(Comunicato) Si completa, dopo diciannove anni, il sistema dei Parchi archeologici in Sicilia previsto dalla legge regionale 20 del 2000. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato i decreti per l’istituzione delle ultime otto strutture: Gela; Catania e Valle dell’Aci; Isole Eolie; Tindari; Himera, Solunto e Monte Iato; Kamarina e Cava D’Ispica; Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro; Lilibeo. Previsto, inoltre, l’accorpamento di “Morgantina e Villa Romana del Casale” e di “Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria”.
Il progetto dei Parchi, fra gli obiettivi prioritari del governo regionale, era stato ideato e curato, fin nei minimi dettagli, dal compianto assessore Sebastiano Tusa, che aveva peraltro proposto degli accorpamenti minimi per impedire che alcuni siti archeologici finissero nell’abbandono a causa di esigue entrate dovute a un minore afflusso di visitatori. E sempre Tusa aveva firmato i decreti per l'istituzione del Parco archeologico della Villa Romana del Casale e, il 7 marzo scorso, del Parco archeologico di Leontinoi, con quello che fu il suo ultimo atto amministrativo.
«Dopo quasi un ventennio - evidenzia il governatore Musumeci - il mio Governo dà attuazione completa alla legge siciliana sui Parchi archeologici. Con questi decreti si dà protagonismo alle realtà locali, si responsabilizzano le classi dirigenti e si consente la tanto auspicata loro autonomia finanziaria».
L’istituzione dei Parchi archeologici - che sono complessivamente 14 - ha come effetto che i proventi dei biglietti di ingresso restino nelle casse degli enti stessi e, quindi, con la possibilità di essere impiegati per la conservazione e la valorizzazione dei siti archeologici. Risorse, dunque, che rimangono sui territori, tutti rappresentati nei Comitati tecnico-scientifici da parte dei sindaci dei Comuni interessati. E’ chiaro che all’interno dei Parchi potranno essere promosse iniziative finalizzate ad attrarre nuovi visitatori per non mummificare luoghi per troppo tempo fuori dai circuiti ufficiali dei beni culturali.
Con l’istituzione degli otto nuovi Parchi, e l’aggregazione di Pantelleria al Parco di Selinunte e di Morgantina al Parco della Villa del Casale, si conclude l’attuazione del sistema dei Parchi archeologici, una delle mission più significative del Governo Musumeci.
PARCHI GIA’ ESISTENTI:
1) Parco archeologico di Agrigento
2) Parco archeologico di Naxos e Taormina
3) Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa (a cui si accorpa Pantelleria)
PARCHI ISTITUITI DAL GOVERNO MUSUMECI:
1) Parco archeologico di Segesta
2) Parco archeologico della Villa Romana del Casale (a cui si accorpa Morgantina)
3) Parco archeologico di Leontinoi
4) Parco archeologico di Tindari
5) Parco archeologico di Gela
6) Parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci
7) Parco archeologico delle Isole Eolie
8) Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Jato
9) Parco archeologico di Kamarina e Cava D’Ispica
10) Parco archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro
11) Parco archeologico di Lilibeo
SCHEDE PARCHI ARCHEOLOGICI SICILIANI:
PARCO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DI CATANIA E VALLE DELL’ACI
Il parco archeologico di Catania e Valle dell’Aci, che comprende i Comuni di Catania, Acireale, Aci Catena, Aci Castello, Valverde, e Aci Sant’Antonio, è costituito dalle aree archeologiche e dagli edifici antichi all’interno del perimetro della città antica e dalle aree urbane circostanti. Il sito archeologico, sede dell’antico insediamento calcidese, presenta delle evidenze architettoniche e monumentali, in particolare quelle risalenti alla fase ellenistico-romana. Sono noti l’impianto dell’Anfiteatro, del Foro e dei Mausolei della Necropoli Nord. L’area salvaguarda e valorizza i valori archeologici, panoramici, paesaggistici e culturali di un territorio con caratteristiche naturali di tipo geo-vulcanologico.
PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E MONTE IATO
Il sito di Himera costituisce una delle aree più importanti per quanto riguarda la storia e l’archeologia della colonizzazione greca in Sicilia. Il Parco comprende i Comuni di Termini Imerese, Campofelice di Roccella, Collesano, Cerda, Santa Flavia, Bagheria, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale. Il sito archeologico di Solunto, già meta di importanti flussi turistici, presenta le testimonianze di una delle più importanti città della fase ellenistica e romana della Sicilia. Il sito di Monte Iato abbraccia un lungo arco temporale di oltre duemila anni come documentato dalla complessa stratificazione archeologica che si dispiega dal I millennio a.C sino al Medioevo.
PARCO ARCHEOLOGICO DI KAMARINA E CAVA D’ISPICA
Il parco di Kamarina, che include l’impianto urbano del V-IV sec a.C, le fortificazioni della città, i resti del tempio di Athena, le necropoli classiche, la catacomba del Re Cucco, l’area archeologica di Kaukana, comprende i Comuni di Ragusa, Santa Croce di Camerina, Vittoria, Modica e Ispica. Kamarina venne fondata agli inizi del VI sec a.C dagli antichi greci dorici siracusani e scopo del nuovo insediamento fu quello di creare un presidio lungo la rotta africana e frenare l’espansione verso sud di Gela, che appena diciotto anni dopo fonderà più a Nord Ovest Akragas (580 a.C). Il parco di Cava d’Ispica rappresenta una delle valenze culturali più importanti dell’area degli Iblei.
PARCO ARCHEOLOGICO DI TINDARI
Il parco di Tindari, sul territorio dei Comuni di Milazzo, Terme Vigliatore, Patti, Tripi e Gioiosa Marea, si pone come obiettivo la valorizzazione del patrimonio archeologico in armonia con la valorizzazione delle emergenze di bellezza paesaggistica e naturalistica della Riserva Naturale Orientata dei ‘Laghetti di Marinello’, Capo Milazzo e Gioiosa Guardia: una sorta di parco diffuso con cui si potenzia il sistema di rete dei vari ambiti archeologici interconnessi tra loro. Le aree archeologiche principali sono l’Antiquarium a Villa Amato e l’area archeologica di Viale dei Cipressi di Milazzo, il sito archeologico della villa romana di contrada San Biagio a Terme Vigliatore.
PARCO ARCHEOLOGICO DELLE EOLIE
Le isole Eolie, poste in un punto strategico per la navigazione tirrenica e cruciale per i traffici commerciali mediterranei, conservano un patrimonio archeologico tra i più ricchi e articolati della Sicilia. Il parco comprende i Comuni di Lipari, Santa Marina Salina e Leni. Sull’isola di Lipari vi è il museo archeologico Bernabò Brea e le aree archeologiche urbane della Rocca del Castello, dell’Acropoli e di contrada Diana nonché l’area archeologica del territorio delle Terme di San Calogero. Su Panarea il villaggio dell’età del Bronzo a Punta Milazzese, su Salina, l’antico impianto produttivo per il sale del laghetto di Lingua.
PARCO ARCHEOLOGICO DI LILIBEO-MARSALA
L’area che costituisce il Parco archeologico di Lilibeo-Marsala tiene conto della particolare localizzazione nell’area urbana della città di Marsala e della compresenza della estesa area archeologica demaniale. Il Parco si configura sia come parco urbano sia come parco ‘a rete’ nel quale ogni singola area archeologica costituisce una tappa del percorso all’interno dell’antica città punica. Il parco comprende il Comune di Marsala e insiste sul sito archeologico di Capo Boeo dove i Moziesi fondarono la città punica. La nuova città, chiamata Lilibeo, divenne il punto di transito obbligato delle rotte marinane dal Nord Africa verso il Tirreno e il caposaldo dell’eparchia punica in Sicilia.
PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E VILLA DEL CASALE
Morgantina, antica città sicula e greca, fu riportata alla luce nel 1955. Da questo sito provengono importanti reperti archeologici come la Dea di Morgantina, attualmente custodita presso il Museo acheologico di Aidone, e il tesoro di Morgantina. Dopo la fase di depressione dei primi due secoli dell’Impero, la Sicilia rurale entrò in un nuovo periodo di prosperità agli inizi del IV sec d.C di cui la villa romana del Casale - edificio abitativo a quattro chilometri da Piazza Armerina - è una ricca testimonianza tanto da essere inserita fra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Le quattro aree archeologiche principali sono Casale, Montagna di Marzo, Runzi e Sofiana.
PARCO ARCHEOLOGICO SIRACUSA, ELORO E VILLA DEL TELLARO
Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, il Parco di Siracusa – che comprende anche i Comuni d Noto, Avola, Palazzolo Acreide, Buscemi - dichiarato patrimonio dell’umanità dall'Unesco nel 2005, deve la sua fondazione ai Corinzi nell'anno 734-733 a.C. Annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica, primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla fino alla conquista da parte di Roma nel 212 a.C. Importante centro dell'Impero bizantino, ne divenne la capitale durante il VI secolo. Di particolare interesse l’area del Santuario di Apollo Temenite e il Castello Eurialo.
PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE, CAVE DI CUSA E PANTELLERIA
Il parco, che comprende i Comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Pantelleria, con un’estensione di 270 ettari, rappresenta uno dei più grandi del Mediterraneo. Espressione della civiltà classica e dello stile dorico, fu fondata dai Megaresi di Sicilia nella seconda età del VII sec. a.C. All’area viene oggi accorpato il Parco di Pantelleria. Nell’acropoli, situata nell’area della collina di S. Teresa, è possibile distinguere il Foro, le Cinte Murarie e il sistema di viabilità urbana e di approvvigionamento idrico, il Caseggiato e l’Area Sacra. Il comprensorio archeologico dei Sesi, tumuli funerari costruiti con pietre a secco, rappresenta uno dei complessi archeologici più importanti.
PARCO ARCHEOLOGICO DI GELA
Gela, una delle più antiche città della Sicilia, sorge leggermente soprelevata sopra il livello del mare su una collina che risulta abitata già dall’età del rame e dell’età del bronzo. La città fu fondata nel 689-688 a.C. da parte di un gruppo di coloni Rodii e Cretesi, prendendo il nome dal vicino fiume Gela. Il Parco è costituito da quattro aree principali: l’area archeologica di Bitalemi, con i resti del santuario dedicato a Demetra e Kore; l’area di Bosco Littorio, con l’emporio commerciale del VI sec. a.C.; l’area di Molino a Vento, con l’area dell’Acropoli e il i Templi A e B; l’area di Capo Soprano, con i quartieri residenziali organizzati secondo schemi regolari e le mura Timoleontee.
PARCO ARCHEOLOGICO DI LEONTINOI
Il parco comprende i Comuni di Augusta, Carlentini e Lentini. Le città antiche di Leontinoi e di Megara Hyblaea, nonché dell'avamposto leontinese del Monte San Basilio, rappresentano il nucleo del Parco che lega insieme in un solo sistema le più antiche colonie greche della provincia di Siracusa. Il sito archeologico di Leontinoi fu un centro indigeno in cui nel 729 a.C. si insediarono i calcidesi nonché, temporaneamente, i megaresi, i quali ebbero in dono dal re siculo Hyblon l'area costiera dove nel 728/727 a.C. fondarono la città di Megara Hyblaea. Dell'antica città sono ben conservati i resti della cinta muraria, quale la Porta a tenaglia sul perimetro meridionale.
PARCO ARCHEOLOGICO DI SEGESTA
Le testimonianze ed evidenze monumentali che insistono sul sito archeologico di Segesta rivestono grande interesse. Segesta, che raggiunse presto un ruolo di primo piano nel bacino del Mediterraneo, fu la secolare antagonista di Selinunte, sino fino al 307 a.C. quando venne conquistata e distrutta da Siracusa. Tra i monumenti principali il Teatro Ellenistico, il Tempio di tipo dorico (430-420 a.C.), il santuario di Contrada Mango (VI/V sec. a.C), l’Agorà e la casa del Navarca (epoca greco-romana), l’area medievale (mura di cinta, castello annesso al teatro, due chiese di epoca normanna, il quartiere medievale e la moschea. Il parco comprende il Comune di Calatafimi-Segesta
PARCo ISTITUITO IN PRECEDENZA, MA MODIFICATO DA GOVERNO MUSUMECI
PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE, CAVE DI CUSA E PANTELLERIA
Il parco, che comprende i Comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Pantelleria, con un’estensione di 270 ettari, rappresenta uno dei più grandi del Mediterraneo. Espressione della civiltà classica e dello stile dorico, fu fondata dai Megaresi di Sicilia nella seconda età del VII sec. a.C. All’area viene oggi accorpato il Parco di Pantelleria. Nell’acropoli, situata nell’area della collina di S. Teresa, è possibile distinguere il Foro, le Cinte Murarie e il sistema di viabilità urbana e di approvvigionamento idrico, il Caseggiato e l’Area Sacra. Il comprensorio archeologico dei Sesi, tumuli funerari costruiti con pietre a secco, rappresenta uno dei complessi archeologici più importanti.
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giovedì 11 aprile 2019
LE SCUOLE APPOGGIANO SALINA ISOLA SOSTENIBILE.
(Comunicato) Grande notizia del mese di febbraio 2019: Salina è stata scelta dalla Unione Europea - insieme ad altre 5 isole del nostro Continente - come luogo pilota per una transizione veloce dai combustibili fossili alle energie pulite.
Martedì scorso la Scuola media di Malfa ha ricevuto la visita di una Delegazione di ingegneri incaricati dalla Commissione Europea che hanno esposto il Progetto agli studenti: l'ing. Filippo Martinez Consulente dei tre Comuni dell'Isola di Salina ha promosso l'incontro; l'ing. Francesco Cappello dell'ENEA ha presentato il percorso di riconversione; gli ingg. della Commissione Europea Giustino Piccolo e Simon De Clerq hanno esposto le linee guida e le possibili soluzioni.
Martedì scorso la Scuola media di Malfa ha ricevuto la visita di una Delegazione di ingegneri incaricati dalla Commissione Europea che hanno esposto il Progetto agli studenti: l'ing. Filippo Martinez Consulente dei tre Comuni dell'Isola di Salina ha promosso l'incontro; l'ing. Francesco Cappello dell'ENEA ha presentato il percorso di riconversione; gli ingg. della Commissione Europea Giustino Piccolo e Simon De Clerq hanno esposto le linee guida e le possibili soluzioni.
La dirigente scolastica Mirella Fanti ha accolto la Delegazione insieme a tutti i Docenti e studenti dei tre Comuni dell'Isola, sottolineando l'importanza che i cittadini del futuro aderiscano a tutte le iniziative di salvaguardia del nostro meraviglioso territorio.
La partecipazione all'incontro è stata molto calorosa ed entusiasta da parte dei nostri studenti che sono intervenuti con domande ed osservazioni interessanti ed hanno compreso anche le spiegazioni in inglese e francese.
La nostra Scuola si conferma centro educativo di eccellenza anche per quanto riguarda l'educazione alla cittadinanza ambientale.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
IC LIPARI 1
prof.ssa Mirella Fanti
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
IC LIPARI 1
prof.ssa Mirella Fanti
Coscione: "Due euro al litro per la benzina sono ad un passo. E' l'ora di fare capire che " ca nisciuno è fesso"
(Francesco Coscione) Forza cittadini di Lipari, il grande evento è vicino: i 2 € al litro per la benzina sono ad un passo. In quel momento potremo festeggiare l'inizio di una corsa senza fine e senza ritorno. Nulla possiamo contro l'ineluttabile. Tutto aumenta e il petrolio che serve a finanziare armi per le mille guerre che affliggono questo pianeta, non fa eccezione. Storia diversa è capire la motivazione perchè questo è l'unico posto d'Italia (ma siamo in Italia???) dove non c'è differenza tra servito e self-service. Ma tranquilli cittadini, tutto è questione di abitudine e, in questo, noi italiani-eoliani siamo maestri. Siamo capaci di ingoiare rospi che farebbero nauseare un coccodrillo e senza versare neanche una lacrima dopo i pasti. Buona digestione amici. La definizione di "mimetismo" sembra la fotografia di tutti noi: "Capacità di adattarsi alle più diverse condizioni politiche o morali, soprattutto per opportunismo o per mancanza di carattere". Forse pensiamo che reagire significhi prendere i forconi o fare rivoluzioni con le armi? No! La vera rivoluzione è interiore. E' un cambiare la mentalità. Invece di postare su Facebook quello che mangiamo per colazione, scriviamo ai giornali online, alle amministrazioni che abbiamo eletto, facciamo sentire la nostra voce con dignità e civiltà. Facciamo capire a chi sta negli alti scranni che "ca nisciuno è fesso".
REGIONE: ERICE, VENERDI’ E SABATO A ERICE GLI STATI GENERALI DEL TURISMO.
E’ tutto pronto a Erice, nel Trapanese, dove venerdì e sabato si riuniranno gli Stati generali del Turismo. L’incontro organizzato dalla Regione Siciliana vedrà la partecipazione dei principali attori di un asse trainante per l’economia dell’Isola.
«L’appuntamento - sottolinea il governatore Nello Musumeci - sarà un’importante occasione di confronto con operatori ed esperti di un settore che ha una grande valenza economica e occupazionale per la Sicilia».
Gli argomenti che verranno affrontati nel corso della due giorni saranno sviluppati attraverso numerosi tavoli tematici: dalla governance alle professioni turistiche, dall’enogastronomia ai beni culturali e molto altro. Organizzatori e responsabili delle principali associazioni del turismo avranno modo di confrontarsi con gli interlocutori istituzionali di riferimento.
«La Regione, ben consapevole del valore strategico del settore turistico e delle sue infinite opportunità - prosegue Musumeci - ha potenziato gli investimenti, creato le sinergie per un miglioramento generale del sistema e avviato la programmazione triennale degli eventi, in modo da rendere pienamente fruibile in tutte le stagioni dell’anno il calendario degli appuntamenti. In questo modo favoriamo anche la destagionalizzazione».
I lavori si apriranno venerdì pomeriggio alle 16. I primi incontri, nelle sale della Biblioteca comunale, saranno incentrati sulla governance turistica in Sicilia; a Palazzo Sales, invece, ci sarà l'appuntamento dedicato alle professioni turistiche e sul sommerso nel turismo. Di enogastronomia e di beni culturali per un turismo dell’identità si parlerà nel Tavolo tematico in programma nella sala comunale. La giornata si chiuderà alle 19 con la riunione plenaria dei partecipanti.
Sabato inizio alle 10, al "Centro Ettore Majorana", con i saluti del sindaco di Erice Daniela Toscano Pecorella e il commissario straordinario del Libero Consorzio dei Comuni di Trapani Raimondo Cerami. Subito dopo la relazione dell’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo e a seguire il forum sui lavori dei tavoli tematici. Dalle 11 in poi sono previsti gli interventi del vicepresidente della Cei per l'Italia meridionale monsignor Antonino Raspanti, del presidente dell’Unione nazionale Pro Loco Antonino La Spina, del presidente dell’Enit Giorgio Palmucci e di Franco Iseppi, presidente del Touring Club.
I lavori proseguiranno nel pomeriggio con gli interventi di Giuseppe Cassarà, presidente di Federturismo Sicindustria; di Francesco Picarella, presidente di Confcommercio; e di Vittorio Messina, presidente di Confesercenti. Alle 17 la conclusione dei lavori è affidata al presidente della Regione Nello Musumeci.
«L’appuntamento - sottolinea il governatore Nello Musumeci - sarà un’importante occasione di confronto con operatori ed esperti di un settore che ha una grande valenza economica e occupazionale per la Sicilia».
Gli argomenti che verranno affrontati nel corso della due giorni saranno sviluppati attraverso numerosi tavoli tematici: dalla governance alle professioni turistiche, dall’enogastronomia ai beni culturali e molto altro. Organizzatori e responsabili delle principali associazioni del turismo avranno modo di confrontarsi con gli interlocutori istituzionali di riferimento.
«La Regione, ben consapevole del valore strategico del settore turistico e delle sue infinite opportunità - prosegue Musumeci - ha potenziato gli investimenti, creato le sinergie per un miglioramento generale del sistema e avviato la programmazione triennale degli eventi, in modo da rendere pienamente fruibile in tutte le stagioni dell’anno il calendario degli appuntamenti. In questo modo favoriamo anche la destagionalizzazione».
I lavori si apriranno venerdì pomeriggio alle 16. I primi incontri, nelle sale della Biblioteca comunale, saranno incentrati sulla governance turistica in Sicilia; a Palazzo Sales, invece, ci sarà l'appuntamento dedicato alle professioni turistiche e sul sommerso nel turismo. Di enogastronomia e di beni culturali per un turismo dell’identità si parlerà nel Tavolo tematico in programma nella sala comunale. La giornata si chiuderà alle 19 con la riunione plenaria dei partecipanti.
Sabato inizio alle 10, al "Centro Ettore Majorana", con i saluti del sindaco di Erice Daniela Toscano Pecorella e il commissario straordinario del Libero Consorzio dei Comuni di Trapani Raimondo Cerami. Subito dopo la relazione dell’assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo e a seguire il forum sui lavori dei tavoli tematici. Dalle 11 in poi sono previsti gli interventi del vicepresidente della Cei per l'Italia meridionale monsignor Antonino Raspanti, del presidente dell’Unione nazionale Pro Loco Antonino La Spina, del presidente dell’Enit Giorgio Palmucci e di Franco Iseppi, presidente del Touring Club.
I lavori proseguiranno nel pomeriggio con gli interventi di Giuseppe Cassarà, presidente di Federturismo Sicindustria; di Francesco Picarella, presidente di Confcommercio; e di Vittorio Messina, presidente di Confesercenti. Alle 17 la conclusione dei lavori è affidata al presidente della Regione Nello Musumeci.
Commissione regionale Sanità affronta, alla presenza del dottor La Paglia, problematiche eoliane. Presi impegni precisi. La nota dell'assessore De Luca e il resoconto dell'on. De Domenico.
(Comunicato) Continua il confronto che l’Amministrazione Comunale intrattiene a tutti i livelli istituzionali, al fine di ottenere i dovuti servizi e riconoscimenti in ambito sanitario, considerate le gravi criticità che investono il Presidio Ospedaliero di Lipari.
Come più volte già ribadito, sono massimi l’impegno, l’attenzione e la vigilanza da parte della Giunta Giorgianni a che gli accordi e le promesse fatte dai vertici dell’ASP 5 di Messina vengano mantenute, cosa che, finora, si è verificata solo in piccolissima parte, non risolvendo, di fatto, le più importanti carenze e tradendo gli impegni formalmente assunti, nell’incontro del 14 febbraio scorso.
In occasione della seduta di ieri mattina della Commissione Regionale VI - Salute, Servizi Sociali e Sanitari, alla presenza del Dott. Paolo La Paglia Commissario dell’Azienda Sanitaria messinese, l’On. Francesco De Domenico, in raccordo con l’Assessore alla Sanità del Comune di Lipari Tiziana De Luca, si è fatto portavoce della difficile situazione in cui versano reparti e servizi, soprattutto per mancanza di personale.
L’on. De Domenico aveva già partecipato alla riunione con i vertici dell’ASP 5, supportando nelle richieste a Commissario e Dirigenti, rendendo proprie le esigenze del territorio Eoliano da questa Amministrazione rappresentate e mostrando grande interessamento, di cui oggi abbiamo ulteriore conferma e per cui ci sentiamo di ringraziarLo vivamente.
Si tratta, senza dubbio, di un passaggio molto importante, quello avvenuto in sede Regionale, tuttavia l’Amministrazione non può ritenersi soddisfatta dalle dichiarazioni di impegno del Commissario La Paglia ed è decisa a continuare la sua azione mirata all’ottenimento di concreti e risolutivi risultati.
Qui di seguito la nota dello stesso De Domenico, a seguito della Commissione Regionale.
Oggi in Commissione Sanità abbiamo audito il Direttore Generale designato dell’ASP di Messina, dott. Paolo La Paglia, in atto commissario straordinario della stessa.
E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione sanitaria della nostra provincia. Sono stati affrontati tanti problemi, da quelli della sicurezza sanitaria del settore degli allevamenti, particolarmente rilevante della nostra provincia e in special modo per l’economia agricola dei comuni Nebroidei, a quelli della qualità dei servizi sanitari di base e dei presidi della nostra provincia.
Ho colto l’occasione per fare il punto della situazione chiedendo risposte e impegni precisi, in particolare per l’istituzione del servizio Stroke a Sant’Agata di Militello, che chiude una querelle che è durata troppo nella nostra provincia e, sempre per lo stesso presidio, sono stati chiesti diversi ed ulteriori supporti negli altri reparti dalla chirurgia alla pediatria, dalla ginecologia alla medicina generale. Stesso discorso è stato fatto per il Presidio di Mistretta, anche in considerazione del disagio dovuto al territorio montano.
Per quanto riguarda Barcellona il dott. La Paglia ha assicurato l’attivazione a breve della oncologia ed una maggiore sinergia con il presidio di Milazzo.
Per Patti il manager Paglia ha annunciato un nuovo e migliorato servizio di Emodinamica e la contrattualizzazione del nuovo primario di chirurgia.
Nel mio intervento ho voluto riservare una particolare attenzione alle criticità del presidio di Lipari del quale mi sono occupato più volte, sia in sede di revisione della rete ospedaliera che dopo l’approvazione della stessa, che diventano più pressanti con l’avvicinarsi della stagione estiva.
Con riferimento alle mie richieste il dott. La Paglia ha preso i seguenti impegni:
-per quanto attiene il reparto di Medicina si attiverà un incarico ex art. 18 per il coordinamento in sostituzione del dott. Paino, nominato direttore generale al Papardo;
-per la lungodegenza, entro un mese saranno attivati quattro dei sei posti letto previsti dalla rete;
- per il recupero e riabilitazione funzionale sarà attivato entro l’estate il servizio, previa individuazione dei locali;
-saranno, altresì, attivati due dei quattro posti letto di pediatria, avendo cura separarli dal reparto di medicina;
-sulla cardiologia sono stato particolarmente insoddisfatto delle risposte finora ricevute, che non hanno migliorato sostanzialmente la situazione. Ad oggi ci troviamo con due cardiologi a mezzo servizio e si deve sperare che gli infarti non arrivino di notte o di domenica, quando il servizio è scoperto; tale situazione non è più tollerabile. Il direttore, a tal proposito, si è impegnato a potenziare il servizio con una convenzione con l’ospedale Papardo, convenzione, in verità, di cui si era già parlato senza poi concretizzarla;
-per l’ostetricia il direttore ha dato rassicurazioni che rafforzerà il servizio e installerà in tempi brevi l’ecografo di nuova generazione;
-infine per l’anestesia, fino all’espletamento del nuovo concorso, non è ipotizzabile alcuna nuova risorsa;
Ultimo, ma non meno importante, il problema della carenza del personale infermieristico e paramedico dovrebbe essere risolto a brevissimo, a conclusione di un concorso giunto quasi al traguardo.
In buona sostanza un ragionamento a 360 gradi sulla sanità messinese (con esclusione degli ospedali autonomi Policlinico, Papardo e Neurolesi), basato più sui molti impegni che sulle poche realizzazioni; impegni sui quali vigileremo a tutela del territorio della nostra provincia, anche se il giudizio di questa prima fase dell’operato del dott. La Paglia è positivo, riconoscendo allo stesso soprattutto la qualità dell’ascolto e del dialogo che speriamo sia confermata anche con quella della concreta e fattiva operatività.
Come sempre saremo attenti, avendo nei cittadini il nostro orecchio di Dionisio.
Come più volte già ribadito, sono massimi l’impegno, l’attenzione e la vigilanza da parte della Giunta Giorgianni a che gli accordi e le promesse fatte dai vertici dell’ASP 5 di Messina vengano mantenute, cosa che, finora, si è verificata solo in piccolissima parte, non risolvendo, di fatto, le più importanti carenze e tradendo gli impegni formalmente assunti, nell’incontro del 14 febbraio scorso.
In occasione della seduta di ieri mattina della Commissione Regionale VI - Salute, Servizi Sociali e Sanitari, alla presenza del Dott. Paolo La Paglia Commissario dell’Azienda Sanitaria messinese, l’On. Francesco De Domenico, in raccordo con l’Assessore alla Sanità del Comune di Lipari Tiziana De Luca, si è fatto portavoce della difficile situazione in cui versano reparti e servizi, soprattutto per mancanza di personale.
L’on. De Domenico aveva già partecipato alla riunione con i vertici dell’ASP 5, supportando nelle richieste a Commissario e Dirigenti, rendendo proprie le esigenze del territorio Eoliano da questa Amministrazione rappresentate e mostrando grande interessamento, di cui oggi abbiamo ulteriore conferma e per cui ci sentiamo di ringraziarLo vivamente.
Si tratta, senza dubbio, di un passaggio molto importante, quello avvenuto in sede Regionale, tuttavia l’Amministrazione non può ritenersi soddisfatta dalle dichiarazioni di impegno del Commissario La Paglia ed è decisa a continuare la sua azione mirata all’ottenimento di concreti e risolutivi risultati.
Qui di seguito la nota dello stesso De Domenico, a seguito della Commissione Regionale.
Oggi in Commissione Sanità abbiamo audito il Direttore Generale designato dell’ASP di Messina, dott. Paolo La Paglia, in atto commissario straordinario della stessa.
E’ stata l’occasione per fare il punto della situazione sanitaria della nostra provincia. Sono stati affrontati tanti problemi, da quelli della sicurezza sanitaria del settore degli allevamenti, particolarmente rilevante della nostra provincia e in special modo per l’economia agricola dei comuni Nebroidei, a quelli della qualità dei servizi sanitari di base e dei presidi della nostra provincia.
Ho colto l’occasione per fare il punto della situazione chiedendo risposte e impegni precisi, in particolare per l’istituzione del servizio Stroke a Sant’Agata di Militello, che chiude una querelle che è durata troppo nella nostra provincia e, sempre per lo stesso presidio, sono stati chiesti diversi ed ulteriori supporti negli altri reparti dalla chirurgia alla pediatria, dalla ginecologia alla medicina generale. Stesso discorso è stato fatto per il Presidio di Mistretta, anche in considerazione del disagio dovuto al territorio montano.
Per quanto riguarda Barcellona il dott. La Paglia ha assicurato l’attivazione a breve della oncologia ed una maggiore sinergia con il presidio di Milazzo.
Per Patti il manager Paglia ha annunciato un nuovo e migliorato servizio di Emodinamica e la contrattualizzazione del nuovo primario di chirurgia.
Nel mio intervento ho voluto riservare una particolare attenzione alle criticità del presidio di Lipari del quale mi sono occupato più volte, sia in sede di revisione della rete ospedaliera che dopo l’approvazione della stessa, che diventano più pressanti con l’avvicinarsi della stagione estiva.
Con riferimento alle mie richieste il dott. La Paglia ha preso i seguenti impegni:
-per quanto attiene il reparto di Medicina si attiverà un incarico ex art. 18 per il coordinamento in sostituzione del dott. Paino, nominato direttore generale al Papardo;
-per la lungodegenza, entro un mese saranno attivati quattro dei sei posti letto previsti dalla rete;
- per il recupero e riabilitazione funzionale sarà attivato entro l’estate il servizio, previa individuazione dei locali;
-saranno, altresì, attivati due dei quattro posti letto di pediatria, avendo cura separarli dal reparto di medicina;
-sulla cardiologia sono stato particolarmente insoddisfatto delle risposte finora ricevute, che non hanno migliorato sostanzialmente la situazione. Ad oggi ci troviamo con due cardiologi a mezzo servizio e si deve sperare che gli infarti non arrivino di notte o di domenica, quando il servizio è scoperto; tale situazione non è più tollerabile. Il direttore, a tal proposito, si è impegnato a potenziare il servizio con una convenzione con l’ospedale Papardo, convenzione, in verità, di cui si era già parlato senza poi concretizzarla;
-per l’ostetricia il direttore ha dato rassicurazioni che rafforzerà il servizio e installerà in tempi brevi l’ecografo di nuova generazione;
-infine per l’anestesia, fino all’espletamento del nuovo concorso, non è ipotizzabile alcuna nuova risorsa;
Ultimo, ma non meno importante, il problema della carenza del personale infermieristico e paramedico dovrebbe essere risolto a brevissimo, a conclusione di un concorso giunto quasi al traguardo.
In buona sostanza un ragionamento a 360 gradi sulla sanità messinese (con esclusione degli ospedali autonomi Policlinico, Papardo e Neurolesi), basato più sui molti impegni che sulle poche realizzazioni; impegni sui quali vigileremo a tutela del territorio della nostra provincia, anche se il giudizio di questa prima fase dell’operato del dott. La Paglia è positivo, riconoscendo allo stesso soprattutto la qualità dell’ascolto e del dialogo che speriamo sia confermata anche con quella della concreta e fattiva operatività.
Come sempre saremo attenti, avendo nei cittadini il nostro orecchio di Dionisio.
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi
Buon Compleanno a Francesco Giovenco, Giovanni Portelli, Giorgia Merlino, Veronica Mangano, Cettina Saltalamacchia, Tindara Profilio, Caterina Marra, Vittoria Donato, Caterina Pavone, Gisella De Luca
mercoledì 10 aprile 2019
REGIONE: ENERGY MANAGER, VENERDI’ CONSEGNA DECRETI FINANZIAMENTO A 343 SINDACI
La Regione muove un altro importante passo sul fronte dell’efficientamento energetico. Prevista in ogni Comune dell’Isola la figura dell’energy manager (un esperto in gestione dell’energia provvisto di apposita certificazione Ege) che si occuperà, in stretto coordinamento con il competente dipartimento regionale della razionalizzazione della spesa e della ottimizzazione dei consumi.
Sono 343, fino a oggi, le amministrazioni comunali che potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto per la nomina di un energy manager che le assista nelle scelte tecniche, con grandi benefici in termini di efficacia della spesa pubblica. Il bando da sei milioni di euro, predisposto dal competente assessorato guidato da Alberto Pierobon, prevede il finanziamento della rete di esperti e dei progetti per l’efficientamento degli immobili degli enti regionali ammessi tra cui anche Aziende sanitarie, Università, Iacp e Opere pie.
La consegna dei decreti di finanziamento ai primi cittadini, da parte del governatore Nello Musumeci, avverrà venerdì 12 aprile (a partire dalle ore 10), nell’ambito della seconda delle ‘Giornate dell’Energia’, organizzate dalla Regione al Centro fieristico Le Ciminiere di Catania (vedi programma allegato).
Per gli altri 47 Comuni che non hanno ancora aderito al Patto, sarà possibile accedere al finanziamento attraverso un altro bando di prossima pubblicazione che il dipartimento regionale diretto da Tuccio D’Urso sta predisponendo. L’obiettivo infatti è quello di includere nel network - che verrà coordinato a livello siciliano dall’energy manager della Regione Roberto Sannasardo - tutti i 390 Comuni dell’Isola.
I professionisti saranno infatti chiamati a gestire i rapporti con la Regione mediante l’invio dei dati del monitoraggio e delle emissioni di CO2 a livello locale. I risultati tecnici acquisiti permetteranno di definire le azioni concrete da inserire nella prossima programmazione europea del Po Fesr 2021/2027. Al momento le somme impegnate dal governo regionale sul fronte energetico ammontano a 157 milioni di euro e altri 145 sono in fase di decretazione
Sono 343, fino a oggi, le amministrazioni comunali che potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto per la nomina di un energy manager che le assista nelle scelte tecniche, con grandi benefici in termini di efficacia della spesa pubblica. Il bando da sei milioni di euro, predisposto dal competente assessorato guidato da Alberto Pierobon, prevede il finanziamento della rete di esperti e dei progetti per l’efficientamento degli immobili degli enti regionali ammessi tra cui anche Aziende sanitarie, Università, Iacp e Opere pie.
La consegna dei decreti di finanziamento ai primi cittadini, da parte del governatore Nello Musumeci, avverrà venerdì 12 aprile (a partire dalle ore 10), nell’ambito della seconda delle ‘Giornate dell’Energia’, organizzate dalla Regione al Centro fieristico Le Ciminiere di Catania (vedi programma allegato).
Per gli altri 47 Comuni che non hanno ancora aderito al Patto, sarà possibile accedere al finanziamento attraverso un altro bando di prossima pubblicazione che il dipartimento regionale diretto da Tuccio D’Urso sta predisponendo. L’obiettivo infatti è quello di includere nel network - che verrà coordinato a livello siciliano dall’energy manager della Regione Roberto Sannasardo - tutti i 390 Comuni dell’Isola.
I professionisti saranno infatti chiamati a gestire i rapporti con la Regione mediante l’invio dei dati del monitoraggio e delle emissioni di CO2 a livello locale. I risultati tecnici acquisiti permetteranno di definire le azioni concrete da inserire nella prossima programmazione europea del Po Fesr 2021/2027. Al momento le somme impegnate dal governo regionale sul fronte energetico ammontano a 157 milioni di euro e altri 145 sono in fase di decretazione
Poste, sindacati intervengono su criticità presidio decentrato di distribuzione di Lipari
Questa la nota inviata dalle segreterie territoriali Cisl SLP, Confasal e Failp Cisal a:
Poste Italiane S.p.A.
Responsabile MRUR PALERMO
Responsabile RI Palermo
Responsabile MAL Palermo
Reponsabile RAM1 Catania
Responsabile RURAM 1 Catania
p.c. Segreterie Regionali
Poste Italiane S.p.A.
Responsabile MRUR PALERMO
Responsabile RI Palermo
Responsabile MAL Palermo
Reponsabile RAM1 Catania
Responsabile RURAM 1 Catania
p.c. Segreterie Regionali
Oggetto: PDD Lipari. Cambio orario non concordato e criticità al recapito isolano
Le scriventi sono venute a conoscenza che sono stati modificati gli orari nel PDD in oggetto senza che ne sia giunta notizia alle OO.SS.
Non è la prima volta che ci vediamo costretti a segnalare fughe in avanti nel suddetto centro ove sembra vengano disattese anche alcune norme comportamentali.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto notizia che a seguito di una visita del Responsabile nel PDD due colleghe hanno avuto la necessità di richiedere assistenza sanitaria, addirittura entrambi hanno ricevuto assistenza presso una struttura pubblica sanitaria, anche a seguito delle pressioni esercitate, a quanto da loro stesse sostenuto, dal Responsabile stesso.
Le condizioni di lavoro, già complicate dalla tipologia del recapito isolano hanno la complicanza, mai definitivamente risolta, dello scarico e carico della corrispondenza nonchè dell’isola pedonale che di fatto impedisce l’uscita del portalettere con qualsiasi mezzo. In simili condizioni non si comprende come poter continuare a prestare regolarmente servizio dato il clima venutosi a deteriorare. Precisiamo inoltre sugli organi di stampa locali e provinciali sono apparsi vari articoli dai quali si evince il malcontento e le criticità segnalate.
Chiediamo pertanto intervento urgente a soluzione anche al fine di evitare formale conflitto di lavoro. In attesa di urgente risposta porgiamo distinti saluti
LE SEGRETERIE TERRITORIALI
Le scriventi sono venute a conoscenza che sono stati modificati gli orari nel PDD in oggetto senza che ne sia giunta notizia alle OO.SS.
Non è la prima volta che ci vediamo costretti a segnalare fughe in avanti nel suddetto centro ove sembra vengano disattese anche alcune norme comportamentali.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto notizia che a seguito di una visita del Responsabile nel PDD due colleghe hanno avuto la necessità di richiedere assistenza sanitaria, addirittura entrambi hanno ricevuto assistenza presso una struttura pubblica sanitaria, anche a seguito delle pressioni esercitate, a quanto da loro stesse sostenuto, dal Responsabile stesso.
Le condizioni di lavoro, già complicate dalla tipologia del recapito isolano hanno la complicanza, mai definitivamente risolta, dello scarico e carico della corrispondenza nonchè dell’isola pedonale che di fatto impedisce l’uscita del portalettere con qualsiasi mezzo. In simili condizioni non si comprende come poter continuare a prestare regolarmente servizio dato il clima venutosi a deteriorare. Precisiamo inoltre sugli organi di stampa locali e provinciali sono apparsi vari articoli dai quali si evince il malcontento e le criticità segnalate.
Chiediamo pertanto intervento urgente a soluzione anche al fine di evitare formale conflitto di lavoro. In attesa di urgente risposta porgiamo distinti saluti
LE SEGRETERIE TERRITORIALI
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Pino Martinucci, Mary Greco, Giorgia Pellegrino, Maria Terenzia D'Ambra, Salvo Bucca.
Per Lipari una mobilità "sostenibile e comoda" (di Luca Chiofalo)
Ad integrazione del convinto consenso, da me espresso pubblicamente, alle nuove restrizioni alla viabilità veicolare del centro storico, devo, per rispetto e considerazione dei tanti concittadini che hanno apprezzato il provvedimento ma ne patiscono le “scomodità”, farmi portavoce della necessità di aggiungere a ZTL e isole pedonali significativi miglioramenti in tema di parcheggi prossimi al centro storico e di servizi di trasporto su mezzi collettivi.
Risulta piuttosto evidente che siano insufficienti, per il numero di mezzi a motore circolanti, gli spazi per parcheggiare nelle vie adiacenti al centro storico, dunque, nonostante l’esistenza di un “megaparcheggio” che dovremmo abituarci a utilizzare, credo andrebbe ripensata e implementata (qualcosa si è cominciato a fare) la rete esistente di parcheggi pubblici.
A questo aggiungerei un mezzo di trasporto pubblico, magari elettrico, destinato alla continua ed esclusiva percorrenza delle vie centrali e, contestualmente, una migliore distribuzione degli orari e delle linee di autobus che collegano le frazioni dell’isola al centro, con la finalità di consentire un minore utilizzo delle auto.
Lipari può e deve avere una mobilità “sostenibile e comoda”, passo passo ci arriveremo.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Risulta piuttosto evidente che siano insufficienti, per il numero di mezzi a motore circolanti, gli spazi per parcheggiare nelle vie adiacenti al centro storico, dunque, nonostante l’esistenza di un “megaparcheggio” che dovremmo abituarci a utilizzare, credo andrebbe ripensata e implementata (qualcosa si è cominciato a fare) la rete esistente di parcheggi pubblici.
A questo aggiungerei un mezzo di trasporto pubblico, magari elettrico, destinato alla continua ed esclusiva percorrenza delle vie centrali e, contestualmente, una migliore distribuzione degli orari e delle linee di autobus che collegano le frazioni dell’isola al centro, con la finalità di consentire un minore utilizzo delle auto.
Lipari può e deve avere una mobilità “sostenibile e comoda”, passo passo ci arriveremo.
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Patrimonio dell'Umanità? Ma quando mai! Peggio dei barbari!
Andando per San Calogero.
Un lettore ci invia questa foto, scattata stamane.
Ogni commento è superfluo.
Un lettore ci invia questa foto, scattata stamane.
Ogni commento è superfluo.
Armadio in bella mostra sulla Madre Florenzia ma chi l'ha depositato è stato "sgamato" e sarà denunciato
Stamane sulla via Madre Florenzia Profilio, accanto ai cassonetti, in ostruzione al passaggio pedonale è "apparso" un armadio ma, questa volta, chi l'ha depositato è stato "sgamato".
Così, infatti, scrive ieri sera su fb, Massimo Taranto: "Sono circa le 21,20 e becco per strada, precisamente in vico Scudo, due ragazzi di nazionalità marocchina che trascinando un armadio, si dirigevano nella postazione rifiuti zona Hotel Oriente. Li avviso di non abbandonarlo ma dopo qualche minuto ritorno e trovo l’armadio sul marciapiede ed i cassetti nel vicolo. Ho le telecamere, domani li denuncio, il paese e’ di tutti. Chi vede non può fare finta di nulla. Fatelo pure voi”.
Un plauso a Massimo e l'invito ai cittadini, perlomeno a chi ha a cuore il paese, di fare altrettanto, nel momento in cui dovessero accorgersi di questi "vergognosi ed incivili" depositi.
Chiaro, comunue, che l'immissione in servizio delle "guardie ambientali" non è più procrastinabile
Per la cronaca sono da evidenziare due cose: 1) La segnalazione viene fatta, per dovere civico (Massimo) per informazione, come fatto in altri casi (Eolienews). Questo per evidenziare che nessuno ce l'ha con gli extracomunitari, evidentemente allineatosi all'inciviltà dei liparoti.
2) L'armadio, circa trenta minuti fa, è stato rimosso dalla Loveral
martedì 9 aprile 2019
L'amministrazione prova a rifare il look al centro storico e i cittadini che faranno?
Dopo l'installazione di un congruo numero di cestini gettacarte, il posizionamento di piantine nei vasi già esistenti, è il momento a Lipari di tutta una serie di fiorire,lungo il centro storico.
Ovvia l'intenzione da parte dell'amministrazione di abbellire il centro storico e, nel caso dei cestini gettacarte, di dare un ulteriore servizio.
Tutto bene ma...c'è un ma!
Memori di quanto accaduto nel passato ci auguriamo:
1) che le piantine non cambino nottetempo propietario, passando dalla disponibilità pubblica a quella privata;
2) che i cestini gettacarte vengano utilizzati come tali e non per mettervi rsu e che vengano svuotati con una certa frequenza;
3) che le fiorire non diventino contenitori dei rifiuti e/o di mozziconi di sigarette.
Il passato ci fa pensare sia u'impresa ardua. La speranza? Quella di essere smentiti.
Ovvia l'intenzione da parte dell'amministrazione di abbellire il centro storico e, nel caso dei cestini gettacarte, di dare un ulteriore servizio.
Tutto bene ma...c'è un ma!
Memori di quanto accaduto nel passato ci auguriamo:
1) che le piantine non cambino nottetempo propietario, passando dalla disponibilità pubblica a quella privata;
2) che i cestini gettacarte vengano utilizzati come tali e non per mettervi rsu e che vengano svuotati con una certa frequenza;
3) che le fiorire non diventino contenitori dei rifiuti e/o di mozziconi di sigarette.
Il passato ci fa pensare sia u'impresa ardua. La speranza? Quella di essere smentiti.
Lipari, giovedi', riunione indetta dal Circomare Lipari su "innovazioni normative in materia di sicurezza della navigazione-accesso e circolazione in ambito portuale"
Giovedi' 11 aprile alle ore 09.30, presso il Palazzo Congressi del Comune di Lipari, si terrà una riunione organizzata dall'Autorità Marittima con l'obiettivo di chiarire e divulgare le innovazioni normative in materia di Sicurezza della Navigazione, di accesso e circolazione in ambito portuale, in fase di prossima emanazione.
Worldrise arriva a Salina con #Batti5: un’iniziativa per contrastare il problema della plastica in mare.
(Comunicato Stampa)Ogni anno più di 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare. È come se un camion della spazzatura colmo di rifiuti riversasse tutto il suo contenuto in mare ogni minuto, per tutto l’anno.
Per questo motivo Worldrise ONLUS ha ideato un percorso didattico, #Batti5, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sull’inquinamento della plastica in mare unendo creatività ed educazione ambientale.
#Batti5 arriverà anche a Salina, grazie al supporto di Franco Manca, alla collaborazione degli insegnanti e della preside Mirella Fanti dell’Istituto Comprensivo di Salina e ai Comuni di Malfa e Santa Marina Salina.
Le attività si svolgeranno i prossimi 13 e 14 Aprile con il seguente programma:
Sabato 13 appuntamento alla Spiaggia di Lingua a Santa Marina Salina.
Tutti i bambini dell’isola e i loro genitori, (e i bambini cresciuti!) sono invitati a partecipare ad una lezione interattiva in cui verranno illustrati i danni della plastica in mare e le possibile soluzioni per contrastare il problema.
Al termine della lezione, si passerà all’azione con una raccolta dei rifiuti di plastica in spiaggia, muniti di guanti e sacchetti.
Domenica 14 a Malfa, (Palazzo Marchetti) i partecipanti potranno trasformare i frammenti di plastica raccolti il giorno prima, lavati e disinfettati, in vere e proprie opere d’arte.
#Batti5 pone l’accento sul ruolo attivo che ogni persona può adottare per ridurre l’inquinamento e migliorare la salute del pianeta: semplici gesti quotidiani come la sostituzione della bottiglia di plastica con una borraccia, possono realmente fare la differenza.
Worldrise ONLUS è impegnata da diversi anni nel territorio eoliano grazie al progetto di valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale, “A-mare le Isole Eolie”. Negli anni sono state organizzate diverse conferenze divulgative sull’importanza del pianeta oceano e su come fare per proteggerlo.
Worldrise è stata fondata da Mariasole Bianco, biologa marina e divulgatrice, con l’obiettivo sviluppare progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione. Prenderà parte a questa iniziativa anche Carmelo Isgrò, biologo milazzese grazie al quale si sta allestendo il primo Museo del mare, con lo scheletro del capodoglio Siso, una storia che unisce inevitabilmente le Eolie a Milazzo.
I progetti di Worldrise vengono coordinati e realizzati coinvolgendo giovani studenti e neolaureati affinché possano presentarsi sul mercato del lavoro con un bagaglio di conoscenze pratiche ad integrazione di quelle teoriche acquisite negli studi universitari.
Tutti i bambini dell’isola sono invitati a partecipare alle attività del 13 e 14 Aprile.
Per maggiori informazioni:
www.worldrise.org
FB:https://www.facebook.com/worldrise/?epa=SEARCH_BOX
IG:https://www.instagram.com/worldrise_onlus/
info@worldrise.org
Per questo motivo Worldrise ONLUS ha ideato un percorso didattico, #Batti5, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sull’inquinamento della plastica in mare unendo creatività ed educazione ambientale.
#Batti5 arriverà anche a Salina, grazie al supporto di Franco Manca, alla collaborazione degli insegnanti e della preside Mirella Fanti dell’Istituto Comprensivo di Salina e ai Comuni di Malfa e Santa Marina Salina.
Le attività si svolgeranno i prossimi 13 e 14 Aprile con il seguente programma:
Sabato 13 appuntamento alla Spiaggia di Lingua a Santa Marina Salina.
Tutti i bambini dell’isola e i loro genitori, (e i bambini cresciuti!) sono invitati a partecipare ad una lezione interattiva in cui verranno illustrati i danni della plastica in mare e le possibile soluzioni per contrastare il problema.
Al termine della lezione, si passerà all’azione con una raccolta dei rifiuti di plastica in spiaggia, muniti di guanti e sacchetti.
Domenica 14 a Malfa, (Palazzo Marchetti) i partecipanti potranno trasformare i frammenti di plastica raccolti il giorno prima, lavati e disinfettati, in vere e proprie opere d’arte.
#Batti5 pone l’accento sul ruolo attivo che ogni persona può adottare per ridurre l’inquinamento e migliorare la salute del pianeta: semplici gesti quotidiani come la sostituzione della bottiglia di plastica con una borraccia, possono realmente fare la differenza.
Worldrise ONLUS è impegnata da diversi anni nel territorio eoliano grazie al progetto di valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale, “A-mare le Isole Eolie”. Negli anni sono state organizzate diverse conferenze divulgative sull’importanza del pianeta oceano e su come fare per proteggerlo.
Worldrise è stata fondata da Mariasole Bianco, biologa marina e divulgatrice, con l’obiettivo sviluppare progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione. Prenderà parte a questa iniziativa anche Carmelo Isgrò, biologo milazzese grazie al quale si sta allestendo il primo Museo del mare, con lo scheletro del capodoglio Siso, una storia che unisce inevitabilmente le Eolie a Milazzo.
I progetti di Worldrise vengono coordinati e realizzati coinvolgendo giovani studenti e neolaureati affinché possano presentarsi sul mercato del lavoro con un bagaglio di conoscenze pratiche ad integrazione di quelle teoriche acquisite negli studi universitari.
Tutti i bambini dell’isola sono invitati a partecipare alle attività del 13 e 14 Aprile.
Per maggiori informazioni:
www.worldrise.org
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IG:https://www.instagram.com/worldrise_onlus/
info@worldrise.org
A.S.P. di Messina, gli ospedali di Taormina e Patti eccellenze sanitarie che si "prendono cura delle donne"
(Comunicato) L'A.S.P. di Messina continua il percorso virtuoso di tutela e attenzione alle donne con la prevenzione, la diagnosi e la cura delle principali patologie soprattutto oncologiche.
L'Ospedale di Taormina è stato individuato dalla Commissione Senologica Regionale, istituita dall'Assessore Regionale alla Salute Avv. Ruggero Razza, come centro di eccellenza nella diagnosi precoce e cura del tumore del seno; il San Vincenzo è infatti dotato di una "Breast Unit" all'avanguardia che metterà in atto i più moderni ed efficaci protocolli diagnostico-terapeutici utilizzati in tutti i centri senologici italiani, con particolare attenzione alla presa in carico a 360 gradi, compreso l'eventuale ricorso alle cure palliative.
Presso l'Ospedale di Patti nella settimana dal 11 al 18 aprile, nell'ambito del progetto promosso in tutta Italia dalla Fondazione Onda - "Bollini Rosa", ci saranno diversi appuntamenti dedicati alla formazione e alla prevenzione delle patologie femminili; le donne che vorranno presenziare ai seminari e sottoporsi a visita potranno prenotarsi telefonando ai numeri 0941/244357 per l'ostetricia e 0941/244249 per l'area materno infantile; il programma prevede giorno 15 aprile visite gratuite per la prevenzione dell'endometriosi ed inoltre un incontro sull'attività fisica in gravidanza; il 16 si terrà un simposio sulla genitorialità e depressione post-partum, il 17 si parlerà di screening neonatali e il 18 aprile l'argomento sarà l'importanza delle vaccinazioni sul neonato a termine e sul pre-termine.
"Abbiamo previsto - dice il Direttore Generale dell'A.S.P. Paolo La Paglia - nell'incontro del 16 aprile la presenza anche dello psicologo per supportare le madri e discutere interattivamente di depressione post-partum, seconda causa di morte nel primo anno dopo il parto secondo i più recenti dati ISTAT.
L'Ospedale di Taormina è stato individuato dalla Commissione Senologica Regionale, istituita dall'Assessore Regionale alla Salute Avv. Ruggero Razza, come centro di eccellenza nella diagnosi precoce e cura del tumore del seno; il San Vincenzo è infatti dotato di una "Breast Unit" all'avanguardia che metterà in atto i più moderni ed efficaci protocolli diagnostico-terapeutici utilizzati in tutti i centri senologici italiani, con particolare attenzione alla presa in carico a 360 gradi, compreso l'eventuale ricorso alle cure palliative.
Presso l'Ospedale di Patti nella settimana dal 11 al 18 aprile, nell'ambito del progetto promosso in tutta Italia dalla Fondazione Onda - "Bollini Rosa", ci saranno diversi appuntamenti dedicati alla formazione e alla prevenzione delle patologie femminili; le donne che vorranno presenziare ai seminari e sottoporsi a visita potranno prenotarsi telefonando ai numeri 0941/244357 per l'ostetricia e 0941/244249 per l'area materno infantile; il programma prevede giorno 15 aprile visite gratuite per la prevenzione dell'endometriosi ed inoltre un incontro sull'attività fisica in gravidanza; il 16 si terrà un simposio sulla genitorialità e depressione post-partum, il 17 si parlerà di screening neonatali e il 18 aprile l'argomento sarà l'importanza delle vaccinazioni sul neonato a termine e sul pre-termine.
"Abbiamo previsto - dice il Direttore Generale dell'A.S.P. Paolo La Paglia - nell'incontro del 16 aprile la presenza anche dello psicologo per supportare le madri e discutere interattivamente di depressione post-partum, seconda causa di morte nel primo anno dopo il parto secondo i più recenti dati ISTAT.
Presentato a Torino il documentario: Stromboli - Terra e Fuoco tra Mare e Vento.
Come da noi anticipato, lunedì 8 aprile presso la sala Tre del Massimo di Torino, via Verdi 18, è stata proiettata l’anteprima di “Stromboli - Terra e fuoco tra mare e vento”, il documentario girato lo scorso anno da Alessandro Genitori ed Elis Karakaci.
Vi proponiamo il trailer:
Vi proponiamo il trailer:
Associazione Isula di Salina Proloco Malfa rinnova il suo consiglio direttivo: elette all’unanimità Daniela Schepis (presidente) ed Alessandra Pirera (vicepresidente)
Saranno due giovani donne intraprendenti, laureate nel settore turistico e dei beni culturali, quelle che, con grande entusiasmo, siederanno alla guida della Proloco. Si tratta di Daniela Schepis (presidente) e Alessandra Pirera (vicepresidente). Sono state elette all'unanimità.
Completano il direttivo Maurizio Taranto, eletto alla carica di segretario e i consiglieri Federico Rando e, Roberta Siragusano
La nostra associazione – dichiara Daniela Schepis - mira all’organizzazione di eventi che promuovano un turismo culturale che sia autentico, affinché possa essere valorizzato il territorio nella sua vera essenza. Ci riferiamo in primis i produttori locali, che costituiscono la vera anima dell’isola, e poi all’organizzazione di eventi che guardino alla nostra tradizione popolare contadina, affinché si mantengano vive nel tempo. Siamo già al lavoro per poter organizzare le prime edizioni di queste manifestazioni – ha anticipato con entusiasmo la neo presidente –, che siamo sicuri diventeranno degli appuntamenti attesi ogni anno da tutta la comunità. Ma per il momento non posso svelare altro” chiude sibillina la presidente.
“Il nostro obiettivo – aggiunge dal canto suo Alessandra Pirera – è quello di lavorare in stretta sinergia col programma di eventi organizzati dai comuni e da tutte le altre associazioni che promuovono il nostro territorio. E per dare una spinta più forte alla promozione della nostra isola attraverso la partecipazione di fiere ad hoc – svela la vicepresidente –, a maggio partiremo per Capo d’Orlando e faremo parte di Little Sicily, la fiera delle eccellenze siciliane. All’interno del nostro stand si assisterà anche ad uno show cooking della tradizione eoliana. Ma questo è solo l’inizio!” conclude raggiante Alessandra Pirera.
La nostra associazione – dichiara Daniela Schepis - mira all’organizzazione di eventi che promuovano un turismo culturale che sia autentico, affinché possa essere valorizzato il territorio nella sua vera essenza. Ci riferiamo in primis i produttori locali, che costituiscono la vera anima dell’isola, e poi all’organizzazione di eventi che guardino alla nostra tradizione popolare contadina, affinché si mantengano vive nel tempo. Siamo già al lavoro per poter organizzare le prime edizioni di queste manifestazioni – ha anticipato con entusiasmo la neo presidente –, che siamo sicuri diventeranno degli appuntamenti attesi ogni anno da tutta la comunità. Ma per il momento non posso svelare altro” chiude sibillina la presidente.
“Il nostro obiettivo – aggiunge dal canto suo Alessandra Pirera – è quello di lavorare in stretta sinergia col programma di eventi organizzati dai comuni e da tutte le altre associazioni che promuovono il nostro territorio. E per dare una spinta più forte alla promozione della nostra isola attraverso la partecipazione di fiere ad hoc – svela la vicepresidente –, a maggio partiremo per Capo d’Orlando e faremo parte di Little Sicily, la fiera delle eccellenze siciliane. All’interno del nostro stand si assisterà anche ad uno show cooking della tradizione eoliana. Ma questo è solo l’inizio!” conclude raggiante Alessandra Pirera.
“Bando voucher digitali Impresa 4.0”: 75.000,00 euro per la digitalizzazione delle MPMI Domani pomeriggio l’incontro informativo al Palazzo camerale.
Sarà presentato domani 10 aprile alle 15.30, nella sala Consulta del Palazzo camerale, il “Bando voucher digitali Impresa 4.0 – anno 2019” finalizzato alla promozione della diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici della circoscrizione camerale.
Relatori dell’incontro, al quale prenderanno parte il presidente e il segretario generale della Camera di commercio, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, saranno il funzionario camerale Agata Denaro e il digital promoter, Antonio Midiri.
L’iniziativa, che rientra tra le attività avviate dalla Camera di commercio nell’ambito del progetto “Pid- Punto impresa digitale”, intende, inoltre, innalzare la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici.
Le agevolazioni per le aziende saranno concesse sotto forma di voucher.
A pena di esclusione, le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore dalle ore 8 del 10 aprile 2019 fino alle ore 21 del 15 luglio 2019.
Per consultare il bando: www.me.camcom.it
Per informazioni sui contenuti del bando: pidcciaa@me.camcom.it
Relatori dell’incontro, al quale prenderanno parte il presidente e il segretario generale della Camera di commercio, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, saranno il funzionario camerale Agata Denaro e il digital promoter, Antonio Midiri.
L’iniziativa, che rientra tra le attività avviate dalla Camera di commercio nell’ambito del progetto “Pid- Punto impresa digitale”, intende, inoltre, innalzare la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici.
Le agevolazioni per le aziende saranno concesse sotto forma di voucher.
A pena di esclusione, le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore dalle ore 8 del 10 aprile 2019 fino alle ore 21 del 15 luglio 2019.
Per consultare il bando: www.me.camcom.it
Per informazioni sui contenuti del bando: pidcciaa@me.camcom.it
Auguri ai lettori di Eolienews, festeggiati oggi.
Buon Compleanno a Catena Maria Russo, Maria Catena Furnari, Giovanna Mangano, Emanuele Montegrosso, Miryana Porto, Massimo Scaffidi, Maria Catena , Roger Isaia, Amedeo Sabihi, Marcy Reitano.
REGIONE: STATI GENERALI DEL TURISMO IL 12 E 13 APRILE A ERICE
Il 12 e 13 aprile a Erice, in provincia di Trapani, si terranno gli Stati generali del turismo, organizzati dal Governo regionale. Per due giorni esperti e operatori si confronteranno sulle strategie da adottare per il rilancio di un settore in crescita. I lavori saranno aperti venerdì pomeriggio dall’assessore al Turismo Sandro Pappalardo e si concluderanno il giorno successivo alle ore 17, con la relazione del presidente della Regione Nello Musumeci.
Grande festa a Valdichiesa per i 103 anni della signora Vasquez.
La signora Concetta Vasquez ha festeggiato i suoi 103 anni, unitamente ai parenti, agli ospiti e al personale della casa di riposo di Valdichiesa (Salina).
Alla cara signora i nostri più affettuosi auguri.
Per le foto si ringrazia Suor Perpetua.
lunedì 8 aprile 2019
Malfa: scaricavano reflui nella rete comunale delle acque meteoriche e, quindi, in mare. Guardia Costiera sanziona proprietari di un immobile.
COMUNICATO
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, delegato della competente Procura della Repubblica di Barcellona P.G., ha concluso un’ampia operazione di polizia giudiziaria volta alla verifica del rispetto delle leggi in materia ambientale.
L’attività di controllo degli scarichi lungo le coste dell’intero Arcipelago eoliano ha portato i militari della Guardia Costiera di Lipari all’individuazione di uno scarico di reflui proveniente da un depuratore di tipo domestico asservito ad un immobile ricadente nel Comune di Malfa dell’Isola di Salina.
Tale scarico, nel convogliare i reflui prodotti all’interno della rete comunale di raccolta e di smaltimento delle acque meteoriche verso il mare, in seguito ad apposita attività di indagine, è risultato essere privo della necessaria autorizzazione rilasciata ai sensi della vigente normativa in materia ambientale e, pertanto, i militari hanno proceduto a sanzionare i proprietari dell’immobile redigendo un verbale amministrativo che prevede un importo compreso tra 6.000 e 60.000 euro.
La Guardia Costiera darà continuità alla propria attività di controllo, monitoraggio e repressione degli illeciti in materia ambientale al fine di tutelare l'ambiente marino e costiero dello splendido Arcipelago eoliano.
Lipari, 8 aprile 2019.
L’attività di controllo degli scarichi lungo le coste dell’intero Arcipelago eoliano ha portato i militari della Guardia Costiera di Lipari all’individuazione di uno scarico di reflui proveniente da un depuratore di tipo domestico asservito ad un immobile ricadente nel Comune di Malfa dell’Isola di Salina.
Tale scarico, nel convogliare i reflui prodotti all’interno della rete comunale di raccolta e di smaltimento delle acque meteoriche verso il mare, in seguito ad apposita attività di indagine, è risultato essere privo della necessaria autorizzazione rilasciata ai sensi della vigente normativa in materia ambientale e, pertanto, i militari hanno proceduto a sanzionare i proprietari dell’immobile redigendo un verbale amministrativo che prevede un importo compreso tra 6.000 e 60.000 euro.
La Guardia Costiera darà continuità alla propria attività di controllo, monitoraggio e repressione degli illeciti in materia ambientale al fine di tutelare l'ambiente marino e costiero dello splendido Arcipelago eoliano.
Lipari, 8 aprile 2019.
VINCENZO FRANZA: “I collegamenti verso le Isole Minori tornano alla normalità. Ma senza Caronte & Tourist la situazione sarebbe stata assai peggiore”
Comunicato
Con il rientro in linea
della nave “Lampedusa” sulla tratta Trapani/Pantelleria e il conseguente
rientro in servizio della Cossyra sulla P. Empedocle/Lampedusa la situazione
dei collegamenti per Lampedusa torna finalmente all’assetto consueto, mentre su
Pantelleria opererà una nave con capienza significativamente maggiore che potrà
far sostanzialmente far fronte a tutto il traffico. Con l’entrata in linea
della Galaxy previsto per giorno 10 sulla tratta per Lampedusa, la N/T Veronese
entrerà in linea per Pantelleria e l’intero assetto dei collegamenti marittimi
con le isole Pelagiche e Pantelleria tornerà finalmente alla normalità.
Al di là delle ricostruzioni
più o meno fantasiose, la reale origine dei recenti disagi è che durante
l’intervento di refitting sulla “Laurana”, con il cambio dei motori che ne
garantirà la migliore affidabilità, si sono verificate due gravissime avarie:
sulla “Pietro Novelli” e poi sull’ “Isola di Stromboli” intervenuta per
sostituirla. Il tutto mentre procedevano le riparazioni della “Lampedusa”. Ben 4 navi si sono dunque trovate
contemporaneamente fuori servizio. Si comprenderà come garantire un livello
accettabile di servizio sia stato realmente complicatissimo e di ciò la Caronte
& Tourist Isole Minori non può che scusarsi.
Quello che tuttavia emerge
con estrema evidenza è che la struttura integrata (tra società diverse, tra
collegamenti nazionali e regionali) del Gruppo Caronte & Tourist ha ancora
una volta consentito una gestione organica di problemi frammentati e sparsi, dovuti
alla vetustà e all’obsolescenza del naviglio, con la conseguenziale limitazione
dei disagi per le collettività isolane.
I milioni di euro fin qui
spesi in manutenzioni straordinarie non esauriscono l’impegno del Gruppo per il
miglioramento strutturale del servizio. Entro giugno, infatti, sarà avviata la
costruzione di una nuova nave, ad altissimo tasso di tecnologia ed
ecocompatibile, mentre a breve dovrebbe definirsi la procedura di costruzione
delle nuove navi con gli appositi fondi statali gestiti della Regione
Siciliana.
Milazzo,
8 aprile 2019
Vincenzo
Franza
PresidenteC&T
Isole Minori
VINITALY: MUSUMECI, SICILIA PUNTA SEMPRE DI PIU’ SULLA QUALITA’
Cresce del 173 per cento il numero di bottiglie di vino della “Doc Sicilia” prodotte nel 2018: oltre ottanta milioni di “pezzi”, con una previsione per quest’anno di superare i cento milioni. In crescita anche la “Doc Etna” e le certificazioni per i vini di qualità aumentate di quattro volte. Nel contempo, l’Isola si conferma il territorio più vitato del Paese e la Regione italiana alla quale l’Ue assegna le maggiori risorse comunitarie per il comparto: oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma europeo.
E’ con questi numeri che la Sicilia si presenta al Vinitaly 2019, che ha aperti i battenti domenica a Verona. L’Isola è presente, alla 53ma edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, con 147 aziende provenienti da tutti i più importanti territori vocati alle produzioni di qualità. All’interno dell’ormai classico padiglione 2 - inaugurato dal presidente della Regione Nello Musumeci - gli stand affollatissimi di esperti e curiosi, occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest’anno un’area istituzionale che ospita incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia e degustazioni di vini sperimentali.
L’inaugurazione è stata anche l’occasione, da parte del governatore, per illustrare alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un comparto che, anno dopo anno, cresce sempre di più.
«La Sicilia – ha sottolineato con soddisfazione Musumeci - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell'Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il "brand Sicilia" è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell'ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato, ancora di più di quanto fatto in passato».
All’affollato incontro con la stampa, moderato dal giornalista Fabrizio Carrera, insieme agli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo, erano presenti anche: Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino; e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy, colei sta divulgando, attraverso i suoi oltre duecento “ambasciatori”, le produzioni vinicole di qualità dell’Isola nel mondo.
«In Sicilia - afferma l’assessore Bandiera - non si è mai bevuto bene come oggi grazie ai vini siciliani. Il made in Sicily conferma il suo trend di crescita in termini qualitativi e quantitativi. Basti pensare alla certificazione dei vini targati Doc, che in cinque anni è cresciuta in modo esponenziale passando, per avere un’idea, dagli 832 certificati emessi nel 2013 per 287 mila ettolitri, ai 2.371 certificati rilasciati nel 2018 per 933 mila ettolitri. La certificazione dei vini di qualità si è quadruplicata. Ciò è stato possibile grazie al miglioramento della capacità produttiva, delle conoscenze tecnologiche e della comunicazione».
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).
«La Sicilia - ha aggiunto con orgoglio l’assessore Pappalardo - è una meta sempre più ambita e più desiderata dal punto di vista turistico. E il merito di questo nuovo trend va ricercato oltre che nelle eccellenze del territorio anche nell’enogastronomia siciliana che non ha concorrenti».
IL PRIMATO DEGLI ETTARI
La partecipazione alla 53 esima edizione del Vinitaly conferma un primato: la Sicilia è la regione più vitata d’Italia con 97.063 ettari, seguita dal Veneto con 94.291 ettari e dalla Puglia con 88.417 ettari. Le cifre sono aggiornate al luglio scorso.
Dei 97.063 ettari che compongono il Vigneto Sicilia, 73.601 sono rivendicabili come vigneti a “Denominazione d'origine” (Do) o a “Indicazione geografica” (Ig), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità, mentre i rimanenti 23.462 ettari sono classificati come produzione di vino varietale e generico (vino da tavola). L'orientamento del Governo Musumeci è di ridurre al minimo la superficie a “vino da tavola” migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani.
LA CRESCITA DELLE DOC
Il territorio regionale consta di ben 24 denominazioni d’origine controllate (Doc regionali) e una sola denominazione d’origine controllata e garantita (Docg, Cerasuolo di Vittoria).
Tra le performance del vino siciliano in questo 2019 non possono sfuggire i dati relativi all’imbottigliato di alcune Denominazioni. In particolare la Doc Sicilia, presieduta da Antonio Rallo, che oggi conta 388 aziende e più di 7mila viticoltori, che nel 2018 ha registrato una crescita del 173 per cento rispetto all’anno precedente, con 80,5 milioni di bottiglie contro i 29 milioni del 2017 e un trend dei primi mesi del 2019 che si proietta verso i 100 milioni entro la fine dell’anno.
Trend di crescita del 5,4 per cento pure per la Doc Etna con 3,6 milioni di bottiglie nel 2018 contro i 3,4 dell’anno precedente.
Si registra altresì una flessione per l’Igt “Terre Siciliane” che nel 2018 registra circa 127 milioni di pezzi confezionati (bottiglie e confezioni alternative) contro i circa 172 milioni del 2017; tale dato induce a ritenere che il vino siciliano si sta spostando verso la denominazione d’origine (Do).
I dati citati in questo comunicato sono stati forniti dall’Istituto regionale vino e olio (Irvo), dal dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e dal Consorzio Doc Sicilia.
ALLA SICILIA 55,5 MILIONI DALL’UE PER IL VINO
La Sicilia è prima regione in Italia per risorse comunitarie assegnate alla vitivinicoltura. Per la campagna 2019-2020, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma comunitario, sono 55,5 i milioni di euro assegnati per le diverse misure dell’Ocm vino, di cui circa 34,5 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 8,8 per la promozione presso i Paesi terzi, 11 per gli investimenti e 700 mila euro per la vendemmia verde. Vale la pena ricordare che, a partire dall’avvio delle misure “Ristrutturazione e Riconversione Vigneti” (anno 2001) e “Investimenti” (anno 2012) e sino al 2018, sono stati ristrutturati/riconvertiti, a livello regionale, 60.291 ettari di vigneti per una spesa complessiva di 501,7 milioni di euro suddivisi su 21.239 beneficiari; per quanto invece concerne la misura “Investimenti”, e sempre sino al 2018, sono stati finanziati 232 progetti per una spesa complessiva di 99,8 milioni di euro.
LA COMPOSIZIONE DEL VIGNETO SICILIA
Il Catarratto è la varietà di uva più coltivata in Sicilia, nonostante la struttura della vitivinicoltura è, negli ultimi dieci anni, profondamente cambiata. Nel 2009 la varietà maggiormente coltivata era costituita dal Catarratto (Comune e Lucido), con una superfice complessiva di 63.653 ettari, pari al 46,50 per cento della superficie vitata regionale, seguita dal Trebbiano toscano con 16.558 ettari (12,10 per cento), dal Nero d'Avola con 14.645 ettari (10,70 per cento), dall'Ansonica con 11.650 ettari (8,51 per cento), dal Grecanico con 6.540 ettari (4,78 per cento), dal Nerello mascalese con 5.560 ettari (4,06 per cento) e da un gruppo di altre varietà minoritarie per complessivi 18.286 ettari (13,36 per cento) in una superficie vitata regionale complessiva pari ad ettari 136.894.
A oggi la caratteristica che subito si nota maggiormente è la forte contrazione della superficie vitata complessiva regionale, ma anche una redistribuzione più eterogenea del panorama delle varietà coltivate, con la consistente presenza di molte varietà internazionali ed una riscoperta/valorizzazione di molte varietà autoctone; ecco pertanto che si nota che i Catarratti (oggi riuniti in un'unica varietà) rimangono sempre al primo posto con un incidenza complessiva di circa il 33 per cento della superficie vitata regionale, il Nero d'Avola per il 16 per cento circa, il Grillo per il 7,5 per cento circa, l'Ansonica per il 5,5 per cento, il Syrah per il 5 per cento circa, lo Chardonnay per il 4,25 per cento circa.
I CONSORZI E LE ASSOCIAZIONI PROTAGONISTI AL VINITALY
Le 147 aziende presenti al Vinitaly 2019 partecipano attraverso 3 Associazioni di produttori e un Consorzio di tutela.
Providi e Vitesi, presiedute da Leonardo Agueci, sta consentendo la partecipazione di 62 aziende con un incremento rispetto al 2018 del 30 per cento circa. Le esportazioni medie delle aziende associate raggiungono circa il 50 per cento. Il valore della produzione per le aziende partecipanti (prezzi medi Ismea) raggiunge l’importo di 151 milioni di euro con un incremento rispetto al 2018 del 18 per cento.
Con Assovini, presieduta da Alessio Planeta, partecipano 44 aziende. L’associazione sarà impegnata a organizzare “Sicilia en Primeur”, l’evento che ogni anno riunisce in Sicilia circa 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo, rendendo l’Isola protagonista assoluta sulla stampa mondiale. Per la sua XVI edizione, che avrà luogo a Siracusa dal 6 al 10 maggio, la Sicilia del Vino, anche quest’anno, svolgerà il ruolo di ambasciatrice attraverso i tesori della regione, per far conoscere alla stampa esempi di realtà produttive d’eccellenza e alcuni tra i principali beni dell’Unesco presenti nell’Isola.
Etna Doc,presieduta da Antonio Benanti, sta partecipando con 41 aziende. Tra i dati più significativi il Consorzio Etna Doc segnala che oggi si imbottiglia il 92 per centro del vino Etna Doc certificato. In sei anni il numero di bottiglie prodotte a marchio Etna Doc e passato da 1,1 milioni a 3, 6 milioni.
LA SICILIA AL SOL AGRIFOOD: LE PERFORMANCE DELL’OLIO
Al Vinitaly, negli spazi del “SolAgrifood” è prevista una rappresentanza di alcune tra le migliori aziende olearie della Sicilia, 27 produttori che porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto. La Sicilia – secondo i dati Ismea di gennaio su fonte Agea - considerando la media delle ultime 4 campagne, con una incidenza dell’11 per cento è la terza regione produttrice nazionale di olio di oliva dopo la Puglia (51,9 per cento) e la Calabria (13,6 per cento), seguita dalla Toscana e dal Lazio (4,3 per cento) e dalla Campania (3,5 per cento).
Dunque le prime tre regioni Puglia Calabria e Sicilia – sempre secondo dati Ismea - insieme rappresentano quasi il 77 per cento dell’intera produzione nazionale. La Sicilia, con 569 frantoi attivi, è la terza in Italia, dopo la Puglia (902) e la Calabria (692), seguita dalla Toscana (395) e dalla Campania (356).
E’ con questi numeri che la Sicilia si presenta al Vinitaly 2019, che ha aperti i battenti domenica a Verona. L’Isola è presente, alla 53ma edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, con 147 aziende provenienti da tutti i più importanti territori vocati alle produzioni di qualità. All’interno dell’ormai classico padiglione 2 - inaugurato dal presidente della Regione Nello Musumeci - gli stand affollatissimi di esperti e curiosi, occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest’anno un’area istituzionale che ospita incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia e degustazioni di vini sperimentali.
L’inaugurazione è stata anche l’occasione, da parte del governatore, per illustrare alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un comparto che, anno dopo anno, cresce sempre di più.
«La Sicilia – ha sottolineato con soddisfazione Musumeci - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell'Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il "brand Sicilia" è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell'ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato, ancora di più di quanto fatto in passato».
All’affollato incontro con la stampa, moderato dal giornalista Fabrizio Carrera, insieme agli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo, erano presenti anche: Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino; e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy, colei sta divulgando, attraverso i suoi oltre duecento “ambasciatori”, le produzioni vinicole di qualità dell’Isola nel mondo.
«In Sicilia - afferma l’assessore Bandiera - non si è mai bevuto bene come oggi grazie ai vini siciliani. Il made in Sicily conferma il suo trend di crescita in termini qualitativi e quantitativi. Basti pensare alla certificazione dei vini targati Doc, che in cinque anni è cresciuta in modo esponenziale passando, per avere un’idea, dagli 832 certificati emessi nel 2013 per 287 mila ettolitri, ai 2.371 certificati rilasciati nel 2018 per 933 mila ettolitri. La certificazione dei vini di qualità si è quadruplicata. Ciò è stato possibile grazie al miglioramento della capacità produttiva, delle conoscenze tecnologiche e della comunicazione».
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).
«La Sicilia - ha aggiunto con orgoglio l’assessore Pappalardo - è una meta sempre più ambita e più desiderata dal punto di vista turistico. E il merito di questo nuovo trend va ricercato oltre che nelle eccellenze del territorio anche nell’enogastronomia siciliana che non ha concorrenti».
IL PRIMATO DEGLI ETTARI
La partecipazione alla 53 esima edizione del Vinitaly conferma un primato: la Sicilia è la regione più vitata d’Italia con 97.063 ettari, seguita dal Veneto con 94.291 ettari e dalla Puglia con 88.417 ettari. Le cifre sono aggiornate al luglio scorso.
Dei 97.063 ettari che compongono il Vigneto Sicilia, 73.601 sono rivendicabili come vigneti a “Denominazione d'origine” (Do) o a “Indicazione geografica” (Ig), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità, mentre i rimanenti 23.462 ettari sono classificati come produzione di vino varietale e generico (vino da tavola). L'orientamento del Governo Musumeci è di ridurre al minimo la superficie a “vino da tavola” migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani.
LA CRESCITA DELLE DOC
Il territorio regionale consta di ben 24 denominazioni d’origine controllate (Doc regionali) e una sola denominazione d’origine controllata e garantita (Docg, Cerasuolo di Vittoria).
Tra le performance del vino siciliano in questo 2019 non possono sfuggire i dati relativi all’imbottigliato di alcune Denominazioni. In particolare la Doc Sicilia, presieduta da Antonio Rallo, che oggi conta 388 aziende e più di 7mila viticoltori, che nel 2018 ha registrato una crescita del 173 per cento rispetto all’anno precedente, con 80,5 milioni di bottiglie contro i 29 milioni del 2017 e un trend dei primi mesi del 2019 che si proietta verso i 100 milioni entro la fine dell’anno.
Trend di crescita del 5,4 per cento pure per la Doc Etna con 3,6 milioni di bottiglie nel 2018 contro i 3,4 dell’anno precedente.
Si registra altresì una flessione per l’Igt “Terre Siciliane” che nel 2018 registra circa 127 milioni di pezzi confezionati (bottiglie e confezioni alternative) contro i circa 172 milioni del 2017; tale dato induce a ritenere che il vino siciliano si sta spostando verso la denominazione d’origine (Do).
I dati citati in questo comunicato sono stati forniti dall’Istituto regionale vino e olio (Irvo), dal dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e dal Consorzio Doc Sicilia.
ALLA SICILIA 55,5 MILIONI DALL’UE PER IL VINO
La Sicilia è prima regione in Italia per risorse comunitarie assegnate alla vitivinicoltura. Per la campagna 2019-2020, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma comunitario, sono 55,5 i milioni di euro assegnati per le diverse misure dell’Ocm vino, di cui circa 34,5 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 8,8 per la promozione presso i Paesi terzi, 11 per gli investimenti e 700 mila euro per la vendemmia verde. Vale la pena ricordare che, a partire dall’avvio delle misure “Ristrutturazione e Riconversione Vigneti” (anno 2001) e “Investimenti” (anno 2012) e sino al 2018, sono stati ristrutturati/riconvertiti, a livello regionale, 60.291 ettari di vigneti per una spesa complessiva di 501,7 milioni di euro suddivisi su 21.239 beneficiari; per quanto invece concerne la misura “Investimenti”, e sempre sino al 2018, sono stati finanziati 232 progetti per una spesa complessiva di 99,8 milioni di euro.
LA COMPOSIZIONE DEL VIGNETO SICILIA
Il Catarratto è la varietà di uva più coltivata in Sicilia, nonostante la struttura della vitivinicoltura è, negli ultimi dieci anni, profondamente cambiata. Nel 2009 la varietà maggiormente coltivata era costituita dal Catarratto (Comune e Lucido), con una superfice complessiva di 63.653 ettari, pari al 46,50 per cento della superficie vitata regionale, seguita dal Trebbiano toscano con 16.558 ettari (12,10 per cento), dal Nero d'Avola con 14.645 ettari (10,70 per cento), dall'Ansonica con 11.650 ettari (8,51 per cento), dal Grecanico con 6.540 ettari (4,78 per cento), dal Nerello mascalese con 5.560 ettari (4,06 per cento) e da un gruppo di altre varietà minoritarie per complessivi 18.286 ettari (13,36 per cento) in una superficie vitata regionale complessiva pari ad ettari 136.894.
A oggi la caratteristica che subito si nota maggiormente è la forte contrazione della superficie vitata complessiva regionale, ma anche una redistribuzione più eterogenea del panorama delle varietà coltivate, con la consistente presenza di molte varietà internazionali ed una riscoperta/valorizzazione di molte varietà autoctone; ecco pertanto che si nota che i Catarratti (oggi riuniti in un'unica varietà) rimangono sempre al primo posto con un incidenza complessiva di circa il 33 per cento della superficie vitata regionale, il Nero d'Avola per il 16 per cento circa, il Grillo per il 7,5 per cento circa, l'Ansonica per il 5,5 per cento, il Syrah per il 5 per cento circa, lo Chardonnay per il 4,25 per cento circa.
I CONSORZI E LE ASSOCIAZIONI PROTAGONISTI AL VINITALY
Le 147 aziende presenti al Vinitaly 2019 partecipano attraverso 3 Associazioni di produttori e un Consorzio di tutela.
Providi e Vitesi, presiedute da Leonardo Agueci, sta consentendo la partecipazione di 62 aziende con un incremento rispetto al 2018 del 30 per cento circa. Le esportazioni medie delle aziende associate raggiungono circa il 50 per cento. Il valore della produzione per le aziende partecipanti (prezzi medi Ismea) raggiunge l’importo di 151 milioni di euro con un incremento rispetto al 2018 del 18 per cento.
Con Assovini, presieduta da Alessio Planeta, partecipano 44 aziende. L’associazione sarà impegnata a organizzare “Sicilia en Primeur”, l’evento che ogni anno riunisce in Sicilia circa 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo, rendendo l’Isola protagonista assoluta sulla stampa mondiale. Per la sua XVI edizione, che avrà luogo a Siracusa dal 6 al 10 maggio, la Sicilia del Vino, anche quest’anno, svolgerà il ruolo di ambasciatrice attraverso i tesori della regione, per far conoscere alla stampa esempi di realtà produttive d’eccellenza e alcuni tra i principali beni dell’Unesco presenti nell’Isola.
Etna Doc,presieduta da Antonio Benanti, sta partecipando con 41 aziende. Tra i dati più significativi il Consorzio Etna Doc segnala che oggi si imbottiglia il 92 per centro del vino Etna Doc certificato. In sei anni il numero di bottiglie prodotte a marchio Etna Doc e passato da 1,1 milioni a 3, 6 milioni.
LA SICILIA AL SOL AGRIFOOD: LE PERFORMANCE DELL’OLIO
Al Vinitaly, negli spazi del “SolAgrifood” è prevista una rappresentanza di alcune tra le migliori aziende olearie della Sicilia, 27 produttori che porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto. La Sicilia – secondo i dati Ismea di gennaio su fonte Agea - considerando la media delle ultime 4 campagne, con una incidenza dell’11 per cento è la terza regione produttrice nazionale di olio di oliva dopo la Puglia (51,9 per cento) e la Calabria (13,6 per cento), seguita dalla Toscana e dal Lazio (4,3 per cento) e dalla Campania (3,5 per cento).
Dunque le prime tre regioni Puglia Calabria e Sicilia – sempre secondo dati Ismea - insieme rappresentano quasi il 77 per cento dell’intera produzione nazionale. La Sicilia, con 569 frantoi attivi, è la terza in Italia, dopo la Puglia (902) e la Calabria (692), seguita dalla Toscana (395) e dalla Campania (356).
GEOSCIENZE News - TGweb di Aprile. Bollettino sismico e indagini sulle faglie attive a dieci anni dal terremoto del 2009.
Nella prima parte dedicata al bollettino sismico, il sismologo INGV Salvatore Mazza fa un quadro dei terremoti avvenuti nelle ultime due settimane in Italia. Dal 20 marzo la rete sismica nazionale ha registrato oltre 760 eventi, cinque dei quali di magnitudo pari o superiore a 3.0.
La seconda parte è, invece, dedicata all’approfondimento scientifico, con il ricercatore dell'INGV Fabrizio Galadini in merito alle indagini sulle faglie attive e capaci a dieci anni dal terremoto del 2009.
“Bando voucher digitali Impresa 4.0”: 75.000,00 euro per la digitalizzazione delle MPMI Mercoledì pomeriggio l’incontro informativo al Palazzo camerale di Messina
Sarà presentato mercoledì 10 aprile alle 15.30, nella sala Consulta del Palazzo camerale, il “Bando voucher digitali Impresa 4.0 – anno 2019” finalizzato alla promozione della diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori economici della circoscrizione camerale.
Relatori dell’incontro, al quale prenderanno parte il presidente e il segretario generale della Camera di commercio, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, saranno il funzionario camerale Agata Denaro e il digital promoter, Antonio Midiri.
L’iniziativa, che rientra tra le attività avviate dalla Camera di commercio nell’ambito del progetto “Pid- Punto impresa digitale”, intende, inoltre, innalzare la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici.
Le agevolazioni per le aziende saranno concesse sotto forma di voucher.
A pena di esclusione, le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore dalle ore 8 del 10 aprile 2019 fino alle ore 21 del 15 luglio 2019.
Per consultare il bando: www.me.camcom.it
Per informazioni sui contenuti del bando: pidcciaa@me.camcom.it
Relatori dell’incontro, al quale prenderanno parte il presidente e il segretario generale della Camera di commercio, Ivo Blandina e Alfio Pagliaro, saranno il funzionario camerale Agata Denaro e il digital promoter, Antonio Midiri.
L’iniziativa, che rientra tra le attività avviate dalla Camera di commercio nell’ambito del progetto “Pid- Punto impresa digitale”, intende, inoltre, innalzare la consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici.
Le agevolazioni per le aziende saranno concesse sotto forma di voucher.
A pena di esclusione, le domande devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore dalle ore 8 del 10 aprile 2019 fino alle ore 21 del 15 luglio 2019.
Per consultare il bando: www.me.camcom.it
Per informazioni sui contenuti del bando: pidcciaa@me.camcom.it
Verso la DMO delle isole minori siciliane.
È partito il tour che porterà alla costituzione della DMO delle Isole Minori della Sicilia: oggi lunedì 8 aprile, la mattina a Favignana e la sera a Ustica, martedì a Lampedusa, mercoledì a Pantelleria e, per chiudere, venerdì a Lipari.
Il 18 aprile a Palermo sarà, quindi, costituita la Destination Marketing Organization (DMO) delle Isole minori della Sicilia. Si tratta di un percorso che giunge a compimento dopo diversi anni di gestazione e di verifiche sulla forma sociale e organizzativa da adottare. L’azione è promossa da Federalberghi Isole Minori Sicilia che raggruppa: ATA isole Egadi, Federalberghi Isole Eolie, Federalberghi Isole Pelagie, Pantelleria Islands e Visit Ustica.
La DMO delle piccole isole avrà una composizione privata, per garantirne la necessaria snellezza operativa, ma punta a stringere accordi di collaborazione sul versante promozione con tutti i comuni delle isole minori siciliane, oltre che con altri organismi intermedi, quali GAL e GAC/Flag. La possibilità di realizzare una DMO delle piccole isole era già stata deliberata dal precedente Assessore Regionale al Turismo Barbagallo. L’Assessore in carica, Sandro Pappalardo, con il supporto di Sensi Contemporanei, ispirandosi alla metodologia della scuola di San Gallo e all’idea di passare “dai Distretti Turistici alle DMO di IV generazione…” aveva quindi individuato nelle isole minori una delle 4 aree sulle quali far partire le azioni del programma “Sicilia Paradiso in terra”. Ma, dopo due incontri, in dicembre e in gennaio, che sembravano aver dato il via e sbloccato l’iter per attivare delle risorse e una serie di azioni di promozione, tutto sembra essersi misteriosamente arenato.
I soggetti privati promotori, convinti della bontà del percorso avviato, hanno invece proseguito secondo il cronoprogramma stabilito e, grazie alle sinergie col GAC/Flag Isole di Sicilia, hanno già avuto modo di presentare la costituenda DMO, in febbraio e marzo, alle fiere di Monaco e Berlino, mettendo a disposizione il proprio brand “Islands of Sicily” per testare l’appeal e l’interesse di questo prodotto sul mercato tedesco.
La DMO si pone due principali obiettivi. Il primo è di marketing della destinazione turistica e quindi istituzionale, da portare avanti col supporto e la collaborazione degli otto comuni delle Isole siciliane, i GAC/FLAG, i GAL e (laddove possibile) la Regione. Il secondo, punta a commercializzare in modo integrato i servizi turistici della destinazione con l’obiettivo di proporre e valorizzare il patrimonio delle piccole isole. Un prodotto specialistico quindi, da distribuire sia attraverso canali B2C che B2B che consenta di esaltare le caratteristiche delle isole, proponendole in modo efficacie a target di nicchia interessati ad esperienze genuine, intrise di cultura e tradizioni popolari, immerse in paesaggi e contesti naturalistici di grande rilievo e qualità dell’esperienza.
Il 18 aprile a Palermo sarà, quindi, costituita la Destination Marketing Organization (DMO) delle Isole minori della Sicilia. Si tratta di un percorso che giunge a compimento dopo diversi anni di gestazione e di verifiche sulla forma sociale e organizzativa da adottare. L’azione è promossa da Federalberghi Isole Minori Sicilia che raggruppa: ATA isole Egadi, Federalberghi Isole Eolie, Federalberghi Isole Pelagie, Pantelleria Islands e Visit Ustica.
La DMO delle piccole isole avrà una composizione privata, per garantirne la necessaria snellezza operativa, ma punta a stringere accordi di collaborazione sul versante promozione con tutti i comuni delle isole minori siciliane, oltre che con altri organismi intermedi, quali GAL e GAC/Flag. La possibilità di realizzare una DMO delle piccole isole era già stata deliberata dal precedente Assessore Regionale al Turismo Barbagallo. L’Assessore in carica, Sandro Pappalardo, con il supporto di Sensi Contemporanei, ispirandosi alla metodologia della scuola di San Gallo e all’idea di passare “dai Distretti Turistici alle DMO di IV generazione…” aveva quindi individuato nelle isole minori una delle 4 aree sulle quali far partire le azioni del programma “Sicilia Paradiso in terra”. Ma, dopo due incontri, in dicembre e in gennaio, che sembravano aver dato il via e sbloccato l’iter per attivare delle risorse e una serie di azioni di promozione, tutto sembra essersi misteriosamente arenato.
I soggetti privati promotori, convinti della bontà del percorso avviato, hanno invece proseguito secondo il cronoprogramma stabilito e, grazie alle sinergie col GAC/Flag Isole di Sicilia, hanno già avuto modo di presentare la costituenda DMO, in febbraio e marzo, alle fiere di Monaco e Berlino, mettendo a disposizione il proprio brand “Islands of Sicily” per testare l’appeal e l’interesse di questo prodotto sul mercato tedesco.
La DMO si pone due principali obiettivi. Il primo è di marketing della destinazione turistica e quindi istituzionale, da portare avanti col supporto e la collaborazione degli otto comuni delle Isole siciliane, i GAC/FLAG, i GAL e (laddove possibile) la Regione. Il secondo, punta a commercializzare in modo integrato i servizi turistici della destinazione con l’obiettivo di proporre e valorizzare il patrimonio delle piccole isole. Un prodotto specialistico quindi, da distribuire sia attraverso canali B2C che B2B che consenta di esaltare le caratteristiche delle isole, proponendole in modo efficacie a target di nicchia interessati ad esperienze genuine, intrise di cultura e tradizioni popolari, immerse in paesaggi e contesti naturalistici di grande rilievo e qualità dell’esperienza.
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