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sabato 29 giugno 2024
Oggi, 29 giugno: Santi Pietro e Paolo
venerdì 28 giugno 2024
Piano regolatore dei porti del Comune di Lipari. Le osservazioni di Fratelli d'Italia - Lipari
Al Sindaco del Comune di Lipari
Dott. Riccardo Gullo
Oggetto: PIANO REGOLATORE DEI PORTI
OSSERVAZIONI DEL PARTITO FRATELLI D’ITALIA - LIPARI
Premesso che riteniamo fondamentale e prioritario la redazione del piano
regolatore dei porti del Comune di Lipari, al fine di predisporre una valida e
adeguata programmazione di tutti gli interventi necessari a garantire lo
sviluppo della portualità nelle nostre isole in funzione di quelle che sono le
esigenze socio-economiche di questo territorio nei prossimi anni. A questo
proposito, riteniamo utile che il piano regolatore dei porti prenda in considerazione
tutti gli studi fatti in questi ultimi 20 anni compreso quello che interessa
l’area compresa tra Punta Scaliddi e Pignataro
e i progetti redatti da Genio Civile opere marittime ed in particolare
quello previsto per l’allungamento del pontile degli aliscafi, considerati
tutti gli studi fatti che possono essere a nostro avviso recuperati e
utilizzati per accelerare e rendere meno costose le procedure necessarie.
In particolare noi prevediamo nelle singole isole interventi di seguito elencati:
ISOLA
DI LIPARI
Per l’isola di Lipari anche in funzione degli ampi
dibattiti avuti negli ultimi trent’anni riteniamo importante i seguenti
interventi:
-
Ampliamento
del porto di Pignataro attraverso la realizzazione del molo di sottoflutto che
parte da Bagnamare verso Monterosa e prolungamento del banchinamento esistente
per oltre 40 m. Con questo intervento si riuscirà a garantire il posizionamento
di ulteriori 300 barche e il miglioramento della capienza del porto esistente
al fine di poter garantire i giusti spazi ai pescatori, ai diportisti locali e
alle barche passeggeri diverse da quelle di linea e alla portualità turistica.
In particolare nella parte esterna della diga foranea sarà utile un approdo
turistico “non protetto” capace di ospitare imbarcazioni di grandi dimensioni.
Detto porto comunque resterà sempre porto rifugio nel caso di cattive
condizioni meteo e avrà destinata una parte per permettere l’attracco di almeno
due aliscafi la sera i cui posti resteranno a disposizioni in caso di attracco
alternativo. Inoltre riteniamo necessario, sempre a Pignataro accanto alla
Capitaneria di Porto, realizzare una piccola banchina protetta con area
banchinata annessa dove poter collocare i mezzi militari (Capitaneria di Porto,
Finanza, Carabinieri e Vigili del Fuoco.
-
Realizzare un sottobanchinamento di protezione della
strada provinciale che parte in prossimità dei vigili del Fuoco e si collega
con il sottoflutto del porto di Pignataro che potrà avere oltre la funzione di
proteggere il muro di sostegno della strada provinciale sovrastante anche
quella di attracco di altri servizi e di attracco per barche di grandi e medie
dimensioni.
-
Prolungamento
del Porto commerciale di Sottomonastero di almeno 20 metri
-
Realizzazione
del prolungamento del molo degli aliscafi per arrivare ad una lunghezza
complessiva di 200 metri così come da progetto realizzato al Genio Civile Opere
Marittime
-
Porto di
Marina Corta, Prolungamento dei due bracci sia a sud che a nord per circa 40 m
e realizzazione delle barriere di sottoflutto in scogli naturali al fine di
mettere in sicurezza i due specchi acquei da destinare per il lato nord a
servizio della marineria della pesca e il lato sud alle barche a noleggio;
destinando sulla punta estrema del molo sud uno spazio per l’attacco delle
barche al trasporto passeggeri per escursioni provenienti dalla terraferma e
dalle Eolie. Inoltre si può valutare sempre per il porto di Marina Corta di realizzare un braccio sul
lato est che metta in sicurezza l’intera penisola e in particolare la “Chiesa
del Purgatorio”, offrendo la possibilità di approdo anche a natanti di grandi
dimensioni.
-
Prolungamento
del molo di Acquacalda ed allargamento dello stesso, il tutto su pali, al fine
di permettere il normale spostamento della spiaggia. Con detto intervento
questo molo potrà essere adibito ad attracco alternativo sia delle navi che
degli aliscafi in caso di brutto tempo su Lipari.
-
Molo di
Porticello adeguamento dello stesso al fine di garantire un’agevole attacco di
emergenza e realizzazione nelle immediate vicinanze di uno scalo di alaggio.
- Molo di Canneto prolungamento dello stesso per circa 20 m tutto su pali.
VULCANO
Adeguamento
messa e in sicurezza dei moli di Gelso e di Vulcano Ponente al fine di renderli
operativi come attracchi alternativi
STROMBOLI
- GINOSTRA
Adeguamento e completamento del molo di Ficogrande per
adibirlo a scalo alternativo e di emergenza .
Studio per la realizzazione di una piccola darsena al fine di rendere possibile la realizzazione di un piccolo porto protetto, fondamentale per l’isola di Stromboli per i suoi abitanti e per i turisti. Lo stesso potrà essere utilizzato come alaggio; questo permetterà di eliminare tutte le ruspe e le barche posizionate nella zona di Scari.
PANAREA - Ampliamento e Adeguamento funzionale del molo esistente
FILICUDI - Ampliamento e Adeguamento funzionale del molo di Filicudi Porto e di Pecorino Adeguamento e miglioramento funzionale dei moli esistenti di Pecorini e
ALICUDI - Ampliamento e Adeguamento funzionale del molo
esistente
Certi che le nostre osservazioni siano oggetto di
attenzione inviamo:
Responsabile Comunale - Fratelli d’Italia - Lipari
Eoliani che non ci sono più (Deceduti a Novembre - Dicembre 2018) 40° video - durata : 1 minuto e 6 secondi
Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato.
In questa slide: Antonino Iacono, Antonio Pellegrino, Bartola Monteleone in Pittari, Cristina Curkovski in D'Ambra, Domenico Marocchini, Enrico La Torre, Felice Cannistrà, Giovanni Casamento, Giuseppa Mollica ved. Barile, Giuseppe Lo Schiavo, Giovanni D'Amico, Lino (Pinuccio) Casserà, Maria Spanò ved. Cincotta, Masina Mannello in Di Maro.Cave di pomice : Sidoti ( Italia Nostra) chiede l’intervento del ministro Musumeci
lo scrivente dott. Angelo Sidoti, nella qualità di Presidente della sezione dell’Isole Eolie dell’Associazione Italia Nostra, nell’interesse della Comunità Eoliana, sottopone alla Sua attenzione quanto segue. Nell’ultimo ventennio il territorio dell’isola di Lipari ha subito un significativo processo di degrado ambientale, proprio nell’area delle Cave di Pomice, in cui vi erano gli insediamenti industriali della società PUMEX s.p.a. che, nello specifico, si occupava di escavazione e di coltivazione della pomice. Il territorio in località Porticello in occasione delle sempre più frequenti piogge torrenziali è stato interessato da fenomeni di dissesto idrogeologico, allagamenti, smottamenti e frane di terreni collinari, con grave pregiudizio per la viabilità e, per la sicurezza di persone, cose e animali.
L’elevata vulnerabilità del territorio è frutto della mancata manutenzione di griglie, di argini e di ogni altra opera idraulica ma, soprattutto, la causa è da rintracciare nel totale abbandono dell’area e nel disinteresse e nell’incapacità delle istituzioni. V’è poi, da aggiungere, un altro problema, di non poco conto, da annoverare nel fallimento dell’azienda PUMEX che determina evidenti difficoltà nel dover coordinare, la procedura concorsuale (disciplinata dalle norme del diritto fallimentare), la tutela ambientale e, la conservazione del patrimonio storico
culturale delle Eolie. Questa paralisi, dovuta alla procedura concorsuale e alle vicende giudiziarie dell’azienda è certamente fonte di pericolo e di rischio ambientale.
Il mese scorso, lo scrivente, ha segnalato quanto sopra, alla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina, la quale ha comunicato, con nota del 20 giugno 2024, di aver già proposto il vincolo storico-etnoantropologico di tutta l’area delle cave di pomice dell’isola di Lipari con il D.D.G. n. 3815 del 13.10.2021; purtuttavia, la procedura concorsuale, ha proposto ricorso amministrativo averso il D.D.G. n. 3815, a seguito del quale con Sentenza n. 2137/2022, il TAR di Catania ha annullato il predetto vincolo storico-etnoantropologico.
Non è più credibile (dopo decenni) che l’ordine pubblico e l’incolumità pubblica siano pregiudicati, messi in secondo piano ma, soprattutto è incomprensibile come gli effetti pregiudizievoli, derivanti dall’applicazione della normativa Fallimentare, possano ricadere sulla Comunità Eoliana; oppure come possa essere totalmente impedita la conservazione dell’area anche dal punto di vista storico culturale, sempre a vantaggio della speculazione, tenuto conto che tutta la zona è vincolata al Piano Territoriale Paesaggistico dell’Arcipelago.
L’area tutta, necessita di un tempestivo intervento di messa in sicurezza – su qualsiasi fronte – al fine di poter scongiurare l’ampliarsi del disastro ambientale (già in atto).
Negli anni sono state avanzate iniziative volte a creare nelle Eolie:
a) una sede Universitaria distaccata di Geologia e Vulcanologia;
b) un Museo Vulcanologico delle Isole Eolie;
c) un Museo archeologico industriale della pomice;
d) una Sede del Parco Nazionale delle Isole Eolie;
e) una Sede del Parco Geominerario della Pomice;
f) un’Agenzia di Ricerca prevista nel Piano di Gestione Unesco;
Con la presente, si richiede, un maggiore interesse ed un pronto intervento delle Autorità competenti e delle istituzioni al fine di tutelare il patrimonio culturale e paesaggistico dell’isola sbloccando il perenne stato di abbandono del sito industriale delle Isole Eolie. Merita attenzione, soprattutto, la proposta concordataria presentata di recente dai privati al Curatore fallimentare, del fallimento PUMEX, avv. Prof. Massimo Galletti spa al fine di comprendere, se e come sarà gestita la messa in sicurezza delle cave di pomice, la tutela ambientale e la conservazione del patrimonio delle Eolie, con particolare attenzione al trascorso storico culturale, che rappresenta un fiore all’occhiello per la Sicilia come riconosciuto nel mondo.
Confidando nella Vostra attenzione e sollecitudine, si rimane in attesa di un Vostro riscontro.
L’occasione è gradita per porgere sentiti saluti
Torino lì, 28 giugno 2024
dott. Sidoti Angelo
Presidente Sezione Isole Eolie
Festeggiano il compleanno...
Ricordando...Angelo Cincotta
Oggi, 28 giugno: Sant'Ireneo di Lione
Il nome di S. Ireneo è legato alla schiera numerosa di quegli eroi che col martirio illustrarono la Chiesa di Lione. Nato l'anno 121 nelle vicinanze di. Smirne, ebbe per primo precettore l'illustre vescovo di quella città S. Policarpo. Da questo insigne maestro succhiò lo spirito apostolico ed apprese quella scienza che Io rese uno dei più belli ornamenti della Chiesa, in quei tempi di lotta e di sangue. Ancora giovane, erudito in ogni scienza e dotato di meravigliosa facondia, diede un primo assalto alle vituperose dottrine degli Gnostici e Valentiniani che avevano corrotto la dottrina di Cristo. Ma il desiderio di approfondire negli studi lo spinse a Roma, dove insegnavano i più celebri maestri del suo tempo, e fu tale il progresso che fece in queste scuole, che al fine dei corsi poteva ormai gareggiare con i suoi precettori.
Recatosi nelle Gallie fissò la sua dimora a Lione dove era. vescovo S. Potino. Questi, conosciuti i talenti e le virtù, eminenti del giovane, lo propose agli ordini sacri e al sacerdozio.
Da quell'istante lo zelo del novello levita non ebbe più misura. La sua parola penetrava i cuori e conquistava: cadevano gli idoli e i templi, e la luce della verità illuminava le menti degli idolatri che a schiere chiedevano il S. Battesimo.
Alla predicazione Ireneo aggiunse numerosissimi scritti, fonti inesauribili di dottrina e di sapienza. Scritti che, secondo S. Girolamo, erano una barriera insormontabile contro la quale si infrangevano gli sforzi ed i sofismi dei nemici di Cristo e della Chiesa. Alcuni di essi andarono perduti, ma molti si conservano, tra i quali i cinque libri contro gli eresiarchi, che sono una delle più belle analogie della dottrina cristiana. A questo lavoro egli seppe pure accoppiare una profonda pietà dando i più, ammirabili, esempi di virtù.
Essendo stato martirizzato il, santo. vescovo Potino, il popolo lionese, unanime, .elesse alla sede vescovile.
S. Ireneo, il quale recatosi a Roma per la consacrazione, portò al Papa S. Eleuterio una lettera ridondante del più forte attaccamento al Vicario di Gesù Cristo, e ri tornò alla sua sede confortato dalla benedizione del Sommo Pastore.
Conscio della nuova missione che il Signore gli aveva affidato, non si concesse un istante di riposo. Predicò con la parola, con l'esempio e con la potenza dei miracoli. Sorta in quel tempo la questione circa la celebrazione della Pasqua, il Papa Vittore minacciò la scomunica ai vescovi dell'Asia che su questo punto dissentivano dai loro fratelli nell'episcopato. S. Ireneo intervenne colla sua autorità e portò la pace. Dopo tutto questo sigillò sotto Settimio Severo, col sangue, quella fede che aveva predicato e per la quale aveva tanto sofferto. Benedetto XV ne estese la festa a tutta la Chiesa, cingendolo dell'aureola di dottore.
PRATICA. Impariamo da S. Ireneo l'attaccamento al Papa e con lui sappiamo combattere da veri soldati per essere degni del nome di cristiani.
PREGHIERA. O Dio, che desti al beato martire e vescovo Ireneo la grazia di espugnare l'eresia e consolidare la pace nella Chiesa, deh! concedi al tuo popolo forza e costanza nella santa religione.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ireneo, vescovo, che, come attesta san Girolamo, fu, da piccolo, discepolo di san Policarpo di Smirne e custodì fedelmente la memoria dell’età apostolica; fattosi sacerdote del clero di Lione, succedette al vescovo san Potino e si tramanda che come lui sia stato coronato da glorioso martirio. Molto disputò al riguardo della tradizione apostolica e pubblicò una celebre opera contro le eresie a difesa della fede cattolica.
giovedì 27 giugno 2024
Gruppo C&T presenta il Corner LIS per passeggeri sordi
Con queste parole Pietro Franza, AD del Gruppo Caronte & Tourist, ha commentato l’attivazione del Corner LIS, la nuova iniziativa realizzata d’intesa con l’ENS (Ente Nazionale Sordi) di Messina, rivolta ai passeggeri con deficit sensoriale uditivo, presentata stamattina, presso l’Auditorium aziendale, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato un interprete LIS.
“Un mare di ascolto” è l’immagine con cui il Gruppo ha voluto descrivere l’iniziativa.
Da oggi un interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana) sarà contattabile tramite messaggio o videochiamata, su Whatsapp, FaceTime e Telegram, per fornire ai passeggeri sordi ogni informazione utile circa le prenotazioni, l’acquisto di un biglietto e il viaggio in nave.
Il servizio è disponibile tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 08:00 alle 20:45. Basta che l’utente invii un messaggio per essere ricontattato dall’operatore LIS tramite videochiamata entro le 24 ore.
È altresì possibile videochiamare direttamente l’operatore LIS nei seguenti giorni e orari: martedì, dalle 8:30 alle 13:30; giovedì, dalle 13:30 alle 15:30; sabato, dalle 8:30 alle 20:45.
In caso di assenza di copertura di rete o eccessivo traffico telefonico, il cliente sarà ricontattato entro la stessa giornata, e non oltre 24 ore dalla richiesta.
Tra i deficit sensoriali la sordità non è tra quelli immediatamente percepibili all’esterno, con la conseguenza che, pur avendo un impatto trasversale sui soggetti che ne sono portatori, è riconoscibile solo al momento di una comunicazione diretta.
“L’OMS stima che 466 milioni di persone nel mondo siano affette da ipoacusia. In Italia sono circa 5 milioni, con il 20% di casi severi o medio-gravi. – ha ricordato Santi Cuzzupè, formatore interprete madrelingua LIS - La sordità non colpisce solo l’udito ma influenza la capacità di comunicare, creando potenziali condizioni di solitudine e isolamento sociale. Il Gruppo C&T, attento all’inclusione sociale, ha attivato il Corner LIS a distanza per offrire piena fruibilità dei servizi alle persone sorde, rispettando il loro canale comunicativo naturale”.
Per Tiziano Minuti, HR Manager e Responsabile della Comunicazione di C&T l’iniziativa è “un ulteriore tassello utile a costruire una società più inclusiva dal punto di vista comunicativo garantendo alle persone sorde la piena accessibilità ai servizi e alle risorse”.
La lingua dei segni (riconosciuta ufficialmente nel nostro Paese) è fondamentale per l’abbattimento delle barriere della comunicazione e la piena inclusione delle persone sorde - ha ricordato Minuti - ma anche “per garantire tutti i diritti di cittadinanza, che andrebbero declinati ogni giorno e in ogni contesto, se vogliamo costruire una comunità della quale ogni persona, nella propria unicità, si senta parte e nella quale possa offrire il proprio contributo per l’affermazione del bene comune. Questa è la filosofia che ha ispirato l’iniziativa che oggi presentiamo, una iniziativa che intende gettare un ponte di dialogo e di inclusività con quella che è una parte - forse minoritaria ma certo importante e meritevole di ogni riguardo e considerazione - della nostra clientela”.
“Tra i deficit sensoriali – ha ricordato il Presidente dell’ENS di Messina, Giuseppe Previti - la sordità non è tra quelli immediatamente percepibili all’esterno, con la conseguenza che, pur avendo un impatto trasversale sui soggetti che ne sono portatori, è riconoscibile solo al momento di una comunicazione diretta. Viaggiare per questo può essere spesso difficile. Ecco perché giudichiamo estremamente positiva e meritevole l’iniziativa del Gruppo Caronte & Tourist Ci auguriamo che sia continuativa, longeva e d’esempio per altre iniziative private di utilità pubblica”.
Incendi, la Regione rinnova e finanzia con 2,5 milioni l’accordo con i Vigili del fuoco. Schifani: «Più squadre e risorse per la prevenzione e il contrasto»
«Anche quest’anno – dice il presidente Renato Schifani – abbiamo rinnovato l’accordo con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per un’azione più forte e sinergica contro gli incendi boschivi. Sono state impegnate maggiori risorse che ci consentiranno di potenziare la presenza di personale e mezzi rendendola più capillare sul territorio, soprattutto nei luoghi più distanti dai distaccamenti. In questo contesto abbiamo esteso la durata della campagna antincendio dal 15 maggio al 31 ottobre e possiamo contare, come regione, su 120 nuovi mezzi e 190 postazioni del Corpo forestale e su oltre 300 squadre di volontari della Protezione civile con una dotazione aggiuntiva di ulteriori 70 veicoli. Nel frattempo, prosegue il progetto della control room regionale unica per le emergenze che dal prossimo anno unirà le forze di Protezione civile e Corpo forestale, anche con l'utilizzo di sistemi all'avanguardia per il monitoraggio del territorio in un'ottica sinergica di prevenzione».
Nel 2023 le squadre aggiuntive impegnate erano 14, quest’anno diventano 19 con una forza lavoro di 116 persone. In particolare, le nuove postazioni attivate saranno a Ragalna (Catania), Piazza Armerina (Enna), Santo Stefano di Camastra (Messina), Custonaci e Pantelleria (Trapani) che si aggiungono a quelle di Agrigento e Cammarata, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina e Vulcano, Palermo, Montemaggiore Belsito e Ustica, Ragusa, Siracusa, Trapani e Favignana. Tutte le unità, composte da cinque elementi ciascuna, saranno operative dalle 8 alle 20, mentre a Ustica, Vulcano e Pantelleria 24 ore su 24 (dal primo al 31 agosto).
A firmare la convenzione, per la Regione, l’assessore al Territorio e ambiente, Elena Pagana, il capo della Protezione civile, Salvo Cocina, il comandante del Corpo forestale, Giuseppe Battaglia; per il ministero dell’Interno, il vice prefetto vicario di Palermo, Anna Aurora Colosimo; per il corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il direttore regionale Gaetano Vallefuoco. Tra gli obiettivi dell’accordo quello di limitare l’insorgenza di danni al patrimonio naturalistico e ai beni, di contribuire alla sicurezza della collettività e di potenziare le strutture di coordinamento coinvolte, in particolare la Sala operativa unificata permanente della Regione. Le operazioni di spegnimento saranno coordinate dal Corpo forestale e dai Vigili del fuoco con il supporto delle squadre di volontariato antincendio formate, attrezzate e sovvenzionate, anche per le spese di consumo, dal dipartimento regionale della Protezione civile. Tali squadre potranno intervenire direttamente nei casi di piccoli focolai.
Agli interventi da terra si aggiungono quelli per via aerea con l’utilizzo di dieci elicotteri leggeri noleggiati dalla Regione e uno in convenzione con l’Arma dei Carabinieri che sono dislocati in aree strategiche e potranno approvvigionarsi nelle 50 nuove vasche di rifornimento. Avranno, inoltre, il supporto, all’occorrenza, della flotta aerea nazionale: canadair ed elicotteri pesanti. Importante azione di prevenzione è quella di presidio e pattugliamento delle aree a rischio svolta da ulteriori squadre di volontari di Protezione civile su percorsi indicati dal Corpo forestale o dai sindaci. Diverse prefetture e questure hanno organizzato attività di presidio e di vigilanza delle aree a rischio nelle giornate da "bollino rosso".
Festeggiano il compleanno...
Ricordando... Angelo Biviano
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento
Oggi, 27 giugno: San Cirillo d'Alessandria
Cirillo fu l'intrepido difensore della divina maternità di Maria, il trionfatore di quel concilio di Efeso che mise fine a un'insidiosa controversia teologica che aveva contrapposto per anni le due sedi più prestigiose dell'oriente: quella di Alessandria, in Egitto, della quale era vescovo Cirillo, e quella patriarcale di Costantinopoli, retta da Nestorio. Il patriarca Nestorio, intelligente e astuto la sua parte, si era fatto portavoce di un'idea che, di primo acchito, poteva apparire una sottigliezza bizantina, ma che in realtà smantellava uno dei dogmi chiave del cristianesimo: l'incarnazione.
Nestorio si era messo a contestare il titolo di Theotokos, cioè «madre di Dio», con il quale veniva onorata la Vergine Maria. «Tutt'al più affermava Nestorio la potremmo chiamare madre di Cristo, cioè Christotókos». Gli pareva assurdo che una donna potesse essere madre di Dio.
La realtà era che quel Gesù che Maria aveva dato alla luce nella grotta di Betlemme, era lo stesso Verbo vivente, generato dalla stessa sostanza del Padre e che nel tempo si era fatto carne. Era insomma Figlio di Dio. L'incarnazione non era una pura unità di relazione di due persone in Cristo, quella divina e quella umana, ma un'unione sostanziale, ipostatica come dicono i teologi. Quindi Maria è madre di Dio: questo insegnava da sempre la chiesa universale. Proclamando queste tesi, Cirillo si oppose alle novità di Nestorio: prendeva il via così una contesa aspra e serrata, nella quale si intromise anche l'imperatore di Costantinopoli, minacciando prima di esilio il vescovo di Alessandria e passando poi alle vie di fatto, che per Cirillo vollero dire qualche mese di duro carcere.
Ma il grande vescovo non si lasciò intimorire; per la difesa dell'integrità della fede cristiana egli era disposto a tutto: «Noi per la fede di Cristo fece sapere a Nestorio siamo disposti a subire tutto: le catene, il carcere, tutti gli incomodi della vita, e la stessa morte».
Battagliero più che mai, Cirillo diede fondo a tutto il suo coraggio, controbattendo con acume e con dovizia di motivi tutti i sofismi di Nestorio, il quale, a corto di argomenti, non trovò di meglio che aizzargli contro i suoi seguaci i quali gli affibbiarono per spregio l'appellativo di «faraone».
Allora Cirillo si appellò all'autorità del vescovo di Roma. «Degnateci di dirci scriveva a Celestino I se dobbiamo restare in comunione con Nestorio o se dobbiamo cessare ogni relazione».
Il papa gli rispose affidandogli la difesa dell'ortodossia. Intanto l'imperatore di Costantinopoli, sperando nella vittoria di Nestorio, decideva di convocare a Efeso un concilio per porre fine alle diatribe teologiche che minacciavano di esplodere cruentemente in altre sedi. Ma le cose non andarono come l'imperatore sperava e, nonostante il suo appoggio, il patriarca Nestorio uscì da Efeso sconfitto. Cirillo, dotato di profonda cultura teologica, fu abilissimo nel confutare le posizioni eretiche del suo avversario e nel far brillare in tutta la sua chiarezza la dottrina della chiesa cattolica, così come appariva dalla rivelazione.
«L'Emmanuele consta con certezza di due persone aveva spiegato all'assemblea attenta e desiderosa di essere illuminata: di quella divina e di quella umana. Tuttavia il Signore Gesù è uno, unico vero figlio naturale di Dio, insieme Dio e uomo; non un uomo deificato, simile a quelli che per grazia sono resi partecipi della natura divina, ma Dio vero che per la nostra salvezza apparve nella forma umana». Con questa illuminante sintesi di pensiero riuscì a convincere la quasi totalità dei padri conciliari a proclamare Maria madre di Dio, Theotokos. Ai legati, inviati del papa, non restò che sanzionare, e con grande gioia, i decreti dell'assemblea. Il concilio di Efeso si narra finì con una grande fiaccolata in nome di Maria, la vera trionfatrice dell'assise, e alla cui esaltazione Cirillo dedicò alcuni dei suoi più straordinari e appassionati sermoni.
Cirillo, teologo acuto e polemista indomito, fu anche un valido pastore d'anime. Usò infatti gran parte della sua intelligenza nello sminuzzare a uso dei semplici fedeli i concetti, non sempre accessibili, della dottrina cristiana. Accanto alle opere esclusivamente di speculazione teologica, ci sono state tramandate centocinquantasei Omelie sul Vangelo di Luca e le Lettere pastorali. I meriti del battagliero vescovo stanno comunque nella sua tenace fermezza posta alla difesa dell'ortodossia e nella santità di vita. Tali meriti, almeno in occidente, gli vennero però riconosciuti piuttosto tardi. Il suo culto venne infatti esteso a tutta la chiesa latina soltanto sotto il pontificato di Leone XIII (1882) e in tale data gli venne anche conferito il meritatissimo titolo di dottore della chiesa.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Cirillo, vescovo e dottore della Chiesa, che, eletto alla sede di Alessandria d’Egitto, mosso da singolare sollecitudine per l’integrità della fede cattolica, sostenne nel Concilio di Efeso i dogmi dell’unità e unicità della persona in Cristo e della divina maternità della Vergine Maria.
mercoledì 26 giugno 2024
Michelle Hunziker, una sirena nel mare delle Eolie
Tre delle foto, pubblicate sul suo profilo fb, da dove le abbiamo riprese, sono state scattate, in questi giorni, alle ex cave di pomice