COMUNICATO STAMPA
Sono
trascorsi vent’anni dalla grande avventura delle Eolie negli Stati Uniti –
prima Los Angeles e poi New York – dal 19 al 28 febbraio del 1998: certo la più
grande manifestazione a livello mondiale che ha visto protagonista il nostro
arcipelago.
Una
manifestazione con un cuore politico: una iniziativa guidata dall’Ambasciatore Francesco
Paolo Fulci per sostenere il protagonismo dell’Italia all’ONU attraverso la
costruzione di una alleanza con i 32 piccoli Stati insulari accreditati alle
Nazioni Unite che avrà il suo momento indimenticabile nella serata di Gala del
27 febbraio nella Grand Ballroom del Waldorf Astoria “ uno dei maggiori eventi conviviali mai realizzati dall’Italia a New
York” come ebbe a definirlo Gian Lorenzo Cornado allora Capo della
Segreteria di Fulci. Un protagonismo che dal 1993 al 1999 aveva visto l’Italia
vincente in competizioni elettorali al Palazzo di Vetro 27 su 28 volte. Questa
manifestazione veniva a consolidare ed esaltare alleanza e strategia
sottolineando che le piccole isole avevano interessi speciali e comuni e
l’Italia grazie alla quarantina di Comuni delle isole minori aderenti ANCIM,
rappresentate in quella sede dal Sindaco di Lipari e Presidente Nazionale
dell’ANCIN, era di diritto parte di
questa coalizione e di questo progetto.
Un
cuore politico che sicuramente è rappresentato dall’Ambasciatore Fulci ma che
trova però un gruppo di sostenitori di alto livello a cominciare dal giudice dell’Alta
Corte federale Edward Re originario di
S.Marina Salina, dall’on. Alberto La Volpe, all’epoca Sottosegretario di Stato,
e molti altri.
Ed
a fianco al cuore politico le Eolie della cultura e della natura con in prima
fila la cinematografia con i film “Stromboli” di Rossellini, “Vulcano” di
Dieterle, l’”Avventura” di Antonioni e “Caro Diario” di Nanni Moretti e quindi
i documentari naturalistici di Francesco Alliata e Folco Quilici, i libri di
storia, di archeologia e di fotografia, il grande patrimonio degli scavi e
delle ricerche immortalati negli studi di Bernabò Brea e soprattutto nel suo
Museo archeologico.
Si
comincia da Los Angeles dove vi è l’appoggio dell’Istituto Italiano di Cultura
che ospiterà una mostra fotografica nella sua Galleria con splendide fotografie
sulle sette isole e la documentazione della famosa “guerra dei vulcani” fra la
Magnani e la Bergman prime attrici dei film Stromboli e Vulcano girati in
contemporanea nelle due isole. Oltre ai due film si sono potuti ammirare i
documentari della Panaria film di Francesco Alliata: “Cacciatori Sottomarini”
con le prime innovazioni per le riprese sottomarine e “Bianche Eolie” con le
candide distese di pomice.
A
New York dal 22 febbraio al Gala Dinner del 27 è un susseguirsi di
iniziative. Si comincia con un reportage
di 4 pagine su “America oggi” dal titolo
“Le Eolie di scena a New York”. Quindi al Museum of Modern Ars, il MOMA, dove
vengono proiettati – in una retrospettiva che vedono 20 titoli dei maggiori
registi italiani - i quattro film, uno al giorno, che accompagnano la
delegazione negli USA. Si comincia con Stromboli ed è presente Isabella
Rossellini.
All’Istituto
Italiano di Cultura di Park Avenue e alla Casa Italiana Zerilli-Marimò della
New York University invece gli appuntamenti culturali. Ed è alla Casa Italiana
Zerilli Marimò che si parlerà, sotto l’egida della rivista americana “Archeology,
del significato archeologico delle isole tessendo l’elogio del nostro Museo.
Aprirà le riflessioni una nota studiosa americana Iris Love con una relazione
dal titolo ”Storia, Arte, Geologia delle Eolie nell’Antichità” a cui seguiranno
numerosi interventi fra cui anche quelli della Cavalier, del dott. Spigo e
della dott.ssa Cedrini.
Completano
il quadro la proiezione del documentario “Le Eolie di ieri e di oggi” il giorno 25 all’Hammarskjolld Auditorium
delle Nazioni Unite con interventi di Francesco Alliata e Folco Quilici e in
serata la conferenza stampa all’ONU e il ricevimento a cui partecipano 50
giornalisti che è l’occasione per la delegazione italiana di visitare sale e
saloni del Palazzo di vetro compreso la sala ovale del Consiglio di Sicurezza e
il salone dell’Assemblea generale. Un successo su tutti i fronti quello di
questa grande avventura.
Ma
come è nata? Chi l’ha ideata? La prima idea nasce nell’estate del 1996 in una
conversazione fra Nino Paino del Centro Studi ed il Principe Alliata per
promuovere il volume “Le Eolie della Panaria film”. Decidono di contattare il
Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, Giachino Lanza Tomasi
che è amico del Principe Alliata. Qualche mese dopo, in dicembre, Tomasi
comunica a Paino che ha contattato la “Antology Film Archives” che sarebbe
lieta di promuovere film e documentari a New York dove sta organizzando una
retrospettiva del cinema italiano.
Nella
primavera del 1997 Alliata incontra l’Ambasciatore Fulci nella sua casa di vacanza
a Rinella e il progetto fa un salto di qualità. Si procede su due binari,
quello politico che partendo dal saluto all’Ambasciatore che chiude la sua
prestigiosa carriera diplomatica arriva a illustrare la strategia delle alleanze
fra i piccoli Stati insulari, e quello culturale che vuol fare conoscere negli
USA le potenzialità attrattive delle Eolie.
Nei
mesi di settembre ed ottobre si lavora a New York per costituire il Comitato
organizzatore dell’evento. Così, non rimane che attivarsi anche in Sicilia
definendo la rosa dei promotori che oltre al Centro Studi, vede la
Federalberghi, l’Associazione Didime 90 e quindi ci si rivolge alla Regione
Siciliana per ottenere il suo riconoscimento ed il suo sostegno.
Infine,
ma non per ultimi, si mobilitano sull’iniziativa anche le quattro
amministrazioni eoliane che riversano sull’evento il peso di un prestigio che
sono venute conquistandosi con la loro coesione che ha permesso di mettere al
centro della loro iniziativa la programmazione e la qualificazione del loro
sviluppo, assumendo la leadership delle isole minori italiane attraverso
l’ANCIM, avviando il cammino per divenire Patrimonio dell’Umanità, promuovendo
Patti Territoriali e progetti Leader.
Forse
non è azzardato dire che proprio il coinvolgimento dei Comuni Eoliani voluto
con forza dall’Ambasciatore Fulci ha fatto si che il grande evento nato, come
abbiamo visto su due binari – quello politico e quello culturale - assumesse
una dinamica unitaria divenendo l’incontro del Waldorf Astoria il grande cuore di
tutta la manifestazione.
Lipari,
2 marzo 2018 Ufficio
Stampa – centro Studi
Michele Giacomantonio