L’onorevole Giuseppe Lo Giudice, Vice Presidente della Commissione Sanità e componente della Commissione Territorio ed Ambiente all’Assemblea Regionale Siciliana, interviene sulla precarietà dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori:«Indipendentemente dall’epilogo della trattativa con il ministero delle Infrastrutture, la continuità dei collegamenti tra la Sicilia e le isole minori non può essere affidata ogni volta ai gesti eclatanti e condivisibili dei sindaci e alle proteste delle popolazioni. Se ne ricava l’amara considerazione che non c’è programmazione anche quando ci sono le risorse finanziarie. Dove non c’è programmazione ci sono solo disagi. I turisti lasciati a terra a Pantelleria sono una fotografia disarmante del pressappochismo e del disinteresse con i quali il Governo di Roma guarda alle vicende della Sicilia e del Sud in genere. Mi chiedo come possa il Governo nazionale prospettare politiche di sviluppo turistico se non riesce nemmeno a garantire la mobilità dei cittadini residenti e dei turisti»Soddisfazione è stata espressa stamani dal Presidente e dai Capigruppo del Consiglio Provinciale di Trapani alla notizia che il Ministro delle Infrastrutture, Matteoli, nel corso del preannunciato incontro a Roma con l’Assessore Regionale ai Trasporti, Bufardeci, ed i Sindaci delle isole minori siciliane, ha assunto formale impegno che nel Consiglio dei Ministri sarà decisa la copertura finanziaria necessaria per garantire la proroga, per tutto l’anno 2009, dei collegamenti operati dalla Siremar con le stesse frequenze dello scorso anno. Prendiamo atto con soddisfazione – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Poma – delle positive notizie che giungono da Roma ma continueremo a vigilare e a lavorare affinché, al di là delle proroghe, vengano stabilizzati, ed anzi ulteriormente rafforzati, i collegamenti marittimi con le isole minori. La Conferenza dei Capigruppo, a questo proposito, ribadisce la più totale opposizione nei confronti della decisione della Siremar che, se malauguratamente messa in atto, significherebbe intanto penalizzare ulteriormente e pesantemente le isole minori e la loro debole economia. Trapani e le altre città siciliane più direttamente interessate, infatti, rappresentano il naturale punto di collegamento con la terra ferma delle popolazioni isolane che vivono già in difficilissime condizioni di disagio a causa proprio della inadeguatezza dei collegamenti. Pertanto – conclude il Presidente Poma - questo Consiglio Provinciale continuerà ad impegnarsi al massimo, anche con ogni disponibile risorsa finanziaria, per dotare il territorio trapanese (comprese le isole) delle indispensabili infrastrutture e di un sempre più efficiente sistema di trasporti e di collegamenti. Non si può assolutamente consentire, per nessuna motivazione, che la nefasta riduzione dei collegamenti marittimi fra Trapani e le isole minori abbia il sopravvento sul sacrosanto diritto e sulla necessità delle nostre isole e della loro gente al diretto collegamento via mare. Si ricorda che il Consiglio Provinciale di Trapani aveva già deciso di intervenire con forza a sostegno delle giuste istanze degli abitanti delle isole minori. A tal uopo, la conferenza dei capigruppo, riunitasi nei giorni scorsi sotto la presidenza di Giuseppe Poma, aveva già manifestato la volontà di convocare, a brevissima scadenza, una seduta consiliare straordinaria ed aperta al fine di individuare le possibili soluzioni che mettessero fine alla grave crisi dei collegamenti via mare. I capigruppo ed il Presidente del Consiglio Provinciale, inoltre, avevano unanimemente stabilito di adottare ogni ulteriore iniziativa che potesse rivelarsi utile al raggiungimento dell’obiettivo ed avevano espresso massima solidarietà e vicinanza alle popolazioni isolane ed ai Sindaci di queste comunità che, com’è noto, sono da tempo impegnati in una vera e propria lotta per pervenire alla positiva soluzione della vicenda che, nella nostra provincia, interessa particolarmente la vita sociale ed economica di migliaia di persone che risiedono nelle isole dell’arcipelago delle Egadi e di Pantelleria.
Da registrare anche la dichiarazione del deputato dell'Ars Camillo Oddo: "Quella di oggi è una occasione mancata. La vertenza Siremar rimane schiacciata dalla logica emergenziale e dalle soluzioni tampone. Registro un immotivato ottimismo. Ci troviamo di fronte ad una proroga per un anno senza alcuna prospettiva per il futuro. Fra 365 giorni saremo nuovamente impegnati in un’azione di lotta per salvaguardare il diritto alla continuità territoriale delle isole minori della Sicilia. La propaganda del centrodestra ha già messo in moto i suoi strumenti di disinformazione. C’è chi inneggia alle garanzie del ministro Matteoli. Altri, mai visti prima quando c’era da lottare e stare al fianco dei sindaci e delle loro comunità, cantano vittoria senza alcun motivo. Non c’è per nulla da stare allegri. La soluzione del problema passa necessariamente attraverso i bandi ed una condivisione europea del sistema dei trasporti. Senza programmazione non ci sono prospettive e la crisi è soltanto rinviata. Ecco perché mi sento di solidarizzare anche con i lavoratori della Siremar che continuano a rischiare seriamente il loro posto di lavoro. Mi auguro che possa trovare maggiore attenzione nelle istituzioni nazionali e regionali l’altra emergenza delle isole minori, quella che riguarda il pagamento a prezzo intero delle medicine perché da anni, la Regione ha deciso di non trasferire i contributi destinati alle farmacie rurali. L’approccio regionale e nazionale anche a questo problema rivela l’incapacità politica ed amministrativa dei governi di centrodestra