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lunedì 5 gennaio 2009

Trasporti: La protesta degli eoliani sta per toccare Milazzo

Prosegue il consiglio comunale congiunto delle 4 municipalità eoliane a bordo del traghetto "Laurana". Sul mezzo, che ormai è in vista del porto di Milazzo, si continua a discutere sia sulla bozza di mozione che di altre iniziative da porre in essere.
In linea di massima vengono accettate le linee fissate all'interno della bozza di mozione ma vengono poste all'attenzione dell'assemblea altre iniziative. Il consigliere Sabatini ha proposto l'occupazione del traghetto già da oggi. Una tesi sposata anche da altri consiglieri (Fonti su tutti) e dall'imprenditrice Caterina Conti.
Sembra, comunque, prevalere la tesi di aggiornare i lavori del consiglio congiunto a bordo della "Laurana" a mercoledì pomeriggio.
A Milazzo vi sono ad attendere i sindaci di Ustica e Pantelleria.

I consigli eoliani in riunione sulla Laurana

Consigli comunali, sindaci e giunte municipali dei quattro comuni eoliani sono in questo momento a bordo del traghetto "Laurana" della Siremar che, dopo aver toccato Rinella, nell'isola di Salina, è in navigazione verso Milazzo. Nella cittadina salinara sono saliti a bordo gli aministratori e i consiglieri comunali di Santa Marina, Leni e Malfa. Ad accoglierli, andandogli incontro, non appena si è abbassato il portellone del traghetto, il sindaco di Lipari Mariano Bruno, la giunta e i consiglieri comunali liparesi. Nel porto di Rinella sono saliti a bordo anche una cinquantina di residenti.
A bordo del Laurana ha avuto inizio il consiglio comunale congiunto, presieduto da Pino Longo, che dovrà produrre un documento unitario condiviso anche dal comitato per i trasporti. L'ing. Emanuele Carnevale di "Ama le Eolie" sta portando a conoscenza di tutti la bozza di mozione che è stata predisposta

L'otto gennaio i sindaci delle isole minori a Roma incontreranno il ministro Matteoli.

L'otto gennaio il sindaco di Lipari Mariano Bruno e gli altri sindaci siciliani, unitamente all'assessore regionale ai Trasporti Titti Bufardeci, saranno ricevuti a Roma dal ministro Altero Matteoli. Presenzieranno anche i presidenti dei consigli comunali isolani.
Lo ha comunicato pochi minuti fa a tutti i presenti sul traghetto Laurana in navigazione verso Salina il sindaco di Lipari Mariano Bruno.
E' stato chiesto al sindaco di voler chiedere la partecipazione di un componente del comitato, della maggioranza e minoranza consiliare.


Crisi trasporti. Nota dell'UDC sezione delle isole Eolie

Trasporti. La nota dell'UDC
L’ UDC di Lipari esprime la più ampia solidarietà alle comunità Eoliane colpite dagli inaccettabili effetti prodotti dalle riduzioni nel servizio trasporti, conseguenti alla privatizzazione della Siremar per la programmata privatizzazione della Tirrenia. Questo evento rischia di provocare un recesso nei servizi e nella vivibilità delle Eolie e di tutte le isole minori siciliane senza precedenti, riportando le stesse isole ai livelli dei servizi di trasporto e mobilità del secolo scorso, annullando per i loro abitanti i diritti di mobilità e continuità territoriale che lo stato assicura a tutti gli altri cittadini.
Siamo disponibili a ogni forma di legittima protesta, rammentando che sull’argomento già da tempo insieme alle altre forze di opposizione abbiamo sollecitato una azione forte dell’Amministrazione. Abbiamo pertanto chiesto lo scorporo della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia. In assenza di una tempestiva ed adeguata iniziativa da parte dell’Amministrazione locale, attraverso l’azione del Senatore D’Alia, Capogruppo UDC , che ha presentato una mozione al Senato su questo argomento, abbiamo tentato di costringere il Governo ad affrontare il problema.
Anche oggi, i nostri rappresentanti, presenti al programmato incontro degli organi direttivi provinciali, chiederanno che il nostro partito faccia della questione “trasporti Eolie” la priorità da affrontare ai più alti livelli.
Abbiamo dato alla amministrazione la nostra disponibilità a posizioni comuni nell’interesse della soluzione del problema, ma, allo tesso tempo chiediamo a tutte le forze politiche, ed in particolare quelle che appoggiano l’azione di questo governo, di chiedere ai loro rappresentanti nazionali di discutere la mozione presentata dal Sen.D’Alia al più presto. Chiediamo a chi effettivamente opera per il bene delle isole minori, di assicurare, a questa mozione, che esprime la tesi votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Lipari, il dovuto sostegno.

UDC ISOLE EOLIE

Trasporti: Partita la "spedizione" con la Laurana

Un centinaio di cittadini, oltre ai consiglieri comunali e ai componenti della giunta Bruno, all'assessore provinciale Gaetano Duca e ai componenti del comitato per i trasporti, è partito da Lipari con il traghetto "Laurana" della Siremar alla volta dell'isola di Salina. Tutto sommato, quindi, positivo il primo riscontro per quello che sarà il consiglio comunale congiunto con le municipalità dell'isola di Salina. Nell'isola verde saliranno a bordo, per l'effettuazione della seduta del civico consesso, i tre consigli comunali e le amministrazioni di Santa Marina, Leni e Malfa.
A bordo del Laurana si è proceduto a chiamare l'appello. Presenti 14 consiglieri. Si è poi votata la sospensione del consiglio comunale in attesa dell'imbarco delle municipalità salinara.

La "bozza" di mozione sui trasporti marittimi proposta dal comitato che sarà sottoposto alla valutazione e approvazione dei consigli comunali eoliani

MOZIONE SUI TRASPORTI MARITTIMI ESSENZIALI PER LE ISOLE EOLIE
Le Amministrazioni Comunali di Lipari, S. Marina Salina, Malfa e Leni, le Forze Politiche locali rappresentate nei Consigli Comunali e le Associazioni di Categoria interessate di intesa con l’ANCIM Sicilia esprimono forte preoccupazione per il futuro dei servizi marittimi della Siremar che collegano le Isole Eolie ed il territorio nazionale.
Premesso
che la Tirrenia con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni scadute il 31.12.2008;
che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
Per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009.
Considerato
Che l'Unione Europea, che sollecita e sovrintende al processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato "Dichiarazione sulle regioni insulari" nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale.
Che quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”.
Che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime.
Che in ragione di ciò, la Commissione della Comunità Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private.
Che, in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato.
Ritenuto
Che in virtù del vigente quadro normativo :
i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,………….” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
“ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75);
che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75).
Visto
la natura dell’arcipelago eoliano che da qualche tempo hanno avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile caratterizzato, da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
che non esistono le condizioni per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica ma che rimane necessario, un sostegno pubblico a questo servizio decisivo sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo socio-economico dell’arcipelago eoliano;
che il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane, a garanzia del soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), è stabilito dall’art. 3 della Costituzione e dal trattato di Amsterdam;
non esistono le condizioni per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica tanto che anche gli operatori privati attualmente presenti sul territorio, nonostante operino su tratte commercialmente appetibili, riescono a garantire il servizio soltanto grazie ad un sostanzioso contributo pubblico, erogato dalla Regione Siciliana;
il collegamento Eolie-Napoli rappresenta da quasi un secolo il sostegno e lo sviluppo socio-economico delle popolazioni dell’intero arcipelago e di alcune comunità che sono cresciute nella consapevolezza di tale collegamento;
attraverso programmi di finanziamento e sviluppo comunitari (488, patti territoriali ecc.), gli imprenditori isolani hanno sostenuto notevoli investimenti per la realizzazione di strutture turistico-ricettive e commerciali che presuppongono il miglioramento dei servizi di collegamento esistenti al momento in cui tali investimenti sono stati pianificati ed attuati.
Considerato
la disastrosa gestione degli ultimi anni (soprattutto quella relativa agli anni 2007 e 2008) da parte della Siremar che ha portato alla soppressione di diverse linee di aliscafi e navi procurando disagi notevoli a cittadini e visitatori delle Isole Eolie, tra i quali la soppressione parziale, da circa due mesi, delle linee C6 e C2, alcune delle quali rientrano tra quelle previste dal piano della protezione civile per i casi di evacuazione degli abitanti delle isole in caso di rischio sismico legato all’attività vulcanica;
che servizi appaltati, con contratto quinquennale, ai vettori privati N.G.I. e Usticalines sono ad integrazione di quelli erogati dalla Siremar, a supporto dello sviluppo socio-economico e (nel caso della N.G.I.) per poter assicurare il trasporto di carburante e merci pericolose;
che i collegamenti erogati dai vettori privati hanno dimostrato in diverse occasioni di non essere sufficienti ed in grado di garantire i servizi nei termini previsti.
CHIEDONO
lo scorporo immediato della società Siremar dalla Tirrenia con il blocco del processo di privatizzazione della stessa Siremar, in quanto la suddetta società garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea;
che per la Siremar si preveda nel medio e lungo termine una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni isolani interessati;
una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi più efficienti mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio;
la stipula di una nuova convenzione con la società Siremar sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire – unitamente a quelli erogati da Usticalines e N.G.I., attualmente finanziati dalla Regione Siciliana - servizi (vedi allegato 1) adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
l’apertura di un tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali e i rappresentanti delle forze politiche, associazioni e dei sindacati, che possa valutare e monitorare l’efficienza dei servizi oggetto di convenzione;
lo stanziamento per gli ani 2009, 2010 e 2011 delle somme necessarie a garantire i servizi dettagliati in allegato (1) o quantomeno quelli già previsti per le annualità 2005 e 2006;
il blocco della dismissione del naviglio ed il rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei e pertanto in grado di ottenere una considerevole riduzione dei costi di gestione;
di considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo;
che la Regione Siciliana assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate;
il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nell’ambito degli organici della società Siremar.
Convinti che prevarranno le ragioni della giustizia e del buon senso ci appelliamo al Parlamento, al Governo, all’Unione Europea e alla Regione Siciliana perché mettano in atto tutto quanto di loro competenza per soddisfare le suddette legittime richieste al fine di garantire alle popolazioni isolane quanto sancito dalla Nostra Costituzione.
Lipari, 05/01/2009

Eolie: E' scattata la giornata di mobilitazione per i trasporti. Riunito il consiglio comunale di Lipari

Come già anticipato è scattata la prima giornata di mobilitazione nelle Eolie per la difesa dei collegamenti marittimi pubblici. Alle 9 e 20 si è riunito il consiglio comunale di Lipari presieduto da Pino Longo. In apertura quattordici i consiglieri comunali presenti. Hanno partecipato anche il sindaco e i componenti della giunta municipale. Fuori dalle transenne diversi esponenti delle forze politiche locali.
Il consiglio alle 11,10 si sposterà bordo del traghetto "Laurana" in partenza per l'isola di Salina. Qui saliranno a bordo i consiglieri e gli amministratori delle tre municipalità dell'isola e mentre il mezzo Siremar navigherà alla volta di Milazzo si terrà un consiglio comunale congiunto a conclusione del quale sarà stilato un documento da inviare al Governo nazionale e regionale.
La mattinata si è aperta però con un "giallo" Alle 9 la porta della sala consiliare era chiusa perchè nessun dipendente si era preoccupato di aprirla. Cosi' i consiglieri sono rimasti fuori per quasi quindici minuti.

Trasporti marittimi. Dalla Gazzetta del sud di oggi

A bordo del "Laurana" la protesta contro l'imminente riduzione dei collegamenti
Oggi sul traghetto l'assemblea congiunta dei quattro consigli comunali eoliani
Salvatore Sarpi
Lipari
I presidenti delle commissioni Attività produttive e Trasporti dell'Ars, Salvino Caputo e Fabio Mancuso, hanno convocato una riunione congiunta, in seduta straordinaria, per incontrare i sindaci e i presidenti dei consigli comunali delle isole minori che in questi giorni stanno manifestando contro il blocco dei collegamenti tra la terraferma e le isole siciliane a seguito del mancato rinnovo della convenzione con Siremar. Alla riunione dovrebbero partecipare l'assessore regionale ai Trasporti Titti Bufardeci e l'amministratore della società.
Bufardeci, incontrerà a Roma il ministro Altero Matteoli per affrontare la vicenda "Siremar" il cui stop, o ridimensionamento, corre il rischio di mettere in ginocchio le isole minori della Sicilia e la loro economia. L'incontro, dovrebbe tenersi subito dopo l'Epifania. Allo stesso potrebbe prendere parte Mariano Bruno nelle sue vesti di presidente dell' "Ancim Sicilia".
Intanto la tensione, e l'attenzione, nelle isole minori siciliane resta alta. Oggi a "scendere in campo" saranno le Eolie, con i consigli comunali e le amministrazioni di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa che terranno una seduta straordinaria e congiunta sul traghetto "Laurana" in navigazione tra l'arcipelago e Milazzo.
Si comincerà alle 9 quando al palazzo municipale di Lipari si riunirà il civico consesso liparese, allargato all'amministrazione Bruno, che poi alle 11 si sposterà sul traghetto "Siremar" con il quale si raggiungerà Salina. Nell'isola verde si imbarcheranno i tre sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali e i cittadini di Santa Marina, Leni e Malfa. A questo punto avrà inizio il consiglio congiunto ed itinerante che, mentre il traghetto navigherà alla volta di Milazzo, approverà un documento unitario da inviare ai governi nazionali e regionali per ribadire l'importanza di poter continuare a disporre di adeguati ed idonei collegamenti con traghetti e aliscafi "Siremar". Una ulteriore iniziativa, tuttora in fase di valutazione, si potrebbe tenere a Milazzo da dove la "Laurana" dovrebbe ripartire alla volta delle Eolie-Napoli.
Intanto nella vicenda in corso si inserisce, alimentando la discussione, anche un paventato disinteresse della Regione siciliana alla luce di quanto accaduto in Campania. Quel consiglio regionale, nella seduta del 30 dicembre scorso, ha approvato l'emendamento che prevede l'istituzione della "Compagnia Regionale Marittima" (Co.Re.Ma. spa) che, di fatto, nei prossimi mesi prenderà il posto della "Caremar", la società regionale del gruppo "Tirrenia": in poche parole l'equivalente della "Si.re.mar." in Sicilia. La "Co.Re.Ma", è scritto nell'emendamento, «sarà costituita in ossequio alla normativa nazionale e a quanto disposto dalla Ue al fine di garantire regolari servizi verso porti che collegano comunità isolane con la regione stessa, nonché assicurare rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo socio-economico della Campania, nel rispetto del principio della continuità territoriale».

Ganzirri ha accolto con grande gioia don Antonello Angemi

Un nuovo capitolo si apre per la folta comunità parrocchiale di Ganzirri. Una comunità che, dopo aver festeggiato il Natale, ieri ha tributato un caloroso benvenuto al nuovo parroco, padre Antonello Angemi. L'antica e splendida chiesa di San Nicolò di Bari a stento riusciva a contenere i tanti fedeli accorsi alla solenne messa d'ingresso officiata dall'arcivescovo mons. Calogero La Piana.
Ad accogliere il nuovo pastore, anche il parroco uscente, padre Gaetano Tripodo, che è stato chiamato a ricoprire l'incarico di direttore della Caritas diocesana e di Vicario episcopale, dopo aver esercitato per 11 anni un'instancabile e preziosa opera pastorale per la quale è stato tanto amato e stimato dai suoi parrocchiani. Il legame tra padre Tripodo e Ganzirri ovviamente resterà indissolubile.
«Il significato di questa giornata non è quello di un semplice avvicendamento di persone – ha sottolineato l'arcivescovo La Piana, durante l'omelia – ma qualcosa di più grande che va al di là dei volti. Nella successione si esprime l'indole pastorale della Chiesa – ha aggiunto il presule – ovvero la continuità della presenza di Cristo che attraverso i suoi ministri ci fa conoscere la sua Parola che è luce che illumina il nostro cammino».
Alla cerimonia di insediamento di padre Angemi non potevano mancare, per esprimere gratitudine e commozione, anche molti dei "suoi" fedeli provenienti dalle due parrocchie di San Giuseppe e Purità di Maria Santissima di Quattropani a Lipari dove, subito dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1999, ha svolto il suo servizio pastorale per circa 10 anni.
Ma questa nuova destinazione per il giovane presbitero di 37 anni, originario di Messina, non rappresenta però, come lui stesso ha voluto evidenziare, "un ritorno a casa" ma «una scelta cosciente nella consapevolezza di compiere la volontà del Signore. A Lipari ho iniziato il mio cammino di pastore – afferma padre Antonello – e ho costruito legami di profonda comunione e amicizia, e per questo motivo accettare questo nuovo compito non è stato indolore. Ma i disegni di Dio sono meravigliosi. E ai fedeli di Ganzirri che già sento come figli miei carissimi chiedo di pregare affinché questa comunità possa crescere nella santità».

domenica 4 gennaio 2009

Trasporti è mobilitazione..non solo eoliana

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA LETTERA INVIATA AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI ON. SEN ALTERO MATTEOLI DA UNA COPPIA DI TURISTI ROMANI
Preg,mo Sig, Ministro,
le notizie che ci giungono dalle Isole Eolie ed in genere dalle isole degli arcipelaghi siciliani sulla dismissione della Soc. Siremar con la conseguente interruzione dei collegamenti con la terraferma, ci preoccupano molto ed intendiamo manifestarLe con la presente, la più ferma protesta per la mancanza di Sue risposte ufficiali a tutti i messaggi che amministratori locali, cittadini, associazioni, operatori economici Le hanno rivolto. Noi cittadini romani cheamiamo l'arcipelago eoliano e che trascorriamo qualche periodo di vacanza in quella zona, cerchiamo di farlo nel massimo rispetto dell'Ambiente e degli abitanti che meriterebbero un plauso per il coraggio che dimostrano ogni giorno nel sostenere le loro radici, la loro cultura e la difesa del proprio territorio. Capiamo che questo può sembrarLe un "sistema" di valori che di per sè stesso non basta a giustificare la necessità di un Suo pronto e risolutivo intervento in sede di Governo. Tagliare dei costi ritenuti "inutili" anche se quei costi rappresentano un elemento disicurezza e sviluppo per un gruppo numeroso di cittadini, non è una ragione della quale sentirsi fieri. Amministrare "bene" non vuol dire farlo a danno di qualcuno. Se anche gli aspetti economici legati al turismo e quindi alla sopravvivenza dei nostri concittadini siciliani non fossero sufficienti, pensi che costoro hanno gli stessi nostri diritti di spostarsi liberamente, di produrre un reddito, di garantire a sè stessi e ai propri familiari i diritti fondamentali come la tutela della salute. Da parte nostra, oltre ad esprimere la nostra solidarietà, ci adopereremo perchè quello che sta accadendo in Sicilia abbia il massimo di pubblicità possibile. Diffonderemo le notizie che raccoglieremo a parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro. Non Le chiediamo semplicemente uno "sforzo" solo perchè sarebbe un Suo dovere occuparsi del benessere e della salute dei suoi concittadini siciliani che vivono nei diversi arcipelaghi, ma vogliamo che Lei sappia che da tutto ciò ed anche con il nostro microscopico aiuto, Lei trarrà una pubblicità positiva o negativa in funzione del Suo comportamento. Noi faremo la nostra parte perchè il maggior numero possibile di persone La possa giudicare.
Marina Torregiani & Fabio Bartoli - ROMA

La protesta sui trasporti dalla Gazzetta del sud di oggi

Bloccato a Palermo il primo traghetto Iniziative congiunte nelle isole minori
Salvatore Sarpi
Lipari
Alla protesta palermitana dei sindaci, dei consigli comunali e dei cittadini di Ustica, Favignana e Pantelleria, culminata ieri nell'occupazione e nella ritardata partenza del traghetto "Filippo Lippi" dal porto di Palermo, ha preso parte anche il sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, Mariano Bruno. "Quello palermitano - ci ha dichiarato - è solo il primo passo di una protesta, che, in tutte le isole, unitamente ai cittadini e alle forze sociali ed economiche, porteremo avanti per impedire che con la cessazione della Siremar o, in alternativa con sensibili tagli, le isole vengano tagliate fuori e facciano un salto indietro di trent'anni". Bruno ha anche ricordato come le Eolie si stiano preparando a tutta una serie di iniziative che prenderanno il via domani con il consiglio comunale itinerante che i quattro civici consessi eoliani (Lipari e i tre comuni dell'Isola di Salina, cioè S. Marina, Leni e Malfa) terranno a bordo del traghetto Laurana.
"Il 7 gennaio - ha affermato Bruno - si terrà una pubblica assemblea; il giorno successivo alle Eolie sarà sciopero generale e non solo delle attività. Nel frattempo continuerò a percorrere tutte le vie istituzionali. Se poi questo non dovesse sortire effetto alcuno si passerà ad iniziative sicuramente ancora più forti ed incisive". Una di queste azioni da "ultima ratio" porterebbe all'occupazione di un traghetto. A tal proposito, e per smorzare le polemiche degli ultimi giorni, Bruno è stato molto chiaro. "Se il sindaco - ha affermato il primo cittadino liparese durante un incontro con il comitato per i trasporti - occuperà un traghetto tutti gli assessori, essendo stati da lui nominati, dovranno seguirlo. Chi non ritiene di doverlo fare dovrà rassegnare il mandato".
Intanto si cominciano ad avere i primi riscontri all'iniziativa che ha portato all'invio di un telegramma di protesta all'indirizzo del ministro Altero Mattioli. Dalle Eolie, ma anche da cittadini eoliani che risiedono altrove, sarebbero stati inoltrati circa 2.000 telegrammi. Lo ha reso noto l'ing. Emanuele Carnevale di "Ama le Eolie". Sulla problematica Siremar è intervenuto anche il segretario regionale di Fit Cisl marittimi Franco Lo Bocchiaro che ieri ha preso parte alla riunione del consiglio comunale di Ustica a bordo della "Antonello da Messina" al porto di Palermo. E' ora - ha affermato - che il Governo nazionale intervenga. Il 31 dicembre è scaduta la convenzione fra lo Stato e la Tirrenia e le collegate regionali e il 14 gennaio il servizio sarà sospeso. Il piano industriale della compagnia di navigazione non è stato ancora approvato - ha ricordato Lo Bocchiaro - anche se è parzialmente operativo in particolare per gli aspetti che riguardano le linee fuori convenzione gestite dai privati. Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla possibile privatizzazione ma il punto fondamentale resta la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi per i cittadini. Cinquecento i posti dei marittimi impiegati alla Siremar, sono a rischio".
Per il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia «sul caos dei trasporti marittimi in Sicilia, legato alla privatizzazione della "Tirrenia", pesano evidenti responsabilità da parte di questo governo. Le proteste dei sindaci al porto di Palermo sono fondate ma tardive e contraddittorie: alcuni di loro, come il sindaco di Lipari, dovrebbero fare più attenzione alle maggioranze che sostengono e da cui si fanno sostenere». «Chiediamo - aggiunge D'Alia - l'immediata calendarizzazione, al Senato, della nostra mozione sulla Tirrenia e sul collegamento con le isole minori, che impegna l'Esecutivo a bloccare la privatizzazione della Siremar. Il Governo faccia con la "Tirrenia" ciò che è stato fatto con Alitalia, garantendo principi oggi calpestati come la continuità territoriale e la mobilità dei cittadini delle isole minori».
Tonino Russo, parlamentare nazionale e vicesegretario regionale del Pd siciliano definisce «la riduzione del 50 per cento dei servizi di collegamento delle isole minori, logica conseguenza dei tagli indiscriminati operati dal ministro Tremonti e dal governo Berlusconi. Avevamo già avuto modo di denunciare – aggiunge - l'irresponsabilità delle scelte del governo volte a liberarsi, più in fretta possibile, della Tirrenia e delle società regionali che assicurano i collegamenti marittimi. Oggi appare evidente la superficialità e l'approssimazione contenute in quei provvedimenti che dal 14 gennaio dimezzano di fatto le linee di collegamento marittimo con grave disagio per le popolazioni e in prospettiva per i turisti che nella stagione estiva affollano le nostre isole». Russo sostiene l'esigenza «di tornare all'impostazione del precedente governo Prodi che prevedeva il rinnovo della convenzione con la Siremar fino al 31 dicembre 2012, in modo tale da programmare adeguatamente un percorso serio, responsabile ed efficiente». Nell'immediato è necessario convocare, secondo l'esponente del Pd, un tavolo di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione e l'intero percorso da istruire: «A questo tavolo, ovviamente, non può mancare il ministro dell'Economia che ha il dovere di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità».

Trasporti marittimi: Pianificata la giornata di domani

Confermato per domani il consiglio comunale straordinario. Il consiglio liparese, su convocazione del presidente Pino Longo, si riunirà alle 9 al comune. Alle 11 proseguirà a bordo del traghetto della Siremar "Laurana" in partenza per l'isola di Salina. Nell'isola verde si imbarcheranno i tre sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali e i cittadini. A questo punto si terrà un consiglio congiunto che approverà un documento unitario da inviare ai governi nazionali e regionali per ribadire l'importanza di poter continuare a disporre di adeguati ed idonei collegamenti con traghetti e aliscafi Siremar.