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martedì 25 giugno 2024
Vasta operazione antidroga nel messinese 112 arresti su disposizione e indagini dirette dalla DDA di Messina. Sequestrati beni per oltre 4 miliono di euro
Comunicato stampa
In data odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione, in Sicilia, Calabria, in altre località del territorio nazionale e in Spagna, a ordinanze di custodia cautelare nei confronti di oltre 110 persone (85 destinatarie della custodia cautelare in carcere e 27 agli arresti domiciliari), di cui 4 a cura della Polizia Penitenziaria, emesse dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica. Tra i destinatari delle misure cautelari, 16 sono già detenuti in carcere.
L'esecuzione dei provvedimenti restrittivi si pone a valle di tre distinte indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, a partire dal gennaio 2021 all'attualità; delle quali, una eseguita dai CC della Compagnia di Messina Sud, le altre due dalla Compagnia CC di Barcellona Pozzo di Gotto. Le articolate e complesse investigazioni hanno disvelato l'esistenza e la operatività di diverse organizzazioni criminali della città di Messina e del barcellonese, attive nel narcotraffico, con collegamenti con strutture criminali calabresi e soggetti attivi anche in Campania, Lombardia e all'estero. Nell'ambito delle tre attività investigative, sono stati, infatti, documentati diversi, stabili, canali di approvvigionamento della droga, con la Calabria, per la cocaina; con alcuni soggetti attivi nelle province di Napoli e Milano, nonché con la Spagna, per hashish; e con soggetti attivi nei Paesi Bassi, con riferimento allo spice, cannabinoide sintetico con effetto psicotropo estremamente dannoso per la salute. Le indagini articolate e complesse, si sono strutturate, utilizzando i tradizionali strumenti delle intercettazioni, telefoniche e ambientali; di servizi di osservazione e pedinamento con arresti e sequestri di sostanze stupefacente; delle dichiarazioni di soggetti che hanno avviato la collaborazione con l'autorità giudiziaria. Gli elementi raccolti, dunque, hanno disvelato l'organigramma di 4 tra le principali organizzazioni criminali operanti, dal 2020, nel traffico di stupefacenti e nella gestione di piazze di spaccio nei quartieri messinesi di Giostra, Santa Lucia Sopra Contesse, Villaggio CEP e Villaggio Aldisio, nonché nelle zone di Barcellona P.G. e di Milazzo.
In particolare, l'indagine delegata alla Compagnia Carabinieri di Messina Sud ha riguardato l'esecuzione di misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari a carico di 49 persone, gravemente indiziate -a vario titolo- per i delitti di "associazione finalizzata al narco traffico", "detenzione, coltivazione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "autoriciclaggio" e "porto e detenzione di armi clandestine". Sono stati delineati i ruoli e gli assetti di un gruppo criminale, ritenuto fra i più attivi nel narcotraffico nell'area peloritana, con significativi rapporti con organizzazioni criminali di altre regioni, riorganizzatosi e riaffermatosi sul territorio dopo una pregressa indagine sempre di questa Procura distrettuale e delegata ai CC di Messina che, il 19 luglio 2022 aveva portato all'arresto di 18 persone. Il sodalizio, con base operativa nel quartiere popolare messinese "Giostra" e con la disponibilità di armi, avrebbe smerciato, nel tempo, ingenti quantitativi di stupefacente, rifornendo plurime piazze di spaccio nei diversi quartieri nelle aree a Nord e à Sud del capoluogo e delle zone nebroidea e tirrenica della provincia, in particolare a Tortorici. Lo stupefacente sarebbe stato stoccato e custodito nelle abitazioni di alcuni sodali, strategicamente protette da impianti di videosorveglianza, inferriate e porte blindate, volti a ritardare i tempi di accesso delle Forze di Polizia durante le perquisizioni e consentire, nel frattempo, l'occultamento della droga e delle armi, realizzando veri e propri "fortini" di difficile, se non impossibile, accesso. Infatti, nel corso delle indagini sull'articolazione operante in Messina, nel gennaio 2021, abbiamo registrato il ferimento di un carabiniere, che, nel tentativo di entrare in una abitazione da perquisire, rimaneva ferito al piede, per effetto della improvvisa e volontaria chiusura, contro di lui, di una porta blindata a protezione dell'appartamento. L'organizzazione, anche attraverso la considerevole disponibilità economica acquisita e le sperimentate capacità criminali, si sarebbe accreditata sul mercato illecito della droga, potendo contare su numerosi canali di approvvigionamento, individuati nelle aree di San Luca e Rosarno (RC), nonché in soggetti operanti nel napoletano e a Milano; ovvero, ancora, avvalendosi, in caso di difficoltà, di altri gruppi messinesi attivi nello spaccio degli stupefacenti. Sulla base di quanto emerso dalle indagini, il sodalizio avrebbe reimpiegato parte dei consistenti profitti del narcotraffico -che si stima essere pari a ca. €500.000 mensili, confluenti in una cassa comune- in un'attività commerciale nel settore dell'abbigliamento di Messina, destinando un'altra parte alle famiglie dei sodali detenuti. Dall'indagine è emersa anche una seconda consorteria criminale, che si riforniva di stupefacente dal sodalizio principale, qualificandosi quale gruppo acquirente privilegiato, per, poi, metterlo in vendita nel quartiere popolare denominato "Villaggio Aldisio".
Sul versante barcellonese, delle due attività di indagine, la prima è culminata nell'arresto di 28 persone, delle quali 24 a cura della Compagnia CC di Barcellona P.G.; le restanti 4 a cura della Polizia Penitenziaria del Provveditorato di Palermo dell'Amministrazione penitenziaria; in particolare, 23 destinatarie della custodia cautelare in carcere e 5 agli arresti domiciliari, gravemente indiziate -a vario titolo- dei delitti di "associazione finalizzata al narco traffico", "detenzione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "associazione per delinquere finalizzata all'indebita introduzione di telefoni cellulari in Istituti penitenziari", "porto abusivo di armi" e "trasferimento fraudolento di valori". Anche su questo versante, le indagini sono state coordinate dalla D.D.A. della Procura di Messina e delegate ai CC della Compagnia di Barcellona P.G.; un segmento delle medesime investigazioni è stato delegato al personale del Nucleo Investigativo Regionale Sicilia della Polizia Penitenziaria, per i delitti che si assumono essere stati commessi all'interno del carcere di Barcellona P.G.
Le attività investigative hanno consentito di ricostruire le componenti soggettive ed oggettive di un'organizzazione criminale, attiva a Barcellona P.G. nel narco traffico di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hashish. Gli indagati avrebbero posto in essere un'intensa attività di spaccio, in modo sistematico, attraverso un'organizzazione criminale strutturata; con la disponibilità di armi; composta, tra vertici e affiliati, anche da soggetti legati da vincoli di parentela, che avrebbe distribuito la droga in favore di una rete di spacciatori nel territorio di Barcellona e nei paesi limitrofi, cedendola anche ad altri narcotrafficanti della provincia di Catania. La droga, in particolare Yhashlsh, sarebbe stata, in parte, approvvigionata dalla Spagna, tramite un sodale ivi dimorante e poi stoccata e occultata nelle abitazioni di altri affiliati alla consorteria, che utilizzava un'autoconcessionaria di Barcellona P.G., fittiziamente intestata ad alcuni indagati, sebbene riconducibile a uno dei capi del sodalizio, quale base operativa del narcotraffico nonché quale attività commerciale ove indirizzare parte dei proventi dell'illecita attività di spaccio. Dagli accertamenti svolti dai militari dell'Arma, insieme al Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria, è emerso che, al fine di incrementare i propri introiti, il sodalizio criminale avrebbe, addirittura, introdotto la droga nel carcere di Barcellona P.G., dove uno dei promotori, lì detenuto, dirigeva e coordinava la distribuzione delle dosi e telefoni cellulari, anch'essi illecitamente introdotti, ad altri reclusi. L'attività investigativa ha altresì consentito di raccogliere indizi circa l'esistenza di un ulteriore gruppo criminale, collegato al primo sodalizio, finalizzato all'illecita introduzione nel carcere di Barcellona P.G. di telefoni cellulari, composto da detenuti e da una donna la quale, dall'esterno dell'istituto, avrebbe introdotto i dispositivi occultati all'interno di pacchi destinati ai detenuti. Tra i destinatari della misura cautelare in carcere figurano un Agente della Polizia Penitenziaria e un infermiere dell'ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Messina, all'epoca entrambi in servizio presso la citata Casa Circondariale. Il primo avrebbe coadiuvato uno dei capi della consorteria -sottoposto a detenzione-consegnandogli stupefacente, poi, distribuito nel carcere; il secondo avrebbe introdotto la droga nel carcere, ceduta poi ad alcuni reclusi.
Contestualmente, all'esecuzione delle misure cautelari, i militari dell'Arma hanno anche eseguito il sequestro preventivo del capitale sociale e del compendio aziendale di 5 società, compresa una concessionaria di autovetture, ubicate a Barcellona P.G., Milazzo e in Spagna, nonché di 7 beni immobili (fabbricati e terreni), autovetture, polizze assicurative e conti correnti, tra cui uno relativo a un istituto di credito spagnolo, intestati o nella disponibilità degli indagati, del valore complessivo di 4 milioni di euro, essendo stati acquisiti consistenti elementi indiziari per ritenere che tali attività fossero il reimpiego dei profitti illecitamente acquisiti.
Sempre sul versante barcellonese, il secondo segmento dell'indagine fa, oggi, registrare l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 35 persone, delle quali 20 destinatarie della misura in carcere e 15 agli arresti domiciliari, di cui 10 già detenute; allo stato, gravemente indiziate -a vario titolo- di "associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti", "detenzione, cessione e traffico di sostanze stupefacenti", "estorsione", "detenzione e porto abusivo di armi", nonché "indebita introduzione di telefoni cellulari in istituti penitenziari". L'attività investigativa ha permesso di ricostruire le coordinate di riferimento di un'organizzazione criminale, con basi operative a Barcellona P.G e Milazzo (ME), dedita al traffico di ingenti quantitativi della droga sintetica denominata spice, nonché di cocaina e marijuana. In particolare, il gruppo criminale avrebbe importato lo spice dal mercato olandese -in considerevoli quantitativi, tramite siti web riguardanti, apparentemente, il commercio di prodotti leciti- per il successivo smercio, per un volume d'affari di circa 50.000 euro al mese. Sono emerse anche le forti pressioni, esercitate dagli affiliati nei confronti di alcuni spacciatori, loro acquirenti, per costringerli ad onorare i debiti di droga assunti nei confronti della consorteria. Dagli accertamenti condotti, anche questa organizzazione criminale avrebbe avuto la disponibilità di armi e la sua forza criminale sarebbe emersa dalla circostanza di essere in grado di operare nel narcotraffico, senza subire interferenze da parte di sodalizi concorrenti del territorio di Barcellona P.G.
Pur essendo 3 distinte indagini, sono emersi elementi di collegamento tra i territori coinvolti, come documentato per il traffico di spice, che dal gruppo di Barcellona P.G., oltre a pusher della zona, veniva smerciato in favore di spacciatori messinesi, raggiunti dall'odierno provvedimento, che provvedevano a distribuire la sostanza ai consumatori del capoluogo.
Quanto sopra, ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell'attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell'assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati e restituzione dei beni sequestrati.
Messina, il 25 giugno 2024.
Andrea Saltalamacchia si conferma pluricampione italiano
A Patti "pioggia" di medaglie d'oro e d'argento e di attestati per le atlete dell' ASD TWIRLING LIPARI
Grandi soddisfazioni per le atlete dell' ASD TWIRLING LIPARI che DOMENICA 23 hanno gareggiato a Patti ottenendo ottimi risultati.
Le atlete infatti hanno conseguito medaglie d'oro e d'argento, nelle varie categorie, e attestati da zero cadute bastone .
Orgogliosa dei risultati ottenuti l' associazione si prepara adesso al saggio di fine anno "Viaggio nel tempo - Il jukebox della vita" che si terrà DOMENICA, 30 GIUGNO, AL CASTELLO DI LIPARI
Oggi, 25 giugno: San Guglielmo
Nel secolo XI nasceva a Vercelli, da nobili genitori, un fanciullo destinato dal Signore a fondare un numeroso ordine religioso. Al fonte battesimale ricevette il nome di Guglielmo.
Ancora fanciullo amava la solitudine e cominciò ad esercitarsi in ogni pratica di pietà. All'età di 14 anni, spinto dal fervore, iniziò un pellegrinaggio. A piedi, vestito di una sola tunica e cinto di cilicio, si recò a Campostela nella Spagna, al celebre santuario di S. Giacomo. Il freddo, la fame, la pioggia, le privazioni e perfino il pericolo della vita non riuscirono a smuoverlo dalla sua santa impresa. Aveva progettato anche un viaggio in Palestina, al S. Sepolcro di Cristo, ma gravissimi ostacoli non gli permisero di adempiere il suo desiderio.
Pertanto, assecondando la sua tendenza alla vita religiosa ed eremitica, salì sul Monte Solicchio. Quivi passò due anni in continua preghiera, digiunando e dormendo sulla nuda terra.
Avendo ridata la vista ad un cieco, si sparse la fama della sua santità, e gran numero di persone andava a trovarlo. Disturbato così nella sua solitudine, pensò di fare un pellegrinaggio a Gerusalemme e tutto contento si mise in viaggio; ma Dio che aveva su di lui altri disegni, gli apparve durante il viaggio e gli manifestò quanto voleva da lui. Permatosi nel regno di Napoli, si nascose in una selva e ricominciò di nuovo la sua vita eremitica. Alcuni boscaioli recandosi a far legna nelle vicinanze della sua grotta, lo trovarono, e di ritorno alle loro abitazioni, avendo raccontate meraviglie di lui, moltissimi accorsero per vederlo e per udirlo.
Importunato da quelle visite, si recò in un luogo aspro e quasi inaccessibile, chiamato Monte Vergine. Anche qui fu di nuovo scoperto e fra i visitatori vi furono anche numerosi giovani, desiderosi di fare vita santa con lui. Spinto dalla necessità, dovette pensare a dar ricovero a tanti postulanti e si pose a tracciar linee, a scavar fondamenta e a portare il materiale. Aiutato da coloro che volevano seguirlo, innalzò il monastero di Monte Vergine. Aumentando sempre più il numero dei postulanti, diede loro mi genere di vita secondo i consigli evangelici, con regole tratte in gran parte da quelle di S. Benedetto. Quindi, con la parola e con gli esempi di una vita santissima, attirò altri giovani, fondando nuovi monasteri.
Numerosi furono i miracoli da lui operati. Per sua intercessione i muti parlavano, i ciechi vedevano, i sordi sentivano e gli ammalati che a lui ricorrevano si vedevano liberati da ogni genere di malattie. Cambiò anche l'acqua in vino, e un giorno che una perfida persona volle tentarlo sulla castità, per vincere la tentazione si ravvoltolò nudo su carboni ardenti. Ruggero, re di Napoli, all'udire le meraviglie operate per mezzo di Guglielmo, concepì una grande venerazione per il Santo e raccomandò se stesso, la sua famiglia e tutto il regno alle sue preghiere.
Dopo aver predetto al re e ad altri il giorno della loro morte, e benedetti i suoi religiosi, si addormentò nel Signore, illustre per virtù e miracoli, il 25 giugno dell'anno 1142.
PRATICA. Fare sempre con giubilo la volontà del Signore, ricorrendo a lui nei pericoli.
PREGHIERA. O Signore, concedi, per intercessione del tuo servo S. Guglielmo, di compiere nella nostra vita la tua santissima e amabilissima volontà, affinchè possiamo riportare vittoria sui nemici della nostra salvezza.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Goleto presso Nusco in Campania, san Guglielmo, abate, che, pellegrino dalla città di Vercelli, fattosi povero per amore di Cristo, fondò su invito di san Giovanni da Matera il monastero di Montevergine, in cui accolse con sé dei compagni che istruì nella sua profonda dottrina spirituale, e aprì molti altri monasteri sia di monaci sia di monache nelle regioni dell’Italia meridionale.
Consulta, illegittima la proroga delle concessioni balneari in Sicilia Viola la direttiva Bolkestein. Accolto il ricorso del governo
lunedì 24 giugno 2024
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Domani per "Racconti d'estate - Cinema in piazza" del MMS proiezione de "Gli oceani sono i veri continenti"
In un paesino dell'entroterra cubano dove sembra che il tempo si sia fermato, personaggi vivi e mai rassegnati si muovono nel vuoto in una realtà inerte, dove “tutto cambia perché nulla cambi” come recita il celebre passaggio de “Il Gattopardo” ricordato qui da uno dei protagonisti.
Un continente di segni, di sentimenti, che si riempie del “Mai più” e dove ogni intento comunicativo sembra passare attraverso l’immagine della fuga, perché come scrisse John Berger nelle sue lettere “L’opposto dell’amore non è l’odio, ma la separazione”.
Dolce e crudele allo stesso tempo, “Gli oceani sono i veri continenti” sarà il film in programma martedì 25 Giugno ed è uno di quegli esordi semplicemente da non perdere.
Judo : Okay la giornata della solidarietà sportiva ma il maestro Bisazza "non ha peli sulla lingua"
"Anche per quest’anno abbiamo portato a termine la giornata della solidarietà sportiva. Un doveroso ringraziamento va a tutti i partecipanti . Ai ragazzi di Sport 21 di Palermo, al maestro Patania di Messina e responsabile Csen e a tutti i nostri ragazzi presenti. Certo, parecchi erano gli assenti e questo mi è dispiaciuto molto perché chi aveva problemi seri o esami scolastici va capito ma gli altri no, a parte la mancanza di rispetto nei miei confronti. La mancanza di rispetto nei confronti dei figli è palese: dopo aver lavorato tanto in palestra meritavano il confronto con gli altri per acquisire la sicurezza necessaria che solo il confronto con gli altri può dare .
Un altro doveroso ringraziamento va all’assessore dei servizi sociali di Lipari. la dottoressa Cristina Roccella, sempre presente alle manifestazioni e al vicesindaco di Lipari, Saverio Merlino, impegnato in attività istituzionali . Inoltre volevo ringraziare tutti gli sponsor che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione .
Salina, Malfa e UniMe insieme per la biodiversità: al via il progetto "Flora Eoliana in Ambiente Urbano" con l’Orto Botanico. Inaugurato con Maria Grazia Cucinotta
Il comune di Malfa, nell’ambito di un progetto di riqualificazione del centro storico, grazie ad una collaborazione con l’Orto Botanico universitario “Pietro Castelli”, ha scelto di inserire nelle fioriere pubbliche piante autoctone delle Isole Eolie. Specie tipiche della macchia mediterranea, specie più rare ed endemismi di queste isole, proposte non solo per la loro valenza naturalistica ma anche per il loro valore ornamentale.
L'ambiente urbano diviene quindi luogo di conservazione della biodiversità e preservazione dell’identità locale attraverso elementi, le piante spontanee, tra i più peculiari e caratterizzanti delle isole. Corbezzoli, lentischi, mirti e ginestre, l’endemico Fiordaliso delle Eolie (Centaurea aeolica), la rara Vedovina delle scogliere (Lomelosia cretica) dalle affascinanti fioriture primaverili e l’Assenzio arbustivo (Artemisia arborescens) possono essere osservate da vicino, opportunamente etichettate, lungo le strade di Malfa: uno stimolo per ritrovarle poi lungo i sentieri.
Questo progetto testimonia l'impegno concreto del Comune di Malfa e dell’Orto Botanico “Pietro Castelli” nella salvaguardia dell'ambiente e nella promozione della sostenibilità. È un'opportunità unica per celebrare e preservare il ricco patrimonio naturalistico delle Isole Eolie.
Il Vice Sindaco di Malfa, Giuseppe Siracusano, ideatore e promotore del progetto con la prof.ssa Picone, ha espresso la sua soddisfazione: "Questa iniziativa rappresenta un passo importante per valorizzare il nostro patrimonio naturale e sensibilizzare la comunità sull'importanza della biodiversità. Ringraziamo l’Orto Botanico dell'Università di Messina per la preziosa collaborazione e invitiamo tutti i cittadini a partecipare attivamente nella tutela delle nostre risorse naturali."
Stromboli: Cessato il trabocco lavico sulla Sciara del fuoco. Di nuovo in funzione il sistema allerta maremoti
COMUNICATO - L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica durante la notte, il trabocco lavico sulla Sciara del Fuoco si è gradualmente esaurito, e i piccoli flussi lavici generati durante la giornata di ieri sono fermi ed in raffreddamento. Persiste invece una modesta attività di spattering alle bocche nell'area craterica nord della terrazza craterica, mentre nell'area craterica sud le esplosioni avvengono ad intervalli di circa 5-10 minuti. Rispetto al precedente comunicato l'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato oscillazioni tra il livello alto e quello molto alto; attualmente permane sul livello alto. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni GNSS (HF) e clinometrica non mostrano variazioni significative rispetto all'ultimo comunicato.
NDD di Eolienews - Intanto - come comunicato dall'Università degli Studi di Firenze - sono stati risolti i problemi, registrati nei giorni scorsi, alla Meda PLB (boa ondametrica) e il sistema di allerta tsunami è nuovamente operativo
Festeggiano il compleanno...
... Ivana Caccetta, Rossella Mirabito, Ella Di Benedetto, Jessica Greco, Giovanna Mandarano, Loredana Natoli, Vincenzo Lo Schiavo.
Ricordando...Angelo Biviano
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
In cerca della forza invisibile che plasma il pianeta. Iniziati da Stromboli i campionamenti di microorganismi alle Eolie
Forse meno spettacolare degli organismi complessi, la vita unicellulare ha da sempre modificato il pianeta, a partire dalla produzione dell'ossigeno che oggi respiriamo. “Non possiamo scindere il pianeta dalle forme di vita, sono due elementi in continua trasformazione e uno modifica l’altro. E' una co-evoluzione costante di cui però sappiamo ancora molto poco”, dice Giovannelli. Per capire più facilmente questa relazione, i luoghi ideali sono gli ambienti estremi, nei quali è possibile osservare dinamiche senza i disturbi dovuti alla presenza di altre forme di vita.
“Le Eolie, come in realtà altri siti in Italia, sono per noi un parco giochi perché sono ricche di micromondi estremi e finora studiati solo sotto il profilo geologico. Non sappiamo praticamente nulla delle comunità microbiche che vi vivono”, osserva il ricercatore. “Dimentichiamo l’importanza che hanno questi micromondi anche nel nostro quotidiano, ma sono fondamentali. Per esempio- conclude - per la ricerca medica e terapie anticancro o per la genetica, o ancora per la ricerca di bioplastiche o di nuove fonti di energia pulita”.
Oggi, 24 giugno: Natività San Giovanni Battista
Il culto e l'alto onore tributato dalla Chiesa al grande Battista col celebrarne la natività è certo un segno della grandezza di questo uomo santificato prima ancora della sua nascita.
Zaccaria, suo padre, era della classe di Abia, e come sacerdote attendeva agli uffici del tempio. Elisabetta, sua consorte, era sterile e avanzata negli anni: ambedue però camminavano irreprensibili nella legge del Signore.
Così dicendo l'Angelo scomparve.
Quando furono compiti i giorni del suo ministero se ne tornò a casa. Allora si compì la parola del Signore;
Un altro spettacolo ci si presenta. Gabriele lascia nuovamente il cielo; sorvola le montagne della Giudea e si porta a Nazareth ad una verginella in dolce contemplazione.
Ave grazia piena! A questo saluto Maria si turba ma rassicurata dall'Angelo, crede e diviene all'istante madre di Dio. Saputo poi che la cugina Elisabetta deve partorire, Maria si dirige frettolosa verso la città. L'abbraccio colla cugina, la purificazione di Giovanni, le parole ispirate di Elisabetta fanno proromper Maria in quel cantico di lode e di benedizione a Dio che è la più bella e la più sublime di tutte le poesie, il più dolce di tutti i canti: il Magnificat. Ecco i prodigi coi quali fu circondata la Natività del Battista, il Precursore di Cristo, l'ultimo e il più insigne tra i personaggi che nel corso di quaranta secoli preannunziarono il Salvatore. La sua vita mortificatissima trascorsa quasi tutta nel deserto e nella predicazione del regno messianico, fanno di S. Giovanni uno dei santi più grandi.
titolo San Giovanni Battista
Le sue relazioni con il Salvatore sono intime. È Giovanni che lo battezza nel Giordano: ancora lui che lo mostra ai discepoli con quelle parole: « ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati dal mondo ». E a chi, stupito della sua vita e della sua predicazione, domandava: « Sei tu il Messia? » rispondeva: « Io sono la voce di colui che grida nel deserto: raddrizzate le vie del Signore. Io non sono il Cristo: ma fui mandato innanzi a lui. Bisogna che Egli cresca e che io diminuisca ».
anno 1655 circa titolo Battesimo di Cristo
E Giovanni diminuì veramente. Dopo aver additato il Messia, insegnato ad ogni ceto di persone il modo di ricevere il Salvatore, è preso e decapitato in odio alla verità. Più splendido coronamento alla sua missione non poteva desiderare.
PRATICA. Impariamo dal Battista la fermezza nella fede, l'amore alla mortificazione e alla penitenza.
PREGHIERA. O Giovanni, che preparasti i sentieri, deh! fa che noi possiamo percorrere speditamente la via che ci separa dal cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. Solennità della Natività di san Giovanni Battista, precursore del Signore: già nel grembo della madre, ricolma di Spirito Santo, esultò di gioia alla venuta dell’umana salvezza; la sua stessa nascita fu profezia di Cristo Signore; in lui tanta grazia rifulse, che il Signore stesso disse a suo riguardo che nessuno dei nati da donna era più grande di Giovanni Battista.
domenica 23 giugno 2024
Intensa attività dello Stromboli, attivate procedure operative interne. Lo comunica la Protezione civile regionale
Attivate a Stromboli le procedure operative interne, per intensa attività vulcanica di spattering. Le ha attivate il capo della Protezione Civile regionale, ingegner Salvo Cocina, che si è messo in contatto con il responsabile delle emergenze del Dipartimento nazionale, con il prefetto di Messina e con il sindaco di Lipari.
Tali procedure prevedono un costante rapporto con i Centri di Competenza che svolgono attività di monitoraggio del vulcano eoliano.
Cocina ha, altresì, invitato il sindaco a informare, a fini precauzionali e preventivi, la popolazione e soprattutto le guide che devono adottare precauzione massima e, se è il caso, sospendere le escursioni. L’attivazione segue quella che è stata, nella giornata di oggi, l’intensificazione dell’attività vulcanica, così come evidenziato dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo.
A partire dalle quattordici circa - così come abbiamo già riportato in altro articolo - dalla bocca 1 di nord – est, si verifica una intensa attività di spattering che alimenta modeste tracimazioni di lava che, al momento, sono confinate nella parte alta della Sciara e la cui lunghezza non supera i cento metri. Contestualmente si osserva un rotolamento di blocchi lavici che raggiungono la linea di costa, attraverso la stessa Sciara. L’attività, iniziata alle quattordici, è stata preceduta, a partire dalle cinque e venti, da un incremento dei valori dell'ampiezza media del tremore vulcanico che rapidamente si è portata dal livello alto a quello molto alto. Il valore massimo è stato raggiunto alle dodici e trenta. Le reti di monitoraggio delle deformazioni e clinometriche non mostrano variazioni significative.
Ricordiamo che, al momento, il sistema di rilevazione dei maremoti, che culmina nella boa ondametrica, installata al largo di Stromboli, sviluppato e gestito dall’Università di Firenze UniFI, è da ieri, fuori uso, per un problema tecnico. Nelle prossime ore sarà effettuato un intervento d’urgenza al fine di poterlo riattivare.
SILVIA E LUCA SI SPOSANO A STROMBOLI E DONANO UN ELETTROCARDIOGRAFO PORTATILE
Ieri, al Gabbiano Residence, alla fine della cerimonia hanno donato un elettrocardiografo portatile per la comunità. Un moderno dispositivo che, collegato a qualunque smartphone, è in grado di trasmette in tempo reale un elettrocardiogramma perfetto e affidabile.
"A loro - scrivere l'assessore Carolina Barnao, che ha officiato il matrimonio civile, vogliamo esprimere i nostri migliori auguri e la nostra più profonda gratitudine".
Stromboli: In corso intensa attività di spattering con tracimazione di lava
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle ore 12:00 UTC (14:OO) circa si osserva un'intensa attività di spattering alla BN1 di Stromboli, che sta alimentando modeste tracimazioni di lava sulla parte alta della Sciara del Fuoco, con una lunghezza di circa un centinaio di metri. Si osserva inoltre il rotolamento di blocchi sulla Sciara fino alla linea di costa.
Alle ore 03:20 UTC (ore 05:20) circa, si è osservato un incremento dei valori dell'ampiezza media del tremore vulcanico che rapidamente si è portata dal livello alto a quello molto alto, permanendo su quest'ultimo. Il valore massimo è stato raggiunto alle ore 10:30 UTC (12:30) . La frequenza oraria degli eventi VLP è da questa notte stabile su un numero di circa 10 eventi l'ora. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni GNSS (HF) e clinometrica non mostrano variazioni significative..
Rifiuti, chiusa la discarica di Lentini. L'appello dell'assessore Iacolino ai cittadini
Scrive l'assessore Gianni Iacolino: "Si invita la cittadinanza ad un rispetto più attento del conferimento rifiuti , riducendo di molto la componente secca ( indifferenziata) , anche alla luce della improvvisa chiusura della discarica di Lentini , che nell'immediato arrecherà disservizi in molti Comuni della Sicilia Orientale. Il Comune di Lipari si è già attivato per conferire in siti alternativi".
Festeggiano il compleanno...
Domenica tragica a Milazzo,16enne perde la vita nello schianto con il suo SH contro un albero
Foto: Gazzetta del sud |
L' impatto, devastante, gli ha provocato gravissimi traumi. Condotto d'urgenza in ospedale dall'ambulanza dl 118 è morto pochi minuti dopo.
Il giovane si stava recando a lavoro in un locale milazzese.
Oggi, 23 giugno: San Lanfranco Beccari
Nato appunto a Pavia nella nobile famiglia Beccari (o de Beccaria) nei primi decenni del sec. XII, Lanfranco fu consacrato Vescovo della sua città da Papa Alessandro III. La ricostruzione della sua biografia si deve in prima istanza al suo successore nella Cattedra episcopale, Bernardo che scrisse, poco dopo la sua morte, una "Vita Lanfranci": nella quale sono riportati, letteralmente, vita, morte e miracoli del futuro Santo. Da questo scritto e da numerosi altri contributi bibliografici emerge la figura carismatica di Lanfranco: amabile con i buoni, ma energico con i cattivi, pio, caritatevole e di vita esemplare. Difensore del potere della Chiesa in un periodo in cui si verificavano spesso controversie tra Papato e Autorità laiche, tra Guelfi e Ghibellini Egli difese con forza le proprietà e le prerogative ecclesiastiche e per questo motivo risultò presto inviso ai Consoli che governavano il Comune di Pavia, finendo per essere svillaneggiato e angariato da un certo numero di influenti cittadini pavesi. La situazione arrivò a una gravità tale che il Vescovo fu costretto a lasciare Pavia e a recarsi a Roma, ove trovò conforto e sostegno da parte del Papa. Ritornato a Pavia, ma ormai stanco di lottare, si ritirò nel monastero vallombrosano, allora ancora detto del S. Sepolcro (nei pressi della città ma non entro le sue mura), dove morì il 23 giugno (forse) del 1198, come appare da una lettera di Innocenzo III del 8 agosto di quell'anno.
La fama di santità di Lanfranco si diffuse rapidamente attraverso il territorio pavese e dei dintorni, anche in funzione dei numerosi miracoli subito attribuiti al Vescovo. Leggendo il piacevole libro di Vittorio Lanzani "Cronache di Miracoli. Documenti del XIII secolo su Lanfranco Vescovo di Pavia" si può constatare, non solo che già il successore Bernardo fece registrare, con atto notarile, ben 40 casi riconosciuti come miracolosi, ma anche come alcuni di questi eventi abbiano davvero un carattere di grande originalità. Insieme alla registrazione di guarigioni o scampati pericoli si trovano infatti almeno tre testimonianze di prigionieri liberati in seguito ad eventi prodigiosi verificatisi dopo che questi avevano elevato invocazioni al Santo. Alcuni dei documenti notarili dell'epoca sono ancora reperibili negli archivi pavesi e riportano le dichiarazioni dei protagonisti e di numerosi testimoni dei fatti citati.
Nel febbraio del 1202 il giovane Giovanni Boglario si trova detenuto per "carcerazione a lunga durata e coartazione con ceppi di ferro a mani e piedi. Nulla viene detto sul reato così punito, ma si registra il fatto che il prigioniero, "soffrendo molto per i ceppi di ferro", aveva invocato l'aiuto di S. Lanfranco: facendo voto di servizio perpetuo nel Convento del S. Sepolcro qualora fosse stato liberato dalle catene. Nella notte seguente il ragazzo sogna S. Lanfranco e al risveglio si trova libero dai ceppi, anche se questi giacciono a terra perfettamente chiusi. Le guardie, ovviamente, non credono subito al miracolo e sospettano un tentativo di evasione, ma i controlli alle cavigliere e alle manette di ferro confermano la loro regolare chiusura e l'assenza di segni di effrazione. Con l'intervento del Vescovo Bernardo, Giovanni viene quindi graziato e può continuare la sua vita al servizio della chiesa ora intitolata a S. Lanfranco.
In data 1 giugno 1202 Uberto Verri riesce ad evadere dai sotterranei del carcere e fugge salendo verso la Torre di Porta di Palazzo, dove incontra però un manipolo di guardie che lo riacciuffano. Nella concitazione del momento, per quanto i carcerieri avessero promesso di non far del male al prigioniero, uno degli sgherri pugnala il malcapitato, che viene riportato in cella sanguinante e ormai in fin di vita. Nella sua disperazione Uberto invoca S. Lanfranco e la mattina dopo si ritrova risanato e con la ferita ormai cicatrizzata. Sono le stesse guardie, tra cui il responsabile dell'accoltellamento, a testimoniare l'evento miracoloso.
Il fatto più eclatante si verifica comunque nell'ottobre del 1203. La carretta che porta i condannati a morte verso la forca, per l'impiccagione, trasporta due condannati: uno di essi è Alberto da Novara, giudicato colpevole di "molti gravi peccati e misfatti". Questi comincia presto a proclamare pubblicamente il suo pentimento per i reati commessi e ad invocare l'aiuto di San Lanfranco di fronte alla morte. Dopo la regolare impiccagione del primo condannato, si passa a sistemare la corda al collo di Alberto, che da parte sua continua a pregare. La botola si apre, l'impiccato resta appeso per il collo, ma la morte non sopraggiunge. Anzi, egli continua ad elevare preghiere ad alta voce. Al boia e ai suoi aiutanti non resta che liberare il condannato in modo da verificare la corda e controllarne l'efficienza. Per altre due volte si tenta di impiccare Alberto, persino cercando di tirare il malcapitato per le gambe in modo da facilitarne il soffocamento, niente da fare: l'impiccato mancato continua ad elevare preghiere e ringraziamenti a S. Lanfranco. Di fronte all'evento prodigioso non resta quindi alle Autorità civili che adeguarsi a concedere la grazia già data dal Potere Divino.
A questi fatti si può associare un ultimo evento prodigioso dovuto a San Lanfranco. Questo è documentato nel bassorilievo scolpito sulla destra dell'Arca che conserva il corpo del Santo tumulato nella chiesa: "La giovane Gelasia, condannata con la falsa accusa di aver avvelenato il fratello, esce salva dal rogo".
sabato 22 giugno 2024
Ricordando... Angelina Monte in Imbruglia
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Satnam Singh era una persona, un essere umano. Il pensiero di Francesco Coscione
Francesco Coscione
Festeggiano il compleanno...
Eoliani che che non ci sono più" ( 39° video, deceduti a luglio - agosto 2018: durata 1 minuti e 55)
Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato.
Nel video: 1) Angelo Biviano; 2) Angelino Pittari; 3) Annetta Natoli in Chiofalo; 4) Bartolomeo Paino; 5) Benito Stramandino; 6) Felice Lopes; 7) Felice Paino; 8)Franco Restuccia; 9) Giuseppa Mangano; 10) Giuseppe Beninati; 11) Giuseppe Muscarà; 12) Grazia Biviano; 13) Giuseppe Iacolino; 14) Isabella De Luca; 15) Maria Reitano in Famularo; 16) Mario Cusolito; 17) Olga Sciacchitano in Russo; 18) Vincenzo Sidoti.Oggi, 22 giugno: San Paolino da Nola
Ai doni intellettuali elargitigli da Dio, egli unì severi e profondissimi studi, apprendendo a perfezione la musica e l'eloquenza. Ma ciò che più di tutti lo distinse, sia prima che dopo la sua conversione, fu l'esimia carità verso i poveri e i derelitti.
Ricchissimo e nobilissimo, entrato nella carriera politica, venne presto innalzato alla dignità di senatore e con questo onorifico titolo venne in Italia, fissando la sua sede a Nola. Quivi, scosso dai fatti strepitosi che avvenivano alla tomba del martire S. Felice, cominciò ad avvicinarsi alla fede di Cristo.
Ritornato in Francia, ricevette il battesimo da S. Martino, vescovo di Tours e durante una permanenza in Spagna conobbe un'avvenente e pia giovane, Therasia, che sposò. Ambedue però decisero poi di perseguire un ideale di perfezione evangelica fondato sulla povertà, l'ascetismo e la preghiera, spinti a quella decisione fu la morte prematura del figlioletto, Celso.
Abbandonata ogni altra occupazione, approfondì lo studio delle Sacre Scritture, e, fedele interprete di quelle parole di vita, ne ricavò un grande disinteresse delle grandezze umane ed un ardente desiderio dei beni eterni. Distribuì le sue ingenti ricchezze ai poveri e, separatosi dalla sua fedele consorte, che rinunziando al matrimonio prendeva il velo, si recò a Barcellona.
Il Signore però, sempre ammirabile nelle sue vie, vedendo ormai quell'anima pronta al sacrificio, non tardò ad eleggersela.
Mentre nella città di Barcellona assisteva alla solennissima festa del S. Natale, fu preso dal popolo e fatto consacrare sacerdote. Assunto all'altissimo onore di ministro di Dio, il Santo mise a servizio del suo augustissimo re tutte le sue forze intellettuali e morali, tanto che in breve tempo crebbe talmente la sua stima che, ricchi e poveri, piccoli e grandi, principi e governatori ricorrevano a lui chiedendogli consiglio nelle più importanti e difficili imprese e tenendolo come l'oracolo della città. Egli però, che amava essere a tutti sconosciuto, partì dalla Spagna e venne a stabilirsi a Nola. Quest'uomo già illustre per essere stato senatore e console, vestito di rozza tonaca passava i giorni e le notti nelle veglie e nei digiuni, continuamente assorto nella contemplazione delle cose celesti. Si stabilì insieme alla consorte in un'ospizio per i poveri da lui edificato. Divenuto vacante il vescovado di Nola, Paolino venne unanimemente eletto vescovo.
Consapevole del nuovo compito e delle tante anime che da lui aspettavano il pane spirituale della divina parola, cercò di adempiere in modo perfetto questo suo delicatissimo ufficio di padre e maestro.
Ma la morte ormai s'avvicinava. Dopo essere infatti ritornato a Nola da un viaggio che aveva fatto per liberare i cristiani rimasti prigionieri dei barbari, si ammalò e s'addormentò nel Signore l'anno 431, lasciando numerosi scritti grandemente apprezzati per la loro sapienza.
PRATICA. - Impariamo ad avere carità verso Dio e verso il prossimo.
PREGHIERA. - O Dio, concedici, dietro l'esempio del santo vescovo Paolino, di disinteressare le cose terrene e desiderare le celesti.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Paolino, vescovo, che, ricevuto il battesimo a Bordeaux e lasciato l’incarico di console, da nobilissimo e ricchissimo che era si fece povero e umile per Cristo e, trasferitosi a Nola in Campania presso il sepolcro di san Felice sacerdote per seguire da vicino il suo esempio di vita, condusse vita ascetica con la moglie e i compagni; divenuto vescovo, insigne per cultura e santità, aiutò i pellegrini e soccorse con amore i poveri.
venerdì 21 giugno 2024
Stromboli, domani su Linea Blu di Rai uno.
Fabio Gallo andrà alla scoperta di Ginostra, minuscolo borgo dove si arriva solo via mare: qui non ci sono auto, gli asinelli aiutano i turisti a portare i bagagli. Ed ancora salirà alle pendici del vulcano per assistere da vicino alle eruzioni, affacciato sulla Sciara del fuoco,
‘Linea Blu’ parteciperà all’ultimo giorno di scuola a Stromboli, protagonista di un piccolo boom demografico: i bimbi di asilo e scuole elementari sono raddoppiati in pochi anni.
E ancora i giovani, i ragazzi, saranno protagonisti di un momento di grande emozione, il battesimo del mare, il primo respiro sott’acqua con una bombola sulle spalle.
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A tal proposito è stata emessa ordinanza da parte del comandante della polizia municipale di Lipari, Francesco Cataliotti.
Diversi i cittadini, così come i turisti, che hanno lamentato come l'andirivieni di questi mezzi, costituisse pericolo per la pubblica incolumità
Trasporti marittimi: Federalberghi Isole Eolie chiede soluzioni concrete e immediate per non aggravare i danni
Lipari, 21 giugno 2024 - La situazione dei trasporti marittimi a mezzo navi tra Milazzo e le isole Eolie continua a destare preoccupazioni tra cittadini e operatori turistici. A rilanciare la questione è Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie, che – in una nota inviata ieri a tutti gli Enti e soggetti interessati con in testa il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e l’Assessore Alessandro Aricò - denuncia gravi disservizi e aumenti tariffari che penalizzano sia i residenti che i turisti.
Capacità insufficiente e ritardi: una combinazione insostenibile
I problemi principali riguardano l’insufficiente capienza dei mezzi di trasporto attualmente in servizio e i frequenti ritardi. Molte delle navi sono ormai obsolete e non riescono a soddisfare la domanda crescente, soprattutto durante la stagione turistica. Ad esempio, la motonave Antonello da Messina, varata nel 1978, ha una capacità limitata a 70 auto, mentre la Lippi, varata nel 1990, può trasportarne solo 76. La recente sostituzione della Pietro Novelli (capacità di 106 auto) con la Antonello da Messina ha quindi aggravato i disagi anche perché l’Isola di Stromboli (168 auto) risulta – nonostante ci si trovi nel pieno della stagione turistica - ancora in cantiere.
Inoltre, i continui ritardi, dovuti a problemi tecnici, cambi nave e operazioni di manutenzione e buncheraggio, stanno creando enormi difficoltà. Negli ultimi giorni, si sono registrati ritardi significativi: il 12, 13, 15, 16, 17, 18, 19 e 20 giugno hanno visto ritardi fino a 2 ore e mezza, causando un vero e proprio caos.
Tariffe alle stelle sui mezzi in convenzione ministeriale: un problema inaccettabile
Non bastassero i problemi operativi, Federalberghi sottolinea anche gli aumenti esorbitanti delle tariffe. Da giugno 2022 a dicembre 2022, le tariffe sono aumentate per un totale del 56% e così permangono a tutt’oggi. Questi rincari pesano gravemente sul costo della vita nelle isole e scoraggiano i turisti, in particolare quelli che viaggiano nei weekend o per brevi soggiorni.
Le Richieste di Federalberghi
Di fronte a questa situazione critica, Federalberghi Isole Eolie chiede interventi immediati. Le principali richieste sono:
- Accelerare la messa in linea della motonave Isola di Stromboli o di altri mezzi adeguati.
- Rigenerare e integrare il parco Navi, con nuove soluzioni da implementare nel rinnovo della convenzione regionale, prevista per settembre 2024.
- Reperire le risorse necessarie per fronteggiare gli insostenibili aumenti tariffari.
- Istituire un tavolo permanente di confronto con tutte le parti interessate, per trovare soluzioni rapide e concrete.
Christian Del Bono ha ribadito l'urgenza di migliorare la qualità dei servizi marittimi per garantire il benessere delle comunità locali e supportare il turismo, vitale per l’economia delle isole.
Qui il testo completo della nota: https://bit.ly/4c5qcCa
Festeggiano il compleanno...
Ricordando...Angelina China
Oggi, 21 giugno: San Luigi Gonzaga
Nacque da Maria Santena di Chieri e dal marchese Ferdinando, discendente dalla nobile e potente famiglia dei Gonzaga, nel 1568. Dalla madre, insieme col latte succhiò pure i primi germi di santità, facendo prevedere l'eccelso grado di perfezione a cui sarebbe sì rapidamente asceso.
Ancora piccolo, molte volte fu veduto dai servi e dalla stessa madre in un angolo remoto del palazzo assorto in preghiera.
Il marchese suo padre, intanto, ignaro di tutto il lavoro soprannaturale che la grazia divina operava nel suo caro Luigino, e sedotto dal desiderio di grandezza, intendeva fare del figlio una celebrità. Perciò non cessava di mandarlo or da questo, or da quell'altro grande, senza avvedersi che un tale modo di agire contribuiva mirabilmente a rendere uggiosa al giovane principe la vita pomposa, vuota e sciocca delle corti.
Luigi contava appena sedici anni quando chiese al padre di entrare nella Compagnia di Gesù. Questi, vedendo fallite e deluse tutte le sue speranze, si oppose, ma invano. Il nostro Santo insistè con tanto coraggio e fermezza, che vinse le opposizioni paterne. Ed eccolo finalmente, dopo la bufera, approdare al porto desiderato della Compagnia di Gesù. Fin dal suo primo ingresso nella religione, egli si prefisse un programma di vita: dietro l'illuminata guida dei suoi superiori, avrebbe fatto tutto quello che tornasse gradito al Signore e fuggito come peste e veleno tutto ciò che in qualche modo potesse offenderlo.
Nonostante la sua innocenza, non risparmiò duri colpi di flagello al suo corpo, perché noi tutti, non innocenti e dalla carne guasta, imparassimo quale è il mezzo per spegnere la triste fiamma della passione. A questo aggiunse una semplice ma affettuosa devozione a Maria SS, a cui consacrò il suo giglio profumato col voto di perpetua verginità. Ventiquattrenne fu trovato maturo per il cielo. In Roma serpeggiava la peste micidiale, che seminava ovunque le sue vittime. Il santo giovane chiese di essere mandato in soccorso dei poveri appestati, e fu accontentato, ma egli stesso contrasse il morbo. Dopo pochi giorni di malattia, circondato dai confratelli, se ne volava serenamente al cielo il 21 giugno del 1591.
Dal Papa è stato proposto a modello di tutta la gioventù.
PRATICA Per custodire la purezza occorre la preghiera, la mortificazione e la fuga delle occasioni pericolose.
PREGHIERA. O angelico S. Luigi, facci comprendere che la cosa più importante su questa terra e il farci santi.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di san Luigi Gonzaga, religioso, che, nato da stirpe di principi e a tutti noto per la sua purezza, lasciato al fratello il principato avito, si unì a Roma alla Compagnia di Gesù, ma, logorato nel fisico dall’assistenza da lui data agli appestati, andò ancor giovane incontro alla morte.