2 dicembre 2000: Le Eolie diventano Patrimonio dell’Umanità
Il 2 dicembre 2000 a a Cairns in
Australia, l'UNESCO ha deliberato l'inclusione delle isole Eolie
nella World Heritage List.
I Siti della WHL vengono riconosciuti e
dichiarati dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità in ragione
del loro valore universale eccezionale e della sussistenza delle
condizioni e garanzie di integrità conferite dalle legislazioni e
dagli strumenti di salvaguardia.
La delibera relativa alle Isole Eolie è
giunta dopo sei anni di istruttoria e grazie alla valutazione
effettuata dall'IUCN (International Union for the Conservation of
Nature and Natural Resources) che così ha motivato l'inclusione
dell'arcipelago eoliano nella WHL:
"I peculiari aspetti vulcanici
delle isole rappresentano in maniera esemplare l'oggetto degli studi
della vulcanologia mondiale. Grazie alle ricerche avviate nel XVIII
secolo, le isole hanno consentito l'approfondimento dei due tipi di
eruzione (vulcaniana e stromboliana) e la trattazione dei temi più
importanti della vulcanologia e geologia moderne contribuendo alla
formazione di una classe di scienziati in oltre 200 anni di ricerche.
Le isole continuano ancora oggi ad essere un ricco terreno di studi e
continui processi che ancora stanno mutando l'aspetto del paesaggio e
la composizione geologica dell'arcipelago".
Sono passati tredici anni ma la nostra
comunità, attraverso i suoi rappresentanti locali, non ha
saputo/voluto concretizzare questo straordinario valore aggiunto per
le nostre isole.
Il turismo naturalistico ed il turismo
culturale devono tornare ad essere i nostri motori dello sviluppo
economico, dobbiamo recuperare questa quota fondamentale per le
nostre isole e lo dobbiamo fare attraverso una serie di azioni mirate
che ci consentano di ritornare ad essere luogo di “produzione”
della cultura e luogo di “godimento” delle bellezze naturali.
Per un decennio abbiamo inseguito delle
chimere (l’aeroporto, il megaporto), convinti che i turisti
dovevano arrivare “a milioni” (per metterli dove?) puntando sulla
quantità, sulla massa, mentre perdevamo progressivamente le nostre
migliori caratteristiche, il turismo di qualità, il turismo che
negli anni settanta/ottanta arrivava all’inizio della primavera con
i gruppi di escursionisti stranieri.
Bisogna ritornare alle origini: il
turismo è arrivato nelle nostre isole attraverso le bellezze
naturali uniche ed incomparabili ed il veicolo per “raggiungere”
il resto del mondo è stato il cinema, la cultura.
Suggeriamo all’Amministrazione di
lavorare, sin dalle prossime settimane, a stretto contatto con tutte
le associazioni culturali, le associazioni di categoria presenti sul
territorio per programmare una serie di eventi che siano in grado di
calamitare le attenzioni del turismo culturale sulle nostre isole,
dalla storia all’archeologia, dall’arte moderna all’arte
preistorica.
Fondamentale passaggio è la
concretizzazione del Piano di Gestione del sito Unesco; un messaggio
chiaro e semplice da inviare a chi guarda con attenzione alle nostre
isole: Le Eolie vogliono tutelare il loro patrimonio naturale e
culturale per consentire a tutti di poterlo visitare, goderne,
apprezzarlo in tutti i suoi aspetti, da aprile a novembre.
Il Piano di Gestione deve diventare il
nostro biglietto da visita per intercettare i finanziamenti
comunitari, per la realizzazione delle strutture di attrazione del
turismo verso le Eolie: dal Parco Archeologico al Parco Letterario,
al Parco Geo-minerario della Pomice al Museo del Cinema, dal Parco
Nazionale all’area Marina Protetta.
Attraverso il Piano di Gestione
dobbiamo interloquire con il Governo Nazionale e Regionale e
“ricontrattare” tutti i servizi essenziali per le nostre isole,
dalle strutture sanitarie ai collegamenti marittimi, chiarendo e
puntualizzando che investire sulle Isole Eolie è investire sul
turismo della Regione Siciliana e non una operazione in perdita.
L'annuncio delle Eolie patrimonio dell'Umanità. Clicca sul link
http://www.eolienews.it/pdf/1%20-%2029_08_2012%20TIDES%20OF%20TIME%20ISLANDS_1301.pdf