Caro direttore,
ti allego un mio comunicato relativo ai servizi marittimi, con preghiera di pubblicazione. Grazie
Pino Longo
"Ritengo innanzi tutto doveroso ringraziare l’intera cittadinanza per la vivace partecipazione alla manifestazione di protesta , indetta a causa della grave situazione di disagio, scaturita a seguito delle note problematiche riguardanti la società Siremar. Tra i molti aspetti apprezzabili della suddetta manifestazione, figurano certamente la notevole capacità di impegno, in difesa di interessi collettivi, di cui hanno dato prova i cittadini eoliani e la mancanza, almeno inizialmente, d’ogni bandiera o simbolo di parte, perché disagi e disservizi non hanno colore politico, ma pesano sulle spalle di tutti in ugual misura. Inoltre, pur essendo palese già da subito, la totale disponibilità del Ministro dei Trasporti ad affrontare e risolvere adeguatamente il problema, non bisogna per questo sottovalutare l’importanza di una forte presa di posizione della popolazione, in situazioni come queste ed in ogni altra occasione di partecipazione alla vita democratica, perché non mancano mai di avere un loro peso sull’esito finale delle decisioni.
Tuttavia, quella che era stata un’ occasione di rinascita e di riappropriazione della nostra identità e della nostra capacità di autonomia, si è purtroppo in seguito trasformata in un momento di protagonismo individuale, a scapito della collettività, per altro inutile sul piano pratico, con l’unico risultato di inasprire animi già lungamente e giustamente indignati da una lunga serie di disservizi.
Che senso ha avuto proseguire una manifestazione di protesta, quando si era già ottenuto tutto ciò che si poteva al momento ottenere? Tengo a ricordare, infatti, i punti su cui si è personalmente impegnato il Ministro dei Trasporti :
-istituzione di un tavolo tecnico e convocazione di una prima riunione il prossimo 20 gennaio;
-impegno al reperimento dei fondi (46 milioni di euro) per garantire, per tutto il 2009, gli stessi servizi dell’anno precedente;
-pieno sostegno alle nostre richieste di proroga, giorno 27/01 p.v., in sede comunitaria.
Singolare appare, a mio avviso, la seguente circostanza: quello che si è momentaneamente ottenuto, ovvero la regolare prosecuzione dei collegamenti Siremar per tutto il 2009, è senza dubbio da ascrivere soprattutto ad un Ministro di Alleanza Nazionale, tuttavia una certa parte dell’opinione pubblica, non certo maggioritaria, ritiene per questo di ringraziare tutti e di fischiare invece chi di quel partito rappresenta la memoria storica, seppure al livello locale, o la rappresentanza all’interno del Consiglio Comunale. Sia chiaro che il dissenso costruttivo è la linfa della vita democratica, quale io ritengo sia e debba continuare ad essere la vita di noi eoliani. Diversa è invece l’esibizione di una demagogia spicciola, inconsapevolmente al servizio di certi gatti cui i topi ben si prestano, non sapendo di esserne la prossima preda.
Non si capisce bene, in effetti, quali siano i termini del dissenso e soprattutto perché tale “spontaneo e democratico” dissenso si sia manifestato solo nei miei confronti. Perché, al mio arrivo sulla nave, appena rientrato in sede, è stata accelerata in modo anomalo la votazione per la chiusura del Consiglio Comunale? Perché alcune persone hanno fischiato solamente me? Io ero a Roma insieme con i sindaci dell’arcipelago ed il sindaco di Messina. A quanto mi risulta le decisioni in quel contesto sono state prese con l’accordo di tutti. Se una colpa mi ascrivo, è di non aver inseguito il Sindaco nella sua affannosa corsa alla ricerca dell’applauso, arrivando la sera stessa dell’8 gennaio sulla nave Laurana. Non è un caso infatti che la commedia dell’arte sia nata in questo paese . D’altronde si sa, prima donna si nasce.
Rimanendo nell’ambito della commedia, un poeta greco scrive: “il nemico era presso lo scudo, fummo in mille ad ucciderlo”. Altresì in questa vicenda, mi sembra che di quello che è solo un momentaneo traguardo, troppi personaggi politici e pseudo agitatori , tentino di attribuirsi la paternità. Soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di un traguardo parziale, in attesa di ben altri ostacoli da scavalcare.
Il problema è, infatti, solo rimandato di un anno, grazie alla partecipazione popolare, ma anche grazie al partito cui appartengo ed al sostegno dei suoi rappresentanti ad ogni livello, ivi incluso il sindaco di Messina e, per chi l’avesse dimenticato, il Ministro dei Trasporti.
Vorrei ricordare a tal punto, l’imbarazzo del Sindaco di Pantelleria, il quale sicuramente non è esponente di Alleanza Nazionale, quando di fronte all’estrema apertura manifestata dal Ministro Matteoli “dovremmo essere grati ai cittadini che abitano le isole..il Governo non può esimersi dal reperire i fondi necessari” , ha ritenuto di dover giustificare le precedenti forme di protesta davanti al Ministero (incatenamento).
Infatti, nelle altre isole, al raggiungimento dell’obiettivo concreto ma temporaneo, la protesta è spontaneamente cessata. Solo a Lipari si è atteso l’arrivo del Sindaco, in segno di rispetto, salvo poi, per inspiegabili ragioni, continuare malumori e mugugni contro altre persone, per acquisire frettolose e pirandelliane patenti di eroismo.
Nonostante i risultati già raggiunti, ritengo indispensabile mantenere vivo lo stato d’allerta e agitazione, con la programmazione di iniziative e contestuale opera di vigilanza sull’attuazione degli impegni assunti dal Ministro.
Proficuo, a mio avviso, sarebbe, per il futuro, impegnarci tutti da subito, per risolvere definitivamente un problema che è solo rinviato, invece di scadere nei modi e nei toni, soprattutto nei confronti di persone che non hanno, non avevano e non avranno mai interessi personali in questa vicenda, omaggiando invece altri, storicamente esperti, in materia di trasporto marittimo.
Il sottoscritto infatti, possiede soltanto un minuscolo gozzo in legno e, per utilizzarlo, non riceve alcuna forma di finanziamento, pubblico o privato .
Per tali motivi quindi, ritiene che, in vista del tavolo tecnico convocato per il 20 gennaio , presso il Ministero dei Trasporti, bisognerà ribadire con forza la richiesta a che la Siremar venga scorporata dalla Tirrenia e rimanga servizio pubblico. A tale proposito, rilancio la mia proposta di appropriarci finalmente e definitivamente dei collegamenti tra le isole e con la terra ferma, mediante la realizzazione di un sistema unitario di trasporti , interamente gestito a livello locale, con un organico e razionale utilizzo delle risorse, ivi comprese quelle previste dalle norma sul trasporto pubblico locale. Con l’obiettivo di affrancarci, una volta per tutte, da soggetti esterni, che fino ad oggi hanno interferito col nostro sviluppo, accumulando debiti e disservizi pagati dalle nostre tasche. Si dice che la Siremar sia la nostra società. Che lo diventi, dunque!
Non avendo la presunzione di possedere la soluzione per ogni male, auspico sull’argomento un confronto civile e democratico, perché mi rendo responsabilmente conto che il percorso da compiere è ancora lungo e faticoso e richiede soluzioni partecipate. La mia tesi è stata oggetto di numerose discussioni con parecchi cittadini eoliani, ivi compresi alcuni esponenti delle amministrazioni comunali dell’isola di Salina e dell’Amministrazione Provinciale, suscitando interesse. Pertanto, ribadisco che è mio intendimento organizzare un convegno, aperto, sin da ora, alla collaborazione di chiunque abbia a cuore un serio confronto sull’argomento".