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mercoledì 23 ottobre 2024

Oggi, 23 ottobre: San Giovanni da Capestrano

Coloro i quali dicono che i sacerdoti, i religiosi e le suore sono gente inutile, hanno in questo Santo una solenne smentita. Giovanni da Capistrano fu prete, religioso, apostolo, guerriero e accorto diplomatico: suo nome merita di stare accanto a quello dei più gran di uomini della storia.

Nacque a Capistrano in Abruzzo. Fece suoi studi a Perugia, ove fece tali progressi specialmente nel diritto, che Ladislao, re di Napoli, gli affidò il governo di parecchie città del suo regno. Mentre il Santo si sforzava di apportare la pace tra le fazioni, fu preso egli stesso e legato. Liberato insperatamente, entrò nei Minori Francescani, ove fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale apprese specialmente l'amore al nome di Gesù e alla Vergine SS., amore e culto che poi propagò grandemente. Ricusato per umiltà il vescovado di Aquila, si diede alla riforma dei costumi, coll'esempio e cogli scritti. 

Percorse quasi tutta l'Italia, predicando e conducendo innumerevoli anime a Dio. Da Papa Martino V fu creato inquisitore per l'estinzione della setta dei Fraticelli. Nicolò V lo creò inquisitore generale d'Italia contro gli Ebrei e i Saraceni. Nel Concilio Fiorentino ricondusse alla Chiesa Romana gli Armeni. Ad istanza dell'imperatore Federico III, fu mandato come nunzio in Germania, per convertire gli eretici e pacificare i principi. In sei anni di ministero in quelle regioni, coll'esempio e colla parola confermata da Dio anche per mezzo dei miracoli, condusse a Dio innumerevoli Ussiti, Adamiti, Taboriti ed Ebrei. 

Ricevuta da Papa Callisto III la missione di predicare una crociata contro i Turchi, in breve tempo radunò 70 mila guerrieri cristiani, che spinti dalla sua infuocata parola e guidati dal prode Uniade, riportarono la strepitosa vittoria di Belgrado, in cui dei 150 mila Turchi, gran parte rimase uccisa e parte si salvò con la fuga. 

L'annunzio di questa vittoria giunse a Roma il 6 agosto, e papa Callisto III, a perpetuare la memoria di questo giorno, istituì la festa della Trasfigurazione di nostro Signor Gesù Cristo. 

Il nostro Santo ormai aveva compiuta la sua giornata: colto da grave malattia, e trasportato a Willech fu visitato da molti prìncipi: tutti furono esortati a conservare la giustizia e a difendere la religione. 

Rese la sua bell'anima a Dio nel 1456. Nel 1690 Alessandro VIII lo annoverò tra i Santi e Leone XIII ne estese la festa a tutto l'orbe cattolico. 

PRATICA. Saremo utili alla Chiesa e alla società, se adempiremo bene i doveri del nostro stato. 

PREGHIERA. Dio, che per il beato Giovanni hai fatto trionfare, in virtù del santissimo nome di Gesù, i tuoi fedeli sui nemici della croce, deh! fa' che, superate, per sua intercessione, le insidie degli spirituali nemici, meritiamo di ricevere da te la corona di giustizia. 

Buongiorno...così!


 

martedì 22 ottobre 2024

Ginostra, corsa contro il tempo per liberare le stradine. Dalla Gazzetta del sud del 22 ottobre 2024


 

Rendiconto di gestione, rinvio e scontro tra Gullo e l'Aula. Dalla Gazzetta del sud del 22 ottobre 2024

Al Comprensivo Isole Eolie : promozione del benessere psico-fisico e confronto con scuole europee

(Comunicato) Nell’ambito del progetto Erasmus+ ed in occasione degli Erasmusdays, dal 14 al 19 Ottobre, l’Istituto Comprensivo Isole Eolie ha organizzato delle attività destinate agli alunni della scuola per promuovere il benessere psico-fisico confrontandosi con scuole europee.
Abbiamo deciso di dare continuità ai progetti eTwinning/Erasmus+ precedentemente svolti, organizzando due incontri specifici il 15 ed il 16 ottobre, in occasione dell’#Erasmusdays 2024-25, con gli studenti delle classi quarte del plesso di Lipari, con i quali si sono volute pubblicizzare e disseminare buone pratiche di sostenibilità, cura di sé e di internazionalizzazione (scambio interculturale tra paesi Europei ed extraeuropei). 


Il 15 ottobre sono stati coinvolti in un percorso sensoriale presso “Villa Santa Lucia” di Lipari dove, insieme a Pietro Lo Cascio, i bambini hanno esplorato l’ambiente con i 5 sensi entrando in contatto con: alberi, foglie, erbe aromatiche, frutti di stagione…
Dopo i saluti, Pietro ci ha accompagnati a conoscere il suo giardino, presentandoci e descrivendoci le bellezze naturali presenti, in un secondo momento hanno esplorato l’ambiente circostante assaggiando, odorando e toccando le piante ed i frutti messi a disposizione. I bambini entusiasti dell’iniziativa hanno preso parte alle attività dimostrando grande interesse e coinvolgimento sensoriale, emotivo e corporeo. L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini al concetto di biodiversità, come l’uomo deve migliorare il proprio rapporto con la natura circostante e i benefici che da essa ne derivano. Hanno lavorato utilizzando il tatto (ruvido, liscio); l’olfatto (profumato, pungente); la vista (i colori e le forme) e capire il ruolo dei vari elementi naturali nell’ambiente che ci circonda.

Giornata Mondiale dell’Alimentazione
Il 16 Ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, gli studenti hanno incontrato nell’orto della scuola Biagio Rantuccio, agricoltore delle Isole, con il quale hanno piantato alcune piantine (finocchi, lattuga canasta, cavolfiori..) spiegando come curare la vegetazione presente; l’importanza degli elementi nutritivi delle piante e l’aspetto emozionale legato al mondo vegetale. In un secondo momento ci siamo spostati nelle classi dove si è continuato a parlare di sana alimentazione insieme a lui e ai partner del nuovo progetto eTwinning/Erasmus+.
Collegati on line vi erano le scuole partner:

ICS 2 S. D’ACQUISTO di Messina che ha proposto un quiz interattivo in inglese da sottoporre ai loro coetani in collegamento ed hanno condiviso un momento di cura e benessere grazie ad un momento di “pausa attiva”; Docente referente Francesca Mortelliti

“SHKOLLA 9 VJEçARE – 4 Heronjtë , Valona, Albania, ha proposto alcuni esercizi fisici da svolgere per mantenersi in forma; Docente referente Valmira Balla e la Dirigente Scolastica Silvana Nikaj

Agrupamento de Escolas do Cerco di Porto, Porto (Portogallo), Istituto con il quale si svolgerà presto una short-mobility che vedrà protagonisti studenti e docenti del nostro istituto. Un modo per conoscere e far conoscere la nostra scuola e le nostre iniziative. Docente Referente Katia Cancela.
Verso le ore 11,00 è stata condivisa una merenda con i prodotti del nostro orto didattico.

Un ringraziamento a tutti i colleghi, ai genitori ed ai docenti delle scuole partecipanti per il loro contributo e la loro voglia di crescere e condividere esperienze e buone pratiche in un’aria di internazionalizzazione.
La docente referente ISOLE EOLIE Agata Finocchiaro

LA DIRIGENTE SCOLASTICA IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti


Ginostra si affida a Sant'Antonio degli abissi. Dopo l'ultimo nubifragio gli isolani chiedono interventi urgenti

Quando c'era la nicchia
(ANSA) - PALERMO, 22 OTT - Due evacuazioni nel giro di dieci anni, una nel 1992 ed una nel 2002, eruzioni, incendi, pioggia di lapilli ed in ultimo il devastante nubifragio dei giorni scorsi. Tutte le calamità possibili ed immaginabili si sono abbattute, negli ultimi anni, sul minuscolo borgo di Ginostra. Eppure i suoi abitanti restano saldamente ed orgogliosamente attaccati a questo villaggio dell'isola di Stromboli, raggiungibile solo via mare, che lentamente si sta sgretolando a causa delle calamità naturali. I Ginostresi (30 residenti effettivi oltre a una decina di stranieri che hanno scelto di vivere qui e tre muli) sono una specie in via di estinzione che andrebbe protetta insieme al suo habitat naturale. L'ultima ferita inferta è la scomparsa di un altro simbolo della borgata, la nicchia di Sant'Antonio che si trovava in cima ad una rupe e sulla quale andavano a pregare gli isolani. La statua, è precipitata in mare, trascinata dalla frana che ha investito il paese nel corso del nubifragio di sabato scorso. Guardando il fondale, a pochi metri di profondità, si può scorgere parte del braccio della statua, che fuoriesce dal fango con la mano verso l'alto. Forse un segnale di speranza lanciato agli abitanti che continuano a lottare contro la burocrazia e l'abbandono. Negli ultimi anni, grazie ad alcuni interventi regionali e nazionali nell'ambito dell'emergenza Stromboli del 2019, sono stati messi in sicurezza i costoni che sovrastano la zona portuale. Con questi interventi la parte bassa del villaggio ha resistito alla furia della natura dei giorni scorsi. 
Com'è oggi dopo il nubifragio
"Adesso però occorre predisporre un piano concreto delle opere da fare per mettere in sicurezza tutto il villaggio ed i suoi abitanti perché ogni volta che piove i danni sono devastanti ed i rischi per la popolazione enormi. Ginostra non potrà aspettare anni, rischia di scomparire prima" ammonisce Gianluca Giuffrè, 46 anni, titolare di un mini market, padre di due gemellini di sette anni, che fa da portavoce alle istanze degli abitanti. "Ad oggi - spiega Giuffrè - le strade sono ancora devastate e non si è nemmeno cominciato l'opera di pulizia dai detriti. Si è visto solo qualche volontario locale e della protezione civile. Avrebbero dovuto mandare con la prima nave disponibile mezzi e uomini per affrontare questo disastro, invece ancora nulla". Il Comune di Lipari, dal quale dipende l'isola di Stromboli, si è già attivato così come la giunta guidato da Renato Schifani che ieri ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per le zone della Sicilia colpite dagli eventi alluvionali degli ultimi giorni. Ma gli isolani sollecitano interventi urgenti per impedire che le loro case finiscano in mare e intanto pregano "Sant'Antonio degli abissi", come è stata ribattezzata la statua sommersa che tende la sua mano verso il borgo. (ANSA). 

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Inizia tu prima di chiedere

I cinque consiglieri d'opposizione: "L’assessore Iacolino e il vecchio megafono difettoso"

Riceviamo e pubblichiamo: 
L’Assessore Iacolino somiglia a un vecchio megafono difettoso: tanto rumore, ma tutto distorto. Alza il volume sperando di farsi sentire, ma ciò che ne esce è solo un suono confuso, ottuso e in gran parte stonato.
La recente nota dell'Assessore Gianni Iacolino sembra più una farsa che una difesa politica. Un vero e proprio spettacolo in cui tenta di dipingere l'opposizione come un gruppo di sabotatori professionisti, pronti a respingere qualsiasi "geniale" proposta della sua amministrazione. Peccato che, tra una battuta stantia su Totò e qualche citazione scadente da commedia all'italiana, tutto ciò che emerge è una difesa imbarazzante e maldestra dell’inefficienza che caratterizza questa amministrazione, soprattutto in materia di gestione idrica e rifiuti (le principali deleghe dell’Assessore Iacolino). L'estate appena trascorsa, del resto, è lì a testimoniare tutto.
Secondo Iacolino, l'opposizione dice "no" solo per sport, come se fosse un hobby. Forse l'Assessore sta proiettando il suo breve e memorabile periodo in opposizione, quando bocciava sistematicamente ogni proposta dell'amministrazione, dimostrando, con grande coerenza, cosa significava un'opposizione "costruttiva". La nostra opposizione è contro la mediocrità di una giunta che, se eccelle in qualcosa, è nell'incapacità di difendere i diritti fondamentali dei cittadini, a partire da quello alla salute.
Si continua a difendere opere che, se mai realizzate, servirebbero solo a smantellare il nostro ospedale. E l'Assessore, che da ex medico dovrebbe avere almeno una vaga idea di cosa sta parlando, finge di non capire che il vero problema non sono gli spazi, ma la mancanza di medici. Invece di preoccuparsi di portare personale qualificato, si concentra su inutili cubature. Forse si è dimenticato che il nostro ospedale, con metà degli spazi di oggi, aveva il doppio dell'efficienza e, guarda un po', anche il doppio dei medici. Dunque, quale nuova favoletta ci vuole propinare, caro Assessore? La "casa della salute" potrebbe anche avere senso, ma solo se integrata all'ospedale, non come struttura separata. Per favorire una reale integrazione ospedale-territorio, è opportuno che la Casa della Salute sia all’interno o quantomeno attigua al presidio ospedaliero, considerando che l'ospedale di Lipari è classificato come "ospedale di zona disagiata" ai sensi del D.M. 70/2015. Negli ospedali di zona disagiata, infatti, è prevista una maggiore integrazione con i servizi territoriali, poiché non dispongono di tutte le figure specialistiche presenti nel poliambulatorio distrettuale (neurologo, ortopedico, oculista, urologo, dermatologo, otorino, reumatologo, allergologo, ecc,). Una Casa della Salute attigua all’ospedale consentirebbe una gestione più razionale delle risorse umane e strumentali, come previsto dal D. Lgs. 502/92, migliorando così l’efficienza e la qualità dell’assistenza sia territoriale che ospedaliera. Il sito proposto per la sua costruzione è inadatto e inadeguato allo scopo. Se poi pensa di riempirla con medici di famiglia e pediatri, tanto vale sistemarla su Corso Vittorio Emanuele dove esiste già un grande immobile dirupato mai valorizzato dall’Asp Messina: almeno sarebbe vicino al porto e al centro storico.
L'Assessore si lamenta dell'immobilismo degli ultimi vent'anni, come se l'opposizione ne fosse la causa. Davvero? Ma ha mai fatto una valutazione dei suoi colleghi? Ha mai notato quei suoi compagni "fantasma", o, peggio ancora, i portaborse del sindaco, buoni solo a scaldare la sedia? Il vero ridicolo, Assessore Iacolino, è lei, che accondiscende a questa palude d'inettitudine. E dov'è finita l'efficienza amministrativa tanto sbandierata negli ultimi due anni? Che fine hanno fatto la trasparenza e le promesse sulle opere pubbliche bloccate, come l'allungamento del molo per gli aliscafi o l'approdo per il pescato? Parlare di "immobilismo" sembra più una strategia per distogliere l'attenzione dai fallimenti della sua giunta che un'accusa credibile verso altri. Ah, e siamo ancora in attesa del bilancio di previsione, che ci aveva promesso ad aprile e che doveva essere approvato, secondo lei, già a maggio. Questa sì che è efficienza! Nonostante i finanziamenti ereditati, che vi hanno permesso di chiudere i bilanci 2022 e 2023, non siete riusciti né a trovare nuove risorse né a far rinnovare i fondi. Solo rattoppi dell’ultima ora, Grandi statisti! Grande efficienza!
E vogliamo parlare dei porti? L'Assessore vuole farci credere che l'opposizione volesse bloccare il piano regolatore dei porti. Niente di più falso. Anzi, abbiamo criticato fin dall'inizio una procedura palesemente anomala, tant'è che vi siete trovati costretti a mettere delle pezze, e pure maldestramente, agli evidenti errori procedurali. Il resto sono chiacchiere da bar, alimentate dalla fervida immaginazione del nostro caro sindaco. Se non fosse per chi vi ha preceduto, che ha saputo liquidare senza gravi conseguenze economiche per il Comune la vicenda della società Condotte d'Acqua, non avreste neanche potuto ottenere alcuna delega, visto il procedimento in corso e gli impegni già assunti dal Comune. Dovreste solo ringraziare chi vi ha spianato la strada, consentendovi di godere dei frutti di quel lavoro e di chiedere la delega in condizioni favorevoli, come da indirizzo votato dal precedente Consiglio comunale.
Infine, è interessante vedere come l'Assessore critica la "macchina propagandistica" di Salvini, mentre lui stesso si diletta con tecniche propagandistiche per dipingere l'opposizione come un gruppo di teatranti ostruzionisti. Peccato che sia proprio la sua amministrazione a fare il teatrino per mascherare inefficienze e fallimenti.
In conclusione, pare che l'Assessore sia ossessionato dall'idea di chi fa "figuracce" e chi "figuroni", come se la politica fosse una sfilata di vanità. Ma, caro Assessore, ai cittadini interessa solo che i problemi siano risolti. Se l'opposizione chiede chiarezza o critica proposte giunte in ritardo e piene di interrogativi, non è una tragedia, ma il suo compito. Se le vostre proposte arrivano in Consiglio con mesi di ritardo, non potete aspettarvi che questo faccia solo da timbratore.
Forse, invece di citare Totò e il Marchese del Grillo, sarebbe ora che l'Assessore si rimboccasse le maniche e cominciasse a lavorare sul serio per il bene del paese. Di chiacchiere ne abbiamo sentite fin troppe. Il teatro, lasciamolo agli attori.

I Consiglieri Comunali
Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria

Quattro volontari della Protezione civile oggi a Ginostra. Bravi, ma servono più uomini e attrezzature




 

Il 6 novembre ad Arezzo si presenta il libro "Agrigento Capitale della Cultura" di Italo Toni

Santa Marina Salina: Si è dimessa da consigliera comunale Santina Gullo

Santina Gullo ha presentato, oggi, le sue dimissioni irrevocabili da consigliera comunale del Comune di Santa Marina Salina. 
Alla base delle dimissioni, così come si evince dal documento inviato alla presidente del consiglio comunale Susanna Rando, ci sono “motivi strettamente personali che non mi consentono più di svolgere tale incarico”. 
La Gullo, nelle amministrative del 2022, si era candidata con la lista “Uniamo Salina – Domenico Arabia sindaco”, riportando 84 preferenze. 
Il suo posto, in consiglio comunale, una volta che si sarà proceduto alla surroga e al successivo giuramento, sarà preso da Domenico Re, primo dei non eletti.

Casa di comunità: Assessorato regionale salute convoca Asp, sindaco e presidente consiglio comunale di Lipari


 

Anticipo consiglio per "Approvazione conto consuntivo 2023". Presidente Russo convoca riunione capi gruppo e Gullo torna alla carica


Sul gruppo Rinascita Eoliana, nel frattempo, il sindaco Gullo replica all'opposizione:  
“Mentre, con grande umiltà e sincero interesse – degno dei più diligenti scolari – i Consiglieri di Rinascita Eoliana prendono appunti e studiano la lezione di economia e finanza dei “docenti di opposizione”, una banalissima ricerca all’Albo Pretorio del Comune di Lipari racconta la discutibile gestione finanziaria del comune da parte dei precedenti amministratori e, quindi, anche di quelli che ora vogliono auto attribuirsi meriti.

Limitiamoci a quanto riguarda l’Amministrazione Gullo evidenziando quanto segue:

– Rendiconto di gestione anno 2020 : Approvato dal Consiglio Comunale il 6/9/2022 con 12 voti favorevoli (10 della maggioranza + 2 dell’opposizione).

E, in effetti, questo Rendiconto è proprio quello che i Consiglieri (3 dei quali erano assenti) oggi dicono che era già pronto all’insediamento dell’Amministrazione Gullo. Vale però la pena riportare alcuni passaggi del verbale di quella seduta:

“ Il dr Calabrese espone i contenuti della proposta e sottolinea la condizione deficitaria strutturale nella quale versa il Comune di Lipari in base alla tabella di riscontro 2020 …

Sottolinea che tale condizione discende soprattutto dalla scarsa esigibilità e della mancata riscossione dei tributi (in particolare TARI e tariffa idrica) oltre che alla elevata presenza di debiti fuori bilancio.”, mentre il  componente del Collegio dei revisori dei Conti, dr Panepinto, sottolinea a propria volta “ … la necessità di invertire con immediatezza la tendenza anche perché, a proprio giudizio, il Comune può rischiare il dissesto finanziario.”

Insomma, per dirla in parole povere, l’Amministrazione entrante si è ritrovata con le “pive nel sacco”,  cioè una situazione “Deficitarie Strutturale” foriera di pre-dissesto finanziario.

Appare superfluo sottolineare che nel 2022 si approvava il Rendiconto di gestione del 2020, e che questa era la difficile condizione di partenza che la nuova Amministrazione ha affrontato con coraggio, determinazione ed efficacia, tanto da garantire i servizi essenziali per sei mesi senza poter fare impegni di spesa, sopperendo con L’impegno e la generosità di tanti volontari e di tanti esemplari cittadini .

Rendiconto di gestione anno 2021 : Approvato dal Consiglio Comunale il 10/12/2022 con 10 voti (Tutti della maggioranza ).

Interessante, anche in questo caso, il verbale di quella seduta: il consigliere Sabatini propone di rinviare la discussione e, presenti 14, tutti i 4 dell’opposizione votano questa proposta che viene respinta. Al momento della votazione sul rendiconto, i 4 escono dall’aula.

E questo (insieme al successivo) è il rendiconto che i docenti consiglieri dicono di avere in qualche modo “permesso” all’Amministrazione Gullo di approvare. L’aiuto, come si evince dal loro comportamento, è consistito nell’abbandonare l’aula omettendo di onorare i propri doveri di consiglieri votando un consuntivo dell’Amministrazione precedente, lasciando l’aula e applicando quel famoso proverbio siciliano “U FUIRI E’ VIRGOGNA MA E’ SARVAMENTU I VITA ̀” per il loro operato, come si addice specificatamente a questa categoria di valorosi “docenti di opposizione”.

-Rendiconto di gestione anno 2022 : Approvato dal Consiglio Comunale il 27/09/2023 con 10 voti (tutti della maggioranza ), mentre i 5 consiglieri di opposizione sono tutti assenti .

E qui le cose sono due: o i “docenti di opposizione” sono riusciti nel corso di un anno a fare buona scuola ai Consiglieri di Rinascita Eoliana, oppure HANNO CONTINUATO LA LORO FUITINA PER QUELLO CHE LA MAGGIORANZA DI LORO AVEVA LASCIATO.

Rendiconto di gestione anno 2023 , la discussione portata in Consiglio il 18/10/2024 viene rinviata di 12 giorni perchè i consiglieri di opposizione e il Presidente del consiglio necessitano di chiarimenti .

Al riguardo, la prima cosa che non si comprende è la ragione di tale necessità, visto che venti giorni, ripetiamo venti giorni, di deposito del Consuntivo con tutti i pareri di legge, avrebbero dovuto consentire ai consiglieri (Presidente compreso rag. Russo) di chiedere tutti i chiarimenti possibili. E qui ci viene da supporre che “GATTA CI COVA” in ragione di qualche approfondimento che si sta effettuando in merito.

Al di là e oltre qualsiasi ragionamento, e raccontano di un modo chiaro di interpretare il ruolo di opposizione politica: non interesse comune, non critica o sollecitazioni costruttive, dibattiti accesi, anche duri se necessario, sul “merito” di questioni che riguardino la collettività,   che sta trasformando l’aula consiliare in UN’AULA DI TRIBUNALE, come ha più volte denunciato il consigliere Iacolino nei suoi interventi.

È bene ribadire che, quando il Consuntivo arriva in Consiglio comunale, sono già passati almeno 20 giorni da quando ha ottenuto i pareri del Collegio dei Revisori, a cui si aggiungono i giorni per la convocazione e tutti i consiglieri possono consultarlo, studiarlo e chiedere agli uffici tutti i chiarimenti di cui necessitano per poi “discuterne” in Consiglio, democraticamente e con cognizione di causa, e poi votarlo. Ma se, invece, lo scopo è 𝗣𝗔𝗥𝗔𝗟𝗜𝗭𝗭𝗔𝗥𝗘 𝗟’𝗔𝗧𝗧𝗜𝗩𝗜𝗧𝗔̀ 𝗔𝗠𝗠𝗜𝗡𝗜𝗦𝗧𝗥𝗔𝗧𝗜𝗩𝗔 allora non ci sarà mai un tempo sufficiente perché maggioranza e opposizione votino “insieme”, senza uscire dall’aula o abbandonare la votazione.

Il rinvio, evocando chissà quali responsabilità, comunque causa ritardi nell’utilizzo di alcuni residui e danni alla cittadinanza, ma ai Consiglieri che l’hanno votato questo pare che importi poco ! “

Il maresciallo dei carabinieri Carlà lascia Stromboli il suo saluto alla comunità di Stromboli e Ginostra

 Il saluto del maresciallo Giuseppe Carlà agli abitanti di Stromboli e Ginostra: 

"Buongiorno a tutti, in questa giornata ancora un po' grigia per la nostra isola e nell'accingermi a lasciare questa terra meravigliosa, vorrei ringraziarvi unitamente per ciò che mi avete trasmesso in questi anni. Abbiamo vissuto insieme diversi eventi, ed ho avuto modo di apprezzare proprio durante le diverse emergenze vissute, il legame viscerale con "Iddu" e con la sua terra. 

Ricorderò con affetto ognuno di Voi, indistintamente, e sono certo e convinto che quando sentirò parlare di Stromboli e Ginostra, mi sentirò orgoglioso e fiero di aver fatto parte, anche se per un breve periodo della mia vita, di quest'isola magica.

Buon compleanno a..

Sara Russo, Giovannino Bonsignore, Domenico Giacomantonio, Rosario Murabito, Gabriella Reitano, Bartola Mandarano, Daniela Gisella Saltalamacchia, Tamara Orto


Oggi, 22 ottobre: San Giovanni Paolo II

« Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! »

Di solito, perché uno sia ufficialmente dichiarato santo, ne deve passare di acqua sotto i ponti del "Tevere, con il rischio che il suo ricordo si disciolga nel vischioso amalgama del tempo. Poche le eccezioni. Una ha riguardato papa Giovanni Paolo II, scomparso nel 2005. Con lui la burocrazia vaticana ha bruciato i tempi, accogliendo l'appello lanciato a gran voce dalle centinaia di migliaia di persone accorse a Roma a rendergli l'estremo riconoscente: «Subito santo!». 

Il ricordo del papa venuto dall'Est è ancora vivissimo nel cuore e nella memoria di moltissimi. Chi ha qualche anno di più lo ricorda affacciato al balcone di San Pietro, sconosciuto cardinale di Cracovia, rivolgere con voce robusta ben impostata e in un italiano un po' acerbo, il primo saluto ai fedeli romani, dopo la sua elezione a sommo pontefice. O le parole con cui ha inaugurato il suo pontificato, il 22 aprile 1978: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!». 

Il suo è stato un pontificato lunghissimo, intenso e soprattutto missionario. Tantissimi i viaggi da lui intrapresi per incontrare lì dove vivono i cristiani di tutto il mondo e irrobustirli nella fede e sostenerli con la vicinanza nella carità. 

Aperto al dialogo con tutti, in particolare con le altre religioni, i cui rappresentanti egli ha voluto incontrare ad Assisi, nel 1986, per pregare insieme per la pace nel mondo. 

Attento ai giovani, che ricambiavano le sue attenzioni accompagnandolo e sostenendolo con il loro tonificante entusiasmo, specie nell'ultima fase della sua vita, debilitato dall'età e dalla malattia. A volte deciso, come nella Valle dei Templi ad Agrigento, quando, rivolgendosi ai mafiosi con inattesa durezza, ha invocato su di loro l'ira di Dio, se non si fossero convertiti. O quando ha puntato il dito minaccioso contro Augusto Cardenal, il mite monaco e poeta venezuelano, esponente della teologia della liberazione per lui, uomo vissuto sotto il regime comunista, pericolosamente imbevuta di marxismo rivoluzionario. 

Autorevole e decisivo sullo scacchiere mondiale, tanto che gli viene riconosciuto un ruolo importante nella caduta del regime comunista in Polonia, sua patria, e poi nel resto della galassia sovietica. 

Karol Wojtyla nasce a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio 1920, ultimo di tre figli. Vive un'infanzia tranquilla in un paese mai tranquillissimo. A tempo debito, riceve i sacramenti dell'iniziazione cristiana e si iscrive alle scuole fino all'università Jagellonica di Cracovia, nel 1938. L'anno seguente la Polonia è occupata dalle truppe del Terzo Reich: fine della libertà e di ogni attività culturale. Le università chiudono i battenti e Wojtyla deve mettere da parte i libri e cercarsi un lavoro, che trova prima in una cava e poi nella fabbrica chimica Solvay. Così si guadagna da vivere ed evita la deportazione in Germania. 

Continua nella clandestinità a coltivare interessi culturali, come la passione per il teatro. Gli piace calcare le scene e nel 1939 recita nell'opera fiabesca Il cavaliere al chiaro di luna, messa in scena da una compagnia sperimentale, il Teatro Rapsodico. Intraprende anche lo studio delle lingue. Un'altra vocazione nel frattempo fa breccia nel suo cuore, la vocazione sacerdotale, cui dà seguito iscrivendosi nel 1942 ai corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia. 

La vocazione ha origine da un incidente occorsogli nel febbraio 1944. Sta rincasando dal lavoro quando un camion tedesco lo investe. Esce malconcio dall'incidente: trauma cranico acuto ed escoriazioni varie, una ferita alla spalla curata in due settimane d'ospedale. Vede nell'essersela cavata un segno della chiamata del Signore. 

Vive la tragedia dcl suo popolo. Nell'agosto 1944, durante la rivolta di Varsavia, sfugge alla deportazione. Quando la Gestapo perquisisce la città di Cracovia, casa per casa, alla caccia di polacchi maschi, Karol riesce a nascondersi in arcivescovado, dove rimane fino a guerra finita.

La notte del 17 gennaio 1945 i tedeschi abbandonano la città. Nella Polonia e nell'Europa, finalmente liberate dall'incubo nazista, la vita rinasce. Anche il seminario riapre i battenti e Wojtyla riprende gli studi, iscrivendosi alla facoltà di teologia dell'università Jagellonica e 1'1 novembre 1946 viene ordinato sacerdote. 

Giovane prete di eccellenti promesse, è mandato a Roma a coronare con la laurea un profittevole corso di studi. Due anni dopo, nel 1948, relatore padre GarrigouLagrange, consegue il dottorato in teologia discutendo una tesi sulla dottrina della fede in san Giovanni della Croce.

Ritornato in patria, alterna l'attività pastorale in alcune parrocchie con l'assistenza spirituale agli universitari. Nel 1951 riprende gli studi all'Università cattolica di Lublino, dove si laurea nuovamente con una tesi sulla possibilità di fondare un'etica cristiana a partire dal sistema etico del filosofo Max Scheler. Dopodiché, si dedica all'insegnamento della teologia morale e dell'etica nel seminario di Cracovia e nella facoltà di teologia di Lublino. 

Ha tutte le carte in regola per una promettente carriera ecclesiastica. Il primo passo gliela fa compiere Pio XII nel 1958 nominandolo vescovo ausiliare di Cracovia. Prosegue Paolo VI, facendolo arcivescovo, nel 1964, della stessa città e creandolo, tre anni dopo, cardinale. Nel frattempo partecipa al concilio Vaticano II (19621965) dando un contributo importante nell'elaborazione delle costituzioni Gaudium et spes e Dignitatis humanae. 

A Cracovia l'arcivescovo Wojtyla deve fare i conti con il duro regime comunista, ma non è tipo da subirne i soprusi senza battere ciglio. Si contrappone a esso con fierezza e coraggio, fino a sfidarne i burocrati pubblicando a puntate nel giornale diocesano libri colpiti dalla censura, come Ipotesi su Gesù di Vittorio Messori e Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci. 

Dopo la morte di Paolo VI, nell'agosto 1978, partecipa al conclave, che elegge a succedergli Albino Luciani, patriarca di Venezia, che prende il nome di Giovanni Paolo I. Trentatré giorni dopo, la Cappella Sistina accoglie i cardinali per un nuovo conclave. Luciani è prematuramente scomparso, stroncato da un infarto nel cuor della notte. 

Il 16 ottobre fumata bianca. I cardinali hanno eletto il giovane (ha solo cinquantotto anni) arcivescovo di Varsavia, cardinale Karol Wojtyla. Con il nome di Giovanni Paolo II, egli inizia il 22 ottobre successivo il suo pontificato, destinato a essere uno dei più lunghi della storia della chiesa: ventisette anni, ricchi anche di sorprese, come quella di vederlo sciare sui monti innevati del Terminillo, della Marmolada e dell'Adamello. 

Carissimi fratelli e sorelle,

siamo ancora tutti addolorati dopo la morte del nostro amatissimo Papa Giovanni Paolo I. Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano... lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Ho avuto paura nel ricevere questa nomina, ma l’ho fatto nello spirito dell’ubbidienza verso Nostro Signore Gesù Cristo e nella fiducia totale verso la sua Madre, la Madonna Santissima.

Non so se posso bene spiegarmi nella vostra... nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi corrigerete. E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia nella Madre di Cristo e della Chiesa, e anche per incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa, con l’aiuto di Dio e con l’aiuto degli uomini. 

Tra i primi passi del suo ministero, il pellegrinaggio alla tomba dei due patroni d'Italia: va ad Assisi a rendere omaggio a san Francesco e poi si reca nella basilica di Santa Maria sopra Minerva in Roma a venerare Caterina da Siena. 

I viaggi missionari sono un tratto caratteristico del pontificato di Giovanni Paolo II: ne fa ben 104, nel corso dei quali incontra milioni di fedeli in tutto il mondo; 146 sono le visite pastorali in Italia; come vescovo di Roma; poi, visita 317 parrocchie. Innumerevoli anche le udienze generali del mercoledì e le udienze speciali riservate a personalità del mondo della politica, della cultura e della scienza. 

Per i giovani avvia nel 1985 le Giornate mondiali della gioventù. Ed è presente a ben diciannove di esse in varie parti del mondo, con la partecipazione di milioni di giovani entusiasti e affascinati dalla parola di Dio che egli annuncia senza sconti. 

Un episodio lo segna a fondo nel corpo e nello spirito, l'attentato di cui è vittima il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro. A colpirlo è un giovane killer turco, Mehmet Ali Agca. Su chi abbia armato la sua mano non è mai stata fatta completa luce: i servizi segreti di paesi del blocco sovietico, irritati per il suo apporto dato alla caduta del comunismo? Forse. 

Il pontefice ferito è sottoposto a un difficile intervento chirurgico. Si salva e lui attribuisce la salvezza all'intervento della Madonna, apparsa a Fatima, appunto, un 13 di maggio. L'anno successivo, ristabilitosi, si reca in Portogallo a ringraziarla e fa incastonare il bossolo del proiettile nella corona che cinge la testa della Vergine. 

La vicenda ha un seguito. Interrogandosi sul senso di quanto accadutogli e su alcune coincidenze e conoscendo il contenuto dell'ultimo dei segreti confidati dalla Madonna ai pastorelli di Fatima e non ancora svelato, intravede se stesso nei tratti del vescovo vestito di bianco colpito a morte, descritto nel segreto, e collega il tutto a quanto successogli quel 13 maggio. 

Vive con intensità e slancio, nonostante il progredire inesorabile della malattia, la preparazione al terzo millennio e poi la celebrazione del giubileo del 2000, promuovendo grandi celebrazioni e iniziative, dalle quali si attende un profondo rinnovamento spirituale della chiesa. Rilancia in seguito proclamando l'anno mariano e l'anno dell'eucaristia. 

L'evangelizzazione di chi non ha ancora subito il fascino del Vangelo di Cristo, e la rievangelizzazione di chi a quel fascino si è poi sottratto sono la nota dominante del suo pontificato e dei suoi interventi: sinodi (14), lettere encicliche ed esortazioni apostoliche (15), libri (5), Catechismo della chiesa cattolica... 

Il tutto, naturalmente, accompagnato da una profonda fede personale, da una filiale devozione alla Madre del Signore e da un grande amore per il prossimo, soprattutto per i più deboli, bambini, anziani e malati, nelle cui file passa lui stesso l'ultimo tratto di vita, offrendo un umanissimo e luminoso esempio di sopportazione e di coraggio nel cercare un senso al dolore che accompagna la vita di ciascuno. 

Giovanni Paolo II muore in Vaticano il 2 aprile 2005. Davanti alla sua bara, esposta in San Pietro, sfilano più di tre milioni di pellegrini. Benedetto XVI lo proclama beato maggio 2011 e viene canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.

PRATICA O nostro amatissimo padre Giovanni Paolo II aiutaci ad amare la Chiesa con la stessa gioia e intensità con cui tu l'amasti in vita.

PREGHIERA O Trinità Santa, ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa il Beato Giovanni Paolo II e per aver fatto risplendere in lui la tenerezza della tua paternità, la gloria della Croce di Cristo e lo splendore dello Spirito d’amore.

Buongiorno...così!


 

Tremano nella notte Vulcano e Lipari

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata, stanotte alle 23 e 19, ad otto chilometri circa dall'isola di Vulcano e 9 chilometri di profondità.

L'evento sismico è stato avvertito in diverse aree di Vulcano e Lipari.

Nella stessa area un'altra scossa di magnitudo 1,4 è stata registrata alle ore 2 e 52 ad una profondità di 10 chilometri

Non si registrano danni a persone e cose.

lunedì 21 ottobre 2024

Due articoli su Ginostra dalla Gazzetta del sud del 21 ottobre 2024


Maltempo, deliberato stato di emergenza regionale: stanziati 2,8 milioni di euro. Previsti interventi su Stromboli e Ginostra

Stato di emergenza regionale per le zone della Sicilia colpite gravemente dagli eventi alluvionali degli ultimi due giorni. Lo ha deliberato la giunta di governo convocata con urgenza per questo pomeriggio dal presidente della Regione, Renato Schifani.

Stanziati 2,8 milioni di euro dal Fondo di riserva per le spese impreviste del bilancio regionale per effettuare, nel più breve tempo possibile, gli interventi ritenuti indispensabili per rimuovere le situazioni di pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi colpiti dai fenomeni meteorologici avversi del 19 e del 20 ottobre 2024. Commissario straordinario per l’emergenza è stato nominato il dirigente generale del dipartimento Tecnico dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, Duilio Alongi.

«Dopo aver seguito costantemente l’evolversi della situazione dei giorni scorsi – dice Schifani – stiamo procedendo con tempestività e immediatezza, sia sul piano operativo sia su quello finanziario, per fronteggiare le criticità riscontrate in diverse zone della Sicilia. Nostro obiettivo fondamentale è quello di garantire innanzitutto la sicurezza dei cittadini e ripristinare la viabilità regionale lì dove è stata danneggiata gravemente».

Nello specifico, sono cinque gli interventi prioritari, nelle aree maggiormente colpite, individuati a seguito dei sopralluoghi del dipartimento Tecnico con gli uffici del Genio civile, dell'Autorità di bacino e della Protezione civile. Alla foce del fiume Salso, a Licata, nell’Agrigentino, sarà avviato un intervento urgente per rimuovere i detriti alluvionali che ostruiscono il regolare deflusso delle acque verso il mare, con l'obiettivo di ripristinare la normale funzionalità. Sul fiume Dittaino, si interverrà con il rifacimento degli argini attraverso il posizionamento di massi ciclopici.

A Enna, dove una frana di notevoli dimensioni ha causato la chiusura al transito dell'intera sede stradale e la sospensione di alcune attività commerciali, verranno intraprese misure di messa in sicurezza dell’area per consentire la riapertura della viabilità e ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Sull’isola di Stromboli, verranno effettuati interventi per la rimozione dei detriti che ostacolano la circolazione lungo alcune arterie compromettendo la normale mobilità; in particolare, nella frazione di Ginostra saranno rimossi i residui alluvionali che rendono impraticabili diverse strade del centro abitato, con l'intento di ristabilire l'accesso all’area e garantire la sicurezza degli abitanti.

La giunta, inoltre, su proposta dell'assessore all'Agricoltura Salvatore Barbagallo ha dato incarico al dipartimento competente di delimitare le aree agricole della Piana di Licata maggiormente colpite, quantificando i danni alle infrastrutture, alla produzione agricola e alle attrezzature. La copertura finanziaria sarà garantita da apposite risorse del Programma di sviluppo rurale.

Le "figurone" dell'opposizione a Lipari (di Gianni Iacolino)

di Gianni Iacolino
𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞𝐯𝐚 𝐚 𝐋𝐢𝐩𝐚𝐫𝐢 ,𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞, 𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐝 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐫𝐧𝐨 , 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 ? 𝐈 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐚𝐥𝐛𝐞𝐫𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨, 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐢𝐨 , 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 "𝐦𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐧𝐠𝐨" , 𝐟𝐢𝐧𝐠𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐚 𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Venti anni e più di questo andazzo e la macchina amministrativa si era fermata definitivamente. Si è forse vista qualche nuova opera pubblica realizzata dopo l'esperienza Giacomantonio? Nessuna, a dispetto di interminabili fuffe , atteggiamenti e dichiarazioni altisonanti che nascondono un vuoto abissale ed una totale assenza di interesse per il bene comune.
È risaputo che l'Italia è il paese che ha dato i natali a Pulcinella , ma cercare di imitare Totò e Peppino ,in consiglio comunale , è eccessivo e per giunta del tutto fuori luogo . Riunirsi in consiglio col solo intento di ostacolare l'iter, già laborioso di suo , per l'approvazione del bilancio , la dice lunga su un'opposizione che, pur sapendo di mentire , si dichiarò invece da subito costruttiva.
Ma costruttiva di cosa ? Del caos? Dell'immobilismo amministrativo? Su quest' aspetto c'erano riusciti bene quando litigavano in passato fingendo di amministrare. Ci vogliono riprovare ancora una volta , ponendo ostacoli su tutti i provvedimenti più utili ed inderogabili. A costoro non importa nulla dell'interesse comune. Figuracce su figuracce . Nella loro cultura basta cambiare qualche lettera e le figuracce diventano subito figuroni.
Rinviare immotivatamente la discussione sul rendiconto 2023 ? Un figurone ! Bocciare con protervia l'edificazione di una struttura sanitaria ? Altro figurone ! Ostacolare ,senza peraltro riuscirci , l'avvio dell'iter del Piano dei porti atteso da 40 anni ? Un ulteriore figurone . E via di questo passo, confondendo figuracce e figuroni, nella speranza di fiaccare nel tempo un'amministrazione , per pura vendetta elettorale .
Manca ancora l'assalto al Campidoglio di trampiana memoria . Interventi, discussioni colorite , condite da paroloni , disquisizioni giuridiche e gesticolazioni per dar forza a supercazzole non possono essere addotte a sostegno di comportamenti che di politico , per la polis, non hanno nulla. Il lupo perde il pelo ma non il vizio? È anche vero, però, che al cuor non si comanda e quando la cultura politica è quella, allora non c'è niente da fare ; vai sempre a perderti nei meandri dove ti sei formato .
Seguendo la logica del commercialista che chiede il rinvio del primo punto , pur di ritardare l'approvazione del bilancio comunale, si può allora giustificare anche la logica di un medico che ordina il controllo della prostata da effettuarsi presso un carrozziere. A tutte queste macchinazioni negative per il paese, deve conseguire necessariamente il bisogno di una narrazione che possa far presa sui propri elettori, anche quelli che ti avevano votato perché apprezzavano, invece , il programma Gullo.
Per capire meglio tutto questo, bisogna tornare ancora una volta alla commedia italiana. I maldestri tentativi di imbonimento dell'opinione pubblica mi ricordano la "bestia" , la macchina propagandistica di Salvini che funzionava grazie anche ai sentimenti ,in genere negativi, di certi utenti dei social .
Questa commedia all'italiana l'abbiamo ancora una volta rivissuta nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Il Marchese del Grillo strillava : "quanno se scherza bisogna essere seri ". Ricordate Totò che , serio, si fingeva proprietario della fontana di Trevi per venderla con un giro di parole ad un allocco turista americano? Il dialogo della trattativa Totò , onde evitare ripensamenti, lo concludeva così : "a me non importa proprio niente , hai capito ? Allora l'affare è fatto ! " Quasi come le parole pronunciate dal Presidente a conclusione frettolosa dell'ultimo consiglio comunale.

Diabete, la Regione avvia le procedure per l'acquisizione del glucagone spray

La Regione Siciliana annuncia l'intenzione di avviare le procedure necessarie per l'acquisizione del farmaco Baqsimi, il glucagone in versione spray nasale destinato ai casi di ipoglicemia più gravi. La decisione è stata ufficialmente comunicata dal presidente Renato Schifani in una lettera indirizzata al Ministero della Salute e all'Aifa.

Il farmaco, classificato in fascia "C" da circa un anno, è attualmente a carico del paziente. Tuttavia, numerose Regioni, tra cui alcune sottoposte a piano di rientro come la Sicilia, hanno adottato provvedimenti specifici per continuare l'erogazione gratuita del medicinale. Baqsimi, infatti, è considerato indispensabile nel trattamento delle emergenze diabetiche grazie alla sua somministrazione rapida e non invasiva.

Nella lettera, il presidente Schifani ricorda che sulla riclassificazione del farmaco dalla fascia "A" a quella "C" c'è attualmente in corso una procedura negoziale con l'Aifa, ma che, nell'attesa dell'esito, la Regione procederà autonomamente all'acquisto di limitati quantitativi di farmaco, anche attraverso il coinvolgimento della Centrale unica di committenza, da distribuire in via diretta a selezionate categorie di pazienti diabetici, al fine di evitare ingiustificate iniquità territoriali nell'accesso a questa terapia.

Filicudi: Summer school dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania e dell’Università etnea

Le Eolie, oltre ad essere un immenso scrigno di biodiversità, sono un innovativo laboratorio di progetti di riqualificazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale. Nell’isola di Filicudi, considerata un paradiso terrestre per bellezze naturalistiche e ambientali, sia in terra che in mare, si è svolta la “Summer School”, dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania e dell’Università etnea, per studiare il rapporto tra ingegneria e natura, territorio e architettura, tecniche strutturali e digitale. 

Con numeri sempre in crescita, anche quest’anno, la Summer School ha visto impegnati giovani e professionisti. Particolare attenzione è stata rivolta all’area di Zucco Grande, isolata e con strutture e abitazioni da recuperare, secondo un principio chiaro: la riqualificazione del patrimonio costruito rappresenta una ricca opportunità di sviluppo per il territorio. Tra gli obiettivi, infatti, la rigenerazione che preserva il patrimonio esistente, l’utilizzo di energie rinnovabili e la realizzazione di collegamenti con il resto dell’isola, puntando su soluzioni green e mobilità dolce.

Ginostra: E' tempo di sopralluoghi ma occorre fare presto

Giornata di sopralluoghi oggi a Ginostra dopo il violento nubifragio che, sabato scorso, ha causato la tracimazione dei vari torrenti, mettendo, letteralmente, in ginocchio la frazione, causando danni di una certa portata, generando situazioni di potenziale pericolo e rendendo impraticabili le stradine che, ricordiamolo, per gli abitanti rappresentano, insieme all’approdo di Protezione civile, l’unica via di fuga, in caso di eruzione dello Stromboli. 
Con la motovedetta dell’Arma è giunto, nella frazione, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Milazzo, capitano Alberto Del Basso che, unitamente ai militari, in servizio nella stazione di Stromboli, ha effettuato una ricognizione sul territorio, soffermandosi anche con qualche residente. 
Un ulteriore sopralluogo è stato compiuto dai tecnici del Genio Civile di Messina, in previsione dell’indispensabile intervento di somma urgenza per la rimozione dalle stradine di fango, pietre e detriti vari sollecitato sia dall’amministrazione comunale che dal locale comitato di cittadini, coordinato da Gianluca Giuffrè. La ricognizione sul territorio avrebbe riguardato, inoltre, anche l’insabbiato scalo Pertuso e la constatazione di altre, potenziali, situazioni critiche da affrontare, una volta superata la fase emergenziale. 
Per domani, se le condizioni meteo lo permetteranno, è previsto l’arrivo dei tecnici dell’Autorità di bacino.
I ginostresi, comunque, auspicano che i tempi degli interventi sulle stradine siano i più celeri possibili e prima di un eventuale peggioramento delle condizioni meteo

Tragedia a Messina, bimba di 8 anni muore nella notte al Policlinico. Era arrivata con la febbre altissima. Shock settico per batterio aggressivo

Una bimba messinese di otto anni è morta nella notte nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico. La piccola era stata portata dai genitori con la febbre altissima nella notte tra sabato e domenica scorsi. I sanitari hanno fatto il possibile per salvarla ma non c'è stato nulla da fare. 
La bambina già da qualche giorno avesse la febbre alta, i genitori preoccupati hanno anche richiesto l'intervento domiciliare del pediatra fino a quando poi hanno deciso di portarla al pronto soccorso del Policlinico. Qui la bimba arrivata con disidratazione e febbre. Già dai primi esami eseguiti è emersa la presenza di una infezione. Trasferita subito in terapia intensiva pediatrica dove le sono state somministrate le terapie previste in questi casi. Qui, però, il suo cuore ha cessato di battere alle 4.15 della notte scorsa. 
Sono in corso ulteriori approfondimenti per individuare che cosa possa aver generato l’infezione, ma alla base ci sarebbe uno shock settico dovuto ad una infezione provocata da un batterio molto aggressivo. 
La piccola ,che avrebbe compiuto 9 anni a dicembre, frequentava la scuola primaria di primo grado alla Mazzini-Gallo ed è qui che ha iniziato a sentirsi male giovedì scorso.

Politiche sociali, corsi di formazione per assistenti familiari. Albano: «Valorizziamo la figura del cargiver e miglioriamo i servizi»

Corsi di formazione specifici per i cargiver familiari. Li prevede un avviso dell'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali rivolto agli enti per la formazione di assistenti familiari e il consolidamento e ampliamento dei servizi socio-assistenziali. La dotazione finanziaria - a valere sul PR Sicilia FSE+ 2021/2027 - ammonta complessivamente a 12,6 milioni di euro.
«I servizi sociali accessibili ed efficaci rappresentano un presupposto fondamentale per garantire adeguata assistenza a soggetti svantaggiati - ha dichiarato l'assessore Nuccia Albano -. Vogliamo così contribuire alla politica di rafforzamento dell’offerta formativa su tutto il territorio regionale, relativa ai servizi di sostegno alle persone non autosufficienti. Riteniamo che formare la figura di sostegno qual è l'assistente familiare, che si occuperà della cura e del benessere in generale, può migliorare la qualità di vita di chi è assistito. Attraverso i percorsi formativi, inoltre - ha aggiunto l'assessore - valorizziamo la figura del cargiver familiare per favorirne il riconoscimento e l’integrazione nell’ambito del sistema regionale dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari».

L'avviso prevede il riconoscimento di crediti formativi in accesso ai percorsi di assistente familiare. I destinatari delle attività formative sono disoccupati, inoccupati e inattivi, mentre i soggetti che possono presentare istanza di partecipazione all’avviso sono gli enti di formazione con sede operativa in Sicilia, accreditati alla macro-tipologia “Formazione continua e permanente”.

La presentazione dell’istanza di finanziamento dovrà avvenire esclusivamente mediante il supporto del Sistema informatico, che sarà disponibile all’indirizzo www.fse.regione.sicilia.it. Per visualizzare la sezione del portale contenente gli avvisi attivi bisogna accedere tramite Spid. A questo link l'avviso pubblicato sul portale della Regione Siciliana nella sezione dipartimento della Famiglia.

Dalla Gazzetta del sud del 21 ottobre 2022 un articolo di Salvatore Sarpi


 

Buon compleanno a...

... Francesca Leone, Maria Clara Martinelli, Graziella Mandarano, Cristina Favaloro, Enrico Mantineo, Bartola Saltalamacchia

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Il valore delle cose

Oggi, 21 ottobre: Beato Giuseppe Puglisi

Don Giuseppe Puglisi nacque a Brancaccio un quartiere di Palermo il 15 settembre 1937 da Carmelo, calzolaio, e Giuseppa Fana, sarta.

Entrò nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e venne ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini nel 1960. Nel 1961 venne nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del SS.mo Salvatore nella borgata di Settecannoli sempre a Palermo, e dal 27 novembre 1964 operò anche nella vicina chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi a Romagnolo.

Dopo essere divenuto confessore delle suore basiliane Figlie di Santa Macrina nell’omonimo istituto iniziò anche la carriera di insegnante. Nel 1967 fu nominato cappellano presso l’istituto per orfani “Roosevelt” all’Addaura e vicario presso la parrocchia Maria Santissima Assunta a Valdesi. Nel 1969 fu nominato vicerettore del seminario arcivescovile minore. Nel settembre di quell’anno partecipò ad una missione nel paese di Montevago, colpito dal terremoto.

Seguì in particolare modo i giovani e si interessò delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città. Seguì con attenzione i lavori del Concilio Vaticano II e ne diffuse subito i documenti tra i fedeli, con speciale riguardo al rinnovamento della liturgia, al ruolo dei laici, ai valori dell’ecumenismo e delle chiese locali. Il suo desiderio fu sempre quello di incarnare l’annunzio di Gesu’ Cristo nel territorio.

Il primo ottobre 1970 venne nominato parroco di Godrano paese in provincia di Palermo a quei tempi segnato da una sanguinosa faida riuscendo a riconciliare le famiglie dilaniate dalla violenza con la forza del perdono.

Il 9 agosto 1978 fu nominato pro-rettore del seminario minore di Palermo e il 24 novembre dell’anno seguente fu scelto dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo come direttore del Centro diocesano vocazioni. Il 24 ottobre 1980 fu nominato vice delegato regionale del Centro vocazioni e dal 5 febbraio 1986 divenne direttore del Centro regionale vocazioni e membro del Consiglio nazionale. Agli studenti e ai giovani del Centro diocesano vocazioni dedicò con passione lunghi anni realizzando, attraverso una serie di “campi scuola”, un percorso formativo esemplare dal punto di vista pedagogico e cristiano.

Promotore di numerosi movimenti tra cui: Presenza del Vangelo, Azione cattolica, Fuci, Equipes Notre Dame, Camminare insieme. Dal maggio del 1990 svolse il suo ministero sacerdotale anche presso la “Casa Madonna dell’Accoglienza” a Boccadifalco, dell’Opera pia Cardinale Ruffini, in favore di giovani donne e ragazze-madri in difficoltà.

Il 29 settembre 1990 venne nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, e dall’ottobre del 1992 assunse anche l’incarico di direttore spirituale del corso propedeutico presso il seminario arcivescovile di Palermo. Il 29 gennaio 1993 inaugurò a Brancaccio il centro “Padre Nostro”, che divenne il punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere.

Giuseppe fu sempre attivo nel suo quartiere per rivendicare i diritti civili della borgata, denunciando collusioni e malaffari e subendo minacce e intimidazioni. Venne ucciso dalla mafia in piazzale Anita Garibaldi 5, il giorno del compleanno, 15 settembre 1993. La salma fu tumulata presso il cimitero di Sant’Orsola, nella cappella di Sant’Euno e ad aprile 2013 la salma fu poi traslata nella cattedrale di Palermo.

La sua attività pastorale costituì il movente dell’omicidio, i cui esecutori e mandanti mafiosi furono arrestati e condannati con sentenze definitive fatto che spinse subito i fedeli al riconoscimento del martirio che avvenne nel dicembre del 98 ad opera del Cardinale Salvatore De Giorgi. Fu beatificato il 25 maggio 2013 al “Foro Italico Umberto I” di Palermo.

Buongiorno...così


 

domenica 20 ottobre 2024

Vulcano, si è conclusa la campagna di misure geochimiche e geofisiche


Si è conclusa ieri la campagna di misure geochimiche e geofisiche svolta nella Baia di Levante e Faraglione #vulcanoisland, nell'ambito del progetto INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Pianeta Dinamico - WUnderVul, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi.
Alcune misure finali saranno effettuate anche la prossima settimana, ma ormai il più è stato fatto!