Caro direttore,
ti allego un mio comunicato relativo ai servizi marittimi, con preghiera di pubblicazione. Grazie
Pino Longo
"Ritengo innanzi tutto doveroso ringraziare l’intera cittadinanza per la vivace partecipazione alla manifestazione di protesta , indetta a causa della grave situazione di disagio, scaturita a seguito delle note problematiche riguardanti la società Siremar. Tra i molti aspetti apprezzabili della suddetta manifestazione, figurano certamente la notevole capacità di impegno, in difesa di interessi collettivi, di cui hanno dato prova i cittadini eoliani e la mancanza, almeno inizialmente, d’ogni bandiera o simbolo di parte, perché disagi e disservizi non hanno colore politico, ma pesano sulle spalle di tutti in ugual misura. Inoltre, pur essendo palese già da subito, la totale disponibilità del Ministro dei Trasporti ad affrontare e risolvere adeguatamente il problema, non bisogna per questo sottovalutare l’importanza di una forte presa di posizione della popolazione, in situazioni come queste ed in ogni altra occasione di partecipazione alla vita democratica, perché non mancano mai di avere un loro peso sull’esito finale delle decisioni.
Tuttavia, quella che era stata un’ occasione di rinascita e di riappropriazione della nostra identità e della nostra capacità di autonomia, si è purtroppo in seguito trasformata in un momento di protagonismo individuale, a scapito della collettività, per altro inutile sul piano pratico, con l’unico risultato di inasprire animi già lungamente e giustamente indignati da una lunga serie di disservizi.
Che senso ha avuto proseguire una manifestazione di protesta, quando si era già ottenuto tutto ciò che si poteva al momento ottenere? Tengo a ricordare, infatti, i punti su cui si è personalmente impegnato il Ministro dei Trasporti :
-istituzione di un tavolo tecnico e convocazione di una prima riunione il prossimo 20 gennaio;
-impegno al reperimento dei fondi (46 milioni di euro) per garantire, per tutto il 2009, gli stessi servizi dell’anno precedente;
-pieno sostegno alle nostre richieste di proroga, giorno 27/01 p.v., in sede comunitaria.
Singolare appare, a mio avviso, la seguente circostanza: quello che si è momentaneamente ottenuto, ovvero la regolare prosecuzione dei collegamenti Siremar per tutto il 2009, è senza dubbio da ascrivere soprattutto ad un Ministro di Alleanza Nazionale, tuttavia una certa parte dell’opinione pubblica, non certo maggioritaria, ritiene per questo di ringraziare tutti e di fischiare invece chi di quel partito rappresenta la memoria storica, seppure al livello locale, o la rappresentanza all’interno del Consiglio Comunale. Sia chiaro che il dissenso costruttivo è la linfa della vita democratica, quale io ritengo sia e debba continuare ad essere la vita di noi eoliani. Diversa è invece l’esibizione di una demagogia spicciola, inconsapevolmente al servizio di certi gatti cui i topi ben si prestano, non sapendo di esserne la prossima preda.
Non si capisce bene, in effetti, quali siano i termini del dissenso e soprattutto perché tale “spontaneo e democratico” dissenso si sia manifestato solo nei miei confronti. Perché, al mio arrivo sulla nave, appena rientrato in sede, è stata accelerata in modo anomalo la votazione per la chiusura del Consiglio Comunale? Perché alcune persone hanno fischiato solamente me? Io ero a Roma insieme con i sindaci dell’arcipelago ed il sindaco di Messina. A quanto mi risulta le decisioni in quel contesto sono state prese con l’accordo di tutti. Se una colpa mi ascrivo, è di non aver inseguito il Sindaco nella sua affannosa corsa alla ricerca dell’applauso, arrivando la sera stessa dell’8 gennaio sulla nave Laurana. Non è un caso infatti che la commedia dell’arte sia nata in questo paese . D’altronde si sa, prima donna si nasce.
Rimanendo nell’ambito della commedia, un poeta greco scrive: “il nemico era presso lo scudo, fummo in mille ad ucciderlo”. Altresì in questa vicenda, mi sembra che di quello che è solo un momentaneo traguardo, troppi personaggi politici e pseudo agitatori , tentino di attribuirsi la paternità. Soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di un traguardo parziale, in attesa di ben altri ostacoli da scavalcare.
Il problema è, infatti, solo rimandato di un anno, grazie alla partecipazione popolare, ma anche grazie al partito cui appartengo ed al sostegno dei suoi rappresentanti ad ogni livello, ivi incluso il sindaco di Messina e, per chi l’avesse dimenticato, il Ministro dei Trasporti.
Vorrei ricordare a tal punto, l’imbarazzo del Sindaco di Pantelleria, il quale sicuramente non è esponente di Alleanza Nazionale, quando di fronte all’estrema apertura manifestata dal Ministro Matteoli “dovremmo essere grati ai cittadini che abitano le isole..il Governo non può esimersi dal reperire i fondi necessari” , ha ritenuto di dover giustificare le precedenti forme di protesta davanti al Ministero (incatenamento).
Infatti, nelle altre isole, al raggiungimento dell’obiettivo concreto ma temporaneo, la protesta è spontaneamente cessata. Solo a Lipari si è atteso l’arrivo del Sindaco, in segno di rispetto, salvo poi, per inspiegabili ragioni, continuare malumori e mugugni contro altre persone, per acquisire frettolose e pirandelliane patenti di eroismo.
Nonostante i risultati già raggiunti, ritengo indispensabile mantenere vivo lo stato d’allerta e agitazione, con la programmazione di iniziative e contestuale opera di vigilanza sull’attuazione degli impegni assunti dal Ministro.
Proficuo, a mio avviso, sarebbe, per il futuro, impegnarci tutti da subito, per risolvere definitivamente un problema che è solo rinviato, invece di scadere nei modi e nei toni, soprattutto nei confronti di persone che non hanno, non avevano e non avranno mai interessi personali in questa vicenda, omaggiando invece altri, storicamente esperti, in materia di trasporto marittimo.
Il sottoscritto infatti, possiede soltanto un minuscolo gozzo in legno e, per utilizzarlo, non riceve alcuna forma di finanziamento, pubblico o privato .
Per tali motivi quindi, ritiene che, in vista del tavolo tecnico convocato per il 20 gennaio , presso il Ministero dei Trasporti, bisognerà ribadire con forza la richiesta a che la Siremar venga scorporata dalla Tirrenia e rimanga servizio pubblico. A tale proposito, rilancio la mia proposta di appropriarci finalmente e definitivamente dei collegamenti tra le isole e con la terra ferma, mediante la realizzazione di un sistema unitario di trasporti , interamente gestito a livello locale, con un organico e razionale utilizzo delle risorse, ivi comprese quelle previste dalle norma sul trasporto pubblico locale. Con l’obiettivo di affrancarci, una volta per tutte, da soggetti esterni, che fino ad oggi hanno interferito col nostro sviluppo, accumulando debiti e disservizi pagati dalle nostre tasche. Si dice che la Siremar sia la nostra società. Che lo diventi, dunque!
Non avendo la presunzione di possedere la soluzione per ogni male, auspico sull’argomento un confronto civile e democratico, perché mi rendo responsabilmente conto che il percorso da compiere è ancora lungo e faticoso e richiede soluzioni partecipate. La mia tesi è stata oggetto di numerose discussioni con parecchi cittadini eoliani, ivi compresi alcuni esponenti delle amministrazioni comunali dell’isola di Salina e dell’Amministrazione Provinciale, suscitando interesse. Pertanto, ribadisco che è mio intendimento organizzare un convegno, aperto, sin da ora, alla collaborazione di chiunque abbia a cuore un serio confronto sull’argomento".
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domenica 11 gennaio 2009
Trasporti e sindaco "senza maggioranza" dalla Gazzetta del Sud di oggi
Conclusa l'occupazione del traghetto Laurana
Protesta in stand-by fino al 20 gennaio quando si verificherà l'esito degli incontri
Il Comitato di eoliani intende vigilare sui risultati.
Protesta in stand-by fino al 20 gennaio quando si verificherà l'esito degli incontri
Il Comitato di eoliani intende vigilare sui risultati.
Salvatore Sarpi
Si è chiusa con l'abbandono del traghetto "Laurana" la prima fase della protesta degli eoliani per mantenere nell'immediato un efficiente trasporto marittimo pubblico e pianificare il futuro. L'attenzione resta alta e per seguire l'evolversi della situazione il consiglio comunale di Lipari, ascoltato il parere del comitato trasporti Eolie, ha deliberato di aggiornarsi al 16 gennaio. Il comitato, nella sua componente tecnica, ha confermato l'intenzione di proseguire in altre sedi le forme di protesta attivate assieme alla popolazione e di concerto con le componenti politiche del comitato. «Tale decisione - si legge in un comunicato - è il frutto di un'analisi dei dati disponibili e cioè: le rassicurazioni provenienti dal ministro Matteoli e dall'assessore regionale ai Trasporti Bufardeci , raccolte dai racconti dei sindaci eoliani circa l'istituzione del tavolo tecnico, la cui prima riunione è fissata per il 20 gennaio, e il reperimento dei fondi necessari a garantire nel 2009 l'impianto trasporti dell'anno precedente; la garanzia che la motonave Laurana rimarrà nel nostro arcipelago almeno fino al 31 gennaio. Elemento che sembra essere confermato, oltre che dalle rassicurazioni fornite al sindaco Bruno dai vertici della Siremar anche dalla riapertura delle prenotazioni delle cabine della stessa "Laurana"».
Il comitato, ringraziando i cittadini per la corale protesta, e i sindaci per quanto fatto, ha anche annunciato che «conscio che gli eoliani abbiano ottenuto soltanto una parte dei risultati sperati, proseguirà la propria opera di sensibilizzazione per l'ottenimento degli altri obiettivi concordati e chiede di poter svolgere un ruolo attivo nell'ambito del tavolo tecnico.
Intanto l'assessore regionale ai Trasporti Titti Bufardeci è ritornato sull'incontro romano con Matteoli: «Ribadisco - ha detto - l'apprezzamento per il costruttivo atteggiamento del ministro Altero Matteoli, impegnato in prima linea per superare la complessa vicenda che riguarda Siremar e quindi il nodo relativo ai collegamenti marittimi con le isole minori siciliane. In questi frangenti, anche in considerazione della delicatissima congiuntura economica internazionale, le polemiche preconcette non sono per nulla utili - continua Bufardeci - e credo che l'unica strada sia affrontare con unità e serietà il problema. Abbiamo bisogno di fatti concreti e la riunione col Ministro li ha delineati. In più, devo anche ricordare come non sia possibile immaginare una proroga di quattro anni per Tirrenia e Siremar. Pensare a proroghe quadriennali è parlare di un percorso impraticabile: questa ipotesi confligge con l'Unione europea. Sono convinto - ha concluso - che stiamo compiendo i passi giusti per risolvere la vicenda dei collegamenti marittimi con gli arcipelaghi e il fatto stesso che il Ministro si sia impegnato a reperire i 46 milioni di euro, risorse necessarie per mantenere lo stesso range di servizi dell'anno scorso, è il miglior viatico per sedersi tutti assieme al tavolo tecnico che si riunirà il prossimo 20 gennaio. In quella sede, sono certo verranno individuate le soluzioni per superare questa fase delicata ed essere pronti nel 2010 con una programmazione di servizi adeguata alle necessità delle isole minori».
D'altra parte appare improbabile che non si trovi una soluzione davanti a una situazione che ha visto il mobilitarsi compatto di tutte le isole minori che, insieme con le Eolie, seguono l'evolversi della situazione, acomunati da uno stesso destino, cui è legato lo sviluppo dei territori insulari, e cioè il mantenimento degli attuali standard di collegamenti via mare per garantire un diritto sintetizzato in uno slogan di molti cartelli di protesta, da Lipari a Salina, a Pantelleria e Ustica, per citare le isole più grandi: "isolani sì, isolati no".
Intanto è destinata a "sgonfiarsi" la notizia che il sindaco Mariano Bruno, a seguito di atteggiamenti tenuti durante la vertenza Siremar, rischi di perdere la maggioranza consiliare. Quella scatenatasi sembra essere la classica "tempesta in un bicchiere d'acqua". Il "continuare a svolgere il proprio operato in seno al consiglio comunale..... al di sopra e oltre ogni maggioranza precostituita" - si evidenzia- non significa nessuna fuoriuscita dalla maggioranza che sostiene Bruno.
Il comunicato dei consiglieri ha però aperto un'accesa discussione fra le anime locali del partito, sicuramente porterà a un confronto chiarificatore, e ha già prodotto le prese di distanza degli assessori Famà e D'Auria e di altri esponenti eoliani di primo piano di Alleanza nazionale.
Diversa la posizione di Gesuele Fonti e Francesco Megna (Il Faro), i quali dopo aver annunciato di lasciare la maggioranza potrebbero porsi al di sopra delle parti e agire da indipendenti in seno al consiglio comunale.
Si è chiusa con l'abbandono del traghetto "Laurana" la prima fase della protesta degli eoliani per mantenere nell'immediato un efficiente trasporto marittimo pubblico e pianificare il futuro. L'attenzione resta alta e per seguire l'evolversi della situazione il consiglio comunale di Lipari, ascoltato il parere del comitato trasporti Eolie, ha deliberato di aggiornarsi al 16 gennaio. Il comitato, nella sua componente tecnica, ha confermato l'intenzione di proseguire in altre sedi le forme di protesta attivate assieme alla popolazione e di concerto con le componenti politiche del comitato. «Tale decisione - si legge in un comunicato - è il frutto di un'analisi dei dati disponibili e cioè: le rassicurazioni provenienti dal ministro Matteoli e dall'assessore regionale ai Trasporti Bufardeci , raccolte dai racconti dei sindaci eoliani circa l'istituzione del tavolo tecnico, la cui prima riunione è fissata per il 20 gennaio, e il reperimento dei fondi necessari a garantire nel 2009 l'impianto trasporti dell'anno precedente; la garanzia che la motonave Laurana rimarrà nel nostro arcipelago almeno fino al 31 gennaio. Elemento che sembra essere confermato, oltre che dalle rassicurazioni fornite al sindaco Bruno dai vertici della Siremar anche dalla riapertura delle prenotazioni delle cabine della stessa "Laurana"».
Il comitato, ringraziando i cittadini per la corale protesta, e i sindaci per quanto fatto, ha anche annunciato che «conscio che gli eoliani abbiano ottenuto soltanto una parte dei risultati sperati, proseguirà la propria opera di sensibilizzazione per l'ottenimento degli altri obiettivi concordati e chiede di poter svolgere un ruolo attivo nell'ambito del tavolo tecnico.
Intanto l'assessore regionale ai Trasporti Titti Bufardeci è ritornato sull'incontro romano con Matteoli: «Ribadisco - ha detto - l'apprezzamento per il costruttivo atteggiamento del ministro Altero Matteoli, impegnato in prima linea per superare la complessa vicenda che riguarda Siremar e quindi il nodo relativo ai collegamenti marittimi con le isole minori siciliane. In questi frangenti, anche in considerazione della delicatissima congiuntura economica internazionale, le polemiche preconcette non sono per nulla utili - continua Bufardeci - e credo che l'unica strada sia affrontare con unità e serietà il problema. Abbiamo bisogno di fatti concreti e la riunione col Ministro li ha delineati. In più, devo anche ricordare come non sia possibile immaginare una proroga di quattro anni per Tirrenia e Siremar. Pensare a proroghe quadriennali è parlare di un percorso impraticabile: questa ipotesi confligge con l'Unione europea. Sono convinto - ha concluso - che stiamo compiendo i passi giusti per risolvere la vicenda dei collegamenti marittimi con gli arcipelaghi e il fatto stesso che il Ministro si sia impegnato a reperire i 46 milioni di euro, risorse necessarie per mantenere lo stesso range di servizi dell'anno scorso, è il miglior viatico per sedersi tutti assieme al tavolo tecnico che si riunirà il prossimo 20 gennaio. In quella sede, sono certo verranno individuate le soluzioni per superare questa fase delicata ed essere pronti nel 2010 con una programmazione di servizi adeguata alle necessità delle isole minori».
D'altra parte appare improbabile che non si trovi una soluzione davanti a una situazione che ha visto il mobilitarsi compatto di tutte le isole minori che, insieme con le Eolie, seguono l'evolversi della situazione, acomunati da uno stesso destino, cui è legato lo sviluppo dei territori insulari, e cioè il mantenimento degli attuali standard di collegamenti via mare per garantire un diritto sintetizzato in uno slogan di molti cartelli di protesta, da Lipari a Salina, a Pantelleria e Ustica, per citare le isole più grandi: "isolani sì, isolati no".
Intanto è destinata a "sgonfiarsi" la notizia che il sindaco Mariano Bruno, a seguito di atteggiamenti tenuti durante la vertenza Siremar, rischi di perdere la maggioranza consiliare. Quella scatenatasi sembra essere la classica "tempesta in un bicchiere d'acqua". Il "continuare a svolgere il proprio operato in seno al consiglio comunale..... al di sopra e oltre ogni maggioranza precostituita" - si evidenzia- non significa nessuna fuoriuscita dalla maggioranza che sostiene Bruno.
Il comunicato dei consiglieri ha però aperto un'accesa discussione fra le anime locali del partito, sicuramente porterà a un confronto chiarificatore, e ha già prodotto le prese di distanza degli assessori Famà e D'Auria e di altri esponenti eoliani di primo piano di Alleanza nazionale.
Diversa la posizione di Gesuele Fonti e Francesco Megna (Il Faro), i quali dopo aver annunciato di lasciare la maggioranza potrebbero porsi al di sopra delle parti e agire da indipendenti in seno al consiglio comunale.
sabato 10 gennaio 2009
Chiarimenti da Matteoli sui 46 milioni di euro. Udc, Nuovo Giorno e Eolie nel cuore sollecitano il sindaco Bruno
"Apprendiamo dagli organi di stampa dell’intervista rilasciata dal sottosegretario Miccichè, dove si afferma come “sia stato detto no al prelievo di 46 milioni di euro per finanziare i collegamenti della Siremar con le isole minori”.
Alla luce di questa disarmante dichiarazione, i consiglieri di minoranza esprimono il proprio stupore sulla effettiva reperibilità delle risorse da destinare alla Siremar, assicurata al sindaco Bruno nell’incontro dell’8 gennaio 2009 a Roma.
Sollecitiamo, pertanto, il Sindaco Bruno a chiedere al Ministro Matteoli di confermare alla nostra comunità che le risorse necessarie al proseguo dell’attività della Siremar per l’anno 2009 saranno individuate in capitoli di spesa correnti, ribadendo che le stesse sono necessarie e indispensabili per garantire i diritti costituzionali dei cittadini delle Eolie".
UDC NUOVO GIORNO EOLIE NEL CUORE
Alla luce di questa disarmante dichiarazione, i consiglieri di minoranza esprimono il proprio stupore sulla effettiva reperibilità delle risorse da destinare alla Siremar, assicurata al sindaco Bruno nell’incontro dell’8 gennaio 2009 a Roma.
Sollecitiamo, pertanto, il Sindaco Bruno a chiedere al Ministro Matteoli di confermare alla nostra comunità che le risorse necessarie al proseguo dell’attività della Siremar per l’anno 2009 saranno individuate in capitoli di spesa correnti, ribadendo che le stesse sono necessarie e indispensabili per garantire i diritti costituzionali dei cittadini delle Eolie".
UDC NUOVO GIORNO EOLIE NEL CUORE
46 milioni di euro si, 46 milioni di euro no. E spuntano le prime preoccupazioni
Operatori turistici e politici "agitati" dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa (e che riportiamo)
da parte del sottosegretario al Cipe Gianfranco Miccichè. Questi ha testualmente dichiarato " ieri è stato detto no al prelievo di 46 milioni di euro per finanziare i collegamenti Siremar con le isole minori. Non hanno capito che in queste isole ci sono dgli abitanti e che non sono dei villaggi turistici".
A livello nazionale e regionale nessuno dei politici contattati è stato in grado di confermare o smentire le dichiarazioni di Miccichè. In ogni caso tutti coloro che sono vicini al Governo hanno affermato "che i fondi per finanziare i collegamenti ci saranno".
Intanto stamattina prima di lasciare l'isola il comandante della Laurana ha consegnato una dettagliata relazione(richiesta) ai carabinieri di Lipari su quanto si è verificato in questi giorni. Poi, unitamente ad altri componenti l'equipaggio, accompagnato dal maresciallo Francesco Villari ha raggiunto il Circomare per consegnare analoga relazione.
Trasporti: Marco Causi del PD promette interpellanza urgente
(Saverio Merlino) Ricevo dall'on. Marco Causi, altro deputato siciliano del PD e componente della Commissione Finanze, la seguente risposta al mio appello.
Caro Saverio, perdonami se Ti rispondo con tanto ritardo ma l'attività parlamentare è stata particolarmente frenetica in questi giorni. Questo non mi ha impedito di seguire la vicenda dei collegamenti marittimi delle isole minori. Sia ieri che nei giorni precedenti, sono stato in continuo contatto con i colleghi della commissione Trasporti e con quanti direttamente hano seguito la vicenda. Non mi è stato possibile parteciapre alla riunione perchè ero impeganto alla Camera con le votazioni. L'esito della riunione al Ministero delle Infrastrutture mi è sembrato piuttosto interlocutorio e non ho trovato nel comunicato ufficiale del ministro Matteoli nessuno degli impegni che i deputati del centrodestra hanno sbandierato come vittorie. Particolarmente grave mi sembra invece la proposta di utilizzare, per l'ennesima volta, fondi del FAS per coprire spese che invece dovrebbero trovare una copertura in risorse ordinarie. Ho firmato con i deputati del PD l'interpellanza urgente, sarà uno strumento utile per fare chiarezza sulle reali disponibilità del Governo a dare una risposta pronta e definitiva all'esigenza dei residenti delle isole minori.
Continuerò a seguire la questione insieme agli altri parlamentari del Partito Democratico, conta su di me per qualsiasi iniziativa a sostegno delle giuste rivendicazioni dei cittadini delle isole minori.
Marco Causi
Caro Saverio, perdonami se Ti rispondo con tanto ritardo ma l'attività parlamentare è stata particolarmente frenetica in questi giorni. Questo non mi ha impedito di seguire la vicenda dei collegamenti marittimi delle isole minori. Sia ieri che nei giorni precedenti, sono stato in continuo contatto con i colleghi della commissione Trasporti e con quanti direttamente hano seguito la vicenda. Non mi è stato possibile parteciapre alla riunione perchè ero impeganto alla Camera con le votazioni. L'esito della riunione al Ministero delle Infrastrutture mi è sembrato piuttosto interlocutorio e non ho trovato nel comunicato ufficiale del ministro Matteoli nessuno degli impegni che i deputati del centrodestra hanno sbandierato come vittorie. Particolarmente grave mi sembra invece la proposta di utilizzare, per l'ennesima volta, fondi del FAS per coprire spese che invece dovrebbero trovare una copertura in risorse ordinarie. Ho firmato con i deputati del PD l'interpellanza urgente, sarà uno strumento utile per fare chiarezza sulle reali disponibilità del Governo a dare una risposta pronta e definitiva all'esigenza dei residenti delle isole minori.
Continuerò a seguire la questione insieme agli altri parlamentari del Partito Democratico, conta su di me per qualsiasi iniziativa a sostegno delle giuste rivendicazioni dei cittadini delle isole minori.
Marco Causi
Il sindaco Mariano Bruno senza maggioranza in consiglio? Solo fantasie
EDITORIALE
Il sindaco Mariano Bruno senza maggioranza in consiglio comunale? Sarà...ma non ci credo.
E' più certo che si tratti solo di una tempesta in un bicchiere d'acqua. Anche perchè:
E' più certo che si tratti solo di una tempesta in un bicchiere d'acqua. Anche perchè:
1) ...nessuno (bisogna saper leggere) ad esclusione dei due consiglieri del "Faro" ha parlato di uscire dalla maggioranza;
2) ....quel "continuare a svolgere il proprio operato in seno al consiglio comunale..... al di sopra e oltre ogni maggioranza precostituita" evidenziato in una nota, democraticamente e dal loro punto di vista responsabilmente e in coscienza, dai consiglieri comunali di AN" ha aperto una accesa discussione fra le varie anime locali del partito e sicuramente porterà ad un confronto chiarificatore.
Inevitabile se si considera che da tale decisione arrivano le prese di distanza di Pino Longo(presidente del consiglio), degli assessori Famà e D'Auria e di altri esponenti di primo piano è chiaro che la "tempesta" è destinata a rientrare;
3) ... Guarino, Corda e Longo, possono essere critici(come già fatto giustamente nel passato), possono non condividere ed eventualmente votare contro ciò che ritengono errato, ma sicuramente non faranno mai, per correttezza e forma mentis il "salto della quaglia".
"Salto della quaglia" dai banchi della maggioranza a quello dell'opposizione che crediamo non faranno neanche Fonti e Megna. Anche se la loro posizione è diversa.
Se li conosciamo un poco c'è da aspettarsi che, una volta dichiarata ufficialmente in consiglio comunale la decisione di lasciare il gruppo di maggioranza, i due si dichiareranno indipendenti ed autonomi continuando a lavorare per il bene del paese e, per questo, attenti a valutare la necessità di condividere o non condividere determinate iniziative in seno al consiglio comunale e all'esterno dello stesso.
I fatti sono questi. Poi....la politica è la politica... e solo il futuro potrà darci ragione o meno.
Nella foto: Bruno con D'Auria(assessore di AN)
Nella foto: Bruno con D'Auria(assessore di AN)
Lipari: Nessuna apertura all'UDC.. che non ci tiene proprio
La giunta Bruno potrebbe aprire all'UDC. "La notizia che sta circolando è assolutamente priva di ogni fondamento" così come ci ha dichiarato il sindaco Mariano Bruno che si trova a Pantelleria a sostenere la vertenza di quella collettività sul trasporto.
Un matrimonio che, al momento, sembra ben lontano dal celebrarsi. Anche perchè l'altro "sposo"(l'UDC) non sembra essere assolutamente intenzionato a contrarlo. E per sposarsi, anche politicamente, si deve per forza di cosa trovare un partner.
Un matrimonio che, al momento, sembra ben lontano dal celebrarsi. Anche perchè l'altro "sposo"(l'UDC) non sembra essere assolutamente intenzionato a contrarlo. E per sposarsi, anche politicamente, si deve per forza di cosa trovare un partner.
Lo Cascio a Merenda: Allargare il Comitato ai rappresentanti delle altre isole
Lettera aperta di Pietro Lo Cascio al presidente del Comitato sui trasporti Pino Merenda sulla necessità di un ampliamento della rappresentazione popolare in seno al Comitato.
Gentile Presidente,
desidero innanzitutto ringraziarla per il lavoro finora svolto e i risultati ottenuti, ringraziamento che la prego di estendere agli altri componenti del Comitato; il risultato più importante, a mio avviso, è rappresentato innanzitutto dal fatto che questa comunità dimostra di avere ancora quella capacità di mobilitazione e di partecipazione generosa che costituiscono elementi essenziali per il buon esito della lotta appena intrapresa a difesa dei nostri trasporti marittimi, e ciò si deve soprattutto alla qualità delle iniziative proposte in tal senso dal Comitato.
Negli ultimi giorni, tuttavia, questa capacità di mobilitazione si è avviata verso una nuova fase, una fase dove le responsabilità della scelta di nuove azioni che si vorranno intraprendere non potrà essere demandata soltanto a un gruppo di autorevoli e volenterosi cittadini, ma deve necessariamente ricadere su una compagine più ampia ed esaustiva, che possa risultare ancora più rappresentativa delle categorie sociali della nostra variegata comunità. È evidente che solo in questo modo il Comitato potrà mantenere attivo il coinvolgimento della popolazione, che ha permesso il successo della manifestazione dell’8 gennaio e la permanenza a bordo della m/n “Laurana”, e risolvere anche taluni problemi di comunicazione e informazione adeguata sulle iniziative, che sono emersi in questi giorni; ma soprattutto, garantire che questa mobilitazione sia realmente l’espressione democratica di tutta la comunità che si batte, finalmente, a difesa dei propri diritti essenziali. Per fare ciò non è più sufficiente la sola presenza delle forze politiche all’interno del Comitato, così come quella di alcune categorie sociali o portatrici di interessi; qui è in gioco il futuro dell’intera cittadinanza e questa ha chiaramente il diritto di intervenire, in maniera più diretta possibile, nelle scelte che la riguardano.
Mi riferisco, innanzitutto, ai rappresentanti delle altre isole del comune di Lipari, che pure hanno partecipato allo sciopero ma non hanno mai presenziato alle riunioni del Comitato che lo ha indetto; e non soltanto ai presidenti dei Consigli Circoscrizionali, che mi risulta non siano comunque mai stati coinvolti nelle stesse, ma anche ai rappresentanti delle associazioni locali, che a Stromboli, Ginostra, Filicudi – per esempio – sono numerose. La stessa isola di Lipari vanta, fortunatamente, un congruo numero di associazioni, a testimonianza che l’associazionismo rappresenta una realtà diffusa e incisiva nel tessuto sociale e anche economico della nostra comunità; non sono soltanto associazioni di “categoria”, ma gruppi di donne, di giovani, di gente che opera per la tutela e la valorizzazione del territorio, di borgate e di contrade, di professionisti, di artigiani. Tutte possono, e devono, dare il proprio contributo a scelte che – a questo punto – divengono indispensabili e vitali per la nostra società. Anche gli studenti, p.e. tramite i loro rappresentanti nei consigli di istituto, hanno diritto di partecipare fattivamente alla difesa del loro futuro: non dimentichiamo che grazie a loro la manifestazione dell’8 gennaio è divenuta un momento di grande consapevolezza e di democrazia.
Ampliare la rappresentazione di tutte queste voci in sede di Comitato costituisce una scelta altrettanto indispensabile e vitale per la motivazione, l’organizzazione, la comunicazione e le finalità della lotta che ci ha visto insieme e che si profila lunga e complessa, proprio perché lunghi e complessi sono i passaggi che ci attendono per conseguire i risultati che ci siamo prefissi in un documento da lei proposto, come presidente del Comitato, e che io, insieme ai miei colleghi, ho votato in consiglio comunale.
Mi permetto, quale estimatore delle azioni promosse finora dal Comitato, di dare un altro suggerimento: dotarsi di una sede, anche temporanea, anche un bugigattolo aperto un paio di ore al giorno, dove potere aggiornare costantemente i cittadini sugli sviluppi della questione, e dove dare un segno tangibile che l’attenzione verso gli obiettivi prefissi, una volta scesi dalla “Laurana”, non è diminuita.
Con l’occasione, le rammento infine dell’impegno formale, assunto pubblicamente prima della sospensione della seduta del consiglio comunale dal portavoce del Comitato ing. Emanuele Carnevale, di indire immediatamente una manifestazione cittadina alla eventuale notizia, che mi auguro naturalmente non arrivi mai, che la “Laurana” venga rimossa dalla linea C1 e destinata ad altre tratte; le ricordo, per amore di precisione, come l’impegno assunto pubblicamente preveda che tale manifestazione ci debba vedere riuniti nello studio del Sindaco presso la casa comunale allo scopo di ottenere l’immediato ritorno del mezzo.
Ringraziandola sentitamente e restando in attesa di una sua risposta in merito ai punti sopra evidenziati, le porgo i miei cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale – gruppo “Eolie nel Cuore”
Gentile Presidente,
desidero innanzitutto ringraziarla per il lavoro finora svolto e i risultati ottenuti, ringraziamento che la prego di estendere agli altri componenti del Comitato; il risultato più importante, a mio avviso, è rappresentato innanzitutto dal fatto che questa comunità dimostra di avere ancora quella capacità di mobilitazione e di partecipazione generosa che costituiscono elementi essenziali per il buon esito della lotta appena intrapresa a difesa dei nostri trasporti marittimi, e ciò si deve soprattutto alla qualità delle iniziative proposte in tal senso dal Comitato.
Negli ultimi giorni, tuttavia, questa capacità di mobilitazione si è avviata verso una nuova fase, una fase dove le responsabilità della scelta di nuove azioni che si vorranno intraprendere non potrà essere demandata soltanto a un gruppo di autorevoli e volenterosi cittadini, ma deve necessariamente ricadere su una compagine più ampia ed esaustiva, che possa risultare ancora più rappresentativa delle categorie sociali della nostra variegata comunità. È evidente che solo in questo modo il Comitato potrà mantenere attivo il coinvolgimento della popolazione, che ha permesso il successo della manifestazione dell’8 gennaio e la permanenza a bordo della m/n “Laurana”, e risolvere anche taluni problemi di comunicazione e informazione adeguata sulle iniziative, che sono emersi in questi giorni; ma soprattutto, garantire che questa mobilitazione sia realmente l’espressione democratica di tutta la comunità che si batte, finalmente, a difesa dei propri diritti essenziali. Per fare ciò non è più sufficiente la sola presenza delle forze politiche all’interno del Comitato, così come quella di alcune categorie sociali o portatrici di interessi; qui è in gioco il futuro dell’intera cittadinanza e questa ha chiaramente il diritto di intervenire, in maniera più diretta possibile, nelle scelte che la riguardano.
Mi riferisco, innanzitutto, ai rappresentanti delle altre isole del comune di Lipari, che pure hanno partecipato allo sciopero ma non hanno mai presenziato alle riunioni del Comitato che lo ha indetto; e non soltanto ai presidenti dei Consigli Circoscrizionali, che mi risulta non siano comunque mai stati coinvolti nelle stesse, ma anche ai rappresentanti delle associazioni locali, che a Stromboli, Ginostra, Filicudi – per esempio – sono numerose. La stessa isola di Lipari vanta, fortunatamente, un congruo numero di associazioni, a testimonianza che l’associazionismo rappresenta una realtà diffusa e incisiva nel tessuto sociale e anche economico della nostra comunità; non sono soltanto associazioni di “categoria”, ma gruppi di donne, di giovani, di gente che opera per la tutela e la valorizzazione del territorio, di borgate e di contrade, di professionisti, di artigiani. Tutte possono, e devono, dare il proprio contributo a scelte che – a questo punto – divengono indispensabili e vitali per la nostra società. Anche gli studenti, p.e. tramite i loro rappresentanti nei consigli di istituto, hanno diritto di partecipare fattivamente alla difesa del loro futuro: non dimentichiamo che grazie a loro la manifestazione dell’8 gennaio è divenuta un momento di grande consapevolezza e di democrazia.
Ampliare la rappresentazione di tutte queste voci in sede di Comitato costituisce una scelta altrettanto indispensabile e vitale per la motivazione, l’organizzazione, la comunicazione e le finalità della lotta che ci ha visto insieme e che si profila lunga e complessa, proprio perché lunghi e complessi sono i passaggi che ci attendono per conseguire i risultati che ci siamo prefissi in un documento da lei proposto, come presidente del Comitato, e che io, insieme ai miei colleghi, ho votato in consiglio comunale.
Mi permetto, quale estimatore delle azioni promosse finora dal Comitato, di dare un altro suggerimento: dotarsi di una sede, anche temporanea, anche un bugigattolo aperto un paio di ore al giorno, dove potere aggiornare costantemente i cittadini sugli sviluppi della questione, e dove dare un segno tangibile che l’attenzione verso gli obiettivi prefissi, una volta scesi dalla “Laurana”, non è diminuita.
Con l’occasione, le rammento infine dell’impegno formale, assunto pubblicamente prima della sospensione della seduta del consiglio comunale dal portavoce del Comitato ing. Emanuele Carnevale, di indire immediatamente una manifestazione cittadina alla eventuale notizia, che mi auguro naturalmente non arrivi mai, che la “Laurana” venga rimossa dalla linea C1 e destinata ad altre tratte; le ricordo, per amore di precisione, come l’impegno assunto pubblicamente preveda che tale manifestazione ci debba vedere riuniti nello studio del Sindaco presso la casa comunale allo scopo di ottenere l’immediato ritorno del mezzo.
Ringraziandola sentitamente e restando in attesa di una sua risposta in merito ai punti sopra evidenziati, le porgo i miei cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale – gruppo “Eolie nel Cuore”
San Giuseppe e Quattropani: Si insedia Don Giuseppe Mirabito
Si insedierà domani nelle parrocchie di San Giuseppe in Lipari e della Purità di Maria SS. a Quattropani il rev.sac. Giuseppe Mirabito. Lo ha destinato alle due parrocchie liparesi, dopo l'apprezzatissimo "lavoro" svolto nell'isola di Salina, Mons. Calogero La Piana.
Domani alle 10 e 30 si svolgerà il rito di insediamento nella Parrocchia di San Giuseppe,alle 17,00 in quella di Quattropani.
A Don Giuseppe i nostri più fervidi auguri per questa nuova missione a servizio della gente.
Doppia soddisfazione per la nostra informazione on line. Giovedi e venerdì Eolie news ha avuto complessivamente 1774 accessi(880 e 894) e 2.391(1.333 e 1.058) pagine "sfogliate"
Oltre che dall'Italia il nostro giornale on line ha ricevuto visite da: Australia, Stati Uniti, Canada, Svizzera, Regno Unito, Slovacchia, Germania, Lussemburgo, Francia, Belgio, Spagna, Romania, Grecia e Polonia. Una marea di accessi che, ovviamente, ha coinciso con la forte protesta sui trasporti degli eoliani ma che è anche il chiaro segno di come la nostra informazione puntuale e precisa sia apprezzata e costituisce un importante punto di riferimento,
A tutti voi grazie e l'impegno per una informazione libera, puntuale, corretta e aperta ad ogni contributo.
Oltre che dall'Italia il nostro giornale on line ha ricevuto visite da: Australia, Stati Uniti, Canada, Svizzera, Regno Unito, Slovacchia, Germania, Lussemburgo, Francia, Belgio, Spagna, Romania, Grecia e Polonia. Una marea di accessi che, ovviamente, ha coinciso con la forte protesta sui trasporti degli eoliani ma che è anche il chiaro segno di come la nostra informazione puntuale e precisa sia apprezzata e costituisce un importante punto di riferimento,
A tutti voi grazie e l'impegno per una informazione libera, puntuale, corretta e aperta ad ogni contributo.
Trasporti e medicine a pagamento nelle farmacie rurali. Ulteriori prese di posizione
L’onorevole Giuseppe Lo Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanità e componente della Commissione Territorio ed Ambiente all’Assemblea Regionale Siciliana, interviene sulla precarietà dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori:«Indipendentemente dall’epilogo della trattativa con il ministero delle Infrastrutture, la continuità dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori non può essere affidata ogni volta ai gesti eclatanti e condivisibili dei sindaci e alle proteste delle popolazioni. Se ne ricava l’amara considerazione che non c’è programmazione anche quando ci sono le risorse finanziarie. Dove non c’è programmazione ci sono solo disagi. I turisti lasciati a terra a Pantelleria sono una fotografia disarmante del pressappochismo e del disinteresse con i quali il Governo di Roma guarda alle vicende della Sicilia e del Sud in genere. Mi chiedo come possa il Governo nazionale prospettare politiche di sviluppo turistico se non riesce nemmeno a garantire la mobilità dei cittadini residenti e dei turisti»Soddisfazione è stata espressa stamani dal Presidente e dai Capigruppo del Consiglio Provinciale di Trapani alla notizia che il Ministro delle Infrastrutture, Matteoli, nel corso del preannunciato incontro a Roma con l’Assessore Regionale ai Trasporti, Bufardeci, ed i Sindaci delle isole minori siciliane, ha assunto formale impegno che nel Consiglio dei Ministri sarà decisa la copertura finanziaria necessaria per garantire la proroga, per tutto l’anno 2009, dei collegamenti operati dalla Siremar con le stesse frequenze dello scorso anno. Prendiamo atto con soddisfazione – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Poma – delle positive notizie che giungono da Roma ma continueremo a vigilare e a lavorare affinché, al di là delle proroghe, vengano stabilizzati, ed anzi ulteriormente rafforzati, i collegamenti marittimi con le isole minori. La Conferenza dei Capigruppo, a questo proposito, ribadisce la più totale opposizione nei confronti della decisione della Siremar che, se malauguratamente messa in atto, significherebbe intanto penalizzare ulteriormente e pesantemente le isole minori e la loro debole economia. Trapani e le altre città siciliane più direttamente interessate, infatti, rappresentano il naturale punto di collegamento con la terra ferma delle popolazioni isolane che vivono già in difficilissime condizioni di disagio a causa proprio della inadeguatezza dei collegamenti. Pertanto – conclude il Presidente Poma - questo Consiglio Provinciale continuerà ad impegnarsi al massimo, anche con ogni disponibile risorsa finanziaria, per dotare il territorio trapanese (comprese le isole) delle indispensabili infrastrutture e di un sempre più efficiente sistema di trasporti e di collegamenti. Non si può assolutamente consentire, per nessuna motivazione, che la nefasta riduzione dei collegamenti marittimi fra Trapani e le isole minori abbia il sopravvento sul sacrosanto diritto e sulla necessità delle nostre isole e della loro gente al diretto collegamento via mare. Si ricorda che il Consiglio Provinciale di Trapani aveva già deciso di intervenire con forza a sostegno delle giuste istanze degli abitanti delle isole minori. A tal uopo, la conferenza dei capigruppo, riunitasi nei giorni scorsi sotto la presidenza di Giuseppe Poma, aveva già manifestato la volontà di convocare, a brevissima scadenza, una seduta consiliare straordinaria ed aperta al fine di individuare le possibili soluzioni che mettessero fine alla grave crisi dei collegamenti via mare. I capigruppo ed il Presidente del Consiglio Provinciale, inoltre, avevano unanimemente stabilito di adottare ogni ulteriore iniziativa che potesse rivelarsi utile al raggiungimento dell’obiettivo ed avevano espresso massima solidarietà e vicinanza alle popolazioni isolane ed ai Sindaci di queste comunità che, com’è noto, sono da tempo impegnati in una vera e propria lotta per pervenire alla positiva soluzione della vicenda che, nella nostra provincia, interessa particolarmente la vita sociale ed economica di migliaia di persone che risiedono nelle isole dell’arcipelago delle Egadi e di Pantelleria.
Da registrare anche la dichiarazione del deputato dell'Ars Camillo Oddo: "Quella di oggi è una occasione mancata. La vertenza Siremar rimane schiacciata dalla logica emergenziale e dalle soluzioni tampone. Registro un immotivato ottimismo. Ci troviamo di fronte ad una proroga per un anno senza alcuna prospettiva per il futuro. Fra 365 giorni saremo nuovamente impegnati in un’azione di lotta per salvaguardare il diritto alla continuità territoriale delle isole minori della Sicilia. La propaganda del centrodestra ha già messo in moto i suoi strumenti di disinformazione. C’è chi inneggia alle garanzie del ministro Matteoli. Altri, mai visti prima quando c’era da lottare e stare al fianco dei sindaci e delle loro comunità, cantano vittoria senza alcun motivo. Non c’è per nulla da stare allegri. La soluzione del problema passa necessariamente attraverso i bandi ed una condivisione europea del sistema dei trasporti. Senza programmazione non ci sono prospettive e la crisi è soltanto rinviata. Ecco perché mi sento di solidarizzare anche con i lavoratori della Siremar che continuano a rischiare seriamente il loro posto di lavoro. Mi auguro che possa trovare maggiore attenzione nelle istituzioni nazionali e regionali l’altra emergenza delle isole minori, quella che riguarda il pagamento a prezzo intero delle medicine perché da anni, la Regione ha deciso di non trasferire i contributi destinati alle farmacie rurali. L’approccio regionale e nazionale anche a questo problema rivela l’incapacità politica ed amministrativa dei governi di centrodestra
Da registrare anche la dichiarazione del deputato dell'Ars Camillo Oddo: "Quella di oggi è una occasione mancata. La vertenza Siremar rimane schiacciata dalla logica emergenziale e dalle soluzioni tampone. Registro un immotivato ottimismo. Ci troviamo di fronte ad una proroga per un anno senza alcuna prospettiva per il futuro. Fra 365 giorni saremo nuovamente impegnati in un’azione di lotta per salvaguardare il diritto alla continuità territoriale delle isole minori della Sicilia. La propaganda del centrodestra ha già messo in moto i suoi strumenti di disinformazione. C’è chi inneggia alle garanzie del ministro Matteoli. Altri, mai visti prima quando c’era da lottare e stare al fianco dei sindaci e delle loro comunità, cantano vittoria senza alcun motivo. Non c’è per nulla da stare allegri. La soluzione del problema passa necessariamente attraverso i bandi ed una condivisione europea del sistema dei trasporti. Senza programmazione non ci sono prospettive e la crisi è soltanto rinviata. Ecco perché mi sento di solidarizzare anche con i lavoratori della Siremar che continuano a rischiare seriamente il loro posto di lavoro. Mi auguro che possa trovare maggiore attenzione nelle istituzioni nazionali e regionali l’altra emergenza delle isole minori, quella che riguarda il pagamento a prezzo intero delle medicine perché da anni, la Regione ha deciso di non trasferire i contributi destinati alle farmacie rurali. L’approccio regionale e nazionale anche a questo problema rivela l’incapacità politica ed amministrativa dei governi di centrodestra
Laurana "liberata". Perplessità sui risultati romani
E' rimasto bloccato ed occupato nel porto di Lipari sino a ieri sera il traghetto “Laurana” della Siremar. La "svolta" è maturata alle 19 e 30 a seguito della decisione dei consiglieri comunali di aggiornare e spostare i lavori del consiglio, in corso a bordo da giovedì (previa richiesta del comitato di protesta e dopo ampia discussione con i cittadini) al palazzo comunale. A votare sono stati in otto. Sei consiglieri di minoranza e i due ex della maggioranza Fonti e Megna, con quest'ultimo arrivato sul traghetto nonostante fosse febbricitante. A far propendere per il cambio di rotta le notizie arrivate attraverso il direttore generale della Siremar Pietro Giglio che ha ufficializzato che il Laurana non lascerà le Eolie per essere dirottato altrove e che sarà ripristinato a breve il collegamento mattutino e quello serale del traghetto. A ciò si è aggiunto il fatto che una delle promesse del ministro Matteoli, e cioè di comunicare alla Siremar di proseguire nei collegamenti da e per le isole oltre il 14 gennaio, starebbe per concretizzarsi. Insomma un atto di buona volontà anche se lo stato di agitazione permane in attesa della riunione di giorno 20 a Roma del tavolo tecnico. Quella andata in scena sino a ieri sera è stata comunque la palese dimostrazione di come la fiducia e la soddisfazione degli amministratori isolani e quella di vari esponenti politici regionali (Bufardeci e Buzzanca su tutti) per i risultati ottenuti a Roma sulla poblematica Siremar si stesse “scontrando” con la “diffidenza” e la richiesta di atti concreti di una parte dei cittadini eoliani, dei componenti il comitato di protesta per i trasporti, dei consiglieri di minoranza e dei due ex di maggioranza(Fonti e Megna) del comune di Lipari. Ad onor del vero il risultato del vertice romano con il ministro non viene certo commentato positivamente anche dal presidente dei senatori dell'UDC, l'eoliano Giampiero D'Alia. “Per risolvere la questione della Siremar- ha affermato- non bastano le rassicurazioni di massima del Governo sull’avvio di tavoli tecnici, né la garanzia di coperture finanziarie per continuare i servizi nell’anno in corso, peraltro con l’utilizzo improprio dei Fondi Fas. Sul vero nodo della questione, ovvero l’esclusione della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia, non è stata spesa una parola dal ministro Matteoli, segno della volontà precisa del Governo di andare avanti con un processo sbagliato che colpisce gli abitanti delle isole minori e cancella il principio costituzionale della continuità territoriale”. Di problema spostato di un solo anno parla il segretario generale della Uilt Giuseppe Caronia. “Desidero ringraziare sinceramente i sindaci, gli amministratori e le popolazioni delle isole minori della Sicilia per il loro significativo contributo alla vertenza Siremar nell'ambito piu' generale della vertenza del Gruppo Tirrenia -ha affermato-. Ritengo tuttavia doveroso evidenziare che quanto e' emerso nell'incontro tra il ministro Matteoli ed i sindaci delle isole minori non ci tranquillizza per niente. E' stata trovata, nella migliore delle ipotesi e sperando che la reiterata promessa del Ministro di reperire i 46 milioni di euro necessari per assicurare gli attuali servizi per tutto il 2009, diventino realta', una aleatoria soluzione che sposta di un anno il problema''. Infine vi è da sottolineare che ieri sulla delicata situazione dei collegamenti da e per le Eolie si è riunito il consiglio provinciale che ha discusso ed approvato all'unanimità dei presenti(26) le due mozioni aventi come primo firmatario, rispettivamente, Massimiliano Branca e Francesco Andaloro. E' stato chiesto al presidente Ricevuto di "attivarsi a sostegno della mobilitazione, favorendo l'apertura di un tavolo di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali, provinciali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione, chiedendo alla Regione di assumere un ruolo attivo nella risoluzione della questione sui trasporti marittimi in modo da garantire i diritti primari delle popolazioni isolane e lo sviluppo socioeconomico del territorio" e di "farsi carico e svolgere ogni attività utile affinché il presidente del Consiglio nazionale si adoperi per modificare il decreto-legge che prevede tagli ai finanziamenti per le Società di Stato dei trasporti marittimi". Al termine del dibattito, al quale era presente anche il presidente Ricevuto, è intervenuto l'assessore provinciale ai Trasporti, Rosario Ventimiglia che ha sottolineato come, nonostante le rassicurazioni giunte dal Governo nazionale, il problema non è risolto ma è stato, forse, rinviato di un anno. "Non si tratta solo di un taglio di fondi – ha sostenuto Ventimiglia - ma esiste un obbligo comunitario che indica la via della privatizzazione per il cabotaggio marittimo, con conseguenti sanzioni per chi non si adegua. Tra l'altro la Tirrenia ha una situazione debitoria notevole e sono già stati spesi 175 milioni di euro dei fondi FAS per risanarla. Dunque dietro un presunto successo si nasconde un insuccesso".
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