentare quasi un deterrente alle critiche mirate e provenienti da una parte politica che facilmente si lascia condizionare dal “selvaggio” ambientalismo del NO. Infatti, nonostante le indicazioni date nel tempo dalla popolazione, a favore delle secche di Lazzaro (fortemente osteggiata da un gruppetto di ambientalisti-nudisti), alla fine, e pur di dotare la frazione di un approdo quantomeno decente, si è optato per l’attuale sito che presenta i problemi dei quali nessuno ignora l’esistenza, ma che intanto è meglio del nulla che altre amministrazioni e parti politiche, continuavano a proporre. Appena le risorse lo consentiranno, il porto di Ginostra sarà reso di nuovo funzionale al meglio.
Per quanto riguarda il problema dei Trasporti, nonostante le resistenze anche a livello europeo e nazionale, si continua a lavorare per ottenere lo “scorporo” della Siremar dalla privatizzazione di Tirrenia. Inoltre mercoledì 13, l’Assessore Regionale Titti Bufardeci, sarà a Roma, su convocazione del Ministro Mattioli, con il preciso mandato da parte del coordinatore Ancim per i problemi legati ai trasporti, il sindaco di Lipari, al fine di ottenere la assicurazione formale che non saranno effettuati tagli sulle linee attualmente garantite.
A quanti della parte di minoranza continuano a criticare il fatto che ci si è mossi in netto ritardo riguardo alle avvisaglie già avvertite negli scorsi anni, sarebbe bene ricordare che proprio durante il governo Prodi, anzi proprio per volontà di quel governo, si è partiti con il processo di privatizzazione di tutte le compartecipate a livello statale. Una domanda: Voi, interlocutori privilegiati, dove eravate e cosa avete fatto?
TAGLI E RISPARMI SULLA POLITICA. Solo concise precisazioni. Per ciò che attiene il risparmio sui canoni annuali che gravano sul bilancio comunale, non è ignoto, o non dovrebbe esserlo, neanche all’opinionista che lo sottolinea: questi sono resi necessari dall’impossibilità di utilizzare gli immobili di patrimonio comunale citati, in quanto gli stessi hanno bisogno di importanti ristrutturazioni, ovvero sono destinati all’uso originario (come per i locali dell’ex Ufficio di collocamento in fase di trasferimento), ovvero sono fatiscenti. In ogni caso per alcuni di questi locali che il Comune ha in locazione, in particolare quelli dove sono collocati la Biblioteca e l’ufficio Tributi, risalgono a contratti stipulati dall’amministrazione Giacomantonio e, comunque per quasi tutti gli edifici elencati sono stati presentati dei progetti a finanziamento per la straordinaria manutenzione e l’adeguamento che la normativa richiede.
O forse la colpa di questa amministrazione è quella di aver voluto rivalutare il Palacongressi che rischiava di diventare una cattedrale nel deserto?
O quello di poter prevedere che il vecchio Palazzo comunale di Villa Mazzini non dovesse, oltre agli uffici di rappresentanza, divenire un centro di studio e di cultura quale era stato concepito in origine dai nostri antenati?
Per quanto riguarda il VII Assessorato. La Legge prevede la riduzione, ma solo per le Giunte che andranno a formarsi con le prime elezioni e non per quelle già in essere prima dell’entrata della norma, e che si sono formate nel pieno rispetto della stessa. È semplicemente un caso come quasi tutti quelli previsti dall’ordinamento italiano, nel quale la nuova legge non ha valore retroattivo.
Quanto all’utilizzo alternativo delle somme risparmiate è fin troppo facile fare populismo quando non si considera (o lo si vuole volontariamente ignorare), che non sempre il bilancio pubblico, che risponde a criteri determinati dalla legge, ti consente di trasferire a tuo piacimento, da un capitolo ad un altro le risorse disponibili. Qualora fosse stato consentito questa maggioranza avrebbe già trovato una soluzione, per es. ai noti problemi occupazionali che da tempo affliggono la nostra comunità.
BREVI:-
1) A proposito dei lavoratori ex Pumex, mercoledi 13 pv, è stato convocato un Consiglio comunale (preceduto da una conferenza dei capigruppo, nella giornata di martedì 12), nel quale sarà presentato all’approvazione dei consiglieri un documento “forte”, che si spera condiviso all’unanimità. In questo ordine del giorno sarà chiesto che il governo regionale si pronunci in modo definitivo ed inequivocabile sulla sorte dei lavoratori, resi “precari” non da una crisi dell’industria, bensì da decisioni prese in altra sede;
2) Vivo compiacimento esprimono il Sindaco, il Presidente del Consiglio, la Giunta e tutti i consiglieri di maggioranza, per il prossimo insediamento del difensore civico del Comune di Lipari, dott. Francesco Rizzo, visto il rigetto della sospensiva avanzata al TAR all’indomani della regolare elezione dello stesso.
3) Lunedi 11, su convocazione del dott. Mariano Bruno, a Santa Marina Salina, si riuniranno i sindaci delle Isole Minori Siciliane per trattare diversi argomenti riguardanti problemi comuni.
4) Alcuni degli operai a disposizione del Comune sono stati destinati, a partire dai prossimi giorni, alla pulizia dei cimiteri delle isole minori.
5) Un augurio e un arrivederci per il sindaco di Leni Antonio Podetti, giunto alla fine del mandato elettorale. Che possa realizzare quanto desidera e che ci consideri sempre degli amici. Con la speranza di ritrovarlo…ad majora.
6) Grazie anche alla iniziativa di alcuni consiglieri di maggioranza è stato presentato, in sintonia con la Associazione Proloco, un progetto che confluisce in una APQ Giovani provinciale.
Ma quest’ultima è solo una anticipazione….
Alla prossima.
Rosaria Corda
Portavoce della maggioranza del Comune di Lipari
Acquacalda: C.A.S.T.A. sempre più compatto in difesa dei cittadini e della frazione
(Enzo Mottola) Il 21 marzo u.s. si è tenuta la preannunciata Assemblea Straordinaria dei Soci del C.A.S.T.A. (Comitato apartitico salvaguardia territorio Acquacalda)
La presenza di circa 50 iscritti ( vero e proprio record considerando le avverse condizioni atmosferiche nonché la scarsissima frequentazione, in questo periodo, della nostra frazione), la compostezza ed il senso civico dimostrati nel corso della riunione ci confortano e ci spingono a proseguire con fermezza l'attività sin qui svolta per il raggiungimento degli obiettivi del Comitato.
Ciò, è chiaro, non è da imputare alla bravura del Direttivo bensì alla profonda indignazione e alla saturazione di ogni limite di sopportazione degli abitanti di Acquacalda nei confronti delle innumerevoli mancanze delle Istituzioni.
Ciò, è chiaro, non è da imputare alla bravura del Direttivo bensì alla profonda indignazione e alla saturazione di ogni limite di sopportazione degli abitanti di Acquacalda nei confronti delle innumerevoli mancanze delle Istituzioni.
Il verbale completo dei lavori può essere visionato sul nostro blog: http://comitatocasta.blogspot.com.
Brevemente segnaliamo i punti salienti posti in discussione:
1. All'unanimità si conferma il pieno sostegno al Presidente e al Direttivo ritenendo tuttavia necessario avvalersi di consulenze esterne sia tecniche che legali, per una maggiore incisività nei confronti delle Autorità. In una prossima Assemblea verranno scelti i nominativi dei professionisti (un ingegnere ed un legale ) indicati dai Soci.
2. Totale solidarietà al Presidente, oggetto di querela per diffamazione a mezzo stampa da parte dell'Italpomice s.p.a.; approvazione della proposta del Presidente di non intraprendere, al momento, alcuna azione nei riguardi del querelante ( 31 voti favorevoli - 5 voti per una immediata contro-querela – 9 astenuti).
3. All'unanimità si approva la proposta del Vice-Presidente e Tesoriere, Silvia Buttò, per aprire una libera e volontaria sottoscrizione da parte di tutti i Soci per rinsanguare le scarse finanze sociali, messe a dura prova dall'avvenuta affissione dei noti manifesti (iniziativa da tutti pienamente apprezzata) e dalle notevoli spese postali sin qui sostenute.
4. Si approva con 33 voti favorevoli e 12 astenuti la proposta di avviare le procedure per una eventuale iscrizione del Comitato nel Registro delle Libere Associazioni.
5. Si approva con 36 voti favorevoli e 9 astenuti la proposta di aumentare, in un prossimo futuro, il numero dei componenti il Direttivo portandolo da 7 a 9 elementi, potendo contare attualmente su 121 iscritti.
Il Direttivo auspica un sempre più fattivo coinvolgimento di tutti Soci i cui suggerimenti, consigli, opinioni saranno tenuti sempre nella dovuta attenzione e, che, potranno anche essere inviati a mezzo e-mail casta08@alice.it .
Brevemente segnaliamo i punti salienti posti in discussione:
1. All'unanimità si conferma il pieno sostegno al Presidente e al Direttivo ritenendo tuttavia necessario avvalersi di consulenze esterne sia tecniche che legali, per una maggiore incisività nei confronti delle Autorità. In una prossima Assemblea verranno scelti i nominativi dei professionisti (un ingegnere ed un legale ) indicati dai Soci.
2. Totale solidarietà al Presidente, oggetto di querela per diffamazione a mezzo stampa da parte dell'Italpomice s.p.a.; approvazione della proposta del Presidente di non intraprendere, al momento, alcuna azione nei riguardi del querelante ( 31 voti favorevoli - 5 voti per una immediata contro-querela – 9 astenuti).
3. All'unanimità si approva la proposta del Vice-Presidente e Tesoriere, Silvia Buttò, per aprire una libera e volontaria sottoscrizione da parte di tutti i Soci per rinsanguare le scarse finanze sociali, messe a dura prova dall'avvenuta affissione dei noti manifesti (iniziativa da tutti pienamente apprezzata) e dalle notevoli spese postali sin qui sostenute.
4. Si approva con 33 voti favorevoli e 12 astenuti la proposta di avviare le procedure per una eventuale iscrizione del Comitato nel Registro delle Libere Associazioni.
5. Si approva con 36 voti favorevoli e 9 astenuti la proposta di aumentare, in un prossimo futuro, il numero dei componenti il Direttivo portandolo da 7 a 9 elementi, potendo contare attualmente su 121 iscritti.
Il Direttivo auspica un sempre più fattivo coinvolgimento di tutti Soci i cui suggerimenti, consigli, opinioni saranno tenuti sempre nella dovuta attenzione e, che, potranno anche essere inviati a mezzo e-mail casta08@alice.it .
UDC E NUOVO GIORNO A SOSTEGNO DELLA GIUNTA BRUNO? "PURA FOLLIA", VIENE AFFERMATO IN UN COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
In merito alle ricorrenti e vaneggianti voci che circolano negli ambianti politici e nei bar, che ipotizzano la possibilità che i gruppi consiliari dell'UDC e di Nuovo Giorno possano sostenere l'azione amministrativa della Giunta Bruno, crediamo sia utile chiarire a chi si fa portavoce di tale notizia che si tratta di "PURA FOLLIA".
Quanto detto per rassicurare il nostro elettorato che i Consiglieri in questione NON hanno mai condiviso i metodi e l'operato di questa Amministrazionee e che gli stessi nel più doveroso rispetto del risultato elettorale, continueranno a esercitare il ruolo di OPPOSIZIONE che lo stesso gli ha assegnato.
Manterremo una opposizione costruttiva e disponibile sui temi finalizzati al bene collettivo (trasporti marittimi, Pumex, porti, PRG, aree artigianali, suolo pubblico, programmazione economica, idrico, turismo, etcc.). Resteremo intransigenti e determinati nel contrastare una Amministrazione della cosa pubblica NON finalizzata al bene collettivo che allo stato attuale si sta caratterizzando per l'assoluta assenza di iniziative e proposte utili a risolvere ogni probblema che affligge sempre più la collettività Eoliana.
UDC e Nuovo Giorno
In merito alle ricorrenti e vaneggianti voci che circolano negli ambianti politici e nei bar, che ipotizzano la possibilità che i gruppi consiliari dell'UDC e di Nuovo Giorno possano sostenere l'azione amministrativa della Giunta Bruno, crediamo sia utile chiarire a chi si fa portavoce di tale notizia che si tratta di "PURA FOLLIA".
Quanto detto per rassicurare il nostro elettorato che i Consiglieri in questione NON hanno mai condiviso i metodi e l'operato di questa Amministrazionee e che gli stessi nel più doveroso rispetto del risultato elettorale, continueranno a esercitare il ruolo di OPPOSIZIONE che lo stesso gli ha assegnato.
Manterremo una opposizione costruttiva e disponibile sui temi finalizzati al bene collettivo (trasporti marittimi, Pumex, porti, PRG, aree artigianali, suolo pubblico, programmazione economica, idrico, turismo, etcc.). Resteremo intransigenti e determinati nel contrastare una Amministrazione della cosa pubblica NON finalizzata al bene collettivo che allo stato attuale si sta caratterizzando per l'assoluta assenza di iniziative e proposte utili a risolvere ogni probblema che affligge sempre più la collettività Eoliana.
UDC e Nuovo Giorno
Trasport/Uil: Incontro del 13 maggio, primo importante passo
Da molti mesi la Uil, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, ha chiesto l'apertura di un unico tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, in merito alla complessa vicenda della privatizzazione del Gruppo Tirrenia. Lo ricorda in una nota il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti che sottolinea come "il previsto incontro del prossimo 13 maggio tra la categoria ed il ministro dei Trasporti è, dunque, un primo passo nella direzione indicata".
La Uil, conclude, "intende contribuire, come sempre ha fatto, senza alcuna polemica, con equilibrio, concretezza e trasparenza alla possibile soluzione della delicata vertenza, nell'interesse dei lavoratori e per il rilancio del Gruppo".
La Uil, conclude, "intende contribuire, come sempre ha fatto, senza alcuna polemica, con equilibrio, concretezza e trasparenza alla possibile soluzione della delicata vertenza, nell'interesse dei lavoratori e per il rilancio del Gruppo".
Malfa: i carabinieri arrestano un cittadino extracomunitario inottemperante all’ordine di espulsione.
Giro di vite dei carabinieri della Compagnia di Milazzo che, nel tardo pomeriggio di ieri, hanno effettuato un servizio di controllo del territorio finalizzato alla ricerca di cittadini inottemperanti all’ordine di espulsione emesso dalle prefetture nazionali. Nel corso degli accertamenti, eseguiti anche nel territorio dell’arcipelago eoliano, sono stati sottoposti a controllo diversi cittadini stranieri alcuni dei quali sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.
Nel caso in specie, i carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina, hanno proceduto al controllo di un cittadino marocchino, identificato in MARFHOURI Bouchaib, cl. 1975, che a seguito degli accertamenti eseguiti con la Banca Dati AFIS è risultato essere destinatario di un ordine di espulsione emesso dalla Questura di Messina nei mesi scorsi. Dopo le formalità di rito, il cittadino extracomunitario è stato rinchiuso nella camera di sicurezza della Stazione di Santa Marina Salina in attesa di essere giudicato con rito direttissimo dal Tribunale di Messina sez. distaccata di Lipari,
Nel caso in specie, i carabinieri della Stazione di Santa Marina Salina, hanno proceduto al controllo di un cittadino marocchino, identificato in MARFHOURI Bouchaib, cl. 1975, che a seguito degli accertamenti eseguiti con la Banca Dati AFIS è risultato essere destinatario di un ordine di espulsione emesso dalla Questura di Messina nei mesi scorsi. Dopo le formalità di rito, il cittadino extracomunitario è stato rinchiuso nella camera di sicurezza della Stazione di Santa Marina Salina in attesa di essere giudicato con rito direttissimo dal Tribunale di Messina sez. distaccata di Lipari,
TRASPORTI/ LO BUE: "DISSERVIZI SIREMAR, NESSUNA RESPONSABILITA’ SICILIA"
“La Regione siciliana non ha nulla a che fare con i disservizi che i cittadini lamentano per le prestazioni della Siremar. L’amministrazione regionale non ha alcun responsabilità, visto che Siremar è una società controllata dalla Tirrenia ed opera, quindi, sulla base della convenzione con il Ministero dei Trasporti”. Lo ha ricordato Giovanni Lo Bue, dirigente generale del dipartimento trasporti della Regione siciliana.
Per Lo Bue “è vero semmai il contrario: la Regione investe ingenti risorse economiche per garantire i livelli di continuità territoriale. Sin dal 2002 è in regole con le procedure comunitarie. Ed è stata la prima regione italiana ad esserlo. Le unite di rete per i collegamenti marittimi vengono assegnate con gara pubbliche aperte agli armatori degli stati membri, con contratti di servizio dalla durata quinquennale”.
“Grazie all’approvazione del Bilancio, quest’anno avremo una dotazione finanziaria per le unità di rete di circa 81 milioni di euro - ha continuato Lo Bue - e potremo espletare quei servizi che originariamente erano previsti come complementari a quanto offerto dallo Stato con Siremar. In realtà, la crisi di Tirrenia, aggravata anche dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea, ha invertito i fattori. Il presunto taglio di 20 milioni al bilancio di Siremar potrebbe avere influenze negative sui servizi offerti dalla società statale”. I sindacati di categoria, nei giorni scorsi, avevano ipotizzato la riduzione degli aliscafi per le Eolie e la cancellazione del traghetto che collega le Eolie con Napoli.
Lo Bue ha anche annunciato che martedì prossimo si terrà un tavolo tecnico al dipartimento regionale dei Trasporti con la presenza dei sindaci delle isole minori. Il giorno successivo, a Roma, il vicepresidente della regione siciliana Titti Bufardeci incontrerà il Ministro dei Trasporti Matteoli per discutere della vicenda Siremar.
Per Lo Bue “è vero semmai il contrario: la Regione investe ingenti risorse economiche per garantire i livelli di continuità territoriale. Sin dal 2002 è in regole con le procedure comunitarie. Ed è stata la prima regione italiana ad esserlo. Le unite di rete per i collegamenti marittimi vengono assegnate con gara pubbliche aperte agli armatori degli stati membri, con contratti di servizio dalla durata quinquennale”.
“Grazie all’approvazione del Bilancio, quest’anno avremo una dotazione finanziaria per le unità di rete di circa 81 milioni di euro - ha continuato Lo Bue - e potremo espletare quei servizi che originariamente erano previsti come complementari a quanto offerto dallo Stato con Siremar. In realtà, la crisi di Tirrenia, aggravata anche dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea, ha invertito i fattori. Il presunto taglio di 20 milioni al bilancio di Siremar potrebbe avere influenze negative sui servizi offerti dalla società statale”. I sindacati di categoria, nei giorni scorsi, avevano ipotizzato la riduzione degli aliscafi per le Eolie e la cancellazione del traghetto che collega le Eolie con Napoli.
Lo Bue ha anche annunciato che martedì prossimo si terrà un tavolo tecnico al dipartimento regionale dei Trasporti con la presenza dei sindaci delle isole minori. Il giorno successivo, a Roma, il vicepresidente della regione siciliana Titti Bufardeci incontrerà il Ministro dei Trasporti Matteoli per discutere della vicenda Siremar.
Leni: Presentata la lista collegata al candidato a sindaco Gullo. L'intervista al prof. Montecristo
Presentata a Leni la prima lista in corsa per le prossime amministrative. Si tratta della lista civica "Uniti per Leni"che sosterrà la candidatura a sindaco del dottor Riccardo Gullo.
Della lista di Gullo fanno parte: Melania Argentaro, Giancarlo Baldanza, Antonio Bartolone, Filippo Chiofalo, Francesca Cincotta, Alessandro De Fina, Paola Donato, Ireneo Giardinello, Maria La Mancusa, Gaetano Lo Po, Marcello Rando, Massimiliano Zampetti. I quattro assessori indicati da Gullo sono: Agata Pollicino (che dovrebbe ricoprire l'incarico di vice sindaco), Giacomo Montecristo, Claudio Saltalamacchia e Antonio Donato.
Vi proponiamo l'intervista con il professor Giacomo Montecristo realizzata stamani poco prima della sua partenza da Lipari per Salina.
Della lista di Gullo fanno parte: Melania Argentaro, Giancarlo Baldanza, Antonio Bartolone, Filippo Chiofalo, Francesca Cincotta, Alessandro De Fina, Paola Donato, Ireneo Giardinello, Maria La Mancusa, Gaetano Lo Po, Marcello Rando, Massimiliano Zampetti. I quattro assessori indicati da Gullo sono: Agata Pollicino (che dovrebbe ricoprire l'incarico di vice sindaco), Giacomo Montecristo, Claudio Saltalamacchia e Antonio Donato.
Vi proponiamo l'intervista con il professor Giacomo Montecristo realizzata stamani poco prima della sua partenza da Lipari per Salina.
Siremar: Il 12 maggio sindaci a Palermo
Si è tenuta ieri al residence La Giara la riunione del Comitato di salvaguardia per i trasporti marittimi . E' stato fatto il punto della situazione sulle "vicissitudini " di Tirrenia e Siremar. E' emerso che il 12 maggio l'assessore regionale al Turismo Titti Bufardeci incontrerà a Palermo i sindaci delle isole minori per definire una linea unitaria in vista dell'incontro di giorno 13 a Roma tra il Ministro Matteoli e i presidenti delle regioni interessate
"Il richiamo silenzioso del vulcano". Il nuovo libro di Fabio Famularo
Un uomo e un bambino si recano sulla spiaggia mentre fuori è ancora buio. Sono padre e figlio, e mentre il bambino, seduto su uno scoglio di lava, osserva incantato il miracolo dell’alba, la voce di suo padre lo raggiunge come un richiamo: “Il mare Giuliano, presto anche tu dovrai confrontarti con lui. In mezzo a queste onde proverai la fatica, il dolore, la paura, ma anche la felicità e l'amore”. Queste parole lo accompagneranno per tutta la vita, accrescendo in lui l’amore per il mare e per l’avventura, facendogli quasi dimenticare il pericolo di vivere sotto una montagna “viva” come Stromboli.
In questo romanzo, Fabio Famularo ci narra la storia di Giuliano, sullo sfondo di una Stromboli incantata e ammaliante come sempre. Le battute di pesca, la vita isolana, la scoperta delle altre Isole Eolie, l’amicizia e l’amore. Ma racconta anche le difficoltà e le incertezze, vissute ancora oggi da molti eoliani, di chi si ritrova, una volta adulto, a dover scegliere se partire o restare sull’isola. L’amore e l’attaccamento per la propria terra, si scontrano così con il desiderio di conoscenza e di vivere nel mondo “reale”, da molti ambito e raggiunto, da altri ignorato e rifuggito, in una lotta interiore che spesso non trova vincitore.
La trama del libro è estratto da edizioni strombolibri
In questo romanzo, Fabio Famularo ci narra la storia di Giuliano, sullo sfondo di una Stromboli incantata e ammaliante come sempre. Le battute di pesca, la vita isolana, la scoperta delle altre Isole Eolie, l’amicizia e l’amore. Ma racconta anche le difficoltà e le incertezze, vissute ancora oggi da molti eoliani, di chi si ritrova, una volta adulto, a dover scegliere se partire o restare sull’isola. L’amore e l’attaccamento per la propria terra, si scontrano così con il desiderio di conoscenza e di vivere nel mondo “reale”, da molti ambito e raggiunto, da altri ignorato e rifuggito, in una lotta interiore che spesso non trova vincitore.
La trama del libro è estratto da edizioni strombolibri
Tecnici dell'AGE (Associazione geometri eoliani) in Abruzzo
Dal 18 al 26 maggio due tecnici dell'AGE (Barca e Guarino) saranno inviati e messi a disposizione della protezione civile per gli accertamenti sulle case terremotate in Abruzzo.L'intervento è volontario e gratuito ed a spese personali.
Al comune di Lipari disservizi nel protocollo in entrata Lo sottolinea l'AGE (Associazione geometri eoliani)
Al Sindaco del comune di Lipari, al Responsabile del 3° Settore del comune di Lipari e al Segretario generale è indorizzata una nota dell'AGE avente per oggetto: DISSERVIZI NEL PROTOCOLLO DI ENTRATA
IL TESTO:
Da alcuni mesi, e cioè dall’entrata in funzione del protocollo elettronico dell’Ente, vengono evidenziate da parte degli associati, continui disservizi per la registrazione degli atti di ingresso nel protocollo. Sono stati manifestati ritardi anche di qualche settimana, se non di più. Non si vuole essere fiscali, comprendendo le difficoltà di reperimento di personale, ma tali ritardi possono a volte comportare problemi piuttosto seri. Infatti su molti atti fa fede il protocollo di entrata per attestare il deposito degli stessi e la decorrenza dei termini di legge. Basti pensare alle comunicazioni di lavori interni ex art. 9 della legge 37/85, alla DIA, alle asseverazioni in genere e tanti altri atti, che in certi casi, hanno comportato e comportano responsabilità, per i tecnici e richiedenti, di ordine anche penale.
Supponiamo che il rallentamento nella registrazione degli atti esterni sia dovuto principalmente alla registrazione degli atti interni che, a nostro avviso, porta via molto tempo. Crediamo, ma questa è una nostra opinione, che il protocollo esterno, sia in entrata che in uscita, dovrebbe avere una strutturazione sconnessa con il protocollo interno.
Vi invitiamo pertanto a porre fine a tale disservizio, declinando a far data dalla presente, qualsiasi responsabilità derivante da ritardi nella registrazione degli atti, senza giustificato motivo.
Cordiali saluti.
Il Presidente
(geom Bartolomeo Favaloro)
IL TESTO:
Da alcuni mesi, e cioè dall’entrata in funzione del protocollo elettronico dell’Ente, vengono evidenziate da parte degli associati, continui disservizi per la registrazione degli atti di ingresso nel protocollo. Sono stati manifestati ritardi anche di qualche settimana, se non di più. Non si vuole essere fiscali, comprendendo le difficoltà di reperimento di personale, ma tali ritardi possono a volte comportare problemi piuttosto seri. Infatti su molti atti fa fede il protocollo di entrata per attestare il deposito degli stessi e la decorrenza dei termini di legge. Basti pensare alle comunicazioni di lavori interni ex art. 9 della legge 37/85, alla DIA, alle asseverazioni in genere e tanti altri atti, che in certi casi, hanno comportato e comportano responsabilità, per i tecnici e richiedenti, di ordine anche penale.
Supponiamo che il rallentamento nella registrazione degli atti esterni sia dovuto principalmente alla registrazione degli atti interni che, a nostro avviso, porta via molto tempo. Crediamo, ma questa è una nostra opinione, che il protocollo esterno, sia in entrata che in uscita, dovrebbe avere una strutturazione sconnessa con il protocollo interno.
Vi invitiamo pertanto a porre fine a tale disservizio, declinando a far data dalla presente, qualsiasi responsabilità derivante da ritardi nella registrazione degli atti, senza giustificato motivo.
Cordiali saluti.
Il Presidente
(geom Bartolomeo Favaloro)
Pesca: L'audizione al Senato di FRANCESCA BASILE
(FRANCESCA BASILE) Vi invio, oltre al documento presentato, un breve resoconto sull’audizione davanti alla 9ª Commissione permanente Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato sulle problematiche del comparto ittico che si è tenuta a Roma e alla quale ho partecipato in qualità di consulente per la pesca insieme al Sindaco Bruno e al Rag. Spinella. Più che di resoconto parlerei di impressioni e sensazioni personali.
Ricordo che sono stati da poco delegati a Buonfiglio i rapporti con la Commissione europea, con la FAO e il Consiglio Generale della pesca del Mediterraneo (CGPM) relativamente alla pesca, all’acquacoltura e alla tutela delle risorse marine viventi, nonché la disciplina della pesca marittima e le funzioni di controllo su di essa. L'augurio è che con questa importante delega, il Sottosegretario riesca a garantire la massima attenzione alle istanze del settore ittico italiano.
RESOCONTO AUDIZIONE
Così come è stato deciso nel corso dell’incontro romano con le marinerie calabresi, siciliane, pugliesi e laziali, avvenuto lo scorso 29 aprile con l’On. Paolo Scarpa Bonazza Buora, Presidente della 9ª Commissione permanente del Senato, da sempre sensibile alle problematiche del comparto pesca, al quale erano presenti, a rappresentare la marineria eoliana, il Sindaco Bruno, il Rag. Spinella oltre alla scrivente, per discutere delle principali difficoltà del settore, si è tenuta nel pomeriggio di ieri al Senato della Repubblica l’audizione davanti alla 9ª Commissione permanente Agricoltura e Produzione Agroalimentare sulle problematiche del comparto ittico. Per la Direzione generale per la pesca marittima e l'acquacoltura erano presenti il Direttore Generale Dott. Francesco Saverio Abate e il Dirigente Dott. Cesare Tabacchini. Al centro della discussione la crisi del comparto della piccola pesca costiera ed artigianale anche a seguito del divieto di origine comunitaria di utilizzo di reti da posta derivante di lunghezza superiore ai 2,5 chilometri per la cattura delle specie cui all'allegato VIII del Regolamento CE n. 1239/98 (tonno, ala lunga, pescespada, ecc.). Se è vero, infatti, che a seguito di tali restrizioni, i proprietari e i membri dell’equipaggio delle unità abilitate a questo sistema di pesca ricevettero cospicue indennità per la riconversione dell’attività, è altrettanto vero che tale denaro venne speso per l’acquisto di nuove attrezzature, in primis la ferrettara, concessa in sostituzione delle spadare, oltre che per adeguare le unità da pesca, in altri casi per acquistare beni di prima necessità (come la casa) o per ripianare debiti pregressi. Così gli operatori del comparto si trovano ancora oggi a dovere affrontare lo stesso ostacolo: a essere proibita, infatti, è proprio la pesca di quelle specie ittiche così preziose per la cucina mediterranea e di cui tutti siamo ghiotti. Se a ciò si aggiunge il fatto che la lunghezza di tale attrezzo si riduce notevolmente in mare dato che viene calato con una tipica disposizione a "zig-zag", si capisce come ormai tale sistema di pesca sia divenuto pressoché inutilizzabile. Il primo a prendere la parola è stato proprio il Sindaco Bruno il quale ha sottolineato come le rigide regolamentazioni comunitarie sulla pesca artigianale, abbiano aperto in Sicilia, e soprattutto nelle realtà insulari, un duplice problema: da un lato, infatti, hanno aggravato di molto il quadro economico-occupazionale, già critico nella Regione; da un altro, strettamente collegato al precedente, hanno aperto la strada a nuove emergenze, a carattere sociale, a danno di tutte le categorie di lavoratori coinvolti, armatori, proprietari e marittimi. Il Sindaco ha poi sottolineato come il problema sia comune a tutte le regioni e ha invocato misure urgenti mirate all’esercizio razionale della pesca artigianale nelle acque nazionali. A seguire, una serie di interventi da parte degli stessi operatori del comparto i quali hanno “gridato”, non nascondendo rabbia e disperazione, come i problemi della pesca siano numerosi e hanno chiesto solo di poter continuare la loro attività. A prendere la parola è stato anche il Presidente dell’Associazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori della Pesca, Dott. Ivan Corea, il quale ha affermato come l’A.N.A.P.I. continuerà nel suo impegno a difesa dei pescatori autonomi e a sostegno della categoria anche nella risoluzione di tale problematica. Nel corso della stessa audizione, i componenti della IX Commissione, al di là dei gruppi politici di appartenenza, hanno dimostrato grande attenzione e anche preoccupazione rispetto ai gravissimi problemi che stanno vivendo i pescatori. Tuttavia, al di là delle belle parole e a voler essere proprio sinceri, ciò che è emerso, soprattutto dal discorso del Direttore Generale Abate, è la difficoltà in ordine alla percorribilità di qualsiasi modifica alla normativa nazionale per quanto riguarda le problematiche dibattute. La tendenza verso la quale ormai si muovono le istituzioni comunitarie e verso cui il legislatore italiano si sta necessariamente orientando, infatti, va verso tutt’altra direzione ed è chiara e inequivocabile: quella di rafforzare la competitività del settore attraverso la diversificazione delle pratiche di pesca, la promozione della “pluriattività” dei pescatori e l’incentivazione di tutte quelle iniziative volte a favorire la riconversione, la valorizzazione dei prodotti ittici e l’integrazione produttiva. A questo punto sorge spontaneo un interrogativo: sono veramente pronti i nostri pescatori a cogliere la sfida della modernità che viene dall’Ue o rischiano di rimanere vittime delle solite situazioni di sfruttamento e strumentalizzazione, o peggio di processi di esclusione territoriale e sociale, oltre che economica?
DOCUMENTO PRESENTATO DALLA DOTTORESSA FRANCESCA BASILE AL SENATO DELLA REPUBBLICA DURANTE L'AUDIZIONE DAVANTI ALLA 9ª Commissione permanente Agricoltura e Produzione Agroalimentare
Roma 06-05-2009
Signor Presidente, illustri Senatori,
gli scriventi sono grati alla IX Commissione per la convocazione di questa audizione.
Il presente documento viene presentato allo scopo di fornire ai componenti della Commissione un quadro quanto più omogeneo e partecipato della problematica.
PREMESSA
E’ ormai noto a tutti che la normativa comunitaria ha bandito le famigerate spadare nei Paesi CE dal lontano 2002. Ora, il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, adottato il 24 maggio 2006 dopo un breve negoziato con l'Unione europea e con il parere favorevole della Commissione consultiva centrale per la pesca e l’acquacoltura, ha rivisto, compatibilmente con la normativa comunitaria, l'utilizzo in Italia dello strumento di pesca "ferrettara", piccola rete derivante e dunque non fissata al fondo marino, concessa come attrezzo sostituivo alla "spadara" nell’ambito del piano di riconversione obbligatorio imposto dalla Commissione europea. Con il predetto decreto, lunghezza della rete e dimensioni della maglia sono state ricondotte ai limiti imposti dalla disciplina comunitaria e precisamente dal regolamento CE 1239/1998.
Tuttavia, la ferrettara, così come disciplinata dallo Stato italiano conformemente alla normativa comunitaria, per la limitata lunghezza per imbarcazione (2,5 km) che tra l'altro si riduce notevolmente in mare dato che trattasi di un sistema che viene calato con una tipica disposizione a "zig-zag", è tale da non consentire alcuna redditività alle imprese di pesca che hanno effettuato la riconversione.
I pescatori, tra l’altro, in seguito alla riconversione, hanno contratto mutui per l’acquisto delle nuove attrezzature, hanno famiglie da mantenere e la loro è esclusivamente un’attività monoreddito, in mancanza della quale viene meno ogni tipo di sostentamento che possa garantire una vita dignitosa per sé ed i loro familiari, ma quel che è peggio che possa sopperire alle esigenze di primaria necessità.
Peraltro, tali limitazioni all’utilizzo dell’attrezzo in parola, più volte denunciate dalla categoria, appaiono ingiustificate in quanto il sistema di pesca di che trattasi è un attrezzo altamente selettivo, la cui utilizzazione è limitata nel tempo e nello spazio ed è effettuata da natanti di modeste dimensioni che formano la cosiddetta "piccola pesca" ed esclusivamente per la cattura delle specie denominate ricciola, occhiata, sgombro, salpa, boga, alaccia, sardina e acciuga, non a rischio di estinzione.
La dimensione della maglia, inoltre, è tale da concentrare la cattura sulle specie target e ridurre a zero quella accidentale su specie protette, come i cetacei.
Relativamente all'utilizzo dell’attrezzo all’interno delle 10 miglia, questo aumenta la pressione sulle risorse della fascia costiera, la più delicata dal punto di vista ambientale, determinando anche una conflittualità accesa tra le unità praticanti questo tipo di pesca: una vera e propria guerra fra poveri.
Ora, la problematica di cui si dibatte investe circa 500 imbarcazioni e 2000 pescatori italiani, specie del Mezzogiorno, con altrettante famiglie ridotte alla fame, che non hanno alternative occupazionali non solo perché spesso operano in un tessuto economico ad alta densità di disoccupazione dove spesso a lavorare è solo il capofamiglia, ma anche perché spesso incontrano insormontabili difficoltà a riconvertire la loro attività.
Vista, dunque, la situazione di forte crisi, non più sostenibile, in cui versa la piccola pesca artigianale e costiera, resa ancora più pesante da altri fattori, quali ad esempio l’aumento del costo del carburante;
Considerato che non esistono nel breve o medio termine condizioni alternative di riconversione delle maestranze praticanti la piccola pesca con l'attrezzo ferrettara in altri settori;
Considerate, peraltro, le condizioni particolarmente svantaggiate, nonché l'estrema fragilità del tessuto socio-economico delle popolazioni residenti nei territori in cui si pratica ancora la pesca tradizionale con attrezzi da posta e con la ferrettara;
Considerato in particolare il carattere artigianale della pesca costiera effettuata con l'attrezzo di cui sopra per la cattura di alcune specie ittiche alla base della cucina mediterranea per i quali non esiste un pericole di estinzione;
Considerato che il carattere di specialità di tale attività si connota per il fatto che la stessa ha carattere temporaneo e limitato;
Considerato che nella stagione estiva la pesca costiera effettuata con ferrettara e attrezzi da posta è resa assai difficile dal vertiginoso incremento del traffico nautico legato alle attività turistiche e del tempo libero in genere, che si registra nelle acque di interesse dei pescatori;
Allo Stato italiano si rivolgono i pescatori delle marinerie qui presenti e le loro famiglie, per ottenere un sostegno nella rivendicazione del sacrosanto diritto al lavoro contro il grave disagio economico ed esistenziale che li ha colpiti a seguito del divieto di origine europea, attraverso gli interventi normativi che si riterranno più opportuni, al fine di tutelare allo stesso tempo le risorse marine e il diritto al lavoro degli operatori del settore.
A poco servono le misure di sostegno di natura patrimoniale e finanziaria al settore ittico per fronteggiare l’aumento del prezzo del gasolio e la crisi che ne è derivata, se poi mentre si costruisce l'Europa, si negano nel nostro Paese ad onesti lavoratori del mare i diritti più elementari contenuti nella Carta Costituzionale, quale il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa, e per di più in un momento di recessione grave e profonda.
Non dando seguito a tali legittime richieste da parte del mondo della pesca, si proseguirà inoltre sulla strada preconcetta della sostanziale chiusura del comparto.
MISURE PROPOSTE
In riferimento all'audizione odierna, si formulano di seguito una serie di proposte tendenti a risolvere le problematiche sopra esposte. Tuttavia, ci si rende disponibili per un confronto serrato e continuativo, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali (comunitari, nazionali, regionali e territoriali), allo scopo di pervenire a soluzioni idonee a porre fine all’attuale situazione di forte crisi delle marinerie praticanti la pesca costiera ed artigianale.
In assenza di interventi tempestivi e risolutivi, tutti i presenti concordano circa la necessità di dichiarare lo stato di agitazione permanente della categoria con la partecipazione delle rispettive comunità territoriali, che hanno dimostrato, in più occasioni, la vicinanza agli operatori del comparto.
In particolare, attraverso il presente documento, si chiede di verificare la percorribilità delle deroghe alla normativa comunitaria per il nostro Stato per quanto riguarda:
1) le specifiche dimensionali della reti da posta derivanti per la piccola pesca artigianale e costiera, per tutte le motivazioni esposte in premessa e soprattutto alla luce del carattere prettamente stagionale ed artigianale di tale attività da pesca praticata nelle acque nazionali;
2) la possibilità di catturare pescespada e tunnidi non a rischio di estinzione (possibilità vietata dall'allegato VIII del regolamento CE 1239/98) anche con le reti da posta derivanti, così come avviene per altri attrezzi, quali i palangari, dato che comunque queste specie vi possono incappare accidentalmente;
3) l’eliminazione, per la pesca del tonno rosso, degli obblighi di procedura di sbarco nei porti designati se tale cattura avviene accidentalemnte con attrezzi da posta, ed in particolare con rete da imbrocco e da posta impigliante di cui alla tabella 3 allegata al Reg. CE 1799/2006;
Verificare la percorribilità delle modifiche alla normativa nazionale per quanto riguarda:
1) la possibilità di modificare le specifiche tecniche dell’attrezzo ferrettara per tutte le motivazioni esposte in premessa, prevedendo che i 2,5 Km vanno intesi calati a mare dato che la rete di che trattasi, per la sua tipica disposizione a zig zag, una volta calata si riduce di oltre la metà, non consentendo agli operatori del settore una pesca moderatamente redditizia. Tale previsione, ad esempio, potrebbe essere concessa in via eccezionale per la situazione di forte crisi in cui versa il comparto della piccola pesca costiera e considerato il non rischio per le specie bersaglio (ricciola, occhiate, sgombri, sardine) così tanto abbondanti nei nostri mari, o in via asperimentale così come previsto dallo stesso Reg. (CE) N. 894/97 e successive modifiche ove in premessa recita "considerando che, per non ostacolare la ricerca scientifica, il presente regolamento non deve applicarsi alle azioni che possono risulatare necessarie, anche accidentalemnte, per lo svolgimento di tale ricerca";
2) l’estensione dell’utilizzo dell’attrezzo ferrettara a seconda del tipo di abilitazione, prevista dalla licenza di pesca: mantenendo il limite delle dieci miglia infatti si produrrebbero disagi con altri tipi di categorie di pesca, ma soprattutto si creerebbero gravi problemi alla navigazione commerciale, diportistica e turistica;
3) la non applicazione degli adempimenti previsti dal regolamento (CE) 1559/2007 ai pescherecci praticanti la piccola pesca costiera ed artigianale con l'attrezzo ferrettara che hanno accidentalmente effettuato catture del tonno rosso; l’abolizione del limite massimo di 750 Kg per unità da pesca, come previsto dall’art. 4 del D.M. 27/07/2000, e dell’8% del pescato giornaliero;
l’ eventuale possibilità di introdurre, per le imbarcazioni abilitate alla pesca con attrezzi da posta, anche per dare seguito alle legittime richieste da parte delle marinerie non abilitate all’utilizzo dell’attrezzo ferrettara, un nuovo attrezzo, in via sperimentale, avente caratteristiche compatibili con la normativa comunitaria, che possa consentire alle imbarcazioni abilitate alla pesca costiera, l’esercizio di un’attività redditizia.
CONCLUSIONI
Auspicando che si pervenga ad una soluzione adeguata alle problematiche discusse in tempi brevi, con la collaborazione di Governo e Parlamento, e che le osservazioni sopra esposte possano trovare accoglimento, si ringraziano il Presidente e la IX Commissione per l’attenzione.
Roma 06-05-2009
Signor Presidente, illustri Senatori,
gli scriventi sono grati alla IX Commissione per la convocazione di questa audizione.
Il presente documento viene presentato allo scopo di fornire ai componenti della Commissione un quadro quanto più omogeneo e partecipato della problematica.
PREMESSA
E’ ormai noto a tutti che la normativa comunitaria ha bandito le famigerate spadare nei Paesi CE dal lontano 2002. Ora, il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, adottato il 24 maggio 2006 dopo un breve negoziato con l'Unione europea e con il parere favorevole della Commissione consultiva centrale per la pesca e l’acquacoltura, ha rivisto, compatibilmente con la normativa comunitaria, l'utilizzo in Italia dello strumento di pesca "ferrettara", piccola rete derivante e dunque non fissata al fondo marino, concessa come attrezzo sostituivo alla "spadara" nell’ambito del piano di riconversione obbligatorio imposto dalla Commissione europea. Con il predetto decreto, lunghezza della rete e dimensioni della maglia sono state ricondotte ai limiti imposti dalla disciplina comunitaria e precisamente dal regolamento CE 1239/1998.
Tuttavia, la ferrettara, così come disciplinata dallo Stato italiano conformemente alla normativa comunitaria, per la limitata lunghezza per imbarcazione (2,5 km) che tra l'altro si riduce notevolmente in mare dato che trattasi di un sistema che viene calato con una tipica disposizione a "zig-zag", è tale da non consentire alcuna redditività alle imprese di pesca che hanno effettuato la riconversione.
I pescatori, tra l’altro, in seguito alla riconversione, hanno contratto mutui per l’acquisto delle nuove attrezzature, hanno famiglie da mantenere e la loro è esclusivamente un’attività monoreddito, in mancanza della quale viene meno ogni tipo di sostentamento che possa garantire una vita dignitosa per sé ed i loro familiari, ma quel che è peggio che possa sopperire alle esigenze di primaria necessità.
Peraltro, tali limitazioni all’utilizzo dell’attrezzo in parola, più volte denunciate dalla categoria, appaiono ingiustificate in quanto il sistema di pesca di che trattasi è un attrezzo altamente selettivo, la cui utilizzazione è limitata nel tempo e nello spazio ed è effettuata da natanti di modeste dimensioni che formano la cosiddetta "piccola pesca" ed esclusivamente per la cattura delle specie denominate ricciola, occhiata, sgombro, salpa, boga, alaccia, sardina e acciuga, non a rischio di estinzione.
La dimensione della maglia, inoltre, è tale da concentrare la cattura sulle specie target e ridurre a zero quella accidentale su specie protette, come i cetacei.
Relativamente all'utilizzo dell’attrezzo all’interno delle 10 miglia, questo aumenta la pressione sulle risorse della fascia costiera, la più delicata dal punto di vista ambientale, determinando anche una conflittualità accesa tra le unità praticanti questo tipo di pesca: una vera e propria guerra fra poveri.
Ora, la problematica di cui si dibatte investe circa 500 imbarcazioni e 2000 pescatori italiani, specie del Mezzogiorno, con altrettante famiglie ridotte alla fame, che non hanno alternative occupazionali non solo perché spesso operano in un tessuto economico ad alta densità di disoccupazione dove spesso a lavorare è solo il capofamiglia, ma anche perché spesso incontrano insormontabili difficoltà a riconvertire la loro attività.
Vista, dunque, la situazione di forte crisi, non più sostenibile, in cui versa la piccola pesca artigianale e costiera, resa ancora più pesante da altri fattori, quali ad esempio l’aumento del costo del carburante;
Considerato che non esistono nel breve o medio termine condizioni alternative di riconversione delle maestranze praticanti la piccola pesca con l'attrezzo ferrettara in altri settori;
Considerate, peraltro, le condizioni particolarmente svantaggiate, nonché l'estrema fragilità del tessuto socio-economico delle popolazioni residenti nei territori in cui si pratica ancora la pesca tradizionale con attrezzi da posta e con la ferrettara;
Considerato in particolare il carattere artigianale della pesca costiera effettuata con l'attrezzo di cui sopra per la cattura di alcune specie ittiche alla base della cucina mediterranea per i quali non esiste un pericole di estinzione;
Considerato che il carattere di specialità di tale attività si connota per il fatto che la stessa ha carattere temporaneo e limitato;
Considerato che nella stagione estiva la pesca costiera effettuata con ferrettara e attrezzi da posta è resa assai difficile dal vertiginoso incremento del traffico nautico legato alle attività turistiche e del tempo libero in genere, che si registra nelle acque di interesse dei pescatori;
Allo Stato italiano si rivolgono i pescatori delle marinerie qui presenti e le loro famiglie, per ottenere un sostegno nella rivendicazione del sacrosanto diritto al lavoro contro il grave disagio economico ed esistenziale che li ha colpiti a seguito del divieto di origine europea, attraverso gli interventi normativi che si riterranno più opportuni, al fine di tutelare allo stesso tempo le risorse marine e il diritto al lavoro degli operatori del settore.
A poco servono le misure di sostegno di natura patrimoniale e finanziaria al settore ittico per fronteggiare l’aumento del prezzo del gasolio e la crisi che ne è derivata, se poi mentre si costruisce l'Europa, si negano nel nostro Paese ad onesti lavoratori del mare i diritti più elementari contenuti nella Carta Costituzionale, quale il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa, e per di più in un momento di recessione grave e profonda.
Non dando seguito a tali legittime richieste da parte del mondo della pesca, si proseguirà inoltre sulla strada preconcetta della sostanziale chiusura del comparto.
MISURE PROPOSTE
In riferimento all'audizione odierna, si formulano di seguito una serie di proposte tendenti a risolvere le problematiche sopra esposte. Tuttavia, ci si rende disponibili per un confronto serrato e continuativo, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali (comunitari, nazionali, regionali e territoriali), allo scopo di pervenire a soluzioni idonee a porre fine all’attuale situazione di forte crisi delle marinerie praticanti la pesca costiera ed artigianale.
In assenza di interventi tempestivi e risolutivi, tutti i presenti concordano circa la necessità di dichiarare lo stato di agitazione permanente della categoria con la partecipazione delle rispettive comunità territoriali, che hanno dimostrato, in più occasioni, la vicinanza agli operatori del comparto.
In particolare, attraverso il presente documento, si chiede di verificare la percorribilità delle deroghe alla normativa comunitaria per il nostro Stato per quanto riguarda:
1) le specifiche dimensionali della reti da posta derivanti per la piccola pesca artigianale e costiera, per tutte le motivazioni esposte in premessa e soprattutto alla luce del carattere prettamente stagionale ed artigianale di tale attività da pesca praticata nelle acque nazionali;
2) la possibilità di catturare pescespada e tunnidi non a rischio di estinzione (possibilità vietata dall'allegato VIII del regolamento CE 1239/98) anche con le reti da posta derivanti, così come avviene per altri attrezzi, quali i palangari, dato che comunque queste specie vi possono incappare accidentalmente;
3) l’eliminazione, per la pesca del tonno rosso, degli obblighi di procedura di sbarco nei porti designati se tale cattura avviene accidentalemnte con attrezzi da posta, ed in particolare con rete da imbrocco e da posta impigliante di cui alla tabella 3 allegata al Reg. CE 1799/2006;
Verificare la percorribilità delle modifiche alla normativa nazionale per quanto riguarda:
1) la possibilità di modificare le specifiche tecniche dell’attrezzo ferrettara per tutte le motivazioni esposte in premessa, prevedendo che i 2,5 Km vanno intesi calati a mare dato che la rete di che trattasi, per la sua tipica disposizione a zig zag, una volta calata si riduce di oltre la metà, non consentendo agli operatori del settore una pesca moderatamente redditizia. Tale previsione, ad esempio, potrebbe essere concessa in via eccezionale per la situazione di forte crisi in cui versa il comparto della piccola pesca costiera e considerato il non rischio per le specie bersaglio (ricciola, occhiate, sgombri, sardine) così tanto abbondanti nei nostri mari, o in via asperimentale così come previsto dallo stesso Reg. (CE) N. 894/97 e successive modifiche ove in premessa recita "considerando che, per non ostacolare la ricerca scientifica, il presente regolamento non deve applicarsi alle azioni che possono risulatare necessarie, anche accidentalemnte, per lo svolgimento di tale ricerca";
2) l’estensione dell’utilizzo dell’attrezzo ferrettara a seconda del tipo di abilitazione, prevista dalla licenza di pesca: mantenendo il limite delle dieci miglia infatti si produrrebbero disagi con altri tipi di categorie di pesca, ma soprattutto si creerebbero gravi problemi alla navigazione commerciale, diportistica e turistica;
3) la non applicazione degli adempimenti previsti dal regolamento (CE) 1559/2007 ai pescherecci praticanti la piccola pesca costiera ed artigianale con l'attrezzo ferrettara che hanno accidentalmente effettuato catture del tonno rosso; l’abolizione del limite massimo di 750 Kg per unità da pesca, come previsto dall’art. 4 del D.M. 27/07/2000, e dell’8% del pescato giornaliero;
l’ eventuale possibilità di introdurre, per le imbarcazioni abilitate alla pesca con attrezzi da posta, anche per dare seguito alle legittime richieste da parte delle marinerie non abilitate all’utilizzo dell’attrezzo ferrettara, un nuovo attrezzo, in via sperimentale, avente caratteristiche compatibili con la normativa comunitaria, che possa consentire alle imbarcazioni abilitate alla pesca costiera, l’esercizio di un’attività redditizia.
CONCLUSIONI
Auspicando che si pervenga ad una soluzione adeguata alle problematiche discusse in tempi brevi, con la collaborazione di Governo e Parlamento, e che le osservazioni sopra esposte possano trovare accoglimento, si ringraziano il Presidente e la IX Commissione per l’attenzione.
Marina Corta abbandonata. Forse è solo una distrazione. Lettera aperta di Pietro Lo Cascio
Lettera aperta sulla annosa questione di Marina Corta di Pietro Lo Cascio
Dopo avere letto del degrado che caratterizza in modo “scientifico” l’area di Marina Corta illustrato da Mimmo Ziino in una lettera inviata alla stampa locale, credo non sia supefluo manifestare solidarietà nei confronti di chi si è assunto l’impegno di una denuncia lucida e onesta, dote rara in una cultura personalistica e vendicativa come la nostra, e lo fa con il coraggio della propria firma.
Ma alla dovuta solidarietà vorrei aggiungere qualche breve considerazione. Non credo che Marina Corta sia il bersaglio di una deliberata strategia distruttiva, magari maturata sul rancore di qualche fischio ricevuto in campagna elettorale che, del resto, rappresentava il giudizio popolare sulla politica della amministrazione uscente (e poi rientrante) verso quella piazza, quei luoghi. Forse il suo attuale stato di abbandono rappresenta, semplicemente, il massimo che questa amministrazione comunale può dare. Per questo tralascio l’elenco delle cose mai fatte, anche se più volte promesse, già illustrato puntualmente da Mimmo Ziino. Vorrei parlare, piuttosto, dei metodi ormai divenuti sistema nella gestione della cosa pubblica e nel rapporto con le legittime istanze dei cittadini, dei quali certamente Marina Corta costituisce un esempio eloquente. I principi fondamentali che regolano questo rapporto sembrano divenuti quattro: divisione, sospetto, assenza, assuefazione.
La cultura del dividere porta a una frammentazione fratricida tra potenziali portatori di interessi comuni, che dovrebbero agire uniti a sostegno delle proprie istanze, ma che invece si escludono pregiudizialmente a vicenda. Così accade che se si chiede o si ottiene un incontro, è meglio che qualcuno poco gradito non sia presente, perché potrebbe pregiudicarne l’esito; se un gruppo di esercenti raccoglie firme, altri gruppi si ritirano in buon ordine, come se la cosa non li riguardasse più, sebbene lamentino il medesimo problema; e se per esempio un’iniziativa parte dagli esercenti, è quasi scontato che tra i pescatori circoli subito la voce di una qualche trama ordita a loro danno. Questo non si può ovviamente imputare a chi amministra, poiché è evidente come il difetto stia alla base, ma certamente chi amministra uno scontento generale ne può soltanto beneficiare, perché la divisione aiuta a frammentare e insonorizzare il dissenso.
La cultura del sospetto è spesso funzionale a quella della divisione. Siamo al paradosso che, se un magistrato sequestra dei cassoni per verificare il loro contenuto, il problema non è il rischio del futuro cedimento di una banchina portuale, ma il fatto che in questo paese si aggirino ancora dei pericolosi comunisti e ambientalisti, peraltro amici dei magistrati: una vera jattura per la nostra società contemporanea. Per diffondere il sospetto, basta alterare la realtà dei fatti, magari con due chiacchere informali, senza lasciare tracce.
Poi, la strategia dell’assenza. Assenza fisica dai luoghi direttamente interessati, come lamenta giustamente Ziino, ma anche da quelli deputati alla discussione e alla soluzione dei problemi. Sottrarsi a un confronto è più facile che affrontarlo, e se questo è rappresentato da ottanta firme di cittadini che chiedono di trattare prioritariamente l’argomento Marina Corta, beh, è molto meglio non presentarsi (come è accaduto nel consiglio comunale del 29 aprile). Potrei elencare decine tra appelli, lettere, interrogazioni e autoconvocazioni presentate durante gli ultimi due anni dai colleghi della minoranza e dal sottoscritto sulla questione di Marina Corta; nessuna ha mai ricevuto risposte concrete e, peggio ancora, nessuna è stata seguita da fatti.
Infine, l’assuefazione. Se un “decoro” urbano squalificante, se i cumuli di spazzatura seminascosti sulla banchina, se le migliaia di euro di spurgo pressoché quotidiano spesi per la fogna che zampilla, se la promessa e mancata realizzazione di una qualsiasi struttura di richiamo turistico e sociale a Marina Corta sono costantemente sotto gli occhi di tutti, prima o poi ci si abitua. Finiremo per pensare che non può esserci altro che questo, un paesaggio post-atomico, e attrezzarci di conseguenza. In questo senso, l’interventismo concretizzatosi prima di Pasqua con il pavimento di marmo spazzolato e le fioriere ordinate in fila crea un pericoloso effetto “boomerang”, quasi un segno di bonaria attenzione che rischia di destare speranze sopite. O forse, si tratta solo di un momento di distrazione.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Democratica
gruppo consiliare “Eolie nel Cuore”
Dopo avere letto del degrado che caratterizza in modo “scientifico” l’area di Marina Corta illustrato da Mimmo Ziino in una lettera inviata alla stampa locale, credo non sia supefluo manifestare solidarietà nei confronti di chi si è assunto l’impegno di una denuncia lucida e onesta, dote rara in una cultura personalistica e vendicativa come la nostra, e lo fa con il coraggio della propria firma.
Ma alla dovuta solidarietà vorrei aggiungere qualche breve considerazione. Non credo che Marina Corta sia il bersaglio di una deliberata strategia distruttiva, magari maturata sul rancore di qualche fischio ricevuto in campagna elettorale che, del resto, rappresentava il giudizio popolare sulla politica della amministrazione uscente (e poi rientrante) verso quella piazza, quei luoghi. Forse il suo attuale stato di abbandono rappresenta, semplicemente, il massimo che questa amministrazione comunale può dare. Per questo tralascio l’elenco delle cose mai fatte, anche se più volte promesse, già illustrato puntualmente da Mimmo Ziino. Vorrei parlare, piuttosto, dei metodi ormai divenuti sistema nella gestione della cosa pubblica e nel rapporto con le legittime istanze dei cittadini, dei quali certamente Marina Corta costituisce un esempio eloquente. I principi fondamentali che regolano questo rapporto sembrano divenuti quattro: divisione, sospetto, assenza, assuefazione.
La cultura del dividere porta a una frammentazione fratricida tra potenziali portatori di interessi comuni, che dovrebbero agire uniti a sostegno delle proprie istanze, ma che invece si escludono pregiudizialmente a vicenda. Così accade che se si chiede o si ottiene un incontro, è meglio che qualcuno poco gradito non sia presente, perché potrebbe pregiudicarne l’esito; se un gruppo di esercenti raccoglie firme, altri gruppi si ritirano in buon ordine, come se la cosa non li riguardasse più, sebbene lamentino il medesimo problema; e se per esempio un’iniziativa parte dagli esercenti, è quasi scontato che tra i pescatori circoli subito la voce di una qualche trama ordita a loro danno. Questo non si può ovviamente imputare a chi amministra, poiché è evidente come il difetto stia alla base, ma certamente chi amministra uno scontento generale ne può soltanto beneficiare, perché la divisione aiuta a frammentare e insonorizzare il dissenso.
La cultura del sospetto è spesso funzionale a quella della divisione. Siamo al paradosso che, se un magistrato sequestra dei cassoni per verificare il loro contenuto, il problema non è il rischio del futuro cedimento di una banchina portuale, ma il fatto che in questo paese si aggirino ancora dei pericolosi comunisti e ambientalisti, peraltro amici dei magistrati: una vera jattura per la nostra società contemporanea. Per diffondere il sospetto, basta alterare la realtà dei fatti, magari con due chiacchere informali, senza lasciare tracce.
Poi, la strategia dell’assenza. Assenza fisica dai luoghi direttamente interessati, come lamenta giustamente Ziino, ma anche da quelli deputati alla discussione e alla soluzione dei problemi. Sottrarsi a un confronto è più facile che affrontarlo, e se questo è rappresentato da ottanta firme di cittadini che chiedono di trattare prioritariamente l’argomento Marina Corta, beh, è molto meglio non presentarsi (come è accaduto nel consiglio comunale del 29 aprile). Potrei elencare decine tra appelli, lettere, interrogazioni e autoconvocazioni presentate durante gli ultimi due anni dai colleghi della minoranza e dal sottoscritto sulla questione di Marina Corta; nessuna ha mai ricevuto risposte concrete e, peggio ancora, nessuna è stata seguita da fatti.
Infine, l’assuefazione. Se un “decoro” urbano squalificante, se i cumuli di spazzatura seminascosti sulla banchina, se le migliaia di euro di spurgo pressoché quotidiano spesi per la fogna che zampilla, se la promessa e mancata realizzazione di una qualsiasi struttura di richiamo turistico e sociale a Marina Corta sono costantemente sotto gli occhi di tutti, prima o poi ci si abitua. Finiremo per pensare che non può esserci altro che questo, un paesaggio post-atomico, e attrezzarci di conseguenza. In questo senso, l’interventismo concretizzatosi prima di Pasqua con il pavimento di marmo spazzolato e le fioriere ordinate in fila crea un pericoloso effetto “boomerang”, quasi un segno di bonaria attenzione che rischia di destare speranze sopite. O forse, si tratta solo di un momento di distrazione.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Democratica
gruppo consiliare “Eolie nel Cuore”
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