Dopo un lungo pressing dei sindacati, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha convocato per il 6 settembre prossimo un tavolo di confronto sulla privatizzazione di Tirrenia. E ha inviato ai sindacati (Uiltrasporti, Orsa e Federmar Cisal) un invito a differire lo sciopero di 48 ore del 30 e 31 agosto. Ma la Uiltrasporti va avanti, confermando la protesta, disposta a violare anche la precettazione. E resta, così, a rischio il rientro a casa di 15-20mila passeggeri. Il ministro, ricordando che fino al 5 settembre fare scioperi è vietato dalla regola della franchigia estiva, ha spiegato che lo slittamento della riunione, che la Uiltrasporti aveva chiesto prima dello sciopero, è necessario perchè «qualche prospettiva si è aperta» e quindi vuole presentarsi all'incontro con «qualcosina in più» di concreto. In sostanza, con un quadro più chiaro e novità che potrebbe aver raccolto dall'amministratore straordinario di Tirrenia, Giancarlo D'Andrea, che deve occuparsi di trovare un acquirente.Ma, per il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica, il ministro «non ha soluzioni reali». In campo sono in due ad aver dichiarato interesse per il gruppo di navigazione. Mediterranea Holding, dopo essersi vista respingere da Fintecna (la finanziaria di Stato che ha il 100% di Tirrenia) la richiesta di slittamento dell'offerta agli inizi di agosto, torna alla carica con una proposta di acquisto di tutti gli asset di Tirrenia e della controllata siciliana Siremar, garantendo «il mantenimento dei livelli occupazionali e il rispetto rigoroso di tutti i servizi, in particolar modo di quelli che fruiscono delle sovvenzioni statali». La cordata guidata al 36% dalla regione Siciliana ha convocato per il 31 agosto l'assemblea dei soci per l'aumento di capitale. Su un altro fronte, il presidente di Moby, Vincenzo Onorato, che vuole acquistare solo Tirrenia (senza Siremar, dunque), nei prossimi giorni contatterà D'Andrea per avviare una trattativa.«Unica soluzione» possibile per Tirrenia, prospettata oggi dal sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, è una divisione in «good e bad company», come quella adottata per Alitalia, con la vendita delle sole parti buone. Ipotesi che fa temere al segretario nazionale Ugl trasporti Roberto Panella «decisioni già prese senza il coinvolgimento del sindacato», e ritenuta una soluzione da scongiurare dal capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta. Matteoli ha detto di non saperne nulla e ha osservato che «se non si trova una soluzione per il 30 settembre», scadenza indicata dall'Unione europea per concludere la privatizzazione di Tirrenia e delle controllate regionali Siremar (Sicilia), Saremar (Sardegna), Toremar (Toscana) e Caremar (Campania), «dovremo prorogare le concessioni e trovare un accordo in Europa».
Intanto Mediterranea Holding si prepara a presentare una nuova offerta per Tirrenia e per la controllata siciliana Siremar. Lo rende noto un comunicato, in cui la cordata guidata al 36% dalla regione Siciliana fa sapere che “é stata convocata per il 31 agosto 2010 l’assemblea dei soci della Mediterranea Holding di Navigazione per deliberare sull’aumento di capitale, in seguito alla proposta di acquisto formulata dalla Mediterranea che consiste nel rilevare la compagnia di navigazione Tirrenia con tutti gli asset”. Nella proposta avanzata, “Mediterranea garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali ed il rispetto rigoroso di tutti i servizi, in particolar modo di quelli che fruiscono delle sovvenzioni statali”.
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martedì 24 agosto 2010
Così si salvano le Eolie (da Terra)
di Franco Ortolani*
PREVENZIONE. Il sisma del 19 agosto scorso ha messo a nudo l’inadeguatezza del sistema di protezione civile per cittadini e turisti. Per scongiurare nuovi pericoli serve subito la “certificazione ambientale” dei luoghi.
ll 16 agosto scorso vi è stato un terremoto alle Isole Eolie avvenuto alle ore 14:54 italiane; il sisma è iniziato ad una profondità di 19 km circa (ipocentro), ed è stato caratterizzato da una magnitudo momento Mw = 4.5. La struttura sulla quale il terremoto si è verificato è presente nella mappatura delle zone sismogenetiche crostali che insistono a Nord della costa siciliana, in prossimità delle isole di Lipari e Vulcano. Questo evento, registrato e reso noto dall’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia, si inquadra nella tettonica trascorrente tipica della zona di trasferimento N-S esistente tra le Isole Eolie e la costa settentrionale del Messinese.
Il terremoto più importante della zona ha avuto luogo il 15 Aprile 1978 (M 6.1, evento del Golfo di Patti), circa 30 km più a Sud. Lipari è la più vicina (alcuni chilometri di distanza) all’area epicentrale ed ha risentito degli effetti locali più significativi rappresentati da dissesti diffusi che hanno interessato i versanti ripidi, palesemente instabili geomorfologicamente, incombenti sull’acqua marina o su strette spiagge. Molto spavento e qualche ferito lieve, danni non troppo severi alle costruzioni, aggravamento dell’instabilità diffusa dei versanti sono stati gli effetti più visibili del sisma. Le notizie che trapelano evidenziano che vi sono anche effetti nascosti o sommersi, indotti dal sisma e dalla “organizzazione umana” post sisma, che una parte dei turisti sta rivelando: si tratterebbe di un senso di “insicurezza ambientale” e per l’incolumità delle persone che li invoglia ad abbandonare l’isola prima della scadenza prevista.
Un altro effetto scontato è lo “scaricabarile” delle responsabilità: chi sta più “in alto”, come al solito, individua alcuni argomenti, di competenza locale o comunque di altre istituzioni, che non sarebbero stati adeguatamente sviluppati come l’inosservanza dei divieti di balneazione, alcune licenze concesse ad esercizi commerciali ecc. ecc.. Bertolaso ha subito detto che i turisti sono stati “cattivi” ignorando i divieti già posti nelle spiagge con pericolo di crolli di massi; in altre parole ha scaricato sui turisti le conseguenze del sisma. Vale a dire che se non ci fossero stati i turisti, come nel dicembre 2002 a Stromboli quando si verificò lo tsunami, le frane del 16 agosto non avrebbero spaventato nessuno. Ma di che cosa vive, essenzialmente, Lipari (e le altre isole)? Non è il turismo la fonte di reddito principale?
I rappresentanti delle istituzioni hanno dimostrato che gli effetti dell’evento non erano previsti in un piano di protezione civile e che i cittadini nemmeno immaginavano che potesse avvenire un fenomeno simile. Conseguentemente non sapevano nemmeno che dopo un evento simile è d’obbligo svolgere verifiche e monitoraggi. La sorpresa e l’impreparazione hanno “segnato” punti negativi nei turisti presenti a Lipari e potrebbero avere preoccupato altri turisti potenziali italiani e stranieri. Il responsabile della Protezione Civile Siciliana ha dichiarato dopo l’evento: «Salvaguardare l’incolumità dei bagnanti senza creare allarme, in piena stagione estiva, è il tema a cui abbiamo lavorato. Le misure allo studio servono a trovare un equilibrio che permetta di convivere con i fenomeni sismici e vulcanici senza sottovalutarne la potenziale pericolosità». Ma non sa che bisogna preventivamente fare tutto ciò?
L’evento ha improvvisamente aperto gli occhi ai responsabili di istituzioni che devono tutelare l’ambiente e la vita dei cittadini. Si sono resi conto che eventi naturali potenzialmente disastrosi si possono verificare anche durante il periodo balneare nei “paradisi terrestri” quali i monumenti naturali rappresentati dalle Isole Eolie; conseguentemente è emersa l’inadeguatezza del sistema di difesa ambientale e dei cittadini.
Il 24 aprile 2010 nell’ambito di un convegno organizzato a Lipari dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Messina avevo tenuto una relazione dal titolo “La Sicurezza Ambientale alla base dello Sviluppo Ecocompatibile e Duraturo” nella quale avevo ribadito che in un territorio (come quello delle isole) che è interessato da continua evoluzione si deve garantire ai residenti e ai turisti la “Sicurezza Ambientale”. Si devono valorizzare le straordinarie bellezze naturali ma non si devono nascondere i problemi connessi alla natura.
Questi ultimi devono essere conosciuti e valutati e si devono attivare preventivamente tutte le necessarie misure tese a garantire la sicurezza dei cittadini. L’uomo deve sapere inserirsi regolamentando le sue attività con buone leggi e provvedimenti che prima di tutto debbono essere sottoposte ad una verifica preventiva di compatibilità con le leggi della natura. Le leggi emanate dal Parlamento e i provvedimenti degli Enti Locali devono essere in armonia con la Costituzione Italiana: chi amministra si dimentica, quasi sempre, di verificare come essi si armonizzino con le leggi della natura che di fatto governano le modificazioni fisiche di un territorio in evoluzione.
A volte interventi previsti dalle leggi fatte dall’uomo sono messi in crisi da eventi naturali che si manifestano secondo ritmi naturali. Questi ultimi a volte non interferiscono sensibilmente con le attività umane; a volte, invece, si incrociano con le attività umane. Tale evenienza, a volte, determina vere e proprie catastrofi. Le interferenze tra ritmi naturali e attività umane non avvengono con continuità e interessano parti limitate del territorio. Dove si verificano, comunque, possono esserci eventi catastrofici che mutano radicalmente le preesistenti condizioni. L’ambiente naturale (ricco di inimitabili “monumenti naturali”) e antropizzato dell’area Mediterranea e del Sud d’Italia è esposto ai più elevati rischi naturali permanenti (rischio sismico, vulcanico, idrogeologico, geomorfologico).
Le coste sono prive di piani di protezione dagli tsunami: non esiste alcun piano di protezione civile per tale problema che in passato ha seminato centinaia di vittime. I cittadini sanno che non possono essere eliminati i pericoli ambientali come i terremoti, le eruzioni vulcaniche e gli tsunami; sanno anche che si può adeguatamente organizzare un sistema di protezione della loro incolumità. L’Ingv e la Protezione Civile, con la obbligatoria collaborazione di altre strutture di ricerca e di chiunque abbia buone idee, devono supportare i governi per andare verso la certificazione di sicurezza ambientale, particolarmente necessaria per le aree turistiche. Certamente un turista preferirà venire in una delle nostre zone turistiche sapendo che sarà ospitato in edifici antisismici e che vi è un valido ed efficace sistema di controllo ambientale in grado di tenerlo correttamente informato e di garantirgli l’incolumità. Questo ammonimento lanciato in aprile è passato inascoltato: lo rilancio ora con la speranza che sia raccolto, non dai disattenti, ma dai cittadini ed operatori commerciali interessati ad un duraturo, ecocompatibile e continuo sviluppo nella sicurezza ambientale. Bisogna investire negli studi scientifici tesi ad acquisire una conoscenza dei potenti fenomeni geologici e bisogna, obbligatoriamente, adeguare le scelte amministrative ai risultati sovvertendo l’attuale andazzo secondo il quale prima si individua “l’intervento-affare” e poi si “forzano” le conoscenze che ne devono confermare la fattibilità.
*Ordinario di Geologia, Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università Federico II di Napoli
PREVENZIONE. Il sisma del 19 agosto scorso ha messo a nudo l’inadeguatezza del sistema di protezione civile per cittadini e turisti. Per scongiurare nuovi pericoli serve subito la “certificazione ambientale” dei luoghi.
ll 16 agosto scorso vi è stato un terremoto alle Isole Eolie avvenuto alle ore 14:54 italiane; il sisma è iniziato ad una profondità di 19 km circa (ipocentro), ed è stato caratterizzato da una magnitudo momento Mw = 4.5. La struttura sulla quale il terremoto si è verificato è presente nella mappatura delle zone sismogenetiche crostali che insistono a Nord della costa siciliana, in prossimità delle isole di Lipari e Vulcano. Questo evento, registrato e reso noto dall’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia, si inquadra nella tettonica trascorrente tipica della zona di trasferimento N-S esistente tra le Isole Eolie e la costa settentrionale del Messinese.
Il terremoto più importante della zona ha avuto luogo il 15 Aprile 1978 (M 6.1, evento del Golfo di Patti), circa 30 km più a Sud. Lipari è la più vicina (alcuni chilometri di distanza) all’area epicentrale ed ha risentito degli effetti locali più significativi rappresentati da dissesti diffusi che hanno interessato i versanti ripidi, palesemente instabili geomorfologicamente, incombenti sull’acqua marina o su strette spiagge. Molto spavento e qualche ferito lieve, danni non troppo severi alle costruzioni, aggravamento dell’instabilità diffusa dei versanti sono stati gli effetti più visibili del sisma. Le notizie che trapelano evidenziano che vi sono anche effetti nascosti o sommersi, indotti dal sisma e dalla “organizzazione umana” post sisma, che una parte dei turisti sta rivelando: si tratterebbe di un senso di “insicurezza ambientale” e per l’incolumità delle persone che li invoglia ad abbandonare l’isola prima della scadenza prevista.
Un altro effetto scontato è lo “scaricabarile” delle responsabilità: chi sta più “in alto”, come al solito, individua alcuni argomenti, di competenza locale o comunque di altre istituzioni, che non sarebbero stati adeguatamente sviluppati come l’inosservanza dei divieti di balneazione, alcune licenze concesse ad esercizi commerciali ecc. ecc.. Bertolaso ha subito detto che i turisti sono stati “cattivi” ignorando i divieti già posti nelle spiagge con pericolo di crolli di massi; in altre parole ha scaricato sui turisti le conseguenze del sisma. Vale a dire che se non ci fossero stati i turisti, come nel dicembre 2002 a Stromboli quando si verificò lo tsunami, le frane del 16 agosto non avrebbero spaventato nessuno. Ma di che cosa vive, essenzialmente, Lipari (e le altre isole)? Non è il turismo la fonte di reddito principale?
I rappresentanti delle istituzioni hanno dimostrato che gli effetti dell’evento non erano previsti in un piano di protezione civile e che i cittadini nemmeno immaginavano che potesse avvenire un fenomeno simile. Conseguentemente non sapevano nemmeno che dopo un evento simile è d’obbligo svolgere verifiche e monitoraggi. La sorpresa e l’impreparazione hanno “segnato” punti negativi nei turisti presenti a Lipari e potrebbero avere preoccupato altri turisti potenziali italiani e stranieri. Il responsabile della Protezione Civile Siciliana ha dichiarato dopo l’evento: «Salvaguardare l’incolumità dei bagnanti senza creare allarme, in piena stagione estiva, è il tema a cui abbiamo lavorato. Le misure allo studio servono a trovare un equilibrio che permetta di convivere con i fenomeni sismici e vulcanici senza sottovalutarne la potenziale pericolosità». Ma non sa che bisogna preventivamente fare tutto ciò?
L’evento ha improvvisamente aperto gli occhi ai responsabili di istituzioni che devono tutelare l’ambiente e la vita dei cittadini. Si sono resi conto che eventi naturali potenzialmente disastrosi si possono verificare anche durante il periodo balneare nei “paradisi terrestri” quali i monumenti naturali rappresentati dalle Isole Eolie; conseguentemente è emersa l’inadeguatezza del sistema di difesa ambientale e dei cittadini.
Il 24 aprile 2010 nell’ambito di un convegno organizzato a Lipari dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Messina avevo tenuto una relazione dal titolo “La Sicurezza Ambientale alla base dello Sviluppo Ecocompatibile e Duraturo” nella quale avevo ribadito che in un territorio (come quello delle isole) che è interessato da continua evoluzione si deve garantire ai residenti e ai turisti la “Sicurezza Ambientale”. Si devono valorizzare le straordinarie bellezze naturali ma non si devono nascondere i problemi connessi alla natura.
Questi ultimi devono essere conosciuti e valutati e si devono attivare preventivamente tutte le necessarie misure tese a garantire la sicurezza dei cittadini. L’uomo deve sapere inserirsi regolamentando le sue attività con buone leggi e provvedimenti che prima di tutto debbono essere sottoposte ad una verifica preventiva di compatibilità con le leggi della natura. Le leggi emanate dal Parlamento e i provvedimenti degli Enti Locali devono essere in armonia con la Costituzione Italiana: chi amministra si dimentica, quasi sempre, di verificare come essi si armonizzino con le leggi della natura che di fatto governano le modificazioni fisiche di un territorio in evoluzione.
A volte interventi previsti dalle leggi fatte dall’uomo sono messi in crisi da eventi naturali che si manifestano secondo ritmi naturali. Questi ultimi a volte non interferiscono sensibilmente con le attività umane; a volte, invece, si incrociano con le attività umane. Tale evenienza, a volte, determina vere e proprie catastrofi. Le interferenze tra ritmi naturali e attività umane non avvengono con continuità e interessano parti limitate del territorio. Dove si verificano, comunque, possono esserci eventi catastrofici che mutano radicalmente le preesistenti condizioni. L’ambiente naturale (ricco di inimitabili “monumenti naturali”) e antropizzato dell’area Mediterranea e del Sud d’Italia è esposto ai più elevati rischi naturali permanenti (rischio sismico, vulcanico, idrogeologico, geomorfologico).
Le coste sono prive di piani di protezione dagli tsunami: non esiste alcun piano di protezione civile per tale problema che in passato ha seminato centinaia di vittime. I cittadini sanno che non possono essere eliminati i pericoli ambientali come i terremoti, le eruzioni vulcaniche e gli tsunami; sanno anche che si può adeguatamente organizzare un sistema di protezione della loro incolumità. L’Ingv e la Protezione Civile, con la obbligatoria collaborazione di altre strutture di ricerca e di chiunque abbia buone idee, devono supportare i governi per andare verso la certificazione di sicurezza ambientale, particolarmente necessaria per le aree turistiche. Certamente un turista preferirà venire in una delle nostre zone turistiche sapendo che sarà ospitato in edifici antisismici e che vi è un valido ed efficace sistema di controllo ambientale in grado di tenerlo correttamente informato e di garantirgli l’incolumità. Questo ammonimento lanciato in aprile è passato inascoltato: lo rilancio ora con la speranza che sia raccolto, non dai disattenti, ma dai cittadini ed operatori commerciali interessati ad un duraturo, ecocompatibile e continuo sviluppo nella sicurezza ambientale. Bisogna investire negli studi scientifici tesi ad acquisire una conoscenza dei potenti fenomeni geologici e bisogna, obbligatoriamente, adeguare le scelte amministrative ai risultati sovvertendo l’attuale andazzo secondo il quale prima si individua “l’intervento-affare” e poi si “forzano” le conoscenze che ne devono confermare la fattibilità.
*Ordinario di Geologia, Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università Federico II di Napoli
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Calcio- Ludica al lavoro - Riparte dopodomani con l'inizio della preparazione la stagione della Ludica Lipari impegnata nel campionato di prima categoria. L'obiettivo è migliorare la posizione dello scorso anno.
Una delle novità è rappresentata dalla gestione tecnica quest'annno affidata a Franco Li Castro. Mister Caruso che ha brillantemente condotto in porto la prima annata in prima divisione si occuperà dei "piccoli amici". Coadiuvaderà, comunque, Li Castro nel suo lavoro. Come avvenne d'altronde, a parti inverse, nella scorsa stagione.
L'altra novità è rappresentata dal gemellaggio con il Siena. Ciò consentirà alle giovani promesse eoliane di avere una chance per entrare nel calcio che conta.
Ministro Alfano in vacanza nelle Eolie- Il ministro della Giustizia Angelino Alfano e’ giunto a Salina, la seconda isola delle Eolie, con uno yacht assieme al parlamentare del Pdl Nino Germana’. Si fermeranno una settimana
Lipari- Mostra "Profondità e leggerezza"- Dal 28 agosto a domenica 5 settembre nei locali del Centro Studi di Lipari si terrà la mostra "Profondità e leggerezza". La mostra resterà aperta oggi giorno dalle 18 alle 22
Nuove copie del libro " Alle Eolie per sempre " sono disponibili alla libreria Belletti di Lipari. Ce lo comunica l'autrice Grazia Zucconelli.
Tirrenia. Per Matteoli sciopero di fine mese non ci sarà- Rischio rientro per 15-20mila passeggeri Tirrenia e Siremar il 30 e 31/8 per lo sciopero di 48 ore proclamato da Uiltrasporti. Ma l'astensione, che riguarda i lavoratori marittimi e amministrativi, 'non ci sara'', assicura il ministro dei Trasporti Matteoli, spiegando che 'fino al 5 settembre la legge non lo consente' e richiamando la regola della franchigia estiva che impedisce gli scioperi per garantire i servizi. E aggiunge che 'nel frattempo i sindacati saranno ascoltati'.
Una delle novità è rappresentata dalla gestione tecnica quest'annno affidata a Franco Li Castro. Mister Caruso che ha brillantemente condotto in porto la prima annata in prima divisione si occuperà dei "piccoli amici". Coadiuvaderà, comunque, Li Castro nel suo lavoro. Come avvenne d'altronde, a parti inverse, nella scorsa stagione.
L'altra novità è rappresentata dal gemellaggio con il Siena. Ciò consentirà alle giovani promesse eoliane di avere una chance per entrare nel calcio che conta.
Ministro Alfano in vacanza nelle Eolie- Il ministro della Giustizia Angelino Alfano e’ giunto a Salina, la seconda isola delle Eolie, con uno yacht assieme al parlamentare del Pdl Nino Germana’. Si fermeranno una settimana
Lipari- Mostra "Profondità e leggerezza"- Dal 28 agosto a domenica 5 settembre nei locali del Centro Studi di Lipari si terrà la mostra "Profondità e leggerezza". La mostra resterà aperta oggi giorno dalle 18 alle 22
Nuove copie del libro " Alle Eolie per sempre " sono disponibili alla libreria Belletti di Lipari. Ce lo comunica l'autrice Grazia Zucconelli.
Tirrenia. Per Matteoli sciopero di fine mese non ci sarà- Rischio rientro per 15-20mila passeggeri Tirrenia e Siremar il 30 e 31/8 per lo sciopero di 48 ore proclamato da Uiltrasporti. Ma l'astensione, che riguarda i lavoratori marittimi e amministrativi, 'non ci sara'', assicura il ministro dei Trasporti Matteoli, spiegando che 'fino al 5 settembre la legge non lo consente' e richiamando la regola della franchigia estiva che impedisce gli scioperi per garantire i servizi. E aggiunge che 'nel frattempo i sindacati saranno ascoltati'.
Lipari: I carabinieri arrestano un 49enne in esecuzione di un provvedimento custodiale.
I Carabinieri della Stazione di Lipari, la scorsa notte, hanno tratto in arresto un individuo in esecuzione di una misura custodiale disposta dall’A.G. del Tribunale di Reggio Calabria.
A finire in manette, N.P., nato a Lipari (ME) cl. 1961, in atto domiciliato a Locri (RC), già noto alle Forze dell’Ordine, che è stato raggiunto dai Carabinieri presso la sua abitazione.
Il provvedimento custodiale di carcerazione è stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito del procedimento in cui il predetto N.P. è stato riconosciuto colpevole di furto aggravato, dallo stesso commesso nel Comune di Villa San Giovanni nel mese di maggio 2005.
Secondo quanto riportato nel provvedimento di carcerazione dovrà scontare una pena di un mese e sette giorni di reclusione.
Pertanto, dopo le formalità di rito, lo stesso è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.
A finire in manette, N.P., nato a Lipari (ME) cl. 1961, in atto domiciliato a Locri (RC), già noto alle Forze dell’Ordine, che è stato raggiunto dai Carabinieri presso la sua abitazione.
Il provvedimento custodiale di carcerazione è stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito del procedimento in cui il predetto N.P. è stato riconosciuto colpevole di furto aggravato, dallo stesso commesso nel Comune di Villa San Giovanni nel mese di maggio 2005.
Secondo quanto riportato nel provvedimento di carcerazione dovrà scontare una pena di un mese e sette giorni di reclusione.
Pertanto, dopo le formalità di rito, lo stesso è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Lipari in festa per il suo Patrono
Lipari in festa per Patrono San Bartolomeo.
In Cattedrale si è da poco concluso il Pontificale alla presenza delle massime autorità civili e militari.
Stasera alle 19 e 30 si snoderà dalla Cattedrale la caratteristica processione che attraverserà le vie del centro.
A Marina Corta dalle 22,00 musica con i Vintage. La chiusura della festa alle oo,30 con i giochi d'artificio.
Vi proponiamo un breve video dove si vede la statua del Santo che viene fatta scendere dallo spazio che occupa abitualmente e il Vascelluzzo
Matrimonio a Stromboli per la "Venere Nera"?
Naomi Campbell, superata la boa dei quarant'anni, starebbe programmando il matrimonio con il magnate russo Vladislav Doronin .
Il luogo prescelto- secondo "Il Tempo"- sarebbe proprio Stromboli e il fatidico «sì» dovrebbe pronunciato davanti a testimoni d'eccezione come Dolce & Gabbana e Leonardo Di Caprio.
Il luogo prescelto- secondo "Il Tempo"- sarebbe proprio Stromboli e il fatidico «sì» dovrebbe pronunciato davanti a testimoni d'eccezione come Dolce & Gabbana e Leonardo Di Caprio.
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (102° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto (si ingrandiscono cliccandoci sopra) di oggi:
1) Il notaio Scolarici e l'ex direttore del museo Gullo
2) Quando dalle navi si sbarcava con la barca da rollo
3) Bambini giocano in un vicolo nei pressi di Marina Corta a Lipari
4) Donne lavorano la pomice
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto (si ingrandiscono cliccandoci sopra) di oggi:
1) Il notaio Scolarici e l'ex direttore del museo Gullo
2) Quando dalle navi si sbarcava con la barca da rollo
3) Bambini giocano in un vicolo nei pressi di Marina Corta a Lipari
4) Donne lavorano la pomice
I saluti di Sasà Salvaggio
Grande performance ieri sera a Marina Corta di "SASA’ SALVAGGIO E LA JUMPING’G UP”. Lo spettacolo, proposto dall'amministrazione comunale di Lipari, nell'ambito dei festeggiamenti per il Patrono S. Bartolomeo è perfettamente riuscito ed è stato apprezzato dal pubblico presente che ha applaudito a lungo, lasciandosi coinvolgere a più riprese.
Oltre al brava Sasà di ottimo livello anche l'esibizione del gruppo Jumping'g Up".
Sasà Salvaggio attraverso Eolienews rivolge un saluto e parla delle Eolie e della Sicilia.
Oltre al brava Sasà di ottimo livello anche l'esibizione del gruppo Jumping'g Up".
Sasà Salvaggio attraverso Eolienews rivolge un saluto e parla delle Eolie e della Sicilia.
lunedì 23 agosto 2010
Panarea. C'è anche Casini
Cardiopatica lasciata a terra. Per la donna il mezzo dell'Ustica ha mollato in anticipo. Ma al di la di tutto bastava...il buon senso
Giusy Cullotta, una signora cardiopatica "arranca" sul pontile aliscafi a Lipari per poter raggiungere il mezzo dell' Ustica Lines in partenza la mattina del 20 agosto per Milazzo e che le permetterà di andare ad effettuare una visita per la sua patologia. Il marito l'attende sulla passerella d'imbarco con tanto di biglietto in mano.
All'arrivo della donna sulla passerella il mezzo dell'Ustica molla però gli ormeggi e a nulla è servito- come ci ha raccontato la donna- evidenziare il suo stato e la necessità di trasferirsi a Milazzo per controlli.
Secondo la signora Cullotta mancavano ancora due minuti all'orario di partenza quando il mezzo veloce si è staccato. Potrebbe anche non essere così ma...al di la dell'orario, un poco di buon senso di fronte ad una situazione del genere si poteva avere.
Permettere alla donna e al marito di imbarcarsi non avrebbe certo cambiato il piano di viaggio e stravolto la vita di nessuno. Considerando anche che accade tante volte...anche con noi testimoni diretti...che un mezzo ritardi la partenza di 10/15 minuti per attendere gruppi di turisti.
Per la cronaca la donna, che ha avuto dopo un leggero malessere dovuto al suo stato, ha raggiunto Milazzo con un mezzo successivo ed è intenzionata a presentare denuncia ai carabinieri sull'accaduto.
Al di la quello che farà ed accadrà torniamo a ripetere: "A volte...ed in questo caso...basterebbe un poco di buon senso"
Nella foto: Un mezzo della Ustica Lines
Megaporto e i dubbi di Sabatini
Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
Ecco un "pezzo del mega porto". Potete osservare anche come è stata artefatta la foto, visto che il cimitero è posto a destra del rendering fotografico, mentre gli alberghi a sinistra.
A che scopo la realtà è stata modificata?
Ci saranno altre manipolazioni?
A che scopo la realtà è stata modificata?
Ci saranno altre manipolazioni?
Adolfo Sabatini
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
A proposito della "odissea del turista per raggiungere Lipari via milazzo" ci scrive Domenico Munafò: Come ovviare e guadagnare tempo, non stressarsi da milazzo per raggiungere le Eolie? Una idea ci sarebbe: proporre alla regione Valabria 1-2 corse giornaliere Villa S. Giovanni o Reggio Calabria -Lipari -Vulcano-Salina. Che senso ha passare da milazzo? O no!
Fiamme per autocombusione a Basiluzzo (Panarea)- La forestale ha inviato un elicottero per verificare lo stato di un incendio divampato per autocombustione a Basiluzzo, uno scoglio di origine vulcanica distante circa tre chilometri e mezzo a nord-est da Panarea, nell'arcipelago delle Eolie. L'isolotto è disabitato, ma a rischio sarebbero specie rare di flora e fauna in via d'estinzione.
Note d'Agosto stasera a S. Marina Salina. In memoria di Davide Taranto. COMUNICATO STAMPA- Si svolgerà questa sera a Santa Marina Salina alle ore 22.00, nell’incantevole cornice della Piazza principale, il consueto appuntamento con l’evento musicale “Note d’Agosto”, ideato e realizzato dall’Amministrazione Comunale Lo Schiavo.
In quest’edizione, la IV consecutiva, il Gran Coro Lirico Siciliano di Catania e l’Orchestra di Fiati “ Pietro Mascagni” di Milazzo, diretti dai Maestri Francesco Costa e Giuseppe Maio, con la partecipazione straordinaria del soprano Giovanna Collica, allieteranno il pubblico con uno spettacolo lirico corale dedicato alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Durante la serata sarà ricordato il giovane Comandante Davide Taranto, scomparso prematuramente, grazie al quale è stato possibile realizzare in questi anni tale importante manifestazione culturale.
Sasà Salvaggio e la Jumping up stasera a Marina Corta- Comunicato- Questa sera nell’ambito dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono delle Isole Eolie, S. Bartolomeo, alle ore 22.00 a Marina Corta di Lipari grande appuntamento con “SASA’ SALVAGGIO E LA JUMPING’G UP”. Un grande show di musica, cabaret, danze e molto altro ancora. Nel pomeriggio il tutto sarà preceduto alle 18 dalla finale di calcetto “Trofeo S. Bartolomeo” presso il Freeland Club ed alle 19 circa dal giro per le vie cittadine della banda musicale.
Assessore allo Spettacolo
(Corrado Giannò)
Fiamme per autocombusione a Basiluzzo (Panarea)- La forestale ha inviato un elicottero per verificare lo stato di un incendio divampato per autocombustione a Basiluzzo, uno scoglio di origine vulcanica distante circa tre chilometri e mezzo a nord-est da Panarea, nell'arcipelago delle Eolie. L'isolotto è disabitato, ma a rischio sarebbero specie rare di flora e fauna in via d'estinzione.
Note d'Agosto stasera a S. Marina Salina. In memoria di Davide Taranto. COMUNICATO STAMPA- Si svolgerà questa sera a Santa Marina Salina alle ore 22.00, nell’incantevole cornice della Piazza principale, il consueto appuntamento con l’evento musicale “Note d’Agosto”, ideato e realizzato dall’Amministrazione Comunale Lo Schiavo.
In quest’edizione, la IV consecutiva, il Gran Coro Lirico Siciliano di Catania e l’Orchestra di Fiati “ Pietro Mascagni” di Milazzo, diretti dai Maestri Francesco Costa e Giuseppe Maio, con la partecipazione straordinaria del soprano Giovanna Collica, allieteranno il pubblico con uno spettacolo lirico corale dedicato alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Durante la serata sarà ricordato il giovane Comandante Davide Taranto, scomparso prematuramente, grazie al quale è stato possibile realizzare in questi anni tale importante manifestazione culturale.
Sasà Salvaggio e la Jumping up stasera a Marina Corta- Comunicato- Questa sera nell’ambito dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono delle Isole Eolie, S. Bartolomeo, alle ore 22.00 a Marina Corta di Lipari grande appuntamento con “SASA’ SALVAGGIO E LA JUMPING’G UP”. Un grande show di musica, cabaret, danze e molto altro ancora. Nel pomeriggio il tutto sarà preceduto alle 18 dalla finale di calcetto “Trofeo S. Bartolomeo” presso il Freeland Club ed alle 19 circa dal giro per le vie cittadine della banda musicale.
Assessore allo Spettacolo
(Corrado Giannò)
EMERGENZA & BANCARELLE (di Aldo Natoli)
(Aldo Natoli) Apprendo che il Sindaco del Comune ha dato disposizione di non collocare le bancarelle per la festività di San Bartolomeo nella piazza di Marina Corta per motivi di protezione civile ritenendola, mi pare di aver capito qualcosa dal “niente” che il Primo Cittadino esplicita quando viene intervistato, zona a rischio per eventuali onde anomale. Ciò ha arricchito di nuovi suoni e mercanzie la via Vittorio Emanuele divenuta sempre di più una kasbah. In virtù di un’emergenza che in molti non riusciamo a comprendere (emergenza significava acquistare e collocare i cartelli di divieto a Valle Muria e Praia di Vinci), è stata cancellata una tradizione che vedeva Marina Corta protagonista della “Grande Festa” in onore di San Bartolomeo. Mi domando infatti che cosa è una festa senza “calia e pinozza”, senza “zucchero filato” e senza palloncini e balocchi?
La decisione del Primo Cittadino appare contraddittoria allorquando noto che delle bancarelle sono state collocate Sottomonastero in prossimità del pontile degli aliscafi. Altra “zona rossa” come quella di Marina Corta. Ma approfitto per porre una domanda al Sindaco ed al Responsabile locale della Protezione Civile: Il fabbricato (ex Ospedale) che confina con lo spazio (piazza Mercato) nel quale le bancarelle sono state dislocate in via Vittorio Emanuele è stato ispezionato dai tecnici comunali dopo il terremoto? Siamo certi che non vi siano parti pericolanti, considerata anche la sua vetustà?
La decisione del Primo Cittadino appare contraddittoria allorquando noto che delle bancarelle sono state collocate Sottomonastero in prossimità del pontile degli aliscafi. Altra “zona rossa” come quella di Marina Corta. Ma approfitto per porre una domanda al Sindaco ed al Responsabile locale della Protezione Civile: Il fabbricato (ex Ospedale) che confina con lo spazio (piazza Mercato) nel quale le bancarelle sono state dislocate in via Vittorio Emanuele è stato ispezionato dai tecnici comunali dopo il terremoto? Siamo certi che non vi siano parti pericolanti, considerata anche la sua vetustà?
Spiagge "chiuse" per qualche ora. Poi dopo una attenta lettura delle ordinanze (che vi proponiamo) via libera in ampi tratti non a rischio
Allarme e preoccupazione stamattina a Lipari, tra gli operatori di vari settori, per la presenza di una motovedetta della Guardia Costiera che ha impedito per qualche ora l'accesso a varie spiagge. Il divieto, veniva evidenziato, è susseguente alle ordinanze di Protezione civile emesse il 20 agosto dal sindaco di Lipari.
Le proteste dei diretti interessati, l'intervento in prima persona dell'assessore Giuseppe Finocchiaro e una più attenta lettura delle ordinanze ha permesso di superare la situazione e permettere l'accesso ad ampi spazi di spiagge non interdette.
Infatti come anche da noi sostenuto, dopo una attenta lettura, il divieto in alcune spiagge, non è generalizzato. Piuttosto contenuto a porzioni delle stesse.
Nell'ottica di fornire un prezioso servizio alla collettività, pur occupando esse un notevolissimo spazio del nostro sito, pubblicando tutte le ordinanze emesse. Nella speranza di fare anche chiarezza.
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. ____36____ del ____20 Agosto________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità nella “Spiaggia di Cannitello nell’isola di Vulcano.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 7 riferita alla “Spiaggia di Cannitello” dell’isola di Vulcano secondo la quale:
la “Spiaggia di Cannitello” è caratterizzata da un versante che contorna la spiaggia il quale è interessato da fenomeni di crollo non riferibili al sisma del 16 agosto, con massi di dimensioni intorno al metro cubo, che al momento sono arrestati a mezza costa grazie alla presenza del materasso detritico che addolcisce la pendenza e della vegetazione e per tale motivo si ritiene opportuno fare inibire alla fruizione le fasce di terreno al piede delle scarpate per una larghezza di non meno 10 metri;
la “Spiaggia di Cannitello”, nella porzione meridionale, pur non manifestando segni di crolli recenti del versante sovrastante, deve essere inibita dato il permanere di un rischio potenziale;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose in corrispondenza delle scarpate in frana della “Spiaggia di Cannitello” per una distanza cautelativa non inferiore ai dieci metri.
limitatamente porzione meridionale della “Spiaggia di Cannitello”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile per una distanza non inferiore a dieci metri.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. _35_______ del __20 Agosto__________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Gelso e Spiaggia dell’Asino nell’isola di Vulcano.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 6 riferita alla “Spiaggia di Gelso” e “Spiaggia dell’Asino” dell’isola di Vulcano secondo la quale:
la “Spiaggia di Gelso” è interessata da modesti fenomeni di crollo di massi con pezzatura inferiore al metro cubo che sono, al momento, frenati dal materasso detritico e dalla vegetazione presente;
la “Spiaggia dell’Asino” nella porzione occidentale della Spiaggia dell’Asino è sovrastata da una scarpata verticale già inibita all’uso da un cordone di sicurezza;
limitatamente alle porzioni di costa più acclivi e aggettanti sulla spiaggia, si suggerisce di adottare provvedimenti cautelari di inibizione alla fruizione del tratto di spiaggia prospiciente e comunque non inferiore alla metà dell’altezza della parete.
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Gelso” nel tratto compreso tra il molo e la Spiaggia dell’Asino per una distanza cautelativa non inferiore ai dieci metri.
limitatamente al tratto occidentale della “Spiaggia dell’Asino”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile per una distanza non inferiore a dieci metri.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. ____34____ del ______20 Agosto______
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Spiaggia di Valle Muria nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 5 riferita alla Spiaggia di “Valle Muria” secondo la quale l’intera spiaggia è diffusamente interessata da importanti crolli di roccia alcuni dei quali sicuramente riferibili all’evento sismico del 16 agosto e per questo permangono elevati rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo e che pertanto si suggerisce alle Autorità competenti di disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto ad una distanza dal piede della scarpata pari all’intero arenile e comunque non inferiore alla metà dell’altezza massima della parete sovrastante ;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia di Valle Muria” fra “Punta di Ponente” e “Punta di Levante” per una distanza cautelativa non inferiore ai cento metri.
limitatamente al tratto a Nord della Spiaggia di “Valle Muria”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. __33______ del ____20 Agosto________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località “Spiaggia di Vinci” nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare della scheda di sopralluogo n° 4 riferita alla “Spiaggia di Vinci” secondo la quale la porzione centrale e orientale della spiaggia è interessata da importanti fenomeni di crollo localizzato e relativo accumulo di materiale roccioso con evidenze di attivazione recente legate all’evento del 16 agosto, considerato che nel corso dei sopralluoghi successivi all’evento sismico sono stati osservati ulteriori fenomeni di crollo non associati a cause perturbatrici specifiche nell’intera porzione centrale e orientale della spiaggia. Pertanto si ritiene che permangano elevati rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo e si suggerisce alle Autorità competenti di disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto ad una distanza dal piede della scarpata pari all’intero arenile e comunque non inferiore alla metà dell’altezza massima della parete sovrastante. Per quanto riguarda il tratto più a occidente della “Spiaggia di Vinci”, occorre rilevare che, pur non essendovi evidenze macroscopiche di distacchi di massi riferibili all’evento sismico del 16 agosto, non può escludersi che lo scuotimento abbia modificato l’equilibrio statico degli elementi lapidei che si riescono a distinguere da una osservazione distale, creando le condizioni per fenomeni di rotolamento lungo il pendio fino alla spiaggia. Di conseguenza, anche tale area è da considerarsi, allo stato attuale delle conoscenze, a rischio per crolli e rotolamenti di massi e se ne suggerisce, in via cautelare, l’interdizione alla fruizione. Tenuto conto della valenza turistica dell’area, ai fini della mitigazione del rischio potrebbe essere opportuno effettuare indagini di dettaglio finalizzate, in linea di massima:
al disgaggio, laddove possibile, dei massi instabili;
alle valutazioni degli eventuali interventi di protezione attiva e/o passiva.
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia di Vinci” fra “Punta della Crapazza” e “Punta del Perciato” per una distanza cautelativa non inferiore ai cento metri.
limitatamente al tratto più a occidente della “Spiaggia di Vinci”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. _____31___ del ____20 Agosto________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Pietra Liscia – Arena – La Cava nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 2 riferita alla località “Pietra Liscia – Arena – La Cava” secondo la quale:
- il margine meridionale della spiaggia, per una larghezza di circa 10 m., è sovrastato da uno sperone roccioso con un elevato grado di fratturazione e con massi già separati e disarticolati che sono incastri e in evidente procinto di cadere;
- nella suddetta porzione meridionale vi sono evidenze di crolli di rocce riferibili all’evento sismico del 16/08/2010;
- le attuali condizioni di rischio residuo connesse ad ulteriori fenomeni di crollo sono elevate e tali da suggerire alle Autorità competenti di confermare e disporre ogni misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto di accesso e transito a tale area ad una distanza dal piede della scarpata non inferiore alla metà dell’altezza della parete stessa;
- la mitigazione del rischio potrebbe preliminarmente effettuarsi con interventi di bonifica e contestuale valutazione delle condizioni geostrutturali dell’ammasso roccioso per un eventuale intervento di protezione attiva.
- è opportuna l’apposizione di adeguata cartellonistica monitoria in relazione all’accesso alle strutture murarie che appaiono in precarie condizioni strutturali;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di Valutazione, Pianificazione e Censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
Visto l’art. 650 del C.P.;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo l’estremo margine meridionale dell’arenile denominato “pietra liscia”dell’isola di Lipari.
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO della sosta , del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose in prossimità ed all’esterno delle strutture murarie del vecchio stabilimento della cava di pomice denominato “La Cava”;
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.;
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza;
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. ____32____ del ___20 Agosto_________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Spiaggia della Papesca – Stabilimento Balneare “WHITE BEACH” nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 3 riferita alla località Spiaggia della Papesca – Stabilimento Balneare “WHITE BEACH” secondo la quale le criticità sono rappresentate:
- da una frana di crollo, riattivatasi nel corso dell’evento sismico del 16 agosto, presente nell’estremità settentrionale della spiaggia che lascia permanere uno stato di rischio residuo elevato; le attuali condizioni di rischio residuo sono elevate e tali da suggerire l’interdizione della porzione settentrionale della spiaggia, fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio;
- dalla presenza di uno sperone di roccia, fortemente alterato, fratturato e in stato di equilibrio precario, che insiste sul campo di calcetto prossimo allo stabilimento; le attuali condizioni di rischio residuo sono elevate e tali da suggerire l’interdizione della porzione di campo più prossima allo sperone roccioso, fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio;
- da un blocco di roccia, ubicato nel settore centrale della spiaggia, a monte di un locale dell’impianto balneare; tale blocco, non ispezionato per impraticabilità dei luoghi, risulta separato dall’impianto balneare da uno spazio di terreno incolto poco accessibile a persone e automezzi; si ritiene opportuno ordinare al proprietario di non permettere l’accesso ad alcuno in tale area sottostante lo sperone e di valutare l’eventualità di provvedere ad una soluzione tecnica per l’eliminazione della pericolosità;
- da fenomeni di crollo localizzato nella parte meridionale della spiaggia tali che si ritengono elevate le condizioni di rischio residuo.
di conseguenza, per le porzioni di spiaggia sopra descritte, per le quali permangono rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo, si suggerisce alle Autorità competenti di confermare e disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto di accesso e transito per le aree suddette ad una distanza dal piede della scarpata non inferiore alla metà dell’altezza della parete stessa.
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di Valutazione, Pianificazione e Censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
Visto l’art. 650 del C.P.;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose nei seguenti siti:
della porzione settentrionale della spiaggia di “White Beach”;
della porzione di campo più prossima allo sperone roccioso posto sul versante settentrionale della spiaggia che si trova in precario stato di equilibrio, fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio;
dell’area sottostante il blocco di roccia, ubicato nel settore centrale della spiaggia, a monte di un locale dell’impianto balneare;
nella parte meridionale della spiaggia di “White Beach”.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.;
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza;
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. __30______ del _______20 Agosto_____
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località di Punta Castagna “Spiaggia dei Gabbiani” nell’isola di Lipari
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 1 riferita alla “Spiaggia dei Gabbiani” secondo la quale:
- la porzione centrale della spiaggia non sembra interessata da particolari criticità legate a fenomeni di dissesto con la sola eccezione rappresentata dalla presenza di piccole aree di distacco probabilmente mobilizzatesi a seguito dell’evento sismico del 16/08/2010;
- il margine orientale della spiaggia è oggetto di fenomeni di crollo apparentemente recenti, probabilmente da ricondurre all’evento sismico del 16/08/2010;
- l’area a monte della spiaggia, sopra pareti sub verticali di materiale litoide, mostra la presenza di materiale di riporto, soggetto a facile erosione e localmente decorticato;
e pertanto permangano elevati rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo e quindi le Autorità competenti debbono confermare e/o disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto all’intera spiaggia e comunque ad una distanza non inferiore alla metà dell’altezza massima della parete;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di Valutazione, Pianificazione e Censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
Visto l’art. 650 del C.P.;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia dei Gabbiani” per una distanza cautelativa non inferiore ai cento metri
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia dei Gabbiani”.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.;
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza;
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
Le proteste dei diretti interessati, l'intervento in prima persona dell'assessore Giuseppe Finocchiaro e una più attenta lettura delle ordinanze ha permesso di superare la situazione e permettere l'accesso ad ampi spazi di spiagge non interdette.
Infatti come anche da noi sostenuto, dopo una attenta lettura, il divieto in alcune spiagge, non è generalizzato. Piuttosto contenuto a porzioni delle stesse.
Nell'ottica di fornire un prezioso servizio alla collettività, pur occupando esse un notevolissimo spazio del nostro sito, pubblicando tutte le ordinanze emesse. Nella speranza di fare anche chiarezza.
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. ____36____ del ____20 Agosto________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità nella “Spiaggia di Cannitello nell’isola di Vulcano.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 7 riferita alla “Spiaggia di Cannitello” dell’isola di Vulcano secondo la quale:
la “Spiaggia di Cannitello” è caratterizzata da un versante che contorna la spiaggia il quale è interessato da fenomeni di crollo non riferibili al sisma del 16 agosto, con massi di dimensioni intorno al metro cubo, che al momento sono arrestati a mezza costa grazie alla presenza del materasso detritico che addolcisce la pendenza e della vegetazione e per tale motivo si ritiene opportuno fare inibire alla fruizione le fasce di terreno al piede delle scarpate per una larghezza di non meno 10 metri;
la “Spiaggia di Cannitello”, nella porzione meridionale, pur non manifestando segni di crolli recenti del versante sovrastante, deve essere inibita dato il permanere di un rischio potenziale;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose in corrispondenza delle scarpate in frana della “Spiaggia di Cannitello” per una distanza cautelativa non inferiore ai dieci metri.
limitatamente porzione meridionale della “Spiaggia di Cannitello”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile per una distanza non inferiore a dieci metri.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. _35_______ del __20 Agosto__________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Gelso e Spiaggia dell’Asino nell’isola di Vulcano.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 6 riferita alla “Spiaggia di Gelso” e “Spiaggia dell’Asino” dell’isola di Vulcano secondo la quale:
la “Spiaggia di Gelso” è interessata da modesti fenomeni di crollo di massi con pezzatura inferiore al metro cubo che sono, al momento, frenati dal materasso detritico e dalla vegetazione presente;
la “Spiaggia dell’Asino” nella porzione occidentale della Spiaggia dell’Asino è sovrastata da una scarpata verticale già inibita all’uso da un cordone di sicurezza;
limitatamente alle porzioni di costa più acclivi e aggettanti sulla spiaggia, si suggerisce di adottare provvedimenti cautelari di inibizione alla fruizione del tratto di spiaggia prospiciente e comunque non inferiore alla metà dell’altezza della parete.
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Gelso” nel tratto compreso tra il molo e la Spiaggia dell’Asino per una distanza cautelativa non inferiore ai dieci metri.
limitatamente al tratto occidentale della “Spiaggia dell’Asino”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile per una distanza non inferiore a dieci metri.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. ____34____ del ______20 Agosto______
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Spiaggia di Valle Muria nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 5 riferita alla Spiaggia di “Valle Muria” secondo la quale l’intera spiaggia è diffusamente interessata da importanti crolli di roccia alcuni dei quali sicuramente riferibili all’evento sismico del 16 agosto e per questo permangono elevati rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo e che pertanto si suggerisce alle Autorità competenti di disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto ad una distanza dal piede della scarpata pari all’intero arenile e comunque non inferiore alla metà dell’altezza massima della parete sovrastante ;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia di Valle Muria” fra “Punta di Ponente” e “Punta di Levante” per una distanza cautelativa non inferiore ai cento metri.
limitatamente al tratto a Nord della Spiaggia di “Valle Muria”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. __33______ del ____20 Agosto________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località “Spiaggia di Vinci” nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare della scheda di sopralluogo n° 4 riferita alla “Spiaggia di Vinci” secondo la quale la porzione centrale e orientale della spiaggia è interessata da importanti fenomeni di crollo localizzato e relativo accumulo di materiale roccioso con evidenze di attivazione recente legate all’evento del 16 agosto, considerato che nel corso dei sopralluoghi successivi all’evento sismico sono stati osservati ulteriori fenomeni di crollo non associati a cause perturbatrici specifiche nell’intera porzione centrale e orientale della spiaggia. Pertanto si ritiene che permangano elevati rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo e si suggerisce alle Autorità competenti di disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto ad una distanza dal piede della scarpata pari all’intero arenile e comunque non inferiore alla metà dell’altezza massima della parete sovrastante. Per quanto riguarda il tratto più a occidente della “Spiaggia di Vinci”, occorre rilevare che, pur non essendovi evidenze macroscopiche di distacchi di massi riferibili all’evento sismico del 16 agosto, non può escludersi che lo scuotimento abbia modificato l’equilibrio statico degli elementi lapidei che si riescono a distinguere da una osservazione distale, creando le condizioni per fenomeni di rotolamento lungo il pendio fino alla spiaggia. Di conseguenza, anche tale area è da considerarsi, allo stato attuale delle conoscenze, a rischio per crolli e rotolamenti di massi e se ne suggerisce, in via cautelare, l’interdizione alla fruizione. Tenuto conto della valenza turistica dell’area, ai fini della mitigazione del rischio potrebbe essere opportuno effettuare indagini di dettaglio finalizzate, in linea di massima:
al disgaggio, laddove possibile, dei massi instabili;
alle valutazioni degli eventuali interventi di protezione attiva e/o passiva.
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia di Vinci” fra “Punta della Crapazza” e “Punta del Perciato” per una distanza cautelativa non inferiore ai cento metri.
limitatamente al tratto più a occidente della “Spiaggia di Vinci”, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa e l’arenile fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza.
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. _____31___ del ____20 Agosto________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Pietra Liscia – Arena – La Cava nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 2 riferita alla località “Pietra Liscia – Arena – La Cava” secondo la quale:
- il margine meridionale della spiaggia, per una larghezza di circa 10 m., è sovrastato da uno sperone roccioso con un elevato grado di fratturazione e con massi già separati e disarticolati che sono incastri e in evidente procinto di cadere;
- nella suddetta porzione meridionale vi sono evidenze di crolli di rocce riferibili all’evento sismico del 16/08/2010;
- le attuali condizioni di rischio residuo connesse ad ulteriori fenomeni di crollo sono elevate e tali da suggerire alle Autorità competenti di confermare e disporre ogni misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto di accesso e transito a tale area ad una distanza dal piede della scarpata non inferiore alla metà dell’altezza della parete stessa;
- la mitigazione del rischio potrebbe preliminarmente effettuarsi con interventi di bonifica e contestuale valutazione delle condizioni geostrutturali dell’ammasso roccioso per un eventuale intervento di protezione attiva.
- è opportuna l’apposizione di adeguata cartellonistica monitoria in relazione all’accesso alle strutture murarie che appaiono in precarie condizioni strutturali;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di Valutazione, Pianificazione e Censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
Visto l’art. 650 del C.P.;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo l’estremo margine meridionale dell’arenile denominato “pietra liscia”dell’isola di Lipari.
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO della sosta , del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose in prossimità ed all’esterno delle strutture murarie del vecchio stabilimento della cava di pomice denominato “La Cava”;
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.;
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza;
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. ____32____ del ___20 Agosto_________
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località Spiaggia della Papesca – Stabilimento Balneare “WHITE BEACH” nell’isola di Lipari.
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 3 riferita alla località Spiaggia della Papesca – Stabilimento Balneare “WHITE BEACH” secondo la quale le criticità sono rappresentate:
- da una frana di crollo, riattivatasi nel corso dell’evento sismico del 16 agosto, presente nell’estremità settentrionale della spiaggia che lascia permanere uno stato di rischio residuo elevato; le attuali condizioni di rischio residuo sono elevate e tali da suggerire l’interdizione della porzione settentrionale della spiaggia, fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio;
- dalla presenza di uno sperone di roccia, fortemente alterato, fratturato e in stato di equilibrio precario, che insiste sul campo di calcetto prossimo allo stabilimento; le attuali condizioni di rischio residuo sono elevate e tali da suggerire l’interdizione della porzione di campo più prossima allo sperone roccioso, fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio;
- da un blocco di roccia, ubicato nel settore centrale della spiaggia, a monte di un locale dell’impianto balneare; tale blocco, non ispezionato per impraticabilità dei luoghi, risulta separato dall’impianto balneare da uno spazio di terreno incolto poco accessibile a persone e automezzi; si ritiene opportuno ordinare al proprietario di non permettere l’accesso ad alcuno in tale area sottostante lo sperone e di valutare l’eventualità di provvedere ad una soluzione tecnica per l’eliminazione della pericolosità;
- da fenomeni di crollo localizzato nella parte meridionale della spiaggia tali che si ritengono elevate le condizioni di rischio residuo.
di conseguenza, per le porzioni di spiaggia sopra descritte, per le quali permangono rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo, si suggerisce alle Autorità competenti di confermare e disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto di accesso e transito per le aree suddette ad una distanza dal piede della scarpata non inferiore alla metà dell’altezza della parete stessa.
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di Valutazione, Pianificazione e Censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
Visto l’art. 650 del C.P.;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose nei seguenti siti:
della porzione settentrionale della spiaggia di “White Beach”;
della porzione di campo più prossima allo sperone roccioso posto sul versante settentrionale della spiaggia che si trova in precario stato di equilibrio, fino a quando non verranno eseguiti interventi di bonifica e/o protezione attiva finalizzati alla mitigazione del rischio;
dell’area sottostante il blocco di roccia, ubicato nel settore centrale della spiaggia, a monte di un locale dell’impianto balneare;
nella parte meridionale della spiaggia di “White Beach”.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i.
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.;
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza;
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
COMUNE DI LIPARI
(PROVINCIA DI MESSINA)
www.comunelipari.it urp@comunelipari.it
Ordinanza N. __30______ del _______20 Agosto_____
Oggetto: Istituzione divieti a salvaguardia della pubblica incolumità in Località di Punta Castagna “Spiaggia dei Gabbiani” nell’isola di Lipari
IL SINDACO
Visto il D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66 recante “Regolamento di esecuzione della Legge 8 dicembre 1970, 996, recante norme sul soccorso e l’assistenza alla popolazione colpite da calamità di protezione civile;
Vista la Legge 24 febbraio 1992 n. 225 recante “Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile”;
Visto il Decreto Legislativo 31.03.1998 n. 112, recante Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del Capo I° della Legge 15.03.1997 n. 59;
Visto il Decreto Legge 7 settembre 2001 n. 343 convertito con modificazioni dalla Legge 9 novembre 2001 n. 401 recante “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile;
Tenuto conto degli indirizzi Operativi emanati dal Capo Dipartimento per la “gestione delle Emergenze” del 03 dicembre 2008;
Considerata la situazione di emergenza in atto, in relazione agli eventi sismici verificatasi a partire dal 16 agosto 2010 ed alle relative conseguenza che hanno causato nel territorio del Comune di Lipari ed in particolare nell’isola di Lipari e Vulcano, ed in riferimento all’attivazione del Centro Operativo Comunale a partire dalle ore 15:25 del 16 agosto 2010, in linea a quanto disposto con Determina Sindacale 42/2008;
Pervenuta l’intesa, anche, con il Dipartimento Regionale di Protezione civile, relativamente al contributo di uomini e mezzi per il coordinamento del centro operativo comunale;
Considerato che per meglio coordinare gli interventi, con Ordinanza Sindacale n. 29 del 16/08/2010, è stato attivata una struttura di coordinamento operativo comunale ove poter assicurare la direzione unitaria dei servizi di emergenza in modo da poter realizzare un sistema coordinato e funzionale di soccorsi che preveda la presenza e la partecipazione degli Enti e dei soggetti coinvolti in un contesto di sinergie operative;
Vista la relazione finale della redatta dal Responsabile della Funzione Tecnica di valutazione, pianificazione e censimento danni, dott. Giuseppe Basile e trasmessa in data 18/08/2010 dal Coordinatore del COC, Dott. Domenico Russo;
Preso atto degli accertamenti tecnici effettuati in corrispondenza delle strutture e dei siti che hanno risentito dell’evento sismico del 16/08/2010 ed in particolare la scheda di sopralluogo n° 1 riferita alla “Spiaggia dei Gabbiani” secondo la quale:
- la porzione centrale della spiaggia non sembra interessata da particolari criticità legate a fenomeni di dissesto con la sola eccezione rappresentata dalla presenza di piccole aree di distacco probabilmente mobilizzatesi a seguito dell’evento sismico del 16/08/2010;
- il margine orientale della spiaggia è oggetto di fenomeni di crollo apparentemente recenti, probabilmente da ricondurre all’evento sismico del 16/08/2010;
- l’area a monte della spiaggia, sopra pareti sub verticali di materiale litoide, mostra la presenza di materiale di riporto, soggetto a facile erosione e localmente decorticato;
e pertanto permangano elevati rischi residui connessi ad ulteriori fenomeni di crollo e quindi le Autorità competenti debbono confermare e/o disporre ogni ulteriore misura utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità in relazione alla fruizione della spiaggia, estendendo il divieto all’intera spiaggia e comunque ad una distanza non inferiore alla metà dell’altezza massima della parete;
Ritenuto urgente ed indifferibile procedere ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la pubblica e privata incolumità secondo le indicazioni provenienti dalle risultanze degli accertamenti tecnici effettuati dalla Funzione Tecnica di Valutazione, Pianificazione e Censimento danni del C.O.C.;
Visto l’art. 50 del D.lgs 267/2000 e s.m.i., per il quale il Sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' dei cittadini;
Visto l’art. 650 del C.P.;
ORDINA
Per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono richiamati:
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo il tratto di costa dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia dei Gabbiani” per una distanza cautelativa non inferiore ai cento metri
per l’incolumità pubblica, per la sicurezza e per la salvaguardia della vita, IL DIVIETO ASSOLUTO, della balneazione, della sosta, del transito e di qualsiasi tipo di azione che presupponga la permanenza di persone e/o cose lungo l’arenile dell’isola di Lipari, denominato “Spiaggia dei Gabbiani”.
Per chi viola le disposizioni alla presente ordinanza si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 euro a 500 euro ai sensi dell’art. 7/bis del D.lgs 267/2000 e s.m.i
l'inosservanza alla presente Ordinanza Sindacale sarà sanzionata con l'art. 650 c.p.;
A tutte le Forze di Polizia l’esecuzione della presente Ordinanza;
DISPONE
L’apposizione, da parte degli operai comunali, dei cartelli di divieto sulla zona interessata.
La notifica della presente all’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, alla Locale Stazione dei Carabinieri di Lipari Comando della Polizia Municipale, alla Stazione dei Carabinieri di Lipari, alla Luogotenenza della G.d.F. di Lipari, al Distaccamento del Corpo Forestale della Regione Siciliana, al Dott. Domenico Russo n.q. di Responsabile del Servizio di protezione Civile Comunale, al Responsabile Amministrativo dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale.
La Trasmissione della presente al Prefetto di Messina, al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Avverso la presente Ordinanza, potrà essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. n. 1034/71, entro il termine di gg. 60 (sessanta) dalla notifica della medesima, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, entro il termine di gg. 120 (centoventi), ai sensi dell’art. 23, ultimo comma, dello Statuto della Regione Sicilia. Ai sensi della L.R. n. 10/91, si comunica che, il responsabile del procedimento è il Dott. Domenico Russo, e che i relativi atti sono visionabili presso l’Ufficio dell’Ufficio di Protezione Civile Comunale durante gli orari di ricevimento al pubblico.
Il SINDACO
(Dott. Mariano Bruno)
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (101° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Oggi, grazie a Dario Di Losa, pubblichiamo tre foto scattate a Lami (Lipari) negli anni '50
Foto 1: GIOVANNA IACONO, ROSETTA SUBBA.
Foto 2: Lami- Prima messa di Padre Franco Di Losa
Foto 3: AZIONE CATTOLICA LAMI (ANNI 50
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Oggi, grazie a Dario Di Losa, pubblichiamo tre foto scattate a Lami (Lipari) negli anni '50
Foto 1: GIOVANNA IACONO, ROSETTA SUBBA.
Foto 2: Lami- Prima messa di Padre Franco Di Losa
Foto 3: AZIONE CATTOLICA LAMI (ANNI 50
23/08/2008 Anniversario 23/08/2010
Il tempo corre, non si riavvolge e non si arresta
Il domani è già oggi, scuote l’animo, allontana i pensieri.. ma non i ricordi...gli affetti...l'amore
Un soffio di vento porta una voce... la tua voce, una carezza.
Mamma, Mina.... Grazie…..per sempre.
Silvia e Salvo
Una messa di suffragio sarà celebrata domani 24 agosto alle ore 9.00 da Don Giuseppe Mirabito nella chiesetta di San Bartolo extramoenia, meglio conosciuta come la Chiesetta della Maddalena.
I familiari lo portano a conoscenza di tutti coloro che hanno conosciuto ed apprezzato Mina e vorranno unirsi a loro in questo momento di preghiera
Il tempo corre, non si riavvolge e non si arresta
Il domani è già oggi, scuote l’animo, allontana i pensieri.. ma non i ricordi...gli affetti...l'amore
Un soffio di vento porta una voce... la tua voce, una carezza.
Mamma, Mina.... Grazie…..per sempre.
Silvia e Salvo
Una messa di suffragio sarà celebrata domani 24 agosto alle ore 9.00 da Don Giuseppe Mirabito nella chiesetta di San Bartolo extramoenia, meglio conosciuta come la Chiesetta della Maddalena.
I familiari lo portano a conoscenza di tutti coloro che hanno conosciuto ed apprezzato Mina e vorranno unirsi a loro in questo momento di preghiera
domenica 22 agosto 2010
Eolie. C'è una mucca....in mezzo al mar
DELPHIS AEOLIAN DOLPHIN CENTER
Comunicato stampa del 22 agosto 2010
Nella tarda mattinata di oggi, durante il consueto monitoraggio allo scopo di quantificare i cetacei presenti nell’area dell’arcipelago delle Eolie, i biologi marini della no profit DELPHIS Aeolian Dolphin Center di Salina, si sono imbattuti nella carcassa di una mucca di razza frisona , il corpo del grosso bovino si trovava a 7 miglia nautiche dall’isola di Salina. E’ probabile che dopo la morte sia stata gettata da qualche mercantile che trasporta bestiame.
Il ritrovamento è stato segnalato alla Delegazione di Spiaggia di Salina in quanto la carcassa in superficie potrebbe rappresentare un pericolo per la navigazione.
Comunicato stampa del 22 agosto 2010
Nella tarda mattinata di oggi, durante il consueto monitoraggio allo scopo di quantificare i cetacei presenti nell’area dell’arcipelago delle Eolie, i biologi marini della no profit DELPHIS Aeolian Dolphin Center di Salina, si sono imbattuti nella carcassa di una mucca di razza frisona , il corpo del grosso bovino si trovava a 7 miglia nautiche dall’isola di Salina. E’ probabile che dopo la morte sia stata gettata da qualche mercantile che trasporta bestiame.
Il ritrovamento è stato segnalato alla Delegazione di Spiaggia di Salina in quanto la carcassa in superficie potrebbe rappresentare un pericolo per la navigazione.
Barbareschi. Piscina abusiva a Filicudi? Il "finiano" replica: "Non è così"
Ansa) LIPARI (MESSINA) - Luca Barbareschi, parlamentare di Fli nel gruppo dei falchi finiani, è accusato di avere realizzato una piscina abusiva nella sua villa a Filicudi, l'isoletta di 250 abitanti dell'arcipelago delle Eolie (Me), che fa parte del patrimonio dell'Unesco e dove ci sono rigidi vincoli urbanistici. Barbareschi ha ricevuto nella sua villa la visita dei carabinieri e dei tecnici del Comune di Lipari che hanno avviato alcuni accertamenti dopo una segnalazione su presunti lavori edilizi abusivi. La villa di 200 metri quadri si trova in località Guardia, in uno dei punti più panoramici dell'isola. I carabinieri, il capo dell'ufficio tecnico comunale Claudio Beninati e l'ingegnere Antonio Fiore hanno eseguito una ricognizione e - come riporta il Giornale di Sicilia in un articolo rilanciato dal sito 'Dagospia', avrebbero accertato che la piscina di circa 40 metri quadri è stata realizzata abusivamente. Inoltre, sarebbero state riscontrate difformità a un locale che rispetto al progetto approvato dagli organismi preposti era più grande di circa tre metri quadri. Per Barbareschi si profila una ordinanza di demolizione con il relativo invito entro novanta giorni a ripristinare lo stato dei luoghi.
Barbareschi è stato denunciato alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) dai carabinieri che stanno proseguendo le indagini assieme ai tecnici del comune. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, si è messo in contatto con il costruttore e il direttore dei lavori per accertare le modalità di esecuzione delle opere nella piscina e verificare eventuali responsabilità nel presunto abuso edilizio. Alle Eolie Barbareschi è stato impegnato nella produzione di due film. Il primo dedicato alla storia d'amore tra "Edda Ciano, la figlia del duce e il comunista di Lipari" con Stefania Rocca e Alessandro Preziosi ed il secondo a "Le amanti del Vulcano", il triangolo d'amore tra Ingrid Bergman, Roberto Rossellini e Anna Magnani.
BARBARESCHI: NESSUNA DENUNCIA: "E' vero, dal 1964 esiste una cisterna d'acqua, un manufatto di 40 mq, di due metri x 60 x 3,20 cm d'altezza. Compro quando sono qua 2 camion di acqua per essere autonomo a questo punto posso o innaffiarci il mio giardino di ulivi o berli tutti. Recentemente per tre metri ho fatto anche un muretto a secco con le pietre": risponde all'ANSA con rassegnata ironia l'on. Luca Barbareschi sulla questione della presunta piscina abusiva nella sua casa a Filicudi nelle Eolie. "Non ho mai ricevuto alcuna denuncia, dunque mai fatto ricorso al Tar. Ora dopo queste indiscrezioni che smentisco verranno a controllare. Se riceverò denuncia ricorrerò al Tar", aggiunge il finiano Barbareschi gustando una granita ad Alicudi e spiegando di non volersi "rovinare i 20 giorni di vacanza l'anno con questa vicenda che guardacaso mi riguarda in questi giorni". "Sono sereno - conclude - vicende così sono nel conto della politica attuale. L'assurdo è che esiste un hotel a Filicudi con piscina olimpionica e che si parli di questa cisterna che c'é da sempre in una paese dove la cementificazione selvaggia e gli ecomostri non importano a nessuno".
Barbareschi è stato denunciato alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) dai carabinieri che stanno proseguendo le indagini assieme ai tecnici del comune. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, si è messo in contatto con il costruttore e il direttore dei lavori per accertare le modalità di esecuzione delle opere nella piscina e verificare eventuali responsabilità nel presunto abuso edilizio. Alle Eolie Barbareschi è stato impegnato nella produzione di due film. Il primo dedicato alla storia d'amore tra "Edda Ciano, la figlia del duce e il comunista di Lipari" con Stefania Rocca e Alessandro Preziosi ed il secondo a "Le amanti del Vulcano", il triangolo d'amore tra Ingrid Bergman, Roberto Rossellini e Anna Magnani.
BARBARESCHI: NESSUNA DENUNCIA: "E' vero, dal 1964 esiste una cisterna d'acqua, un manufatto di 40 mq, di due metri x 60 x 3,20 cm d'altezza. Compro quando sono qua 2 camion di acqua per essere autonomo a questo punto posso o innaffiarci il mio giardino di ulivi o berli tutti. Recentemente per tre metri ho fatto anche un muretto a secco con le pietre": risponde all'ANSA con rassegnata ironia l'on. Luca Barbareschi sulla questione della presunta piscina abusiva nella sua casa a Filicudi nelle Eolie. "Non ho mai ricevuto alcuna denuncia, dunque mai fatto ricorso al Tar. Ora dopo queste indiscrezioni che smentisco verranno a controllare. Se riceverò denuncia ricorrerò al Tar", aggiunge il finiano Barbareschi gustando una granita ad Alicudi e spiegando di non volersi "rovinare i 20 giorni di vacanza l'anno con questa vicenda che guardacaso mi riguarda in questi giorni". "Sono sereno - conclude - vicende così sono nel conto della politica attuale. L'assurdo è che esiste un hotel a Filicudi con piscina olimpionica e che si parli di questa cisterna che c'é da sempre in una paese dove la cementificazione selvaggia e gli ecomostri non importano a nessuno".
Accade a Lipari
Due donne in vacanza nell'isola si fermano in un locale, dotato di tavoli e sedie all'esterno dell'attività, per consumare qualcosa da mangiare.
Prima di andare via chiedono di poter usufruire del bagno. Si sentono rispondere: "Non abbiamo bagno per i clienti perchè questo è un locale per prodotti da asporto".
Incredule le due turiste domandano: "Ma come mai se è un locale per prodotti da asporto avete tavoli e sedie sul suolo pubblico?".
Non avendo ottenuto nessuna risposta, attraverso un'amica in comune, hanno girato a noi la domanda, ovvero: "Ma si può avere rilasciata una autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico se il locale dovrebbe vendere prodotti da asporto?".
Giriamo la domanda a chi di competenza. Speriamo in una risposta.
Prima di andare via chiedono di poter usufruire del bagno. Si sentono rispondere: "Non abbiamo bagno per i clienti perchè questo è un locale per prodotti da asporto".
Incredule le due turiste domandano: "Ma come mai se è un locale per prodotti da asporto avete tavoli e sedie sul suolo pubblico?".
Non avendo ottenuto nessuna risposta, attraverso un'amica in comune, hanno girato a noi la domanda, ovvero: "Ma si può avere rilasciata una autorizzazione per l'occupazione del suolo pubblico se il locale dovrebbe vendere prodotti da asporto?".
Giriamo la domanda a chi di competenza. Speriamo in una risposta.
Lipari. Festeggiamenti per il Patrono. Esibizione scuole di danza (foto)
Nel corso delle prime due giornate del programma di manifestazioni, redatto dall'amministrazione comunale di Lipari, per i festeggiamenti in onore del Patrono S. Bartolomeo si sono esibite, tra gli altri, anche due scuole di ballo liparesi: Angels' Dance e Nuova Isla Dance.
Vi proponiamo, grazie a Nino Venuto e Massimo Bonfante, un servizio fotografico sulle due performance.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra e attraverso i vari passaggi di slide
Per eliminare dalla visione i pupazzetti in basso cliccare sulla x
Vi proponiamo, grazie a Nino Venuto e Massimo Bonfante, un servizio fotografico sulle due performance.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra e attraverso i vari passaggi di slide
Per eliminare dalla visione i pupazzetti in basso cliccare sulla x
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Sciopero Tirrenia: lavoratori esasperati, passeggeri preoccupati - Resta confermato lo sciopero proclamato dalla Uiltrasporti, per il 30 e 31 agosto, per la vicenda della Tirrenia. La Uil si è detta pronta a sospendere lo sciopero solamente nel caso in cui il Governo convocherà le organizzazioni sindacali, al fine di arrivare “a un'intesa che garantisca, a parte la regolare erogazione degli stipendi ai lavoratori – si legge nella nota di Uiltrasporti – i livelli occupazionali, contrattuali ed eventuali adeguati ammortizzatori sociali”.
Come noto i debiti della società ammontano a 660 milioni di euro e il tribunale fallimentare di Roma ha fissato per il 21 gennaio 2011 l'inizio della fase di ammissione al passivo di Tirrenia, anche se per evitare la procedura di infrazione della Comunità Europea, il processo di privatizzazione di Tirrenia avrebbe dovuto concludersi entro il 30 settembre 2010. Un termine che non sarà rispettato, mentre le dichiarazioni fornite dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, in merito al processo di privatizzazione, come detto, non hanno rassicurato i lavoratori. In tutta Italia i posti di lavoro a rischio sono circa tremila, e sono migliaia anche i passeggeri che il 30 e 31 rischiano di restare bloccati a causa dello sciopero. Come messo in evidenza da Giuseppe Caronia, segretario della UilTrasporti, la data certa di uno sciopero sta scoraggiando anche iniziative estemporanee nei porti italiani da parte dei lavoratori esasperati, come è accaduto qualche giorno fa a Civitavecchia.
Come noto i debiti della società ammontano a 660 milioni di euro e il tribunale fallimentare di Roma ha fissato per il 21 gennaio 2011 l'inizio della fase di ammissione al passivo di Tirrenia, anche se per evitare la procedura di infrazione della Comunità Europea, il processo di privatizzazione di Tirrenia avrebbe dovuto concludersi entro il 30 settembre 2010. Un termine che non sarà rispettato, mentre le dichiarazioni fornite dal ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, in merito al processo di privatizzazione, come detto, non hanno rassicurato i lavoratori. In tutta Italia i posti di lavoro a rischio sono circa tremila, e sono migliaia anche i passeggeri che il 30 e 31 rischiano di restare bloccati a causa dello sciopero. Come messo in evidenza da Giuseppe Caronia, segretario della UilTrasporti, la data certa di uno sciopero sta scoraggiando anche iniziative estemporanee nei porti italiani da parte dei lavoratori esasperati, come è accaduto qualche giorno fa a Civitavecchia.
Come erano le Eolie ..e gli eoliani (100° puntata) (R)
Continua il "viaggio fotografico" attraverso la rubrica "Come erano le Eolie...e gli eoliani".
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
Pesca grossa alle Eolie con due "personaggi" che non ci sono più: Bartolo "Tom" Giuffrè e Giunta
Per molti sarà un viaggio nel passato, per altri sarà uno scoprire un parte delle "radici", una parte di queste isole e di coloro che le hanno popolato ed amate, per molti rivedere volti conosciuti, per altri ancora rivedersi.. come non si è più.
Chiunque volesse contribuire alla riuscita di questa rubrica e vuole proporre foto delle Eolie, di personaggi, di avvenimenti può farcele pervenire a questa http://ssarpi@libero.it
In caso di problemi di scannerizzazione si possono affidare a noi le foto contattandoci al 339.57.98.235.
Le foto cartacee saranno restituite
Nelle foto di oggi:
Pesca grossa alle Eolie con due "personaggi" che non ci sono più: Bartolo "Tom" Giuffrè e Giunta
La rocambolesca odissea di un turista giunto in auto a Milazzo e diretto alle Eolie
(Gazzetta del sud- Mario Di Paola) Questa "cronaca" è la sintesi del diario di bordo di un volenteroso turista giunto per la prima volta in auto nella città del Capo con l'intento di imbarcarsi alla volta delle Eolie.
Il viaggiatore, una volta lasciato l'asse viario all'uscita del porto, si immette in via Tonnara e, appena svoltato alla Silvanetta, deve già superare l'ingorgo delle auto messe alla rinfusa davanti ai supermercati e alla sala giochi, e ancor prima nello spiazzo diventato mercatino all'aperto. Superato il Lido Azzurro, un cartello indica la biglietteria, con freccia a destra. Il forestiero motorizzato svolta con l'auto nella stradina, convinto di trovare la stazione marittima per le Eolie, che c'è, con tanto di corsie di avviamento all'imbarco. Il tutto però è preceduto da una barra che ne impedisce l'accesso. E già, perché la biglietteria con tanto di sala d'attesa e di toilette realizzata dalla solerte Autorità portuale, è già collaudata e pronta per l'uso. Purtroppo è chiusa. Pare ci si sia dimenticati, nelle more della costruzione, di affidare a terzi la gestione o meglio di coinvolgere le agenzie marittime locali. Il buon turista si guarda intorno, ha appena il tempo di ammirare le barche di un cantiere che confina con la "stazione marittima" e scopre che la carreggiata d'accesso ai natanti immette soltanto in un altro budello di strada. Si reincolonna e arriva al secondo imbarco, quello vero. Qui la guardia giurata lo informa deve andare a fare il biglietto in via dei Mille e poi tornare per l'imbarco. Davanti agli uffici Siremar e via dicendo è impossibile sostare sicché il paziente turista è costretto a percorrere un centinaio di metri e tentare di sostare nella zona del Gambero, parcheggio a tempo, sotto il controllo della Capitaneria. Se è fortunato, ma lo sarà sicuramente essendo abitualmente zona non controllata, potrà lasciare l'auto incustodita, ma mettendo bene in vista l'orario di arrivo. Mezz'ora e via. A questo punto, deve fare attenzione al secondo tranello della biglietteria fantasma. Proprio di fronte al parcheggio infatti è situato lato mare un bel prefabbricato a vetri, con indicazione "stazione marittima". Peccato che quella struttura non sia stata mai aperta al pubblico, nemmeno come punto informazione. È "custodita" dai mezzi di soccorso delle forze dell'ordine che stazionano nel prospicente angolo di porto. Giusto dove dovrebbe sorgere un pontile per aliscafi che l'Amministrazione Pino ritiene «sperpero di pubblico denaro» essendo disancorato dalla logica del Prg del porto che prevede un'area specifica dedicata ai collegamenti con le isole. Eppure quella scelta è stata condivisa da un vecchio consiglio comunale. Ma torniamo al nostro turista che, a piedi, può finalmente mettersi in fila presso l'agenzia Siremar per ritirare il biglietto, ovviamente gravato di un ticket di cui si sconoscono i benefici per chi viaggia e per chi resta. Pagato il balzello per i non residenti, dovrà riprendere l'auto, infilarsi nel senso unico che lo porta in città (fortunato se imbocca subito via Piraino), tornare indietro, dirigersi per via Venti Luglio e quindi reimmettersi, non appena possibile, con inversione a U nella parallela via Tonnara. Ed ecco l'imbarco, quello vero, coi vigilantes. Fine dell'avventura
Il viaggiatore, una volta lasciato l'asse viario all'uscita del porto, si immette in via Tonnara e, appena svoltato alla Silvanetta, deve già superare l'ingorgo delle auto messe alla rinfusa davanti ai supermercati e alla sala giochi, e ancor prima nello spiazzo diventato mercatino all'aperto. Superato il Lido Azzurro, un cartello indica la biglietteria, con freccia a destra. Il forestiero motorizzato svolta con l'auto nella stradina, convinto di trovare la stazione marittima per le Eolie, che c'è, con tanto di corsie di avviamento all'imbarco. Il tutto però è preceduto da una barra che ne impedisce l'accesso. E già, perché la biglietteria con tanto di sala d'attesa e di toilette realizzata dalla solerte Autorità portuale, è già collaudata e pronta per l'uso. Purtroppo è chiusa. Pare ci si sia dimenticati, nelle more della costruzione, di affidare a terzi la gestione o meglio di coinvolgere le agenzie marittime locali. Il buon turista si guarda intorno, ha appena il tempo di ammirare le barche di un cantiere che confina con la "stazione marittima" e scopre che la carreggiata d'accesso ai natanti immette soltanto in un altro budello di strada. Si reincolonna e arriva al secondo imbarco, quello vero. Qui la guardia giurata lo informa deve andare a fare il biglietto in via dei Mille e poi tornare per l'imbarco. Davanti agli uffici Siremar e via dicendo è impossibile sostare sicché il paziente turista è costretto a percorrere un centinaio di metri e tentare di sostare nella zona del Gambero, parcheggio a tempo, sotto il controllo della Capitaneria. Se è fortunato, ma lo sarà sicuramente essendo abitualmente zona non controllata, potrà lasciare l'auto incustodita, ma mettendo bene in vista l'orario di arrivo. Mezz'ora e via. A questo punto, deve fare attenzione al secondo tranello della biglietteria fantasma. Proprio di fronte al parcheggio infatti è situato lato mare un bel prefabbricato a vetri, con indicazione "stazione marittima". Peccato che quella struttura non sia stata mai aperta al pubblico, nemmeno come punto informazione. È "custodita" dai mezzi di soccorso delle forze dell'ordine che stazionano nel prospicente angolo di porto. Giusto dove dovrebbe sorgere un pontile per aliscafi che l'Amministrazione Pino ritiene «sperpero di pubblico denaro» essendo disancorato dalla logica del Prg del porto che prevede un'area specifica dedicata ai collegamenti con le isole. Eppure quella scelta è stata condivisa da un vecchio consiglio comunale. Ma torniamo al nostro turista che, a piedi, può finalmente mettersi in fila presso l'agenzia Siremar per ritirare il biglietto, ovviamente gravato di un ticket di cui si sconoscono i benefici per chi viaggia e per chi resta. Pagato il balzello per i non residenti, dovrà riprendere l'auto, infilarsi nel senso unico che lo porta in città (fortunato se imbocca subito via Piraino), tornare indietro, dirigersi per via Venti Luglio e quindi reimmettersi, non appena possibile, con inversione a U nella parallela via Tonnara. Ed ecco l'imbarco, quello vero, coi vigilantes. Fine dell'avventura
Lipari: «Siamo state violentate», ma è falso Ora rischiano la denuncia per calunnia.A smentire i palpeggiamenti la videosorveglianza di un locale
(Leonardo Orlando- Gazzetta del sud)
Il presunto tentativo di violenza sessuale ai danni di due gemelle tedesche in vacanza a Lipari durante il Ferragosto appena conclusosi e che sarebbe stato consumato intorno alle tre e trenta del diciotto agosto scorso in una via del centro storico dell'isola, potrebbe essere un falso clamoroso denunciato per motivi ancora oscuri dalle due sedicenti vittime. Si tratterebbe di una invenzione delle due sorelle straniere che hanno già lasciato l'isola, all'indomani dell'episodio regolarmente denunciato ai carabinieri.
Il sostituto procuratore Michele Martorelli, ricevuto in Procura a Barcellona un primo rapporto dai carabinieri dell'isola, si appresterebbe ad iscrivere nel registro degli indagati le due ragazze con le ipotesi di reato di "procurato allarme" e "calunnia".
La versione fornita dalle due gemelle contrasterebbe infatti con gli elementi raccolti nell'immediatezza dei fatti dagli stessi carabinieri di Lipari che a quell'ora della notte erano ancora in giro di perlustrazione lungo le strade del paese e avrebbero persino incontrato le ragazze.
A smentire clamorosamente la versione fornita dalle due giovani tedesche, sarebbe stato il filmato estrapolato dalla registrazione di una videocamera di sorveglianza di un locale dove le due ragazze avevano trascorso la serata. Le immagini mostrerebbero scene di assoluta normalità dalle queli non si evincono i fatti denunciati dalle turiste.
Le ragazze straniere aveva raccontato di essere state palpeggiate, a quanto apre da più di una persona. Nulla di ciò risulterebbe dal filmato. Anzi, le testimonianze raccolte tra le persone che a quell'ora si trovavano ancora in giro per le stradine di Lipari, smentirebbero ulteriormente quanto asserito dalle turiste che adesso rischiano l'incriminazione per ben due reati gravi: "procurato allarme" e "calunnia". Come se non bastasse, le due gemelle avevano - come riferito dalle cronache che hanno diffuso la notizia della presunta violenza - di essere state minacciate con un coltello da due sconosciuti e, di conseguenza, palpeggiate. Sempre secondo il fantasioso racconto delle giovani, i due fantomatici aggressori, "non sarebbero andati oltre, per le grida e la reazione di entrambe".
Già all'atto della denuncia tra gli inquirenti, particolarmente attenti agli episodi di violenze, era sorta qualche perplessità. Nello stesso incontro avuto dalle ragazze, qualche istante successivo con una pattuglia dei carabinieri in giro di perlustrazione per l'isola, non era stato segnalato il paventato pericolo occorso all'uscita dal locale.
L'unica cosa certa è che le due ragazze, dopo avere denunciato la presunta violenza, hanno anticipato la partenza dalle Eolie.
Ad indagare sull'oscuro episodio, sono i carabinieri della stazione di Lipari coordinati dal luogotenente Francesco Villari. Le indagini infatti continuano per risalire alle reali motivazioni della denuncia che allo stato appare semplicemente come un episodio di crisi paranoica che potrebbe, tuttavia, costare caro alle sorelle gemelle che hanno animato il dopo Ferragosto.
Il presunto tentativo di violenza sessuale ai danni di due gemelle tedesche in vacanza a Lipari durante il Ferragosto appena conclusosi e che sarebbe stato consumato intorno alle tre e trenta del diciotto agosto scorso in una via del centro storico dell'isola, potrebbe essere un falso clamoroso denunciato per motivi ancora oscuri dalle due sedicenti vittime. Si tratterebbe di una invenzione delle due sorelle straniere che hanno già lasciato l'isola, all'indomani dell'episodio regolarmente denunciato ai carabinieri.
Il sostituto procuratore Michele Martorelli, ricevuto in Procura a Barcellona un primo rapporto dai carabinieri dell'isola, si appresterebbe ad iscrivere nel registro degli indagati le due ragazze con le ipotesi di reato di "procurato allarme" e "calunnia".
La versione fornita dalle due gemelle contrasterebbe infatti con gli elementi raccolti nell'immediatezza dei fatti dagli stessi carabinieri di Lipari che a quell'ora della notte erano ancora in giro di perlustrazione lungo le strade del paese e avrebbero persino incontrato le ragazze.
A smentire clamorosamente la versione fornita dalle due giovani tedesche, sarebbe stato il filmato estrapolato dalla registrazione di una videocamera di sorveglianza di un locale dove le due ragazze avevano trascorso la serata. Le immagini mostrerebbero scene di assoluta normalità dalle queli non si evincono i fatti denunciati dalle turiste.
Le ragazze straniere aveva raccontato di essere state palpeggiate, a quanto apre da più di una persona. Nulla di ciò risulterebbe dal filmato. Anzi, le testimonianze raccolte tra le persone che a quell'ora si trovavano ancora in giro per le stradine di Lipari, smentirebbero ulteriormente quanto asserito dalle turiste che adesso rischiano l'incriminazione per ben due reati gravi: "procurato allarme" e "calunnia". Come se non bastasse, le due gemelle avevano - come riferito dalle cronache che hanno diffuso la notizia della presunta violenza - di essere state minacciate con un coltello da due sconosciuti e, di conseguenza, palpeggiate. Sempre secondo il fantasioso racconto delle giovani, i due fantomatici aggressori, "non sarebbero andati oltre, per le grida e la reazione di entrambe".
Già all'atto della denuncia tra gli inquirenti, particolarmente attenti agli episodi di violenze, era sorta qualche perplessità. Nello stesso incontro avuto dalle ragazze, qualche istante successivo con una pattuglia dei carabinieri in giro di perlustrazione per l'isola, non era stato segnalato il paventato pericolo occorso all'uscita dal locale.
L'unica cosa certa è che le due ragazze, dopo avere denunciato la presunta violenza, hanno anticipato la partenza dalle Eolie.
Ad indagare sull'oscuro episodio, sono i carabinieri della stazione di Lipari coordinati dal luogotenente Francesco Villari. Le indagini infatti continuano per risalire alle reali motivazioni della denuncia che allo stato appare semplicemente come un episodio di crisi paranoica che potrebbe, tuttavia, costare caro alle sorelle gemelle che hanno animato il dopo Ferragosto.
sabato 21 agosto 2010
Vip alle Eolie. Tappa liparese per Carolina di Monaco
Tappa liparese per Carolina di Monaco. Il "Pacha III" è approdato a Marina Corta e subito dopo la principessa, con una delle figlie, ha passeggiato lungo il C.so Vitt. Emanuele di Lipari. Non si è vista Charlotte che, secondo i bene informati, è rimasta a Panarea.
Da qualche minuto con lo yacth di famiglia il "Pacha III" (nella foto) ha ripreso il largo in direzione Panarea.
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