Tra qualche giorno il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare altri debiti fuori bilancio per un ammontare di circa 70 mila Euro (di questi 55 mila circa per spese parcelle di avvocati).
Negli ultimi 6 anni il Comune di Lipari nei propri bilanci ha contabilizzato debiti fuori bilancio per circa 4 milioni di questi:
- Periodo 2009-2011 Euro 1,4 milioni
- Periodo 2012-2014 Euro 2,6 milioni
Sarei curioso di comprendere a quale amministrazione imputare tale emorragia nei conti del Comune, in considerazione che si rimarca sempre il buon operato dell’amministrazione precedente e tenuto conto dello stravolgimento dell’indice di dipendenza finanziario registrato negli ultimi anni (prima le entrate maggiori provenivano dallo Stato oggi dalla tassazione applicata nelle diverse forme).
Per dirlo in parole semplici: quando vi erano maggiori entrate dallo Stato queste situazioni forse venivano assorbite …..
Si registra inoltre nell’ultimo triennio un incremento della percentuale di azioni forzate (2014 il 20% sul totale dei debiti fuori bilancio). Che sicuramente non è un segnale rassicurante che andrebbe costantemente monitorato.
Lo scorso anno la Corte dei Conti il 16/01/2015 con deliberazione n.39/2015/PRSP esponeva la seguente criticità:
Ø punto 7)
“con riguardo alla situazione debitoria dell’Ente, si constata la presenza di una massa complessiva di debiti fuori bilancio riconosciuti per euro 1.747.083,86, di cui euro 495.833,49 per acquisizione beni e servizi senza impegno di spesa”;
Inoltre, la Corte dei Conti rappresentava che:
“Il Comune ha confermato la presenza di ingenti debiti fuori bilancio, che si riferiscono ad esercizi precedenti nel corso dei quali è stato rinviato il riconoscimento. L’entità notevole dei debiti fuori bilancio riflette una seria difficoltà dell’ente nella programmazione delle spese e nella valutazione delle possibilità di soccombenza giudiziale, senza che risulti previsto alcuno strumento di salvaguardia degli equilibri di bilancio, di volta in volta compromessi dal verificarsi di situazioni in larga misura arginabili attraverso una corretta gestione amministrativa e un’attenta programmazione dei rischi. Infine, va sottolineato che la procedura di cui all’art. 194 TUEL deve avere carattere eccezionale, perché la presenza di debiti fuori bilancio finisce per alterare le previsioni finanziarie dell’ente”.
La maggior parte delle criticità sollevate dalla Corte dei Conti erano già state segnalate in occasione dell’esame del rendiconto 2011 e del bilancio di previsione 2012 (v. deliberazione 110/2013/ PRSE). Ed attendiamo di conoscere quelle relative agli ultimi rendiconti approvati!!
Il Ragioniere Generale definisce la situazione del contenzioso dell’Ente “fuori controllo” per questo motivo è stata chiesta l’istituzione di una commissione speciale del Consiglio Comunale che si occupi della questione. Di detta Commissione fino ad oggi non si conosce l’operato. (vedi pagina 4 della Relazione Controllo sugli equilibri finanziari pubblicata alcuni giorni fa).
In ultimo anche il Segretario Generale dell’Ente con nota prot. 14048 del 07/05/2013 rappresentava “l’esigenza di non trasformare il debito fuori bilancio, da evento straordinario a ordinaria modalità di gestione della spesa, (…..) Si raccomanda, quindi, l’adozione di tutte le misure utili ad evitare l’insorgenza di nuovi debiti.”
Ritengo che il susseguirsi dei soliti problemi non denota una efficiente gestione della materia. Le azioni correttive individuate (tra cui la nomina di una commissione speciale) si sono dimostrate pressoché “inutili o inefficaci”.
Credo sia opportuno:
1. sciogliere la commissione speciale;
2. affidare al segretario generale l’incarico di accertare eventuali responsabilità sulla materia dei debiti fuori bilancio;
3. adottare il modello organizzativo Dlgs 231/2001 al fine di tutelare l’Ente.
Angelo Sidoti
Fonte dati Ministero Degli Interni