Le conseguenze per quanti viaggiano sono quelle di arrivare nelle biglietterie di Lipari e Milazzo e sentirsi dire che la partenza è stata soppressa dal "Piano...".
Siamo già entrati nella Settimana Santa e, così facendo i danni per il turismo sono irreversibili. A tutto questo si aggiunge spesso l'incomprensibile "fermo" dei mezzi causato dal mare in tempesta. Infatti qualche giorno addietro l'aliscafo con partenza giornaliera da Lipari per Milazzo delle ore 7,00 non ha effettuato il collegamento per il mare di scirocco. Ma stranamente tutti i mezzi da Milazzo sono partiti per Lipari ed anche una motobarca ha lasciato Lipari consentendo a quanti avevano necessità di lasciare l'isola di raggiungere la Città del Capo.
E' quindi evidente che lo scirocco era in attenuazione e che il molo di Punta Scaliddi era operabilissimo. Naturalmente le decisioni dei Comandanti sono soggettive ed incontestabili, ma sicuramente incomprensibili. Ma l'aliscafo ormeggiato a Pignataro avrebbe potuto effettuare la successiva corsa delle ore 8,30. Invece è rimasto ormeggiato per riprendere l'itinerario prefissato. Quindi prossima partenza alle ore 11.10, con conseguenziale perdita di coincidenze,appuntamenti, partenze, e così via.
Siamo già entrati nella Settimana Santa e, così facendo i danni per il turismo sono irreversibili. A tutto questo si aggiunge spesso l'incomprensibile "fermo" dei mezzi causato dal mare in tempesta. Infatti qualche giorno addietro l'aliscafo con partenza giornaliera da Lipari per Milazzo delle ore 7,00 non ha effettuato il collegamento per il mare di scirocco. Ma stranamente tutti i mezzi da Milazzo sono partiti per Lipari ed anche una motobarca ha lasciato Lipari consentendo a quanti avevano necessità di lasciare l'isola di raggiungere la Città del Capo.
E' quindi evidente che lo scirocco era in attenuazione e che il molo di Punta Scaliddi era operabilissimo. Naturalmente le decisioni dei Comandanti sono soggettive ed incontestabili, ma sicuramente incomprensibili. Ma l'aliscafo ormeggiato a Pignataro avrebbe potuto effettuare la successiva corsa delle ore 8,30. Invece è rimasto ormeggiato per riprendere l'itinerario prefissato. Quindi prossima partenza alle ore 11.10, con conseguenziale perdita di coincidenze,appuntamenti, partenze, e così via.
Ricordo che quando l'ultimo aliscafo non poteva rientrare su Lipari a causa del mare in tempesta partiva la mattina successiva da Milazzo per garantire la corsa delle ore 7,00 da Lipari. Altri tempi; altri Dirigenti; altri Comandanti!
Ma tra i tanti "Piani" posti in essere dalla Società manca quello piùimportante per rendere un servizio alle Comunità Eoliane, ovvero il "Piano di emergenza".
Ma tra i tanti "Piani" posti in essere dalla Società manca quello piùimportante per rendere un servizio alle Comunità Eoliane, ovvero il "Piano di emergenza".
Per evitare questi continui disservizi basterebbe che iquattro Sindaci dei Comuni Eoliani chiedessero all'Assessorato RegionaleTrasporti che il contributo alla società venga corrisposto in funzione del migliatico realmente effettuato. In questo modo, e solo in questo modo,scatterebbe il "Piano di emergenza".
Aldo Natoli
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