Secondo il coordinamento del Movimento Ecologista Europeo della Calabria, le trivellazioni del vulcano Marsili saranno fonte di energia pulita e senza rischi
Nessun rischio o potenziale catastrofe, per quanto riguarda le trivellazioni del vulcano Marsili. A sottolinearlo è il coordinamento del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente della Calabria, secondo cui il progetto di ricerca ‘Tirreno 1‘, orientato alla produzione di energia derivante dallo sfruttamento dei fluidi geotermici del ‘gigante addormentato’ situato a 100 chilometri dalle Eolie, non comporterebbero alcun rischio per la sicurezza.
Condotto in collaborazione con Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Centro di Ricerche e Studi Sperimentali per le Geotecnologie dell’Università di Chieti (Cers), Istituto di Scienze Marine (Ismar) del Cnr e Università Politecnica di Bari, il progetto delle trivellazioni vulcano marsili ha suscitato preoccupazioni legate al rischio di sismicità indotta e all’impatto sull’ecosisteema del mar Tirreno e del litorale di Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.
“Se vi fosse stato il benche’ minimo rischio – ha sottolineato il direttivo del coordinamento in una nota – nessuna azienda privata avrebbe mai investito tempo e risorse nel progetto di trivellazione del vulcano Marsili al largo delle coste del Tirreno meridionale, per sfruttare l’energia geotermica derivante dal flusso idrico di origine vulcanica.
Per questo, la nostra posizione e’ distante e contraria rispetto a quelle di chi e’ impegnato ad alimentare le solite campagne dell’allarmismo a tutti i costi, generando timori che allo stato attuale sono assolutamente ingiustificati”. Qualora dovessero emergere elementi che lasciassero presupporre concreti rischi per l’ambiente, ha aggiunto il coordinamento “saremo i primi a mobilitarci per l’immediata interruzione delle trivellazioni”.
Nessun rischio o potenziale catastrofe, per quanto riguarda le trivellazioni del vulcano Marsili. A sottolinearlo è il coordinamento del Movimento Ecologista Europeo Fare Ambiente della Calabria, secondo cui il progetto di ricerca ‘Tirreno 1‘, orientato alla produzione di energia derivante dallo sfruttamento dei fluidi geotermici del ‘gigante addormentato’ situato a 100 chilometri dalle Eolie, non comporterebbero alcun rischio per la sicurezza.
Condotto in collaborazione con Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Centro di Ricerche e Studi Sperimentali per le Geotecnologie dell’Università di Chieti (Cers), Istituto di Scienze Marine (Ismar) del Cnr e Università Politecnica di Bari, il progetto delle trivellazioni vulcano marsili ha suscitato preoccupazioni legate al rischio di sismicità indotta e all’impatto sull’ecosisteema del mar Tirreno e del litorale di Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.
“Se vi fosse stato il benche’ minimo rischio – ha sottolineato il direttivo del coordinamento in una nota – nessuna azienda privata avrebbe mai investito tempo e risorse nel progetto di trivellazione del vulcano Marsili al largo delle coste del Tirreno meridionale, per sfruttare l’energia geotermica derivante dal flusso idrico di origine vulcanica.
Per questo, la nostra posizione e’ distante e contraria rispetto a quelle di chi e’ impegnato ad alimentare le solite campagne dell’allarmismo a tutti i costi, generando timori che allo stato attuale sono assolutamente ingiustificati”. Qualora dovessero emergere elementi che lasciassero presupporre concreti rischi per l’ambiente, ha aggiunto il coordinamento “saremo i primi a mobilitarci per l’immediata interruzione delle trivellazioni”.