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lunedì 24 novembre 2008

Tre atleti dello Sporting club judo Lipari alla finale del Trofeo Sicilia

COMUNICATO
Il gruppo sportivo Sporting Club Judo Lipari purtroppo non ha potuto partecipare alla competizione di sabato 22 e domenica 23 novembre alla quale avrebbe dovuto essere presente con 8 atleti in quanto le Isole Eolie sono rimaste isolate per le pessime condizioni del mare da venerdì sera fino a domenica tarda mattinata.
La prossima competizione sarà la finale del "Trofeo Sicilia ", prevista per domenica prossima, torneo per il quale domenica scorsa gli atleti della Sicilia hanno disputato la terza ed ultima fase.
I nostri atleti parteciperanno ugualmente alla finale in quanto i risultasti ottenuti in precedenza li trovano ai primi posti.
La finalissima di domenica prossima sarà quindi solo per gli atleti che, in ogni categoria di peso, hanno ottenuto i migliori punteggi e si giocheranno quindi il "Trofeo Sicilia".
I vincitori saranno premiati a gennaio 2009. La cerimonia di premiazione sarà, come lo scorso anno, organizzata dalla Provincia di Ragusa.
I nostri partecipanti alla finalissima di domenica saranno Cassandra Finocchiaro, Alessandro Vitagliana(nella foto) e Mattia Pongolini.

Trasporti/ Leddi (Pd): Stato non abbandoni cittadini delle Eolie

Roma, 24 nov. (Apcom) - "I mezzi di informazione danno oggi notizia che le Eolie, patrimonio mondiale dell'Unesco, saranno isolate dal resto dell'Italia perché con la Tirrenia non si intende più assicurare il collegamento con le isole. Quali provvedimenti intende attuare il governo?". Lo chiede la senatrice del Pd Maura Leddi, preannunciando un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Economia e delle Infrastrutture e trasporti. "Lo Stato non abbandoni gli abitanti di queste isole e - afferma - garantisca da subito un collegamento adeguato ed efficiente nell'attesa che venga introdotto un collegamento marittimo privato".
"I turisti e i cittadini delle Eolie - prosegue - dovranno forse attendere che il servizio venga assicurato da una compagnia tunisina o spagnola, con gravi conseguenze per il turismo e l'economia del luogo? E' importante - continua l'esponente del Pd - che prima della completa liberalizzazione dei servizi marittimi italiani vengano assicurati livelli di servizio minimi e essenziali, nel caso specifico garantendo perlomeno un collegamento con la Sicilia e con la Calabria, da Messina e da Reggio".
"Dopo anni di dissennata gestione e di conti disastrati in anni di regime di monopolio sui mari italiani pare francamente incomprensibile - sostiene Leddi - che si decida oggi di ottimizzare i costi paventando il completo isolamento delle isole Eolie".

Ex Pumex: Delusi, sconfortati, ma non rassegnati, dichiarano lo stato di agitazione permanente

Dopo l'ennesimo incontro(nella foto), tenutosi stamattina al comune di Lipari con il sindaco Mariano Bruno e il presidente del consiglio comunale Pino Longo, gli ex operai della Pumex hanno dichiarato "lo stato di “agitazione” in assemblea permanente, durante l’orario di lavoro, a partire da oggi e sino a quando non saranno effettuati tutti gli atti concreti per restituire dignità, certezze e tranquillità a circa quaranta famiglie di EOLIANI".
Questo il testo del comunicato che hanno consegnato al sindaco, al dirigente del IV settore, al presidente del consiglio comunale

OGGETTO: COMUNICATO EX LAVORATORI DELLA POMICE.
Visto il percorso definito e sottoscritto nella Conferenza di Servizi tenutasi presso l’Assessorato al Lavoro il 24.01.2008;
Vista la delibera di G.M. n° 7 del 05.02.2008 e gli atti consequenziali;
In considerazione della riunione del 08.07.2008 presso l’Assessorato ai Beni Culturali ed Ambientali e Pubblica Istruzione in presenza dell’Onorevole Antinoro che in accordo con l’Assessore al Lavoro Onorevole Incardona nella quale veniva tracciato il percorso da seguire per la definizione della problematica dei lavoratori della pomice, prevedendo l’utilizzo di tutti i lavoratori presso l’Assessorato ai Beni Culturali ed Ambientali e Pubblica Istruzione garantendo, successivamente, la loro stabilizzazione;
Vista la nota del Comune di Lipari riportata al protocollo comunale al n° 27728 del 23.07.2008 nella quale si comunicava la disponibilità del Comune di Lipari a trasferire i suddetti lavoratori presso l’Assessorato ai Beni Culturali ed Ambientali e Pubblica istruzione;
Vista la nota del Comune di Lipari del 31.07.2008 riportata al protocollo n° 28872 nella quale si ribadisce all’Assessorato ai Beni Culturali ed Ambientali e Pubblica istruzione la necessità del mantenimento degli impegni a suo tempo e di recente assunti nella quale si specificava inoltre l’importanza che l’Assessorato al Lavoro provvedesse all’erogazione delle somme relative all’integrazione salariale;
Gli ex lavoratori della pomice delusi e sconfortati di ricevere le ennesime promesse e rassicurazioni in merito alla loro precaria situazione economica\occupazionale che, puntualmente, vengono, nei fatti, disattese lasciando gli stessi in una situazione di profonda incertezza mortificandoli per una dignità professionale che non è stata nei fatti sostituita con il tanto acclamato progetto di ricollocazione occupazionale che vedeva fra gli attori principali il Comune di Lipari.
Dichiarano lo stato di “agitazione” in assemblea permanente, durante l’orario di lavoro, a partire da oggi 24.11.2008 sino a quando non saranno effettuati tutti gli atti concreti per restituire dignità, certezze e tranquillità a circa quaranta famiglie di EOLIANI.
Lipari, li 24.11.2008
I Rappresentanti

Eolie: Collegate anche Filicudi ed Alicudi. Resta isolata Ginostra

In lento miglioramento la situazione maltempo in Sicilia.
Regolari le rotte per Lampedusa e Linosa, Pantelleria, Ustica e le Eolie. In particolare, dopo 24 ore, anche gli aliscafi della Siremar e della Ustica Lines hanno ripreso a collegare regolarmente l'arcipelago. Stromboli, Panarea, Alicudi e Filicudi non erano raggiungibili da due giorni. Viaggiano regolarmente anche i traghetti. Il mare resta,comunque, mosso. Dopo i danni registrati sabato scorso, Ginostra, insieme alla borgata Acquacalda di Lipari, si conferma il lembo delle Eolie più martoriato. Le mareggiate hanno messo fuori uso nuovamente il porticciolo e i 30 abitanti sono isolati.
Nonostante le condizioni del mare siano migliorate, il borgo è privo di collegamenti perchè aliscafi e traghetti non possono attraccare. Così, nel piccolo borgo di Stromboli, isolato da venerdì mattina, scarseggiano i generi di prima necessità. Gli abitanti hanno chiesto l'intervento di un elicottero per consentire i rifornimenti e a bordo del mezzo aereo i tecnici della Protezione civile hanno eseguito un sopralluogo.
Esplodono intanto le polemiche perchè si sono spesi oltre 5 milioni di euro per realizzare il porto di protezione civile ma, nonostante due interventi, le violenti mareggiate invernali lo hanno sempre spazzato via. Ora per ripristinare la struttura occorreranno almeno altri due milioni. Anche questi saranno "gettati in mare"(nel vero senso del termine)

Acquacalda: La quiete dopo la tempesta


"Emergenza "Ginostra ed Acquacalda. Le ultimissime dalla Gazzetta del sud di oggi

Ieri sopralluogo della Protezione civile della Provincia e della Prefettura. Ripresi a singhiozzo i collegamenti con il resto delle Eolie
Ginostra isolata, provviste con l'elicottero?
Gli abitanti chiedono gommoni per poter temporaneamente raggiungere Stromboli
Salvatore Sarpi Gianluca Giuffrè
Hanno concesso una tregua le avverse condizioni meteo consentendo i collegamenti con Stromboli, Panarea (via Napoli) e con Vulcano, Lipari e Salina (via Milazzo e viceversa). Isolate restano Ginostra (anche per via del pontile in larghissima parte spazzato via dalla furia del mare) e le più remote Filicudi ed Alicudi.
Rotto l'isolamento è il momento di un primo bilancio dei danni. Non mancano ovviamente le polemiche, e le prese di posizione, sui due avvenimenti più eclatanti: la semidistruzione del pontile di Ginostra e il crollo, con conseguente sprofondamento in mare, della parte centrale del pontile dell'Italpomice ad Acquacalda. Frazione nella quale i problemi cominciano a diventare sempre di più e che investono il borgo dalla parte alta sino al lungomare.
Per quanto riguarda Ginostra l'ennesima "aggressione" del mare in tempesta al pontile di Protezione civile, con contestuali consistenti danni, ha "riesumato" dubbi e perplessità sulla decisione di ubicare il pontile in quella zona e non da tutt'altra parte, ovvero in aree ritenute da sempre più sicure e idonee. Il denaro "buttato in mare" per l'opera originaria, e per i frequenti interventi di rifacimento e ristrutturazione dopo le mareggiate, è al centro di tutte le discussioni e c'è chi ipotizza (e non soltanto da Ginostra) di chiedere l'intervento degli organi competenti per verificare se tutto sia stato fatto come si doveva. E se Ginostra piange, a ridere non è certamente Acquacalda dove il "crollo" del pontile dell'Italpomice viene letto come l'ennesimo evento annunciato, susseguente a quello della Provinciale e significativo dello stato di abbandono della fraziones. A non restare inermi davanti alla «morte del nostro borgo di Acquacalda» invita, con una nota spedita a tutti gli associati, ma anche a tutti i cittadini della borgata, il dottor Marco Saltalamacchia, presidente di "Bmw Italia", originario della cittadina e presidente dell'associazione "Amici di Acquacalda". "La furia degli elementi non fa altro che mettere a nudo le responsabilità di chi, in tanti anni di colpevole trascuratezza, non ha fatto altro- ha scritto- che creare le condizioni per questo disastro annunciato. Non è possibile fare uso del nostro atavico fatalismo isolano per accettare l'inesorabilità di questi fatti, occorre reagire e subito. Ciascuno dei fatti avvenuti era stato segnalato ed è puntualmente avvenuto".
Intanto, come detto, la frazione di Ginostra continua a restare isolata. Nel piccolo borgo ai piedi dello Stromboli è da quattro giorni che non attracca nessun mezzo. Gli unici due negozi di generi alimentari sono chiusi e cominciano a scarseggiare i viveri di prima necessità. Anche se le condizioni meteo nei prossimi giorni saranno buone, difficilmente potranno attraccare aliscafi e navi nella frazione a causa degli ingenti danni che hanno semidistrutto il molo rendendolo completamente inutilizzabile. Per constatare l'entità del danno alla struttura portuale ieri, in tarda mattinata, a Ginostra è giunto un elicottero per un sopralluogo. A bordo vi erano alcuni funzionari tra cui l'ing. Bruno Manfrè della Protezione civile provinciale(nella foto in alto) ed un funzionario della Prefettura di Messina.
Adesso, fino a quando non sarà ricostruito il porto di Ginostra, bisognerà trovare una soluzione temporanea per collegare la frazione al resto del mondo. I ginostresi hanno chiesto l'istituzione di un servizio a mezzo gommoni che colleghi l'abitato al centro principale di Stromboli ed il contestuale ripristino del servizio "rollo", la famosa barchetta che, in passato, collegava Ginostra ai mezzi di linea ancorati in rada.
Già nelle prossime ore, infine, potrebbe giungere un elicottero per permettere il cambio medico e l'arrivo dei generi alimentari.

A S. Giuseppe da oggi il reliquiario delle lacrime della Vergine Maria

Da oggi, sino a mercoledì, nell'ambito delle iniziative per il 150° Anniversario delle apparizioni di Nostra Signora di Lourdes alla piccola Bernardetta, avvenute nel 1858, la Chiesa parrocchiale di S.Giuseppe ospiterà il Sacro Reliquiario(nella foto a destra), che contiene le lacrime che la Vergine Maria versò a Siracusa nel 1954.
L'arrivo del Sacro Reliquiario è previsto per oggi, condizioni meteo permettendo, alle ore 17:00 a Marina Corta, condotto dall'Arcivescovo Calogero La Piana che arriverà da Milazzo con una motovedetta.
Subito dopo l'accoglienza, lo stesso Arcivescovo presiederà una solenne Eucaristia nella Chiesa parrocchiale di S.Giuseppe.

domenica 23 novembre 2008

Brevi

Rinviate tutte a data da destinarsi, a causa delle avverse condizioni meteomarine, le gare che dovevano vedere protagoniste oggi le formazioni eoliane di ogni disciplina sportiva. E' saltato, invece, per i judoka l'appuntamento con il trofeo "Alle pendici dell'Etna"

Lettere al direttore. Le calamità e l'arroganza degli uomini

Riceviamo e pubblichiamo:
Da sempre, per via di radici paterne, frequento le Eolie. Sempre in estate, qualche volta in inverno. Con l'avvento di internet poi, giornalmente mi aggiorno su quello che succede nell'arcipelago.
Leggo di strade e pontili che crollano a Lipari, di porti spazzati via dal mare, di strade invase dal mare o dalla pioggia, di costoni rocciosi pericolanti e di frane (più o meno grandi) dappertutto. Leggo e resto esterrefatto.... esterrefatto di come un patrimonio naturale così importante come le Eolie(altrove sarebbero veri e propri gioellini) debbano subire l'offesa e l'arroganza che non è certo della natura ma del disinteresse e del poco raziocinio degli uomini.
Francesco M. (Firenze)

Eolie sempre "particolari". Anche meteorologicamente

Ore 14,20-15,00 - Cielo nuvoloso su Lipari centro e Arcobaleno su Canneto

Non sottovalutare le problematiche della protezione dell'abitato di Canneto

(Roberto Piemonte) In merito ai danni ed ai disagi creati ieri dall'ondata di maltempo che ha colpito le nostre isole volevo che non passasse in secondo piano quanto accaduto a Canneto
ossia che i marosi, creati fortunatamente solo dalla risacca e non da onde alte otto metri (dato fornito dalla Protezione Civile), sono penetrati nel paese dalla zona di bocca vallone(nella foto di repertorio) alla zona di Calandra riversando parecchi detriti sulla sede stradale.-
Ovviamente sembra ben poca rispetto a quanto si è verificato in altre località (Acquacalda, Ginostra).
Questo ennesimo evento, invece, deve far riflettere chi ci amministra e ci deve far allarmare poichè se la risacca arriva nella strada, seppur dagli sbocchi lungo il muraglione di protezione, mi chiedo e chiedo a chi ci amministra, se la tempesta di ieri i cui venti soffiavano da Nord-Ovest, dai quali Canneto è abbastanza riparata, avrebbero soffiato da Nord-Est, sempre con onde alte anche otto metri cosa sarebbe accaduto nella frazione ? dato che la barriera frangiflutti è ormai evidente che da tempo non assolve più alla sua funzione e la spiaggia, in parecchi punti, è notevolmente ridotta.-
Nessuno di noi credo abbia dimenticato la mareggiata del 21 Gennaio 1981, qualche giorno fa anche il nostro concittadino Claudio Merlino, attraverso la sua mostra fotografica, ha fatto ritornare alla mente quel giorno tragico per la nostra frazione dando ampio spazio con numerose foto dell'evento.-
Sappiamo cosa può fare la forza del mare !!
Prevenire un disastro sarebbe certamente giudizioso.-
In prospettiva, per quello che ci è dato sapere, non vi sono, nell'immediato, previsti interventi né per il rinfoltimento della barriera né per il ripascimento delle spiagge ragion per cui, come ormai spesso si dice, mentre le stelle stanno a guardare a noi, per il momento, con fede, non ci resta che sperare nella protezione del Buon Dio.-

Concludo facendo un accorato appello ai nostri Amministratori ai quali raccomando di non sottovalutare il problema e di attivarsi, nel più breve tempo possibile, per mettere in essere le iniziative più opportune volte alla salvaguardia dell'intera frazione dall'azione delle mareggiate.-
Roberto Piemonte

Acquacalda: "La misura è colma. Occorre dire basta". Marco Saltalamacchia invita i residenti a far sentire la propria voce

Con una comunicazione inviata ai membri dell’associazione “Amici di Acquacalda” il presidente Marco Saltalamacchia invita tutti a far sentire la propria e a non restare inerti davanti alla "morte del borgo di Acquacalda"
IL TESTO:
A chi la visita, in questi giorni Acquacalda appare come un paese abbandonato e forse lo è davvero.
La furia degli elementi non fa altro che mettere a nudo le responsabilità di chi, in tanti anni di colpevole trascuratezza, non ha fatto altro che creare le condizioni per questo disastro annunciato.
Non è possibile fare uso del nostro atavico fatalismo isolano per accettare l'inesorabilità di questi fatti, occorre reagire e subito.
Ciascuno dei fatti avvenuti era stato segnalato ed è puntualmente avvenuto.
L'incuria irresponsabile che ha portato agli enormi ritardi nell'esecuzione dei lavori di protezione delle coste. L'abbandono dell'Italpomice legato ai noti fatti giudiziari, e la totale mancanza di volontà politica di offrire un'alternativa per il recupero dei siti produttivi all'unico fine che potrebbe proporsi, il turismo. Il mancato rispetto dei più semplici diritti dei cittadini alla sicurezza ed alla tutela del patrimonio privato e collettivo. Il disastro cui stiamo assistendo in questi giorni ha origini lontane e tutte conosciute e più volte denunciate.
Ma adesso la misura è davvero colma!
Occorre dire basta a questo lassismo inetto e colpevole e reagire, civilmente, ma con decisione e durezza.
Non possiamo lasciare morire il nostro borgo di Acquacalda.
Vi ricordo le e-mail del sindaco, (sindaco@comunelipari.it) del Consiglio Comunale (consigli@comunelipari.it) e degli assessori (assessori@comunelipari.it) cui vi invito ad inviare le vostre mail di protesta .
Marco Saltalamacchia