AL MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
AL MINISTRO DELLA SALUTE
e p.c.
AL PRESIDENTE DELLA VIII COMMISSIONE (AMBIENTE E TERRITORIO) CAMERA DEI DEPUTATI; AL PRESIDENTE DELLA XIII COMMISSIONE (TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI); SENATO DELLA REPUBBLICA; AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA; ALL’ASSESSORE REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE REGIONE SICILIANA; AL PRESIDENTE DELLA IV COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO REGIONE SICILIANA; AL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI MESSINA; AL COMMISSARIO DELLA PROVINCIA DI MESSINA; AL SINDACO DI LIPARI; AL SINDACO DI SANTA MARINA SALINA; AL SINDACO DI LENI; AL SINDACO DI MALFA
La situazione e gli eventuali pericoli provenienti dalla Raffineria Mediterranea di Milazzo e dal Polo industriale del Mela, da molti erroneamente considerato un aspetto secondario per il territorio delle Isole Eolie, ultimamente non sono più sottovalutabili.
Sempre più spesso le presenze industriali di tale zona sono causa principale di malcontento e di lamentele da parte delle comunità circostanti per i rischi legati alle emissioni.
Le Isole Eolie, collocate di rimpetto all’area industriale milazzese, hanno sopportato, da sempre e in silenzio, questi rischi che da quella realtà potrebbero arrivare da un momento all’altro (i venti che interessano la località di Milazzo sono il Maestrale e lo Scirocco. Il primo porta eventuali inquinanti nei paesi della Valle del Mela, il secondo invece sulle Isole Eolie).
L’incendio di vaste proporzioni che si è sviluppato nella notte del 27 settembre u.s. ha rinfocolato le paure degli abitanti del circondario e anche degli Eoliani.
Le emissioni di derivazione petrolchimica hanno un impatto ambientale che potrebbe compromettere e modificare lo stato di salute, non solo degli abitanti di Milazzo e del comprensorio del Mela ma anche delle Isole Eolie (diversi sono gli organismi che stanno eseguendo studi e analisi e ricerche in merito).
Giacché, se non dovesse essere salutare, inconfutabilmente anche noi “isolani” respiriamo quell’aria, è necessaria pure per questo nostro Arcipelago un’azione immediata di tutela inibitoria per le possibili conseguenze moleste e inquinanti., che saranno dannose sotto diversi aspetti anche biologico, agroalimentare, abitativo, economico e turistico.
Pertanto, viste le considerazioni sin qui espresse,
poiché il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, d’intesa con la Regione, con proprio decreto, in data 11.8.2006, ha istituito come sito d’interesse nazionale anche l’Area industriale di Milazzo - Valle del Mela, che deve essere sottoposta a interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza, di emergenza, di bonifica, ripristino ambientale e attività di monitoraggio, tutela di beni assoluti e primari quali sono la salute, la salubrità dell’ambiente, l’incolumità pubblica, etc.;
poiché il Polo industriale Milazzo - Valle del Mela è annoverato come “area a elevato rischio di crisi ambientale” quindi dotato di “ un piano di risanamento teso a individuare in via prioritaria le misure urgenti atte a rimuovere le situazioni di rischio e ad attuare il ripristino ambientale”;
poiché il Prefetto della Provincia di Messina ha convocato un comitato di emergenza tenutosi il 2 ottobre u.s.;
poiché è previsto un tavolo tecnico per il giorno 7 ottobre p.v., convocato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, proprio sulle suddette questioni;
poiché la IV Commissione Ambiente e Territorio dell’ARS ha convocato sui medesimi temi un’audizione per il giorno 10 ottobre p.v.;
si chiede
- che gli amministratori dei comuni eoliani siano tempestivamente messi a conoscenza del Piano esistente e coinvolti attivamente nelle suddette convocazioni in cui dovrà essere urgentemente discussa la redazione e approvazione di un nuovo e aggiornato strumento di pianificazione ambientale del territorio in questione (Milazzo - Valle del Mela - Eolie);
- di conoscere se sono state adottate dalle Istituzioni e dagli Organi preposti tutte le misure e prescrizioni atte a prevenire o impedire il pericolo o il danno per la salute pubblica per gli abitanti della zona.