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sabato 24 luglio 2021
Fabrizio Taranto: La famiglia ringrazia
La famiglia Taranto nell'impossibilità di farlo personalmente ringrazia tutti coloro che hanno partecipato al dolore per la prematura scomparsa del loro amato
Attività produttive, avviso per fiere internazionali Turano: «In calendario 10 appuntamenti fieristici per le pmi siciliane»
Nel calendario, stilato dall’assessorato in coerenza con il Piano regionale per l’internazionalizzazione per il settore agroalimentare, è prevista la partecipazione alle fiere: Cibus di Parma, Sana di Bologna, Anuga (Colonia), Tutto Food (Milano) e Food&Life (Monaco). Per il settore casa e design è in agenda Ho.Mi. Casa e per l’artigianato 'Artigiano in fiera' entrambe a Milano. Si volerà invece a Dubai per l’edilizia con il Big Five Dubai. A Verona l’appuntamento fieristico per il settore lapideo con Marmo Mac. Le start-up innovative, infine, potranno nuovamente partecipare a Smau Milano.
«L’assessorato Attività produttive - spiega l’assessore Mimmo Turano - sta facendo uno straordinario sforzo organizzativo per consentire alle imprese siciliane di poter partecipare in questi ultimi cinque mesi del 2021 ad alcune importanti manifestazioni nazionali ed internazionali. La pandemia ha letteralmente bloccato il settore fieristico, abbiamo visto il nostro calendario fiere letteralmente stravolto da annullamenti e spostamenti a data da destinarsi di eventi in ogni parte del globo. Con questo avviso di fatto proviamo a ripartire con l’obiettivo di sostenere l’export siciliano duramente provato dalla crisi determinata dalla diffusione del virus».
Sono ammesse a presentare domanda di partecipazione le pmi, le reti di imprese legalmente costituite, consorzi e società consortili anche in forma cooperativa, con sede legale o unità operativa locale destinataria dell’intervento nel territorio siciliano.
Le scadenze dei termini di presentazione delle domande per ciascuna manifestazione fieristica sono indicate all’interno dell’Avviso, che è consultabile a questo LINK sul sito della Regione siciliana.
La prima data di scadenza utile è quella del 5 agosto 2021, l’ultima è il 10 settembre 2021. Le istanze vanno inviate all’indirizzo di posta elettronica certificata dipartimento.attivita.produttive@certmail.regione.sicilia.it.
Oggi è il 24 Luglio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il detto/proverbio del giorno.
venerdì 23 luglio 2021
Coronavirus, in Sicilia altri 484 positivi e due decessi
Lipari: Incendio in sala macchine su motonave turistica. Pronto intervento personale di bordo e vigili del fuoco. Nessun problema per i turisti
(Comunicato) Oggi i Vigili del fuoco del distaccamento di Lipari sono intervenuti per una imbarcazione (l'Eolian King della Tarnav ndd) adibita al trasporto passeggeri, da Milazzo verso le Eolie. L’incendio, sviluppatosi in sala macchine, è stato subito affrontato dal primo intervento del personale di bordo, scongiurando conseguenze maggiori, affrontando le fiamme ed evitando inoltre che il panico si impadronisse dei circa 200 turisti presenti.
Il natante veniva ormeggiato sul molo foraneo lato sud di Marina Corta di Lipari e, una volta assicurato al molo, i VVF arrivati tempestivamente con autopompa serbatoio e pick-up attrezzato, salivano a bordo ed effettuavano, con l’ausilio della termocamera, i controlli e la messa in sicurezza del natante.
Dopo circa 2 ore di intervento, solo dopo essersi accertati che l’incendio fosse definitivamente spento e aver bonificato l’area coinvolta, i Vigili del fuoco hanno potuto fare rientro in sede. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento da parte delle autorità competenti.
Eolie (Me): pescatori all’opera lungo le coste per il Flag
Sessantuno le imbarcazioni di pescatori professionali coinvolte nelle tre giornate di raccolta e di pulizia del mare. Sono stati raccolti e recuperati oltre 750 Kg di rifiuti in mare. Il 90% era composto da plastica (imballaggi, sacchetti, plastiche monouso) mentre il restante 10% era costituito da stracci, cordame vario e altri materiali.
“Marine Litter” è un progetto inserito nel Piano d’azione locale del FLAG “Isole di Sicilia” nell’ambito del programma finanziato dal FEAMP 2014-2020 – Intervento 1.B.3 e coinvolge, direttamente i pescatori, che sono chiamati a collaborare fattivamente con le istituzioni (Comuni dell’area principalmente e/o soggetti gestori di Aree Marine Protette, associazioni ambientaliste, etc…) al fine di garantire una costante pulizia delle rade e dell’intero perimetro delle isole dell’area FLAG “Isole di Sicilia”.
Il FLAG “Isole di Sicilia” comprende i Comuni di Favignana, Pantelleria, Ustica, Lipari, Malfa, Leni e Santa Marina Salina.
Oltre alle giornate di raccolta il progetto “Marine Litter” prevede il recupero di reti fantasma, la tempestiva comunicazione di un eventuale avvistamento di specie protette al FLAG (quali foca monaca, tartarughe marine, mammiferi marini, etc..), l’adozione di un codice etico di condotta per la pesca sostenibile e la segnalazione all’autorità marittima di ogni eventuale abuso o violazione della normativa vigente.
Recupero ambientale delle cave dismesse. Foti (Attiva Sicilia): “Approvato emendamento che consentirà finalmente di ripristinare i luoghi valorizzando l’aspetto ambientale”
“Con l’approvazione del nostro emendamento alla legge regionale 127 del 1980 – dice Foti – abbiamo sanato un’ambiguità legislativa che aveva di fatto bloccato il processo di riqualificazione ambientale delle cave non più utilizzate e dismesse. Si tratta di un numero molto vasto nella nostra Regione: sono 245 in tutto il territorio”. “Si era creato un vulnus derivato dalla mancata chiarezza su chi doveva presentare il progetto esecutivo per il recupero ambientale della cava. Da una parte la norma attribuiva il compito al richiedente, quindi a chi aveva fruito della concessione della cava, mentre in un secondo momento si delegava ai Comuni la presentazione del progetto. Quest’ultimo aspetto risultava particolarmente complesso: gli enti locali spesso non hanno professionalità specifiche né tempi sufficientemente rapidi e di conseguenza i progetti di recupero si erano impantanati”.
“L’emendamento supera vulnus stabilendo che spetta al richiedente presentare il progetto di risanamento esecutivo, entro 180 giorni dalla data di scadenza del programma di utilizzazione che, poi, passerà al vaglio dell’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente. Così finalmente avremo siti abbandonati che potranno divenire modelli di recupero e riqualificazione urbana e territoriale attraverso la realizzazione ad esempio di parchi, aree verdi, parchi giochi e laghetti. Restituiamo bellezza al territorio”.
Politiche sociali, Scavone: «35 milioni ai distretti socio sanitari dell'Isola a sostegno di minori e famiglie»
Sono 35 i milioni di euro assegnati ai 55 distretti socio sanitari siciliani per finanziare interventi sul welfare attraverso i piani di zona. Il piano di riparto è stato approvato questa mattina dall'assessorato regionale alla Famiglia guidato da Antonio Scavone.
Il contributo maggiore andrà alla Città metropolitana di Palermo che avrà 5 milioni, a seguire Catania con 2,2 milioni e Messina 1,5 milioni.
«Con queste risorse i distretti sono chiamati a realizzare azioni volte al rafforzamento, sia dei servizi nell'area dell'infanzia e dell'adolescenza, con particolare attenzione ai minori che vivono in condizioni di grave disagio - dichiara l'assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone -, sia delle politiche sociali territoriali in favore degli anziani, per contrastare soprattutto le conseguenze socio-economiche determinate dalla pandemia attraverso servizi di assistenza domiciliare e interventi volti a promuovere l’invecchiamento attivo».
Gli ambiti di intervento tengono conto delle direttive nazionali e prevedono una quota del 50% delle risorse FNPS all'area minorile.
«In particolare gli interventi riguarderanno il rafforzamento dei centri per la famiglia – Segretariato Sociale – continua l'esponente del governo Musumeci - il sostegno alla genitorialità attraverso il Servizio di Mediazione familiare – Spazio Neutro – supporto alle famiglie e alle reti familiari, i servizi e sostegni socio-educativi nelle scuole attraverso interventi co-gestiti con gli insegnanti delle scuole medie inferiori per favorire l’inclusione sociale dei minori con disabilità, i servizi di educazione domiciliare in favore delle famiglie con figli minori, soprattutto nei primi anni di vita, il potenziamento dei centri con funzione socio-educativa e ricreativa».
«Questo ulteriore intervento - conclude Scavone - conferma l'obiettivo di sostenere il nucleo familiare in particolari condizioni di fragilità, riaffermando il diritto del minore di crescere nell'ambito del proprio nucleo familiare».
Pro Loco Amo Stromboli: Buona la prima con La Greca e Ravera
Presentato a Palermo un nuovo accordo tra C&T e i sindacati in materia di appalti e affidamenti a ditte esterne.
Palermo - Massima trasparenza nel
sistema degli appalti e degli affidamenti a ditte terze uguale maggiori
garanzie e tutele per i lavoratori in tema di diritti, salute, sicurezza.
È probabilmente questa la chiave di volta del protocollo d’intesa siglato dal Gruppo Caronte & Tourist e dai Sindacati e presentato stamane a Palermo.
“Un accordo - ha sottolineato Tiziano Minuti, HR Manager del Gruppo che ha aperto e moderato i lavori – che, in atto, è un unicum nel mondo dei trasporti marittimi. Anzi, ci sono in generale pochissimi precedenti nel nostro Paese. Ne siamo molto orgogliosi anche perché consideriamo questo protocollo un’altra modalità di declinazione della responsabilità sociale d’impresa nella quale fermamente crediamo”.
“Caronte & Tourist - commenta Vincenzo
Franza, che del Gruppo è l’AD - si è dotata di strumenti, di procedure e di
forme di governance mirate a contrastare e neutralizzare preventivamente
qualunque possibile elemento di opacità nello svolgimento del proprio business,
e coglie ogni opportunità che si presenta per ulteriormente migliorare.
“Il protocollo d’intesa in materia di appalti
e affidamenti a ditte terze, siglato con le segreterie regionali di FILT-CGIL,
FIT-CISL, UILTRASPORTI e di CGIL, CISL e UIL rappresenta per noi l’ennesimo importante
step nel percorso di affermazione dei valori di trasparenza e legalità.”
“Un passo ulteriore – conclude Franza - nel percorso di razionalizzazione e riorganizzazione verso la massima trasparenza in corso, che sta fortemente beneficiando dell’importante contributo fornito delle nostre Amministratrici Giudiziarie, con le quali è stata concordata anche questa iniziativa”.
Le parti si incontreranno con cadenza almeno quadrimestrale. In tali occasioni il Gruppo si impegna a produrre appositi report che attestino l’idoneità delle ditte terze, mentre i sindacati elaboreranno- concordandone i contenuti col Gruppo- questionari che indagheranno sullo stato dell'arte dal punto di vista dei lavoratori.
“Il protocollo sugli appalti siglato con la Caronte & Tourist – per Alfio Mannino e Franco Spanò, rispettivamente segretario generale della Cgil Sicilia e segretario generale della Filt Cgil Sicilia - è un risultato importante, la prima iniziativa di questo genere con un’azienda privata dei trasporti. Punta su elementi che riteniamo decisivi per l’affermazione della legalità, della qualità e dignità del lavoro. Vengono posti paletti infatti per le aziende appaltatrici che ne definiscano la piena tracciabilità ai fini della trasparenza e legalità garanzia del rispetto delle leggi e dei contratti, della vigilanza per la sicurezza sul lavoro e il rispetto dell’ambiente. È un altro passo avanti nella lotta allo sfruttamento del lavoro e per l’affermazione piena dei diritti dei lavoratori in un ambito delicato come quello degli appalti. Ci auguriamo che l’intesa faccia da battistrada per iniziative analoghe”.
“La firma del protocollo d’intesa in materia
di appalti non solo prosegue il positivo rapporto relazionale con il Gruppo
Caronte & Tourist ma è la concretizzazione di una proficua azione di
sensibilizzazione attiva in tema di tutela del lavoro e della legalità negli
appalti” - commentano Paolo Sanzaro segretario regionale Cisl Sicilia e
Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia.
“Dopo l’accordo sulle pari opportunità e
sulle politiche di genere, l’attenzione si sposta sull’esigenza di allargare le
tutele anche ai lavoratori delle ditte subappaltanti al fine di evitare quelle
storture che mettono a serio rischio la salute dei lavoratori, la regolarità
del lavoro e la tutela occupazionale.
Il sindacato confederale da tempo chiede alla politica una nuova regolamentazione sulle modalità per la partecipazione alle gare per appalti ed affidamenti, questo protocollo dimostra ancora una volta che le parti sociali, datoriali e sindacali, sono in grado di condividere e raggiungere obbiettivi concreti in tempi rapidi".
“Importante iniziativa della società che si
muove nel segno della trasparenza e trova totale condivisione ed apprezzamento
da parte sia della Uil trasporti Sicilia sia della Uil Sicilia” -
commenta Agostino Falanga, segretario generale Uiltrasporti Sicilia.
“Nel
2016, acquisendo finalmente la Siremar, C&T ha dovuto sostenere costi
enormi per la manutenzione dei mezzi insieme a decine di critiche del tutto
ingiuste. Il personale, tuttavia, dopo una massiccia opera di stabilizzazione,
segnato dalla precarietà della precedente gestione ha ripreso la normale attività.
Sarà la contrattazione di secondo livello ormai in fase di arrivo a riportare
la serenità smarrita”.
“L’accordo sugli appalti, che segue quello
sulle pari opportunità di genere, dimostra la serietà di questa azienda tutta
siciliana. Il sindacato vigilerà affinché le garanzie inserite nel protocollo
d’intesa siano concretamente assicurate anche in caso di cambio appalto,
ipotesi per cui si condivide l’inserimento di apposita “clausola sociale”, una
previsione oggi assolutamente necessaria per tutelare i lavoratori che
transitano da una azienda ad un’altra” - conclude Falanga.
Vaccini, fino al 27 luglio gli "Open Days" per tutta la popolazione dai 12 anni in su
Nasce Ascom Sicilia, associazione del commercio, servizi, turismo e PMI. Antonio Casilli è uno dei promotori
Uno dei promotori regionali è il liparese Antonio Casilli da sempre attento alle problematiche di questi settori ed operante, da sempre, nel mondo dell'associazionismo e del sociale
giovedì 22 luglio 2021
Coronavirus, 520 nuovi casi in Sicilia e due decessi
Viabilità provinciale. De Luca incontrerà i sindaci. Per le Eolie la riunione a Lipari il 31 luglio
Le riunioni in programma nei giorni 24 (a Sant’Agata Militello e Capo d’Orlando), 26 (a Barcellona Pozzo di Gotto e Patti), 27 (a Francavilla di Sicilia), 29 (a Nizza Sicilia) e 31 luglio 2021 (a Lipari)
Il Sindaco Metropolitano di Messina, dott. Cateno De Luca, ha programmato una serie di incontri, divisi per gruppi di Comuni, per verificare lo stato di attuazione degli interventi sulla rete viaria provinciale
I lavori in esame sono inquadrati in una serie di strumenti di programmazione e pianificazione, tra cui il Patto per Io sviluppo della Città Metropolitana, Il Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana e il programma quinquennale (2019-2023) straordinario di manutenzione stradale finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
I Comuni verranno riuniti in gruppi omogenei territoriali, nelle sedi indicate, e saranno presenti con un solo rappresentante per ogni Comune (Sindaco o suo delegato), in modo da limitare ia presenza e garantire il rispetto delle norme previste per il contenimento de| rischio Covid-19.
I Comuni della Val d’Agrò non figurano nell’elenco degli incontri dato che sono stati riuniti recentemente.
Alle riunioni i Responsabili Unici del Procedimento garantiranno la presenza direttamente o tramite il Direttore dei Lavori, in modo da potere fornire eventuali chiarimenti sull’avanzamento dei lavori e su problematiche di natura tecnica.
Di seguito il calendario degli appuntamenti:
Zona Nebrodi Orientale (15)
Capizzi, S. Stefano Camastra, Tusa, Pettineo, Motta d’Affermo, Mistretta, Castel di Lucio, Reìtano, Caronia, S. Fratello, S. Agata dì Militello, Acquedolci, S. Marco d’Alunzio, Mìlitello Rosmarino, Alcara li Fusi: la riunione si svolgerà presso il Castello Gallego a S. Agata di Militello sabato 24 luglio 2021, ore 8:00;
Zona Nebrodi Centrale (13)
Capo d’Orlando, Caprileone, Longi, Frazzanò, Mirto, Galati Mamertino, Tortorici, S. Salvatore Fitalia, Torrenova, CasteII’Umberto, Naso, Sinagra, Ficarra: la riunione si svolgerà presso l’Aula consiliare del Comune di Capo d’ Orlando sabato 24 luglio 2021, ore 10:30;
Zona Tirrenico-Peloritana (24)
Milazzo, Castroreale, Barcellona Pozzo di Gotto, Novara Sicilia, Fondachelli Fantina, Mazzarrà S. Andrea, Merì, Rodì Milici, Terme Vigliatore, S. Lucia del Mela, S. Filippo del Mela, Pace del Mela, Condrò, Gualtieri Sicaminò, S. Pier Niceto, Torregrotta, Monforte S. Giorgio, Roccavaldina, Valdina, Venetico, Spadafora, Rometta, Saponara, Villafranca Tirrena: la riunione si svolgerà presso l’Aula consiliare del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto lunedì 26 luglio 2021, ore 8:00;
Zona Nebrodi Occidentale (16)
S. Angelo di Brolo, Piraino, Brolo, Raccuja, S. Piero Patti, Ucria, Librizzi, Gioiosa Marea, Patti, Montagnareale, Oliveri, Falcone, Basicò, Montalbano Elicona, Furnari, Tripi: la riunione si svolgerà a Patti presso la Sala comunale in Piazza Mario Sdacca lunedì 26 luglio 2021, ore 11:00;
Valle Alcantara (17)
Francavilla di Sicilia, Gaggi, Graniti, Malvagna, Moio Alcantara, Motta Camastra, Roccella Valdemone, S. Domenica Vittoria, Giardini Naxos, Taormina, Castelmola, Gallodoro, Mongiuffi Melia, Letojanni, Floresta, Cesarò, S. Teodoro: la riunione si svolgerà presso l’Aula consiliare del Comune di Francavilla di Sicilia martedì 27 luglio 2021, ore 7:30;
Zona Ionico-Peloritana (10)
Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Scaletta Zanclea: la riunione si svolgerà presso l’Aula consiliare del Comune di Nizza Sicilia giovedì 29 luglio 2021, ore 7:30;
Isole Eolie (4)
Lipari, S. Marina Salina, Leni, Malfa: la riunione si svolgerà presso l’Aula consiliare del Comune di Lipari sabato 31 luglio 2021, ore 8:30.
Lettera aperta del Co.A.S. Medici Dirigenti: Per chiudere l'ospedale di Lipari la politica regionale sta facendo di tutto e di più
LETTERA APERTA
Al Ministro della Salute – ROMA
All'Assessore alla Salute Regione Sicilia
Oggetto: Quale futuro per l'Ospedale di Lipari?
È evidente che l'ASP di Messina non ha alcuna intenzione a mantenere attivo il P.O. di Lipari, come invece prevede la legge italiana per gli ospedali siti nelle zone disagiate. Non può che essere così se è vero, ed è vero che, seppur con grande enfasi la Direzione Aziendale abbia propagandato la formulazione di graduatorie per coprire i posti cronicamente vacanti nei vari reparti e servizi, l’offerta che viene fatta a chi si presenta per accettare un incarico a tempo determinato è scoraggiante: contratto di appena tre mesi per i chirurghi in periodo estivo (!?) come dire: non accettare, non ti vogliamo! Non parliamo poi degli anestesisti! Proporre di andare a lavorare a Lipari, nei tre mesi estivi con gli affitti alle stelle è semplicemente ridicolo se fatto in buona fede, una furbata se si vuole scoraggiare il volenteroso malcapitato.
Si ricorda quanto il DM 70/2015 prevede al riguardo per i presidi ospedalieri siti in zone disagiate. Infatti, occorre che siano garantite:
⮚ Un’attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto l’attività di medicina interna e di una chirurgia generale ridotta nonostante il basso volume di attività di queste unità operative, esse, devono essere integrate nella rete ospedaliera e garantire adeguati Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Pertanto, il PO Lipari deve essere dotato indicativamente di:
1. Un reparto di Medicina Generale con 20 posti letto e organico di medici e infermieri;
2. Una Chirurgia elettiva ridotta che possa effettuare interventi in Day Surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per casi che non possono essere dimessi in giornata;
3. la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica a garanzia di un supporto specifico nei casi risolvibili in loco;
4. Un Pronto Soccorso con adeguata dotazione di personale medico inquadrato nella prevista disciplina di Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza.
La realtà è lontanissima da quanto previsto. Lo è ancor di più se si confronta la dotazione organica ultima approvata dall’ASP di Messina (tabella 1) con la realtà di oggi.
La delusione aumenta a dismisura, se ricordiamo quanto affermato il 2 settembre 2020 dall'Assessore Regionale alla Sanità Ruggero Razza: "Sono qui per migliorare la situazione all'ospedale di Lipari. A partire dal potenziamento dell'organico dei medici"...."Saranno coperti in tempi brevi i posti in organico con convenzioni che saranno stipulate con il Papardo o altre strutture; a Lipari vi sarà un elicottero fisso e in più sarà indetto un concorso specifico per l'ospedale eoliano per coprire ufficialmente tutti i posti vacanti. Chi sarà assunto avrà la garanzia di incentivi e ovviamente non potrà richiedere per un certo periodo il trasferimento”....
Nulla di tutto ciò si è verificato! La carenza di personale medico è drammatica!
È nostra opinione che, nonostante la Regione Siciliana con il D.A. n. 22/2019 abbia adeguato la rete ospedaliera a quanto previsto dal DM 70/2015 e ribadisca il mantenimento dell’Ospedale di Lipari in quanto zona disagiata insulare, la politica regionale per mano di quella aziendale stia facendo di tutto e di più affinché, per stanchezza, gli utenti dell’arcipelago eoliano, desistano dal formulare continue richieste di adeguamento dell’ospedale agli standard previsti, accettando infine la chiusura definitiva.
Alla luce di quanto sopradetto il Co.A.S. Medici Dirigenti chiede che:
⮚ Si faccia chiarezza, una volta per tutte!
⮚ Si smetta di prendere in giro la popolazione eoliana che paga le tasse profumatamente per avere un’adeguata assistenza sanitaria che a oggi non riesce ad essere garantita.
Non è credibile e solleva più di un sospetto un’ASP come quella di Messina che non trova le risorse economiche per le assunzioni di personale ma che trova, soprattutto nei periodi elettorali, vagonate di milioni di euro per acquistare costosi strumenti e fare faraoniche ristrutturazioni che già si sa saranno di nessuna utilità in assenza di personale medico e sanitario, indispensabile per renderle utili anche per gli utenti che le hanno pagate.
Un’ASP che si vanta, si fa per dire, d’essere virtuosa avendo risparmiato oltre 12 milioni di euro nell’anno 2020 sul personale e oltre 4 milioni di euro sul tetto di spesa per i contratti a tempo determinato (vedi tabella 2).
Di fatto, desertificando ambulatori, reparti e sale operatorie degli Ospedali della fascia tirrenica messinese, Lipari inclusa. Risparmiare quando il Titolo II del Decreto Calabria ha consentito il superamento dei tetti di spesa, a parere della Scrivente è stato come commettere un delitto. Intanto sull’isola sono già comparse strutture private pronte a coprire il vuoto lasciato dallo Stato.
L’Assessorato Regionale e il Ministero della Salute rispondano con chiarezza alle nostre contestazioni.
Il vice Coordinatore Provinciale Il Coordinatore Provinciale del Co.A.S. Medici Dirigenti
Dott. Emilio Cortese e Dott. Mario Salvatore Macrì
Porti, al via dalla Regione la gara per i lavori agli approdi di Filicudi
«Un impegno che avevo ribadito anche nel corso della mia ultima visita alle Eolie e che oggi viene mantenuto. Per l’isola e i suoi abitanti questi lavori rappresentano la fine di un vero e proprio calvario che aveva fatto accrescere, nel tempo, un senso di emarginazione a cui adesso il nostro governo pone rimedio». Questo il commento del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo l’avvenuta pubblicazione della procedura negoziata per l’esecuzione dei lavori nei pontili dell’isola.
«L’apertura delle buste - aggiunge l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone - è fissata per il 10 agosto, poi celermente procederemo all’affidamento e all’avvio dei lavori. È prevista, fra l’altro, l’installazione dei poggia portelloni per le navi, di scalette e respingenti per operare in sicurezza, nonché il ripristino dei basoli della banchina. Al posto di un cantiere in abbandono, grazie a questo governo regionale Filicudi avrà presto due approdi finalmente all’altezza delle aspettative di cittadini e turisti».
Servizi riabilitativi a Canneto. Un comitato ne chiede riattivazione e preannuncia esposto alla Procura
Al Direttore generale pianificazione Strategica
Assessorato Reg.le alla Salute – Dott. La Rocca
All’Assessore della Salute – Dr. R. Razza
Al Direttore Generale ASP 5 – Dott. B Alagna
Al Dipartimento delle Attività Socio Sanitarie Dr. N. Molonia
All’UOC Riabilitazione adulti e minori della provincia Dr. G. Quattrocchi
Al Sig. SINDACO del Comune di LIPARI
All’ Associazione CittadinanzAttiva - Sig. Tedros Marcello
Apprendiamo da fonti ufficiali che a Canneto, precisamente nei locali del Centro
Riabilitativo, si sono insediati, da alcuni giorni, i presidi di Guardia Medica ed Usca di
Lipari.
Eppure, a seguito di
segnalazioni indirizzate all’URP di Messina, intervenute nei mesi scorsi, da
parte di alcuni genitori di bambini fruitori del Servizio di Riabilitazione,
riunitisi in Comitato promotore a sostegno del Servizio Riabilitativo, ci veniva comunicato che a breve sarebbe
ripreso il normale servizio.
Le attività
riabilitative, sono stati infatti interrotte a causa della pandemia da Covid 19,
nei primi mesi dell’anno 2020 e ad oggi, nonostante i reiterati solleciti
formali e le rassicurazioni degli enti preposti, non sono mai state
ripristinate.
La necessità che il
Centro riprenda la sua normale attività è divenuta pressante per la stragrande
utenza che, prima della situazione pandemica e non, aveva intrapreso un
percorso riabilitativo; parliamo addirittura di trattamenti programmati,
rivolti nella maggior parte dei casi a bambini e/o soggetti con particolari
fragilità, anticipatamente pagati all’Asp e non fruiti.
E’ naturale chiedersi
come mai tutte le altre strutture riabilitative presenti sul territorio abbiano
regolarmente ripreso la loro attività a pieno regime e con le dovute modalità
di prevenzione covid, ed il Centro di
Canneto risulterebbe invece chiuso già da più di un anno.
Perché una struttura
del genere, fino a pochi anni fa, fiore all’occhiello dell’Asp di Messina, oggi
è dimenticata?
Ricordiamo che il
Centro Riabilitativo di Canneto ha permesso negli anni addietro la possibilità
di intraprendere percorsi non solo specificatamente fisio terapici, ma anche trattamenti psico motori e logopedici
svolti da personale altamente qualificato che ha sempre garantito la presenza,
la competenza e la professionalità ed ancora si è trattato di un servizio che
ha visto coinvolta un’utenza notevole proveniente da ogni parte dell’Arcipelago
Eoliano e sposando addirittura le esigenze personali dettate dai difficoltosi collegamenti interisole.
La chiusura che ormai
si protrae da molto tempo ha generato non solo gravi disagi ai fruitori delle
prestazioni che, per ovvi motivi si sono trovati costretti a rivolgersi ai
privati sopportando anche esose spese, ma fatto ancora più grave, la mancanza
di inoperosità - qualificabile a parere nostro come interruzione di pubblico servizio
essenziale - ha causato
a tutti coloro che, per questioni economiche, non hanno potuto permettersi lo
spostamento verso altri Centri, un regredire dei progressi acquisiti se non
addirittura un azzeramento dei risultati ottenuti con grande sacrificio.
Oggi più che mai, in
questo momento di pandemia, diventa fondamentale poter effettuare i suddetti
trattamenti sul proprio territorio senza doversi spostare dall’Isola ed allora
è ovvio chiedersi: non sarebbe stato meglio consentire i trattamenti “a casa
nostra” e con operatori sempre presenti sul territorio? Quella del Centro
Riabilitativo di Canneto è un’ulteriore MORTIFICAZIONE che segna il nostro
territorio e sarebbe stato più auspicabile un intervento volto ad adeguare ed a mettere in sicurezza la struttura per
rilanciare il Servizio di Riabilitazione anziché rinnovare i locali per i
presidi di Guardia Medica ed USCA che avrebbero sicuramente potuto trovare
accomodazione da altra parte.
Tutto quanto premesso,
si richiede alla SS.LL in indirizzo, ciascuna per le proprie competenze, di
fornire una data esatta entro il quale i servizi riabilitativi (sospesi da
quasi due anni) potranno essere riattivati e qualora non sia possibile
prevedere una data certa, di conoscere le condizioni funzionali del Servizio di
Riabilitazione di Canneto e con quali modalità si intende riattivare i servizi
previsti.
Il comitato scrivente si riserva, in caso di mancata riattivazione dei servizi riabilitativi di presentare dettagliato esposto alla Procura della Repubblica competente al fine di valutare se sussistono ipotesi di reato connesse all’interruzione a tempo indeterminato del servizio.
Il Comitato Promotore
Francesca Giardina, Francesco Megna, Valeria Barretta, Rosangela Ziino, Silvia D’Onofrio
“Piccolo re di un’isola di pietra pomice”: il libro di Cortese presentato ai bambini della Primaria
L’autore Davide Cortese ha presentato a Quattropani, nel parco dietro Chiesa Vecchia, il suo libro “Piccolo re di un’isola di pietra pomice” davanti ad un pubblico d’eccezione: gli alunni delle classi seconde della Scuola primaria di Lipari IC ISOLE EOLIE.
L’incontro con l’autore è stato organizzato dalle docenti Cettina Saltalamacchia e M.Grazia Mollica per offrire anche ai piccoli lettori uno spunto di lettura per l’estate e per la loro vita, riflettendo sulla condivisione e sulla libertà nella bellezza del dialetto eoliano.
Grande ed entusiastica partecipazione di bambini e genitori ad una iniziativa di grande valore culturale e didattico. Complimenti alle valide Docenti ! Grazie ai bambini e genitori !
DS IC ISOLE EOLIE
prof.ssa Mirella Fanti
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Vendesi Samsung Galaxy Tab E, perfetto in tutto, usato pochissimo, compreso di cover e vetro temperato e caricabatterie . Pagato 230viene venduto a 180 €
mercoledì 21 luglio 2021
Coronavirus: in Sicilia altri 550 positivi
Judo a Lipari: Stamane passaggio di cintura alla presenza del maestro Bisazza (5 foto)
Lo Cascio all'assessore De Luca: Ma le attività culturali programmate dall'amministrazione?
Esiste una differenza non trascurabile tra supportare iniziative altrui e idearle e programmarle in proprio. Molti comuni di località turistiche – ma non solo – propongono ricche stagioni di eventi culturali pensati e organizzati dai propri uffici e dai propri assessorati, spesso supportati da altre istituzioni. A Lipari abbiamo memorie lontane di questa sana abitudine, che forse all’assessore De Luca – più giovane di me – sfuggono: tra la fine degli anni Settanta e durante gli anni Ottanta, il teatro ospitava un fitto calendario di appuntamenti frutto dell'ingegno degli assessori al turismo – mi viene in mente l’eclettico e infaticabile Bartolino Famularo; degli anni Novanta, ricordo la Festa di Maggio inventata dall’amministrazione Giacomantonio, e ancora l’indimenticabile concerto diretto dal maestro Sinopoli. Forse era più facile? Magari sì, ma certamente le amministrazioni del tempo non beneficiavano delle risorse di un ticket di sbarco i cui proventi dovrebbero essere destinati anche ad attività culturali.
Da qui le mie considerazioni sulla latitanza che hanno infastidito l’assessore De Luca, persona indubbiamente sensibile ai temi e alle proposte culturali ma anche rappresentante di un'amministrazione che, temo per lei, si fatica e si faticherà ad assimilare agli esempi sopra riportati.
Infine, desidero fugare i dubbi che potrebbero sorgere nel leggere l'ultimo passaggio della replica assessoriale: anche Villa Santa Lucia offre il proprio supporto ai pomeriggi culturali eoliani, ospitando le iniziative del Centro Studi e l’assessore che le presenta nei propri spazi sempre con grande piacere.
Rapporto Isole Sostenibili 2021, Legambiente e Cnr-IIA presentano i dati. Buone pratiche e criticità nelle 27 isole minori italiane abitate.
Nel rapporto dell’osservatorio di Legambiente e CNR-IIA buone pratiche e criticità nelle 27 isole minori italiane abitate.
Le criticità più rilevanti sul fronte depurazione, approvvigionamento idrico ed energetico. Quasi il 40% delle isole non ha un sistema di trattamento delle acque reflue. Cresce la raccolta differenziata. Aumentano anche gli impianti fotovoltaici, ma a cifre e ritmi bassi: non raggiunti gli obiettivi al 2020.
Le buone pratiche dall’Italia e dal mondo e le proposte per la transizione climatica e ambientale
Per oltre due terzi, nel 2021, risultano ancora non interconnesse alla rete elettrica nazionale, quasi il 40% non dispone di un sistema di trattamento delle acque reflue, nel complesso contano un numero di impianti per la produzione da fonti rinnovabili tra i più bassi del Paese e vedono circolare un numero troppo elevato di autoveicoli in rapporto al numero di abitanti: sono le isole minori italiane, intreccio straordinario di risorse ambientali, storico-culturali e paesaggistiche, ma anche sistemi fragili e isolati, particolarmente vulnerabili all’aumento delle temperature e alle pressioni antropiche legate alla forte affluenza estiva. Da sempre meta prediletta di quanti in cerca di evasione dall’ordinario, negli ultimi anni le isole minori nel mondo sono diventate palcoscenico d’interventi innovativi in ambito di energia, mobilità, ciclo delle acque e dei rifiuti e anche in Italia sono chiamate ad affrontare sfide cruciali per la conservazione del patrimonio che le caratterizza. Con un’occasione unica per il loro sviluppo in chiave sostenibile: i fondi previsti dal PNRR italiano appena approvato da Bruxelles.
Per comprendere meglio lo stato di avanzamento delle sfide che le attendono, Legambiente e l’Istituto Atmosferico del CNR (CNR-IIA) promuovono l’osservatorio “Isole Sostenibili” ed elaborano l’omonimo rapporto annuale che pone al centro le 27 isole minori italiane abitate: oltre a presentare numeri e dati, l’edizione 2021 si arricchisce del racconto delle iniziative sostenibili in corso e di quelle già attivate negli ultimi anni degli anni nelle realtà isolane analizzate.
Energia. L’approvvigionamento energetico rimane una delle principali sfide delle isole minori italiane abitate. Sono 20 su 27 quelle non interconnesse alla rete elettrica nazionale: Isole Pelagie, Isole Egadi, Isole Tremiti, Isole Eolie, Ponza, Ventotene, Ustica, Capraia, Isola del Giglio, Gorgona. Nonostante diverse presentino alcuni dei potenziali di soleggiamento e ventosità più promettenti in Italia, in queste isole larga parte dei fabbisogni viene garantito da vecchi e inquinanti impianti a gasolio portato via nave. I numeri delle installazioni di impianti da fonti rinnovabili sono, per contro, tra i più bassi a livello nazionale.
Tra fotovoltaico ed eolico, complessivamente, al 31 dicembre 2020 le isole minori contavano 2014 impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, per un totale di 15.764 kWe di potenza. Tra quelle non interconnesse la copertura del fabbisogno elettrico da fonti rinnovabili è molto bassa. Il migliore risultato si registra a Ustica, che ha raggiunto il 12%, seguita dalle isole Pelagie con il 6,22% e Ventotene con il 5%. Le altre isole non raggiungono il 5% e i valori più bassi si riscontrano su Isola del Giglio, Isole Tremiti e Salina.
Cresce, grazie agli incentivi introdotti dal Ministero per lo Sviluppo economico con D.M. 14 febbraio 2017, il solare fotovoltaico: sono 36 gli impianti installati dal 2018 a oggi nelle isole minori di Pantelleria, Ponza, Ustica e degli arcipelaghi di Pelagie, Egadi ed Eolie, per un totale di 531 kWe che vanno ad aggiungersi ai 2.700 kWe già installati nelle 20 isole minori non interconnesse. Purtroppo, i ritardi accumulati nell’emanazione dei decreti attuativi hanno portato al fallimento degli obiettivi previsti al 31 dicembre 2020, che puntavano a un’installazione complessiva di 11.820 kW. Ad oggi il fotovoltaico è presente in tutte le isole, anche se in alcuni casi con numeri molto bassi come nelle Isole Tremiti e a Salina, mentre le maggiori installazioni di impianti fotovoltaici si registrano nelle isole interconnesse di Ischia, Isola d’Elba e Sant’Antioco. L’altra fonte rinnovabile è il micro-eolico, presente solo a Pantelleria, Sant’Antioco e Ventotene. Per entrambe le fonti, il problema principale resta quello delle procedure di approvazione, complicatissime per i vincoli presenti e per l’atteggiamento contrario di diverse soprintendenze.
Acqua. Nel settore idrico, le isole minori si trovano ad affrontare da un lato il problema dell’approvvigionamento di acqua potabile, strettamente legato alla scarsità delle risorse presenti in loco, dall’altro quello della depurazione delle acque reflue, ancora oggi non garantita in tutte le isole. La carenza di acqua potabile costringe alcune di esse a dipendere (in certi casi anche durante tutto l’anno) dal trasporto attraverso navi cisterna o da impianti di desalinizzazione, con criticità che aumentano in estate. Mentre sul fronte depurazione, quasi il 40% delle isole analizzate non dispone di un sistema di trattamento delle acque reflue: sono Isola del Giglio, Linosa, Favignana, Marettimo, Levanzo, Stromboli, Filicudi, Alicudi, Panarea e Salina.
Rifiuti. Una gestione integrata del ciclo dei rifiuti che, per tutte le filiere possibili, non esca dal perimetro naturale delle isole è una sfida ambiziosa ma necessaria, specie in estate quando si assiste al quintuplicare del numero di presenze. Tra il 2010 e il 2019, la capacità di differenziare i rifiuti è cresciuta un po’ ovunque. Sei le isole che superano sia la media di RD del Centro Italia (58%) che quella del Sud (51%): Capri, Isola d’Elba, Maddalena, Pantelleria, Procida e Sant’Antioco. L’isola di Sant’Antioco risulta la più virtuosa raggiungendo l’80% di raccolta differenziata, seguita da Pantelleria e Maddalena, a parimerito con il 71%, e da Procida (70%). Rispetto al 2018, nel 2019 i maggiori incrementi nella percentuale di raccolta differenziata si sono osservati a Ustica (dal 5 al 20%), nelle Egadi (dal 15 al 38%), nelle Pelagie (dal 16 al 38%), nelle Tremiti (dal 21 al 38%) e a Salina (dal 39 al 51%). Con Ponza che guadagna qualche punto percentuale, ma resta ultima in classifica (9% di RD), e Ventotene dove si assiste invece a un peggioramento, con una differenziata scesa di 10 punti percentuali (dal 28% al 18%). Tra le voci che più pesano sul bilancio delle amministrazioni, troviamo proprio il trasporto via nave dei rifiuti indifferenziati verso gli impianti sulla terraferma: fondamentali pertanto, da parte delle amministrazioni locali, politiche di prevenzione per ridurre la produzione di rifiuto alla fonte, accelerando in parallelo la differenziata tramite il servizio di raccolta porta a porta.
Mobilità. Duplice la criticità osservata sulle isole anche in tema di mobilità: da un lato, nel collegamento con la terraferma, dall’altro negli spostamenti locali con i relativi picchi del periodo estivo. Il numero di autoveicoli per abitante si conferma, purtroppo, ancora troppo alto in molte isole minori, con i valori maggiori registrati a Lampedusa e Linosa (0,9 av/ab) e Pantelleria (0,8 av/ab). I più bassi invece a Capri (0,3 av/ab) e a Procida (0,4 av/ab). Le isole con il parco auto più giovane sono San Pietro con il 73% e Isola d’Elba con il 68% di euro 4,5,6; quelle con il parco auto più vecchio sono invece le Isole Pelagie e le Isole Tremiti che contano rispettivamente il 58% e 53% di euro 0,1,2,3. La sfida in questo caso è creare un’alternativa al mezzo privato e incentivare forme di spostamento a impatto ambientale zero, dall’elettrico allo sharing, dai percorsi pedonali a quelli ciclabili in sicurezza, spingendo sull’integrazione delle forme di mobilità collettiva e, in parallelo, bloccando l’accesso di auto dei non residenti in estate.
“I risultati dell’analisi dell’osservatorio confermano la necessità di accelerare negli interventi in chiave sostenibile nelle isole minori italiane. Alcuni progetti si stanno muovendo, con risultati incoraggianti come nella raccolta differenziata dei rifiuti e nel fotovoltaico. Ma i ritardi sono ancora rilevanti, specie sul fronte depurazione delle acque e nella crescita delle rinnovabili, con situazioni davvero inaccettabili per aree che dovrebbero puntare su un’offerta turistica sostenibile e di qualità. – osserva Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – Sulle rinnovabili, in particolare, occorre un cambio di passo, perché oggi la produzione elettrica viene garantita con centrali da fonti fossili, quando invece potremmo farle diventare al 100% rinnovabili, così come altre isole nel mondo stanno già facendo e come raccontiamo nel rapporto. Positiva, ma ancora a livelli e ritmi troppo lenti, la crescita del solare fotovoltaico nelle isole non interconnesse: il fallimento degli obiettivi minimi di sviluppo di energia da FER fissati al 31 dicembre 2020 è paradossale, ma ha una spiegazione evidente: troppi ritardi nei decreti e troppi vincoli paesaggistici perfino per il solare integrato nei tetti. Le isole hanno delle incredibili potenzialità per diventare laboratori della transizione ecologica e serve una cabina di regia nazionale con chiari obiettivi da raggiungere, per accelerare gli interventi e spendere in modo efficiente le risorse previste dal PNRR”.
Francesco Petracchini, Direttore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR (CNR-IIA) pone l’attenzione sulle iniziative in corso, affermando: “Siamo a lavoro per supportare le amministrazioni delle piccole isole nel percorso verso la transizione ecologica ed energetica e sono in fase di avvio una serie di progetti che si concentreranno soprattutto sull’efficientamento degli edifici, dell’illuminazione pubblica e della rete idrica, sulla mobilità sostenibile, con un occhio attento alla tutela del paesaggio. Ci auspichiamo una rapida attuazione dei progetti che parta dal dialogo e dalla coesione fra enti locali e nazionali, guardando anche agli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione della Commissione Europea al 2030 e al 2050 e agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU”.
Le proposte di Legambiente e CNR-IIA. Per dare forza a interventi ambiziosi in chiave sostenibile, Legambiente e CNR-IIA ritengono fondamentale la creazione di una cabina di regia per la transizione climatica e ambientale nelle isole minori presso il Ministero della Transizione Ecologica. Al contempo, chiedono l’elaborazione di un piano per il clima e la sostenibilità ambientale per ogni isola con chiari obiettivi al 2030, per arrivare a un modello energetico incentrato sulle fonti rinnovabili e che permetta di affrontare le sfide per una corretta gestione circolare del ciclo dell’acqua e dei rifiuti.
Buone pratiche dal mondo e dall’Italia. L’edizione 2021 di “Isole Sostenibili” presenta un ulteriore focus sulle buone pratiche per uno sviluppo sostenibile già in atto in Italia e nel mondo. Tra quelle internazionali, ad esempio, la proposta di eliminare l’importazione di plastica monouso approvata dal Ministero dell’Ambiente delle Maldive, che puntano a diventare plastic-free entro il 2023; il caso di Tilos, nel marzo scorso diventata la prima isola del Mediterraneo completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie alla creazione della prima centrale elettrica ibrida della Grecia; e ancora, sempre in Grecia, la rivoluzione elettrica in corso ad Astypalea, dove i due terzi dei veicoli stanno per essere sostituiti da auto, bici e scooter elettrici, progressivamente alimentati da fonti rinnovabili. Le Isole Canarie, invece, credono nell’eolico con un nuovo impianto in arrivo per l’isola di Fuerteventura, il più grande dell’arcipelago, in grado di soddisfare la domanda annuale energetica di 42mila famiglie e di compensare 52.600 di emissioni di anidride carbonica.
Guardando alle buone pratiche nostrane, si segnalano il progetto di un laboratorio per lo sviluppo turistico sostenibile nelle isole pontine di Ventotene e Santo Stefano che prevede anche il recupero e la valorizzazione dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano, nonché laboratori per individuare nuovi processi e tecnologie, percorsi di formazione, riqualificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica; l’iniziativa del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena “Isole amiche per il clima: un marchio ambientale e di promozione territoriale” che prevede il riconoscimento del marchio di qualità ambientale a tutti quegli attori che adotteranno le pratiche proposte dall’Ente Parco per offrire un servizio compatibile con la salvaguardia dell’ambiente: dall’acquisto delle stoviglie compostabili all’uso di detergenti biodegradabili, fino alle azioni contro lo spreco alimentare.
Interessante lo sviluppo del nuovo centro servizi del Parco Nazionale Arcipelago Toscano sull’isola di Giannutri che contempla la riqualificazione di un’area degradata e la creazione di strutture che ospiteranno alloggi, spazi operativi e di supporto al Parco realizzate con il minimo impatto ambientale. E ancora, il progetto Tremiti Plastic Free Islands per il miglioramento della gestione dei rifiuti e la loro riduzione: due le linee di attività legate al settore ittico e al compostaggio domestico che prevedono il recupero dei rifiuti marini e un’innovativa compostiera che non utilizza energia elettrica. Ha preso piede lo scorso maggio l’iniziativa quattro “sentinelle del mare” per le isole del Regno di Nettuno: inaugurata nel porto di Bacoli (Napoli) una flotta composta da quattro nuovi spazzamare che avranno il compito di tenere pulite le acque intorno a Ischia, Procida e le altre isole flegree. Presentato a giugno, invece, il Manifesto della Sostenibilità per l’Isola d’Elba, documento programmatico partecipato che mette a fuoco i pilastri su cui lavorare perché l’isola diventi completamente sostenibile entro il 2035: ambiti-chiave il turismo sostenibile, la tutela del paesaggio, la costruzione e valorizzazione dell’identità territoriale.