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lunedì 26 febbraio 2018

Fondo contenzioso e perdite nelle Partecipate (di Angelo Sidoti)

Riceviamo e pubblichiamo: 
Dopo la discussione in consiglio comunale relativa all’approvazione del rendiconto della gestione 2016, vorrei soltanto far riflettere sul contenuto di alcuni documenti.
Prendiamo ad esempio la relazione dell’organo di revisione.
Salto tutti i preamboli per soffermarmi sul paragrafo “verifica congruità fondi”.
Sicuramente ricorderete che, in precedenza, abbiamo analizzato la deliberazione della Corte dei Conti del 2016 sul bilancio del 2014; voglio, qui, riprendere la relazione sul contenzioso e partecipate.
I Revisori dell’Ente dichiarano “dalla ricognizione del contenzioso esistente a carico dell’Ente formatosi negli esercizi precedenti è stata calcolata una passività potenziale probabile di Euro 1.350.000”.
Ma chi ha effettuato questa attività di ricognizione? E chi ha quantificato l’importo del rischio contenzioso?
La risposta la troviamo nel paragrafo successivo quando i Revisori rimarcano: “La quantificazione della passività potenziale derivante dal contenzioso è stata effettuata dal Segretario Generale dell’Ente e dai responsabili incaricati di seguire la vertenza e in relazione a tale determinazione e agli accantonamenti effettuati l’Organo di Revisione ritiene che il fondo non è congruo con le passività potenziali e con il contenzioso in essere, suggerisce un maggiore accantonamento al fondo”.
Ma alla luce del rilievo effettuato dai Revisori, il fondo è stato adeguato? Se SI, a quanto ammonta oggi il rischio da contenzioso?
Passiamo ora al punto “Società Partecipate” ed alla quantificazione del relativo fondo.
Dala relazione di evince che “Il Fondo è stato calcolato in relazione alle perdite del bilancio di esercizio 2015 (…………) per un totale complessivo di Euro 59.601,69, fondo che si ritiene congruo sulla base delle quote di partecipazione e degli ultimi bilanci approvati delle partecipate”.
Sulla quantificazione non entro nel merito in quanto ritengo sia frutto dall’applicazione di norme che regolano la redazione del bilancio di Enti Locali, ma sappiamo tutti che le perdite in capo alle partecipate sono di gran lunga superiori (al 2014 vi erano 1,6mln non considerando Lipari Porto).
Nel settore privato la perdita di competenza viene calcolata diversamente, in base alla percentuale di possesso delle azioni/quote sociali.
Solo una domanda mi verrebbe da sottoporre a chi di competenza: come è stata valutata la situazione di Sviluppo Eolie S.r.l.?
In questi mesi ho sentito più volte, dalla voce di alcuni consiglieri, il richiamo alla presenza di una sentenza del Tribunale relativa al suo stato di insolvenza.
Infine, sempre sul tema della Partecipate, ho ricercato maggiori informazioni ed ho riscontrato nella relazione dei revisori, solo a pagina 27, una tabella riguardante i rapporti di credito/debito nella quale venivano elencate le società partecipate e la quota di partecipazione dell’Ente.
Domanda: ma se parliamo di credito/debito, perché riportiamo in tabella solo il valore della quota di partecipazione? Magari a fianco del capitale sociale avremmo dovuto indicare le perdite maturate in questi anni: perdite che, prima o poi, qualcuno ci dovrà dire come verranno ripianate.
Angelo Sidoti

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