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giovedì 15 agosto 2024

Ecco le nomine di sacerdoti effettuate dall'Arcivescovo Accolla. Molte riguardano la Chiesa eoliana

 Dal sito dell'Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela 

Si rende noto che S.E. l’Arcivescovo ha provveduto alle seguenti nomine:

  • sac. Alessandro DE GREGORIO, Canonico del Capitolo della Concattedrale di San Bartolomeo in Lipari;
  • sac. Giuseppe COSA, Parroco della Parrocchia di Maria SS. del Rosario in Lami – Lipari, Amministratore parrocchiale della Parrocchia della Purità di Maria SS. in Quattropani – Lipari, Rettore del Santuario della Madonna della Catena in Quattropani – Lipari e Amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Gaetano in Acquacalda – Lipari;
  • sac. Vito MANDARANO, F.D.P., Parroco Rettore della Parrocchia Santuario di Santa Maria Consolata in Messina;
  • sac. Letterio RAFFAELE, Parroco della Parrocchia di Maria SS. di Porto Salvo in Lipari e Rettore della Chiesa ex conventuale di San Francesco d’Assisi in Lipari;
  • sac. Daniele TORRE BERTINO, C.PP.S., Amministratore parrocchiale della Parrocchia dei Santi Sebastiano e Antonio di Padova in Cavaliere e Scarcelli – Saponara;
  • p. Antoine M. AGOSSOU, F.I., Vicario parrocchiale della Parrocchia di San Sebastiano in Barcellona P.G.;
  • sac. Albin DAVIS, Vicario parrocchiale della Parrocchia di Maria SS. di Porto Salvo in Lipari.
NDD di Eolienews - Da quanto apprendiamo le nomine dovrebbero diventare ufficiali dopo il 24 agosto. 
In aggiunta al comunicato evidenziamo che Padre Letterio Raffaele (Don Lio) mantiene le parrocchie di Pianoconte e Vulcano; Don Giuseppe Mirabito la parrocchia di San Giuseppe. 

Federalberghi Isole di Sicilia denuncia gravi disservizi sui collegamenti a mezzo navi per le Eolie e ribadisce richieste urgenti di intervento

 COMUNICATO - Nel pieno dell'estate 2024, Federalberghi Isole di Sicilia ha denunciato nuovamente i gravi disservizi nei collegamenti a mezzo navi verso le Isole Eolie. Il caso più eclatante si è verificato il 13 agosto, quando il noto reporter Antonino Monteleone, inviato del programma Le Iene, ha condiviso pubblicamente la sua disavventura: il suo viaggio verso le Eolie, inizialmente previsto per le 15:00, è stato posticipato più volte fino alle 20:30, a causa di un “cambio operativo” e di un “rifornimento”. L'episodio, documentato e diffuso sui social, ha registrato migliaia di visualizzazioni, amplificando (qualora fosse necessario) il malcontento generale.

Questo disservizio non è un caso isolato, ma solo l'episodio mediaticamente più rilevante di una lunga serie di ritardi e cancellazioni che hanno afflitto i collegamenti a mezzo navi con l’arcipelago. I problemi segnalati da Federalberghi riguardano la cronica insufficienza delle corse, la scarsa capienza dei mezzi impiegati.

A partire dal giugno 2024, la situazione è peggiorata per la mancata adozione degli orari estivi, con la motonave Isola di Stromboli che, nonostante le promesse di rientro, ha continuato a essere assente dalle rotte per prolungati periodi a causa di guasti tecnici. Questo ha lasciato le Eolie senza i necessari potenziamenti del servizio durante i mesi cruciali di giugno, luglio, agosto e settembre.

Di fronte a tali disagi, Federalberghi Isole di Sicilia ha deciso di rivolgersi nuovamente alle autorità competenti, inviando una nota dettagliata ai principali Enti. Tra i destinatari figurano il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, l'Assessore Regionale al Turismo Elvira Amata, l'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e la Guardia Costiera. Nella lettera, Federalberghi ha evidenziato non solo i danni d'immagine per le isole, ormai bersaglio di critiche online, ma anche i disagi per i residenti e le attività economiche, che subiscono ritardi e rincari negli approvvigionamenti.

Le richieste avanzate dall'associazione – già avanzate congiuntamente assieme ad altre 40 associazioni - sono chiare e puntuali: rimessa in servizio o sostituzione della motonave Isola di Stromboli con un mezzo adeguato; rigenerazione e integrazione del parco navi, ripristinando i servizi precedentemente disponibili e nel rispetto delle prescrizioni per i disabili; ripristino delle corse e dei servizi a mezzo navi ai livelli pre-2022; interventi per abbattere gli insostenibili aumenti tariffari, che stanno danneggiando le economie micro insulari; monitoraggio costante della qualità e quantità dei servizi e istituzione urgente di un tavolo di confronto permanente, già richiesto più volte anche dai sindaci delle isole minori.

L’associazione sottolinea che l’insufficienza e l’inefficienza dei servizi marittimi non solo penalizzano la qualità della vita dei residenti, ma rappresentano un grave deterrente per il turismo, settore vitale per l’economia dell’arcipelago. Federalberghi attende un riscontro dalle autorità e un intervento tempestivo per risolvere una situazione che, se non affrontata, rischia di compromettere ulteriormente l’immagine delle Eolie e il benessere delle loro comunità.

Buon Compleanno...

...a Bartolo Cafarella, Assuntina La Grega, Caterina Sciacchitano, Lucilla Isidori Iacono, Giovanna Marino, Maria Santina Ulargiu 


Impegni di spesa: minoranza all'attacco. Dalla Gazzetta del sud di ieri, 14 agosto 2024



 

Accadde alle Eolie,15 agosto 2020: Camion rifiuti "vola" in mare a Bagnamare, tragedia sfiorata (foto e video)


 VIDEO: 

Oggi, 15 agosto: Assunzione di Maria


Gesù salendo al cielo aveva lasciato la sua Madre a guida della Chiesa nascente perchè fosse a tutti di conforto. La lasciò fin tanto che la vide necessaria a guidare e raddolcire le pene degli Apostoli e dei discepoli, ma appena vide che la sua missione era compiuta, le fece risuonare all'orecchio le parole: Veni, mater mea: Veni, coronaberis (Vieni, madre mia, vieni: sarai coronata). Maria che tanto e così ardentemente aveva desiderato di unirsi in Paradiso al suo Divin Figliuolo, ebbe un sussulto: il suo vergine cuore, inondato di nuovo amore e di nuova speranza, con un palpito più forte spezzò il fragile velo del corpo che teneva ancora la sua anima prigioniera su questa terra e spirò di puro amor di Dio. Era a Gerusalemme e fu sepolta nell'orto degli Ulivi. Narra la tradizione che al transito della Beata Vergine erano presenti tutti gli Apostoli, eccetto San Tommaso. Ma come la sua mancanza di fede nella resurrezione di Gesù gli aveva permesso di mettere la sua mano nel costato del Salvatore, così ora la sua assenza era stata disposta da Dio perchè gli Apostoli potessero constatare l'Assunzione della Vergine. Difatti, all'arrivo di Tommaso, gli Apostoli gli furono attorno raccontandogli il beato transito della Madonna, e quando egli espresse il desiderio di vederla ancora una volta, sia pure nel sepolcro, tutti gioirono perché dava anche ad essi occasione di rinnovare il loro doloroso, ma pur amoroso addio alla Madre. Si recarono quindi tutti insieme al sepolcro, ma invece del corpo di Maria trovarono rose e gigli dai quali emanavano fragranze ineffabili di Paradiso. Maria, l'arca santa, il tabernacolo del Verbo fatto carne, era stata dagli Angeli assunta in cielo. Questa è l'origine della festa odierna che è una delle più antiche in onore della SS. Vergine. L'Assunzione segna l'ingresso trionfale di Maria in cielo, la sua glorificazione, la sua incoronazione nella corte celeste. 

Maria trionfa oggi in cielo della triplice vittoria del figlio suo: Gesù ha trionfato del peccato, della concupiscenza e della morte: e la SS. Vergine associata al trionfo del Figlio, canta oggi vittoria sul peccato per la sua immacolata concezione; vittoria sulla concupiscenza per la sua verginale maternità; vittoria sulla morte per la sua risurrezione e gloriosa assunzione al cielo. 

« Colla sua morte, Maria, dice S. Giovanni Damasceno, dà gloria a Dio accettando la distruzione del suo essere come condizione della natura umana da lui creata; acquista per sè grandi meriti umiliandosi fino all'annientamento; dà a noi l'esempio della sottomissione che dobbiamo avere al Creatore ». Oltre a questo S. Alfonso dice che la SS. Vergine accettò la morte anche per imitare il suo Divin Figliuolo, che si era degnato di morire per amor nostro. Perciò S. Bernardino da Siena, tutto pieno di gioia per tanta festività, commentando il passo: Surge Domina, tu et arca sanctificationis tuae, grida al Signore: « Sì, o Gesù, ascenda al cielo anche la tua SS. Madre santificata dalla tua concezione ». 

Cosi, come Gesù è nostro Salvatore, Maria è dispensatrice di grazie; Gesù nostro mediatore, .e Maria nostra mediatrice; Gesù redentore, Maria corredentrice; Gesù via, verità, vita, Maria vita, dolcezza e speranza nostra; Gesù e Maria come sono uniti nella loro opera per la nostra salvezza, così in cielo sono uniti nella medesima gloria immortale. 
PRATICA. Facciamo l'atto di accettazione della morte. 
PREGI. Supplichiamo la tua clemenza, o Signore Dio nostro, affinchè, mentre celebriamo l'Assunzione della Madre tua, veniamo liberati, per sua intercessione, da tutti i mali che ci minacciano.

Buongiorno e Buon Ferragosto con l'alba di oggi immortalata da Luciano Vivacqua


 

Ai nostri lettori...


mercoledì 14 agosto 2024

Lipari; Motoscafo urta scoglio alla Pietra del bagno, solo paura per i 4 occupanti. Intervento della CP e natante tirato a secco (foto e video del nostro grande cameraman Bartolo Giunta)




"La guerra dei vulcani": il cinema alle Eolie. L'articolo dalla Gazzetta del sud del 14 agosto 2024


 

La “Pietro Novelli” salta due corse. C&T Isole Minori "attivata l’Unità di Crisi". Il comunicato della società



Ferragosto: Ritiro rifiuti come da giorno feriale


L'assessore Gianni Iacolino da noi contattato informa che, domani, Ferragosto, la raccolta, in tutte le isole del Comune, per privati ed attività commerciali sarà come nei giorni feriali

Stromboli:Via libera a escursioni con guide sino a 400 metri sia sul versante strombolano che su quello ginostrese

Cambiano le modalità di accesso allo Stromboli in conseguenza di quella che è una normalizzazione dell'attività vulcanica e del conseguente passaggio del livello di allerta da arancione a giallo. 
Con ordinanza del sindaco Riccardo Gullo viene consentita, sul versante di Stromboli, la scalata libera fino all’Osservatorio (100 metri sul livello del mare), e con guide autorizzate fino a quota 400, esclusivamente attraverso il sentiero “Natura” e la strada vicinale Parroco. Sul versante di Ginostra la scalata libera fino a quota 130 metri e con guide autorizzate fino a quota 400 metri lungo il sentiero “Punta Corvi”

Non solo barche. Nelle Eolie "naviga" anche uno splendido esemplare di capodoglio. Video realizzato dal Caicco Gelidonya

Da qualche giorno, uno splendido esemplare di capodoglio “scorazza” per il mare eoliano. L’ultimo avvistamento, una mezz'ora fa, ad opera del Caicco Gelidonya (che ha anche realizzato il video che pubblichiamo), al largo di Punta Valle Spina, tra Pollara e Rinella (Salina). 
In precedenza (dovrebbe trattarsi dello stesso esemplare) era stato avvistato nel mare di Filicudi ed Alicudi.
IL VIDEO


Ferragosto a Lipari. Proroga di un'ora per sale da ballo, discoteche e similari. Affidati i giochi d'artificio per San Bartolo

Per le attività di pubblico spettacolo, trattenimento e svago, consistenti in: Sale da ballo, Discoteche e attività similari con annessa attività di somministrazione di alimenti e bevande, nella notte tra il 14 e il 15 agosto 2024, in occasione delle festività di Ferragosto, è consentita la proroga di un’ora alla chiusura dell’attività di pubblico spettacolo (l'attività, quindi, potrà essere esercitata dalle ore 21,00 di oggi alle ore 4,30 di domani), con annessa la tolleranza di 30 minuti, al fine di consentire il defluire degli avventori dal locale, fermo restando l’obbligo di evitare ed impedire il formarsi di assembramenti stanziali nelle immediate vicinanze del locale.
Lo prevede l'ordinanza emessa oggi dal sindaco Gullo. Si conferma il restante contenuto nell’Ordinanza Sindacale nr. 28/2024.

Intanto, sarà la ditta “Pirotecnica FA.SI.MA. Srl di Santa Venerina (CT), a fornire lo spettacolo pirotecnico del 24.08.2024 in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, San Bartolomeo. La prestazione avrà per il Comune un costo di 18.000 euro Iva inclusa

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Buon Compleanno...

...a Mihaela Florea, Federico Buttò, Fabio Sturniolo, Mia Caleca, Helèna Profilio, Giuseppe Barbaro La Greca, Alessio Deidda, Rosy Gallo, Assunto Paino, Tina Bonica - Ambriano,

Ricordando...Bartolo Cincotta nel giorno del suo compleanno


 

L'acchiappavip: Vittorio Pavone con Totò Schillaci, bomber della Juve e delle notte magiche di Italia 90



Oggi, 14 agosto: San Massimiliano Kolbe

Padre Kolbe è l'eroico frate francescano conventuale che nel campo di concentramento di Auschwitz offrì la propria vita per salvare quella di un padre di famiglia, Francesco Gaiowniczek, condannato a morire di fame come rappresaglia per la fuga di un detenuto.

Giovanni Paolo II, nell'elevarlo agli onori degli altari, il 10 ottobre 1982, lo ha proclamato «patrono del nostro difficile secolo», un esempio di pace e di fraternità in una società sconvolta dall'odio e dall'egoismo.

Kolbe nacque a SudunzskaWola, una cittadina del centro industriale di Lodz, l'8 gennaio 1894. I suoi genitori erano operai tessili. Kolbe da ragazzo conobbe il senso liberatorio e insieme opprimente di povertà e lavoro. E quell'esperienza non fu estranea ad alcune scelte che lo portarono ad abbracciare la Regola di san Francesco tra i minori conventuali di Leopoli (1907) e poi a dar vita a una istituzione che aveva proprio, in povertà e lavoro, caratteristiche tipicamente francescane, un sicuro fondamento, e cioè le «Città dell'Immacolata»: «Niepokalanów», in Polonia, e «Mugenzai No Sono», in Giappone.


Nell'ideale francescano Kolbe innestò poi la propria fiducia nella possibilità offerta dai mezzi che la tecnica in quel tempo stava mettendo a disposizione. E a chi gli faceva osservare che su di essi già il diavolo aveva allungato le sue sordide zampacce, egli rispondeva: «Ragione di più per svegliarci e metterci all'opera per riconquistare le posizioni perdute».

Quando ne ebbe l'opportunità, dimostrò la bontà e la lungimiranza dei propri progetti. E ciò avvenne in Polonia, dove ritornò nel 1919, dopo aver conseguito a Roma la laurea in teologia.

A pochi chilometri da Varsavia diede vita nel 1927 a «Niepokalanów» (Città dell'Immacolata) i cui cittadini, tutti frati, si dedicavano, vivendo in rigorosa povertà, all'apostolato per mezzo della stampa. E furono autori di un consistente boom editoriale che ancor oggi sorprende. Il «Cavaliere dell'Immacolata», la prima di una catena di riviste, fondato nel 1922 dopo un periodo iniziale di stasi, decollò raggiungendo le cinquantamila copie. In seguito si affermò come settimanale con settecentocinquantamila copie (addirittura un milione nel 1938).



L'Immacolata, cui padre Kolbe ha intitolato gran parte delle sue riviste, era il suo chiodo fisso. In tempi non troppo felici per la chiesa e per il mondo, Kolbe vedeva nella Madonna l'ideale capace di scuotere le coscienze, di ridare fiato al cristianesimo; un ideale, comunque, per il quale combattere le sante battaglie della fede. Per questo, ancor prima di essere ordinato sacerdote, aveva istituito a Roma, il 16 ottobre 1917, la Milizia dell'Immacolata, uno strumento per far conoscere e vivere la devozione alla Madre di Cristo, ancor oggi vivo e prosperoso.

Nel 1930 partì missionario per il Giappone a fondarvi un'altra Città dell'Immacolata, animata dallo stesso spirito e dagli stessi ideali. Tornato definitivamente in Polonia, dopo un paio di altri viaggi «missionari» nello stesso Giappone e in altri paesi dell'oriente, padre Kolbe si dedicò interamente alla sua opera.

La seconda guerra mondiale lo sorprese a capo del più importante complesso editoriale della Polonia.

Il 19 settembre 1939 fu arrestato dalla Gestapo, che lo deportò prima a Lamsdorf (Germania), poi nel campo di concentramento di Amlitz. Rilasciato l'8 dicembre 1939, tornò a Niepokalanów, riprendendo l'attività interrotta. Arrestato di nuovo nel 1941 fu rinchiuso nel carcere di Pawiak a Varsavia, e poi deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, dove con uno straordinario atto d'amore chiuse una vita tutta spesa al servizio degli altri.



Nel campo viveva una legge secondo la quale, per la fuga di uno, dieci dello blocco, venivano condannati a morire di fame in un oscuro sotterraneo. Quando all'appello della sera risultò che uno mancava un grande timore invase l'animo di tutti i prigionieri...

Il Comandante scelse con un cenno della mano chi doveva morire e ad un tratto si sentì un grido: «Addio! addio! mia povera sposa, addio miei poveri figli...era il sergente Francesco Gajowniczek.

Ma ad un tratto un uomo, anzi, un numero esce con passo deciso dalle file e va diritto verso il Comandante del campo. Chi è lei? Cosa vuole? Come osa infrangere la ferrea disciplina ed affrontare il terribile Capo?

«Sono un sacerdote cattolico polacco; sono anziano, voglio prendere il suo posto, perchè egli ha moglie e figli».

Il Comandante, meravigliato, parve non riuscire a trovare la forza per parlare e stranamente accettò quella proposta...

Padre Kolbe insieme agli altri condannati fu avviato verso il blocco 11. Qui le vittime furono denudate e rinchiuse in una piccola cella, in cui dovevano morire di fame e di sete. Ma da questo tetro luogo, invece di pianti e disperazione, questa volta si udirono preghiere e canti. Padre Kolbe li guidava, attraverso il cammino della croce, alla vita eterna.

Rimase nel bunker per due settimane, quando le SS decisero di svuotare la cella della morte. Erano rimasti in vita solo quattro uomini tra cui Padre Massimiliano.

Venne ucciso con un'iniezione di acido fenico, perché la cella, che egli aveva trasformato in cenacolo di preghiera e che condivideva con gli altri condannati, serviva per altre vittime. «Porse lui stesso, con la preghiera sulle labbra, il braccio al carnefice», raccontò un testimone.

Lo trovarono qualche ora dopo, «appoggiato al muro, con la testa inclinata sul fianco sinistro e il volto insolitamente raggiante. Aveva gli occhi aperti e concentrati in un punto. Lo si sarebbe detto in estasi». Era la vigilia dell'Assunta, di una festa della Madre di Dio, che egli aveva sempre amato, chiamandola con il nome di «dolce mamma».

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Massimiliano Maria (Raimondo) Kolbe, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, fondatore della Milizia di Maria Immacolata, fu deportato in diversi luoghi di prigionia e, giunto infine nel campo di sterminio di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, si consegnò ai carnefici al posto di un compagno di prigionia, offrendo il suo ministero come olocausto di carità e modello di fedeltà a Dio e agli uomini.
 

Buongiorno...così!




 

martedì 13 agosto 2024

Eoliani, con bimbi piccoli, in fila a Milazzo da 4 ore in attesa che parta una nave

 


Riceviamo e pubblichiamo

Buonasera, sono un cittadino liparese e volevo portarvi a conoscenza della situazione che stiamo affrontando qui  sul porto di milazzo bloccati. Dovevamo partire alle 17 e 15, verso le 12 e 30 arriva il messaggio della Caronte e turist che la nave aveva un ritardo e sarebbe partita alle 19e30. Ora siamo in fila dalle 18 e 30 e solo ora (21 e 20) dopo che la nave è arrivata al porto ed è attaccata non ci fanno salire e  dopo la richiesta di spiegazioni ci hanno risposto che hanno  un problema tecnico e che forse ci fanno partire con la Nerea. Il pronlema principale è che ci sono bambini piccoli, anche neonati che stanno aspettando il da farsi da ben 4 ore. 

Lettera firmata 

Comune di Lipari: Minoranza chiede verifica su obbligazioni assunte in gestione provvisoria

- Giorgia Santamaria,
consigliere d'opposizione -
A tutti i Dirigenti comunali

 

A tutte le Posizioni Organizzative

 

Al Segretario Generale

 

Oggetto: Richiesta di verifica sulle obbligazioni assunte durante la gestione provvisoria - Art. 163, comma 2, TUEL

Con la presente, in qualità di consiglieri di minoranza, desideriamo esprimere la nostra preoccupazione riguardo ad alcune determine pubblicate all’albo pretorio, con le quali gli Uffici hanno proceduto ad assumere molteplici impegni di spesa. Ciò avviene nonostante il nostro Ente si trovi attualmente in gestione provvisoria, a seguito della mancata approvazione del Bilancio di Previsione 2024-2026 nei termini previsti dalla legge, scaduti lo scorso 15 marzo.

Come noto, ai sensi dell'art. 163, comma 2 del TUEL, durante la gestione provvisoria l'Ente può assumere obbligazioni solo nei seguenti casi:

  1. Provvedimenti giurisdizionali esecutivi.
  2. Obbligazioni tassativamente regolate dalla legge.
  3. Obbligazioni necessarie per evitare danni patrimoniali certi e gravi all’Ente.

Tuttavia, abbiamo rilevato che in alcune determine l'Ente ha contratto obbligazioni al di fuori di queste possibilità, giustificandole spesso con la necessità di evitare danni patrimoniali. Vorremmo sottolineare che, in base a un’interpretazione letterale della norma, i danni derivanti dalla mancata assunzione dell’obbligazione dovrebbero essere “certi”, non semplicemente “probabili”. In altre parole, il danno deve essere inevitabile in caso di mancata assunzione dell’obbligazione.

Vorremmo ricordare, inoltre, a scanso di equivoci, che anche gli stanziamenti finalizzati per legge, quelli in cui la legge né stabilisce a priori la finalità della spesa, non rientrano nella tipologia delle “obbligazioni tassativamente regolate dalla legge” in quanto la norma regola soltanto la finalità dell’eventuale spesa che si può effettuare senza prevedere o regolare alcuna “obbligazione” intesa come  rapporto giuridico obbligatorio, derivante da un contratto o da ogni altro atto o fatto idoneo a produrlo. In poche parole, la legge regola e prevede l’utilizzo, non obbligatorio, di determinate entrate solo per l’effettuazione di determinate spese, ma non regola e non prevede alcun rapporto giuridico obbligatorio, ossia nessuna obbligazione di spesa da sostenere.

Infatti, le obbligazioni tassativamente regolate dalla legge per le quali è possibile impegnare la spesa, soprattutto nel contesto della pubblica amministrazione, sono quelle che derivano da norme legislative o regolamentari che impongono obblighi di spesa. In altre parole, si tratta di spese obbligatorie che l'ente pubblico deve sostenere in virtù di disposizioni di legge.

Alla luce di quanto esposto, richiediamo una rigorosa ricognizione delle obbligazioni assunte dall’Ente in gestione provvisoria e dei relativi impegni di spesa.

A tal fine, e con l’obiettivo di tutelare gli equilibri di un bilancio ancora non approvato, che rischia di compromettere gravemente la situazione finanziaria del nostro Comune, anticipiamo la possibilità di trasmettere tutti i provvedimenti emessi dai Dirigenti e dalle varie Posizioni Organizzative, che riteniamo meritevoli di approfondimento, alla competente procura della Corte dei Conti di Palermo per le necessarie valutazioni.

  

Avv. Gaetano Orto

Geom. Adolfo Sabatini

Geom. Raffaele Rifici

Dott.ssa Giorgia Santamaria

Rag. Cristina Dante

La morte di Alberto De Domenico a Vulcano: ci sono due indagati. Trattasi di atto dovuto

Il procuratore di Barcellona, Giuseppe Verzera ha iscritto due persone nel registro degli indagati per la morte del 22enne Alberto De Domenico, avvenuta improvvisamente sabato pomeriggio dopo essersi tuffato in piscina in un residence di Vulcano. Si tratta del titolare del residence e del giovane responsabile della piscina. Si tratta, comunque, di un atto dovuto per poter procedere ai necessari accertamenti.
Intanto i funerali di Alberto saranno celebrati domani alle 10 in Cattedrale (Duomo) a Messina.
 L'autopsia eseguita, ieri, al Papardo non ha chiarito le cause del decesso. Servono degli approfondimenti e ulteriori esami tossicologici ed istologici per stabilire cosa sia accaduto. 
Il medico legale ha chiesto 90 giorni di tempo per consegnare la perizia alla Procura di Barcellona che ha aperto un'inchiesta.

Ricordando...Anna Pittari ved. Casamento


Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento

Eseguita l’autopsia su Alberto De Domenico, deceduto a Vulcano, ma occorrono altri esami

Eseguita, ieri pomeriggio, nell'obitorio dell'ospedale Papardo a Messina, l’autopsia su Alberto De Domenico, il giovane di 22 anni, morto in piscina a Vulcano dove era da poco arrivato per trascorrere alcuni giorni di vacanza insieme alla famiglia. L’autopsia è stata eseguita dal medico legale Alessio Asmundo che ha ricevuto l’incarico della procura di Barcellona Pozzo di Gotto per chiarire le cause della morte improvvisa del giovane. Vi ha preso parte anche il medico legale Giovanni Andò, consulente di parte, nominato dalla famiglia del giovane,

L'esame si è protratto circa tre ore ma, per capire cosa ha provocato il decesso, servono approfondimenti e ulteriori esami tossicologici e istologici per capire cosa ha provocato il decesso. Il medico legale Asmundo ha chiesto 90 giorni di tempo poter redigere una relazione da presentare al magistrato. Intanto i genitori, i parenti, gli amici e quanti gli volevano bene, si preparano a dargli l’ultimo saluto, domani alle 10 nel Duomo di Messina.

Solennità dell'Assunta a Lipari: Pellegrinaggio, Sante Messe e Processione. Il programma


 

Buon Compleanno

 ...Odilia Squadrito, Daniele Bonfante, Domi Iacono, Francesca Casamento, Angela Maria Raffiti, Giovanni Orto,  Carmelo Acquaro, Anna Vecchioni, Caterina Lo Verdi, Annalisa Piazza, Pippo Santamaria, Antonella Sciacchitano, Luisa Foti, Giovanni D'Ambra, Angelino Cesario, Claudio Biviano Natoli  


A Stromboli proiettato un docufilm mai visto alle Eolie

Un docufilm che ha atteso 12 anni prima di essere proiettato alle Eolie, e proprio in una delle isole che ne sono protagoniste: Stromboli. È La guerra dei vulcani, di Francesco Patierno, che ieri è stato guardato con interesse e amore da più di trecento persone riunite sulle terrazze dell’Hotel Villaggio Stromboli nel corso di una iniziativa pubblica, aperta a  residenti e turisti, organizzata dalla Pro Loco Amo Stromboli, con con la presenza del sindaco e la condivisione della malvasia delle locali cantine Cusolito.

La visione del film è stata introdotta da uno dei più appassionati narratori di cose eoliane, il giornalista Marcello Sorgi, stimolato dalle domande di Gianluca Verzelli. Di origini palermitane, ma stabile frequentatore delle Eolie tanto da aver ricevuto anni fa la cittadinanza onoraria, Sorgi in altre occasioni ha restituito nei suoi libri storie di respiro nazionale vissute nell’Arcipelago: dal legame di Edda, figlia di Mussolini e vedova di Ciano, confinata nel ’45, con l’antifascista, partigiano, comunista liparese Leonida Bongiorno, alla misteriosa fine della scrittrice Mura, razzista ma scandalosa, e invisa a Mussolini, in un incidente aereo nei cieli di Stromboli. Ne Le amanti del vulcano Sorgi ha riportato gli incastri della vicenda di competizione amorosa tra le due compagne di Roberto Rossellini, Magnani e Bergman, sulla scena dei due set contrapposti e contemporanei montati nel ’49 sulle due isole vulcaniche dell’arcipelago. Egocentrico e manipolatore, ma geniale e seduttivo, Rossellini viveva a Stromboli la nuova storia d’amore con Bergman inaugurando un post-neorealismo a sfondo folkloristico suggerito dagli esperimenti della Panaria Film, la casa di produzione dei giovani intellettuali aristocratici siciliani Alliata, Di Napoli, D’Avanzo, Moncada, Maraini. Casa di produzione che, contemporaneamente, impiantava nella vicina Vulcano il set di un film con l’abbandonata Magnani, ben decisa a restituire a Rossellini pan per focaccia con la direzione di Dieterle, uno dei registi della migrazione Vienna-Berlino-Hollywood. Drammatico e pittoresco, variamente intrecciati secondo i diversi talenti creativi degli autori, venivano messi in scena nell’arcipelago eoliano, momentanea succursale della Hollywood sul Tevere.

La chiave originale del film di Patierno sta nel ricostruire la vicenda con un montaggio di brani di realtà (cinegiornali dell’Istituto Luce, della Settimana Incom, paparazzate varie) intrecciati con spezzoni di film dei personaggi che di quelle vicende furono protagoniste: e quindi, per esempio, un litigio coniugale tratto da Europa 51 per far rivivere il dissidio tra Bergman e il primo marito Lindström, o il monologo di Cocteau La voce umana, sempre diretto da Rossellini e interpretato da Magnani, per rappresentare la disperazione della nostra diva abbandonata. Una chiave riuscitissima e stimolante che unisce la curiosità del cinéphile al linguaggio del rotocalco, e che è stata compresa e goduta fino alla fine dagli intervenuti.

Fa riflettere il concorso di pubblico decisamente vistoso per un evento culturale a Stromboli, un’isola che da qualche tempo aveva un po’ allentato la frequenza di questo tipo di manifestazioni. La promozione turistica in versione Amo Stromboli ha molti e diversi versanti, e a quanto pare la chiave che unisce la piacevolezza del contesto allo stimolo dei contenuti  sembra funzionare decisamente bene.

Ida FAZIO per la Pro Loco Amo Stromboli APS

Docente presso l'università di Palermo

 

Oggi, 13 agosto: Santi Ponziano e Ippolito

Ippolito celebra la festa assieme a un altro santo martire, Ponziano, alle cui vicende la sua vita fu drammaticamente legata. Ponziano sedeva sul soglio di Pietro, essendo succeduto a Urbano nel 230, mentre la comunità cristiana godeva di un periodo di relativa tranquillità; era imperatore Alessandro Severo.

La chiesa viveva con gioia la ritrovata pace, quando un coltissimo prete, Ippolito appunto, moralista rigidissimo e sospettoso, cominciò ad accusare papa Ponziano di troppa indulgenza, di troppa tolleranza. E un giorno alle accuse fece succedere un'aperta ribellione, diventando il primo antipapa della storia del cristianesimo. Antipapa in buona fede, perché la sua ribellione era ispirata da zelo eccessivo. Però la divisione pesava nel cuore della cristianità. Ma ci pensò il nuovo imperatore, Massimino, a dirimere la questione. Per lui papa e antipapa erano ambedue nemici dell'impero, ed esiliò entrambi nelle miniere di Sardegna.


Ponziano, più mite e umile di Ippolito, per non lasciar la chiesa senza guida, rinunziò subito al pontificato in favore del greco Antero. Il suo gesto fu presto seguito dallo stesso Ippolito che, capito l'errore, sciolse la sua chiesa invitando i fedeli a riunirsi alla vera comunità cristiana.

Di lì a poco tempo, Ponziano e Ippolito finalmente pacificati, subivano la medesima sorte, morendo in seguito alle sofferenze patite nelle miniere di sale. La chiesa li venera ambedue come martiri.

MARTIROLOGIO ROMANO. Santi martiri Ponziano, papa, e Ippolito, sacerdote, che furono deportati insieme in Sardegna, dove entrambi scontarono una comune condanna e furono cinti, come pare, da un’unica corona. I loro corpi, infine, furono sepolti a Roma, il primo nel cimitero di Callisto, il secondo nel cimitero sulla via Tiburtina.

Buongiorno...così!