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giovedì 27 luglio 2023

Sabato I.Dee, in collaborazione con il Parco Archeologico delle Isole Eolie, propone letture ispirate al mito delle Amazzoni


Amazzoni :

Pentesilea, l’armi e gli amori

Sabato 29 luglio 2023 alle ore 19,15 al Teatro al Castello di Lipari l’Associazione Culturale I.Dee, in collaborazione con il Parco Archeologico delle Isole Eolie, propone letture ispirate al mito delle Amazzoni, favolose guerriere figlie di Ares, che amministravano una comunità di sole donne nelle lontane regioni della Scizia, sul Mar Nero.

Come scrive Eva Cantarella, il concetto di matriarcato era così lontano dalla cultura greca da farlo identificare con un popolo di donne quasi selvagge, che si amputavano un seno per meglio maneggiare l’arco e che erano destinate, comunque, a soccombere per mano di uomini.

Secondo le fonti più antiche, Ippolita - regina delle Amazzoni prima di Pentesilea - fu uccisa da Eracle;  secondo altre ella venne stuprata da Teseo, da cui ebbe il figlio Ippolito. Autori più recenti sostengono che Ippolita fu uccisa per errore da Pentesilea e che questa cercasse lo scontro con il più grande guerriero acheo per morire da valorosa sul campo di battaglia, scontando così la sua colpa.

Il mito però diviene inarrestabile : pare che Achille si innamorasse di Pentesilea, dopo averla ferita mortalmente, oppure che tra i due guerrieri nascesse una passione tormentata e distruttiva, una storia di amore e morte che trasforma il mito in pura poesia.

Saranno letti testi tratti da Calvino, Von Kleist, Strukul, Cantarella, Lynn, Haynes, Carrozzo, Virgilio.

Messa in scena di Emanuela Mondiello. Allestimento scenico Renata Conti. Accompagnamento musicale Gianfranco Guarino.

Con la partecipazione di : Paola Centurrino, Arianna Giuffrè, Antonella Longo, Maria Clara Martinelli, Emanuela Mondiello, Tilde Pajno, Sabrina Radicchi, Giordana Rossetti.

 

 Lipari, Teatro al Castello sabato 29 luglio  ore 19,15.

 Ingresso libero

"Storia delle Eolie" conosciamola attraverso lo storico La Greca: 27 luglio 1929 ...La Grande Evasione

27 luglio 1929
La Grande Evasione
La clamorosa fuga di Rosselli, Lussu e Nitti nel luglio del 1929 rappresentò una vera e propria cesura nella storia della Colonia di Lipari.
Dai documenti di archivio risulta che le autorità fasciste erano state abbondantemente ed esattamente informate dal progetto di evasione di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti. Le informazioni venivano dai confidenti infiltrati nell’ambiente dell’emigrazione antifascista. Tanto più bruciante fu quindi lo smacco e esplose l’ira del capo della polizia Bocchini allorché “nonostante le misure adottate con ogni diligenza” il 27 luglio 1929 i tre antifascisti se ne partirono da Lipari.
«Nella notte dal 27 al 28 luglio sono evasi da Lipari i confinati ex deputato Emilio Lussu, prof. Carlo Rosselli e Francesco Fausto Nitti». Attenzione alle date. Il giornale ufficiale del regime, il “Popolo d’Italia”, impiega più di una settimana a decidere se pubblicare o no la notizia, e sia pure in quella forma scheletrica soltanto il 9 agosto 1929.
La verità è che di quella evasione si stanno già occupando i giornali di mezzo mondo. A Parigi Salvemini si è fatto «impresario» del terzetto dei fuggiaschi e li trascina da una conferenza stampa all’altra. A ragione. La fuga da Lipari sarà l’evasione più importante e più clamorosa del ventennio, insieme con l’uscita clandestina dall’Italia di Filippo Turati. «Il raid di Lipari - scriverà Lussu - fu una vera impresa di guerra, in cui la audacia di pochi uomini infranse lo sbarramento di un’isola di deportazione e, con rapidità fulminea, trasse in salvo dei condannati politici». «Fu sì un capolavoro di organizzazione, ma in fondo non fu che una fuga. Ora, a scappare tutti suon buoni».
Da quella fuga il fascismo riceve un colpo all’immagine di cui porterà a lungo il segno. Non per niente nei primissimi giorni di libertà Lussu scrive un pamphlet (un instant book, si direbbe oggi) in cui descrive l’autentico sistema carcerario in cui il fascismo ha imprigionato la vita degli italiani.
Un posto di rilievo nella memorialistica della grande evasione trova l’eoliano Edoardo Bongiorno.
Nitti: (…) Un bravissimo ed onestissimo cittadino, il sig. Buongiorno, socialista, ci fu amico in segreto fin dal primi giorni, era stato perseguitato e minacciato, lui liparese, di “confino” in un’isola! Doveva quindi essere molto prudente nei suoi rapporti con noi. Ma sempre ricorderemo la sua fisionomia aperta e leale di brav’uomo e il suo gran cuore.
Busoni: Edoardo Bongiorno, a torto dimenticato nella rievocazione televisiva della fuga diversi anni or sono fatta dalla TV, era una singolare ed esemplare figura di cittadino democratico. Fino dal lontano 1895, quando aveva 16 anni, aveva fondato a Lipari il Movimento operaio socialista. Per la sua correttezza, la sua dirittura, la sua serenità, la sua fede professata con fermezza e cortesia, e per la quale non aveva mai perduto occasione durante tutta la sua vita di cercare di comunicarla e trasmetterla agli altri con la parola e l’esempio, era da tutti considerato con riguardo e simpatia, ed era generalmente conosciuto dai liparesi, malgrado la modesta ascendenza e la modesta condizione economica, come “don Eduardu”.
Musicologo appassionato aveva diretto per molti anni la Scuola di musica. Capobanda del corpo musicale locale – di cui per un certo periodo fu anche direttore – si era trovato poi a farne parte anche durante il periodo fascista, quando era invalsa l’abitudine di far precedere ogni manifestazione dal suolo di “Giovinezza” o della “Marcia reale”. Ebbene, al suolo di quegli inni, il capomusica Bongiorno non partecipava ed ostentava il suo gesto polemico mantenendo in tutta evidenza – con compiacimento particolare di noi confinati – abbassato il suo strumento, per riprendere poi a suonare le musiche del repertorio normale.
Naturalmente, per quanto più che rispettato dai suoi concittadini, era nell’occhio delle autorità che, dopo la fuga di Rosselli, Lussu e Nitti, lo diffidarono a lasciare l’isola senza loro autorizzazione. E la sua casa veniva messa ripetutamente a soqquadro con  perquisizioni diurne e notturne e grave disagio soprattutto dalla moglie. Fu tra l’una e le due di una di quelle notti che ai tre poliziotti i quali lo invitavano a controllare la perquisizione disse: “Fate per vostro conto quello che volete. Ma se nelle vostre tasche avete delle carte compromettenti che vi hanno ordinato di inserire in un mio libro per scoprirle alla prossima perquisizione, arrestatemi subito e dite che le avete già trovate”.
Per poter contribuire con lo stipendio della moglie, insegnante da Canneto e che doveva percorrere ogni giorno cinque chilometri a piedi all’andata e al ritorno, aveva ottenuto l’incarico di gestire un’agenzia marittima. Due eminenti fascisti locali scrissero alla società concedente per fargli togliere il posto. Edoardo venne a conoscenza anche dei loro nomi, e il figlio Leonida fu stupito che, incontrandoli, il padre accettasse le loro abituali manifestazioni di affetto e di amicizia invece di rinfacciare aspramente la loro malvagità e doppiezza. E quasi sentisse la non espressa sorpresa del figlio, ripreso il cammino, ponendogli una mano sulla spalla gli disse: “non ti meravigliare: è povera gente”.
Lo stesso atteggiamento tenne anche quando, presidente del CLN dopo la liberazione, il governatore alleato colonnello Joe, gli chiese di fornirgli indicazioni circa i fascisti liparesi da processare, facendo scorrere fra le mani un foglio sul quale erano i nomi di Ninì Fiorentino, di Vitale, Lino Carnevale, Saltalamacchia e altri. Rispose: “Questa gente io non la conosco”. E a chi poi, negli anni che seguirono e che videro la fortunosa rimonta politica di alcuni di quei fascisti frettolosamente confluiti nella democrazia cristiana, gli rimproverava quelle generosità considerata eccessiva anche per il suo alto senso d’umanità, spiegava: “La vendetta e l’odio non sono mai state buon nutrimento. Mi è bastato mortificarli dimostrando loro che li avevo sempre ignorati”.
Fu nel suo bugigattolo d’agenzia a Sottomonastero dove, fra il rilascio di una polizza e di un biglietto di viaggio studiava i suoi amati spartiti musicali, che si consultava con Nitti e particolarmente con Rosselli, per i dettagli della fuga e fu lì che consegnò a Rosselli le cartine nautiche poi passate a me per farle giungere a Firenze alla moglie di Carlo, la quale li inoltrò a Parigi e servirono ai guidatori del motoscafo per venire a prelevare i fuggitivi. Anticlericale e tuttavia credente, col suo carattere bonario e cordiale che non  disdegnava le facezie, non mancava di motteggiare e redarguire anche con invettive dantesche i parroci liparesi i quali malgrado ciò, continuarono a stimarlo e a volergli bene; finché sull’ultima panca della chiesa di S. Pietro, il 2 gennaio 1961, alla fine del rito funebre per un nipote a lui caro, silenziosamente e placidamente, reclinata la testa sulle mani poggiate sul pomo del bastone, immobile e fermo nella sua forte figura di un metro e ottantadue di altezza, “don Eduardu” si addormentò del sotto eterno.
Di lui ha raccontato Giuseppe di Salvo nel “Progresso italo-australiano” di Thoresbury  che Filippo Turati col quale era in contatto ebbe a dire: “è un innovatore sociale di tale compatta levatura quell’Edoardo, che la sua personalità diviene quasi un enigma e un rimprovero per gli uomini di poca fede”.

Vulcano, poderoso incendio


 

Rincari costo carburante, Aricò: «Dopo incontro disertato, stupisce richiesta dei sindaci delle isole. A breve Avviso per contributi»

«Prima disertano la riunione e subito dopo sollecitano un incontro urgente. Sorprende l’atteggiamento poco istituzionale di alcuni sindaci delle Isole minori sul tema dei rincari del trasporto dei carburanti. Già per martedì 25 luglio, in piena emergenza incendi e con un vertice su Fontanarossa, avevamo convocato un incontro con gli amministratori al quale hanno partecipato soltanto due sindaci su otto». Lo dichiara l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, dopo la richiesta arrivata dai primi cittadini.


«Come già a conoscenza dei sindaci - continua l'esponente del governo Schifani -  il governo regionale aveva provveduto a un intervento a tempo di record stanziando, con un emendamento al “Collegato bis”, 800 mila euro come totale copertura dei rincari affrontati dalle ditte di autotrasporto. Con la stessa celerità si stanno muovendo gli uffici del dipartimento: già sabato 29 luglio, giorno in cui è prevista la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge, sarà emanato l’avviso rivolto agli autotrasportatori per ottenere i benefici». 

Aricò ricorda i recenti interventi del governo regionale per venire incontro alle richieste degli amministratori delle Isole minori. «A seguito delle note vicende che hanno portato il gruppo Caronte & Tourist a operare sul mercato libero - evidenzia l'assessore il governo regionale ha immediatamente scongiurato ogni tipo di aumento delle tariffe e di diminuzione del servizio intervenendo sugli armatori ottenendo che venissero mantenuti i prezzi e i servizi per turisti e residenti».

Auguri di...

Buon Compleanno a Andrea Patti, Walter La Mancusa, Franco Cavallaro, Roberta Vorzitelli, Giuseppina Lauricella, Loredana Barile, Ida Coluccio



Museo Diocesano di Lipari: Sabato presentazione delle opere restaurate


 

Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Rendi felici gli altri

La Chiesa festeggia oggi San Pantaleone


E' deceduto Angelo Cincotta

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

Oggi è il 27 luglio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie.


mercoledì 26 luglio 2023

Ospedale: I disagi e... per un poco di refrigerio di una paziente il ventilatore arriva da casa. Lettera aperta

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Nostra nonna è arrivata in ospedale a Lipari 4 giorni fa di notte perchè ha avuto dei problemi di salute un inizio di ischemia e la pressione che saliva e scendeva. L'hanno ricoverata in chirurgia dicendo che sicuramente sarebbe stata, poi, messa in medicina. Trasferita in questo reparto, nonostante i problemi di salute deve fare i conti con la mancanza di aria condizionata e per un poco di refrigerio abbiamo dovuto portare noi, da casa un ventilatore perchè, come ci hanno detto, loro non potevano farci nulla. 

Impossibile per i nostri zii andarla a trovare (l'orario di visita è dall'una alle due), visto che lavorano. Ad una signora ricoverata, invece, hanno consentito che la figlia fosse in stanza con lei alle diciannove e questo, nonostante, la nostra nonna è allettata. Inoltre, quando abbiamo chiesto di parlare con un medico ci è stato risposto che loro vanno di mattina in ospedale e che per parlare con loro si deve andare, per l'appunto in mattinata. Ci chiediamo...se alla nonna succedeva qualcosa durante la notte, chi si sarebbe occupato di lei, gli infermieri?  

Oggi la nonna è stata dimessa, stranamente un paio d'ore dopo che la zia ha  minacciato di chiamare i carabinieri per quella che era la situazione. 

Scriviamo questa lettera non solo in quanto preoccupati per l'assistenza alla nonna ma anche per tutti quelli che vivono in quest'isola

Gessica Gugliotta e Alessia D'Ambra (nipoti)

Sindaci isole minori richiedono incontro urgente alla Regione per blocco aumento tariffari





Al Presidente della Regione Siciliana On.le Renato Schifani

All’Assessorato Regionale delle infrastrutture e della mobilità

All’Assessorato Regionale delle infrastrutture e della mobilità

Dipartimento delle Infrastrutture Mobilità e Trasporti

OGGETTO: Collegamenti marittimi integrativi con le isole di Sicilia. RICHIESTA INCONTRO URGENTE PER BLOCCO AUMENTI TARIFFARI.

A seguito della ns/nota del 24 c.m. relativa a quanto in oggetto indicato si manifesta, ancora una volta, preoccupazione per l’attuale situazione dei collegamenti marittimi integrativi sovvenzionati dalla Regione passati, per la prima volta negli ultimi decenni, ad armatoria libera con un notevole incremento tariffario – segnalato da tuti gli operatori del settore - riguardante il trasporto degli infiammabili si reitera la richiesta di un incontro per affrontare prioritariamente il problema dell’aumento delle tariffe, che si sta ripercuotendo negativamente sulla stagione turistica in corso e sull’economia di queste isole.

Tale aumento, nonostante ci sia in corso una interlocuzione tra gli operatoti commerciali del settore e la Società SIREMAR - Caronte e Tourist Isole Minori – per ciò che concerne le tariffe riguardanti il trasporto del gasolio, il cui aumento si attesterebbe a poco meno del raddoppio delle tariffe precedenti con rimborso della somma pagata in più, che riguarda anche benzina, gas, ossigeno, ecc. si ripercuote pesantemente nell’economia turistica e su tutte le famiglie eoliane mettendo anche a rischio le attività degli allevatori (pochi ma importanti per la produzione di prodotti locali) che non possono sostenere il notevole aumento delle tariffe riguardante l’approvvigionamento del fieno per alimentare il bestiame.

Nonostante le isole Pelagie non sono state interessate dal passaggio ad armatoria libera, negli ultimi mesi hanno subito un inspiegabile aumento dei prezzi che, anche in questo caso, hanno causato danni all’economia turistica e all’intera popolazione locale.

Per quanto sopra, si chiede di voler riconvocare la riunione per affrontare prioritariamente il problema dell’aumento delle tariffe, che si sta ripercuotendo negativamente sulla stagione turistica in corso e che sta causando rincari in tutti i settori.

Nel contempo si rappresenta la necessità di voler tenere conto nella riconvocazione della possibilità di poter raggiungere Palermo in mattinata e della necessità di rientro in giornata degli scriventi, particolarmente impegnati in questo periodo di afflusso turistico e pertanto di volerla riconvocare in tarda mattinata.

Distinti saluti.

Addì 26.07.2023

F.to


Domenico Arabia, Sindaco di Santa Marina Salina

Fabrizio D’Ancona, Sindaco di Pantelleria

Francesco Forgione, Sindaco di Favignana - Isole Egadi

Riccardo Gullo, Sindaco di Lipari

Filippo Mannino, Sindaco di Lampedusa e Linosa

Salvatore Militello, Sindaco di Ustica

Giacomo Montecristo, Sindaco di Leni

Clara Rametta, Sindaco di Malfa

"Un mare di cinema": Variazioni programma


 

Dalla Gazzetta del sud del 26 luglio 2023

Vip sotto il sole delle Eolie: Robert De Niro con la chef stellata Martina Caruso

La Processione di San Cristoforo a Canneto in 4 foto




Il pensiero di Don Bernardino Giordano: Parlare dei problemi

Lipari: i Carabinieri sequestrano un'area e denunciano 2 persone per attività di gestione rifiuti non autorizzata



 

Federalberghi Isole Minori Sicilia denuncia aumenti tariffari insostenibili a carico dei trasportatori che approvvigionano le isole siciliane.

Federalberghi Isole Minori della Sicilia denuncia l’insostenibilità degli aumenti tariffari a danno dei trasportatori che a mezzo navi approvvigionano le piccole isole siciliane; le ricadute negative sull’intero tessuto produttivo insulare iniziano ad avvertirsi pesantemente.

Nonostante le rassicurazioni di Caronte e Tourist - a distanza di due settimane dall’annunciata rescissione dei contratti integrativi regionali - alcune delle nostre preoccupazioni sono già diventate realtà: come era del tutto logico immaginare, le tariffe dei mezzi commerciali sono lievitate e in alcuni casi come in quello dei mezzi che trasportano carburanti, infiammabili ecc. si registrano aumenti che arrivano addirittura a superare il 500%. Si tratta di un ulteriore e inaccettabile aumento tariffario a danno delle piccole isole siciliane, denuncia Christian Del Bono (presidente di Federalberghi Isole di Sicilia), a seguito delle note inviate dai Sindaci e delle proteste dei trasportatori.

Avevamo apprezzato il tempestivo intervento della Regione Siciliana, che il 19 luglio aveva annunciato uno stanziamento di 800.000 con l’intento di sterilizzare gli aumenti sul trasporto degli infiammabili nelle isole Eolie, nelle Egadi e a Ustica ma, entrando nel merito del provvedimento, ci si rende conto come questo sia del tutto insufficiente oltre che di improbabile applicazione: nessun trasportatore è nelle condizioni di anticipare giornalmente ingenti somme di danaro per poi attendere di essere rimborsato dalla Regione.

I Sindaci e le Associazioni di categoria interessate attendono ancora di essere convocati dal Presidente Schifani e dall’Assessore Aricò ma, soprattutto, soluzioni definitive rispetto a quella che continua ad essere una situazione di assoluta emergenza e precarietà che vede ancora una volta calpestati i diritti - ormai sanciti anche costituzionalmente - delle comunità micro-insulari.

E' deceduta la nonnina delle Eolie

 Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa&Omega di Lipari 


Auguri di...

Buon Compleanno a Natascia Montuori, Annalisa Mazzeo, Raffaella Scolaro, Rosy Rando, Francesco Bilardo, Alessandro Mollica, Sergio Pollo, Siriana Famularo, Giuseppe Arcano, Erik Alessandro Indricchio, Anna Beninati



Christian Riganò, l’ex bomber della Fiorentina ora fa il muratore: «Ho guadagnato bene, ma bisogna tornare a lavorare» (da corriere.it)


Leggi l'articolo del Corriere della sera cliccando sul link https://www.corriere.it/cronache/23_luglio_25/christian-rigano-intervista-97fb06c6-2a58-11ee-84ae-fdab1efa7b6b.shtml?fbclid=IwAR39glamU4bn3wW-5iANjkS_j3EO4Ucsh-0V_zgyVLKjfz3N5OpHW_Q67yo

La Chiesa festeggia oggi i Santi Anna e Gioacchino


Oggi è il 26 Luglio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con il detto/proverbio del giorno.

La Cattedrale di San Bartolomeo a Lipari (Foto: Emanuel Raffaele)Detto/proverbio del giorno: " U lupu di mala cuscienza, pi cumu opira penza" (Il lupo disonesto pensa degli altri ciò che in realtà fa lui)

martedì 25 luglio 2023

Dalla Gazzetta del sud del 25 luglio 2023


 

La palermitana Gloria è miss Eolie. L'articolo sulla Gazzetta del sud del 25 luglio 2023


 

E' deceduta Maria Aurora Raffaele ved. Saltalamacchia

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
A Gaetano e ai familiari tutti le nostre sentite condoglianze


Incontro tra chef sotto il sole di Lipari: Francesco Fonti e Carlo Cracco... e per il giovane eoliano piovono complimenti

 

Bombole gas: Da Alfa e Omega s.o.s. a sindaco e prefetto. "A malincuore, da giorno 26 rincaro tra 7 e 10 euro"

 

Oggetto: Segnalazione incremento tariffe navi per trasporto bombole gas GPL sulla tratta Milazzo-Lipari A/R e conseguente rincaro prezzi di vendita al pubblico

Segnalato per le vie brevi e in data 8/6/2023 tramite P.E.C. alle SS.VV. la problematica inerente la crisi dei trasporti marittimi a mezzo nave, causata dal sequestro dei mezzi adibiti al trasporto di prodotti infiammabili ed esplosivi, in seguito risolta con l’utilizzo della nave M/T Paolo Veronese, seppur ai limiti delle disposizioni di legge in materia;

Segnalato per le vie brevi in data 21/7/2023 al Sig. Sindaco di Lipari dott. Riccardo Gullo, in data odierna comunichiamo anche ai destinatari della presente quanto segue:

Successivamente alla rescissione del contratto di trasporto tra la Regione Siciliana e la società Caronte & Tourist Isole Minori, quest’ultima, a partire da Giovedì 20 luglio scorso, ha incrementato il prezzo del biglietto dei camion adibiti al trasporto delle bombole di gas GPL di circa il 500%, ovvero da circa 600,00 € a 3000,00 € per la tratta Milazzo-Lipari A/R.

In nessun modo si può far fronte a tale rincaro se non con un inevitabile e spropositato aumento nel prezzo di vendita agli utenti finali, ovvero civili abitazioni, ristoranti, hotel e quanti, nei diversi campi, utilizzano il GPL in bombola.

Diversi proclami sono stati pubblicati riguardo lo “scongiurato aumento dei costi per i collegamenti” dal Presidente della Regione e dall’Assessore di competenza, tuttavia ad oggi non risultano conosciute le modalità di erogazione di questi “800mila euro per gli autotrasportatori”. Risulta dunque impensabile che siano i trasportatori a farsi carico di tali costi e questi ultimi graveranno immediatamente nei bilanci delle società che vendono infiammabili e merci pericolose operanti nelle Isole Minori. Tali società infatti, stanno comunque garantendo il “Pubblico Servizio” ed anticipando spese di trasporto astronomiche e soprattutto impreviste.

Seppur a malincuore dunque, a partire da Mercoledì 26 c.m., il costo delle bombole gas Gpl subirà un incremento tra 7€ e 10€ cadauna (da definire esattamente in base alla quantità trasportata).

Per l’ennesima volta, le carenze della politica regionale graveranno sulle tasche di chi opera in questo settore ed in questo territorio tra mille difficoltà, mettendo in ginocchio ulteriormente l’economia delle Isole Minori.

Chiediamo dunque immediati interventi, nelle sedi competenti, atti a risarcire i maggiori costi del trasporto via nave.

In attesa di Vs urgentissimo riscontro porgiamo

Cordiali Saluti

Alfa & Omega s.r.l.

Lipari (ME)

Vendita bombole gas gpl

Strutture portuali danneggiate il 9 e 10 febbraio. Il punto del sindaco Gullo sui lavori di prima sistemazione


 

Bombole da 10 kg.+ 7 euro. Distributore richiede intervento sindaco Gullo

DIST.MO DOTT. RICCARDO GULLO, SINDACO DEL COMUNE DI L I P A R I

Oggetto: Aumento tariffe trasporti marittimi per merci pericolose. Richiesta di soluzioni urgenti.
Con la presente mi permetto di segnalare, come già a Sua conoscenza, lo spropositato aumento del costo dei trasporti marittimi anche per il gas in bombole.

La società “Caronte e Tourist isole minori” per il passaggio di un veicolo, con carico di kg 3.500 di gas in bombole, applica una tariffa di € 3.000,00 circa contro la precedente di € 490,00.

La differenza di tariffa, pari a € 2.510,00 genera un maggiore costo di € 0,70 circa per kg di gas.

Tale aumento mi costringerà a maggiorare il prezzo di vendita delle bombole.

Quindi per una bombola di gas di kg 10, utilizzata per uso domestico, l’acquirente dovrà corrispondere altri € 7,00 rispetto al prezzo precedente.

La Regione ha stanziato la somma di € 800.000,00 da erogare agli autotrasportatori di merci pericolose per fronteggiare l’aumento del costo dei trasporti marittimi.

Ma gli autotrasportatori hanno già comunicato che non dispongono di mezzi finanziari da anticipare in attesa del rimborso regionale, e pretendono il bonifico per il costo del biglietto prima di iniziare il viaggio.

La prego, cortesemente, nell’interesse dei consumatori finali e degli operatori economici locali, di intervenire presso i competenti organi regionali affinché vengano adottati provvedimenti volti a risarcire i maggiori costi dei trasporti, in modo immediato, direttamente a coloro che esercitano il commercio di infiammabili.

In attesa di riscontro, ringrazio e porgo distinti saluti.

Corrado Bonarrigo

E' deceduta Maria Stella Zaia in Cannistrà

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Al caro Maurizio e ai familiari tutti le sentite condoglianze 
della famiglia Sarpi e di Eolienews

Auguri di...

Buon Compleanno a Carla Casamento, Maria Pia Ziino, Fatima Azaroual, Salvatore Leone, Marcella Costanzo, Rino Natoli, Santino Sabihi, Franco Utano (Zurro), Nancy Biviano, Ruccio Merlino, Giovanni Cassarà, Salvatore Sciotto, Giorgio Tomarchio, Andrea Natoli, Myriam Biviano, Melissa Muleta, Romina
Manna, Maria Concetta Schibeci

Canneto festeggia oggi San Cristoforo. La Chiesa festeggia anche San Giacomo il Maggiore.



Oggi è il 25 Luglio. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie e con i Santi del giorno

Alba a Panarea (Foto Francesco Velardi)


S. Giacomo il Maggiore fu uno dei dodici Apostoli. Perchè i Samaritani non avevano voluto ricevere i discepoli mandati da Gesù, Giacomo, col fratello Giovanni, si accostò al Divino Maestro e gli disse: « Signore, vuoi che diciamo al fuoco di discendere dal cielo a consumarli? ». 

Ma Gesù benignamente rispose: « Non sapete di che spirito siete. Il Figlio dell'uomo non è venuto a perder le anime, ma a salvarle ». E S. Giacomo mostrò poi d'aver fatto frutto dell'eloquente lezione. 

Nacque in Galilea circa dodici anni prima di Gesù. Era fratello di S. Giovanni, figlio di Zebedeo pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade e di Salome, discepola di Gesù. L'appellativo « maggiore » gli venne dal fatto che la sua chiamata fu antecedente a quella dell'altro S. Giacomo, figlio di Alfeo, che fu detto perciò « minore ». 

Chiamato all'apostolato da Gesù stesso, lo segui generosamente, abbandonando le reti e la barca del padre. Questa generosità gli fruttò una speciale benevolenza da parte del Divin Maestro sì da aver parte alle più intime confidenze di Lui: assistette con S. Pietro e S. Giovanni alla risurrezione della figlia di Giàiro, alla tua Trasfigurazione, partecipando pure molto da vicino all'agonia di Gesù nell'orto del Getsemani. 
Essendo anch'egli uomo soggetto alle miserie, con S. Giovanni, come narra il Vangelo, consigliò sua madre Salome di domandare a Gesù che essi potessero entrare nel suo regno, e sedere alla destra e alla sinistra di Lui. Ed il Divin Maestro volto a loro disse: « Potete voi bere il calice che sto per bere, ed essere battezzati col battesimo col quale io sarò battezzato? ». 
« Si, lo possiamo », risposero in fretta i due Apostoli. Ma Gesù replicò che in effetto essi avrebbero bevuto il suo calice, ma quanto all'essere collocati nei primi posti nel regno dei cieli era cosa spettante al Padre suo. 
Disceso lo Spirito Santo nella Pentecoste, S. Giacomo fu uno dei più zelanti predicatori del Vangelo. tanto da spingersi fino in Spagna. Quivi lasciò un'impronta tale che molti secoli dopo, quando i Mori invasero quella terra mettendola a ferro e a fuoco, S. Giacomo era universalmente invocato e più di una volta fu veduto un guerriero celeste su di un cavallo bianco che faceva terribile strage degli infedeli. 
Dalla Spagna tornato in Gerusalemme verso il 43, per ordine del re Erode Agrippa che voleva rendersi grato ai Giudei, fu fatto incarcerare e poi decapitare. 
L'eroica confessione della sua fede convertì il soldato che l'aveva condotto ai giudici, il quale perciò ebbe anch'egli la grazia di morire martire. Il suo corpo, mèta di continui pellegrinaggi, riposa nella basilica di Compostela in Spagna. 


Oggi si festeggia anche San Cristoforo. Nelle Eolie è il protettore di Canneto

Il più antico testo degli Atti di san Cristoforo, in lingua latina, risale al VII secolo; ma è con la narrazione della Legenda Aurea di Jacopo da Varagine che la storia di san Cristoforo divenne famosa durante il Medioevo.
Secondo la leggenda agiografica orientale, Cristoforo, un omone dall'aspetto animalesco, entrato nell'esercito imperiale, si convertì al cristianesimo e annunciò la sua fede ai commilitoni. Scoperto, venne sottoposto a numerose torture. Due donne, Niceta e Aquilina, che avrebbero dovuto corromperlo, furono invece da lui convertite. Alla fine Cristoforo venne decapitato.
In Occidente prevalse invece un altro aspetto, quello legato al significato etimologico del suo nome: Cristoforo infatti significa, in greco, "(colui che) porta Cristo". Così la leggenda parla di un cananeo, per alcuni un gigante, che faceva il traghettatore su un fiume. Era un uomo burbero e viveva da solo in un bosco, di cui era padrone. Secondo alcune storie il fiume era in Licia. Una notte gli si presentò un fanciullo per farsi portare al di là del fiume; Reprobus (questo era il nome dell'uomo prima del battesimo, secondo alcune versioni), anche se grande e robusto, si sarebbe piegato sotto il peso di quell'esile creatura, che sembrava pesare sempre di più ad ogni passo. In alcune versioni sarebbe cresciuta anche la corrente del fiume, che si faceva più vorticosa. Il gigante sembrava essere sopraffatto, ma alla fine, stremato, riuscì a raggiungere l'altra riva. Al meravigliato traghettatore il bambino avrebbe rivelato di essere il Cristo, confessandogli inoltre che aveva portato sulle sue spalle non solo il peso del corpicino del bambino, ma il peso del mondo intero. Dopo aver ricevuto il battesimo, Cristoforo si recò in Licia a predicare e qui subì il martirio.
Questo aspetto di Cristoforo suggerisce che con l'avvento di Cristo l'uomo non è più responsabile del proprio piccolo mondo, ma di tutto il creato. Trasportare un giovane maschio dall'altra parte del bosco poteva essere, anticamente, una qualche forma di iniziazione ai misteri della natura, della foresta, dell'acqua, o iniziarlo alla vita adulta. Da quando però Cristo irrompe nel mondo, tutto cambia profondamente: un bimbo cristiano porta su di sé la responsabilità del mondo intero, anche quello al di là del bosco. "Hai portato il peso del mondo sulle tue spalle": questa la differenza tra l'uomo del prima e l'uomo del dopo Cristo.
In alcuni paesi, tra i quali quelli anglosassoni, esiste la storia di Iron John, o di Eisenhans, come raccontano i fratelli Grimm. Il protagonista della fiaba è un uomo selvatico che viene ripescato nel fondo di uno stagno, dove si trovava chissà da quanto tempo.
Il santo cristiano Cristoforo viene raffigurato in moltissime icone e affreschi bizantini con le fattezze di Cinocefalo. Nella Passio sancti Christophori martyris, un testo presente in varie opere di patristica e che ebbe molta diffusione in epoca medioevale, viene narrata la leggenda del santo, che sarebbe proprio un Cinocefalo convertitosi al Cristianesimo. San Cristoforo Cinocefalo presenta caratteri comuni sia al dio egizio Anubi (San Cristoforo traghetta Gesù bambino, così come Anubi "traghetta" le anime fra il regno dei vivi a quello dei morti), sia ai molteplici racconti di Cinocefali (talvolta San Cristoforo viene rappresentato come un gigante, attributo condiviso da diverse popolazioni di uomini-cane).
La figura di San Cristoforo, sebbene acquisisca alcuni tratti del mito dei Cinocefali (il gigantismo, l'abbrutimento prima della conversione) ne ribalta completamente lo status morale nella sua santità. Un autore altomedievale (IX secolo d.C.), il monaco benedettino Ratramno di Corbie (Ratramnus) nella Epistola de Cynocephalis afferma che i Cinocefali debbano essere considerati come esseri umani. Questo documento esprime un duplice e più complesso atteggiamento verso i popoli mostruosiche si sviluppa nel tempo, che vede al di là dell'ostilità prevalente, anche l'accettazione come parte della creazione di Dio.
La figura di San Cristoforo sarebbe, anche, un retaggio di culti pagani legati al moto astronomico di Sirio, stella appartenente alla costellazione del Cane Maggiore. La festa del santo cade il 25 luglio e il riferimento astronomico riguarderebbe il periodo della "canicola", quello in cui il sorgere e tramontare di Sirio coincidono con quelli del Sole. In quel periodo cadeva anche la festa di un "santo" cane, san Guinefort di Lione.
Dal Martirologio Romano: "In Licia nell'odierna Turchia, san Cristoforo, martire."
Già nel 452 esisteva una chiesa dedicata al suo culto in Bitinia (oggi Turchia), e un secolo dopo un monastero a Taormina portava il suo nome. Nel Medioevo il culto di san Cristoforo era largamente diffuso prima in Oriente e poi in Occidente.
San Cristoforo è uno dei quattordici Santi ausiliatori ("che recano aiuto") particolarmente invocati in occasione di gravi calamità naturali o per la protezione da disgrazie o pericoli specifici. Il patrocinio di san Cristoforo era particolarmente invocato durante le epidemie di peste.
San Cristoforo è stato sempre venerato come il patrono di quelli che hanno a che fare con il trasporto, come barcaioli, pellegrini, pendolari, viandanti, viaggiatori, facchini, ferrovieri, automobilisti. Nei tempi moderni il suo culto è stato rilanciato su scala mondiale perché è stato proclamato protettore degli automobilisti. Nel 1933 a Parigi fu eretta una chiesa dedicata al santo nel quartiere Javel ove si trovano grandi fabbriche di automobili. 

Diffusissime sono le immagini di San Cristoforo su autoadesivi e portachiavi. 
San Cristoforo viene sempre rappresentato all'esterno della chiesa. Si dice che chi vede la sua immagine quel giorno non muore.

E' deceduto Vito Chiofalo

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

lunedì 24 luglio 2023

I sindaci eoliani tornano a chiedere il blocco degli aumenti tariffari sui collegamenti marittimi integrativi



 

Pesca, la Regione dispone il fermo obbligatorio per il mese di ottobre

È stato pubblicato sul sito della Regione Siciliana l’avviso dell'interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca, quest'anno dal 1 al 30 ottobre 2023 per garantire l'equilibrio delle risorse biologiche.

Il fermo riguarda le unità che utilizzano reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi e reti gemelle a divergenti iscritte nei compartimenti marittimi della Regione Siciliana , ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti.

Diversamente, le navi da pesca iscritte nei compartimenti marittimi della Regione Siciliana, che effettuano la pesca dei crostacei di profondità - in particolare del gambero rosa, rosso e viola del Mediterraneo, dello scampo e del gobetto - possono effettuare l’interruzione delle attività di pesca dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto, anche presso compartimenti marittimi diversi da quelli di propria iscrizione. Le attività, per questo tipo di imbarcazioni, devono essere comunque sospese in una data antecedente all’1 dicembre 2023 e deve essere comunicata all’autorità marittima almeno due giorni prima dell’inizio.

Durante il periodo di pesca dei crostacei di profondità sono ammesse catture accessorie di specie diverse a una distanza minima dalla costa non inferiore alle 12 miglia. Il decreto è disponibile sul sito della Regione Siciliana a questo link.

Alicudi: piccolo GRANDE CINEMA allo Scario

Programmazione del Festival Cinematografico delle Eolie (a cura del Centro Studi Eoliano)


CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI

 

COMUNICATO STAMPA

40 anni di “Un mare di cinema”

Anniversari – Progetti – Natura

 

Quaranta anni fa la prima rassegna cinematografica del Centro Studi, il primo incontro con il cinema I fratelli Taviani arrivano a Lipari per girare nelle spiaggie bianche le scene di “Kaos”.

Per tutti noi del Centro una grandissima emozione: il primo contatto con il cinema. Sono state giornate intense, abbiamo collaborato per la ricerca delle comparse, del materiale e dei luoghi.

Purtroppo “Kaos”  è stato l’ultimo film ad essere proiettato a Lipari nel glorioso cinema “Eolo”.

Nel mese di luglio 1983 la prima rassegna “Dal mito all’Apocalisse”.

In questi lunghi anni la rassegna cinematografica è stata l’unico appuntamento con il cinema nelle isole Eolie. Cinema all’aperto nei luoghi più suggestivi: Anfiteatro del Castello di Lipari, Marina Corta, Chiesa vecchia, Cave di Pomice, spiaggia di Canneto e poi l’isola di Stromboli, di Salina, di Panarea, di Vulcano ed anche nell’isola piu’ lontana Alicudi.

Numerosi sono stati gli ospiti in questi anni della Rassegna e anche le collaborazioni con tanti registi per girare film e documentari.

Il mondo del cinema è stato generoso con il Centro Studi, comprendendo anche le fatiche e la poco disponibilità economica tra gli ospiti ci piace ricordare:

Michelangelo Antonioni, Ettore Scola, Nanni Moretti, Richy Tognazzi, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Stefania Sandrelli, Monica Bellucci, Renato Carpentieri, Isabella Ragonese, Gianni Minà, Michele Placido, Neri Marcorre’, Kim Rossi Stuart, Silvio Orlando, Francesco Scianna, Paolo Cortellesi, Riccardo Milani, Paolo e Vittorio Taviani ecc.

La quarantesima edizione del festival si svolgerà a Lipari dal 24 luglio  al 2 agosto  e  inizia con il progetto “Cinema e Scuola con il documentario girato dagli alunni della scuola primaria di Lipari.

Con grande impegno organizzativo saranno proiettati “Stranizza d’Amuri” di Beppe Fiorello, “Il Sol dell’Avvenire di Nanni Moretti e “Rapito” di Marco Bellocchio e l’opera prima di Isabella Ragonese “Il canto delle Sirene” dedicato a Rosa Balestrieri.

In programma anche la riproposizione dei film che hanno fatto la storia della rassegna.

Naturalmente saranno proiettati i film dell’ultima stagione e premiati lo scorso 10 maggio con i David Di Donatello. (“Le otto montagne”, “La Stranezza”, “Il Pataffo” ecc.

Novità importante del Festival: una giuria di giovani deciderà il film vincitore di questa quarantesima edizione!

 

Lipari, 24 luglio 2023

                                             Ufficio Stampa Centro Studi


 

Con una temperatura "africana" soccorso thrilling sul Monte Fossa delle Felci di Salina

Soccorso thrilling oggi, a partire dalle tredici e trenta, sul Monte Fossa delle Felci di Salina. 
L’allarme e la richiesta d’intervento è scattata, ad opera di un congiunto, per una signora genovese di 56 anni, colta da malessere mentre stava effettuando un’escursione, con i suoi familiari, nonostante la temperatura altissima. 
Sulla montagna, inoltrandosi a piedi, lungo un sentiero, privo di vegetazione e caratterizzato da circa 1.500 gradini, si sono avventurati Elio Beninati, sovrintendente della Riserva naturale dell’isola e i soccorritori del 118. 
Nel momento in cui la donna è stata raggiunta, alcuni degli intervenuti, per via della faticosa scalata e della temperatura che, in quei frangenti, si attestava sui quaranta gradi, hanno avuto dei lievi mancamenti ma, nonostante questo, con il supporto di un ex componente della squadra antincendio e del figlio della donna, sono riusciti a portare a termine il soccorso. 
La donna, che praticamente non si reggeva in piedi, per un tratto è stata trasportata in braccio dal sovrintendente Beninati, per un altro tratto adagiata su un telo, a modo di barella. Alla base della montagna vi era l’ambulanza del 118 che l’ha trasferita alla Guardia medica per le cure del caso

Dal 27 luglio il sindaco Gullo disciplina gli sbarchi a Panarea e Stromboli dalle imbarcazioni da mini crociere