Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito
Tra pause e riprese va avanti ormai da circa una settimana l’attività effusiva dello Stromboli.
Ieri sera, dopo uno stop di circa dodici ore, è ripreso il trabocco lavico dall’area craterica Nord.
Il trabocco – così come evidenzia l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo - alimenta una colata di lava, il cui fronte si attesta ad una quota di circa 500 metri sul livello del mare. Molti blocchi incandescenti che si distaccano dal fronte, rotolano lungo la Sciara del Fuoco, raggiungendo la linea di costa.
Le apparecchiature di monitoraggio dei vari centri di competenza evidenziano, inoltre, una intensa attività stromboliana dalle aree crateriche Nord e Centro Sud.
Da punto di vista sismico l'ampiezza del tremore vulcanico, la frequenza e l'energia scaturita e stimata attraverso gli eventi esplosivi mostrano un quadro stazionario.
Nessuna variazione di rilievo per quanto concerne la deformazione del suolo arriva – come sottolinea l’INGV – dai dati disponibili.
Alfa e Omega di Lipari
COMUNICATO
STAMPA
Si è spenta il 21 gennaio scorso a Roma, Cecilia Mangini. Era nata a Nola di Bari il 31 luglio del
1927.
E' stata una regista documentarista antesignana del genere, una
vera pioniera del cinema del reale.
Il Centro Studi Eoliano ne piange la
perdita e ricorda la straordinaria esperienza che ha portato alla scoperta dei
suoi lavori dedicati alle cave di Pomice del 1952 ed alla pubblicazione del
volume "Lipari 1952, Viaggio nelle cave di pietra pomice"
a cura di Claudio Domini e Mattia Felice Paino e alla Mostra delle sue Foto nel
corso del 2015.
Le isole Eolie, grazie alle opere di
Cecilia Mangini, sono state presenti al festival “Du documentaire italien”, che
si è tenuto a Bruxelles dal 26 al 29 novembre 2015.
Cecilia Mangini nella sua visita a Lipari
in occasione della presentazione del volume, raccontò a Giuseppe La Greca e a
Mattia Paino il caro ricordo di quando si reco’ nella nostra isola negli anni
cinquanta e ebbe occasione di conoscere l’ospitalità e l’affettuosità degli
eoliani.
Questo ci piace ricordare in sua memoria:
"Avevo perso il vaporetto per Panarea e a Lipari non esisteva nè albergo nè locanda; a mio ricordo c'era solo una mescita di vini e di acqua fresca dove sono alla fonda i pescherecci [Marina Corta]. Vago lungo l'intreccio delle stradine del paese alla ricerca di una soluzione, chiedo dove sia possibile dormire. "Da me" me lo dice con semplicità una donna con un lattante in braccio e una bambina attaccata alla sua mano, "stanotte sono sola, dopodomani sera mio marito torna dalla pesca". Sul pianerottolo di casa sua ci laviamo i piedi in un catino d'acqua fresca, gli zoccoli li lasciamo fuori della porta, dentro mi accolgono la frescura di un pavimento di ceramica a piastrelle e l'incanto dell'ospitalità isolana: da allora in poi, mai più vissuta.
Lipari, 23
gennaio 2021
La notizia di Procida Capitale della Cultura 2022 ha ricevuto diversi commenti; chi si congratula con i procidani e suggerisce di seguirne l’esempio, chi la legge in termini di milioni di euro che avremmo potuto avere se avessimo fatto, e varie altre declinazioni.
Certo, che un comune di diecimila abitanti in un’isola di quattro chilometri quadrati abbia avuto la geniale intuizione e la determinazione di presentare un progetto a livello nazionale, e forse anche internazionale, un po’ sorprende.
In genere pensiamo alle isole, o le viviamo, come luogo che si anima un po’ d’estate, più in stile “passerella”, per ripiombare poi in una latenza invernale di dieci mesi dove non accade assolutamente nulla.
A dispetto della risicata geografia, a Procida invece hanno contattato architetti, cercato artisti, immaginato eventi e location; va anche detto che l’isola ha già un suo respiro culturale, ha ospitato trenta edizioni del premio Elsa Morante, oggi ospita Maretica di Alessandro Baricco, e tuttavia per arrivare a essere capitale ha lavorato sodo. Ma, soprattutto, prima ha sognato.
Qui sembra che da tanto tempo non sogni più nessuno. Negli anni Ottanta il teatro del Castello, da giugno a settembre inoltrato, era pieno di spettatori ai concerti dell’Orchestra sinfonica siciliana e degli artisti in cartellone regionale – lì ho ascoltato l’indimenticabile Maestro Alirio Diaz, e dopo quella sera ho deciso di imparare la chitarra; per tutto il decennio successivo, gli spalti erano gremiti di gente assetata di cinema, alle belle serate organizzate dal Centro Studi; sempre in quegli anni, da un’idea di Bruno Carbone – e con il sostegno di sponsor locali e nazionali – era nato il Festival delle Eolie, con serate memorabili, colossi del jazz come Sarah Vaughan e Lionel Hampton, e ancora Lucio Dalla, Eugenio Bennato e non ricordo chi altri. Sempre in quegli anni, l’amministrazione comunale di Michele Giacomantonio inventava “Festa di Maggio”, straordinaria esperienza culturale che ha riavvicinato gli eoliani alla loro storia e alle loro radici. Sempre in quegli anni, l’amministrazione comunale, il museo, il compianto professor Cenzi Cabianca sognavano all’unisono presentando la candidatura delle Eolie per la World Heritage List, candidatura poi accettata dall’UNESCO nel 2000. Sempre in quegli anni…
Poi l’attività onirica in questo paese si è fermata, all’inizio dirottata verso altre sponde – c’era chi sognava i megaporti – e in seguito più nulla. Eppure, l’alimentazione non ha subito profondi cambiamenti, e più o meno assumiamo tutti sufficienti dosi di vitamina B6, che notoriamente stimola la carica emotiva dei sogni.
Deve essere accaduto qualcosa. Oppure, semplicemente, non è successo più nulla. I sogni infatti si nutrono di realtà, e se in questa non accade nulla, è probabile svegliarsi la mattina senza ricordarsi nemmeno se abbiamo sognato qualcosa.
Pietro Lo Cascio
Il terzo positivo, appartenente ad altro nucleo famigliare, è in quatantena presso la propria abitazione.
Complessivamente sarebbero 25 i liparesi in isolamento precauzionale, in quanto entrati in contatto con i positivi.
In tema di sanità sottolineiamo che, finalmente, stamane l'Asp Me ha firmato la convenzione con il Papardo per quanto concerne i cardiologi.
La convenzione era scaduta il 17 e, dopo la firma del direttore del Papardo, Mario Paino, si era in attesa che l'Asp si "desse una mossa", cosa (stranamente) avvenuta dopo gli articoli di stampa di ieri.
La figlia Maria Laura comunica che una Messa di suffragio per la mamma
Matilde Salmeri
sarà celebrata il 23 gennaio, alle ore 18, nella chiesa di San Pietro (Lipari)