Mi corre l’obbligo
con la presente dissentire su alcune considerazioni fatte dal portavoce
dell’Amministrazione Comunale di Lipari in queste ultime settimane ed in
particolare sulle calde vicende che riguardano, il depuratore di Canneto dentro
e la riqualificazione del litorale della frazione di Canneto nell’isola di Lipari.
Ritengo che quella del portavoce sia
una figura di emanazione diretta dell’organo di vertice, Sindaco, cui è legato
da un rapporto fiduciario, di fatto, a tutti gli effetti, uno strumento del
vertice politico.
Ebbene se così è anche nel caso del
Comune di Lipari, allora qualcosa non torna.
Infatti non credo che, sui due argomenti
sopra menzionati, tra il Sindaco ed il suo portavoce vi sia stato confronto.
Andiamo con ordine: il portavoce, ma
anche qualche Consigliere Comunale, relativamente alla riunione top-secret sul
depuratore di Canneto dentro ad un certo punto scrive della eliminazione delle
vasche previste all’arrivo degli aliscafi a Lipari e nella zona di Unci a
Canneto.
Attraverso ciò maschera quello che è
il reale problema da sempre fatto emergere da gran parte della cittadinanza ed
inerente la collocazione dell’opera, a favore di un “successo” dell’operato
dell’Amministrazione Comunale in carica attraverso questa revisione.
Caro portavoce non è così, infatti
l’eliminazione delle vasche in entrambi i siti, testimoni né possono essere
alcuni attuali Consiglieri Comunali così come qualche giornalista, è il
risultato di una discussione avuta e di un fax inviato successivamente dal
sottoscritto al Commissario incaricato, nel quale veniva esplicitamente
richiesto ciò.
Tutto quanto tra il 4 Marzo 2011
giornata in cui al Palacongressi di Lipari si è tenuto un incontro, porte splancate, alla presenza
del Commissario Pelaggi ed i giorni immediatamente successivi allo stesso.
Quindi carissimo Consigliere Lo
Cascio, stimatissima e cordialissima persona, nessuno dei Consiglieri può
correre a Canneto a raccontare cose che non rispecchiano la realtà.
Passando invece al secondo punto, il
portavoce in una sua risposta al Presidente del Comitato C.A.S.T.A di
Acquacalda Sig. Mottola facendo molta confusione, sicuramente non voluta, scrive: “…Penso che lei si riferisca
al progetto di Canneto relativo ad Unci proposto dalla passata Amministrazione
che l’Amministrazione attuale ritiene superato da un intervento più ampio che
riguarda tutto il litorale di Canneto. Questa idea progettuale è tra le
priorità dell’Amministrazione e per la sua realizzazione …..”.
Falso, nulla a che spartire hanno il
progetto Unci con la riqualificazione dell’abitato di Canneto.
Il primo, Unci per intenderci, e
ritengo quello a cui faccia riferimento il Presidente Mottola è seguito
dall’Ing. Sutera, l’altro invece vede impegnati due professionisti, l’Ing.
Bertino e l’Arch. Ficarra.
In questo caso progetto, rivedibile,
e finanziamento sono stati già ottenuti dalla passata Amministrazione, iter
seguito dal sottoscritto in particolare, e più precisamente dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari Regionali, nell’ambito
del fondo per lo sviluppo delle isole minori d’Italia.
Importo
pari ad un milione 830 mila e 500 euro, ovvero il più alto tra quelli stanziati
nell’occasione.
Motivo
per cui, ribadisco, il Sig. portavoce ha in questo caso inavvertitamente fatto un po’ di confusione.
Mi
sembra dunque quantomeno corretto prima di scrivere, accertarsi su ciò che si
vuole dire e riferirlo come è giusto, anche se capisco che viene difficile in
alcune circostanze, quantomeno per non generare disinformazione tra la gente
che già, mi pare di capire, di questi tempi ne ha Corrado Giannò.