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lunedì 5 gennaio 2009

Ganzirri ha accolto con grande gioia don Antonello Angemi

Un nuovo capitolo si apre per la folta comunità parrocchiale di Ganzirri. Una comunità che, dopo aver festeggiato il Natale, ieri ha tributato un caloroso benvenuto al nuovo parroco, padre Antonello Angemi. L'antica e splendida chiesa di San Nicolò di Bari a stento riusciva a contenere i tanti fedeli accorsi alla solenne messa d'ingresso officiata dall'arcivescovo mons. Calogero La Piana.
Ad accogliere il nuovo pastore, anche il parroco uscente, padre Gaetano Tripodo, che è stato chiamato a ricoprire l'incarico di direttore della Caritas diocesana e di Vicario episcopale, dopo aver esercitato per 11 anni un'instancabile e preziosa opera pastorale per la quale è stato tanto amato e stimato dai suoi parrocchiani. Il legame tra padre Tripodo e Ganzirri ovviamente resterà indissolubile.
«Il significato di questa giornata non è quello di un semplice avvicendamento di persone – ha sottolineato l'arcivescovo La Piana, durante l'omelia – ma qualcosa di più grande che va al di là dei volti. Nella successione si esprime l'indole pastorale della Chiesa – ha aggiunto il presule – ovvero la continuità della presenza di Cristo che attraverso i suoi ministri ci fa conoscere la sua Parola che è luce che illumina il nostro cammino».
Alla cerimonia di insediamento di padre Angemi non potevano mancare, per esprimere gratitudine e commozione, anche molti dei "suoi" fedeli provenienti dalle due parrocchie di San Giuseppe e Purità di Maria Santissima di Quattropani a Lipari dove, subito dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1999, ha svolto il suo servizio pastorale per circa 10 anni.
Ma questa nuova destinazione per il giovane presbitero di 37 anni, originario di Messina, non rappresenta però, come lui stesso ha voluto evidenziare, "un ritorno a casa" ma «una scelta cosciente nella consapevolezza di compiere la volontà del Signore. A Lipari ho iniziato il mio cammino di pastore – afferma padre Antonello – e ho costruito legami di profonda comunione e amicizia, e per questo motivo accettare questo nuovo compito non è stato indolore. Ma i disegni di Dio sono meravigliosi. E ai fedeli di Ganzirri che già sento come figli miei carissimi chiedo di pregare affinché questa comunità possa crescere nella santità».