Ha ragione il dott. La Cava, non è tempo di critiche sterili ma di proposte.
Faccio solo presente che i miei ripetuti interventi vorrebbero avere (almeno nelle intenzioni) una funzione di stimolo verso una comunità assuefatta al peggio. Aggiungo, senza polemica, che più volte ho proposto anche pubblicamente qualche idea su ciò che credo utile sia fatto per il nostro progresso sociale ed economico. Non lo faccio con un ruolo istituzionale, nè con una tessera di partito che mi aiuti ad essere più convincente, ma ho tentato di sensibilizzare l'amministrazione su diversi temi. Da una diversa organizzazione delle feste di paese, da ripensare perchè ormai anacronistiche e deleterie per la nostra immagine turistica per come attualmente concepite, alla video sorveglianza per il centro storico, ad una maggiore attenzione alla qualità dei nostri ospiti ed ai servizi loro offerti, ad una più oculata distribuzione delle autorizzazioni all'utilizzo del suolo pubblico e delle diffusione di musica per meglio distribuire l'offerta ed evitare di degradare le vie del centro con "spettacoli" a cui è interessato solo un "turismo" che non possiamo sostenere. Ho più volte chiesto la redazione di una sorta di "piano turistico strategico", che ci dia un indirizzo e nel medio periodo ci consenta di sfruttare appieno le enormi possibilità di questo territorio; ho pregato tutti di non perdersi in discussioni fumose su porti e aeroporti che non vedranno mai la luce, ma di potenziare ed adeguare collegamenti e strutture esistenti; eccetera eccetera...
Insomma, nel mio piccolo ( e senza colpi di genio) ci ho provato, e la stucchevole ma necessaria illustrazione di qualche mia proposta non vuole essere sterile autocompiacimento, ma la dimostrazione che nel nostro caso la volontà e l'applicazione di qualcuno non bastano a sortire effetti positivi.
Le mie sollecitazioni e la mia voglia di partecipazione sono, infatti, quasi sempre cadute nel vuoto, respinte o neanche ascoltate da un'amministrazione incapace di pianificare.
E' pur vero che il governo di un paese è lo specchio del paese stesso, ma io continuo a pensare che Lipari possa esprimere qualcosa di meglio; ma c'è davvero bisogno di uno sforzo collettivo straordinario, di una nuova "coscienza".
I propositi del dott. La Cava mi danno speranza, ma se il paese non è pienamente consapevole delle oggettive difficoltà (e questo può avvenire solo se si ha spirito critico) in cui si trova e della necessità di recuperare un'identità come comunità e come località turistica, venire fuori dai guai sarà un'impresa impossibile.
Ma come sempre, ciò che sarà dipende solo da noi...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO